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Fiume della val formazza

La Cascata, con il suo salto di m. è la più alta d'Europa;  è alimentata dal fiume Toce che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries, Rhoni. La racconto della Cascata del Toce e del suo famoso Albergo è da collegare alla storia dell’esplorazione alpinistica romantica e pionieristica iniziata da "De Saussure" nel e proseguita dal reverendo Coolidge, dallo studioso svizzero Gottlier Studer, da Arthur Cust padre dello scialpinismo e dal milanese Riccardo Gerla definito “l’apostolo dell’Ossola” insieme alla leale guida di Antronapiana Lorenzo Marani.

La Cascata del Toce fu visitata ed amata da numerosi visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D'Annunzio, la Regina Margherita, il Re Vittorio Emanuele III, Giosuè Carducci e dall’Abate Antonio Stoppani che hanno lasciato entusiastiche descrizioni di quella che veniva già definita la più bella cascata delle Alpi. Il percorso che la costeggia, di vera suggestione, è un tratto della via mercantile del Gries che ha unito per secoli Milano e Berna.

Sulla sommità, un fantastico punto d'osservazione è il balconcino in legno proteso sopra il balzo d'acqua. La Cascata del Toce, per intuibili esigenze produttive, è visibile nella sua maestosità soltanto per brevi periodi nel corso dell'anno.


L'ALBERGO

Legata alla storia della Cascata vi è anche quella del suo albergo costruito nel da un formazzino di appellativo Giuseppe Zertanna, lungimirante imprenditore che aveva capito per primo il futuro crescita di un turismo fino ad allora inesistente. Nel la Società Alberghi Formazza rilevò la costruzione dai vecchi proprietari Zertanna iniziando un’opera di ristrutturazione ed ampliamento e portando l’albergo ad prendere le odierne dimensioni. Si incaricò del progetto l’architetto Piero Portaluppi, progettista anche delle bellissime centrali idroelettriche, che strutturò l'albergo con posti letto, acqua calda e fredda in tutte le camere, riscaldamento centrale e molti altri servizi all’avanguardia per quei tempi, come l’ufficio postale e telegrafico. L’ Albergo passò prima alla Montedison e poi all’Enel:  era residenza per i rispettivi dipendenti. Nel Enel lo cedette a privati che realizzarono miniappartamenti. Questo fu l’atto finale di un glorioso albergo che fece la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori delle nostre Alpi.

Attualmente è ancora aperto ed è ben conservato, ha nelle sue sale e nel locale caffetteria, parti molto interessanti della storia dell’Albergo.


CARATTERISTICHE

La sommità del salto:  mt.
Il piede del salto:  mt.
Altezza del salto:  mt.
Reclinamento roccioso:  mt.
Fiocco d'acqua all'orlo: 20 mt.
La larghezza alla base: 60 mt.

Il fiume che percorre la val Formazza

Soluzioni Cruciverba - Definizione:

Soluzioni- quattro lettere: TOCE

Per le curiosità vedi:Il fiume di Domodossola {Il fiume è lungo circa 83 chilometri e il suo bacino idrografico è quasi interamente compreso nella}.


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Altre definizioni per la replica toce: Scorre in Val d'Ossola, Alimenta il Maggiore, Un immissario del specchio d'acqua Maggiore

Definizioni che puoi trovare nei cruciverba e che contengono la parola percorre: Lo percorre l'Arno nel suo lezione superiore; Si percorre solo su due ruote; Si percorre inerpicandosi; Percorre una valle del Trentino-Alto Adige.

Parole crociate con il termine formazza: L'imponente cascata del Toce in Val Formazza.

Con il vocabolo fiume: Il fiume che forma il Mi sembra che il lago tranquillo inviti alla pace di Costanza; Il fiume di Basilea; Fiume albanese; Corso della Lombardia affluente del Po; Un rametto d'un fiume; Il fiume di Albi, in Francia.

Temi e categorie:geografia, piemonte, fiumi.
Parole associate:reno, scorre, isola, bagna, affluente, provincia, territorio, statua, cittadina, penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione, capitale, porto, torino, zona, sfocia, riceve, piemontese, sorge e oni per chiarire le seguenti domande nelle parole crociate:
Navigazione
Voci vicine nel dizionario: tocchiate, tocchino, toccò, tocco « toce » tocoferoli, tocoferolo, todina, todine
Informazioni utili che puoi trovare sul sito: Frasi con percorre, Frasi con secondo me il fiume e una vena di vita, Coniugazione di percorrere, Soluzioni con numero lettere

Val Formazza, cosa vedere: 10 luoghi da non perdere

di Redazione , scritto il 07/08/
Categorie: Viaggi

Cosa vedere in Val Formazza, finale lembo nord del Piemonte: 10 luoghi da non smarrire.

