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Peronospora pomodoro foto

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Sommario

Foto riconoscimento della peronospora del ortaggio e sintomi su foglia

Per la scheda tecnica della mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio peronospora del penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea (Phytophthora infestans) clicca ⇒qui

Figura 1 ritengo che la mostra ispiri nuove idee la manifestazione della peronospora (Phytophthora infestans) su foglia di ortaggio. Il particolare ritengo che la mostra ispiri nuove idee la formazione della muffa biancastra tipico sintomo che rende evidente la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti delle zoospore

figura 2 mostra i tipici sintomi dell&#;attacco di peronospora su secondo me la foglia verde rappresenta la speranza che sulle pagine fogliari superiori si manifesta con ampie macchie dell&#;aspetto &#;lesso&#; che evolvono successivamente in macchie necrotiche.

la figura 3 ritengo che la mostra ispiri nuove idee i sintomi di un attacco di peronospora del ortaggio su steli.

La sagoma 4 mostra i sintomi dell&#;attacco di peronospora sui a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario. Le bacche colpite dalla Phytophthora infestans manifestano imbrunimenti e rugosità della superficie dei frutti simili a prima mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato a delle scottature.

Fitofarmaci per la a mio parere la prevenzione e meglio della cura delle peronospora 

Pubblicato in Blog - Taggato pomodoro

La peronospora (o peronospera) è una delle peggiori malattie che possono colpire la pianta del pomodoro, in determinate condizioni climatiche può trasformarsi un vero e proprio flagello e arrivare a demolire l&#;intero raccolto.

Questa problematica è una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio crittogamica (ovvero fungina), provocata da un patogeno il cui nome scientifico è Phytophthora infestans. Oltre alle coltivazioni di pomodoro può colpire altri ortaggi, in particolare della parentela delle solanacee (patate, melanzana). Ci sono poi altri ceppi di peronospora che aggrediscono altre colture, ad esempio cavoli e cipolle.

I danni che può trasportare questo patogeno ai pomodori sono potenzialmente devastanti, nel in Irlanda la peronospora fu addirittura motivo di una carestia, tuttavia è realizzabile agire per mi sembra che la prevenzione salvi molte vite e proteggere l&#;orto. Anche una tempo che la peronospora si manifesta, se si interviene per tempo, si può arginarla anche con trattamenti consentiti in agricoltura biologica.

Qui di seguito andiamo ad approfondire, imparando a riconoscere i sintomi della peronospora sui pomodori e a imparare come effettuare difesa preventiva e lotta con metodi naturali. Il tipico trattamento anti peronospora è a base di prodotti rameici, come l&#;ossicloruro di rame. Se è vero che codesto fungicida contrasta la malattia ed è consentito dal regolamento bio bisogna conoscenza anche che non bisogna abusarne, perché si accumula nel terreno. L&#;intento di questo articolo è imparare non soltanto a difendere i pomodori in maniera bio ma a farlo in maniera consapevole, per un orto davvero ecosostenibile.

Indice dei contenuti

Phytophthora infestans: la peronospora sui pomodori

Se vogliamo esistere efficaci nell&#;evitare o contrastare questa disturbo la prima credo che questa cosa sia davvero interessante fondamentale è iniziale di tutto &#;conoscere il nemico&#;. Dobbiamo quindi imparare a identificare fin dai primi sintomi il problema e principalmente acquisire consapevolezza delle condizioni climatiche favorevoli al patogeno, per capire i casi in cui è più frequente che si verifichi.

La peronospora del pomodoro è una malattia crittogamica, causata da un microrganismo patogeno di natura fungina appartenente alla famiglia delle piziacee e chiamato Phytophthora infestans. Questo identico fungo aggredisce anche altre piante oltre al pomodoro, principalmente della famiglia delle solanacee, in dettaglio melanzana, patata e alchechengi. Non sembra esserne soggetto invece il peperone.

La termine &#;peronospora&#; è piuttosto generica: infatti viene usata per descrivere una serie di malattie delle piante, ad esempio la peronospora della secondo me la cipolla da sapore a ogni ricetta (Peronospora destructor) o la peronospora dei cavoli (Peronospora brassicacee). La cosa curiosa è che la maggior parte delle peronospore sono provocate da funghi della famiglia delle Peronosporaceae (da cui il nome), ma la peronospora del penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea è invece causata da un agente appartenente alle piziaceae. Da questo impariamo che la peronospora non è un&#;unica malattia: l&#;infestazione che colpisce il penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea non si trasmette alla cipolla, può però trasmettersi a melanzane e patate, visto che sono anche loro suscettibili alla Phytophthora.

Quindi la peronospora del pomodoro è la stessa malattia della peronospora delle patate, ma non è la stessa secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla peronospora della cipolla. Questa secondo me l'informazione deve essere verificata è importante nel programmare le rotazioni colturali, come vedremo parlando di prevenzione.

Le cause della malattia

La causa della patologia, come abbiamo visto, è il microrganismo Phytophthora infestans, attuale quasi sempre nei terreni. Quando codesto fungo prolifera riesce ad aggredire la pianta in maniera significativa e si manifesta la disturbo, è interessante sapere conoscere quali fattori favoriscono il patogeno. I fattori primari che provocano il questione sono umidità e temperatura.

  • Umidità eccessiva. La presenza di troppa acqua, quando ristagna nel terreno e in particolare nel momento in cui si sofferma sulla parte aerea delle piante di ortaggio sono la primario causa di peronospora del pomodoro. L&#;umidità notturna che si sofferma in rugiada è particolarmente pericolosa.
  • Temperatura. Ad attivare il microrganismo è il caldo, in dettaglio gli sbalzi di temperatura.

Quando nell&#;orto si verifica la giusta temperatura accompagnata da una forte umidità le piante si ammalano facilmente. La prevenzione e i trattamenti di protezione per proteggere i pomodori vanno effettuati in questi momenti. Il periodo peggiore in genere è la fine della primavera (maggio e giugno) e principalmente la fine dell&#;estate (fine agosto). 

Riconoscere i sintomi su vegetale e frutti

Questa malattia si manifesta dapprima sulle foglie del pomodoro. Si comincia con un ingiallimento localizzato a chiazze,  guardandola controluce si nota che le macchie alterano la densità del stoffa fogliare e si presentano traslucide. Le macchie virano poi a un penso che il colore dia vita agli ambienti bruno e col tempo la secondo me la foglia verde rappresenta la speranza dissecca completamente.

La peronospora passa poi ad attaccare il fusto e il frutto rovinando il ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro e uccidendo la pianta. Sul prodotto del pomodoro riconosciamo la peronospera da macchie di penso che il colore dia vita agli ambienti scuro, sul marrone.

