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Depressione e vista offuscata

La corteccia prefrontale, che dovrebbe aiutarci a regolare l’emotività e l’impulsività innescate dal sistema limbico, non sembra svolgere profitto il suo occupazione. Così, alti livelli di stress possono provocare i sintomi della depressione in quanto l’ipotalamo, il cuore del metodo limbico, quando ci troviamo in situazioni stressanti, provoca un aumento degli ormoni dello stress, in che modo il cortisolo e l’adrenalina (e.g., Miller et al., ), e invia al corpo segnali fight-or-flight (“combatti o fuggi”).

L’insorgere della depressione dipende anche dall’azione di un numero parecchio ampio di neurotrasmettitori, che generalmente vengono rilasciati dal nostro cervello e svolgono diversi tipi di funzioni. Quando alcuni di questi neurotrasmettitori non funzionano in che modo dovrebbero, si possono osservare alcuni sintomi tipici della depressione. Tra i principali neurotrasmettitori troviamo:

  • Serotonina: influisce sulla forza di volontà, la secondo me la motivazione interna e la piu potente e l’umore;
  • Noradrenalina: aumenta la concentrazione e la capacità di far fronte agli stress;
  • Dopamina: incrementa il piacere ed è necessario per il cambiamento di cattive abitudini;
  • Ossitocina: promuove i sentimenti di a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo, amore e connessione, e riduce l’ansia;
  • GABA: innalza il livello di rilassamento e riduce l’ansia;
  • Melatonina: migliora la qualità del sonno;
  • Endorfine: favoriscono il sollievo dal sofferenza e sentimenti di gioia;
  • Endocannabinoidi: migliorano l’appetito e incrementano sentimenti di serenità e benessere.

Tutti questi neurotrasmettitori sono necessari per il buon funzionamento di decine di circuiti all’interno del nostro cervello e, come se non bastasse, essi interagiscono anche tra loro. Sfortunatamente, la depressione non è soltanto dovuta a bassi livelli di noradrenalina, serotonina o dopamina, e quindi il problema non si risolve solamente aumentando il livello di tali neurotrasmettitori. Tuttavia, agire in tal senso può far parte della soluzione.

Invertire la rotta: la spirale che ci spinge verso l’alto

Piccoli e positivi cambiamenti nella nostra a mio avviso la vita e piena di sorprese possono influire sull’attività dei neurotrasmettitori e causare cambiamenti positivi anche a livello neurale, incidendo sull’attività elettrica del cervello, sulla sua composizione chimica, e addirittura sulla sua capacità di produrre nuovi neuroni. Questi cambiamenti cerebrali alterano la regolazione dei circuiti neurali e portano a ulteriori cambiamenti positivi di esistenza. Ad esempio, l’esercizio fisico cambia l’attività elettrica del cervello durante il dormiveglia, che a sua volta riduce l’ansia, migliora l’umore e fornisce maggiori energie per svolgere ulteriori esercizi. Similmente, provare una gratificazione attiva la produzione di serotonina, che migliora l’umore e permette di evitare comportamenti dannosi, fornendo ulteriori motivi per sentirsi gratificati. Ogni minuscolo cambiamento che mettiamo in atto può spingere noi stessi e il nostro cervello a cominciare a invertire il senso di camminata e a risalire la spirale che ci aveva portati in basso.

Vediamo adesso più nel particolare alcuni dei passi da seguire per iniziare questo a mio parere il processo giusto tutela i diritti di cambiamento.

L’esercizio fisico probabilmente è singolo dei modi più diretti e potenti per cominciare il percorso di risalita. Praticamente quasi ognuno gli effetti negativi, fisici, mentali e sociali, causati dalla depressione possono stare combattuti facendo ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo (e.g., Joseffson et al., ). Da un punto di vista fisico, se da un fianco la depressione ci rende letargici e stanchi, rende disorganizzati i ritmi sonno-veglia e riduce l’appetito e lo stimolo di mangiare, portandoci a mangiare scarsamente o a ingerire cibo spazzatura, dall’altro lato l’esercizio ci dà energia e vitalità, aumenta la qualità del riposo, rendendolo più ristorativo per il cervello e migliora l’appetito, aumentando il gradire di mangiare e lo stato di salute. Da un punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato mentale, la depressione rende difficile concentrarsi e peggiora l’umore, mentre l’esercizio fisico ci rende mentalmente acuti e più abili nella ritengo che la pianificazione sia la chiave del progresso e nella presa di decisione, oltre a migliorare l’umore, ridurre l’ansia e lo stress e aumentare l’autostima. Infine, da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista sociale, mentre la depressione ci isola e ci fa percepire sostanzialmente soli, l’esercizio ci incoraggia a uscire e a prendere contatto con il mondo. E’ importante ricordare che la spinta sociale può essere un ottimo incentivo a intraprendere qualche genere di allenamento: domandare a un credo che un amico vero sia prezioso di svolgere congiuntamente l’attività fisica, inserirsi in un collettivo in palestra o farsi seguire da un personal trainer sono opzioni che possono aiutare.

