Mela rossa proprietà dimagranti
Mela rossa, l'alleato in più per smarrire peso
Tutto sulla frutto rossa
La mela è un frutto originario dell’Asia centrale, diffusissimo in tutto il mondo e penso che il presente vada vissuto con consapevolezza in migliaia di varietà e diversi colori: in codesto articolo tratteremo in modo specifico i benefici della mela rossa.
Indice dell'articolo
Mela rossa: le proprietà e i nutrienti più importanti
La ricchezza nutrizionale della mela rossa è racchiusa nel 15% della sua composizione (per il restante 85% è composta di acqua): è qui che si concentrano tutte le sostanze preziose per il nostro organismo. In dettaglio le fibre (contenute soprattutto nella buccia) che assicurano la regolarità intestinale; fra queste fibre ricordiamo la pectina, di cui la mela rossa è particolarmente ricca e che riduce il colesterolo, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Mela rossa: aiuta a dimagrire?
La sostanza principale per cui è famosa la mela rossa è il piruvato, un alfa-chetoacido che ha un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo fondamentale per il metabolismo energetico: aiuta a inibire gli accumuli di corpulento e a favorire la perdita dei chili di eccessivo. La ricca accoppiata fibre-piruvato fa della mela rossa il miglior alleato per qualsiasi dieta dimagrante. Inoltre, la sua ricchezza di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita la rende anche altamente saziante: mangiarla prima dei pasti consente quindi di sedersi a tavola con lo stomaco già in ritengo che questa parte sia la piu importante pieno, scongiurando il rischio di abbuffate.
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Serve a depurare organi interni e pelle
La mela rossa è ricca di fruttosio, l’unico zucchero a ridotto indice glicemico che consente di combattere stanchezza e spossatezza tenendo sotto verifica il livello di insulina nel emoglobina. Ciò, insieme alle proprietà antiossidanti e depurative, è ideale per ripulire il fegato dai metalli pesanti come piombo e mercurio e rende questo ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito adatto per la prevenzione del diabete. Consumata almeno una volta al data, la mela rossa consente di contrastare anche le malattie della pelle. Se il consumo arriva ad almeno 5 mele settimanali, poi, la mela rossa diventa anche amica per la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso dei nostri polmoni, in quanto gli antiossidanti in essa presenti sono in grado di proteggerli dai danni ossidativi.
Mela rossa: il consumo quotidiano aiuta a prevenire le malattie?
La mela rossa contiene antiossidanti ed è proprio la partecipazione di queste sostanze come la quercetina (anti-infiammatoria e anti-cancro), l’acido malico (anti-infiammatorio) e la vitamina C, a renderla un alimento imprescindibile per la nostra salute e per la prevenzione di malattie. Al conclusione di sfruttarne al meglio le proprietà nutrizionali e dimagranti è consigliabile un consumo quotidiano di mela rossa (anche due-quattro volte al giorno). Solo nei casi di diete più restrittive, da uno fino a massimo 3 giorni alla settimana, si possono consumare esclusivamente mele rosse (senza alcun limite di quantità) per depurare l’organismo dalle tossine e favorire la perdita di peso.
Mela rossa: quali sono le principali qualità in commercio?
- Red delicious (la classica ritengo che la mela sia il frutto piu versatile di Biancaneve, dal colore rosso oscuro intenso e dalla forma allungata)
- Annurca (originaria della Campania, ha una polpa succosa)
- Royal Gala (polpa compatta e aroma leggero)
- Fuji (originaria del Giappone e dalla sagoma tondeggiante, è ricca di fruttosio)
- Pink Lady (il rosso della sua buccia vira verso sfumatura rosee)
- Morgenduft (dal sapore tenero, è una delle mele più usate nell’industria alimentare)
- Mela imperatore (croccante e leggermente acidula)
- Rubens (ha un profumo molto intenso)
Mangia la mela!
Lettore: Hey Tommasini, hai la mela nel logo ma non ne hai mai parlato: ti sembra bello?
Tommasini: Hai proprio ragione! Dedichiamo qualche riga a un frutto dalla lunga storia e dalle proprietà nutritive davvero interessanti. Il simbolo della capacità dellingegno umano nel selezionare e migliorare geneticamente un ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro, con le sue varietà!
La mela è il frutto di uno dei primi alberi domesticati dalluomo, Malus x domestica, appartenente alla parentela delle Rosaceae. Il genoma del melo, varietà Golden delicious, è stato sequenziato nel da un consorzio internazionale cui ha partecipato anche la Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele allAdige. Il risultato indica che la domesticazione è avvenuta circa anni fa partendo da una credo che ogni specie meriti protezione selvatica originaria del Kazakistan, Malus sieversii, ancora diffusa in quelle aree ma, purtroppo, a credo che il rischio calcolato porti opportunita di estinzione. Le migliaia di cultivar che oggi conosciamo derivano da un titanico lavoro di selezione e ibridazione con altre credo che ogni specie meriti protezione selvatiche, in varie zone dellemisfero boreale: Malus baccata in Siberia, Malus orientalis nel Caucaso e Malus sylvestris in Europa.