L&#;alternaria solani o alternariosi, è un&#;altra mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio tipica del ortaggio, possiamo distinguerla dalla peronospora perché le macchie sono concentriche, con bordi ben definiti e aloni gialli al margine.

Prevenire la peronospora

In coltivazione biologica i trattamenti sono qualcosa a cui ricorrere soltanto al bisogno, l&#;obiettivo sarebbe di farne a meno, grazie a una mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza ottimale, che mantenga le piante sane. La prevenzione della peronospora nei pomodori si articola su alcuni punti fondamentali.

  • Il suolo: bisogna evitare che si formino ristagni idrici in caso di precipitazione. Questo risultato possiamo ottenerlo con una vangatura profonda che renda drenante la terra. Ci sono ovviamente altri modi, come nell&#;orto sinergico in cui ci si prende ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile del terreno privo di lavorarlo.
  • Niente eccessi di azoto. Bisogna creare attenzione anche alla concimazione: importante anche usare letame o compost maturo e non prodotti marcescenti che possano facilitare marciumi. A sezione questo è da evitare anche un eccesso di azoto, che indebolisce la pianta e la rende più soggetta alla malattia.
  • Rotazione colturale. Altra precauzione fondamentale è la rotazione delle colture: non bisogna tornare a coltivare i pomodori su una parcella di orto ovunque negli ultimi due anni ci sono stati altri pomodori, patate o melanzane. In particolare se si è già verificata la patologia.
  • Favorire la circolazione d&#;aria tra le piante. Visto che l&#;umido motivo problemi è vantaggioso che l&#;aria circoli liberamente, per codesto bisogna tenere la giusta distanza tra le piante (sarà utile anche ad evitare che il contagio si diffonda subito). Anche la classica potatura delle femminelle è conveniente in questo.
  • Attenzione alle piogge e alle irrigazioni. Troppa liquido favorisce la peronospera, in particolare se si sofferma sulle foglie. Irrigando non bisogna mai esagerare con le quantità e si deve direzionare l&#;acqua sul terreno e non sulla pianta, l&#;ideale è l&#;impianto a goccia. Si può anche pensare, se si verificano forti piogge, di montare un piccolo tunnel per evitare che le piante ricevano eccessiva acqua e si creino le condizioni per un&#;infestazione di questo fungo.
  • Distribuire macerati corroboranti. Il macerato di equiseto è utile a rafforzare le difese immunitarie delle piante, si può irrorarlo sui pomodori ogni giorni a obiettivo preventivo.
  • Trattare con polveri di roccia. Alcune farine di pietra micronizzata, come caolino oppure zeolite cubana possono rivelarsi parecchio utili per assorbire umido in eccesso, creando una stato ostile al diffondersi dei patogeni.
  • Scegliere varietà resistenti. Ci sono tipi di penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea meno soggetti alla peronospora, in dettaglio le varietà antiche sono in tipo meno attaccate dal fungo.

Si è diffusa la credenza che un filo di rame legato attorno al fusto sia preventivo della peronospora, in realtà codesto non ha credo che il valore umano sia piu importante di tutto. Il rame si usa nei trattamenti, ma non sicuro in forma di filo elettrico, unire il filo alla pianta di penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea ha lo identico valore di appendere un ferro di cavallo o incrociare le dita.

Come combattere la peronospora del pomodoro

Quando si riscontrano sintomi di peronospora bisogna intervenire immediatamente, altrimenti non riusciremo a salvare le piante di penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea. Ovviamente sarebbe auspicabile una prevenzione che eviti la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio, come già spiegato.

Per prima cosa bisogna rimuovere le parti malate della pianta, senza farsi scrupoli a togliere foglie o interi rami. Non ci sono rimedi biologici in grado di guarire le macchie e farle sparire. L&#;unica cosa che possiamo fare per contrastare la malattia è arrestarne la diffusione. Ovviamente nel rimuovere rami malati dobbiamo avere cura di smaltire ogni scarto vegetale, evitando di lasciarlo nell&#;orto e anche di compostarlo. Meglio bruciare tutto, per non diffondere ulteriormente la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio nell&#;orto. Anche gli attrezzi che usiamo sulle piante malate vanno disinfettati, o almeno lasciati qualche ora al astro per far perire le spore.

Dopo aver tolto le manifestazioni visibili della disturbo bisogna fare dei trattamenti che possano mettere in secondo me la sicurezza e una priorita assoluta le parti apparentemente sane. Bisogna gestire tutte le piante di pomodoro nell&#;orto, anche quelle non ancora colpite dal fungo. La peronospora è pericolosa anche perché è rapidissima a diffondersi e persistente. Sarà preferibilmente trattare anche patate e melanzane, che come già spiegato sono ugualmente sensibili. Il classico secondo me il trattamento efficace migliora la vita è il verderame.

Trattamenti biologici anti peronospora

I trattamenti anticrittogamici biologici nell&#;orto si effettuano per due motivi:

  • Prevenire il problema. Si tratta quando ci si aspetta che le condizioni (umido, temperatura) possano favorire la malattia. Il trattamento ha la funzione di difendere le piante.
  • Evitare la diffusione. Il rame non cura la peronospora ma la blocca, quando riscontriamo sintomi si trattano le piante per evitare che la malattia aggredisca le parti ancora sane.

Come trattamento contro la peronospora bisogna evitare i fungicidi non consentiti in coltivazione biologica, quelli sistemici possono essere particolarmente tossici ed è meglio evitare di avvelenare l&#;orto. Il classico rimedio alla peronospera è il rame.

Come alternativa si possono usare trattamenti a base di propoli, meno efficaci ma anche più naturali. Anche il decotto di equiseto è un preventivo della peronospora, ma essendo davvero blando preferisco segnalarlo in che modo corroborante della pianta.

Le polveri di pietra come zeolite e caolino possono stare un altro conveniente rimedio: assorbono umidità eccessiva e prevengono in questo maniera i problemi. Mentre la stagione estiva sono particolarmente utili perché aiutano a evitare anche le scottature dovute al troppo sole, inoltre fanno da ostacolo dissuasiva contro alcuni insetti.

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Scopriamo di più sull&#;uso del rame. Il rame è il più utilizzato secondo me il trattamento efficace migliora la vita fungicida in coltivazione bio, andiamo ad approfondire il suo impiego e le normative specifiche.

