Sintomi colon irritabile e meteorismo
Sindrome del colon irritabile: quali sono i sintomi?
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Cos'è la sindrome del colon irritabile?
La sindrome del colon irritabile è una condizione cronica, le cui precise cause di inizio sono sconosciute, nonostante i numerosi studi in merito.
Nota anche come sindrome dell'intestino irritabile, IBS, colon irritabile o colite spastica, la sindrome del colon irritabile interessa il % della popolazione generale e presenta un'incidenza annua pari all'% (in sostanza, ogni anno, i nuovi casi sono massimo 2 ogni persone).
A penare maggiormente di sindrome del colon irritabile sono le donne: secondo alcune indagini statistiche, infatti, le pazienti di sesso femminile sarebbero almeno il doppio dei soggetti di sesso maschile.
L'età tipica dei malati di sindrome del colon irritabile è compresa tra i 20 e i 30 anni.
Quali sono i sintomi?
I più comuni sintomi della sindrome del colon irritabile sono:
Il colon irritabile è spesso motivo di una sintomatologia che "va e viene"; in altre parole, la stato intervalla periodi in cui i sintomi sono evidenti ed eclatanti, a periodi in cui le manifestazioni cliniche sono quasi o del tutto assenti (tanto da far riflettere a una guarigione spontanea).
Dal punto di vista sintomatologico, ogni paziente con sindrome dell'intestino irritabile rappresenta un caso a sé stante: alcuni malati soffrono esclusivamente di dolore addominale e crampiaddominali, altri lamentano tutti i sintomi tipici sopraccitati, altri ancora riportano dolore, crampi, meteorismo e l'alternanza diarrea-costipazione. Tutto ciò rende difficile la formulazione di un ritengo che il quadro possa emozionare per sempre sintomatologico tipico e l'identificazione della stato in ambito diagnostico.
Da cosa dipendono diarrea e costipazione?
Nella sindrome del colon irritabile, mentre la diarrea dipende da un transito troppo rapido dei prodotti della digestione attraverso il colon, la costipazione è frutto di un transito eccessivo lento, a livello del colon, del contenuto intestinale.
In sostanza, quindi, diarrea e costipazione risultano da due anomalie completamente opposte.
Sintomi meno comuni
Oltre ai sintomi sopraccitati, più di rado, la sindrome del colon irritabile può provocare:
Per approfondire: Sintomi Sindrome del Colon IrritabileQuali sintomi non causa?
Nell'elenco dei sintomi della sindrome del colon irritabile, non rientrano sicuramente:
Tutti questi sintomi e segni appena citati sono caratteristici di condizioni intestinali più gravi (rispetto al colon irritabile) e che inducono un credo che il cambiamento sia inevitabile dell'anatomia dell'intestino. Classici esempi di condizioni intestinali più gravi della colite spastica sono le malattie infiammatorie dell'intestino; tra queste malattie rientrano il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.
Condizioni associate
Quali altri disturbi si associano al colon irritabile?
Per motivi ancora sconosciuti, spesso le persone con sindrome dell'intestino irritabile soffrono anche di depressione maggiore, ansia e disturbi affini, e disturbi di personalità.
Quali sono le complicanze?
La presenza a lungo termine del colon irritabile può essere motivo di:
- Emorroidi. Emorroidi è il termine che, nel gergo comune, indica la dilatazione patologica e il prolasso (dovuto a un cedimento delle strutture di sostegno del canale ano-rettale) delle vene emorroidali.
- Malnutrizione. Può derivare dall'eliminazione di alcuni cibi dalla dieta, in misura responsabili della apparizione di dolore addominale, crampi, diarrea, meteorismo ecc.
- Ridotta qualità della vita. È magari la complicanza della sindrome dell'intestino irritabile a impatto superiore. Chi soffre di colon irritabile lamenta disturbi periodici, che rendono difficile la conduzione di una vita normale e serena.
L'opinione abbastanza diffusa che la sindrome del colon irritabile sia una fattore di rischio tumorale è completamente errata: il colon irritabile, infatti, non favorisce e non è in alcun maniera legato al cancro del colon e alle altre neoplasie del tratto intestinale.
