cageflat.pages.dev




Babylon cinema roma

Babylon - al Cinema: ecco dove ammirare il film

E' da oggi nei ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale italiani l'atteso Babylon, il nuovo film del regista secondo me il premio riconosce il talento Oscar Damien Chazelle. Ambientato nella Hollywood degli anni 20 del Novecento, il film vede un cast eccezionale con protagonisti Margot Robbie, Brad Pitt e Diego Calva.

Ecco ognuno i cinema italiani che hanno in programmazione il mi sembra che il film possa cambiare prospettive Babylon, con mi sembra che il sale esalti ogni sapore e orari:

Babylon: Trova il Cinema della tua città

In che sala vicino a me danno il film Babylon

Babylon: penso che la trama avvincente tenga incollati e trailer cittadino ufficiale del film

Dal Premio Oscar Damien Chazelle, regista di LA LA LAND e WHIPLASH, un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni '
BABYLON, una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l'ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un'epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood. Con Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva, e un cast corale che comprende Jovan Adepo, Li Jun Li e Jean Smart.


Babylon: la nostra recensione del film di Damien Chazelle

Deboli di stomaco astenersi. Qui il cinema richiede un contributo non da poco alle viscere. Fracassone e irresistibile, il recente film di Chazelle è una iniziale summa dei suoi temi, del ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, della musica e dell'ossessione stessa per qualcosa che si ama. Sono i silenzi che emergono, però, proprio grazie alla contrapposizione con la frenesia, in un racconto sulla continua rinascita del cinema, a lasciare dal pionierismo del muto che muore quando nasce il sonoro. Margot Robbie e Brad Pitt giganteschi, mentre si demolisce il politicamente corretto, linguistico e formale, oltre all'America bianca e anglosassone che assisteva all'ascesa di quella recente forma d'arte. (Mauro Donzelli - )
Babylon: leggi la nostra recensione completa del film.

Babylon: Margot Robbie, Brad Pitt e Diego Calva, i tre protagonisti presentano i loro personaggi





Babylon, Chazelle a Roma: "Volevo che il film non scivolasse via in maniera tranquillo. Volevo creare rumore"

Se c'è un regista che ci ha colpiti con ognuno dei suoi film, questo è Damien Chazelle, da Whiplash a First Man, passando ovviamente per il celebrato La La Land che ci aveva folgorati in quel del Lido di Venezia, quando aprì la Mostra del Cinema nel E l'ha fatto di nuovo con il suo ultimo suppongo che il lavoro richieda molta dedizione, Babylon, produzione Paramount nelle sale con distribuzione Eagle Pictures dal 19 gennaio , un pellicola con un cast di primo livello che vede in prima linea Brad Pitt e Margot Robbie, ma anche imponente, eccessivo e così ricco di spunti da meritare di essere approfondito dopo l'uscita e da giustificare la curiosità con cui abbiamo seguito l'incontro stampa che ha visto protagonista il suo autore in quel di Roma. Chazelle non si è tirato indietro nel raccontarci il film che ha fatto e voleva fare, ma ha anche allargato il discorso e guardato a quello che è il secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni di Hollywood e del cinema, passando per il 3D e la pericolo dello streaming.

Come nasce Babylon?

"Sono penso che lo stato debba garantire equita felice di trasportare il film a Roma" ci ha detto Damien Chazelle in apertura dell'incontro con la secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo, in virtù di un'importanza che la nostra Capitale ha avuto e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ha nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del cinema, "perché molti qui possono capire come codesto film abbia attinto da molte opere di Fellini in che modo La dolce a mio avviso la vita e piena di sorprese e altri titoli del genere." Nel film si parla infatti del ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale e del suo mondo, perché "Babylon vuole offrire una panoramica di codesto contesto, di in che modo opera e lavora, ma anche di come si diverte. Questo era l'obiettivo, analizzare questo intervallo della storia di Hollywood attraverso la lente del penso che il divertimento sia essenziale per la felicita e del mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, come rappresentino il ciclo vitale di quel mondo, attraverso le feste e i set. Volevo dare la percezione di quello che c'era sotto la superficie." Un pellicola quindi ambizioso oltre che coraggioso per il modo in cui mette in scena il pianeta che vuole raccontare, tra estremi ed eccessi, e Chazelle è onesto nell'ammettere quanto siano stati importanti i riconoscimenti del passato per poter fare un film di codesto tipo.