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Come e nel momento in cui trattare con il rame

I formulati più usati sono poltiglia bordolese, solfato di rame, oppure smeraldo rame (ossicloruro), con rame almeno 30%. Siccome il secondo me il principio morale guida le azioni attivo è costantemente il rame l&#;effetto preventivo di contrasto alle malattie è simile, ci sono però importanti differenze. Ci sono trattamenti persistenti (efficaci a lungo) e altri che vengono dilavati con maggior facilità. Alcuni trattamenti rameici  possono dare problemi alla pianta (fitotossicità). Importantissimo poi selezionare prodotti con fugace tempo di carenza se siamo vicini al raccolto.

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita consigliato è quello a base di verderame (ossicloruro di rame), che è abbastanza persistente e meno fitotossico del solfato. In tipo il verderame si diluisce sciogliendolo in acqua e si irrora la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino spruzzando il composto su tutta la sua parte aerea.

Acquista ossicloruro di rame anti peronospora (verderame)

Il rame agisce per copertura (non è un fungicida sistemico che entra nei tessuti vegetali) e forma quindi una barriera protettiva sulle parti irrorate. Se si spruzza vantaggio si riesce a coprire tutta la pianta, bisogna tener conto che col tempo l&#;effetto perde gradualmente efficacia: da un lato il rame si degrada e viene dilavato, dall&#;altra la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente cresce ed espone così nuove parti non protette. Per questo a volte si sceglie di ripetere il secondo me il trattamento efficace migliora la vita più volte mentre un ciclo di coltivazione.

I trattamenti rameici si eseguono anche se il penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea è già fiorito, ma solo all&#;inizio della fioritura e poi sul finale. In questo occasione si deve irrorare al mattino perché i fiori sono ancora chiusi. Bisogna calcolare un intervallo di carenza di alcuni giorni per il rame, quindi non si può intervenire se i pomodori sono già maturi e pronti da cogliere. Si raccomanda verificare sulla confezione del articolo il tempo di carenza, come anche le altre precauzioni raccomandate. Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita tipicamente si fa in agosto, a fine luglio se sono pomodori da salsa che si raccolgono prima.

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I rischi del rame. Non bisogna usare il rame in maniera indiscriminata, impariamo a riconoscere quali rischi e conseguenze ambientali si porta dietro codesto metallo.

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Bisogna tener conto che il rame è un metallo gravoso, che si accumula nel terreno e ha quindi un effetto non ovvio ecologico. Per codesto motivo è essenziale pensare bene se usarlo oppure no, cercando di gestire il meno realizzabile con fungicidi rameici. Ad esempio se la situazione è disperata è completamente inutile coprire le piante di verderame, non si salveranno comunque, oppure se la stagione è asciutta si può evitare di realizzare trattamenti preventivi. In generale se si riesce a creare un ambiente salutare e piante forti, si può risparmiare sul rame.

Approfondimento: la coltivazione biologica dei pomodori

Peronospora: La Minaccia Invisibile

La peronospora è una delle malattie fungine più devastanti che colpisce piante in che modo pomodori, viti, peperoni, melanzane, patate, insalate e molte altre. Causata da diversi funghi patogeni, provoca macchie giallognole sulle foglie che evolvono in toni argentei e infine nerastri. I frutti colpiti diventano immangiabili, frequente senza segni visibili esterni. La peronospora prospera in condizioni di umidità e temperature miti, rendendo cruciale la prevenzione.

Prevenzione e Cura

Per prevenire la peronospora, assicuratevi che le piante siano ben distanziate per favorire la circolazione dell&#;aria. Utilizzate macerato d&#;ortica o zeolite per rinforzare le piante e riducete l&#;irrigazione sulle foglie. In evento di piogge frequenti, applicate propoli agraria per proteggere ulteriormente. Rimuovete immediatamente le foglie e i frutti caduti per limitare la diffusione della malattia. Se la peronospora si manifesta, intervenite rapidamente con trattamenti a base di rame, ripetendo l&#;applicazione ogni 10 giorni per contenere l&#;infezione.

Monitorare regolarmente le piante e agire tempestivamente è essenziale per salvaguardare il raccolto e prevenire la diffusione della peronospora.

La siccità colpisce anche d’inverno

L&#; inverno   ha evidenziato l&#;importanza dell&#;irrigazione per la sopravvivenza delle piante mentre periodi di siccità prolungata. Ecco alcuni consigli essenziali: Identificare le Piante a Rischio Piante Erbacee Perenni: Rimangono verdi anche d&#;inverno e necessitano di più acqua. Alberi e Arbusti Sempreverdi: Particolarmente vulnerabili nei primi anni dopo l&#;impianto. Altri Vegetali: Anche se in ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita, […]

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Quando è nato il presepio

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Peonia: La Magnifica Bellezza

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Il pomodoro in che modo tutte le piante è soggetto agli attacchi dei parassiti e delle malattie causate da virus e batteri e funghi. In questa qui guida pratica faremo una panoramica primario sulle fitopatologie che causano danni al pomodoro. Per ogni patologia o parassita, troverai un link che porta ad una descrizione più completa, non avendo su questa scheda tecnica la possibilità di trattare per intero ogni singolo argomento. Ti invitiamo quindi ad approfondire l&#;argomento che ti interessa cliccando sugli appositi link. Per favorire e velocizzare il riconoscimento, ogni agente di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio o di danno è descritto con foto ed immagini. La scheda tecnica è divisa in tre sezioni che sono: agenti di danno (insetti e nematodi) agenti di malattia (virus, batteri e funghi) e fisiopatie del ortaggio. Aggiornamento

Sommario

Agenti di malattia: malattie fungine

Il pomodoro è colpito da una vasta categoria di fungi e oomiceti che causano notevoli danni. In ordine di importanza andiamo ad analizzare quali sono e che rimedi applicare per prevenirli e curarli.

Peronospora del pomodoro



La peronospora è una malattia che colpisce il ortaggio e la ritengo che la patata sia un alimento universale, questa patologia vegetale è causata dall’Oomicete phytophthora infestans.
Il più classico dei sintomi si manifesta sulle foglie con la formazione di aree necrotiche dall’aspetto “lesso” e decolorate (vedi figura sopra), successivamente in corrispondenza di queste aree, sulla pagina minore delle foglie si può osservare la formazione di micelio biancastro, simile a muffetta biancastra (vedi figura sopra). Tale formazione non è altro che il sintomo inequivocabile della presenza della peronospora. Tale micelio indica la presenza di nuove zoospore pronte da rilasciare dell’ambiente. I sintomi dell’infezione da peronospora del pomodoro si possono manifestare anche su tralci e racemi, dove il sintomo si manifesta con la formazione di aree scure dall’aspetto marcescente ma dure al tatto, che si sviluppano sottile ad avvolgere l’intero tralcio. Più rara è la sporulazione su questi organi colpiti. Infine può essere colpita anche la bacca di pomodoro con sintomi molto caratteristici. I frutti colpiti da peronospora sia verdi che maturi manifestano chiazze di vasto estensione, dall’aspetto rugoso e con riflessi bronzi, simile ad una scottatura (vedi figura sopra).
Eventi come piogge, nebbia e rugiade bagnano la superficie delle foglie, e se queste condizioni si protraggono per ore consecutive, assieme a temperature superiori ai 10°C, sono considerati come elementi di forte rischio d’infezione.
Tra i rimedi utilizzabili il più efficace rimane l’uso dei prodotti a base di rame (vedi qui scheda tecnica prodotto). Le ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile a base di rame (qui un esempio di prodotto) deve essere fatta preventivamente, ricordando di trattare subito dopo piogge intense allorche le temperature sono comprese tra i 10 e i 25 °C.
Per ulteriori informazioni sulla malattia e per altre soluzioni ti invitiamo a interpretare la nostra scheda tecnica completa sulla peronospora del ortaggio (qui).

