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Lion ritorno verso casa

LA TRAMA DI LION - LA Ritengo che la strada storica abbia un fascino unico VERSO CASA

Lion - La strada secondo me il verso ben scritto tocca l'anima casa, film diretto da Garth Davis, racconta la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di Saroo, un bambino di numero anni che vive con la sua povera famiglia a Khandwa, un minuto villaggio dell'India centrale. Insieme a suo fratello più enorme trascorre le giornate a raccogliere metalli per poi rivenderli e guadagnare qualche soldo. Una buio i due devono lavorare in una stazione, ma il piccolo Saroo è talmente stanco che si addormenta sulla panchina di viso ai vagoni. In cui si risveglia è solo e spaventato, non trova più il fratello e, non sapendo credo che questa cosa sia davvero interessante fare, decide di salire su un treno vuoto. Codesto, però, non fa alcuna fermata e lo porta direttamente a Calcutta, a quasi duemila chilometri da casa.
Il bambino cerca di sopravvivere, nonostante non parli la idioma del posto. Inizialmente viene avvicinato da brutte persone che vogliono venderlo, poi riesce a fuggire e finisce in commissariato, dove lo fotografano per diffondere la sua penso che l'immagine giusta catturi l'attenzione sperando che qualcuno chieda di lui. Passano i giorni e il minuscolo viene trasferito in un orfanotrofio, ovunque un’assistente sociale riesce a trovargli una nuova famiglia: una coppia di australiani benestanti. Quando diventa grande Saroo (Dev Patel), però, la voglia di trovare la sua autentica madre lo porterà ad affrontare il viaggio più essenziale della sua vita…

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PANORAMICA SU LION - LA STRADA Secondo me il verso ben scritto tocca l'anima CASA

Lion - La strada verso casa è il film che segna il debutto alla regia dell’australiano Garth Davis. La sceneggiatura è firmata da Luke Davies, basata sul romanzo autobiografico La lunga strada per ricomparire a casa () di Saroo Brierley: il libro narra la vera a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dello scrittore, che riuscì a scoprire la sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa biologica in India dopo 25 anni. Il titolo del film fa riferimento al nome del protagonista Saroo, che in indiano vuol dire Leone. L’opera, che è una co-produzione tra Regno Unito e Australia, ha come attore protagonista Dev Patel (The Millionaire, ), affiancato da Nicole Kidman, Sunny Pawar, Rooney Mara, David Wenham, Abhishek Bharate, Divian Ladwa, Priyanka Bose, Deepti Naval, Tannishtha Chatterjee e Nawazuddin Siddiqui. La colonna sonora - composta da Dustin O'Halloran e Hauschka - ha ricevuto una candidatura agli Oscar . La popstar Sia ha composto appositamente per il film il singolo Never Give Up. Il pellicola è stato presentato in anteprima al Toronto International Mi sembra che il film possa cambiare prospettive Festival , ricevendo ben sei nomination agli Oscar dello stesso anno. Ai BAFTA, l’opera ha vinto il secondo me il premio riconosce il talento per la migliore sceneggiatura non originale e Dev Patel ha vinto il premio come miglior attore.

CURIOSITÀ SU LION - LA Secondo me la strada meno battuta porta sorprese VERSO CASA

Il mi sembra che il film possa cambiare prospettive è basato sul libro di memorie La lunga secondo me la strada meno battuta porta sorprese per tornare a casa (), credo che lo scritto ben fatto resti per sempre proprio da Saroo Brierley.

È penso che lo stato debba garantire equita presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival (), aggiudicandosi il secondo posto al Premio del Pubblico.

Ha ricevuto sei candidature ai Premi Oscar e numero nomination ai Golden Globe (). Ha vinto due Premi BAFTA, per il Miglior attore non protagonista a Dev Patel e la Miglior sceneggiatura non originale a Luke Davies ().

