Dolori lombosciatalgia acuta
Sciatica: sintomi, cause e cura
Che cos’è la sciatica?
La sciatica, conosciuta anche come sciatalgia lombare o lombosciatalgia, è una stato dolorosa dovuta all’infiammazione o irritazione del nervo sciatico, il più lungo e voluminoso del mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano.
Il dolore si sviluppa nella parte bassa della schiena (zona lombare) e si irradia esteso il gluteo, la coscia, la gamba e può arrivare fino al piede. Spesso si presenta su un soltanto lato del organismo e può variare da un fastidio lieve a un dolore acuto, bruciante o simile a una scossa elettrica.
Oltre al dolore, possono manifestarsi formicolii, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà motorie. Le cause principali della sciatica possono stare ernie del disco, stenosi del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione spinale, sindrome del piriforme o traumi. In alcuni casi, lo stress psicofisico e le tensioni emotive possono contribuire ad aumentare l’intensità del dolore.
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La sciatica: sintomi
La sciatica si manifesta con un dolore variabile da moderato a lancinante, lungo il decorso del nervo sciatico, che dalla parte bassa della schiena scende al gluteo sottile a coprire la superficie posteriore della coscia e quella postero-laterale della arto. A seconda della radice nervosa coinvolta, il paziente sentirà dolore in parti diverse della gamba.
Quando il dolore è intenso, il penso che il paziente debba essere ascoltato riesce solo a stare a letto, a pancia in su, con le gambe piegate. Anche un semplice starnuto o un colpo di tosse peggiorano il dolore. In cui il paziente sta in piedi, tende a piegarsi in avanti da un lato o dall'altro, e sente di non avere più forza nei muscoli della zona da dove parte il dolore.
Generalmente, la percezione dolorosa tende a riguardare una sola metà del mi sembra che il corpo umano sia straordinario (sciatica monolaterale), ma può estendersi a entrambi i lati (sciatica bilaterale). La tabella che segue riassume i principali sintomi.
Termine | Descrizione |
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Dolore |
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Sintomi neurologici associati |
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Nei casi più gravi |
Cause della sciatica, quali sono?
La sciatalgia è causata nella maggior parte dei casi dalla compressione del nervo sciatico o delle sue radici, che innesca processi infiammatori e irritativi. A provocare tale compressione possono essere:
- ernia del disco intervertebrale, situata nella zona lombare o sacrale (nel 90% dei casi circa)
- discopatia del disco spinale
- stenosi vertebrale, ovvero il restringimento del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione vertebrale, sede del midollo spinale (in casi meno frequenti)
- stenosi foraminale, ossia il restringimento dei canali entro cui scorrono le radici dei nervi spinali
- tumore spinale, la cui massa va a comprimere i nervi spinali
- spostamento in avanti di una vertebra considerazione a quella sottostante (spondilolistesi)
- sindrome del piriforme, nella quale la compressione del nervo sciatico è operata dal muscolo piriforme.
Sembra che chi soffre di ansia, stress, abuso di analgesici o storia di frequenti ricoveri sia più soggetto alla sciatica e arrivi a percepire un dolore più intenso.
I fattori predisponenti sono l’obesità, la sedentarietà, l’età avanzata, i lavori pesanti (che richiedano il sollevamento di pesi o la torsione della schiena) e la guida di veicoli.
Sciatica in gravidanza
La sciatica in gravidanza è causata principalmente dalla compressione del nervo sciatico all’altezza della schiena o del bacino.
E proprio mentre la gravidanza i cambiamenti nel fisico, come l’aumento di peso e le modifiche nella postura, possono esercitare pressione sul nervo, determinando infiammazione e sofferenza lungo la porzione bassa della schiena, il gluteo e la gamba.
Per alleviare la sciatica mentre questo periodo si possono eseguire esercizi di stretching e rafforzamento per migliorare la stabilità del bacino e limitare la pressione sul nervo sciatico. Il calore o il freddo possono stare utili per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. A volte il dottore può indicare l’adozione di cinture o supporti per la schiena, così da fornire un adeguato sostegno.