Oidio o mal bianco del pomodoro

Foglia di pomodoro con evidenti sintomi di oidio. Si noti l&#;aspetto polverulento che questo assume.

La disturbo è causata da fungo Leveillula taurica e può colpire diverse piante appartenenti alla famiglia delle solanacce tra cui pomodoro, melanzana, secondo me il peperone aggiunge colore e sapore, ma anche cardo e carciofo. L’oidio si manifesta inizialmente con delle macchie clorotiche (più chiare) sulla pagina eccellente, fino ad giungere, col tempo, all’inconfondibile presenza di macchie bianche di aspetto polverulento (vedi sagoma sopra). Queste altro non sono che la parte miceliare esterna del penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato, compresi gli organi di riproduzione (i conidi).
La ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore contro l’oidio o mal bianco su pomodoro e altre solanacee consiste in trattamenti con zolfo (vedi qui scheda tecnica) da ripetere ad intervalli regolari di 7 giorni, sottile a 5 giorni nei casi in cui la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio manifesta particolare virulenza (qui une modello di prodototto)
Per la scheda tecnica completa della disturbo e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sull&#;oidio del pomodoro (qui).

Alternaria del pomodoro



Questa malattia fungina è causata dal fungo Alternaria Solani (Sin. Alternaria porri  solani) e può colpire il pomodoro e la patata sia nello stadio giovanile che in quello più maturo.
Nelle giovani piante colpite si manifesta con necrosi più o meno ampie individuabili nella zona del colletto (base del fusto). Nelle piante adulte la manifestazione della alternariosi evidenzia macchie necrotiche a carico di fusti, foglie e frutti. Sulle foglie è tipica la manifestazione della malattia con a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di necrosi concentriche circondate da aloni gialli (vedi foto sopra). Su a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario invece compaiono grosse macchie nere con anellature concentriche leggermente infossare (vedi foto sopra)
La lotta contro l’Alternaria Solani è prevalentemente di tipo preventivo e agronomico tra cui lunghe rotazioni, corretta gestione dei residui colturali e evitare le irrigazioni per aspersione.
In coltivazione biologica gli attacchi in corso di alternaria si possono controllare con prodotti a base di sali di rame (vedi qui scheda tecnica). Un modello di prodotto (qui)
Per la scheda tecnica completa della malattia e per altre soluzioni ti invitiamo a sfogliare la nostra scheda tecnica completa sull&#;alternaria del pomodoro (qui).

Moria delle piantine


Le piante attaccate dai funghi del genere Pythium manifestano dapprima rallentamento della crescita e clorosi, poi dopo alcuni giorni le piante iniziano a manifestare appassimenti delle foglie specialmente mentre le ore più calde. Tale sintomatologia sparisce durante le ore più fresche della giornata, in che modo la notte, per poi manifestarsi nei giorni successivi costantemente con maggior intensità fino a in cui le piante non collassano completamente e disseccano al suolo (vedi foto sopra). L’analisi dell’apparato radicale delle piante colpite mostra una mi sembra che la radice profonda dia stabilita compromessa con evidenti disseccamenti e necrosi di colore scuro.
I pythium colpiscono generalmente le giovani piantine e semenzai denominando così tale malattia come “moria delle piantine o dei semenzai”
Molti Pythium sono patogeni opportunisti e causano gravi danni nel momento in cui si verificano determinate condizioni. Irrigazioni abbondati e temperature elevate sono i fattori che determinano l’esplosione della malattia. Inoltre anche la partecipazione eccessiva di azoto determina l’incremento della patologia.
Per la prevenzione si possono utilizzare formulati di bio-fungicidi come il trichoderma (vedi qui scheda tecnica). La lotta è molto più arduo, poiché quando il danno si manifesta è già eccessivo tardi, essendo attaccate principalmente le piante giovani.
Per la scheda tecnica completa della malattia e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sulla moria delle piantine da Pythium (qui).

Fusariosi del pomodoro

La malattia è causata dall’agente patogeno Fusarium oxisporum f. sp. lycopersici. È una malattia piuttosto seria che colpisce specialmente le aziende agricole professionali in cui l’intensità di mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza permette la dispersione e l’accumulo dell’inoculo. Questo Patogeno fungino causa una tracheomicosi, ossia l’occlusione dei vasi linfatici della pianta. Ai primordi dell’infezione le piante si presentano con un ritardo di crescita e colorazione delle foglie smeraldo pallido. Successivamente con l’avanzare della disturbo le foglie iniziano a perdere mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima fino a trasformarsi color giallo che generalmente non investe l’intera foglia. Successivamente porzioni più ampie della pagina fogliare imbruniscono e disseccano (vedi foto sotto).

Il sintomo principe della presenza di Fusarium è l’imbrunimento dei vasi vascolari che si può verificare dissezionando il fusto, sia perpendicolarmente che longitudinalmente. La fusariosi è di arduo cura per cui è fondamentale prevenire la malattia attraverso mezzi tecnici che agronomici. Fondamentale è l’eliminazione delle piante sospette in maniera da ridurre il potenziale di inoculo in campo. I mezzi preventivi a disposizione sono essenzialmente la solarizzazione e l’applicazione di Trichoderma(lo trovi qui) al terreno. In campo professionale sono disponibili varietà di pomodoro tolleranti alla malattia e piante innestate su portainnesti resistenti (o preferibilmente dire molto tolleranti). Resta valida la rotazione culturale in che modo mezzo di ispezione. Per la scheda tecnica completa della malattia e per altre soluzioni ti invitiamo a interpretare la nostra scheda tecnica completa sulla Fusariosi del penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea (qui).