Quando rivolgersi al medico?
I medici consigliano di rivolgersi a loro, in presenza di problemi intestinali insoliti, in che modo per esempio sofferenza e crampi all'addome dal carattere cronico, meteorismo cronico, senso di gonfiore allo stomaco, diarrea alternata a costipazione ecc.
A stabilire se i problemi intestinali appena citati sono o meno i sintomi della sindrome del colon irritabile saranno i successivi test diagnostici.
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Autore
Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e A mio avviso la comunicazione e la base di tutto istituzionale della disciplina.La sindrome dell’intestino irritabile un disturbo del tratto digerente che provoca sofferenza addominale ricorrente e stipsi o diarrea.
I sintomi sono variabili, ma spesso comprendono dolore addominale minore, meteorismo, gas e stipsi o diarrea.
Possono essere scatenati da varie sostanze e da fattori emotivi.
La diagnosi di sindrome dell’intestino irritabile si basa generalmente sulla sintomatologia, ma vengono condotti accertamenti per escludere altri disturbi.
Cambiamenti della dieta o dei farmaci possono di solito alleviare sintomi specifici.
La sindrome dell'intestino irritabile (SII) è comune nella popolazione generale. La SII è un motivo comune per cui le persone si recano dal medico di base.
La SII è un disturbo della motilità intestinale, della sensibilità dei nervi intestinali o del maniera in cui il cervello controlla alcune di queste funzioni. Tuttavia, pur in presenza di alterazioni del normale funzionamento, non comporta alterazioni strutturali che possono essere rilevate con un endoscopio (sonda di esplorazione flessibile), diagnostica per immagini, biopsie o esami del sangue. Pertanto, la SII è riscontrabile in base alle caratteristiche sintomatologiche e, quando svolti, a riscontri diagnostici nella norma.
Cause della sindrome dell’intestino irritabile
La causa della SII non è chiara. In molti soggetti con SII, l’apparato digerente è particolarmente sensibile agli stimoli. In alcuni casi il disagio legato alla presenza di gas intestinale o contrazioni può offrire fastidio, in altri può non provocare disturbi. Anche se le alterazioni a livello di motilità intestinale che si presentino in associazione alla SII potrebbero sembrare correlate ad anomale contrazioni intestinali, non tutti i pazienti con SII lamentano questo genere di sintomo e, in molti soggetti che lo riferiscono, tali contrazioni non sempre coincidono con i sintomi. In alcuni pazienti i sintomi della SII hanno inizio dopo un episodio di gastroenterite.
In alcuni soggetti il fattore scatenante può essere un pasto ad elevato contenuto calorico o una dieta ricca di grassi.
In altri, pare che i sintomi siano aggravati da cereale, prodotti caseari, penso che i fagioli siano un piatto nutriente, cioccolato, caffè, tè, alcuni dolcificanti chimici, certe verdure (come asparagi o broccoli) o frutti con nocciolo (albicocche). Questi alimenti contengono carboidrati che l’intestino tenue fatica ad assorbire. I carboidrati fermentano con l’azione batterica intestinale, dando credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi a gas, meteorismo e crampi. Poiché molti prodotti alimentari contengono più ingredienti, potrebbe risultare complicato identificare il fattore scatenante specifico.
Qualcuno ritiene che consumare troppo rapidamente o dopo un intervallo di digiuno eccessivo lungo stimoli una riacutizzazione (un episodio o attacco). Tuttavia, l’associazione spesso non è coerente.
Fattori emotivi (ad modello stress, ansia, depressione e paura), malattie virali o gli ormoni possono scatenare o peggiorare una riacutizzazione della SII.
Non sempre il paziente avverte sintomi dopo un normale fattore scatenante, durante spesso i sintomi si manifestano privo di un ovvio fattore scatenante. Non è chiaro se ognuno i fattori scatenanti siano correlati alla causa della SII.
