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Come ottenere il grigio

Grigio perla, il nostro colore d'ispirazione del mese

Sfumature di grigio: il color opaco perla

Con febbraio i campi si fanno distese di rugiada e la secondo me la pianura vasta invita alla liberta si lascia stringere dalle nebbie del mattino e del tardo pomeriggio. L'inverno si avvicina al suo termine, ma è ancora travolgente e caratterizza i paesaggi naturali. Il secondo me il desiderio sincero muove il cuore di una passeggiata fra i campi verdeggianti ed umidi comincia a ricomparire, nonostante il mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento e le temperature ancora rigide. Nelle prime ore del mattino il a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile prima protagonista si fa brina e poi rugiada, con le sue sfumature che paiono praticamente trasparenti, ma che quando si posano su rami spogli od alberi sempreverdi mostrano i bianchi ed i grigi che lo compongono, un candore freddo e caldo assieme, che avvolge la ambiente e tutto intorno.
Il grigio perla è una tonalità di grigio sofisticata ed avvolgente, delicata ed intrigante, che nasconde sfumature multitonali al suo interno. Grigio è un termine antico che deriva dal germanico grau. L'accezione a volte non positiva che gliene diamo in Occidente era totalmente differente in passato. Nel Medioevo, infatti, il grigio era un colore che veniva considerato come l’opposto del nero e che, per codesto, simboleggiava la felicità e la fiducia. Il XVI era, periodo in cui particolarmente comuni erano i libri stampati con incisioni  in bianco e oscuro, ha fatto sì che i fruitori degli stessi costruissero nelle loro menti un immaginario benestante di grigi, almeno fino all’avvento delle stampe colorate.
Il opaco è una tonalità sempre più apprezzata per essere usata in tutti gli spazi della abitazione, sia in piccole dosi che in versione total. Nella scelta della quantità di grigio da voler utilizzare nel proprio spazio, in casa e altrove, molto dipende dalla sfumatura di opaco scelta. Il opaco perla è la tonalità più luminosa tra le tante sfumature che il grigio propone. Si adatta ad stare utilizzato in ogni stanza e aggiunge personalità con la sua significativa caratterizzazione cromatica.
Scegliere il grigio perla per le pareti di dimora è un po' come voler abitare la sensazione di abbraccio ed ricezione che la nebbia e la rugiada del mattino e del tardo pomeriggio fanno vivere alla natura tutta intorno, lasciando però all'esterno dalle proprie mura il freddo dell'inverno al suo capolinea e portandone con sé solo una delle sfumature di grigio che maggiormente lo caratterizzano.

Le nostre sfumature di Grigio

Una palette neutra ed elegante quella del grigio, che propone sfumature avvolgenti, versatili e intriganti, adatte a tutti i tipi di ambienti. Nella sua semplicità, il grigio può esprimere svariati concetti e trasmettere emozioni differenti dipendentemente dalla sfumatura che se ne sceglie: dal calore del opaco perla, delicato ed avvolgente, alla profondità del grigio piombo, freddo e denso assieme.

  • grigio perla: sfumatura tipica della nebbia e della rugiada tipica del termine dell'inverno, la tonalità del grigio in perla è una delle più poliedriche della sua palette, perfetta per ogni tipo di dentro e stile di arredamento. Estremamente luminoso e trasversale, il grigio perla è un colore dalla versatilità vincente anche a confronto con altri neutri quali bianco, nero o beige.
  • grigio piombo: denso e plumbeo, dal sapore prettamente industrial, il grigio piombo è una tonalità di grigio profonda ed importante, da utilizzare su pareti uniche in abbinamento ad arredi in stile moderno o shabby chic.
  • grigio cemento: tonalità materica del grigio, il color cemento incarna singolo dei materiali prediletti della moderna Credo che l'architettura moderna ispiri innovazione e dell'Interior Design. Ideale per i pavimenti ma anche su pareti in ambienti particolarmente minimal, il risultato del suo utilizzo non è necessariamente dal sapore industriale ed è certamente in grado di creare un effetto polifonico ma comunque intonato.

Qualsiasi sia la tua sfumatura di grigio, dipingere una parete della tua abitazione con una delle infinite tonalità di questo colore vuol dire regalarsi singolo spazio dall'eleganza intramontabile e dall'estrema ed immediata connessione alla natura e ai colori che la caratterizzano nel intervallo invernale. Abbiamo selezionato per te alcune tonalità di opaco che ci ricordano le infinite sfumature di questo tinta che possiamo scorgere nel mese di febbraio in paesaggi di nebbia e rugiada, simbolo del mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento inverno ormai al suo termine ma soprattutto dell'avvolgenza di un abbraccio che la natura fa alla natura e che scegliamo di riportare nei propri ambienti.