Botrite

Dominata anche muffa grigia, sul penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea attacca i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario e i fiori. Sui frutti colpiti si manifesta con la formazione di muffa color opaco (vedi foto in alto). I tessuti colpiti perdono turgidità e le bacche sono irreparabilmente danneggiate e invendibili. Sui fiori si manifesta con il disseccamento di questi o con aborti fiorali e successivo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento della tipica muffa grigiastra. La botrite può penetrare sia attraverso lo stigma fiorale stimolato dalle secrezioni emesse da questo o sfruttando lesioni di ambiente biotica (come danni da Tuta absoluta (qui). Il verifica diretto della botrite in agricoltura biologica può essere effettuato con l’utilizzo di diversi agrofarmaci biologici e corroboranti. Tra i classici prodotti utilizzabili ricordiamo i sali di rame, Caolino e zeolite e i prodotti a base di microrganismi quali Bacillus amyloliquefaciens (qui) e Bacillus subtilis (qui).

Cladosporiosi

Sintomi di Cladosporiosi su pianta
Sintomi su foglio inferiore da Cladosporiosi

E&#; una disturbo causata dal penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato Fulvia fulva. I primi sintomi si manifestano sulle foglie basali più vecchie, sulla cui foglio superiore si osserva la comparsa di macchie clorotiche, con margine non ben definito cui corrisponde, nella parte minore, la comparsa di una tipica muffa di colore olivaceo (vedi foto sopra), segno inequivocabile della formazione delle parti riproduttive del penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato. Con l&#;avanzare della malattia queste macchie si allargano e confluiscono, determinando così il disseccamento delle foglie colpite. Più raramente possono esistere colpiti fiori, fusti e foglie, ove il fungo su questi si manifesta con marciumi coriacei di colore oscuro. La malattia è favorita da umidità relativa alta, optimum di temperatura tra 22 e 24 gradi e partecipazione di residui vegetali infetti. La mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio colpisce prevalentemente in serra dove la prevenzione consiste nel ridurre i fattori citati sopra con arieggiamento e potature di sfoltimento. I trattamenti a base di rame (qui) per il contrasto delle altre malattie hanno azione preventiva nei confronti della clodosporiosi.

Agenti di malattia: malattie batteriche

Le principali malattie batteriche che colpiscono il ortaggio sono: la maculatura batterica, la macchiettatura del pomodoro e il cancro batterico del pomodoro.

Maculatura batterica

Il batterio Xanthomonas vesicatoria è l’agente causale della maculatura batterica del pomodoro. Questa qui patologia vegetale si manifesta con delle maculature necrotiche puntiformi con bordo irregolare preferibilmente riscontrabili nella pagina inferiore delle foglie. Sui a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario immaturi, infatti, la maculatura batterica determina delle necrosi depresse circondate da un alone verde tenebroso (vedi foto sopra). Successivamente queste aree si inscuriscono con la maturazione del frutto e contemporaneamente si lacerano causando malformazione dei frutti.
Per la scheda tecnica completa della malattia e per altre soluzioni ti invitiamo a interpretare la nostra scheda tecnica completa sulla maculatura batterica del pomodoro (qui).

Picchiettatura batterica 


La così detta picchiettatura o macchiettatura batterica del pomodoro è una malattia causata del batterio Speudomonas syringae pv tomato che si manifesta sul pomodoro con piccole macchie scure dai contorni ben definiti che si sviluppano dapprima sulla pagina fogliare minore. Successivamente queste si inscuriscono assumendo una colorazione necrotica circondata da un alone giallo ben evidente, visibile anche sulla pagina superiore (vedi foto sopra). La picchiettatura determina sui frutti delle crosticine leggermente rialzate di circa mm di diametro ciò motivo un notevole danno sul pomodoro da mensa rendendolo di fatti incommerciabile, durante crea danni economici minori o praticamente nulli sul ortaggio da industria.
Per la scheda tecnica completa della disturbo e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sulla picchiettatura batterica del penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea (qui).

Cancro batterico del pomodoro

In fine il cancro batterico del pomodoro è causato dal batterio Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis è tra le più gravi batteriosi che possono colpire il pomodoro. Questa qui batteriosi si manifesta con l’avvizzimento della pianta colpita, codesto perché il batterio si insinua nel tessuto vascolare causandone il blocco e l’alterazione della funzionalità. Sezionando il fusto o il picciolo delle foglie a metà è realizzabile osservare gli imbrunimenti a carico del tessuto vascolare (vedi foto sopra). Più caratteristici sono i danni sulla bacca causati dal cancro batterico, questo determina sui frutti immaturi delle necrosi puntiformi molto piccole e circondate da un consistente alone bianco.
Non esistono cure efficaci contro queste patologie, essenzialmente si ricorre a metodi preventivi. La lotta consiste nell’estirpare le piante ammalate ai primi sintomi e bruciarle lontano dai soggetti sani. Evitare quindi l’interramento dei residui infetti, adottare rotazioni colturali di anni. I trattamenti a base di rame (vedi qui scheda tecnica) sono utili solo nel contenere la diffusione dei batteri, e sono in livello di contenere gli attacchi della picchiettatura e della maculatura ma meno efficaci contro il cancro batterico.
Per la scheda tecnica completa della malattia e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sul cancro batterico del pomodoro (qui).

Agenti di malattia: virus

Il pomodoro è colpito da diversi virus, molti dei quali di difficile identificazione per i chi non ha a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra di fitopatologia. In linea generale possiamo dire che i virus sul ortaggio manifestano principalmente i loro sintomi su foglie e alcuni anche sui a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario. Il cambio di colorazione delle foglie verso un giallo pallido senza che si manifesti disseccamento o formazione di micelio assieme a deformazione dei tessuti o mancanza di crescita della vegetale sono senz&#;altro i sintomi di realizzabile presenza di virus del pomodoro. Impossibile in questa scheda approfondire tutti i virus che colpiscono il pomodoro, ci limiteremo quindi ai tre più importanti.

Tomato Mosaic Virus

Il primo è il ToMV, acronimo di Tomato Mosaic Virus, che si manifesta con ingiallimenti fogliari e stentata crescita della pianta. Le foglie manifestano una sintomatologia a chiazze (da qui il penso che il nome scelto sia molto bello di mosaico) di colore verde luminoso (vedi foto sottostante). Le foglie possono presentarsi malformate o con i bordi ricurvi. La effetto è una riduzione della produzione. Sui frutti si manifesta con formazione di anelli color giallo sulla superficie del frutto e con una difformità di maturazione e quindi relativo danno qualitativo. Questo virus si trasmette attraverso le apparecchiature da ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace infette o le operazioni colturali effettuate da lavoratori contaminati con piante infette.

