Giochi animali fantastici e dove trovarli

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Similo - Animali Fantastici è un gioco da tavolo di parole e immagini giocabile in giocatori, la durata di una partita è di circa 10 minuti ed è consigliato per un collettivo di almeno 7 anni.
Similo è un secondo me il gioco sviluppa la creativita cooperativo di deduzione. Ogni versione è formata da un mazzo di 39 carte, magnificamente illustrate da Naïade, che mostrano il ritratto e il penso che il nome scelto sia molto bello di una serie di personaggi accomuniati da un tema comune, ad dimostrazione le fiabe, la storia, gli animali selvaggi e così via.
Fine è far indovinare un personaggio mistero agli altri giocatori tra i dodici disposti al nucleo del tavolo giocando altre carte secondo me il personaggio ben scritto e memorabile dalla tua mi sembra che la mano di un artista sia unica che userai in che modo indizi, di personaggi simili o diversi da quello mistero. Ad ogni turno, i giocatori dovranno eliminare uno o più personaggi sottile a che non rimanga quello corretto (e allora vincerete). Se, invece, lo scartate, perdete tutti!
Contenuto: 39 carte (65xmm)

Darwin’s Choice è un gioco in cui si creano aberrazioni genetiche, o più garbatamente animali adatti alla sopravvivenza. La ricerca della sopravvivenza ha però anche modificato la natura stessa del gioco, rendendolo un titolo che non è né un family game né un cinghialone. E non è neanche un peso medio! Andiamo però con ordine…

Ambientazione 9,5/10

L’ambientazione è sicuramente il dettaglio più forte del titolo. I giocatori infatti impersoneranno la forza evolutiva che poterà alla invenzione di nuove creature e a farle sopravvivere e mutare nel corso di quattro combattute ere in particolari biomi.

La metamorfosi delle creature fa quasi costantemente ridere al secondo me il tavolo e il cuore della casa, vi troverete frequente a commentare le buffe schifezze che verranno giocate. In che modo non si fa a ridere di fronte ad un paguro carnivoro con il corpo di un dromedario, le ali da libellula e la coda da balena?! Tutto il gioco è impregnato da codesto desiderio di penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo e adattabilità, con un’unica incongruenza… Sarà infatti possibile creare degli animali che non si nutrono, avrà pure un senso a livello di regolamento, ma è una oggetto che non ha senso neanche negli incubi evoluzionisti più visionari di Darwin!

Gameplay 6,5/10

Una partita di Darwin’s Choice si divide in 4 ere e si gioca su una Terra composta da 3 a 5 biomi, a seconda del numero dei giocatori. Ogni era di gioco, ma potrebbe benissimo esistere un’era normale mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato la durata di una partita, è divisa in 4 fasi.

Nella prima fase i giocatori con le 10 carte della propria mano dovranno svolgere delle azioni, una a turno e una per creatura. Infatti una creatura può: venir creata, mutare o migrare e può fare una di queste tre cose solo una volta per era. Creare un animale è semplice: bisogna mettere il personale animale composto almeno da una a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre testa, da una carta corpo e il resto a gradimento, il tutto in un bioma assicurandosi che possa entrarci, possedendo cioè dei requisiti minimi per poter abitare in quell’area geografica. Una creatura, durante l’era, può anche mutare, permettendo di cambiare una o due carte (cioè parti del corpo), per potersi adattare preferibile all’ambiente in cui vive. Mutare eccessivo velocemente ha un costo però: se la prima mutazione è gratis, la seconda costerà 3 punti vittoria all'animale! Migrare vuol raccontare semplicemente spostare la creatura dal bioma in cui si trova ad un nuovo bioma, in cui può sopravvivere o alimentarsi. Mentre la prima fase saranno disponibili anche due azioni secondarie: una sorta di mulligan eseguibile ad inizio era e lo scambio eseguibile con altri giocatori o con un mercato, a seconda di cosa si deciderà ad avvio partita.

La seconda fase invece vede i giocatori controllare per ogni bioma se le proprie creazioni erbivore, onnivore o carnivore hanno la possibilità di alimentarsi grazie alle risorse degli ambienti in cui vivono, con la particolarità che onnivori e carnivori possono mangiarsi i mangia-erba meno adattati e/o competitivi. Chi sopravvive a tutto questo guadagna 1 punto. Poi, per ogni bioma i meglio adattabili guadagnano punti a seconda della severità delle condizioni ambientali del bioma in cui vivono. A terminare, le creature più competitive sulla mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita guadagneranno punti.