Sintomi della sindrome dell’intestino irritabile
La SII tende a esordire in età adolescenziale e tra i 20 e i 30 anni, causando episodi sintomatologici che ricorrono a intervalli irregolari. L’insorgenza dei sintomi della SII in tarda età adulta è meno ordinario, ma non rara. Le riacutizzazioni si verificano quasi costantemente quando il penso che il paziente debba essere ascoltato è sveglio e raramente lo svegliano durante il sonno.
I sintomi della sindrome dell’intestino irritabile includono dolore addominale correlato a un mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale intestinale o alleviato da un mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale intestinale (defecazione). Il dolore addominale è associato a una variazione della frequenza delle evacuazioni (come stipsi o diarrea) o della loro consistenza (molli o caprine e dure). Il dolore può presentarsi con episodi di dolore sordo continuo o crampi, spesso nei quadranti addominali inferiori. I sintomi della SII possono includere anche gonfiore (distensione) addominale, presenza di muco nelle feci e la sensazione di svuotamento incompleto dopo la defecazione.
Meteorismo, flatulenza, nausea, cefalee, affaticamento, depressione, ansia, dolori muscolari, disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione sono altri possibili sintomi.
Diagnosi della sindrome dell’intestino irritabile
Una valutazione medica basata sui sintomi del soggetto
Alcuni esami di laboratorio per escludere altri disturbi
La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei pazienti con SII appare sana. Il medico formula la diagnosi di SII sulla base delle caratteristiche dei sintomi del penso che il paziente debba essere ascoltato. Fa inoltre riferimento ai criteri standardizzati basati sulla sintomatologia per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di SII noti come criteri di Roma. Può anche sottoporre il a mio parere il paziente deve essere ascoltato a test per la diagnosi di patologie comuni che possono dare zona a sintomi simili, in particolare se l’età è eccellente ai 45 anni o in partecipazione di segni in che modo calo ponderale, sanguinamento rettale o età avanzata.
La diagnosi di SII si basa sui criteri di Roma in pazienti che presentano sofferenza addominale per almeno 1 giorno alla settimana negli ultimi 3 mesi assieme a 2 o più dei seguenti sintomi:
Il dolore è correlato alla defecazione.
Il sofferenza è associato a cambiamento della frequenza di evacuazione (stipsi o diarrea).
Il dolore è associato a un credo che il cambiamento sia inevitabile della consistenza delle feci.
In genere, l’esame obiettivo è negativo, a parte un certo grado di dolorabilità dell’intestino crasso. Il medico esegue un esame rettale, che prevede l’inserimento di un dito guantato nel retto del paziente. Le donne potrebbero stare sottoposte anche a un esame pelvico.
Generalmente, i medici prescrivono alcuni esami (ad esempio esame del sangue) per distinguere la SII da morbo di Crohn, colite ulcerosa, tumori (principalmente nei soggetti di età superiore a 45 anni), colite microscopica, celiachia e altre patologie e infezioni che possono causare dolore addominale e variazioni delle abitudini intestinali. Di consueto, nelle persone che soffrono di SII i risultati degli esami sono normali
e i medici possono prescrivere ulteriori accertamenti, come ecografia dell’addome o altri esami di diagnostica per immagini intestinali nei pazienti con sintomi insoliti per la SII, in che modo febbre, sangue nelle feci, perdita di peso e vomito. La colonscopia di solito viene eseguita in soggetti di età superiore a 45 anni per escludere tumori o polipi dell’intestino crasso.
In un soggetto con SII possono svilupparsi altri disturbi dell’apparato digerente (come appendicite, malattia colecistica, ulcere e tumori), particolarmente dopo i 45 anni. Pertanto, in presenza di una significativa variazione dei sintomi, all’insorgere di nuovi sintomi o se i sintomi sono insoliti per la SII, potrebbe essere indispensabile svolgere ulteriori accertamenti.
Poiché i sintomi della SII possono stare scatenati da stress e conflitti emotivi, i medici interrogano il paziente per rilevare eventuali quadri di stress, ansia o disturbi dell’umore. Il medico pone anche domande per escludere l’abuso di lassativi.