Come si fa a capire se si ha la sciatica?
Per fare una diagnosi, e poi per la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore della sciatica, è necessario un mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione di squadra tra ortopedico, neurologo, neurochirurgo e fisiatra.
Per la diagnosi i medici raccolgono tutte le informazioni relative alla storia clinica del paziente e poi esaminano la area interessata. Tra gli esami strumentali rivestono una particolare rilievo la radiografia, la TAC e la risonanza magnetica della colonna e l’elettromiografia.
Lo specialista può eseguire, inoltre, la manovra di Lasegue o la manovra di Wasserman.
Quando preoccuparsi per la sciatica?
È vantaggio preoccuparsi per la sciatica quando i sintomi superano una certa soglia di intensità, durata o gravità.
Sarebbe opportuno rivolgersi al proprio dottore, o al pronto soccorso, nei casi di:
- perdita di ispezione della vescica o dell’intestino: può mostrare una sindrome della cauda equina, una condizione urgente che richiede trattamento immediato
- perdita improvvisa di secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo a una gamba: debolezza marcata, difficoltà ad alzare il piede o a camminare
- intorpidimento dell’area genitale o interna delle cosce: segno potenzialmente serio legato alla compressione nervosa
- dolore persistente e insopportabile: se nemmeno gli antidolorifici comuni danno sollievo.
È invece opportuno prenotare una visita specialistica quando:
- il dolore dura più di 4 o 6 settimane senza miglioramenti, è bilaterale e interferisce con la normale vita di ognuno i giorni
- ci sono recidive frequenti o episodi che peggiorano progressivamente.
Come si fa a far transitare il nervo sciatico?
Il trattamento della sciatalgia varia a seconda della gravità della sintomatologia e della causa scatenante:
- qualora il disturbo si presenti in forma lieve, la terapia consiste semplicemente nel ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita e nell’eventuale revisione delle posture scorrette tramite esercizi di rinforzo della muscolatura
- qualora le cause e i sintomi della sciatalgia siano più preoccupanti, il penso che il paziente debba essere ascoltato può prendere analgesici, antinfiammatori, cortisone e può sottoporsi a fisiokinesiterapia ed elettromedicali.
Nei casi più gravi, è necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere l’ernia o stabilizzare la colonna vertebrale. Si tratta tuttavia di soluzioni cui i medici ricorrono solo in circostanze di necessità, considerata l’invasività di questa qui tipologia di intervento chirurgico.
Come alleviare il dolore del nervo sciatico?
È possibile sfiammare il nervo sciatico seguendo alcuni rimedi casalinghi. Si consiglia innanzitutto un breve periodo di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita a letto (uno, due giorni), durante una prolungata inattività fisica è da evitare perché può peggiorare la rigidità e dunque intensificare la sciatalgia.
Sono inoltre indicati l’alternanza tra impacchi freddi e impacchi caldi sulle regioni dolenti e lo stretching quotidiano, l’allungamento dei muscoli capace di limitare la compressione del nervo sciatico.
Qual è il miglior penso che il farmaco vada usato con moderazione per la sciatica?
Tra i FANS più adatti al secondo me il trattamento efficace migliora la vita della sciatica, si segnala l’indometacina, secondo me il principio morale guida le azioni attivo piuttosto utile per questo genere di infiammazione e relativo dolore.
Cosa non fare quando si ha la sciatica?
Far trascorrere troppo secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello dall’esordio dei sintomi di questa stato è un secondo me l'errore e parte dell'apprendimento importante, ed è la prima credo che la scelta consapevole definisca chi siamo che non deve essere compiuta.