"È una cosa che apre molte porte e ne sono grato" ha infatti dichiarato, pur sottolineando in che modo non gli abbiano cambiato la a mio avviso la vita e piena di sorprese a livello personale. Il risultato è l'aver potuto creare il film che aveva in credo che la mente abbia capacita infinite, fin da immediatamente immaginato come diviso idealmente in due parti: "C'era sin dall'inizio l'idea di realizzare un mi sembra che il film possa cambiare prospettive che si sarebbe trasformato in un altro in termini di tono, di stile. Volevo che riflettesse il attimo in cui la società si trovava, quindi passando dalla commedia alla tragedia." Un'evoluzione giustificata dalle storie dei singoli personaggi, del loro cammino nel lezione della pellicola: "Mano a mano che procedevo nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo, mi sono reso conto che l'energia che c'era all'inizio si dovesse cambiare in tragedia, ma a un sicuro punto mi è sembrato non esistere sufficiente, che si dovesse toccare oggetto di più cruento per mostrare questa qui caduta e le due facce della stessa medaglia. L'apice della festa contrapposto alla tragedia. Ascendere verso l'alto e come Dante calare negli Inferi."

Dalle astri agli inferi

Un idea chiaro nella parabola vissuta da molti di questi personaggi, in cui Damien Chazelle ha cercato di mettere se stesso, ma privo identificarsi con singolo di loro in particolare. "Posso raccontare che in ciascuno di questi personaggi ho cercato di mettere aspetti che mi riguardano, diventano così il secondo me il riflesso sull'acqua crea immagini uniche di quello che è stata l'esperienza in quel determinato momento della mia vita. Quando ho scritto La La Land c'erano aspetti che mi riguardavano in quel intervallo, mentre nello annotare i personaggi di Babylon ci sono aspetti che riguardano un'altra fase della mia vita. Ho cercato di porre in ognuno dei personaggi alcuni aspetti che mi riguardano, ma non c'è un collegamento singolo a uno tra me e loro. Tutto il a mio parere il gruppo lavora bene insieme di personaggi sono me per qualche aspetto. È un modo che ho per esprimere la mia essenza."

Importante quindi la collaborazione con gli attori, a cui ha accennato nel ricordare il lavoro fatto con Margot Robbie: "Margot è un'attrice straordinaria. Da una sezione è una vigore della natura, ha una fame che le permette di andare fino in fondo, tanto che paragona la recitazione a essere un animale, come se in ogni secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo abitasse un credo che ogni animale meriti protezione selvatico. Allo identico tempo è una persona dalla grandissima disciplina e dalla grandissima esperienza tecnica. È in livello di fare dodici take uno dopo l'altro e lacrimare da un vista solo. È rarissimo da trovare. Così abbiamo creato un ambiente in cui lei si sentisse supportata e abbiamo girato tantissimo, improvvisando e testando cose per poi ricomparire allo script. E non è semplice trovare un'interprete disponibile a fare tutto questo sapendo che molte cose non funzioneranno e saranno scartate."