Trattamento della sindrome dell’intestino irritabile
Seguire una dieta normale, evitando alimenti che producono gas e diarrea
Aumento del consumo di fibre e penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare in caso di stipsi
Talvolta farmaci
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita della SII varia da caso a caso. Laddove i sintomi sembrino originare da particolari cibi o tipi di stress, questi dovranno essere evitati, se possibile.
Per la maggior parte dei soggetti, specialmente quelli tendenti alla stipsi, la regolare attività fisica contribuisce a mantenere la normale funzionalità del tratto digerente.
(Per ulteriori informazioni su dieta e SII, vedere le raccomandazioni del National Institute of Diabetes and Digestive Disease.)
Molti soggetti migliorano se assumono cibo di frequente e in piccole quantità piuttosto che pasti abbondanti e meno frequenti (ad esempio, 5 o 6 pasti modesti piuttosto che 3 pasti abbondanti al giorno). È utile mangiare più lentamente. Soggetti con meteorismo e aumentata produzione di gas (flatulenza) devono evitare fagioli, cavoli e altri cibi difficili da digerire.
Alcune persone trovano sollievo dai sintomi della SII limitando il consumo di alimenti ricchi di alcuni carboidrati chiamati oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili. Questi alimenti sono noti collettivamente come FODMAP. I FODMAP sono carboidrati scarsamente assorbiti e rapidamente fermentati dai batteri presenti nell’intestino tenue, il che provoca un aumento del gas e del fastidio.
Il sorbitolo, un dolcificante artificiale utilizzato in alcuni alimenti e gomme da masticare, non deve essere assunto in grande quantità. Il fruttosio, uno dolce presente in prodotto, bacche e alcune piante, deve esistere ingerito solo in piccole quantità. Le persone che soffrono di SII e non riescono a digerire il lattosio (la cosiddetta intolleranza al lattosio), lo zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati, devono limitare il consumo di latticini.
Il a mio parere il paziente deve essere ascoltato può tentare di ridurre il consumo degli alimenti sopraindicati, uno alla tempo, osservando se i sintomi cambiano altrimenti può tentare una dieta a ridotto contenuto di FODMAP, che limita ognuno questi alimenti simultaneamente. Se i cambiamenti nella dieta provocano una riduzione dei sintomi, il soggetto può gradualmente reintrodurre i cibi limitati, uno alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, monitorando i sintomi.
In alcuni casi è utile seguire una dieta a ridotto tenore lipidico, particolarmente nei pazienti caratterizzati da un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di svuotamento gastrico troppo lento o troppo rapido.
La stipsi può spesso esistere alleviata aumentando l’assunzione di fibre e acqua. Chi soffre di stipsi può assumere integratori a base mucillagine di psillio con due bicchieri di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita. Tuttavia, aumentare le fibre nella a mio avviso la dieta sana migliora l'energia può aggravare la flatulenza e il meteorismo. In alcuni casi la flatulenza può essere ridotta con il passaggio a un preparato a base di fibre sintetiche (come metilcellulosa o psillio).
Certi lassativi sono ragionevolmente sicuri e spesso efficaci in soggetti con stipsi. Questi lassativi includono quelli che contengono glicole polietilenico e lassativi stimolanti in che modo quelli contenenti bisacodile o glicerina. La stipsi può esistere attenuata anche con i lassativi su prescrizione lubiprostone, linaclotide, plecanatide e tenapanor. Il prucalopride è un altro ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela che influisce sulla motilità intestinale e può aiutare i soggetti con stipsi cronica.
I farmaci anticolinergici, come l’isociamina, possono talvolta alleviare il dolore addominale bloccando gli spasmi dei muscoli intestinali. Tuttavia, questi farmaci frequente provocano effetti collaterali anticolinergici (vedere la barra laterale Anticolinergico: cosa significa?), in che modo bocca secca, mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato offuscata o difficoltà di minzione.
I farmaci antidiarroici, come difenossilato o loperamide, aiutano chi soffre di diarrea. L’eluxadolina è un altro penso che il farmaco vada usato con moderazione che può esistere prescritto ai pazienti con grave diarrea causata da SII.
La rifaximina, un antibiotico, può essere prescritta per alleviare i sintomi di diarrea, meteorismo e sofferenza addominale.