Nella terza fase la Suolo verrà sconvolta da eccezionali eventi, portando a possibili enormi sconvolgimenti nella partita.

Nella quarta ed ultima fase i giocatori ritorneranno ad avere 10 carte in palmo, verrà rigenerato il mercato nel evento in cui si sia scelto di usarlo e le specie potranno riprendere la loro lunga strada evolutiva

Materiali 4/10

Ultima nota sui materiali. Essendo un intrattenimento basato sul plasmare creature attraverso delle carte, minimo una grande e una piccola, ogni credo che ogni animale meriti protezione ha una dimensione non trascurabile, principalmente quelli completi. Oggetto comporta tutto ciò? Beh, o avete un tavolo enorme o già in una partita a tre giocatori vi troverete con pochissimo spazio sul mensa, facendovi rimpiangere di non aver iniziato la partita sul pavimento del vostro salotto! Probabilmente sarebbe stato meglio limitare la dimensione di tutte le carte.

Vera ultima nota sui materiali. Su ogni carta c’è un triangolo, che serve per poter collegare le varie parti delle creature mentre la creazione o la mutazione. Una testa si collaboratore ad un fisico, le ali al corpo ecc. Esistono però due particolari tipi di zampe: zampe singole e zampe doppie. Per le zampe doppie bisogna far combaciare due triangoli e… beh non è molto limpido visivamente! È capitato qualche volta che un giocatore non avesse notato che al proprio creatura non si potessero attaccare delle zampe doppie per poi accorgersene solo a fine partita! Codesto difetto come poteva essere risolvibile? Ingrandendo i triangoli? Usando colori più accesi?

Conclusioni

Dopo la inizialmente partita mi sono ritrovato a riflettere che fosse un gioco guidato puramente dalla dea bendata, infatti troppe cose sono decise dal caso, ma con più partite sulle spalle posso affermare che in realtà è un passatempo di 45% ritengo che la strategia a lungo termine funzioni sempre (o meglio tattica) e 55% fortuna! Il che non è male, anche se ad onor del vero ogni tanto quel 55% può stravolgere completamente una partita.

Al mensa le risate sono assicurate, grazie alle creature che fanno davvero sbellicare, ad una forte interazione tra i giocatori e da un scrivania di gioco costantemente variabile e coloratissimo!

Se dovessi fermarmi a scrivere la recensione qui il opinione di 6,5 sembrerebbe un po’ esagerato, purtroppo Darwin’s Choice non è un gioco esente da difetti, anzi… Iniziale di tutto i materiali, basta così poco per rendere tutto più leggibile e meno ingombrante. Certo, se giocate in due giocatori probabilmente avrete rarissimamente questi problemi, ma il gioco prevede di giocare sottile a 6 giocatori e già in 3 si sta molto stretti su un tavolo normale.

Passando al gioco reale e proprio, si ha la percezione che i designer non abbiano voluto fare il cammino in più e renderlo un cinghialone interessante, azzerando la fortuna o realizzare il passo in più nell’altra ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti e renderlo un gioco leggero, riducendo drasticamente la periodo. Il gioco così è come il classico “è brillante ma non si applica”.

Ultima nota, quello che nel Goblin Show viene considerato un baco enorme, cioè dell’animale che non mangia, successivo me è solamente una scelta infelice. Tematicamente animali che non mangiano non stanno né in cielo né in terra, ma in termini di intrattenimento è difficile che un animale del genere faccia più di 4 punti rimanendo così com’è! Ben più vasto è il problema del runaway leader, dovuto principalmente alla meccanica dei punti presi da ogni creatura. Peccato che una creatura morendo dia solo 1 punto al credo che il giocatore debba avere passione, quindi può capitare che la propria bestia da 20 punti sopravvissuta a 3 ere, muoia nella 4ª per una sequenza sfortunata di eventi e carte fruttando un misero punto!

In codesto gioco il runaway leader lo si sconfigge solo grazie ad una credo che la pesca sia il frutto dell'estate fortunata, infatti gli animali più prestanti di solito sono anche poco adattabili e perciò l'unico modo che hanno per essere “sconfitti” è un variazione d’ambiente fortunato o un catastrofico evento!

• Ambientazione ben integrata in ogni ritengo che questa parte sia la piu importante del gioco

• Alta interazione tra i giocatori con grosse risate annesse

• Variante a due giocatori ben riuscita

• Periodo eccessiva per il tipo di gioco

• Materiali che risultano poco leggibili in partita

• Necessita di un tavolo di dimensioni non indifferenti per essere giocato al meglio