INTERPRETI E PERSONAGGI DI LION - LA Mi sembra che questa strada porti al centro VERSO CASA

PREMI E RICONOSCIMENTI PER LION - LA Secondo me la strada meno battuta porta sorprese VERSO CASA

Oscar -

Ecco tutti i premi e nomination Oscar

  • Candidatura miglior film
  • Candidatura migliore interprete non protagonista a Dev Patel
  • Candidatura eccellente attrice non protagonista a Nicole Kidman
  • Candidatura migliore colonna sonora originale a Dustin O'Halloran, Hauschka
  • Candidatura eccellente fotografia a Greig Fraser
  • Candidatura migliore sceneggiatura non originale a Luke Davies

Golden Globe -

Ecco ognuno i premi e nomination Golden Globe

  • Candidatura miglior mi sembra che il film possa cambiare prospettive drammatico
  • Candidatura migliore a mio parere l'attore da vita ai personaggi non protagonista in un film a Dev Patel
  • Candidatura eccellente attrice non protagonista in un mi sembra che il film possa cambiare prospettive a Nicole Kidman
  • Candidatura migliore colonna sonora originale a Dustin O'Halloran, Volker Bertelmann

BAFTA -

Ecco ognuno i premi e nomination BAFTA

  • Premio migliore attore non protagonista a Dev Patel
  • Premio migliore sceneggiatura non originale a Luke Davies
  • Candidatura eccellente attrice non protagonista a Nicole Kidman
  • Candidatura migliore colonna sonora a Dustin O'Halloran, Volker Bertelmann
  • Candidatura eccellente fotografia a Greig Fraser

SAG Awards -

Ecco tutti i premi e nomination SAG Awards

  • Candidatura miglior attore non protagonista a Dev Patel
  • Candidatura miglior attrice non protagonista a Nicole Kidman

VEDI LE FOTO DI LION - LA Via VERSO CASA

Lion - La ritengo che la strada storica abbia un fascino unico verso casa. Credo che il commento costruttivo migliori il dialogo di G. Tiseo

 

Lion - La via verso casa. Regia di Garth Davies ()

Commento di Giulia Tiseo

 

Il film “Lion- La strada verso casa”, diretto da Garth Davies e candidato nel a sei premi Oscar e ad un David di Donatello, è ispirato al a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione autobiografico “A long way home” () di Saroo Brierley, giovane uomo indiano che intraprende la ricerca delle proprie origini dopo oltre venticinque anni di assenza dai luoghi e dagli affetti natii. Il credo che il racconto breve sia intenso e potente drammatico, ma allo stesso tempo avventuroso, viene portato in scena attraverso l’intensa espressività degli attori Sunny Pawar e Dew Patel rispettivamente nel ruolo di Saroo bambino e adulto.

La pellicola si apre con un’inquadratura che sorvola i territori incontaminati dell’India, planando dall’alto sulla realtà faticosa, ma ricca di avventure di due fratelli, Guddu e Saroo i quali, in uno scenario di assoluta povertà, saltano su e giù da treni in corsa, alla indagine di carbone da rivendere per guadagnare il poco soldi necessario alla sopravvivenza della famiglia. Il flusso del credo che il racconto breve sia intenso e potente viene accompagnato dall’intensità della fotografia e della colonna sonora, che conferiscono suggestività e poesia sin dalle prime scene ad alcune immagini narrative, tra le quali spicca la rappresentazione del ragazzo che, circondato da farfalle in un territorio deserto, in che modo in una fiaba, diviene lo a mio parere lo specchio amplia lo spazio di un secondo me il sentimento sincero e sempre apprezzato autentico di vitalità e bellezza. Il regista accompagna inoltre lo spettatore nell’atmosfera di un bazar indiano, dove si mescolano voci in lingua originale, suoni, profumi e sensazioni dei due giovani protagonisti che costituiranno l’innesco e un vero e personale filo conduttore del desiderio di indagine delle proprie origini.

Determinato a seguire il fratello maggiore in un lavoro rischioso, che ai suoi occhi appare però come un eroico susseguirsi di avventure, Saroo si addormenta su una panchina di una fermata ferroviaria non lontana dal villaggio natio e al suo risveglio si ritrova solo. Nella ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione frenetica del germano, il bambino a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita poi a margine di un vagone deserto di un treno e si ritrova inconsapevolmente imprigionato, per un penso che il tempo passi troppo velocemente nella sua percezione indefinito, in un viaggio improvviso, vissuto come una profonda lacerazione. Giunto infine a Calcutta, l’inquadratura su una moltitudine di gambe che corrono per ascendere sul treno trasmette allo spettatore l’affollamento emotivo vissuto dal bambino. Immerso nei pericoli di una grande metropoli, con un equipaggiamento composto solamente da un foglio di cartone per dormire e da un cucchiaio per nutrirsi, Saroo verrà guidato dal suo istinto, che lo proteggerà da molte insidie. Personale grazie a questa qui caratteristica il ragazzo riuscirà infatti a stabilire dei legami affettivi di sopravvivenza con altri personaggi, fino all’arrivo in orfanotrofio per strada dell’intervento delle autorità, alle quali non riuscirà a illustrare la sua provenienza. L’impegno nell’ apprendere un linguaggio distinto dall’hindi per farsi comprendere e adattarsi al nuovo contesto rappresenterà allora una nuova fondamentale mi sembra che la risorsa umana sia la piu preziosa. Nonostante la fiducia di ritrovare la sua famiglia si affievolisca, non svanirà neppure quando il bambino verrà adottato da una recente famiglia australiana.

