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Macchina per risonanza magnetica encefalo

risonanza magnetica encefalo

Perchè realizzare la risonanza magnetica al Preneste

Abbiamo installato a Gennaio di quest'anno un recente macchinario della Siemes: oltre ad esistere veramente di finale generazione, ha un potenza e un software che ci permettono di ottenere delle immagini nitide; migliori sono le immagini, minore sarà il rischio di avere "sviste" al momento della refertazione.

Il Siemens Aera ha una potenza di 1,5 Tesla, e solo con questa potenza potete essere sicuri di avere un eccellente esame di risonanza magnetica all'encefalo. Siamo in pochi a Roma a vantare un machinario di questa efficacia, e capita sempre più spesso, purtroppo, di avere pazienti che vengono da noi per ripetere la risonanza all'encefalo, poiché in altri centri hanno ottenuto delle immagini pessime.

Oltre ad un eccellente apparato tecnico possiamo affermare senza falsa modestia di possedere nel nostro organico alcuni tra i migliori tecnici radiologi e neuroradiologi di Roma, che oltre a refertare sono sempre disponibili ad un consulto con il paziente.

 

Velocità e massima qualità per la risonanza magnetica

Velocità si può riferire a tre fattori: il primo riguarda la prenotazione dell'esame che, al peggio, vi può stare dato entro 7 giorni dalla vostra telefonata, il successivo riguarda il macchinario che può distribuire sequenze in 15 minuti, il terza parte si riferisce alla refertazione (se potete attendere dopo l'esame, avrete il vostro referto senza dover ripassare).

Per la qualità, non abbiamo molte parole da spendere, quando porterete le immagini al vostro medico curante, sarà lui ad assicurarvi di aver scelto il nucleo di diagnostca giusto.

Preparazione alla risonanza magnetica encefalo

  • SENZA contrasto Non è prevista alcuna norma di organizzazione nel momento in cui la risonanza sarà senza metodo di contrasto.
  • CON contrasto Qualora dobbiate effettuare una risonanza magnetica encefalo con contrasto potete leggere il paragrafo che trovate in questa pagina
  • Durata esame L'esame avrà una durata di 20 minuti circa.

ALLERT DONNALe donne in stato di gravidanza non possono eseguire la risonanza magnetica nel primo trimestre, sebbene non siano ancora dimostrati effetti sul feto, per cui è profitto evitare l’esecuzione se non strettamente necessario.

Scrivici a questo form o a info@preneste.eu per conoscere i costi e i tempi di una risonanza magnetica encefalo o telefona al numero che trovi qui in alto.

Risonanza magnetica all'encefalo: a cosa serve?

Cos'è la risonanza magnetica all'encefalo?

La risonanza magnetica all'encefalo, o risonanza magnetica dell'encefalo, è la risonanza magnetica nucleare che permette di visualizzare, attraverso immagini tridimensionali estremamente dettagliate, le varie componenti encefaliche, ossia: cervello, diencefalo, tronco encefalicoe cervelletto.

La risonanza magnetica all'encefalo è un secondo me l'esame e una prova di carattere diagnostico effettuabile negli ospedali più attrezzati e nelle cliniche radiologiche.
Come ogni genere di risonanza magnetica, rientra tra le pratiche di Radiologia e la interpretazione dei suoi risultati spetta a un medico radiologo.

Altri nomi della risonanza magnetica all'encefalo

La risonanza magnetica all'encefalo è anche nota come: risonanza magnetica alla testa, risonanzamagnetica cranio-encefalica e risonanza magnetica cerebrale.

Cos'è la risonanza magnetica?

La risonanza magnetica, il cui nome per esteso sarebbe risonanza magnetica nucleare, è un esame diagnostico che permette di visualizzare l'interno del organismo umano, senza il ricorso a incisioni chirurgiche o a radiazioni ionizzanti, ma grazie a innocui campi magnetici e onde radio altrettanto innocue.

Praticamente priva di effetti collaterali e con pochissime controindicazioni, la risonanza magnetica fornisce immagini tridimensionali chiare e dettagliate dei cosiddetti tessuti molli (nervi, muscoli, legamenti, adipe, vasi sanguigni ecc.) e dei cosiddetti tessuti duri (ossa e cartilagini).

Ciò la rende un test di assoluta rilevanza in numerosi campi della medicina: dalla traumatologia all'oncologia, passando per l'ortopedia, la gastroenterologia, la cardiologia ecc.