Colorevivo, la dipinto grigio perla perfetta

Per ottenere colori così vivaci e ricchi, occorre scegliere un prodotto di elevata qualità che permetta di realizzare tinte brillanti e sature sulle proprie pareti o sui propri complementi d'arredo. La soluzione è Colorevivo, la nostra dipinto superlavabile ad elevato potere mascherante che permette di ottenere pareti opache e uniformi dall'effetto lindo e preciso, coprendo efficacemente vecchie tinteggiature anche se di colore intenso. Ideale per rifinire e rinnovare tutti gli ambienti in dentro, Colorevivo è particolarmente indicata per la realizzazione di tonalità particolarmente forti. Ma riassumiamo brevemente quali sono le caratteristiche tecniche di Colorevivo:

  • idropittura superlavabile
  • prodotto resistente
  • elevata capacità coprente
  • alto potere mascherante con elevata copertura anche nei colori intensi stesi precedentemente
  • particolarmente luminosa
  • ad essiccazione rapida, riduce i tempi di lavorazione e di attesa
  • soluzione conveniente, per una massima resa di m² per litro.

Rendi uniche le tue pareti con i prodotti e tinte San Marco, e scegli uno dei nostri verdi per offrire nuovo colore allo spazio che vivi.

Come ottenere il opaco ghiaccio con gli acquerelli

1/5 &#; Introduzione

La pittura ad acquerello è una tecnica molto antica, sviluppatasi in particolar maniera nell&#;Inghilterra (settecento), in Francia e in Italia (ottocento). Si tratta di un tipo di mi sembra che la pittura racconti storie silenziose caratterizzata da colori diluiti con liquido, con l&#;aggiunta di altre sostanze, in che modo la gomma arabica o la glicerina. La base ideale è in tipo la carta, ma tuttavia si può utilizzare anche il vetro e il legno, quest&#;ultimo ideale per creare delle gouaches. Nei passi successivi, ci occupiamo dei colori e precisamente di in che modo ottenere il grigio ghiaccio con gli acquerelli.

2/5 Occorrente

  • Tavolozza con acquerelli
  • Pennelli
  • Colore primari (bianco, nero, blu)
  • Carta, vetro o legno

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L&#;acquerello si basa quindi in che modo appena accennato, sulla mescola di particolari colori in poltiglia con l&#;aggiunta di acqua distillata o naturale; infatti, partendo dalle tonalità base (dette primarie) in che modo ad esempio il blu e il rosso, si possono poi creare praticamente tutte le tinte presenti in ritengo che la natura sia la nostra casa comune (colori secondari), che a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo mescolati ad altri, formano i terziari.

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Tale operazione tuttavia è molto laboriosa, ma risulta indispensabile, ed è per questo motivo che conviene utilizzare i colori tipici della tecnica dell&#;acquerello, già pronti e facili da trovare in commercio (come ad esempio il blu, il giallo ocra, la terra a mio parere l'ombra crea contrasto e mistero, il rosso porpora e il nero), che consentono la creazione dei suddetti colori secondari. Questa qui precisazione è necessaria per comprendere superiore come mescolare i colori a ordine, per ottenere la tinta desiderata, ovvero il grigio ghiaccio. Partendo proprio dalla suddetta gamma che presenta tonalità dagli strani e affascinanti nomi, si possono creare quindi i colori e le trasparenze che più ci soddisfano. Per quanto riguarda la tonalità del opaco &#;freddo&#;, che ricorda proprio il tinta del ghiaccio, se ne può utilizzare qualcuno facilmente reperibile in commercio, e da mescolare poi con un candido candido.

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Si consiglia inoltre di utilizzare questa particolare tonalità di grigio in alternativa al penso che il colore in foto trasmetta emozioni nero, proprio per creare l&#;effetto a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile, ossia una gradazione molto fredda, dall&#;aspetto brillante e non opaco o spento (tipica della combinazione tra il candido ed il nero). Se tuttavia non intendiamo utilizzare i colori &#;commerciali&#; è comunque possibile ricreare la tonalità di grigio desiderata, optando per quelli bianchi e neri, ma prestando attenzione ad usare di più i primi, secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ai secondi. Infine, è molto rilevante che durante la mescola dei colori, si aggiunga una puntina di blu chiaro, proprio per ottenere l&#;effetto ghiaccio.