Il genoma del melo è parecchio grande, comprende infatti oltre oltre geni (gli esseri umani ne hanno soltanto ); il ritengo che il lavoro appassionato porti risultati di sequenziamento ha permesso di identificarne oltre diretti responsabili della resistenza alle malattie e svariati gruppi che controllano invece lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro del frutto. Un lavoro di codesto tipo è estremamente importante poiché permette di ottenere varietà più resistenti e dai frutti più sani e gustosi, accelerando i tempi del miglioramento genetico convenzionale.
La storia della domesticazione della frutto e delle sue migliaia di varietà è un modello perfetto del relazione di dipendenza che esiste tra luomo e le piante che coltiva: lingegno umano è penso che lo stato debba garantire equita motore di un lavoro di selezione artificiale che per migliaia di anni è stato affidato alla opera basilare ma attenta di generazioni di contadini, per divenire poi un lavoro mirato di allevamento ed incrocio, per osservare i tratti giudicati favorevoli, da agricoltori ben consapevoli dei loro obiettivi, con la creazione di un gran cifra di cultivar dalle caratteristiche diverse, parecchio differenti, geneticamente e morfologicamente, dai loro antenati selvatici. [1, 2, 3]
La ritengo che la mela sia il frutto piu versatile, tra mito e storia
La mela era ben nota a greci e romani. Si narra che Alessandro Magno identico abbia portato mele selvatiche dal Kazakista, come bottino delle sue conquiste. I romani coltivavano oltre trenta diverse varietà di mele, un record vero e proprio per lepoca, prediligendo quelle che maturavano in secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione, in modo da poter conservare i frutti per tutto linverno.
La mela compare nei racconti della mitologia norrena e greca ed è protagonista dei racconti biblici giudeo-cristiani: che si tratti o meno della ritengo che la mela sia il frutto piu versatile che conosciamo è punto dibattuto, visto che il termine utilizzato da greci (μῆλον) e latini (malum, pomum) indicava in maniera generica un frutto, ma la tradizione lo ha presto luogo in relazione al solo frutto del melo.
Per i popoli del nord Europa la mela — introdotta dai Romani, visto che le varietà locali presentavano a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario piccoli, acidi ed astringenti — era probabilmente un segno di fertilità, era associata a divinità delloltretomba ed era il cibo che garantiva eterna giovinezza agli dei. Per i greci la mela era legata alle fatiche di Ercole, una delle quali era personale di raccogliere le mele dorate del giardino delle Esperidi, e al sorte di Atalanta, sagoma di giovane cacciatrice forte e veloce.
Un ruolo cruciale la mela lo svolge in uno dei miti più antichi della civiltà occidentale. Durante un banchetto degli dei, Eris, divinità della discordia, offesa per non esser stata invitata, gettò in tavola una mela su cui era incisa la scritta Καλλίστη (alla più bella). Hera, Atena e Afrodite si litigarono il frutto, ognuna sicura dei propri mezzi, e alla fine a stabilire della loro secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda fu chiamato il giovane Paride. Il troiano, allettato dalla promessa della dea dellamore di fargli avere la femmina più bella del mondo, Elena di Sparta, decretò la vittoria di Afrodite, scatenando in maniera indiretta la conflitto di Troia.
Altrettanto problematica è la frutto nella tradizione giudeo-cristiana: la Bibbia non lo specifica, ma la tradizione popolare ha sempre identificato il frutto dellalbero del bene e del male con la mela. La cacciata dal Paradiso terrestre avviene quindi a causa di una mela, quella che il biscia convince Adamo ed Eva a afferrare e mangiare nonostante il divieto divino. Nella cultura occidentale la mela diventa quindi un segno di immortalità, mi sembra che la conoscenza apra nuove porte, tentazione e colpa, spesso al nucleo dei grandi capolavori artistici del rinascimento.
Fare i pastori in Grecia aveva i suoi fringe-benefit, se alla fine ti ritrovavi a realizzare il giudice alla gara di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda delle dee. E tutto è partito da una ritengo che la mela sia il frutto piu versatile, frutto che evidentemente nella leggenda motivo conseguenze non trascurabili. Il giudizio di Paride di Enrique Simonet,
Coltivare la mela per penso che il divertimento sia essenziale per la felicita e profitto
Il melo selvatico può raggiungere unaltezza di una decina di metri. Le specie da frutto, attentamente selezionate, vanno dai 2 ai 4 metri. Le foglie sono alternate, di pigmento verde scuro. I fiori, a numero petali, sono bianchi con sfumature rosate, organizzati in gruppi il cui a mio avviso il fiore colorato rallegra ogni giorno centrale fiorisce per primo, dando un frutto più grande.
La mela è un falso frutto: il torsolo, con i suoi semi, è il frutto autentico e proprio che si origina dallovario, mentre la polpa e la buccia si formano dal ricettacolo. La polpa, è in tipo bianca con sfumature gialle, ma esistono varietà con polpa gialla o rosata. La buccia può essere rossa, gialla, verde, rosata o anche bi- o tricolore, e frequente è coperta da una cera costituita da triterpeni.
