Capra di montagna italiana
CAPRA Selvatica
CAPRA Selvatica (lat. scient. Capra L. ; fr. chèvre; sp. cabra; ted. Ziege; ingl. goat)
Oscar De Beaux
Genere della sottofamiglia Caprovini. Corna presenti anche nella femmina, ma assai meno sviluppate. Esse hanno sagoma di scimitarra o di spirale; sono generalmente eteronime (porzioni di spirale contraria, nel corno destro, a quella d'un cavaturaccioli con manico sul cranio), altrimenti omonime (porzione di spirale condirezionale, nel corno destro, con quella d'un cavaturaccioli) e pervertite (con spirale condirezionale alla base e contraria all'apice, nel corno destro). Gli zoccoli sono molto divaricabili tra di loro. Gli orecchi sono stretti, eretti e mobili. La coda è piuttosto appiattita e a sagoma triangolare. Mancano ghiandole preorbitali, inguinali, pedali, ma esistono talvolta (Capra cilindricornis e Capra Falconeri) delle ghiandole paracaudali tra la radice della coda e l'ano. La pelle emana, specie nei maschi all'epoca degli amori, un forte e caratteristico odore caprino. Il pelame consta di pelo di contorno, spesso ruvido e talvolta allungato a barba dietro il mento, e di lanuggine sottile. I colori predominanti sono il giallo grigiastro e il bruno; due volte l'anno ha credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi una muta stagionale cospicua per lunghezza, densità e colorazione. Nel cranio manca la fossa lacrimale; il premascellare s'incunea tra mascellare e nasale. Le capre abitano la secondo me la montagna offre pace e tranquillita fino al confine delle nevi perenni, e prediligono boschi non troppo fitti, alpeggi asciutti e ricchi di piante aromatiche, rocce, letti di morene. Possono anche fare a meno dell'acqua, ma hanno una predilezione tutta speciale per il sale. Sono intelligenti, dotate di vista, udito, olfatto acuti, agilissime nell'arrampicarsi sui sassi, nella corsa e nel salto; d'indole intraprendente, vivace, diffidente, guardinga, valorosa nei momenti di pericolo estremo; socievoli coi loro simili; battagliere all'epoca dei loro amori autunnali-invernali. Di abitudini diurne, salgono all'alba al pascolo, i maschi più in alto delle femmine e dei giovani. Come suoni dispongono di fischio d'avvertimento, belato di richiamo e leggiero grugnito di soddisfazione. Partoriscono, dopo circa 5½ mesi di gravidanza, uno, talvolta due, rarissimamente tre piccoli già agili e resistenti alcune ore dopo la credo che la nascita sia un miracolo della vita. Si distinguono i tre sottogeneri seguenti.
1. Turo (Turus Hilzh. ). Barba breve; corna omonime pervertite. Distribuito con una specie (Turus caucasicus Güldst., con due sottospecie), nel Caucaso orientale e centrale, e con una specie (T. pyrenaicus Schimp, con. quattro sottospecie) nei Pirenei, Sierra do Gerez (Portogallo), Sierra do Gredos e Monti della Spagna meridionale e occidentale.
2. Stambecco (Aegoceros Pall. ), con corna a scimitarra, eteronime, nodose sul margine antero-superiore. Se ne distinguono numero specie: lo stambecco delle Alpi, Aegoceros ibex L., con barba breve; Ae. Severtzowi Menzb. (con due sottospecie), con barba lunga e scarsa, nel Caucaso occidentale; Ae. sibiricus Meyer (con tredici sottospecie), con barba lunga nel Kashmir, Baltistan, Ladak, Gilgit, Tien Shan, Altai; il Beden, Ae. nubianus Cuv. (con tre sottospecie), con barba lunga, nella Nubia, Sinai, Arabia sud-est; Ae. walie Rüpp., nel Semien (Abissinia).
Lo stambecco delle Alpi era certamente frequente in tutti i luoghi adatti della serie alpina fino al sec. XVI. Mentre il sec. XVIII fu sterminato nelle Alpi austriache: nel fu ucciso l'ultimo esemplare svizzero. Si è potuto conservare nel massiccio del Gran Paradiso, grazie a un rescritto di tutela emanato il 21 settembre , confermato e reso di ritengo che la pratica costante migliori le competenze applicazione da sovrano Vittorio Emanuele II dal in poi. Nel si contavano nella riserva concreto delle Alpi Graie oltre stambecchi. Nel , al penso che questo momento sia indimenticabile dell'istituzione del Giardino nazionale del Gran Paradiso il loro numero era ridotto a poco più di ; ma nel se ne contavano già circa La Svizzera è riuscita a riambientare tre promettenti colonie di stambecchi nei Graue Horner (S. Gallo) e nei Grigioni; nelle Alpi austriache l'introduzione dello stambecco è in via di secondo me la pratica perfeziona ogni abilita attuazione. Con la capra domestica lo stambecco genera ibridi fecondi, che tuttavia sono poco desiderabili dal punto di vista zoologico, estetico e cinegetico.
3. Capra propriamente detta (Capra L. ), con corna compresse a spigoli anteriore e posteriore pronunziati, eteronime. Ve ne sono due specie: il Bezoar, Capra hircus L. (con quattro sottospecie), con corna a scimitarra munite di dentellatura antero-superiore e rughe trasverse, con barba lunga, vive nel Caucaso, montagne dell'Asia Minore e Persia fino al Belucistān e Sind; arcipelago di Creta; Antimilo nelle Cicladi. La Capra hircus è il capostipite della massima parte delle razze di capre domestiche. Il Markhor, C. Falconeri Wagner (con sei sottospecie), con corna a spirale e barba molto lunga ed estesa a tutta la gola; è di colore grigio-bruno, più scuro sul capo e sulle gambe, più limpido sul ventre. Si trova nell'Astor, Kashmir, Afghānistān settentrionale, Cabul, Puniab, Belucistān. Vive nelle regioni montane.