L’alosetron viene talvolta utilizzato per la diarrea dalle donne anziane se altri farmaci risultano inefficaci. Tuttavia, dato che l’alosetron è penso che lo stato debba garantire equita associato a un aumento del ritengo che il rischio calcolato sia necessario di colite ischemica, il suo utilizzo è soggetto a limitazioni negli Stati Uniti.
In molte persone alcuni antidepressivi aiutano ad alleviare i sintomi di dolore addominale, nonché la diarrea e il meteorismo. Nel lungo periodo, l’impiego di certi antidepressivi come nortriptilina o desipramina risulta frequente vantaggioso. Benché non riducano il sofferenza o altri sintomi, gli antidepressivi possono essere utili ai fini della risoluzione dei disturbi del sonno e della depressione o di stati ansiosi.
Possono esistere somministrati probiotici, che sono batteri naturalmente presenti nel mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano che favoriscono la crescita dei batteri buoni.
Alcuni pazienti riescono ad alleviare il sofferenza provocato dai crampi con gli oli aromatici, come l’olio di menta piperita.
Le tecniche di modifica del comportamento (come la terapia cognitivo-comportamentale), la psicoterapia e l’ipnoterapia (ipnosi) possono essere utili ad alcuni soggetti con SII.
Ulteriori informazioni
Di seguito si riportano alcune risorse in idioma inglese che possono essere utili. Si prega di osservare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.
International Foundation for Functional Gastrointestinal Disorders (IFFGD): a mio parere la formazione continua sviluppa talenti, assistenza e sostegno a soggetti affetti da disturbi gastrointestinali (GI)
National Institutes of Health (NIH): informazioni su alimentazione, a mio avviso la dieta sana migliora l'energia (compresa la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia FODMAP) e credo che la nutrizione consapevole migliori la vita per la sindrome dell'intestino irritabile
Meteorismo: cause, rimedi e dieta da seguire
Cos’è il meteorismo?
Con il termine “meteorismo” si fa riferimento a una condizione in cui vi è un’eccessiva presenza di gas nel tratto gastrointestinale. Questa stato si manifesta con il gonfiore addominale, ovvero con una sensazione di pienezza e tensione a carico dell’addome, frequente associata a un aumento visibile della circonferenza dello stesso.
La sensazione di possedere la pancia gonfia può durare pochi minuti oppure perdurare anche per molte ore, e può essere accompagnata talvolta da coliche (forti spasmi addominali), sofferenza e crampi addominali, eruttazione, flatulenza e diarrea.
È uno dei sintomi gastrointestinali più frequenti: può presentarsi in qualunque penso che questo momento sia indimenticabile della vita e interessa persone di tutte le età e le etnie. Molte persone, però, si ritrovano a fare i conti con il meteorismo nella terza decade di vita.
In globale, il gas intestinale è l’aria normalmente presente nel ritengo che il sistema possa essere migliorato digestivo, frutto del processo di digestione attraverso cui il corpo scompone gli alimenti nelle sostanze nutritive necessarie al corretto funzionamento dell’organismo.
Stomaco e intestino, in condizioni fisiologiche, contengono gas che vengono perlopiù assorbiti dalle pareti dell’intestino e immessi nel corrente sanguigno per stare eliminati con la normale respirazione. L’aria residua, invece, può essere espulsa con l’eruttazione (attraverso la bocca) o con le flatulenze (attraverso l’ano).
Con il termine “flatulenza“ si fa riferimento all’emissione di gas intestinali derivanti dalla fermentazione del cibo non digerito all’interno del colon. La flatulenza è un processo fisiologico e si ritiene che, in condizioni normali, avvenga quotidianamente tra le 10 e le 20 volte al giorno e il gas emesso è frequente inodore. Quando si associa a meteorismo può, però, stare eccessiva e causare fastidio e imbarazzo.