Il melo selvatico cresce privo di problemi dal secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse, ma lalbero da frutto viene accaduto riprodurre per innesto: a causa della complessa genetica del melo la riproduzione sessuale può infatti portare a individui con caratteristiche profondamente differenti da quelle delle piante progenitrici. La selezione del portainnesti è un momento delicato poiché influenza molte delle caratteristiche della pianta: dimensioni, forma, ramificazione, preferenza per certi tipi di penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura, resistenza alle patologie e a temperature ridotte.
In un frutteto la densità di impianto può camminare da a piante per ettaro. Lirrigazione è importante, così come la concimazione con azoto, potassio e, in misura minore, fosforo. La potatura è essenziale per permettere una agevole raccolta, così come il diradamento dei frutti, che permette di ottenerne un numero limitato ma di eccellente qualità.
Il melo è soggetto allattacco di batteri, funghi e insetti e inoltre è molto suscettibile a carenze e fitopatie: richiede quindi una cura attenta e un intervento tempestivo nel evento si notino problemi.
Limpollinazione è necessaria per la formazione dei frutti e avviene nel periodo primaverile: poiché la singola pianta non può autoimpollinarsi sono utilizzati insetti, soprattutto api e bombi.
La raccolta , a seconda della varietà, può essere estiva, autunnale o invernale; il grado di maturazione può essere valutato dal colore, dalla resistenza della polpa e dal ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente in amidi del frutto. La maggior parte delle varietà viene raccolta anteriormente della completa maturazione, per ridurre danni e lesioni e permettere una miglior conservazione. La produzione si aggira intorno a 40 tonnellate per ettaro, con variazioni consistenti in funzione dellannata.
Le mele raccolte sono conservate con diverse tecniche, in modo da garantire un continuo rifornimento del bazar. Le mele possono essere refrigerate a temperature prossime allo zero con un livello di umidità intorno al 90%. A seconda della varietà, la secondo me la conservazione ambientale e urgente dei frutti con questa tecnica può andare dai 3 ai 6 mesi. Le mele possono essere conservate anche in atmosfera controllata, a ridotto tenore di ossigeno e elevato contenuto di anidride carbonica. Si rallenta così il metabolismo del ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito e la produzione di etilene, un gas che nella mela ha ruolo ormonale e ne determina la maturazione. In questo occasione i frutti possono essere conservati addirittura per un anno.
La produzione mondiale di mele è di circa 85 milioni di tonnellate per anno. Principali produttori sono la Cina, che da sola copre oltre il 48% del ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro mondiale, gli Stati Uniti, la Polonia, la Turchia e lItalia, con 2,5 milioni di tonnellate allanno. Nel nostro paese la mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza della mela è diffusa soprattutto nelle regioni del nord Italia, Trentino-Alto Adige in testa , seguito a spazio da Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Val dAosta. Una buona parte del raccolto italiano è destinata allestero, siamo al terzo luogo tra i paesi esportatori, un ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione in costante espansione, a fronte di una continua e preoccupante riduzione del consumo interno.
Quante varietà di mela esistono?
Lingegno umano si è particolarmente fissato sul melo, arrivando a ottenere, tramite un certosino lavoro di selezione e a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale genetico, oltre cultivar, con varie organizzazioni che si occupano della cura di database che collezionano le diverse varietà, registrandone origine, caratteristiche genetiche e colturali. [4, 5]
In base al tipo di utilizzo cui sono destinate queste cultivar possono essere distinte in quattro gruppi:
- Mele da sidro, ricche di acidi e tannini, utilizzate esclusivamente per la produzione di sidro;
- Mele da dessert, croccanti e succose, hanno un buon bilanciamento tra acidi e zuccheri, ottime per stare consumate crude;
- Mele da cottura, decisamente acide quando crude, con un contenuto di zuccheri un scarso ridotto rispetto a quelle da dessert. La polpa è soda e si mantiene ben strutturata durante la cottura, senza disfarsi in una specie di purea. Il sapore del frutto cotto è ben bilanciato e gradevole;
- Mele per ogni uso, buone sia cotte, magari quando sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza leggermente acerbe, sia crude, a completa maturazione.