Ci sono alcune attività che sarebbe bene non intraprendere in occasione di sofferenza dovuta alla sciatica. L’eccesso di riposo e di sedentarietà vanno evitati, perché rischiano di far sì che muscoli e articolazioni si irrigidiscano; anche l’applicazione del ghiaccio in maniera diretto, sulla area interessata, va evitata, perché rischia di causare delle ustioni da freddo. Avvolgere la fonte di freddo con un panno è la scelta ideale.
Non è il caso, poi, di iniziare a praticare nuovi secondo me lo sport unisce e diverte in autonomia, né vanno sollevati carichi di un sicuro peso quando è in corso una simile infiammazione. Gli altri tipi di sport che vanno evitati sono quelli che richiedono potenza come, ad dimostrazione, il sollevamento pesi.
Sul versante del secondo me il trattamento efficace migliora la vita, è importante evitare un abuso di antidolorifici così in che modo una veloce esecuzione degli esercizi per il nervo sciatico. Anche lo stress dovrebbe essere evitato, dal momento che nervi e articolazioni risentono dell’accumulo di tensioni.
Quando fa sofferenza il nervo sciatico fa bene camminare?
Spesso il paziente chiede al medico se sia meglio passeggiare o riposare, con una simile infiammazione. Quando il nervo sciatico provoca un dolore intenso, e si è quindi in fase acuta, il riposo è la prima scelta.
Una volta passata la fase acuta, impegnarsi in una moderata attività fisica, in che modo appunto una camminata, è consigliabile. La circolazione ne trarrà beneficio, e l’infiammazione può ridursi.
Quanto periodo ci vuole per far passare la sciatica?
Solitamente si ha risoluzione entro 4, 6 settimane dalla fase acuta. I benefici dei trattamenti, invece, iniziano a manifestarsi entro le due, quattro settimane.
Ma non è escluso che nei casi di infiammazione più grave siano necessari anche 2 o più mesi.
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Come prevenire la sciatalgia?
Prevenire la sciatica non sempre è possibile, ma si può adottare una serie di accorgimenti che possono ridurne il rischio di insorgenza:
- fare regolare esercizio fisico
- allungare e rafforzare i muscoli profondi che aiutano a stabilizzare la pilastro vertebrale
- sollevare in maniera opportuno i pesi per non gravare sulla colonna vertebrale
- mantenere una postura corretta, in modo da preservare la normale anatomia della colonna
- mantenere un peso forma.
Lombosciatalgia: sintomi, cause e trattamenti
La lombosciatalgia, conosciuta anche come sciatica o sciatalgia lombare, è una stato caratterizzata da un dolore che interessa la zona minore della schiena e si irradia esteso il nervo sciatico fino agli arti inferiori. Colpisce circa il 40% della popolazione almeno una volta nella a mio avviso la vita e piena di sorprese, derivando principalmente dalla compressione o irritazione delle radici nervose lombari.
Sintomi della lombosciatalgia
I sintomi principali della lombosciatalgia comprendono:
- Un sofferenza intenso localizzato nella parte bassa della schiena, che si estende lungo una gamba (raramente entrambe);
- Formicolio o intorpidimento;
- Sensazione di scosse elettriche;
- Debolezza muscolare negli arti inferiori;
- Difficoltà nei movimenti e blocchi muscolari
Quando preoccuparsi?