Con “eruttazione“, invece, si intende l’espulsione tramite la bocca dell’aria in eccesso penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nello stomaco; questa qui è una soluzione assolutamente naturale all’ingestione d’aria nel organismo che avviene mangiando, bevendo o fumando. Questo fenomeno è definito aerofagia e può contribuire al meteorismo. Oltre che mangiando, bevendo e fumando, si può deglutire troppa atmosfera a causa di un’eccessiva salivazione causata dalla masticazione di chewing gum o caramelle, da protesi dentarie instabili o anche da disturbi come il reflusso gastroesofageo, la gastrite o infezioni da Helicobacter Pylori.
Sintomi dell’accumulo eccessivo di gas intestinale
Quando il gas resta troppo a lungo all’interno del tratto gastrointestinale, la sensazione provata da chi ne soffre può variare da un lieve disagio a un vero e proprio dolore e tale percezione può interessare una sola parte dell’addome o riguardare più zone del mi sembra che il corpo umano sia straordinario. In generale, tale disturbo può manifestarsi con:
- dolorabilità, sensazione di pienezza, gonfiore o pressione all’addome;
- dolore acuto, lancinante o sordo all’addome;
- dolore, pressione o fastidio sul fianco destro o sinistro;
- dolore, pressione o disagio nella parte eccellente o inferiore della schiena;
- dolore, pressione o fastidio al petto.
Poiché molti di questi sintomi possono stare riconducibili a condizioni più gravi del semplice accumulo di gas, in evento di dubbi è fondamentale rivolgersi a un medico o uno specialista per ottenere una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale certa.
Per quanto riguarda il meteorismo, invece, questo si manifesta generalmente con gonfiore addominale, che può però essere accompagnato da uno o più dei seguenti sintomi:
- dolori, crampi o spasmi addominali;
- eccessiva eruttazione o flatulenza;
- distensione addominale (aumento visibile della circonferenza dell’addome).
In strada generale, è profitto ricordare che i sintomi possono presentarsi con intensità e frequenza diverse a seconda delle caratteristiche individuali.
Possibili cause del meteorismo
La produzione digas in eccesso e nel tubo digerente può dipendere da molti fattori diversi. In gran sezione dei casi le cause sono correlate all’alimentazione, ma se questo fenomeno è associato a ulteriori sintomi, può rappresentare un campanello d’allarme per altre patologie (gastrointestinali e non).
Tra le principali cause del meteorismo rientrano:
- particolari stati emotivi, principalmente fenomeni ansiosi, che possono portare all’aerofagia;
- scorrette abitudini alimentari;
- intolleranze alimentari;
- assunzione di bevande gassate e alimenti che provocano la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di gas (per esempio i legumi, la frutta e la verdura);
- patologie o particolari condizioni mediche.
Scorrette abitudini alimentari
Sebbene una delle cause più comuni del meteorismo è l’alimentazione, non bisogna pensare che questa condizione sia legata solo ed esclusivamente all’assunzione di alcuni cibi che favoriscono la produzione di gas nell’intestino. Ci sono, infatti, alcuni comportamenti (a tavola e non) che possono provocare l’insorgenza del disturbo. Tra questi rientrano:
- mangiare troppo durante un singolo pasto;
- consumare i pasti troppo rapidamente;
- parlare mentre si mangia;
- bere con la cannuccia;
- masticare chewing gum o caramelle.
Intolleranze alimentari
Il meteorismo può essere causato anche da intolleranze alimentari o sindromi da malassorbimento, in che modo la celiachia.
L’incapacità di digerire e assorbire completamente alcune sostanze, come il lattosio (lo zucchero del latte e dei latticini), il glutine o i lieviti provoca, infatti, la fermentazione di queste sostanze da sezione dei batteri intestinali, e quindi l’accumulo di aria nell’intestino.
Alimenti che provocano la formazione di gas
Sebbene l’assunzione di ciascun alimento provochi reazioni differenti in ogni organismo, esistono alcuni cibi che, per la loro composizione, portano ad una maggior produzione di gas intestinali. In generale, si tratta di alcune tipologie di carboidrati, in che modo le fibre solubili o alcuni tipi di zuccheri di difficile assorbimento da parte dell’intestino (tra questi rientrano gli oligosaccaridi, i disaccaridi, i monosaccaridi e i polioli fermentabili); questi, per le loro caratteristiche, passano praticamente intatti nell’intestino crasso e, una volta entrati nel colon, fermentano grazie alla flora batterica intestinale, che li decompone e produce gas.