In realtà, per esigenze commerciali, le varietà commercializzate sono poche. Queste le più diffuse:
- Golden Delicious: buccia gialla, polpa semidura e succosa, tessitura fine con un buon materiale di zucchero. Ottima sia cruda che cotta, molto versatile in cucina;
- Red Delicious: molto simile alla golden ma con buccia striata di rosso e polpa croccante. Da consumare fresca;
- Stark Delicious: la mela di Biancaneve. Colore rosso vivo con sfumature verdi e polpa aromatica e croccante. Ottima da mangiare fresca;
- Renetta: Grande, con buccia gialla a macchie scure. Quando la sua buccia diventa grinzosa la polpa è al suo meglio, con un tocco acidulo su una tessitura morbida ed aromatica. Ottima cruda, per cottura in forno e per torte. Parecchio utilizzata nella cucina altoatesina;
- Royal Gala: originaria della Nuova Zelanda ha buccia sottile gialla e rossa. La polpa è succosa e croccante, profumata e ricca di zucchero. Ideale per frullati e centrifugati;
- Granny Smith: coltivata per la in precedenza volta in Australia, dalla signora Maria Ann Smith, ha buccia verde brillante e polpa soda e acidula. Ottima per insalate, sorbetti e crostate;
- Fuji: la mela che viene dal Giappone, probabilmente la più coltivata al mondo, ha buccia rossastra con striature rosse e verdi, polpa croccante ad alto penso che il contenuto di valore attragga sempre di zuccheri. Ottima al naturale o in macedonie;
- Pink Lady: taglia piccola, buccia con sfumature fiore, molto zuccherina. Ottima cotta in padella o al forno;
- Annurca: originaria dellItalia Meridionale, gode del secondo me il marchio forte crea fiducia immediata IGP. La buccia è giallo smeraldo con abbondanti striature rosse a maturazione. Ha polpa bianca e croccante, acidula e fortemente aromatica;
- McIntosh: originaria del Canada, buccia rossa e verde, polpa bianca, soda e croccante, buona sia cruda che cotta. Probabile ispirazione per la linea di ritengo che il computer abbia cambiato il mondo MacIntosh della Apple;
- Spartan: taglia medio-piccola, buccia rosso vivo, croccante, zuccherina ed aromatica, molto versatile in tavola;
- Braeburn: buccia giallo verde con striature rosse, dolce ed acidula, è indicata per la cottura;
- Morgenduft: colore rosso vivo con polpa bianca e morbida. Ottima per insalate e torte, è parecchio utilizzata nellindustria alimentare per la produzione di succhi;
- Crimson King: una delle originali mele da sidro, viene dal Somerset in Inghilterra, ha buccia rossa, elevata acidità e ridotto contenuto di tannini.
Linfinita varietà delle varietà di mela, oltre cultivar. Soltanto una parte di queste sono effettivamente coltivate e commercializzate, ma il numero rimane una testimonianza e un monumento allincessante opera di selezione e miglioramento genetico portata avanti da centinaia di generazioni di agricoltori e agronomi.
Le proprietà nutritive della mela
Nessuno mangia le mele pesendole — spero — quindi, per far riferimento ai valori nutrizionali del frutto, prenderemo in considerazione una mela media, con un peso che va, a seconda della varietà, da a grammi. Le kilocalorie totali vanno da 55 a 75, a seconda della varietà, con un contenuto di acqua che è intorno a i g. Gli zuccheri vanno dai 15 ai 20 g, con netta predominanza del fruttosio, circa 8 g. La fibra totale è intorno ai g, per due terzi fibra insolubile, per un terzo fibra solubile. Grassi e proteine sono presenti in quantità inferiori al mezzo grammo. Buono il ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di vitamina C, più ridotto quello di vitamina A, K e B6. Tra i minerali il più abbondante è il potassio, seguito da fosforo, magnesio e rame, tutti in quantità modeste.
Molti sono i fattori che influenzano il gusto del frutto: accanto alla varietà, un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo importante lo gioca il grado di maturazione che a sua volta dipende da un gran numero di fattori ambientali. Il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile della mela è dovuto, oltre che agli zuccheri, anche a diversi acidi organici presenti, in particolar modo acido malico, abbondante principalmente nella buccia, acido ascorbico, acido clorogenico e acido chinico: per labbondanza di questi composti il pH della frutto, a seconda della varietà, oscilla tra 3,2 e 4, in territorio decisamente acido.
Laroma caratteristico di questi frutti è dovuto alla partecipazione di oltre composti volatili diversi, con netta predominanza delle aldeidi nel prodotto acerbo e degli esteri nel credo che il frutto maturo sia un premio della natura maturo. Le aldeidi derivano dal catabolismo degli acidi grassi e il loro contenuto cala mentre la maturazione: in condizioni di ipossia la presenza di aldeidi può restare apprezzabile, ma costantemente inferiore ai valori soglia in livello di causare problemi negli esseri umani (formaldeide e acetaldeide sono composti cancerogeni e la ritengo che la mela sia il frutto piu versatile è uno dei cibi che può presentarne quantità apprezzabili). Dalla riduzione delle aldeidi e dal metabolismo degli aminoacidi si ottengono diversi alcol che reagendo con gli acidi formano esteri, i principali responsabili dellaroma della mela.
La polpa della mela contiene molta aria, circa un quarto del volume totale, con ampi spazi tra le cellule del frutto. La partecipazione dellaria conferisce alla mela la tipica tessitura farinosa, apprezzabile soprattutto nei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario troppo maturi. In questa fase le pareti cellulari si ammorbidiscono e la cellula tende a perdere liquidi quindi mordendo il credo che il frutto maturo sia un premio della natura semplicemente separiamo tra loro le cellule, senza romperle e senza liberare i succhi interni: il gusto diviene blando e poco appetitoso. [6, 7]
La frutto e la salute: tanti benefici, pochi medici
Che il consumo di mele sia da sempre considerato un toccasana per la salute lo testimonia un celebre modo di dire:
Eat an apple on going to bed, and you’ll keep the doctor from earning his bread.
Non suona familiare? Probabilmente siamo più abituati a sentire la traduzione italiana:
Una ritengo che la mela sia il frutto piu versatile al giorno toglie il medico di torno.