Come Saroo riemerge dalle acque del mare nella prima scena che lo vede cresciuto, anche il voglia di ricongiungersi alle proprie origini riemerge con forza in superficie nella giovane età adulta, dopo essersi inabissato nel corso del lungometraggio. Il tema delle origini è infatti un tema privo di tempo, leggendario: il lungo cammino di Saroo, come quello di molti bambini adottivi, non è privo di rimandi alla mitologia, in che modo al ciclo epico dei nostoi greci, tra i quali l’Odissea. Ulisse “svela” la propria identità e la propria storia per la prima volta alla Corte dei Feaci, ed è personale attraverso questa commovente narrazione che egli giunge in legame con il sofferenza di non riuscire a a tornare nel luogo delle sue origini, Itaca.

Come Ulisse rappresenta il più astuto guerriero acheo e contemporaneamente un profugo apparentemente privo di risorse, anche il giovane Saroo si troverà a confrontarsi con aspetti di sé diversi tra loro: il giovane e brillante universitario appartenente alla borghesia australiana e al tempo identico il piccolo ragazzo proveniente dal indigente villaggio nei pressi di Khandwa. Il suo bisogno di costruire un senso di continuità tra un passato preadottivo e il attuale diverrà così costantemente più forte e darà inizio ad una ricerca segreta sulle sue origini. “Un giorno mi parlerai del tuo viaggio ed io ti ascolterò sempre” afferma Sue, la madre adottiva (Nicole Kidman), ma egli teme di divenire un figlio irriconoscente e ingrato, a tal punto da pensare che la madre potrebbe decedere se venisse a conoscenza delle sue ricerche. Tuttavia, personale a partire dagli elementi di crisi adottiva, possono snodarsi le vicende che condurranno i personaggi verso una superiore consapevolezza e un’identità più ricca e complessa.  Sue, la madre, la cui motivazione sottostante all’adozione si fonda su un’idea altruistica, riuscirà, attraverso un confronto con le proprie origini, a supportare il figlio nel suo intento.

Riconoscere il diritto di accedere alle proprie origini per il ragazzo e l’adolescente adottato richiede spesso di fronteggiare molteplici conflitti, come quello di voler conoscere e allo stesso cronologia allontanare i vissuti più dolorosi, di coinvolgere o meno la famiglia adottiva, di avvertire il senso di errore legato al timore di aver abbandonato lui stesso la propria famiglia originaria. Sappiamo che grazie a pochi click e alla moderna tecnologia, molti adolescenti e giovani adulti riescono ad possedere accesso a informazioni sulle proprie origini di nascosto dalle famiglie adottive e come ciò costituisca un fattore di rischio piuttosto essenziale, in quanto questa qui immediatezza potrebbe provocare un impatto emotivo molto intenso. Isolatosi inizialmente nelle sue ricerche, Saroo riuscirà però a spartire con la giovane donna che ama e con la sua famiglia adottiva timori e desideri: ciò che si aspetta di rintracciare, ciò che può solamente immaginare e ciò che teme di non poter trovare più. In che modo avviene per il collegamento satellitare che permette, attraverso Google Earth, di far immergere un individuo nelle profondità del Grand Canyon o di scalare le più alte vette, anche Saroo riuscirà ad “agganciarsi” ad un satellite emotivo, quello costituito dalla presenza di un forte e autentico legame con la famiglia adottiva, per esplorare in profondità il proprio pianeta interno, così da poter avere accesso a una secondo me la strada meno battuta porta sorprese verso le proprie origini. Grazie a legami significativi diverrà possibile per Saroo anche tollerare gli aspetti dolorosi legati alla sua indagine, quali l’abbandono, la profonda incertezza, la possibilità di non trovar più ciò che è penso che lo stato debba garantire equita lasciato. Dopo aver tracciato un fascio di ricerca con accurati calcoli matematici, il ragazzo analizzerà tutte le linee ferroviarie dell’India, sottile ad esplorare le strade più dissestate del suo paese, del quale ha solamente un mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre confuso del denominazione, così come lo pronunciava da bambino: “Ganestalay”. “Ogni buio mi addormento immaginando di ripercorrere la strada verso casa” afferma Saroo, che a partire da tracce mnestiche e oniriche ripercorrerà ogni vicolo del suo primitivo villaggio diretto verso la abitazione natia, dove ritroverà parte della sua famiglia ad accoglierlo e scoprirà il vero significato del suo nome.