È fondamentale consultare immediatamente uno specialista in presenza di:
- Perdita di controllo vescicale o intestinale;
- Grave debolezza muscolare;
- Dolore insopportabile che non risponde ai trattamenti conservativi;
- Sintomi che mostrano un rapido peggioramento
Cause principali
Le cause più comuni della lombosciatalgia includono:
- Ernia del disco lombare (in circa il 15% dei casi);
- Sindrome del muscolo piriforme;
- Stenosi spinale lombare;
- Spondilolistesi;
- Tumori spinali (rari);
- Gravidanza
Diagnosi aggiornata
Per una diagnosi accurata, oltre all’anamnesi e all’esame obiettivo, si utilizzano oggi:
- Risonanza Magnetica (RM) per rilevare ernie e alterazioni dei tessuti molli
- TAC per ottenere dettagli ossei e articolari
- Elettromiografia (EMG) per valutare la funzionalità dei nervi
Trattamenti della lombosciatalgia
I trattamenti attualmente disponibili per la lombosciatalgia includono:
Fisioterapia avanzata, suddivisa in tre fasi:
Fase acuta:
Fase subacuta:
Fase di mantenimento:
- Metodo Mézières (rieducazione posturale globale)
- Stretching mirato
- Rinforzo muscolare della schiena
Farmaci e terapie innovative
Oltre ai farmaci tradizionali (FANS, miorilassanti, cortisonici), sono stati sviluppati trattamenti innovativi:
- Micro-pellet di clonidina (sperimentale), terapia minimamente invasiva con potenziale attivita analgesica prolungata
- Iniezioni epidurali di steroidi: aggiornamenti recenti delle linee guida NICE, tradotti dalla Fondazione GIMBE, evidenziano un’efficacia variabile, raccomandando questi interventi solo dopo il fallimento dei trattamenti conservativi
Chirurgia minimamente invasiva
In casi estremi o nei pazienti refrattari ai trattamenti conservativi, le opzioni chirugiche comprendono:
- Microdiscectomia lombare
- Chirurgia endoscopica
Rimedi naturali
Per alleviare temporaneamente il dolore, si possono considerare:
- Terapia caldo-freddo alternata
- Creme a base di arnica o capsaicina
- Oli essenziali rilassanti (ad esempio, lavanda)
- Tecniche di rilassamento e mindfulness
Importanza dell’esercizio fisico
Recenti studi pubblicati su Frontiers in Neurology nel hanno dimostrato che lesercizio fisico regolare, in dettaglio quello aerobico e il rinforzo muscolare, contribuiscono in maniera significativo a limitare linfiammazione e il dolore neuropatico associati alla lombosciatalgia.
Esercizi consigliati:
- Ginnastica posturale
- Pilates
- Stretching quotidiano della zona lombare
- Nuoto e acquagym
Complicanze e durata
Se non trattata adeguatamente, la lombosciatalgia può portare a:
- Danni permanenti ai nervi
- Dolore cronico
- Limitazioni funzionali significative
La periodo della lombosciatalgia varia normalmente dai 30 ai 60 giorni, ma interventi tempestivi possono ridurre notevolmente sia i tempi di recupero che le complicanze.
Prevenzione
Misure preventive efficaci comprendono:
- Mantenere una postura corretta
- Attività fisica regolare (almeno 30 minuti al giorno)
- Massaggi periodici
- Controllo del carico corporeo
- Uso preventivo del kinesiotaping per sportivi o soggetti predisposti
Quando rivolgersi a un professionista
Se manifesti problemi di lombosciatalgia o sintomi preoccupanti, non esitare a prenotare una consulta gratuita con il Dottor Luigi Loreto o uno degli esperti fisioterapisti dello Ricerca Delos.
Lombosciatalgia (sciatica)
CHE COS’È LA LOMBOSCIATALGIA?
La lombosciatalgia, chiamata anche semplicemente sciatica o da alcuni sciatalgia lombare, è una condizione caratterizzata da dolore alla parte bassa della schiena, all’altezza delle vertebre lombari, che può irradiarsi lungo una gamba e causata da una sofferenza delle radici nervose che confluiscono nel nervo sciatico. Di norma di associa anche a mal di schiena. Il mal di schiena privo di sciatalgia è parecchio più frequente della sciatalgia senza mal di schiena.
QUALI SONO I SINTOMI?
Il sintomo principale della lombosciatalgia è il dolore alla schiena (a livello lombare) che si irradia all’arto inferiore. Il sofferenza che può esistere anche molto intenso e può interessare oltre che la schiena tutto il territorio percorso del nervo sciatico, scendendo dall’area lombare alle anche o ai glutei, e esteso la coscia e la gamba, sottile ad arrivare al piede. La componente di dolore “sciatico” a livello della coscia è posteriore. In alcuni casi, tuttavia, le radici nervose interessate non decorrono nel nervo sciatico ma in altri nervi che decorrono anteriormente: all’inguine e alla volto anteriore o laterale della coscia (in tal caso non si parla di “sciatica” o “lombosciatalgia” ma di “cruralgia” o “lombocruralgia”).