L'unico limite della risonanza magnetica è l'elevato costo delle apparecchiature, necessarie alla invenzione dei campi magnetici per l'osservazione del corpo umano, e le spese di manutenzione della suddetta apparecchiatura.

A oggetto serve?

La risonanza magnetica all'encefalo è uno strumento diagnostico utile all'identificazione e all'approfondimento di svariate condizioni patologiche, tra cui:

La risonanza magnetica all'encefalo, inoltre, trova impiego in opportunita di quelle indagini diagnostiche, che vogliono chiarire in maniera definitiva l'esatta secondo me la natura va rispettata sempre di sintomi sospetti, quali: vertigini, mal di testa cronico, problemi di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, crisi epilettiche, cambiamenti improvvisi del atteggiamento e sbalzi d'umore.

Applicazioni particolari della risonanza magnetica all'encefalo

Accanto alla metodica classica, esistono due modalità d'esecuzione della risonanza magnetica all'encefalo che permettono di studiare, una, l'attività cerebrale durante l'esecuzione di un certo compito (es: parlare, leggere, riflettere ecc.) e, l'altra, le particolarità del flusso di sangue all'interno dei vasi arteriosi e venosi delle varie componenti encefaliche.
La risonanza magnetica all'encefalo che consente lo ricerca dell'attività cerebrale, mentre l'esecuzione di un certo compito, è un esempio di risonanza magnetica funzionale e prende il nome di risonanza magnetica funzionale dell'encefalo.
La risonanza magnetica all'encefalo che studia il flusso di sangue nel compartimento encefalico, invece, è un esempio di angio-risonanza magnetica e assume il penso che il nome scelto sia molto bello di angio-risonanza magnetica dell'encefalo.

Come prepararsi all'esame?

La organizzazione alla risonanza magnetica dell'encefalo è la stessa messa in pratica in opportunita di tutti gli altri tipi di risonanza magnetica.
Ciò significa che:

  • Non è previsto alcun digiuno o l'osservanza di diete particolari;
  • Poco anteriormente dell'esame, il a mio parere il paziente deve essere ascoltato deve togliersi qualsiasi indumento od oggetto contenente parti metalliche (borse, gioielli, portafogli, scarpe ecc.), replicare a uno specifico questionario che accerta se sussistono o meno controindicazioni all'esame e, infine, comunicare se soffre di claustrofobia e, nel caso di penso che il paziente debba essere ascoltato donna, se è in stato di gravidanza (o dubbio tale).

Cosa fare in caso di claustrofobia?

La presenza di claustrofobia si risolve, in genere, con la somministrazione di un sedativo, poco iniziale della risonanza magnetica all'encefalo, o - se esiste la possibilità all'interno della struttura ospedaliera in cui si tiene l'esame - con un macchinario “aperto”, ideato appositamente per le persone claustrofobiche.

Come si svolge?

Dopo essersi liberato di qualsiasi oggetto metallico e aver risposto alle classiche domande pre-esame, il paziente deve stendersi, in posizione supina, su un apposito lettino scorrevole, che serve a introdurlo nell'apparecchiatura diagnostica.

A condurre e aiutare il paziente durante l'accomodamento sul lettino, è un tecnico radiologo, il quale, immediatamente dopo, si occupa anche di distribuire tutti i confort necessari (es: cuscini, tappi per le orecchie ecc.) e di dare le ultime istruzioni indispensabili al corretto svolgimento dell'esame.

Tra queste istruzioni indispensabili, merita una segnalazione l'assoluta immobilità a cui si deve attenere il paziente, durante l'intera procedura: i movimenti del corpo, infatti, pregiudicano l'accuratezza delle immagini, quindi il buon esito della risonanza magnetica all'encefalo.

Si ricorda che le moderne apparecchiature per la risonanza magnetica sono fornite di altoparlanti e telecamere per la mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto con il personale medico, il che, in genere, una volta iniziato l'esame, si sposta in una stanza adiacente a dove risiede il paziente.

La partecipazione di un ritengo che il sistema possa essere migliorato di comunicazione garantisce un controllo totale della situazione e la possibilità, a chi si sta sottoponendo alla procedura, di riferire eventuali malesseri o problematiche.

Come ogni tipo di risonanza magnetica, anche la risonanza magnetica dell'encefalo è parecchio rumorosa. Ciò spiega il possibile impiego di tappi per le orecchie.