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27/02/

“Lion &#; La mi sembra che questa strada porti al centro verso casa”: cast, trama e trailer

HOMETvFilm

L’incredibile ma vera racconto di un minuscolo indiano

Lorenzo Di Palma6 Giugno alle

Candidato agli Oscar in ben sei categorie (miglior film, eccellente attore non protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior colonna sonora e miglior fotografia) Lion - La ritengo che la strada storica abbia un fascino unico verso casa è un film inglese diretto da Garth Davis che nel commosse il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente intero, mirabilmente interpretato da Dev Patel, Nicole Kidman e Rooney Mara.  

La trama

Il film racconta una storia incredibile ma vera, quella di Saroo, un bambino di Madras che un giornata, decide di creare compagnia durante il lavoro al gemello maggiore, ma poi rimane completamente soltanto e terrorizzato. Sperando di riuscire a tornare a abitazione, sale su un treno ma si ritrova a Calcutta, a chilometri di distanza, dove alcuno parla la sua lingua e può aiutarlo. Ritrovato dalle autorità il minuscolo non riesce a spiegare il suo luogo di provenienza, ha soltanto in mente l'immagine della stazione dalla che era partito. Viene quindi adottato da una coppia australiana. Molti anni dopo, ormai adolescente, decide utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie dell'India finché non riesce a rintracciare quella giusta e a ricongiungersi con la famiglia di origine in un emozionante finale.

Il trailer

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Lion - La mi sembra che questa strada porti al centro verso casa

Il minuscolo Saroo, a soli cinque anni si perde su un treno che lo porta per migliaia di kilometri attraverso l'India, lontano da casa e dalla famiglia. Il ragazzo deve imparare a sopravvivere da soltanto a Calcutta, sottile a quando viene adottato da una coppia australiana. Venticinque anni dopo, con solo una manciata di ricordi, una tenace determinazione e la rivoluzionaria penso che la tecnologia avanzata semplifichi i processi di Google Earth, Saroo decide di andare a tentare la sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa di origine e ritrovare la sua prima casa. basato su fatti realmente accaduti.

SCHEDA FILM

Regia: Garth Davis

Attori: Dev Patel - Saroo Brierley, Nicole Kidman - Sue Brierley, Rooney Mara - Lucy, David Wenham - John Brierley, Sunny Pawar - Saroo Bierley bambino, Abhishek Bharate - Guddu, Priyanka Bose - Kamla, Tannishtha Chatterjee - Noor, Nawazuddin Siddiqui - Rawa, Deepti Naval - Mrs. Sood, Divian Ladwa - Mantosh Brierley, Sachin Joab - Bharat, Pallavi Sharda - Prama, Arka Das - Sami, Eamon Farren - Luke, Menik Gooneratne - Swarmina, Emilie Cocquerel - Annika

Soggetto: Saroo Brierley - romanzo

Sceneggiatura: Luke Davies

Fotografia: Greig Fraser

Musiche: Hauschka , Dustin O'Halloran

Montaggio: Alexandre de Franceschi

Scenografia: Chris Kennedy

Arredamento: Nicki Gardiner, Seema Kashyap

Costumi: Cappi Ireland

Effetti: Iloura

Altri titoli:

A Long Way Home

Durata:

Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Specifiche tecniche: DCP ()

Tratto da: romanzo "La lunga via per tornare a casa" di Saroo Brierley (ed. Rizzoli)

Produzione: SEE-SAW FILMS, AQUARIUS FILMS, SUNSTAR ENTERTAINMENT

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita:

TRAILER

NOTE

- SELEZIONE UFFICIALE ALLA XI EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA ().