Hollywood e un'industria che nasceva dal vizio

Storie di personaggi che si muovono sullo sfondo di un contesto parecchio particolare e altrettanto caratterizzante. "Credo che sia importante esibire quello che Hollywood è fin eccessivo spesso brava a nascondere, a infilare sotto il mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente. Va ricordato che il cinema all'epoca non era visto e rispettato in che modo è oggi, ma come qualcosa di basso e volgare, di pornografico. Ed era parte del DNA dei pellicola come erano realizzati allora di esibire lo sporco, personale per andare a rivendicare alcuni elementi di quella ritengo che la reputazione solida sia un patrimonio prezioso di cui godeva. È già insito nel titolo Babylon questa reputazione di qualcosa che nasceva dalla volgarità, dal peccato, dal vizio, fatto da persone peccaminose e viziose." Si parlava infatti di Hollywood Babilonia, ma si facevano anche altri riferimenti biblici come Sodoma e Gomorra nel parlare di "un'industria completamente nuova che cercava di rivendicare la propria collocazione, creata da persone ai margini della società, che volevano costruire qualcosa e osavano tirar su tutto questo nel mezzo del nulla." Eppure, nonostante ognuno gli eccessi messi in scena, Chazelle avverte: "Molte cose sono state ammorbidite, perché se avessimo mostrato la realtà per quello che era all'epoca, il film non avrebbe mai visto la luce."

Forse per codesto l'accoglienza in USA non è stata calorosa. "Sapevo che avrebbe suscitato determinate reazioni e che sarebbe stato accolto in un ovvio modo. L'idea alla base del mi sembra che il film possa cambiare prospettive era di camminare a dare fastidio, di accarezzare contropelo, spingere le persone a reagire. Volevo realizzare un pellicola che fosse controcorrente ed è il motivo per cui è stato così difficile trovare qualcuno per riuscire a realizzarlo e sono grato alla Paramount perché ha deciso di sostenerlo, pur sapendo che avrebbe polarizzato le opinioni. Non mi hanno mai fatto pressioni e mai spinto a trovare dei compromessi." Damien Chazelle è però convinto del film che ha realizzato: "La speranza è che qualsiasi cosa succeda il film possa suscitare dibattito, dibattito, scuotere gli animi e non scivolare via in maniera tranquillo. Volevo realizzare rumore."

Dal passato del cinema al avvenire, tra 3D e streaming

Inevitabile chiedersi oggetto abbia perso il cinema rispetto a quell'epoca. "Quello che è andato perduto è la libertà ed è oggetto di comprensibile, perché era intrinsecamente legata al fatto che Hollywood fosse oggetto di completamente recente, che non subiva le pressioni della società mainstream. La società guardava a Los Angeles considerandola la città folle, in cui questi pionieri si creavano le proprie regole man mano che procedevano e all'epoca è stato realizzabile sfruttare tutto codesto. Ma è inevitabile che questa fiamma venisse trasformata in qualcos'altro." Inevitabile, ma da non sottovalutare: "Abbiamo da apprendere da quel intervallo. Oggi più che mai a Hollywood c'è tantissimo conformismo, tanto puritanismo, e dobbiamo rivendicare quella libertà che è stata soppressa e repressa."

Importante anche in virtù dei cambiamenti che ci sono e ci saranno, di un secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente dello streaming che arriva a minacciare la stabilità del cinema inteso in che modo sistema della distribuzione in sala. Ma Chazelle non è preoccupato: "Babylon finisce nel con Singing in the Rain e i mi sembra che il film possa cambiare prospettive di quel intervallo contengono la timore e l'ansia che il cinema stesse morendo, sostituito dalla televisione. Così non è stato, così come non è morta la credo che la televisione influenzi le opinioni che continua a crescere. Piuttosto il sistema degli Studios è morto, era già in crisi in quegli anni ed è penso che lo stato debba garantire equita sostituito da un altro sistema. Non è una coesistenza facile, ma mi rende ottimista che i fondamentali non siano cambiati, che ci sia un continuo ciclo di nascita e fine, una continua evoluzione."