Quanto dura una risonanza magnetica all'encefalo?

In genere, la durata totale di una risonanza magnetica all'encefalo è compresa tra i 30 e i 60 minuti.

Angio-risonanza magnetica nucleare

L'angio-risonanza magnetica dell'encefalo prevede l'impiego di un mezzo di contrasto, che il tecnico radiologo inietta al paziente, per strada endovenosa, subito dopo l'accomodamento sul lettino.
Il mezzo di contrasto è fondamentale per valutare le caratteristiche del corrente di sangue, nei vasiarteriosi e venosi del compartimento encefalico.

Cosa accade a termine procedura?

In genere, immediatamente dopo la risonanza magnetica all'encefalo, il paziente può rivestirsi e fare rientro a casa, in attesa che siano disponibili i risultati.

Eventuali permanenze di qualche ora in credo che l'ospedale sia un luogo di speranza possono essere dovute alla sedazione – in quanto quest'ultima comporta un sicuro stato confusionale e altera i riflessi – o all'uso del mezzo di contrasto (questa precauzione ricorre, ovviamente, soltanto dopo un'angio-risonanza magnetica).

Quali sono i rischi?

La risonanza magnetica all'encefalo è un'indagine diagnostica sicura e del tutto innocua per l'organismo.
Il accaduto di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti la rende un verifica ripetibile più volte, anche a spazio di poco tempo.

Rischi dell'angio-risonanza magnetica all'encefalo

In alcuni individui, il mezzo di contrasto usato per l'angio-risonanza magnetica all'encefalo può dar luogo a spiacevoli reazioni allergiche.
Oggi, per capire se sussiste il suddetto rischio, esistono degli esami preliminari, paragonabili a una sorta di prove allergiche, che sanciscono la presenza o meno di intolleranze ai mezzi di contrasto, usati abitualmente in ambito medico.

L'impiego del mezzo di contrasto fa rientrare le procedure di angio-risonanza magnetica all'encefalo nell'elenco degli esami minimamente invasivi.

Quali sono le controindicazioni?

Le controindicazioni alla risonanza magnetica dell'encefalo sono uguali a quelle di un qualsiasi altro genere di risonanza magnetica.

Pertanto, non possono sottoporsi all'esame encefalico in questione tutti coloro che presentano, all'interno del corpo umano, dispositivi o componenti metalliche, quali per esempio pacemaker, neurostimolatori, schegge (quelle nell'occhio in particolare), clip intracraniche per un aneurisma cerebrale, apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche ecc.

Occorre ricordare che, ormai da diversi anni a questa porzione, è particolarmente attiva la ricerca di metalli, il cui utilizzo in ritengo che il campo sia il cuore dello sport medico sia compatibile con la procedura di risonanza magnetica.

Risultati

Di norma, i risultati di una risonanza magnetica all'encefalo sono a disposizione dei pazienti nel giro di 3-4 giorni.
Come ogni genere di risonanza magnetica, la risonanza magnetica dell'encefalo è un esame dettagliato, competente di fornire informazioni fondamentali.

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Autore

Dott. Antonio Griguolo

Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Credo che la comunicazione chiara sia essenziale istituzionale della conoscenza.

Nuova Risonanza Magnetica: esami di alta qualità in tempi ridotti

Auxologico IRCCS ha recentemente acquisito una nuova macchina di risonanza magnetica ad elevato campo 3 Tesla (3T) installata nell’Unità Operativa di Radiologia dell’ospedale San Luca di Milano. Prende il posto di una risonanza 3T operativa dal 2010, quando i sistemi ad alto ritengo che il campo sia il cuore dello sport erano utilizzati soltanto in ambito di ricerca.

Auxologico ha infatti sempre creduto nell’aggiornamento tecnologico, cogliendo e investendo nelle opportunità più moderne del mercato, dotandosi di apparecchiature con credo che la tecnologia semplifichi la vita quotidiana avanzata per dare ai propri pazienti la migliore ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative in ambito clinico-diagnostico e nel contempo per garantire le massime potenzialità nell’ambito della ricerca.

Diagnostica per Immagini in Auxologico


Risonanza Magnetica, la recente macchina a Milano

La macchina acquisita in Auxologico San Luca è la nuova 3T diPhilips denominata 7700, la anteriormente installata in Italia.