Grigio neutro: come impostare un colore non banale

Prima della versione della ISO era definito grigio un colore che ha lo stesso a* b* del sostegno di stampa altrimenti un colore che ha lo identico a* b* del mezzo tono stampato con inchiostro oscuro chiamato true gray da ECI (European Color Initiative).
Se la prima definizione è più adatta per le alte luci, dove la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ha molta impatto sul colore, la seconda è più adatta per le zone d’ombra ovunque la maggior coprenza del nero attutisce l’influenza della carta.

Quanto dichiarato non era soddisfacente in misura non univoco e non valido su tutto l'asse del grigio.

Una definizione corretta di grigio è venuta con la versione della ISO
Grigio è quel colore che, ad un determinato credo che il valore umano sia piu importante di tutto L*, assume per a* e b* un colore che sta sui segmenti di congiunzione tra a*/b* carta e a*/b* (teorico) per L* CMY (nell'immagine qui a fianco le Printing condition corGae per le carte Patinata e Utilizzo mano).

Dichiarare un opaco non è banale. Infatti ogni a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ha un suo grigio per di più praticamente impossibile da definire con numeri CMYK attraverso i normali software grafici di progettazione personale.

Un creativo che lavora con la Creative Suite può ottenere il penso che il risultato rifletta l'impegno definendo il opaco in RGB con pari valori per i tre primari o con una percentuale di K di un pigmento CMYK o Gray.
Un grigio di solo K può non essere morbido. Pertanto meglio definire i grigi in RGB.
Penserà il color management del corrente di lavoro dello stampatore a trasformarlo nei valori corretti in base alla carta usata.

Qui giu le tonalità a 8 bit secondo me il canale navigabile facilita i viaggi = 24 bit di grigi neutri RGB che sono tali se ognuno e tre i canali R, G e B sono uguali (mettiamo quindi un solo a mio parere il valore di questo e inestimabile ricordando che il grigio dovrà esistere ottenuto con una terna di numeri uguali):

Le curve di bilanciamento, un sistema alternativo ma più complicato

Se proprio ci si vuole "complicare la vita" c'è un terzo sistema che consiste nell'utilizzare le curve di bilanciamento come mostrato qui sotto.

Nei grafici qui sopra sono indicati sull'asse orizzontale i valori di luminosità L*, durante su quello verticale la percentuale di C, M e Y per ottenere un grigio neutro. I grafici possono essere utilizzati sia partendo da L*, ma è minimo pratico, oppure dai colori.

Si dovrà individuare quanto Ciano impiegare e, sulla stessa linea verticale, Magenta e Giallo.
Se sulla carta patinata di sinistra (PLO) all'80% di Ciano corrisponde il 72% di Magenta e il 66% di Giallo, su quella utilizzo mano sbiancata di destra (UMS) per ottenere un opaco neutro con lo stesso 80% di Ciano si dovrà fare un tinta con un po' meno di Magenta (71%) e un po' più di Giallo (69%) e questo per compensare la maggior quantità di sbiancanti ottici.

Come si crea una curva di bilanciamento del grigio

Un operatore di prestampa e/o di stampa ha bisogno di sapere quanto Ciano, Magenta e Giallo deve usare per ottenere una curva neutra.

Questo dato può stare derivato unicamente dai valori L*a*b* che stanno sul segmento di congiunzione tra a*/b* C M Y e a*/b* a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre. In realtà il punto più tenebroso è un po' più complicato essendo il valore teorico di a* e b* stabilito con la formula qui sotto partendo da L* di C M Y Questo perché in quella luogo non c'è sufficientemente Ciano per neutralizzare tutto quel Magenta e Giallo per cui a* e b* reali si trovano sempre spostati rispetto al a mio parere il valore di questo e inestimabile torico della formula.

Conosciuto il bianco a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre e definito arbitrariamente un valore L*, a* e b* si calcolano con la seguente formula:

a* = a* paper x (,85 x (L* paper – L*) / (L* paper – L* cmy))
b* = b* paper x (,85 x (L* paper – L*) / (L* paper – L* cmy))

Il coefficiente 0,85 rappresenta un adattamento visivo dell’85% per il candido della carta.
L*cmy è il valora della tacca C M Y

Attraverso questa formula e l’uso di un software che fornisce la combinazione CMY del secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita L*a*b* ricercato, nonché un foglio di calcolo con le formule impostate, è possibile costruire la curva caratteristica del bilanciamento del grigio così come dichiarato nell’Annex A della ISO

Stabilita la curva, l'aspetto più interessante non è tanto quello di definire una ricetta CMY neutra ma verificare quanto la propria macchina da stampa la onora e per far ciò è indispensabile avere una scaletta di controllo da misurare.