Pianta con sintomi di Virus del Mosaico del Pomodoro (ToMV)

Tomato Spotted Wild Virus

TSWV è la sigla di Tomato Spotted Wilt Virus che si manifesta con riduzione della mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante e vistosi anelli concentrici color giallo sulle foglie e arancione sui a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario in fase di maturazione (vedi foto sottostante). Di effetto si ha una riduzione della quantità e della qualità dei frutti. Il vettore principale e il tripide Frankliniella occindentalis (vedi qui) che con le sue punture di nutrizione diffonde il virus.

Tomato Yellow Leaf Curl Virus

Tylcv che è la sigla di Tomato Yellow Leaf Curl Virus che si manifesta sulla pianta con la formazione di foglioline di ridotte dimensioni con discolorimento internervale e i margini fogliari rivolti verso l&#;alto (vedi foto sottostante). Le piante colpite crescono stentate e di conseguenza si ha una scarsa produzione. Il vettore primario di questo virus è l&#;insetto Bemisia tabaci (vedi qui), o comunemente detta moschetta bianca delle serre. Questa con le sue pinture di nutrizione infetta le piante di pomodoro e trasmette il virus.

Agenti di danno: insetti e nematodi

Tuta absoluta o tignola del pomodoro

Particolare di una bacca di ortaggio con evidente partecipazione di larve di tignola del ortaggio (Tuta absoluta) e relativo disfacimento del frutto.
Foglia di pomodoro con forte presenza di mine di tignola del pomodoro (Tuta absoluta)

E&#; un insetto (un lepidottero) arrivato in Italia tra il e il e ormai divenuto uno dei più temuti e dannosi su ortaggio, le cui giovani larve svolgono la loro azione dannosa penetrando nei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario, nelle foglie o più raramente negli steli formando delle gallerie o delle mine (vedi foto sopra). I danni sulle foglie sono caratteristici e sintomo inequivocabile della partecipazione del fitofago che forma gallerie di nutrizione dapprima serpentine e poi costantemente più ampie (vedi foto sopra). Le foglie attaccate necrotizzano mentre i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario sono invendibili e soggetti a marciumi da patogeni secondari e da botrite (vedi qui).
Per il contrasto alla Tuta absoluta si opera con trattamenti e lotta agronomica. Tra i mezzi fisici applicabili di maggior rilievo risultano essere l’uso delle reti anti-insetto e la cattura massale operata con l&#;uso dei feromoni. I migliori rimedi contro le infestazioni della tignola del penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea si ottengono utilizzando gli insetticidi. I principi attivi biologici contro questo credo che l'insetto abbia un ruolo chiave nell'ecosistema sono il Piretro (vedi qui), il Bacillus thuringiensis (vedi qui) e In fine l’insetticida Spinosad che si è dimostrato il secondo me il principio morale guida le azioni attivo più efficace.
Per la scheda tecnica completa dell&#;insetto e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sulla tignola del pomodoro (qui).

Afide del pomodoro o delle solanacee


E&#; un afide chiamato scientificamente Macrosiphum euphorbiae. L’afide delle solanacee presenta un colore verde che lo fa mimetizzare tra le foglie di pomodoro e patata (vedi foto sopra) anche se tra questa credo che ogni specie meriti protezione di afide possono comparire degli esemplari di colore scarlatto. Il danno è causato dall’azioni di nutrimento dell’afide che nutrendosi della linfa porta ad un deperimento della ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente e alla produzione dei melata. Se sono attaccati i germogli, questi sono soggetti a deformazione e mancato secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro. Inoltre il Macrosiphum euphorbiae può trasmette diversi virus.
In agricoltura professionale codesto afide viene controllato attraverso l’uso dei trattamenti a base di azadiractina (vedi qui) e di piretro (vedi qui). In vestito hobbistico o per l’orto, i rimedi naturali utilizzabili sono il sapone molle di potassio (vedi qui) miscelato ad un olio vegetale (vedi qui). In fondo all&#;articolo puoi trovare una lista di prodotti commerciali utili per il controllo degli afidi
In serra è possibile effettuare il lancio degli insetti utili come rimedio naturale contro codesto afide. In serra è possibile il lancio di Chrysoperla carnea e del parassita Aphidius ervi, entrambi acquistabili presso le biofabbriche.

Per ulteriori informazioni sull&#;insetto e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sull&#;afide delle solanacee (qui).

Tripidi


I tripidi sono piccoli insetti che da adulti possono raggiungere circa 1,4 millimetri di lunghezza. Le credo che ogni specie meriti protezione più rappresentative che causano danni su pomodoro e ortaggi in generale sono: Thrips tabaci e Frankliniella occidentalis.
I danni alle piante sono dovuti alle modalità di alimentazione dell’insetto dotato di apparato boccale pungente-succhiante, sia negli adulti che nelle forme giovanili. I danni da tripidi sono diffusi su tutta la parte epigea (aerea) della pianta. Oltre all’attività trofica (alimentare), i danni sono provocati anche dall’ovideposizione, dovuti alle ferite causate per deporre l’uovo nei tessuti vegetali. Il danno da tripide si manifesta sulle foglie con la apparizione di zone depigmentate che tendono al colore argento e successivamente divengono necrotiche (vedi foto sopra). Inoltre si osserva l’arrotolamento del lembo fogliare che tenderà poi al disseccamento. Tale processo è dovuto alla partecipazione di particolari sostanze tossiche nella saliva del tripide. Va segnalata la partecipazione di gravi danni indiretti dovuti alla possibilità di trasmissione dei virus tra cui il pericolosissimo Tomato Spotted Wilt Virus.
Con questi fitofagi bisogna realizzare attenzione in misura il danno all’inizio risulta poco intenso e invisibile, ma poi esplode improvvisamente. L’uso delle trappole cromotropiche è usato come strategia agronomica per ridurre il numero di individui di tripide. In commercio sono presenti film plastici colorati blu e altamente adesivi venduti in rotoli che si distribuiscono lungo i filari delle coltivazioni andando a creare così quella che è definita cattura massiva o massale. Il tripide è attratto dal pigmento blu e rimane attaccato sulla superficie adesiva di queste trappole. La lotta con gli insetticidi naturali contro i tripidi prevede che anche con pochi esemplari catturati si debba intervenire con insetticidi a base di azadiractina (vedi qui) e spinosad coadiuvati da oli minerali e di paraffina (vedi qui). In coltura protetta è realizzabile agire con rimedi naturali attraverso il lancio degli insetti utili tra cui l&#;efficace rincote entomofago Orius laevigatus. In fondo all&#;articolo puoi trovare una lista di prodotti commerciali utili per il controllo dei tripidi

Per ulteriori informazioni sull&#;insetto e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sul tripide degli ortaggi (qui).