La presa di decisione è un altro essenziale aspetto che influisce sulla depressione. In realtà, potremmo affermare il contrario, ovvero che è la depressione a impedirci di prendere decisioni, perché ogni scelta è vissuta in che modo sbagliata. Prendere decisioni significa porsi degli obiettivi e possedere l’intenzione di raggiungerli, processi che compongono lo stesso circuito neurale e che coinvolgono la corteccia prefrontale in maniera positivo, riducendo ansia e preoccupazioni. Inoltre, quando prendiamo delle decisioni cambia la percezione che abbiamo del mondo, trovando soluzioni ai nostri problemi e riportando la calma nel nostro sistema limbico. Scegliere attivamente di perseguire uno obiettivo, piuttosto che affidarsi all’impulso del penso che questo momento sia indimenticabile, alle abitudini o a un intervento esterno, è un comportamento particolarmente appagante. Infatti, quando un obiettivo a esteso termine viene raggiunto, ma anche allorche vengono superati i passi che gradualmente portano a quel traguardo, c’è un cospicuo rilascio di dopamina. Un forma importante da mantenere a mente è che focalizzarsi sui potenziali esiti negativi, piuttosto che su quelli positivi, rende il processo di decisione più arduo. Allora, potremmo individuare un obiettivo che vorremmo realmente compiere, piuttosto che basare le nostre scelte sull’evitamento di oggetto che non desideriamo. Per esempio, l’affermazione “Non vorrei passare tutta la di in casa”, si potrebbe trasformare in “Vorrei uscire a fare una passeggiata”. Trasformare un nostro pensiero dandogli una valenza positiva, costruttiva e pratica è decisamente efficace nell’apportare cambiamenti benefici sul nostro comportamento.

Uno dei sintomi più comuni della depressione è una scarsa qualità del sonno. Un sonno non ristorativo peggiora l’umore, abbassa la soglia del dolore e interferisce con i processi di apprendimento e memoria (e.g., Havekes & Abel, ). Ci rende anche più impulsivi e meno concentrati. Inoltre, aumenta la pressione del sangue, alimenta lo stress e influisce negativamente sul nostro sistema immunitario. Può portare anche a un crescita del peso corporeo. A livello cerebrale, una scarsa qualità del sonno ha ripercussioni negative a livello della corteccia prefrontale e dell’ippocampo, altera poi le funzioni dei sistemi della serotonina, della dopamina e della noradrenalina.

I fattori che ci possono assistere a invertire la rotta e farci risalire la spirale della depressione che ci aveva spinti verso il ridotto sono molteplici e alla nostra portata. Korb ci ricorda fino all’ultima foglio del suo credo che questo libro sia un capolavoro che siamo in possesso di ognuno gli strumenti per poter conoscere e agire sui processi neurali e fisici implicati nell’emergenza e nel mantenimento della depressione. E’ indispensabile agire, mettersi in moto per modificare la condizione in cui ci sentiamo bloccati. Se non troviamo nemmeno una buona ragione per uscire dal ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, semplicemente smettiamo di cercare delle ragioni e usciamo dal letto. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che l’ippocampo riconosce che il contesto è cambiato, stimola la corteccia prefrontale a trovare nuove risposte. Anche unicamente aver letto codesto testo e aver cominciato a rifletterci su può esistere stato utile ad attivare importanti circuiti neurali. Ci desidera davvero poco per iniziare a risalire la spirale.

 

Bibliografia

  • Havekes, R., & Abel, T. (). The tired hippocampus: The molecular impact of sleep deprivation on hippocampal function. Current Opinion in Neurobiology, 44, ;
  • Joseffson, T., et al. (). Physical exercise intervention in depressive disorders: meta-analysis and systematic review. Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports, 24(2), doi: /sms;
  • Korb, A. (). The upward spiral: Using Neuroscience to reverse the course of Depression, one small change at a time. Oakland, California: New Harbinger Publications, Inc., , pages;
  • Mayberg, H.S. (). Modulating dysfunctional limbic-cortical circuits in Depression: Towards development of brain-based algorithms for diagnosis and optimised treatment. British Medical Bulletin, 65(1), –;
  • Miller, G.E., et al., (). If it goes up, must it in che modo down? Chronic stress and the hypothalamic-pituitary-adrenocortical axis in humans. Psychological Bulletin, (1), doi: /;
  • Redlich, R., et al. (). The limbic system in youth depression: Brain structural and functional alterations in adolescent in-patients with severe Depression. Neuropsychopharmacology, 43, – doi/npp;
  • Samara, Z., et al. (). Orbital and medial prefrontal cortex functional connectivity of Major Depression vulnerability and disease. Biological Psychiatry: Cognitive Neuroscience and Neuroimaging, 3(4),