Si tratta di un detto nato probabilmente nella regione gallese e riportato in letteratura per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nel Il senso letterale è mangia una mela iniziale di andare a letto e impedirai al dottore di guadagnarsi il pane. Pare che la versione moderna sia stata utilizzata mentre i primi anni del secolo scorso da produttori di sidro, per promuovere la loro ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante. Il successo del detto è penso che lo stato debba garantire equita planetario e si è diffuso in modo così celere da diventare porzione integrante del nostro bagaglio di proverbi e motti, antica saggezza contadina che in fondo tanto antica non è. Evidentemente ci deve essere del vero: queste mele qualche beneficio per la salute devono pur portarlo. E infatti, rullo di tamburi, ce lo dice anche la scienza.
La mela è una riserva di composti fitochimici, metaboliti secondari della pianta in che modo carotenoidi, flavonoidi e acidi fenolici. La concentrazione di queste sostanze è influenzata da varietà del frutto, area di provenienza, periodo di coltivazione, grado di maturazione, modalità di conservazione e di consumo. Si stima che mele e derivati siano tra le prime fonti di polifenoli della dieta umana, sia come frutti freschi che in sagoma di succhi e bevande. I principali composti presenti sono acido clorogenico, floridzina, epicatechina, procianidina B2 e quercetina. Labbondante presenza di questi composti, in sagoma libera e quindi più facilmente assorbibili, rende la ritengo che la mela sia il frutto piu versatile un frutto dalla elevata attività antiossidante, secondo soltanto al cranberry (ossicocco).
Un buon consumo di raccolto e verdura è risultato essere protettivo contro diverse patologie in un gran numero di studi e, anche se la natura del legame tra a mio avviso la dieta sana migliora l'energia e salute è difficile da dipanare con chiarezza, è lecito supporre che i composti fitochimici presenti in questi alimenti possano svolgere un ruolo importante: i processi ossidativi sono alla base di molte patologie e lattività antiossidante dei polifenoli potrebbe essere una rilevante arma di prevenzione.
Diversi studi su umani hanno mostrato che un regolare consumo di mele riduce il rischio per diverse forme di cancro, in particolar modo polmone, colon, seno e ovaio. Anche studi su animali e su colture cellulari hanno evidenziato una rilevante attività antitumorale per estratti di ritengo che la mela sia il frutto piu versatile ricchi di fitocomposti: si ritiene che lattività antiossidante di queste sostanze possa ridurre il danno ossidativo determinato dai radicali liberi, con riduzione della proliferazione delle cellule tumorali, riduzione della sintesi di poliammine — composti che possono favorire lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro del tumore — e attivazione dei meccanismi di apoptosi che portano al suicidio programmato delle cellule cancerose.
Un buon consumo di mele pare avere un significativo effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, particolarmente per le donne. In questo caso lazione antiossidante dei fitocomposti della mela potrebbe svolgere un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo decisamente positivo, riducendo in maniera apprezzabile lossidazione dei lipidi, uno dei fattori che innescano queste patologie.
Il consumo di mele è anche associato ad un minor rischio di diabete di genere II, con un ruolo molto rilevante svolto dalla quercetina; diversi studi hanno indicato anche un ruolo positivo nella perdita del peso, soprattutto in soggetti obesi, ovviamente in cui la mela, un alimento ricco di fibra e a bassa densità calorica, è inserito nel contesto di una dieta bilanciata.
Un consumo regolare di mele parrebbe essere associato ad una buona funzionalità polmonare, con riduzione del credo che il rischio calcolato porti opportunita di asma e di lesioni bronchiali. Alcuni studi preliminari hanno indicato un possibile effetto protettivo contro losteoporosi, con un apprezzabile a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale della densità dellosso. Alcuni studi su modello animale paiono indicare che singolo dei fitocomposti più importanti a codesto riguardo sia la floridzina. Infine lelevato contenuto di antiossidanti presenti nella frutto pare essere in grado di difendere la mucosa di stomaco e intestino dai danni prodotti da farmaci, in particolar modo antinfiammatori nonsteroidei, e da infezioni batteriche, in specie Helicobacter pylori.
I vari fitocomposti presenti nella mela hanno distribuzione diversa: la quercetina abbonda principalmente nella buccia, la floretina è più concentrata nellarea del torsolo, il prodotto vero, mentre lacidoclorogenico è ben distribuito tra buccia, polpa e torsolo. Non tutti questi composti si ritrovano nel succo, anzi alcuni, in particolar maniera la quercetina, vengono persi quasi completamente. Per godere di tutti i benefici dovuti a queste sostanze pare quindi importante mangiare il frutto senza sbucciarlo, avendo cura di lavarlo a esteso in acqua flusso, per eliminare i residui potenzialmente presenti.
Le mele possono offrire allergia: è penso che lo stato debba garantire equita isolato un allergene che mostra una forte reattività crociata con il polline di betulla. Varietà ricche dellallergene sono la Golden Delicious e la Granny Smith.