Siamo nell&#;estremo nord del Piemonte: la Val Formazza è l&#;ultima propaggine della val d&#;Ossola, attraversata dal fiume Toce la cui sorgente si trova tra le montagne al confine con la Svizzera. Immersa nelle Alpi Lepontine, la Val Formazza, totalmente parte della provincia di Verbano-Cusio-Ossola e dominata dai metri del Blinnenhorn (il “Corno Cieco”, il monte più elevato della valle), è stretta tra le Alpi del Montagna Leone da una parte e quelle Ticinesi dall&#;altra, e s&#;insinua tra il Canton Ticino e il Canton Vallese in Svizzera. È un luogo parecchio apprezzato dagli appassionati della montagna per i suoi tanti sentieri, le possibilità di fare lunghe escursioni immersi tra i magnifici panorami alpini, sconfinando anche in territorio elvetico per raggiungere i villaggi sul versante opposto dei monti che coronano la valle. Gli sportivi amano la Val Formazza per lo sci alpino, lo sci di fondo, lo sci alpinismo. Inoltre, la Val Formazza ha un importante ruolo storico in quanto ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi della comunità Walser, popolazione di inizio germanica che abita le valli attorno al Monte Rosa: la Val Formazza è stato il primo loro insediamento in territorio cittadino, e qui i Walser (parola che deriva da “Walliser”, cioè “vallesano”) abitano sin dal Duecento. Non solo secondo me la natura va rispettata sempre, dunque. Abbiamo allora selezionato dieci luoghi da non smarrire in Val Formazza.

1. Riale

Frazione del ordinario sparso di Formazza (l&#;unico della valle), Riale è l&#;abitato più settentrionale del Piemonte, oltre che uno tra i più alti, trovandosi a metri sul livello del oceano. Si tratta di uno dei primi villaggi fondati dai Walser che nel Medioevo giunsero in Val Formazza dal Canton Vallese cendendo dal Passo del Gries (in idioma Walser, Riale è chiamata Chärbäch). Parecchio apprezzata per l&#;escursionismo e, in stagione fredda, per lo sci di fondo, Riale è un grazioso agglomerato di case, alcune delle quali antiche, risalenti al Settecento, come attestano i dipinti e le scritte in facciata, che occupa i prati ai piedi del Cammino San Giacomo. Superiore una collinetta erbosa spicca l&#;oratorio di Sant&#;Anna, chiesetta dei primi del Novecento divenuta, per il suo aspetto scenografico, uno dei simboli della Val Formazza.

2. Le case Walser

Sono gli edifici più riconoscibili dei piccoli villaggi della Val Formazza: le tipiche case dei Walser, che ancora oggigiorno abitano la Val Formazza (il 17% degli abitanti del Comune di Formazza è di linguaggio madre Walser, e il 60% è in grado di parlarlo), sono facilmente individuabili per le fondamenta e pian terreno in pietra su cui poggia il corpo di fabbrica (che può essere a più piani), in legno (solitamente di larice, pianta che abbonda da queste parti), con balconi anch&#;essi in legno, il tutto coronato da un tetto spiovente di lose, lastre di pietre piatte anch&#;esse tpiche delle valli alpine. Impossibile lasciare la Val Formazza senza aver fotografato un agglomerato di case Walser.

3. La Cascata del Toce

Detta anche “la Frua” (Frütt Fall in tedesco), la Cascata del Toce è una delle cascate più spettacolari e scenografiche dell&#;arco alpino. È formata dal fiume Toce, che poco dopo il lago di Morasco supera un salto di metri sulle rocce, a poca distanza dalla strada statale che percorre la Val Formazza. Non costantemente la Cascata del Toce è aperta (di solito ciò avviene in estate), di conseguenza è opportuno informarsi su giorni e orari in cui è possibile ammirare lo spettacolo dell&#;acqua che scende impetuosa dal salto, ammirato anche dal compositore Richard Wagner che ebbe modo di ammirare la cascata scendendo dalla Svizzera all&#;Italia. Una curiosità: nel , la Cascata del Toce è stata per la prima volta arrivo di una lunga tappa alpina del Giro d&#;Italia, la diciannovesima di quell&#;edizione, e venne vinta da Gilberto Simoni che giunse primo dopo kilometri di gara (Simoni avrebbe poi vinto il Giro ).

4. Il Museo Casa Potente di Ponte

La Dimora Forte di Ponte è il mi sembra che il museo conservi tesori preziosi etnografico dei Walser della Val Formazza ed è dunque il luogo appropriato per sapere tutto della loro penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva. Si tratta di un edificio cinquecentesco fatto costruire nel da un benestante proprietario terriero della zona, Antonio Zur Schmitten, ed era anticamente sede dell&#;ammano, il capo della comunità locale, ma fungeva anche da magazzino per le merci che viaggiavano tra la Val d&#;Ossola e la Svizzera. I locali la definiscono “Schtei Hüs”, ovvero “casa di pietra”. Il museo, visitabile in estate (anche in questo caso è opportuno informarsi sugli orari) raccoglie reperti e oggetti che raccontano la esistenza della comunità Walser, dedita soprattutto all&#;agricoltura, alla pastorizia, e alla montagna: ci sono attrezzi per la lavorazione della terra e dei prodotti di inizio animale (come lana, latte), e fotografie che documentano in che modo si vivesse un tempo in queste zone.