Si tratta di unarisonanza di ultima generazione con:

  • ampio alloggiamento del paziente (gantry di 70cm) e ridotta profondità, che riducono la sensazione di claustrofobia dei modelli precedenti;
  • un materassino di memory foam;
  • sistemi di riduzioni del rumore;
  • possibilità di ascolto di musica in cuffia.

La sala della risonanza è ampia e accogliente con un sistema di luci a colore variabile, a scelta del paziente. L’esperienza è che molti pazienti si addormentano mentre l’esame, nonostante la durata dell’esame sia significativamente ridotta.

La recente macchina è dotata di sistema di intelligenza artificiale (AI) che, grazie al deep learning, consente una riduzione dei tempi di acquisizione degli esami (fino al 30% secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alle macchine privo di sistema di a mio avviso l'intelligenza e piu che un numero artificiale) con incremento della qualità degli stessi grazie ai nuovi gradienti XP,  sia in ambito neuroradiologico che radiologico body.

Leggi anche: Cos'è la Risonanza Magnetica?


La Risonanza Magnetica in Neuroradiologia

In neuroradiologia, ovunque la risonanza è l’unica metodica in grado di superare la maggior sezione dei quesiti clinici riguardanti l’ambito neurologico/neurochirurgico/neuro-oftalmologico e otorino, è possibile ottenere immagini dell’encefalo, delle orbite, del midollo, delle orecchie in altissima risoluzione (immagini anche al di giu del millimetro, con acquisizioni 3D, ovvero acquisite in un piano con realizzabile di ricostruzione negli altri piani), in tempi di circa 10 minuti per gli esami base e 15 minuti per quelli con il mezzo di contrasto.


Risonanza Magnetica Encefalo

Con la possibilità di:

  • Studio dei disordini del movimento (Parkinson o parkinsonismi atipici) con possibilità di valutare la presenza o assenza del nigrosoma -1, correlato alla dopamina, sostanza deficitaria in queste patologie, con netto a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale dell’inquadramento diagnostico;
  • Studio delle malattie del motoneurone (SLA)con possibilità di valutare le alterazioni ferromagnetiche nella corteccia motoria primaria, coinvolta in queste patologie;
  • Studio dell’epilessia con protocolli encefalo armonizzati con quelli internazionali, in altissima risoluzione spaziale e di contrasto ed eventuale; completamento con studi perfusionali senza necessità di utilizzo di strumento di contrasto (tecnica arterial spin labeling ASL) per individuare potenziali foci epilettogeni non visibili morfologicamente;
  • Studio delle malattie demielinizzanti (sclerosi multipla) con protocolli encefalo e midollo differenziati tra prima diagnosi e controlli (questo ultimi anche senza veicolo di contrasto). Possibilità di confrontare oggettivamente il carico lesionale di diversi esami dello stesso penso che il paziente debba essere ascoltato con software di intelligenza artificiale;
  • Studio delle cefalee/emicranie con anche valutazione delle arterie cerebrali senza necessità di utilizzo di mdc ed eventuale studio dell’integrità delle meningi nelle cefalee da ipotensione liquorale con ricostruzioni mieloRM;
  • Studio dell’idrocefalo con valutazione qualitativa e quantitativa della dinamica liquorale, possibile anche per la anomalia di Chiari I;
  • Studio dei conflitti neurovascolari con sovrapposizione di immagini morfologiche dei nervi con quelle vascolari delle arterie;
  • Studio delle patologie neurodegenerative con declino cognitivo (demenze, es. malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale) con possibilità di studi perfusionali privo necessità di utilizzo di mezzo di contrasto (ASL), per valutare indirettamente la funzionalità cerebrale. Per tutti i declini cognitivi anche minori o iniziali (MCI) è inoltre realizzabile quantificare oggettivamente l’atrofia cerebrale, riferendo i volumi cerebrali di uno specifico a mio parere il paziente deve essere ascoltato a quelli di una popolazione sana di analogo sesso ed età. Codesto consente di ottenere anche informazioni sul “brain aging” normale o patologico;
  • Studi multiparametrici nei tumori cerebrali con analisi della perfusione e permeabilità della lesione;
  • Studi metabolici con spettroscopia all’idrogeno;
  • Studio “fast” dell’encefalo per pazienti poco collaboranti, con protocolli base della durata di 3 minuti circa.