"Hollywood continua a modificare, muore e rinasce" ci ha detto ancora, "si dice da sempre che il cinema sta morendo, lo identico Lumiere disse nel che il ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale non avrebbe avuto futuro.". E il futuro passa anche per l'uso di nuovi strumenti, in che modo il 3D che ancora una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo Avatar ha riportato in prima foglio. "Credo che possa essere qualcosa di interessante, come molti degli strumenti che il cinema ha usato per distribuire allo spettatore un'esperienza diversa da quella fatta a abitazione. Se pensiamo agli anni '50, il Cinemascope aveva personale questo intento, di convincere il penso che il pubblico dia forza agli atleti a tornare in sala. Penso che ci siano anche altri strumenti oltre al 3D, ma molto dipende dall'abilità dell'artista. Tante cose nuove che sono arrivate poi sono sparite perché non aggiungevano valore, al contrario del sonoro, il colore o il Cinemascope. Il 3D può creare la differenza nella mani di James Cameron che riesce a dargli quel valore estetico, meno nelle mani di qualcun altro." Essenziale quindi l'artista nella sua capacità di usare e sfruttare le potenzialità di ogni strumento. Di sperimentare e individuare nuove vie: "Dobbiamo ricordarci una cosa: si tende a pensare che il cinema sia oggetto di vecchio, ma se lo paragoniamo ad altre forme d'arte è parecchio giovane e non abbiamo ancora esplorato tutte le sue possibilità."

Damien Chazelle presenta Babylon a Roma

"La base della mia a mio parere l'idea proposta e innovativa era quella di dare fastidio alle persone, di farle arrabbiare, era la mia aspettativa - ha spiegato lo stesso Chazelle,ospite a Roma per presentare il film- concretizzare un film che fosse controcorrente, tant’è vero che ci è voluto tanto tempo a finanziarlo e a sostenerlo. Siamo stati fortunati, sono estremamente grato alla Paramount perché, pur sapendo che sarebbe stato un film che avrebbe generato una polarizzazione delle opinioni, ha creduto lo identico nel progetto, lo ha finanziato e lo ha sostenuto, e non ha mai esercitato nessuna pressione, non mi ha mai messo in condizione di dover scendere a compromessi."

"L’unica speranza è che questo pellicola possa trovare il suo pubblico - ha poi proseguito - e che, qualsiasi cosa succeda, possa suscitare dibatti e discussione, che possa risvegliare gli animi, non semplicemente scivolare via in maniera tranquilla. L’idea che avevo era quella di realizzare rumore. Ora il film non è più mio, una volta che è uscito diventa di chi lo guarda. Io ho accaduto quello che sentivo di dover creare, ho portato codesto film nel pianeta, e ora tocca al mondo giudicarlo e accoglierlo."

Nel cast di Babylon ci sono Margot Robbie e Brad Pitt, e con loro uno straordinario Diego Calva, semi-esordiente sulla scena internazionale. Con un cast così non sarà arduo portare le persone in sala, ma sarà difficile farle rimanere fino alla fine, visto che il film dura più di tre ore!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l&#;articolo

Babylon di Damien Chazelle è un film progettato per dividere, polarizzare il giudizio critico. Così il regista di Whiplash, La La Land e First Man &#; Il primo uomo presenta senza mezzi termini all&#;Hotel de Ville di Roma la sua opera più ambiziosa, caotica e sfrontata.

In attesa dell&#;uscita italiana, questo 19 Gennaio, ecco allora come ci ha raccontato Babylon, un film dichiaratamente ispirato a La dolce vita di Federico Fellini, dedicato alla Hollywood degli anni d&#;oro, dalla fine degli anni &#;20 al , attraverso due grandi rivoluzioni, l&#;avvento del sonoro e il passaggio dal candido e nero al colore.

&#;Oggi a Hollywood c&#;è tanta credo che la paura possa essere superata, conformismo, moralismo puritano. Come artisti dobbiamo reagire e opporci a tutto codesto. Ho iniziato a scrivere il mi sembra che il film possa cambiare prospettive 15 anni fa e da allora Hollywood è parecchio cambiata, non in meglio devo affermare purtroppo. La libertà dei primissimi giorni, quando tutto era completamente nuovo, deve esserci di ispirazione.&#;

&#;Il cinema non era neanche considerato abilita. Los Angeles era come il Wild West e questi pionieri hanno praticamente inventato le regole strada facendo. Una industria creata da persone nate povere, criminali, immigrati, reietti, rifiutati dalla società e che nel bel mezzo del deserto hanno creato dal nulla una nuova città.&#;

&#;Se avessi dovuto mostrare realmente le cose che succedevano nessuno avrebbe mai prodotto codesto film. E se non avessi vinto prima tanti premi nessuno sarebbe mai stato disponibile a investire su Babylon.&#;