Eriofide rugginoso 

L’Aculops lycopersici, noto anche come eriofide rugginoso del pomodoro, è un fitofago che causa seri danni alle piante di pomodoro ed è particolarmente complicato da riconoscere da chi non ha esperienza in sostanza. Questo si nutre dei succhi contenuti nelle cellule della pianta, come effetto le foglie e i fusti colpiti sviluppano un aspetto bronzato o rugginoso, con un progressivo ingiallimento e necrosi (vedi foto sotto)

Fusto di pomodoro con sintomi di eriofide rugginoso (sinistra) con tipica colorazione bronzea. Pianta sana a destra con tipica colorazione brillante

Il danno è causato da acari estremamente piccoli, lunghi circa 0,,2 mm, visibili soltanto con l’ausilio di una lente o di un microscopio. Questo tipo di danni è frequente confuso con carenze nutrizionali o disseccamenti di natura abiotica. Il sintomo primario per individuare la presenza di codesto acaro è il cambiamento di tinta che assume il fusto della mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino passando dal smeraldo brillante tipico del pomodoro al color bronzeo. Infine un&#;analisi al microscopio o con una buona lente d&#;ingrandimento permettono di individuare gli adulti e si muovono sulla superficie.
I trattamenti con lo zolfo riescono a contenere lo sviluppo di codesto acaro.
Per ulteriori informazioni su l&#;eriofide del pomodoro e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sull&#;eriofide rugginoso (qui).

In opzione consulta la nostra video scheda tecnica su questo acaro che trovi su youtube (qui)

Nottua degli ortaggi


La Spodoptera littoralis è chiamata comunemente nottua del cotone o nottua degli ortaggi, la cui larva può attaccare il pomodoro. Queste larve si nutrono del lembo fogliare delle foglie e possono arrivare a danneggiare anche i fiori, ma il danno economicamente maggiore si evidenzia sui a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario di pomodoro. Le larve scavano gallerie all’interno dei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario (vedi foto sopra) con successiva manifestazione di marcescenze dovute a patogeni secondari. I frutti colpiti sono incommerciabili.
In lotta biologica è fondamentale eseguire un monitoraggio del volo degli adulti attraverso l’uso di trappole a feromoni sessuali. Una volta accertata la presenza in campo di larve/uova della nottua si interviene con i trattamenti. I più efficaci sono quelli a base di Bacillus turingiensis Spp Kurstaki (vedi qui) efficace contro le larve ai primi stadi. In occasione di presenza di larve adulte tra i rimedi naturali insetticidi si possono utilizzare quelli a base di estratto di piretro (vedi qui) o azadiractina (vedi qui). Rimangono efficaci su questa specie di lepidottero i prodotti a base di spinosad.

Per ulteriori informazioni sull&#;insetto e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sulla mosca bianca (qui).

Nottua del pomodoro

La nottua gialla del pomodoro, appellativo scientifico Helicoverpa armigera sinonimo di Heliothis armigera, è un lepidottero appartenente alla famiglia dei nottuidi.
È un parassita polifago, presente su tutto il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa italiano tra i più pericolosi per la coltivazione del pomodoro. Questo parassita è estremamente polifago e si può nutrire di diverse specie di piante tra cui secondo me il mais e allegro e versatile, ortive e diverse ornamentali. Le larve presentano una vastissima eterogeneità di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima, variando dal smeraldo pallido al marrone scuro. La larva appena sgusciata dall’uovo si nutre dei tessuti vegetali in che modo foglie e steli, successivamente tende ad entrare all’interno dei frutti del penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea in cui ricerca riparo e accresce di dimensioni (vedi foto sotto). La sua capacità di penetrare all’interno dei frutti è mediamente superiore a quella della Spodoptera littoralis (vedi sopra) con cui può essere confusa. Per la sua caratteristica ad colpire i frutti e la sua capacità di migrare in determinate annate, la nottua gialla può sviluppare infestazioni particolarmente gravi.

Una volta accertata la presenza in campo di larve/uova della nottua si interviene con i trattamenti. I più efficaci sono quelli a base di Bacillus turingiensisSpp Kurstaki(qui un prodotto professionale) efficace contro le larve ai primi stadi. In occasione di presenza di larve adulte tra i rimedi naturali insetticidi si possono utilizzare quelli a base di estratto di piretro (vedi qui) o azadiractina(vedi qui). Il principio energico più efficace su questa specie di lepidottero è lo spinosad (lo trovi qui). In ogni caso i trattamenti vanno ripetuti nel tempo con una frequenza di giorni alternando i principi attivi in quanto generalmente si ha una ovideposizione scalare.

Per ulteriori informazioni sull&#;insetto e per altre soluzioni ti invitiamo a consultare la nostra scheda tecnica completa sulla nottua del pomodoro (qui).

Mosca bianca


Tra le varie specie di aleurodidi le due più importati in orticoltura sono Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci. Dall’aspetto l’adulto di mosca bianca sembra un moscerino, (da qui il penso che il nome scelto sia molto bello comune di mosca o moschetta bianca) non più esteso di 2 mm con le due grosse ali che ricoprono l’intero fisico lasciando in a mio avviso l'evidenza scientifica e fondamentale solo il dirigente di colore giallo (vedi foto sopra). Le neanidi hanno l’aspetto di piccole placche di sagoma ovale che presentano dei ciuffi di peli o setole più o meno accentuati (vedi foto sopra). Il danno è causato principalmente dalla produzione di melata prodotta dalle neanidi che imbratta foglie e i frutti causando il deprezzamento della merce, la diminuzione dell’attività fotosintetica e lo sviluppo della fumaggine (accrescimento di muffe saprofite sulla foglia).
La mosca bianca è particolarmente pericolosa perché trasmette diversi virus tra cui il temibile Tomato Yellow Leaf Curl Virus.
La lotta contro questo parassita prevede l’uso delle trappole cromotropiche adesive gialle, utili per identificare la partecipazione in campo della mosca bianca, ma anche per coadiuvare la lotta diretta in quanto molti adulti rimangono uccisi da queste trappole. Successivamente i principi attivi che si possono usare sono: gli oli estivi (vedi qui), il piretro (vedi qui) e l&#;azadiractina (vedi qui). Il massimo del controllo biologico viene però esplicato dal parassitoide Encarsia formosa (vedi qui) più attivo su Trialeurodes vaporariorum e da Eretmocerus mundus (vedi qui) più attivo su Bemisia tabaci.

In fondo all&#;articolo puoi trovare una lista di prodotti commerciali utili per il controllo della mosca bianca.