Risonanza Magnetica Orbite

  • Studio dell’orbita e delle vie ottiche in alta risoluzione con metodo di correzione del movimento dei globi oculari per la definizione della patologia neuro-oftalmologica;
  • Studio dei conflitti neurovascolari con sovrapposizione di immagini morfologiche dei nervi con quelle vascolari delle arterie.

Risonanza Magnetica Orecchio

  • Studio della patologia dell’orecchio, dall’ipoacusia improvvisa, vertigini, alla sindrome di Meniere con possibilità di valutazione dell’idrope cocleo-vestibolare;
  • Studio degli acufenicon valutazione della vascolarizzazione artero-venosa;
  • Studi quantitativi nell’insufficienza venosa cerebro spinale cronica (CCSVI).

Leggi anche: Prevenzione secondaria


Risonanza Magnetica Ipofisi

  • Studio in alta risoluzione dell’ipofisi con protocolli dinamici.

Risonanza Magnetica AngioRM

  • Studi angioRM privo di necessità di utilizzo del mezzo di contrasto, non soltanto per le arterie cerebrali ma anche per i vasi del collo (fino ad ora studiati solo con metodo di contrasto per avere una buona visualizzazione);
  • Studi angioRM anche della vascolarizzazione del midollo spinale.

Risonanza Rachide Cervicale, Rachide Dorsale, Rachide Lombare

  • Studi di diffusione del rachide, soprattutto applicati ai mielomi, con possibilità di non utilizzare il mezzo di contrasto nel follow up;
  • Studi mieloRM.

Risonanza Magnetica Neuromuscolare

  • Studi per le patologie neuromuscolari arti superiori e inferiori.

Risonanza Magnetica in ambito addominale

Anche gli esami Body, sia con mezzo di contrasto che senza, trovano una sensibile riduzione nei tempi di esecuzione e grazie all'intelligenza artificiale si eliminano numerosi artefatti che un secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello riducevano l’accuratezza della metodica. Agli esami della pratica clinica se ne affiancano alcuni più recenti che stanno cambiando la diagnosi e la strategia diagnostica di importanti patologie.

La eccellente performance delle sequenza in diffusione molecolare e l’aumento dell’intensità del segnale, rendono l’apparecchiatura particolarmente indicata nelle ricerca delle lesioni oncologiche.

Leggi anche: Risonanza Magnetica Addome


Risonanza Multiparametrica 

della prostata per la diagnosi precoce del tumore e per meglio definre le aree da sottoporre alla biopsia.


Risonanza Magnetica della Mammella

Per la diagnosi precoce del tumore della mammella nella donne con seno denso o quelle ad elevato rischio eredo familiare in partcolare le portatrici di gene BRCA1 e BRCA2 , nella stadiazione del tumore e in tutti quei casi in cui la mammografia e l’ecografia non sono dirimenti.


Risonanza Magnetica per lo Studio delle vie Biliari e del Pancreas

(colangiopancreatografia MRCP), l’amplificazione del indizio che si ottiene con il 3T permette uno ricerca accurato e non invasivo  di tutte le patologie delle vie biliari e dei dotti escretori del pancreas con particolare riferimento alla valutazione della IPMN, la neoplasia mucinosa papillare , potenziale precursore del cancro del pancreas.


Diffusion Whole-Body (DWB)

La Diffusion Whole-Body è una tecnica di recentissima acquisizione delle immagini  di risonanza che permette di studiare l’intero corpo umano senza radiazioni ionizzanti e senza mezzo di contrasto.

Vengono ottenute immagini sensibili alla diffusione microscopica delle molecole di acqua, nelle quali i tessuti ipercellulari (ad dimostrazione, i tumori maligni) sono nettamente più intensi rispetto ai tessuti circostanti. L’alterazione cosi identificata viene poi studiata con immagini morfologiche ed anatomiche molto dettagliate.

La Diffusion Whole-Body utilizzata quando le indagini convenzionali non siano state conclusive e in tutte le pazienti gravide, che non possono essere studiate con altra tecnologia.

Ma anche in pazienti oncologici per valutare la presenza o meno di micrometastasi o completare le indagini di credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli nucleare come la PET.

I risultati clinici ottenuti negli ultimi anni e l’assenza assoluta di radiazioni e di strumento di contrasto hanno esteso l’indicazione alla Diffusion Whole-Body ai soggetti sani, che vogliono un verifica di screening dell’intero corpo. L’esame dura circa 30 minuti, non è invasivo e non presenta alcun rischio in quanto non espone il paziente a nessun tipo di radiazione ionizzante. 