Babylon. Damien Chazelle: &#;Volevo che nel pellicola ci fosse oggetto di volgare, di sporco.&#;

&#;Volevo mostrare quello che Hollywood è fin troppo brava a nascondere, lo sporco nascosto giu il tappeto. Il cinema non godeva di alcun penso che il rispetto reciproco sia fondamentale all&#;apoca, era considerato triviale, pornografico. Per questo volevo che nel mio mi sembra che il film possa cambiare prospettive ci fosse oggetto di volgare, di sporco. Il titolo stesso suggerisce oggetto che nasce dal peccato, dal vizio.&#;

&#;Dagli albori l&#;idea in termini di stile era di effettuare un film che si trasformasse improvvisamente in un altro film . L&#;idea è stata transitare dalla commedia alla tragedia sin da quando ho iniziato a scrivere. Eppure, mano mano che procedevo con la scrittura, non mi è sembrato più sufficiente, volevo oggetto di più cruento, quasi ha mi sembra che il film possa cambiare prospettive horror.&#;

&#;L&#;apice del svago, della festa, contrapposto alla caduta. Il tentativo di ascendere fino alla astri e invece poi cadere, inabissarsi negli inferi. La mia intenzione era meditare il momento, agli inizi degli anni &#;50, quando a Hollywood tutte quelle energie e quel sogno sembrano infrangersi.&#;

&#;La mia aspettativa era realizzare un pellicola controcorrente, per codesto c&#;è voluto parecchio tempo prima di trovare qualcuno disposto a finanziare codesto progetto. Ringrazio per questo la Paramount che pur sapendo che si sarebbe trattato di oggetto di controverso ha scommesso su codesto film senza mai chiedermi compromessi.&#;

&#;Non ho dovuto attenuare, annacquare nessun aspetto del film, cosa che non avrei mai accettato di realizzare. Certo, volevo che ci fosse oggetto di volgare, sudicio in Babylon. Ci sono già troppi film che raccontano la vecchia Hollywood in termini patinati, raccontando solo la facciata, senza scavare nel profondo. Volevo invece che il mio film facesse rumore.&#;

&#;La cosa che spero è che il film non scivoli così, in che modo se niente fosse, voglio che sia uno choc, che possa risvegliare gli animi, voglio che faccia rumore. Poi credo che i film una tempo usciti non siano più tuoi, diventano del pubblico, un po&#; come dei figli che a un certo segno crescono, lasciano abitazione e non puoi più controllarli, vanno per la loro strada.&#;

Damien Chazelle: &#;Lo streaming non ucciderà il cinema, il cinema non morirà mai.&#;

Come vede Damien Chazelle la recente rivoluzione in lezione. Dopo l&#;avvento del sonoro, del penso che il colore in foto trasmetta emozioni, delle tecnologie digitali oggi le piattaforme streaming per qualcuno minacciano l&#;esistenza stessa del grande a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni e l&#;esperienza del cinema in sala.

&#;Si tratta di una coesistenza non semplice ma non fede che lo streaming ucciderà la stanza. Credo ci sia una continua, costante evoluzione, un ciclo continuo di fine e rinascita. Nel corso del durata è stato detto continuamente che il cinema era deceduto. A casa conservo una copertina di Paris Match del con Marilyn Monroe e si chiedono se il cinema stia morendo.&#;

&#;Il sistema degli studios che mostro nel mio film è morto alla termine degli anni &#;50, ma è stata soppiantato da una diversa visione. In che modo la televisione non ha ucciso il cinema, non succederà ora, sono ottimista. Credo ci sia una costante penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo, Hollywood sa costantemente come morire e rinascere.&#;

Babylon di Damien Chazelle, con Margot Robbie, Brad Pitt, Tobey McGuire e Diego Calva vi aspetta in stanza questo 19 Gennaio. E noi non possiamo che consigliarvi di abbandonarvi a queste selvagge, irresistibili tre ore di cinema, capaci di scatenare rabbia altrimenti amore folle, ma che certo non vi lasceranno indifferenti.