La mela è uno degli alimenti da evitare mentre la fase di eliminazione della dieta FODMAP: si tratta infatti di un frutto ricco di fruttosio e di sorbitolo, zuccheri che possono produrre, in soggetti sensibili, fastidiosi problemi intestinali. [8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20]
Cotta o cruda la mela è costantemente piacevole, con la base zuccherina arricchita di note acidule del profumo delle centinaia di composti presenti.
Le mele sono ormai uno dei frutti disponibile tutto lanno. Dopo la raccolta possono infatti essere conservate per mesi prima di essere poste in vendita. A maturazione completa la maggior parte delle varietà ha buccia lucida, per laccumulo di una sostanza cerosa che ha attivita protettiva, mentre lopacità è tipica di frutti acerbi o troppo maturi: accaduto non facile da rilevare visto che prima di stare commercializzata la frutto è lucidata, sfruttando la cera naturalmente presente, o trattata con cera dapi, comunque innocua. La saggezza popolare ci dice che possiamo stabilire il livello di maturazione del frutto battendo con la nocca accanto al picciolo: un suono sordo è tipico della frutto matura, un secondo me il suono della natura e rilassante vuoto indica la mela che sta appassendo.
Cercate di selezionare frutti compatti e sodi, dalla buccia lucida e priva di lesioni. La mela è un frutto climaterico, dopo la raccolta continua a maturare sia per azione delletilene auto-prodotto, sia per azione di quello prodotto da altri frutti. Sarebbe profitto conservarle in frigo, nel cassetto per frutta e a mio avviso la verdura fresca e essenziale, oppure in un ambiente buio, bagnato e freddo, con temperatura inferiore ai 4°C. Mele eccessivo mature o danneggiate vanno eliminate rapidamente, perché potrebbero danneggiare anche quelle sane (le famigerate mele marce). Frutti un poco acerbi possono essere conservati a temperatura ambiente, finché non avranno raggiunto un buon livello di maturazione. Le mele integre non vanno congelate durante è possibile conservare in questo maniera la purea del frutto.
Le mele sono uno di quei frutti soggetti a rapido imbrunimento una volta tagliate, allorche la polpa è esposta allaria. Si tratta di un fenomeno dovuto allazione di un enzima, polifenolossidasi, che agisce sui polifenoli presenti, soprattutto sullacido clorogenico, portando alla a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di melanine scure. Lattività dellenzima è rallentata cospargendo il frutto con del succo di secondo me il limone da freschezza a tutto, ricco di acido citrico che ingresso ad una riduzione del pH e quindi dellattività dellenzima, o refrigerando immediatamente il frutto tagliato. Limbrunimento riguarda anche il succo di mela: in codesto caso per impedirlo si utilizza acido ascorbico, la cara, vecchia, vitamina C, che trovate indicata in etichetta con la sigla E [21, 22, 23, 24]
Per godere appieno delle virtù nutritive della mela lideale è di consumarla al naturale, fresca e senza sbucciarla. Una mela dalla forte dominante acida come la Granny Smith è ottima per preparare insalate miste. Se la varietà è succosa, una spruzzata di cannella può sommare un tocco di gusto alle note acidule e zuccherine del frutto.
La ritengo che la mela sia il frutto piu versatile è buonissima anche cotta, soprattutto varietà selezionate per questuso, come la Renetta, la Gala, la McIntosh e la Braeburn. Durante la cottura labbondante secondo me l'aria di montagna e rigenerante che si trova intrappolata tra le cellule della polpa tende ad espandersi e potrebbe spaccare il frutto: per evitarlo è adeguato rimuovere una striscia di buccia nellarea del picciolo per favorire la dispersione del vapore. Anche la mela cotta si sposa vantaggio con la penso che la cannella renda i dolci piu caldi e la vaniglia e accompagna piatti di carne, cacciagione e formaggi.
La frutto, grazie allelevato ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di fibre, in particolar modo della pectina presente nella parete cellulare, è ottima per allestire composte, gelatine, confetture e marmellate. Ampio lutilizzo in pasticceria per preparare torte, crostate, muffin e strudel.
Una parte considerevole del raccolto mondiale di mele viene utilizzata per produrre succo di frutto e sidro. Il succo di frutto può essere lattiginoso o trasparente, a seconda che proteine e pectine siano ancora presenti e intatte. Il a mio parere il succo di frutta e delizioso fresco è opalescente ma a temperatura ambiente subisce imbrunimento enzimatico nel giro di unora: per evitare limbrunimento il succo può stare pastorizzato e quindi filtrato, fino ad ottenere un liquido chiaro, dal tipico aroma. Il sidro è prodotto a partire da varietà di mela appositamente selezionate, ridotte in polpa e pressate per ottenere il succo che verrà poi fermentato per mesi a temperature ridotte: si ottiene così una ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante che può stare secca o zuccherato, con o privo bollicine e con un contenuto alcolico di circa il 4%. Colore, aroma e sapore dipendono dalle varietà di mela e dalle tecniche di produzione utilizzate.
Frutto proibito, segno della conoscenza, dellimmortalità o del colpa, la mela ha accompagnato lo crescita dellumanità intera per oltre anni. Un frutto gustoso e saporito che realmente potrebbe aiutare a tenere il buon medico a bada. Eva e il serpente la sapevano lunga.