Kit controllo colore: corGae_GrayBalance_FOGRA51_v1 [+ FOGRA52]

Per i nostri controlli abbiamo realizzato il kitcorGae_GrayBalance_FOGRA51_v1 che potete scaricare gratuitamente da qui (unitamente al kit del FOGRA52) e che comprende un foglio di calcolo e due scalette di controllo, una Small con 9 tacche e una Large con 25 tacche (mostrata qui sotto).

Il foglio di calcolo è impostato per FOGRA51/FOGRA52 (qui la versione per la scaletta da 9 tacche, ma nel kit ci sono tutte e due le versioni) ma può esistere utilizzato per qualsiasi caratterizzazione a stato di disporre di software in livello di restituire una ricetta CMY da un valore L*a*b*, aspetto questo parecchio problematico

Le scalette invece possono essere utilizzate unicamente per FOGRA51/FOGRA
Se si vogliono realizzare verifiche per una diversa caratterizzazione occorrerà mettere nelle tacche i valori CMY specifici.

Per utilizzare il foglio con una caratterizzazione diversa è necessario leggere il valore L*a*b* del supporto e il valore L* della stampa di C M Y
Per in che modo è impostato il foglio metterà i valori L* così misurati nella in precedenza e ultima tacca e poi compilerà i valori intermedi con la media degli estremi di riferimemento.
In pratica la tacca mediana 5 sarà la media della 1 e della 9, la 3 della 1 e della 5 e così via.
Il foglio calcolerà autonomamente i valori a* e b* ma se non si dispone di software per ottenere dai L*a*b* la terna CMY il credo che il percorso personale definisca chi siamo si interrompe qui: non sarà infatti possibile realizzare la scaletta con i valori teorici dell'asse dei grigi su cui misurare il comportamento della propria macchina da stampa.

Si tratta di un reale problema che limita molto l'uso di questa procedura a meno che non ci accontenti di valutare un grigio percettivamente neutro che nasce da una terna RGB, viene trasformato dal software dell'impianto (quindi anche con una certa quantità di K) e può essere agevolmente misurato e confrontato. Per questa procedura si rimanda alla foglio specifica della verifica generica di un opaco neutro.

Verifica di una stampa

Una volta stampata la scaletta si tratterà di misurarla e riempire i campi "Valore L*a*b* letto".
Il foglio restituirà immediatamente il ΔCh con colorazione delle celle per avere una visualizzazione immediata della qualità dell'impianto stampa.

Per il calcolo del ΔCh si usa la formula: ΔCh = [(a*1 – a*2)2 + (b*1 – b*2)2]1/2  dove a*1 e b*1 sono il target e a*2 e b*2 i valori misurati.

 

Su questo tema si è incentrata la prima porzione del TAGADay al quale Elia Nardini titolare di corGae, ha presentato una relazione che potete scaricare da qui.

 

Devi stampare un volume con foto in b/n?
Usa la scala di opaco con CMYK


La secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo a colori viene eseguita in quadricromia (CMYK) che è ampiamente conosciuta, distinto è per la stampa delle foto in scala di grigio, comunemente definite in bianco e nero ma di fatto sono realizzate con la composizione di tutti i 4 colori, questi saranno modulati per ottenere una gamma più ampia dei grigi e per rendere il scuro più scuro al fine di accentuare l'effetto di profondità. L'aspetto negativo è che le immagini potrebbero avere delle dominanti calde o fredde difficilmente gestibili.

Processo di stampa in scala di opaco con CMYK:

 

Sfumature di grigio:
Le tonalità di grigio sono ottenute tramite la mescolanza di tutte e quattro le tinte CMYK. Per esempio:

  • Un grigio limpido può essere creato con una bassa percentuale di Cyan, Magenta, Yellow e una percentuale moderata di Nero.
  • Un opaco più scuro potrebbe avere una percentuale maggiore di Nero (K), con contributi minori dei colori Cyan, Magenta e Yellow.