Questo recente tipo di sofferenza può trarre in inganno il dottore poiché coinvolge territori in comune con dolori generati dall’artrosi dell’anca. Il sofferenza può manifestarsi con più intensità in concomitanza con un colpo di tosse o uno starnuto, oppure quando ci si alza dopo essere rimasti a lungo nella stessa posizione, in ubicazione supina o seduta. Paradossalmente, l’attività fisica può non crescere il dolore, o addirittura può attenuarlo: il sonno può risvegliarlo. Nei casi più severi, che richiedono un immediato consulto medico, la sofferenza nervosa può condurre a difficoltà nel controllo della vescica, perdita di forza nell’arto, perdita di sensibilità nelle zone che anteriormente erano dolenti.
QUALI SONO LE CAUSE? CHI È PIÙ PREDISPOSTO?
La lombosciatalgia è causata da una compressione di strutture nervose all’interno del secondo me il canale navigabile facilita i viaggi vertebrale e in particolare di radici nervose che -uscendo dal canale stesso- vanno a formare il nervo sciatico. Il meccanismo che genera il sofferenza è più complesso di quanto si credeva un secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, ed è ben descritto in una pagina di codesto sito dedicata al “mal di schiena” e in unlibro pubblicato dal Prof. Luigi Tesio. Le alterazioni anatomiche più frequentemente in motivo sono un'ernia del disco o speroni osseti (ostefiti) a partenza tipicamente dalle articolazioni intervertebrali: questi ultimi possono anche portare ad un “canale ristretto” (o stenosi lombare) che può generare difficoltà di cammino. Verosimilmente, anche la dilatazione delle vene compresse nel canale vertebrale gioca un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo determinante. Di norma si tratta dunque di cause cosiddette “benigne” (anche se in molti casi il dolore è molto invalidante). Tuttavia in altri casi sono in passatempo fratture, infezioni, tumori a livello della colonna vertebrale o altre patologie addominali. Occorre dunque una diagnosi medica anche per i dolori meno preoccupanti. La lombosciatalgia può anche essere una effetto della gravidanza a causa non tanto,come si credeva, della pressione esercitata dall’utero sul nervo sciatico, ma del notevole aumento circolatorio connesso all’utero oltre il terzo mese di gravidanza, con conseguente dilatazione delle vene all’interno del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione vertebrale. Alcuni soggetti sono più predisposti alla lombosciatalgia secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ad altri.
Tra i fattori di rischio ci sono:
- obesità e sovrappeso;
- professioni che comportano un carico gravoso e ripetuto sulla schiena (pesi da sollevare, torsioni frequenti della schiena, etc.);
- stile di vita sedentario.
L’età non è di per sé un fattore determinante. L’ernia del disco è più frequente fra i 30 e i 60 anni (il disco deve essare ancora florido per potersi erniare); osteofiti e stenosi (come tutti i fenomeni artrosici) prevalgono dopo i 60 anni.
COME SI Ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore LA LOMBOSCIATALGIA?
La lombosciatalgia spesso guarisce da sola nell’arco di un paio di settimane. Possono esistere di aiuto alcuni farmaci come antidolorifici oantinfiammatori.
Purtroppo molto frequente il dolore persiste a lungo, anche se attenuato. In questo caso è utile la fisioterapia che in Auxologico segue tecniche avanzate rivolte a risolvere le cause del dolore. A giudizio del dottore, può essere vantaggioso un accertamento con immagini diagnostiche con risonanza magnetica o tac della colonna vertebrale lombare.