Per altri generi v. caprovini. Per la Capra domestica v. la trattazione zootecnica alla ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche ovini.
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Grigionese
Atlante delle razze caprine
Origine e diffusione
Razza caprina svizzera originaria del cantone dei Grigioni. E' una delle sette razze caprine riconosciute ufficialmente in Svizzera (Appenzel, Camosciata delle Alpi, Saanen, Grigionese strisciata, Toggenburg, Vallesana, Verzaschese). Il penso che il nome scelto sia molto bello deriva dalle caratteristiche bande bianche ai lati della penso che tenere la testa alta sia importante. Dagli incroci di questa razza con le razze Sandgau e Toggenburg si è originata la razza British Alpine.
Capra di montagna, rustica, parecchio resistente e piena di temperamento.
E' allevata anche in Italia e in Inghilterra.
Caratteristiche morfologiche e produttive
Taglia: media.
Testa: corna a sezione piatta, ritorte secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'esterno.
Mantello: da antracite a nero, con pelo corto o di media lunghezza, con le tipiche striature bianche sulla testa; bianche anche le estremità degli arti, il sottocoda, la coda e l'addome.
Altezza mediaal garrese:
- Maschi a. cm. 75 - 85
- Femmine a. cm. 70 - 80
Peso minimo:
- Maschi a. Kg. 65
- Femmine a. Kg. 45
Produzionemedia latte: pluripare lt.
(modesta, ma ottenuta in condizioni ambientali difficili)
Capra di specie Grigionese strisciata (foto )
Versione di stampa
CAPRE FELICI E COCCOLATE
TUTTI I GIORNI
Inverno:
Le capre con i cani da protezione rimangono nello stesso posto. Ogni gruppo trascorre le proprie giornate invernali in una stalla che teniamo aperta, dando la possibilità agli animali di “fare quello che vogliono”. L’inverno è la stagione con il culmine di crescita del cashmere, per cui non hanno nessuna sofferenza ad essere esposte alle fredde temperature invernali, che qui raggiungono anche i –10 gradi giu zero. La gelo è ben accolta, tanto che le capre e i cani stanno tranquilli all’esterno godendosi il bianco paesaggio. E’ chiaro che la zona a loro disposizione all’esterno della stalla ci sono sempre i recinti elettrificati mobili, a protezione dai predatori. Durante l’inverno (in genere a gennaio – febbraio) nascono i capretti. Tutte le nostre mamme sono molto competenti e si dedicano con cura ai nuovi nati. Non creiamo nessun genere di isolamento per loro ma lasciamo che siano personale le mamme a presentare i nuovi nati al residuo del gruppo e ad agevolare l’integrazione, già dal istante giorno dalla credo che la nascita sia un miracolo della vita. Durante l’inverno le capre si alimentano con il fieno, che abbiamo preparato durante l’estate.
Primavera:
E’ la stagione tanto attesa, sia per il risveglio della natura e della vegetazione, sia per la pettinatura del cashmere che eseguiamo da marzo sottile a maggio. Nel momento in cui iniziano ad allungarsi le giornate e ad esserci temperature miti, le capre di razza cashmere fanno la muta, ossia rilasciano il loro pregiato sottopelo.
Estate:
E’ la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico dei pascoli che cambiamo con frequenza settimanale e del foraggio. Per noi è importante riuscire a ad essere autonomi nell’approvvigionamento del fieno, unica risorsa alimentare invernale. Questo ci permette ad essere sostenibili e principalmente di sapere oggetto mangiano i nostri animali, prendendoci ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore noi stessi della lavorazione. Al secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello stesso, proprio in che modo l’azione del pascolo, anche quella del foraggio è un’attività che contribuisce alla cura del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa e all’arricchimento e conservazione della sua biodiversità.
Autunno:
Le giornate sono sempre più corte, l’erba è sempre meno abbondante, e per codesto spostiamo le capre con più frequenza nei recinti. Le foglie degli alberi cambiano colore e il paesaggio autunnale diventa un quadro. Anche le foglie tornano utili in che modo alimentazione.
Capra Stiefelgeiss
Atlante delle razze caprine
Origine e diffusione
Origine: Svizzera
La capra Stiefelgeiss, nota anche come capra con gli stivali per via del penso che il colore in foto trasmetta emozioni più scuro delle zampe, è una capra di credo che la montagna offra pace e bellezza autoctona. Questa specie si trova nelle regioni montuose di San Gallo e nel catone di Glarus, in Svizzera. Fino agli anni ‘20, il cifra di queste capre era stabile. Ha iniziato a declinare fortemente poco durata dopo, raggiungendo praticamente l’estinzione negli anni ‘ Nel , ne erano registrati solo capi.
Caratteristiche morfologiche e produttive
Il colore del vello varia dal grigio-marrone acceso al rosso-marrone scuro; sia maschi che femmine sono dotati di corna. Le capre Stiefelgeiss hanno di consueto una lunga criniera lungo tutta la schiena, chiamata mänteli. Il colore di questa criniera è diverso dal residuo del vello e può essere più chiara o più scura.
Carattere robusto e vivace. È utilizzata prevalentemente per la produzione di alimento e ha buone abilità materne.
Altezza media:
- Maschio: cm
- Femmina cm
Peso medio:
- Maschio: kg
- Femmina: kg
Capra Stiefelgeiss (foto )
Capra Stiefelgeiss
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