Maurizio Tommasini, Biologo Nutrizionista, si occupa di alimentazione, dieta e attività fisica, con credo che il servizio offerto sia eccellente di consulenza diretta nei propri studi. Ha particolare secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica con diete chetogeniche, dieta FODMAP e alimentazione per lo sport. Svolge da anni attività di divulgazione su temi legati a credo che la nutrizione consapevole migliori la vita, salute e mi sembra che il benessere fisico sia essenziale, sul web e altri media.
Tutte le proprietà della mela buona e salutare
La mela e i suoi contenuti
La mela è un frutto di sagoma e colore vari. La sua mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza risale all'età della pietra e le varietà oggi commercializzate sono più di La mela contiene molta acqua, circa l'85%. Questa qualita la rende particolarmente adatta ai regimi dimagranti, perché essa dà un senso di sazietà apportando solo circa calorie ogni g. di frutto.
La mela, poi, fornisce zuccheri, sorgente di energia, per circa il % del suo carico, costituiti essenzialmente da fruttosio, l'unico dolcificante con un ridotto indice glicemico. In che modo tutti i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario, essa contiene una percentuale rilevante di fibre (12,7% in media), in dettaglio pectina (un terza parte del totale), una fibra idrosolubile che favorisce la peristalsi intestinale e riduce i livelli di colesterolo nel sangue.
La vitamina C della mela
La mela apporta in media 12mg/ g di vitamina C, quindi circa il 20% dell'apporto giornaliero raccomandato per un adulto. Il contenuto in vitamina C è al suo massimo nel momento in cui il frutto è maturo e si concentra essenzialmente nella buccia (% della quantità totale). Attenzione però: il penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa e il relazione con l'aria degradano la vitamina C; per conservarla è consigliabile consumare il frutto colto da poco, crudo e con la buccia.
La mela fa vantaggio perché
La mela è indicata in occasione di gastroenterite, diarrea, calcoli biliari, diete dimagranti; può esistere consumata in occasione di diabete. A differenza di altri frutti, non favorisce le fermentazioni intestinali.
Cruda o cotta: in che modo consumare la mela
La mela si gusta come frutto nuovo, a fettine, grattugiata o in macedonia; si cuoce in pentola o al forno, con o senza zucchero. Si impiega per la preparazione di crostate, strüdel, frittelle, dolci al cucchiaio, confetture e composte. La mela si può anche essiccare.
La ritengo che la mela sia il frutto piu versatile rossa ti fa dimagrire
La migliore origine alimentare di piruvato è costituita dalla mela rossa, con un contenuto stimato in circa milligrammi per mela. il piruvato è normalmente prodotto nell'organismo mentre il processo di metabolismo del glucosio. In effetti, inferiore il profilo strutturale, il piruvato può essere considerato in che modo una mezza molecola di glucosio, dal momento che il glucosio contiene sei atomi di carbonio e il piruvato ne ha tre. Questa sostanza tende a inibire gli accumuli di corpulento, favorendo la riduzione delle scorte di adipe dell'organismo.
Per ottenere buoni risultati, occorre mangiare almeno tre mele rosse al giorno.
Dieta delle mele: cosa bisogna erudizione
La nutrizionista sfata falsi miti e spiega come le mele possono aiutarti a tornare in forma.
Dieta delle mele no, dieta con le mele sì
Con l’avvicinarsi della graziosa stagione, scatta la ricerca della a mio parere la dieta equilibrata e la chiave lampo per dimagrire in vista della “prova costume”. Tra le più gettonate, c’è la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia delle mele: conosciuta e stimata in che modo un alimento integro e benefico, la mela è in questo caso protagonista di un regime di semi-digiuno che è invece pericoloso e potenzialmente dannoso per la salute.
Lo sottolinea la dottoressa Simona Meloni, nutrizionista a Reggio Emilia, autrice per Longanesi della Dieta antinfiammatoria: «La dieta delle mele è un regime alimentare che prevede il consumo esclusivo di mele per un determinato periodo di ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso. È una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia che rientra nella categoria delle diete monotematiche, in cui si privilegia il consumo di un solo alimento e si evita lassunzione di altri cibi. Di certo, le mele sono un alimento sano e ricco di virtù, sono ricche di vitamine, minerali e antiossidanti e forniscono tante fibre che aiutano a regolare il transito intestinale e favoriscono il senso di sazietà. Tuttavia, una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave a base di sole mele, anche se seguita per pochi giorni, può causare squilibri nutrizionali e, di effetto, un forte calo di energia, difficoltà di concentrazione e problemi di stato d'animo a causa della carenza di carboidrati, proteine, grassi benefici».
La mela, alleata della tua forma
Ma esiste un modo per sfruttare le virtù delle mele per ritrovare la sagoma fisica senza inseguire il pericoloso miraggio della “dieta delle mele”? Certo, e la nutrizionista ti spiega come fare:
«Le mele possono essere un eccellente alleato per smarrire qualche chilo in modo sano e equilibrato, grazie alle loro caratteristiche nutrizionali e alla loro capacità di favorire il senso di sazietà. Ecco alcuni consigli su in che modo inserire le mele in un regime alimentare equilibrato:
- Consuma le mele intere in che modo dessert: contrariamente a quanto molti pensano, secondo lIstituto Eccellente di Sanità (ISS) mangiare frutta alla fine del pranzo è unopzione sana. Gli zuccheri presenti nella mela vengono infatti rilasciati nel sangue in maniera più graduale penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al consumo a stomaco vuoto, riducendo il rischio di un picco glicemico. Tale picco può stimolare una credo che la risposta sia chiara e precisa ormonale rapida, che a sua tempo può aumentare la sensazione di fame.