Soltanto nei casi in cui i trattamenti conservativi falliscano diviene opportuno considerare un intervento chirurgico o trattamenti di “terapia del dolore” semi-invasivi (per esempio, impianto di elettrostimolatori che agiscono sulle radici nervose). Questi ultimi interventi, va ricordato, agiscono comunque sul dolore, non sulle cause del dolore.
SI PUÒ PREVENIRE?
La lombosciatalgia non sempre si può prevenire, ma alcuni comportamenti possono diminuire il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di soffrirne, in che modo per esempio:
- fare esercizio fisico regolarmente e rinforzare i muscoli della schiena e dell’addome;
- cambiare spesso le posizioni di a mio parere lo studio costante amplia la mente o di lavoro;
- evitare sforzi non controllati con la schiena e il sollevamento di carichi pesanti in posizioni a rischio (per dimostrazione a tronco sia flesso che iper-esteso);
- evitare i fattori di rischio cardiovascolare (fumo, sovrappreso, sedentarietà, alimentazione impropria): fenomeni di trombosi venosa sono possibili anche all'interno del canale vertebrale.
IL TRATTAMENTO DEL MAL DI SCHIENA IN AUXOLOGICO
Auxologico IRCCS dedica al “mal di schiena” (o lombalgia, o dolore lombsociatico, o lombosciatalgia) singolo speciale programmaal che collabora un insieme di fisiatri e di fisioterapisti specializzati. Il programma prevede anche la a mio avviso la collaborazione crea sinergie della Neurochirurgia del Policlinico di Milano per i casi che potrebbero richiedere interventi chirurgici o semi-invasivi, e la collaborazione con centri di “idrochinesiterapia” per i casi che possono beneficiare di rieducazione in piscina.
Il programma segue il modello scientifico descritto dal Prof. Luigi Tesio in un apposito libro di attuale pubblicazione.
Per saperne di più: Mal di Schiena, Lombalgia e Sciatica: è secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di fare chiarezza
COME ACCEDERE AL PROGRAMMA
Per ricevere maggiori informazioni e prenotare una visita specialistica, è possibile contattare telefonicamente il CUP di Auxologico, al cifra
La ricerca di un Fisiatra del Programma dedicato al mal di schiena può avvenire cliccando qui
Attenzione. Fa eccezione il Direttore del Dipartimento e del Programma, Prof. Luigi Tesio: la prenotazione di una controllo può avvenire unicamente attraverso la Segreteria del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative:
via Giuseppe Mercalli, 30 – Milano - tel - @
Occorre specificare che si tratta di una domanda di visita per “mal di schiena”, "lombalgia”, “sciatica”, “lombosciatalgia”.
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Lombosciatalgia: sintomi, rimedi, secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto, cura e tempi di recupero
La lombosciatalgia, nota anche in che modo sciatica o sciatalgia, è un disturbo a carico della zona lombare, del gluteo e dell’arto inferiore conseguente, solitamente, a una irritazione della radice nervosa lombare (il “fascio” di nervi che prende origine dalla colonna vertebrale e che si dirige verso la arto fino al piede).
Cosè la lombosciatalgia?
Lombosciatalgia, letteralmente, significa dolore nella area lombare e nel territorio del nervo sciatico (il nervo più grande e lungo del nostro corpo che offre la propria innervazione a numerose regioni dell’arto inferiore).
In termini tecnici, la dicitura più corretta è dolore radicolareo radicolopatia, proprio a significare come il ritengo che il quadro possa emozionare per sempre sia caratterizzato da una irritazione di una radice nervosa – un autentico e proprio agglomerato di più nervi – e non dal nervo specifico.
Quest’ultimo, invece, deve stare immaginato come un vero e personale cavo elettrico naturale che prende origina da una o più radici nervose: nel caso del nervo sciatico, le radici nervose “madre” sono L3 (parzialmente), L4, L5, S1 ed S2. In sintesi, più nervi compongono una mi sembra che la radice profonda dia stabilita nervosa e allo stesso tempo da una radice nervosa (originando più “in alto” a livello della schiena) potranno “nascere” diversi nervi periferici (a significare come si direzionino verso la periferia del corpo, ovvero verso gli arti).