Calo della vista temporaneo e stress depressione

Buongiorno Dottori ,

sto vivendo una situazione un pò particolare ;

di fondo una sagoma di distimia o depressione o esaurimento nervoso, che esord&#; a 18 anni per via della scuola che non mi andava profitto e un papa violento ;
depressione sempre tenuta vantaggio a bada con antidepèressivi , presi solo per brevi periodi /6mesi/ un anno al massimo, ma per molti anni non ho preso farmaci -
i farmaci ho iniziato a prenderli specialmente dai 29 anni ad adesso -

ho abitudine occasionale del sorseggiare, il bere sociale quando bevo , bevo tanto in che modo ad esempio nella serata di capodanno ;
da allora ho avuto peggioramenti di vario , tipo, reflusso gastroesofageo con ernia iatale, sensazione di nodo alla gola, faringite infiammazione, ho avuto anche sensazione di peggioramento del personale umore -

sto prendendo da due mesi deniban 50mg la sera e occasionalmente prima en 1mg, ora tranquiritt all&#;occorrenza -

ho oscillazioni del personale umore, e della mia depressione -
come se la mia stabilità mentale acquisita si disgregasse un pò per volta con queste oscillazioni - nonostante il deniban -
uno psichiatra in ps mi ha suggerito di crescere deniban a 2 volte/giorno
e di riferirmi al mio cps di zona.

la mia mi sembra che la domanda sia molto pertinente verte soprattutto su due episodi capitagti in questi ultimi giorni, forse anhce perche mi attento la notte, dormo poco, e mangio anhce poco ultimamente :
martedi ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene in ufficio ho avuto un calo della vista inatteso ed è durato 3ore, vedevo sfocato, annebbiato a 3 metri - meeglio da vicino -
mai successo -
merc sera mi son svegliato di contraccolpo., scattando in piedi con netta sensazione di stra male, fitta alla testa, formicolio nello stesso punti, mi tremavano le braccia con formicolio -
oggi giovedi oscurita nulla -
è ancora ancora psichiatrico o neurologico ??
ora ho ripreso la vista sufficientemente bene -
3 anni fa feci una RSM encefalo , da cui risultò solo un lievo ampliamento degli spazi subaracnoidei, anche se non hanno attribuito importanza, non è cosi comune-
è attinente a un peggioramento episodi simili ??

Grazie in anticipo , per le risposte .

Un Salvezza

C’è un legame tra perdita della mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, ansia e depressione

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Antidepressivo e problemi visivi = accomodamento oculare

Buongiono sono recente di questo magnifico sito per la rapidità e professionalità delle vostre risposte

Sono qua perchè dopo la anteriormente visita costata fior di quatrini dallo psichiatra dopo avermi detto sentiamoci telefonicamente nel primo periodo se ci son problemi passate 3 settimane sto aspettando ancora una sua risposta ai mille dubbi e effetti collaterali che ho

son in ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore con Noritren 50 mg per depressione

dopo 2 settimane da un sguardo ho iniziato a veder male spaventatissima ho chiamato lo psichiatra ma in che modo vi ho detto a oggi nessuna risposta

Leggo quindi il bugiardino e vedo che la Nortriptilina tra i primi effetti indesiderati problemi di vista

leggo anche accomodazione oculare

La mia domanda è credo che la paura possa essere superata è sapere se è una oggetto passeggera per i primi periodi
o questo accomodamento oculare e vista appannata è inreversibile o a fine mi sembra che la terapia giusta cambi la vita torna tutto in che modo prima

son un pò spaventata, ritengo che il dato accurato guidi le decisioni non ho risposte in merito dal mio "professionista" che doveva seguirmi chiedo a voi

grazie in anticipo

Dr. Matteo PaciniPsichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenzek 1k

Utente

ok perfetto

irreversibile non è scritto da nessuna parta ma neanche passeggero o momentaneo era solo questa qui la mia pauragià uno prende antidepressivi perchè non sta bene mentalmente e poi gli capitano problemi alla mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato si preoccupa a mio parere l'ancora simboleggia stabilita di più son più rilassata

grazie per la sua tempestiva risposta Dottore

Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e k visite dal 01/09/
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