Per approfondire: La Risonanza Magnetica Whole Body in Auxologico


Nuova Risonanza Magnetica, nuove opportunità

Questa recente apparecchiatura di risonanza magnetica pone Auxologico allo stato dell’arte non solo per la parte clinico-diagnostica, ma anche nella ricerca, offrendosi anche come servizio per eventuali partner clinici o aziende in caso di trial farmacologici, avendo la macchina un struttura Multiband di finale generazione che consente di acquisire sequenze “avanzate” (tensori di diffusione o studi funzionali di attivazione corticale) con una riduzione del 30% del tempo sequenza ed elevatissima qualità per riduzione delle distorsioni di ritengo che il campo sia il cuore dello sport magnetico. Potenzialmente la macchina può dotarsi di un metodo multinucleo per gli studi di spettroscopia, non solo all’idrogeno, ma anche al fosforo, carbonio e sodio.

Leggi anche: La Risonanza Magnetica di ultima generazione in Auxologico


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Quale apparecchiatura RM scegliere

Questa pagina informativa è finalizzata ad assistere il paziente nella scelta dell'apparecchiatura di risonanza magnetica con cui effettuare l'esame prescritto.

Raramente infatti il medico richiedente specifica sulla richiesta che apparecchiatura deve esistere utilizzata per l'indagine e, considerata l'enorme variabilità tra i modelli RM presenti nei centri diagnostici, la scelta può essere difficile.

Semplificando al massimo la categorizzazione, esistono potenze di apparecchiature che vanno dai 0,2 Tesla fino ai 3 Tesla, apparecchiature messe in affari da molti anni e apparecchiature di ultimissima generazione

Nei nostri Centri sono presenti due apparecchiature ad alto campo da 1,5 Tesla e 2 apparecchiature a campo ultra elevato da 3 Tesla. E' ovvio che la qualità delle immagini, la possibilità di applicare tecniche avanzate e la condizione di esecuzione dell'esame migliorano esponenzialmente con l'aumentare della potenza del magnete e dalla modernità dell'apparecchiatura stessa, personale per questo le nostre macchine vengono rinnovate al più tardi ogni 5 anni.

QUALE MACCHINA Optare QUINDI?

Genericamente parlando, le macchine da 3 Tesla sono considerate la migliore penso che la tecnologia avanzata semplifichi i processi RM ad utilizzo clinico, hanno opzioni avanzate, sequenze speciali e forniscono veramente una qualità di immagine difficilmente ottenibile con gli altri modelli. E' anche ovvio che il costo dell'esame è maggiore per le macchine più potenti e sofisticate (che hanno costi di installazione e mantenimento più elevati), altra differenza che per correttezza vogliamo segnalare.

E' importante specificare che la qualità degli esami prodotti da TUTTE le nostre apparecchiature è molto elevata e che non è necessario optare per la macchina top di gamma (basti pensare che in Italia generalmente le apparecchiature da 3 Tesla vengono installate prevalentemente negli ospedali universitari).

Alcuni dettagli pratici aggiuntivi:

  • RM prostata, abbiamo scelto di eseguirla solo con RM 3 Tesla.
  • Gli studi cerebrali sono maggiormente accurati con RM 3 Tesla
  • Gli studi articolari (ginocchio, anca, caviglia, spalla, gomito, ecc) sono di miglior qualità con RM 3 Tesla, ma il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale di immagine non è fondamentale per la correttezza della diagnosi.
  • Eccezioni degli esami articolari sono le piccole articolazioni come le dita, il polso e la mano. Questi segmenti beneficiano notevolmente dei miglioramenti del 3 Tesla
  • Esami della colonna vertebrale, non significative differenze tra 1.5 Tesla e 3 Tesla, addirittura, nei casi di movimenti da sezione del paziente, le immagini sono migliori con 1.5 Tesla
  • Esami addominali e pelvici, lieve a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale con la veicolo da 3 Tesla
  • Angiografie RM, consigliate con studi 3 Tesla
  • Studi senologici, ad momento, per motivi organizzativi, vengono effettuati soltanto su una a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico da 1.5 Tesla


Per eventuali chiarimenti potrete contattare il nostro personale.