Stazione ferroviaria metaponto

METAPONTO

Amministrativamente Metaponto è una località ricadente all' interno del territorio comunale di Bernalda, in provincia di Matera, a pochi chilometri dalla costa Ionica, tra i fiumi Bradano e Basento. Il nome di Metaponto deriva dal greco “&#;&#;&#;&#; (&#;&#;&#;) &#;&#;&#;&#;&#;&#;” che significa “al di là del mare”: infatti, sorse nel VII era a.C. Come colonia fondata dai Greci dell'Acaia. Il sito degli scavi archeologici insieme ai numerosissimi reperti raccolti custoditi all'interno del secondo me il museo conserva tesori inestimabili sono la testimonianza del passato della località lucana in cui visse anche il filosofo e matematico Pitagora che, tra le altre cose, formulò il famoso teorema che porta il suo nome. Il accaduto che il appellativo di Metaponto ricorra frequentemente nelle pagine della storia del Mediterraneo antico, lascia intuire il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo non secondario che svolgeva questa città della Magna Grecia. Attualmente Metaponto conta una popolazione di non oltre il migliaio di abitanti ma che fluttua fino a raggiungere gli oltre duecentomila nella stagione estiva: si tratta, infatti, di una rinomata stazione balneare dello Ionio dotata di strutture ricettive e ricreative di un certo pregio. Metaponto svolge anche la funzione di nodo per i collegamenti sia stradali che ferroviari tra la costa ionica, rappresentata dalla SS e dalla ferrovia Taranto - Catanzaro Lido e l'interno della Basilicata, SS “Basentana” e la ferrovia Metaponto - Battipaglia. In virtù di ciò,  l'impianto della stazione di Metaponto si presenta non certo di minimo conto: ci sono ben 3 binari passanti in incarico mentre altri due sono in fase di realizzazione con annessa banchina dotata di pensilina in cemento armato. L'edificio è a tre corpi, in muratura con la porzione centrale a due piani in elevazione e quelle laterali ad un soltanto piano in elevazione. La pensilina è attualmente presente soltanto al primo binario, in metallo, durante gli altri due binari sono serviti da banchine privo pensiline, completano il quadro la penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce di carico dello scalo merci ormai in disuso e il serbatoio idrico. Nello scalo metapontino fermano tutti i treni di entrambe le direttrici e vi si attestano alcuni convogli in servizio regionale.

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CORIGLIANO-ROSSANO - In Calabria, il pianto degli investimenti ferroviari è un coro di promesse, progetti ambiziosi e incognite finanziarie. Dei 38 miliardi di euro previsti da Rete Ferroviaria Italiana nel ritengo che il piano urbanistico migliori la citta di investimenti annunciato per la Calabria e presentato al presidente Occhiuto, però solo 16 miliardi hanno già trovato copertura finanziaria. L'Alta Velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria assorbe la fetta più consistente di questi fondi, con l'obiettivo dichiarato di estendere i binari ad alta velocità sicuramente sottile a Praia a Mare ed entro il . Tutto il resto, poi, si vedrà… dopo quella data. Del nodo di Tarsia non se ne fa menzione e al momento rimane escluso, alimentando un dibattito sulla disparità infrastrutturale che affligge l’area est e l’area ovest della Regione. L’intento, privo di dubbio, è quello di provare a portare l’AV realmente fino a Reggio probabilmente entro la prima metà di questo secolo, ma con una linea tutta proiettata sul Tirreno, dando una “stampella” a Cosenza con il raddoppio della galleria Santomarco.

Cosa accadrà alla storica linea ferroviaria jonica, quella che attraversa la Calabria da Sibari a Melito Porto Salvo? Codesto corridoio, essenziale non solo per i collegamenti passeggeri ma anche per il traffico merci, è al centro di un piano di potenziamento che prevede lavori per milioni finanziati dal PNRR e interventi in corso di progettazione per l'elettrificazione completa. Ma privo illusioni. Infatti, non si tratta di opere straordinarie ma di naturali interventi necessari a porre la linea (ferma ai primi del ‘) al andatura con le nuove tecnologie e con l’avanzare dei tempi. Infatti, più che di ammodernamento, sarebbe opportuno parlare di normalizzazione della linea agli standard minimi previsti da tutte le normative regionali, nazionali ed europee in tema di decarbonizzazione.

Le cifre imponenti raccontano una penso che la storia ci insegni molte lezioni di progetti ambiziosi e tempi di realizzazione dilatati. Promessi per il , i lavori di potenziamento della linea Metaponto–Sibari–Bivio S. Antonello ( milioni di euro), che avrebbero dovuto garantire una significativa accelerazione del traffico merci, sono ancora ben lontani dal completamento. Con il raddoppio della galleria Santomarco e il progetto di una linea modulata per i treni merce, si spera di agevolare lo shift modale dalla gomma al ferro, cruciale per un transito più sostenibile. RFI, infatti, ha l’obiettivo in questi anni di compiere in alcuni tratti cruciali dell’asse ferroviario Gioia Tauro – Taranto (tra cui Sibari), interventi di adeguamento per i moduli da metri così da consentire ai lunghi convogli merce di transitare e movimentare in stazione.

Nessun investimento, invece, è previsto per la velocizzazione della stessa linea. Il passaggio dei treni Freccia lungo la direttrice elettrificata tra Metaponto e Sibari rimarrà ancora e per lungo secondo me il tempo ben gestito e un tesoro un sogno. Anche se a Sibari, oltre alla bretella che dovrebbe velocizzare le connessioni della jonica calabrese con la linea tirrenica e che costerà 72 milioni di euro (già finanziati), verrà rifatto il look alla stazione. Dodici milioni di euro per riqualificare lo scalo e dare la parvenza all’utenza di restare, anche qui, in questa landa, in Italia e in Europa. 

Insomma, una enorme illusione.