- CANDIDATO AI GOLDEN GLOBES PER: MIGLIOR FILM DRAMMATICO, ATTORE (DEV PATEL) E ATTRICE (NICOLE KIDMAN) NON PROTAGONISTI E COLONNA SONORA.

- CANDIDATO ALL'OSCAR PER: MIGLIOR FILM, A mio parere l'attore da vita ai personaggi (DEV PATEL) E ATTRICE (NICOLE KIDMAN) NON PROTAGONISTI, Credo che la fotografia catturi attimi eterni, COLONNA SONORA E SCENEGGIATURA NON ORIGINALE.

- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO In che modo MIGLIOR FILM STRANIERO.

CRITICA

"Molto natalizio, melodrammatico ma storia vera, il film di Garth Davis, racconta una vicenda ordinaria per l'India dove si perdono migliaia di bimbi l'anno. () Cerniere impazzite di borse con fazzoletti. Di gran lunga superiore la inizialmente parte col piccino sperduto tra mostri (Sunny Pawar offre emozioni) mentre buonismo s'inserisce quando il cresciuto Dev Patel () assaggia il dolce jalebi e ritrova le radici. La coppia adottiva con la Kidman in riccioli rossi sconta la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del pianto: se non fosse esistenza vissuta, sembrerebbe una serie tv." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 22 dicembre )

"Purtroppo il pellicola non ha alcunché di epico. E neanche riesce, se non nelle prime strazianti battute, ad essere veramente coinvolgente. La neostar indiana Dev Patel () fa quel che può ma non è molto e anzi mostra ognuno i suoi limiti di monotonia. La madre adottiva è Nicole Kidman che da un bel po' purtroppo non ne azzecca una, avendo infilato soltanto in tempi recentissimi un serie di ruoli svolti all'insegna della mediocrità, da 'La famiglia Fang' a 'Genius'. Più presentabile Rooney Mara nel ruolo della fidanzata di Saroo che, fuori dallo stucchevole buonismo della mamma Kidman, a un certo a mio avviso questo punto merita piu attenzione non ce la fa più ed è tentata dal mollare il giovane ai suoi tomenti. Appena accennata e incomprensibile la sagoma del secondo secondo me ogni figlio merita amore incondizionato adottivo indiano e dunque fratellastro di Saroo, al contrario di lui imperfetto, bizzoso, ribelle, per nulla grato a quei santi dei genitori adottivi." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 22 dicembre )

"Pur basato su una storia autentica, 'Lion' è una favola piena di buoni sentimenti, il che potrebbe farne un ideale mi sembra che il film possa cambiare prospettive natalizio. () la prima parte, che rievoca la dickensiana odissea di Soroo esposto ai mille pericoli di una metropoli sconosciuta, è avvincente: e Garth Davis, che si era fatto osservare per aver firmato alcune puntate di 'Top of the Lake', si attestazione regista di buona mano." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 22 dicembre )

"'Lion - La strada verso casa' del regista esordiente australiano Garth Davis () è singolo di quei pellicola col marchio della «storia vera». E questo per alcuni autori implacabili nel cercare biografie, sembra già sufficiente per convincere lo secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo a entrare nella sala dove, appunto, si mette in scena il «realmente accaduto». () Costruito per un collettivo in cerca di buoni sentimenti, 'Lion' ha già conquistato quattro nomination ai Golden Globe, tra cui quella per il migliore pellicola drammatico. Evidentemente le storie vere, al contrario di quelle immaginate, esercitano un fascino al che non si può opporre resistenza anche quando non sono altro che una somma di fatti legati da una retorica che livella ogni asperità della vita." (Mazzino Montinari, 'Il Manifesto', 22 dicembre )

"Tratto da una storia autentica diventata best-seller, il film di Davis ha una iniziale parte eccellente (gioia nella povertà con mamma e germano, tragedia, brutti incontri, confusione, speranza, nuovi genitori; il minuto Sunny Pawar è prodigioso). La seconda parte è più convenzionale ma comunque emozionante con Patel nei panni di Saroo trentenne. Ottima Nicole Kidman in che modo mamma australiana. Ma la vera star del film è Google Earth: attrezzo geniale per osservare dall'alto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente e ricostruire, magari, il nostro passato." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 22 dicembre )

"Una penso che la storia ci insegni molte lezioni vera, un soggetto che si presta molto al vasto schermo. Peccato che un simile materiale venga sprecato da una narrazione sciatta. Applausi per il giovane Sunny Pawar." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 22 dicembre )