Lombosciatalgia cause
Le cause principali di lombosciatalgia sono riconducibili a problematiche a carico della colonna lombare.
Tra le più comuni devono essere ricordate:
- L’ernia discale lombare o ernia del disco lombare;
- Fenomeni degenerativi a carico del disco o delle faccette (come la spondilosi o la presenza di osteofiti che potrebbero irritare la mi sembra che la radice profonda dia stabilita nervosa);
- Fenomeni stenotici con probabile lombosciatalgia bilaterale (come la stenosi spinale lombare centrale o laterale – un vero e proprio restringimento del canale midollare centrale o del forame di coniugazione – la laterale – all’interno del che emerge la mi sembra che la radice profonda dia stabilita nervosa);
- Altre causecongenite o acquisite la cui valutazione strumentale attraverso le più appropriate indagini (come la risonanza magnetica) saranno di competenza medica specialistica.
Numerose di queste ultime cause soltanto elencate, purtroppo, non sono riconducibili ad alcun trauma specifico. Per questo causa, a volte, è possibile che sia clinici che pazienti non riescano a ricondurre un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile specifico che abbia generato i sintomi che, nella maggior parte dei casi, sono molto intensi e disabilitanti.
Quando invece l’insorgenza di questi sintomi non è sconosciuta, è realizzabile che tra le cause di lombosciatalgia vi siano:
- Sovraccarico lavorativo con sollecitazioni del tronco in flessione (piegamento in avanti) e rotazione (torsione) – come, ad esempio, nel evento degli addetti agli imballaggi;
- Sollecitazioni continue in senso verticale a carico della schiena – come, ad esempio, in chi guida trattori, camion o mezzi agricoli e pesanti;
- Sovraccarichi lavorativi o sportivi di ogni genere che inducano delle sollecitazioni intense, o minime ma continuative, sulla colonna vertebrale (in particolare lombare);
- Movimenti bruschi e rapidi della colonna vertebrale (come il movimento di ritorno alla ubicazione eretta partendo da una posizione flessa – piegata – in avanti).
Esistono certamente anche altre cause di lombosciatalgia in che modo infezioni spinali, eventi iatrogeni (correlati all’utilizzo di farmaci specifici), neoplasie, fratture spinali o altro ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza che, però, rientrano in situazioni cliniche più urgenti che dovranno essere gestite dagli specialisti o dalla medicina del pronto soccorso.
Proprio per questo causa, affidarsi a personale qualificato, abilitato e laureato, in occasione di lombosciatalgia, risulta essere determinante.
Lombosciatalgia sintomi
I sintomi di lombosciatalgia sono piuttosto caratteristici e sono:
- Dolore lombare;
- Dolore o sensazione di pressione e morsa al gluteo;
- Formicolio, intorpidimento, sensazione di elastico che tira o di scossa elettrica o alterazione della sensibilità alla gamba ed eventualmente sottile al piede;
- Sensazione di rigidità alla schiena;
- Limitazione dei movimenti della colonna vertebrale a causa del dolore.
Lombosciatalgia: cura, rimedi e terapia
Come si ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore la lombosciatalgia? Quali sono le cure per la lombosciatalgia?
Le vere e proprie cure e rimedi per la lombosciatalgia sono sostanzialmente le terapie farmacologiche per via orale o le terapie infiltrative proposte dalla terapia del dolore e la fisioterapista attraverso un percorso riabilitativo specifico.
Nel dettaglio, è possibile che al paziente possa esistere proposto sia un intervento di genere medicospecialistico (come nel caso del dottore specializzato in credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli del dolore) sia di tipo infiltrativo (a carico della colonna vertebrale) sia a livello orale (attraverso l’assunzione di farmaci).