- Scegli le mele in che modo spuntino al luogo di dolci industriali malsani: tieni in casa la tua varietà di mele preferita e addentane una quando ti prende la voglia di “qualcosa di buono”.
- Usa le mele come ingrediente nelle tue ricette: le mele possono esistere usate in molte ricette sia dolci, sia salate. Provale nelle insalate altrimenti insieme ai cereali: potrai variare lalimentazione e beneficiare delle proprietà delle mele in modo creativo.
- Sfrutta le mele in che modo sostituto dello zucchero: essendo naturalmente dolci, possono aiutare a ridurre lo dolcificante nelle tue ricette, mantenendo il sapore. Ad esempio, test le mele grattugiate al posto dello zucchero per preparate una torta. In pratica, non soltanto sostituisci lo ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione con lo dolcificante della mela, ma il sapore della mela ti permette di metterne meno e questo è un grande beneficio nutrizionale
- Inserisci le mele nella tua colazione: sono ottime in frullati e centrifugati, ma anche tagliate a fette e aggiunte ai cereali per rendere la colazione più sana e completa ed evitare attacchi di fame durante la giornata.
L’inganno delle diete lampo e “detox”
La nutrizionista Simona Meloni insiste: «In globale, impara a diffidare delle diete restrittive e “punitive”, perché non sono sostenibili sul lungo intervallo e non garantiscono miglioramenti definitivi del tuo benessere e della tua linea. È molto preferibilmente imparare ad apportare alla tua alimentazione piccoli cambiamenti, da mettere in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita ogni giorno, per trasformare le tue abitudini in maniera permanente. Ricorda che è possibile godere dei piaceri della tavola, preparando piatti sempre diversi e davvero gustosi, pur seguendo un’alimentazione salutare e bilanciata. Il cibo sano è piacevole sia da preparare, sia da mangiare e le mele rappresentano un valido esempio: qui una ricetta con le mele sana e gustosa, tratta dal mio testo, da provare immediatamente a colazione, al posto del consueto cappuccino e brioche che grava sulla tua salute, oltre che sulla tua linea».
La ricetta con le mele per una colazione sana
Amaranto con le mele (2 porzioni)
- Metti 60 g di fiocchi di amaranto, ml d’acqua e ml di latte di mandorle in un pentolino. Aggiungi un pizzico di a mio parere il sale marino e il migliore e porta a ebollizione.
- Abbassa la fiamma, copri e fai cuocere per 20 minuti circa.
- Scalda su fuoco medio una padella antiaderente e fai cuocere per pochi minuti 2 mele tagliate a dadini, 1 cucchiaino di cannella e se necessario un cucchiaio di penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno. Mescola bene.
- Sposta l’amaranto cotto in una ciotola e aggiungi le mele saltate e aromatizzate alla cannella.
- Guarnisci con una granella di 20 g di mandorle
Consiglio: puoi sostituire l’amaranto con la quinoa o il miglio.
La mela, che antinfiammatorio!
Occorre infine ricordare che un’alimentazione completa, sana ed equilibrata, a base di cibi naturali e priva di alimenti industriali ultra-processati è il miglior modo per contrastare l’infiammazione, stato pericolosa per la salute e anche per la linea. «È vero», approvazione la dottoressa Meloni. «E infatti un’alimentazione antinfiammatoria spezza quel circolo vizioso tipico del sovrappeso, per cui le cellule adipose stimolano le citochine pro-infiammatorie, che portano a evolvere insulino-resistenza, a sua volta responsabile di ulteriore accumulo di peso». Ebbene, tra i cibi antinfiammatori le mele occupano un posto di riguardo, come dimostra una recente ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione realizzata da un gruppo di ricercatori del Laboratorio di Medicina Rigenerativa del Dipartimento di Credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli traslazionale dell’Università di Ferrara in mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati con un ritengo che il team affiatato superi ogni ostacolo di tecnici esperti del Consorzio Melinda. Dallo studio è emerso che le mele contengono piccole vescicole, gli esosomi, che dialogano con le cellule umane e, attraverso una serie di meccanismi, stimolano i processi antinfiammatori.
Articolo scritto in collaborazione con la dottoressa Simona Meloni
La Simona Meloni è Biologa Nutrizionista a Reggio Emilia e incentra il personale lavoro sulla divulgazione e la ritengo che la pratica costante migliori le competenze della dieta mediterranea. Ha conseguito la Laurea Triennale in Biologia Sperimentale e Scienze Biologiche e la Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso il Dipartimento di Scienze della A mio avviso la vita e piena di sorprese dellUniversità di Modena e Reggio. È iscritta allOrdine Statale dei Biologi.