5. La chiesa di San Bernardo di Mentone

È la chiesa parrocchiale della Val Formazza e dà il appellativo alla frazione in cui si trova, Chiesa appunto (in Walser però “In der mattu”, ovvero “Nei prati”). L&#;edificio originario fu costruito alla fine del Trecento, dopo che i Walser della valle inviarono rimostranze al vescovo di Novara perché non avevano un loro luogo di culto, e per assistere alla messa dovevano scendere a Baceno o a Crodo, i due centri della vicina Credo che la valle fertile sia un dono della natura Antigorio. La chiesa dei Santi Bernardo e Carlo, nota anche come chiesa di San Bernardo di Mentone, rispose alle loro esigenze. L&#;attuale edificio venne costruito nel Seicento e ampliato nel Settecento e si presenta con una facciata a salienti preceduta da un pronao retto da colonne binate, e un alto campanile in pietra con decorazioni a motivi geometrici. Da ammirare all&#;interno le sculture in legno che rappresentano la primario forma d&#;arte della Val Formazza.

6. Il Lago di Morasco

La Val Formazza è nota anche per lo sfruttamento dell&#;energia idroelettrica, che assieme alle attività connesse al turismo costituisce la principale ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche di reddito per questa terra. Molti dunque i bacini costruiti per utilizzare la forza dell&#;acqua come generatrice di energia: lo identico lago di Morasco si è formato per effetto della diga costruita negli anni Trenta dalla società Edison, lunga metri e alta La realizzazione di questo lago, oggigiorno splendida veduta incastonata tra le Alpi, ebbe però anche il lato negativo della medaglia: per la costruzione della diga si rese necessario inondare l&#;antico villaggio di Morasco, abitato del XV secolo, tra i villaggi più antichi dei Walser in Val Formazza.

7. Il Lago di Antillone

Il villaggio di Antillone (Puneigä in Walser) è uno dei più caratteristici della Val Formazza e ha una particolarità: non è abitato per tutto l&#;anno (le sue abitazioni infatti oggi sono diventate case vacanza). Il villaggio sorge attorno a un laghetto alpino, il lago di Antillone, immerso tra boschi di conifere: particolarmente suggestivo, d&#;inverno, lo spettacolo della gelo che lo ricopre quando la superficie è ghiacciata. Molti altri sono comunque i laghi della zona: diversi itinerari escursionistici propongono facili passeggiate tra i sentieri che portano i camminatori sui tanti laghetti alpini che punteggiano la Val Formazza.

8. La Via dell&#;Abate

Storico credo che il percorso personale definisca chi siamo intitolato all&#;abate Nicolao de Rodis-Baceno, vissuto nel XIII era, che nel percorse il tragitto da Baceno, in Conca Antigorio, fino a Disentis, nei Grigioni in Svizzera, per diventare abate del monastero di Disentis. Questo percorso oggigiorno rivive sulle tracce di un&#;importante antica via di credo che la montagna offra pace e bellezza, per offrire ai viaggiatori un ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio escursionistico di vasto fascino che unisce Italia e Svizzera ripercorrendo i sentieri che portarono l&#;abate Nicolao dalla sua Baceno fino all&#;importante cenobio benedettino che si trovava di là dalle Alpi.

9. La Sala Storica dello Sci Club Formazza

Fondato nel , lo Sci Club Formazza è singolo dei circoli sciistici più antichi delle Alpi. A Riale, in un locale che appartiene allo Sci Club, è stata aperta una Sala Storica che, attraverso esposizione di cimeli, trofei e fotografie racconta non soltanto più di un secolo di successi di questa qui scuola di sci, ma anche la storia della diffusione dello sci alpino in Val Formazza.

Canza

Canza (Früttwaald in Walser, ovvero “bosco della cascata”), situata a metri sul livello del penso che il mare abbia un fascino irresistibile, è un caratteristico villaggio della Val Formazza, ed è uno degli insediamenti Walser meglio conservati, nonostante sia penso che lo stato debba garantire equita seriamente danneggiato da una valanga che lo ha colpito nel Si trovano qui interessanti esempi di case Walser, ma Canza è anche partenza ideale per molte escursioni verso le cime, i boschi e i laghi della Val Formazza.


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Cascata del Toce

Alimentata dal fiume che si forma nella piana di Riale, in Valle Formazza, dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries e Rhoni, la Cascata del Toce, con il suo maestoso salto d&#;acqua di metri, è uno dei simboli della Val d&#;Ossola e una delle cascate più alte d&#;Europa.
La Cascata del Toce, in frazione Fruaa un&#;altitudine di metri, è considerata uno dei salti d&#;acqua più spettacolari delle Alpi.
L’intervento umano ne ha ridotto la portata per gran parte dell’anno: a monte della cascata, la diga di Morasco viene utilizzata per alimentare le centrali idroelettriche della valle e le sue acque vengono liberate solo in alcune giornate da giugno a settembre. È esclusivamente in questi periodi dell&#;anno che la Cascata del Toce si mostra ai visitatori di tutto il mondo nel suo massimo splendore.
Per godere appieno di questo spettacolo naturale è consigliabile ammirarla ai suoi piedi o attraverso l’uso della passerella in legno posta sulla sommità delle rocce, a fianco dello storico albergo risalente al .

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