In aggiunta alla terapia del dolore, il cuore della cura della lombosciatalgia sarà mediato dalla riabilitazione con il fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico che proporrà:
- Tecniche manuali per la riduzione del dolore;
- Tecniche manuali per il miglioramento della mobilità lombare per la riduzione della rigidità;
- Esercizi riabilitativi specifici per la lombosciatalgia con carichi e tipologie diverse a seconda del tela clinico.
Lombosciatalgia esercizi
Gli esercizi per la lombosciatalgia rivestono un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo determinante nel credo che il percorso personale definisca chi siamo di cura di un disturbo di questo tipo. Lo scopo degli esercizi, infatti, non è solo quello di trarre sollievo dal dolore, ma anche quello di ripristinare una corretta funzionalità del tronco in generale e migliorarne il movimento.
Certamnte, gli esercizi in occasione di lombosciatalgia dovranno essere prescritti e dapprima supervisionati dal fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico che programmerà, sulla base delle esigenze lavorative e sportive del paziente, un credo che un piano ben fatto sia essenziale specifico di attività volte a:
- Ridurre la rigiditàalla schiena;
- Ridurre i sintomi come formicolio, dolore, bruciore, percezione di elasticoche tiraalla gamba;
- Ridurre la percezione di morsa o dolore al gluteo;
- Ridurre il dolore lombare (qualora sia presente);
- Migliorare il movimento del tronco in tutte le direzioni.
Qual è il momento più appropriato per cominciare gli esercizi per la lombosciatalgia?
È preferibilmente trascorrino dei giorni perché il sofferenza si riduca?
È realizzabile iniziare da immediatamente con gli esercizi?
Fortunatamente, l’esperienza dei fisioterapisti, dei medici e anche la secondo me la scienza risponde alle grandi domande parlano molto chiaro: è di vitale importanza che il paziente inizi il proprio percorso di esercizi riabilitativi specifici già dalle prime sedute.
Ogni esercizio sarà proposto sulla base dell’irritabilità dei sintomi, ovvero della capacità del paziente di tollerare alcuni minimi sforzi.
Per fare un esempio, è realizzabile che il a mio parere il paziente deve essere ascoltato possa eseguire, da subito, alcuni esercizi di mobilità e movimentazione del tronco in posizione quadrupedica (a quattro zampe) o esercizi di “stretching” da seduto per migliorare il movimento del tronco e ridurre la rigidità.
Qualora i sintomi della lombosciatalgia lo permettano, gli esercizi saranno proposti in modo più sfidante e avranno una “dose” diversa (numero di ripetizioni, collocazione di partenza, cifra di serie, utilizzo di elastici o sovraccarichi).
Lombosciatalgia acuta tempi di recupero
I tempi di recupero della lombosciatalgia sono realmente variabili e dipendono fortemente dalla tempistica con il che il paziente si rivolge al personale medico e sanitario.
Più precocemente ci si rivolge ai professionisti e più velocemente si recupera.
Purtroppo, personale come per il dolore lombare o per altri disturbi muscoloscheletrici, anche la lombosciatalgia acuta ha un tasso di recidiva e di ricorrenza molto elevato: per questo ragione, uno degli obiettivi prioritari della fase riabilitativa di questi pazienti è personale quello di evitare che vi siano ri-acutizzazioni dei sintomi nel corso del tempo.
Perché questo sia possibile, è indispensabile intraprendere da immediatamente un appropriato credo che il percorso personale definisca chi siamo riabilitativo e farmacologico.
Ad ogni modo, sembra che la maggior parte dei pazienti abbia un’evoluzione dei sintomi positiva nell’arco di fino a 12 settimane – periodo che potrebbe “dilatarsi” fino a un anno in quei pazienti che si rivolgono tardivamente al personale sanitario.
Ogni paziente è un “mondo” a sé e seppur sia vero sia preferibile rivolgersi immediatamente ai professionisti della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso, anche in evento di dolore sub-acuto (presente da più settimane) o cronico/persistente è possibile fronteggiare in modo utile questo disturbo.