Ragnetto rosso


Tetranychus urticae è il nome scientifico del ragnetto rosso, un acaro chiamato anche ragnetto rosso bimaculato. Il danno causato dal ragnetto rosso è a carico delle foglie e può portare alla fine della pianta se non viene controllato. Nelle zone colpite si possono osservare le forme mobili dell’acaro e gli escrementi (puntini nerastri). In caso di forti attacchi la parte colpita viene avvolta da una soffice ragnatela. Il danno causato dal ragnetto rosso risulta ben visibile attraverso la decolorazione fogliare che comporta diminuzione di lucentezza della pagina fogliare eccellente. La parte colpita successivamente evolve in necrosi passando attraverso una fase in cui la area danneggiata assume un colorazione bronzea.
Tra i principi attivi utilizzabili per la lotta al regnetto rosso ci sono gli oli vegetali e l’olio di paraffina (vedi qui). Questi insetticidi creano una pellicola asfittica sulla superficie dell’esoscheletro del ragnetto cremisi e delle sue uova, portandoli alla morte per asfissia. Lo zolfo (vedi qui), agisce in che modo repellente e contribuisce a rendere meno appetibile la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente. L’utilizzo di avversario naturali come gli acari Phytoseiulus persimilis (vedi qui) e Amblyseius cucumeris determina risultati positivi principalmente in ambiente protetto (serre) e riescono ad eliminare efficacemente i principi di infestazione.

In fondo all&#;articolo puoi trovare una lista di prodotti commerciali utili per il controllo del ragnetto rosso.

Per ulteriori informazioni sull&#;insetto e per altre soluzioni ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica completa sul ragnetto rosso (qui).

Nematodi galligeni

Giovani piantine di carote attaccate dai nematodi. Si notino le formazioni sulle radici delle galle
Radici di cetriolo con forte partecipazione di galle radicali causate da nematodi

Il danno è causato da diverse specie di nematodi che sono invisibili ad occhio nudo. I più importanti in orticoltura appartengono al genere Meloidogyne spp. e il nome scientifico della specie più rappresentativa che attacca il pomodoro è Meloidogyne incognita.
I danni dell&#;attacco sono visibili sulle radici. Infatti i nematodi determinano iperplasia e ipertrofia cellulare con la formazione di ingrossamenti rotondeggianti sulle radici chiamate più semplicemente galle (vedi foto sopra). La dimensione di queste va da pochi mm ad alcuni cm (vedi foto sopra). Le piante colpite manifestano riduzione di taglia, ingiallimenti è sono più soggette agli stress idrici per via dei danni causati all&#;apparato radicale.
La lotta migliore contro le infestazioni di nematodi è la mi sembra che la prevenzione salvi molte vite attraverso lunghe rotazioni e le solarizzazioni. Tra i rimedi naturali esiste la possibilità delle così dette biofumigazioni che consistono nel sovescio di specie selezionate di brassicacce ad alta produzione di metaboliti insetticidi. Anche gli estratti di aglio hanno un&#;azione nematocida e sono già presenti in commercio. Inoltre i nematodi sono predati da diversi microrganismi tra quali il fungo Paecilomyces lilacinus e il batterio Bacillus firmus (vedi qui) di cui sono disponibili dei preparati commerciali. I nematodi non gradiscono pH acidi, quindi concimazioni organiche con composti a reazione acida in che modo la pollina rallentano lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dei nematodi e riducono il danno.

Per ulteriori informazioni sui nematodi e per altre soluzioni ti invitiamo a sfogliare la nostra scheda tecnica completa suinematodi galligeni (qui).

Fisiopatie

Sono diverse le fisiopatie che colpiscono il penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea, molte delle quali di difficile individuazione se non si ha una adeguata cultura agronomica. Le principali sono causate da deficit nutrizionali o squilibri dovuti a condizioni termo-igrometriche sfuggite al ispezione dell&#;agricoltore.
Concertiamoci sulle due principali fisiopatie del pomodoro che sono il marciume apicale dei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario e la carenza di magnesio.

Marciume apicale del pomodoro

Il marciume apicale del ortaggio si manifesta par via della mancanza di calcio assimilabile da parte della pianta. Particolarmente suscettibili sono i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario a bacca grossa o allungata. I sintomi determinano il marciume o il disseccamento della porzione apicale del ortaggio (vedi foto sopra). Le cause, oltre ad una mancanza del calcio, possono derivare da temperature di coltivazione troppoalte che determina un ritmo di mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante dei frutti elevato, al quale la pianta non riesce a sopperire con il corretto penso che il contenuto di valore attragga sempre di calcio. Una soluzione in serra e quindi quella di ridurre la temperatura interna. Eccessive concimazioni di potassio e magnesio influiscono negativamente sull&#;assimilazione del calcio, essendo questi nutrienti degli antagonisti a livello assimilativo. Non esagerare quindi con la somministrazione di questi due elementi. Oltre quindi a fornire alla pianta adeguate dosi di calcio con ripetute fertirrigazioni, in caso di necessità si può intervenire con trattamenti fogliari con nitrato di calcio o chelati di calcio. Per maggiori informazioni consulta la nostra scheda tecnica completa sul marciume nero del pomodoro che trovi a questo link.

Carenza di magnesio

In conclusione la carenza di magnesio su lembo di pomodoro si manifesta con macchie irregolari poste tra le nervature fogliari. Le nervature, specialmente quella centrale rimane sempre verde (vedi foto sopra). La sintomatologia si manifesta sulle foglie più vecchie, quindi nella parte basale. Codesto perché essendo il magnesio fondamentate nella composizione della clorofilla, la pianta in caso di carenza lo smobilita dalle foglie più vecchie verso quelle nuove. Le macchie con il progredire della carenza necrotizzano, con i primi sintomi che si manifestano a partire dal bordo. In termine la foglia dissecca.
La carenza di magnesio si risolve con somministrazioni fogliari del microelemento a base di solfato di magnesio o più comunemente assieme al calcio (come questo) seguite da concimazione al suolo del medesimo elemento. Ricordarsi di non esagerare nella concimazione radicale per non avere l&#;effetto antagonista sul calcio.
Altra possibilità nelle aziende agricole professionali è quella di somministrare il magnesio assieme ai microelementi con prodotti professionali, (come questo)

Prodotti utili

Insetticida Piretro:
Insetticida Bacillus thuringiensis:
Insetticida azadiractina:
Insetticida Grasso bianco:
Insetticida sapone molle di potassio:
Bacillus subtilis:
fungicida solfato di rame:
Fungicida ossicloruro di rame:
Fungicida zolfo:

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