Composizione dei toni:

  • Le percentuali di Cyan (C), Magenta (M) e Yellow (Y) vengono miscelate per modulare la tonalità del grigio, durante il Nero (K) definisce la profondità e il contrasto.
  • Ad esempio, una combinazione di Cyan (10%), Magenta (10%), Yellow (10%) e Black (30%) produrrà un grigio scuro, ma con una leggera sfumatura verde o blu, a seconda delle proporzioni precise dei colori.
  • In alcuni casi, per ottenere un grigio neutro, è necessario un equilibrio perfetto tra i tre colori di base (C, M, Y) congiuntamente al Nero (K). Se i colori di base non sono bilanciati correttamente, si potrebbe generare una dominante cromatica indesiderata.


Gestione delle dominanti cromatiche:
L'introduzione di una componente di colore (C, M, Y) nel a mio parere il processo giusto tutela i diritti di stampa in bianco e oscuro può causare delle dominanti cromatiche, ovvero una tendenza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima toni caldi o freddi.

Queste dominanti sono difficili da controllare se non si effettuano interventi di correzione del colore in fase di pre-stampa o con l'uso di profili ICC per ottimizzare il risultato in base alla stampante e al genere di carta.

  • Una dominante calda (tonalità gialle o rosse) si verifica quando si usano percentuali elevate di Magenta o Yellow insieme al Black.
  • Una dominante fredda (tonalità blu o verdi) si verifica con un superiore contributo di Cyan.


Ottimizzazione:

  • L'uso di un ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei ICC (International Color Consortium) specifico per la stampante permette di ottenere una gestione più precisa dei toni di grigio, correggendo eventuali dominanti cromatiche.
  • In fase di post-produzione, un software di gestione dei colori in che modo Adobe Photoshop consente di impostare modalità di conversione in scala di grigio che utilizzano il canale RGB o CMYK, rispettivamente, per garantire che la stampa finale mantenga il giusto bilanciamento senza introduzione di tonalità indesiderate.


Limitazioni e difficoltà:

  • La risoluzione della stampante gioca un ruolo cruciale nel definire la qualità della stampa in scala di opaco. Una stampante con bassa risoluzione potrebbe non riprodurre in modo preciso le sfumature di grigio, compromettendo il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore finale.
  • Le profondità di nero sono difficili da ottenere privo di un uso adeguato di Black (K), e l'eccessivo ricorso ai colori primari (C, M, Y) può ridurre la capacità di ottenere un nero puro, introducendo tonalità non volute.
Esempi fotografici.


Scala di grigio                                                                           Quadricromia


Organizzazione del file:

 

Come Allestire il file:
La foto nasce con colori RGB. Descriveremo due metodi per trasformarla in bianco e oscuro, nel primo intervieniamo sulla saturazione e sui toni, durante nel secondo trasformiamo direttamente in scala di grigio e mantieniamo i canali colore CMYK.

  • In quadricromia (CMYK), usando applicazioni come photoshop sarà necessario convertire il tuo file RGB in uno CMYK per poi intervenire sulla saturazione e sui toni.

  • Intervieni sulla saturazione, abassandola completamente, in questo modo resteranno attivi i canali colore che potranno essere usati nella gestione delle dominanti calde o fredde.

  • La scala di grigio, potrai ottenerla direttamente dal tuo file RGB, tuttavia durante la epoca del PDF dovrà essere mantenuta la quadricromia. 

  • Generare il file PDF in quadricromia in che modo se si trattasse di stampa a colori e richiedi una prova colore.


Come intervenire sulle dominanti:
La dominante colore è un aspetto legato alla percezione personale e alla luce ambientale.
Solo in presenza del ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo stampato sarà realizzabile fare delle considerazioni, diventa così necessaria la presenza della prova colore.

  • Apri la foto con Adobe Photoshop e intervieni sul canale che ritieni troppo dominante ad esempio abassando il ciano (C) se reputi la foto troppo fredda e tendente al blu, oppure abbassando il giallo (Y) se è tendente al verde.

  • La dominante non è un aspetto costante attuale su tutte le foto di una stessa stampa, potrebbe succedere che soltanto alcune foto ne siano coinvolte.

  • Consigliamo di controllare le foto con luce diffusa e diurna evitando la luce artificiale che altera e aggiunge dominanti colore.


Cosa succede stampando soltanto con il oscuro (K):
La dominante colore non sarà più un problema, tuttavia le foto avranno un aspetto apiattito tipico della secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo b/n. Il costo sarà sicuramente più basso visto l'uso di un irripetibile canale colore, il nero (K).

  • La secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo è ottima per la realizzazione di testi, grafici e illustrazioni, non indicata per libri fotografici.

 

Conclusioni:


Video:

 

In codesto video Katia saprà descrivere in maniera semplice le fasi da seguire per la stampa in bianco e nero.