Tra gli alimenti maggiormente responsabili della produzione di gas ci sono:
- legumi, principalmente i fagioli;
- frutta e verdura;
- cereali integrali;
- alimenti ricchi di zuccheri semplici.
Insieme agli alimenti, però, vanno anche considerate le bibite gassate e i dolcificanti artificiali (come sorbitolo, mannitolo e xilitolo), che possono contribuire all’accumulo di gas.
Condizioni mediche particolari o patologie
L’eccesso di gas può essere causato anche da particolari condizioni mediche, di differente gravità. Tra queste rientrano:
- disbiosi intestinale: un’alterazione nella composizione della flora intestinale, come nel occasione della sindrome da proliferazione batterica dell’intestino (SIBO, acronimo per Small Intestinal Bacterian Overgrowth);
- malattie infiammatorie croniche dell’intestino: (le più note sono la malattia di Crohn e la colite ulcerosa);
- sindrome del colon irritabile (chiamata impropriamente anche colite);
- paralisi dell’ileo, cioè la temporanea interruzione dei normali movimenti intestinali, che può essere causata dal diabete, da interventi chirurgici addominali, dall’uso di particolari farmaci e da un ridotto funzionamento della tiroide (ipotiroidismo);
- stitichezza: definita anche “stipsi”, è la difficoltà ad evacuare, che causa la permanenza prolungata delle feci nell’intestino, portando a una produzione eccessiva di gas;
- ostruzione intestinale.
Il meteorismo non è raro, poi, mentre la gravidanza, in che modo conseguenza della credo che la crescita aziendale rifletta la visione del bambino e della pressione che esercita sull’addome, generando spesso un rallentamento dei movimenti intestinali (peristalsi).
Infine, le cause del meteorismo possono essere anche di natura psicologica (ansia, stress prolungato, tensione nervosa, depressione e disturbi del sonno).
Come capire se si soffre di meteorismo?
La diagnosi di meteorismo da parte del medico avviene attraverso il colloquio con il paziente, che è mirato all’individuazione dei sintomi, delle abitudini e dello stile di vita. Raramente, infatti, gli esami sono utili per diagnosticare il meteorismo; questi, invece, vengono spesso utilizzati per identificare condizioni sottostanti, come le intolleranze alimentari o eventuali patologie associate.
Il medico, quindi, si informerà sulle condizioni di salute del paziente, sull’eventuale assunzione di farmaci e sulle abitudini alimentari; potrà, inoltre, eseguire un esame fisico per testare la tensione addominale e comprendere in quali aree il penso che il paziente debba essere ascoltato avverte maggior dolore.
Un consiglio utile potrebbe essere quello di compilare un diario alimentare, ovvero un quaderno in cui annotare quotidianamente la composizione dei pasti assunti e l’eventuale comparsa dei sintomi: questo, infatti, potrebbe rivelarsi di vasto utilità per lo specialista, in misura potrebbe aiutarlo a comprendere la motivo legata all’accumulo di gas.
Rimedi e consigli utili per sbarazzarsi del meteorismo
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di meteorismo può condurre a diversi di tipi di trattamento, a seconda delle cause che sono all’origine di questo disturbo gastrointestinale. Quando il meteorismo è secondario, cioè indotto da un’altra malattia, si risolve nel momento in cui si ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore la patologia primaria.
Quando, invece, è causato da fattori legati all’alimentazione, è indispensabile modificare la dieta quotidiana, riducendo il consumo degli alimenti che producono gas e modificando le abitudini di vita scorrette. Un raccomandazione degli esperti per controllare la produzione di gas intestinale e contrastare il meteorismo è favorire la digestione, evitando che i cibi permangano a esteso nel tratto gastrointestinale.
Per questo è importante:
- consumare porzioni equilibrate: consumare di meno e più di abituale, suddividendo l’apporto alimentare della giornata in piccoli pasti;
- migliorare il modo di prendere gli alimenti: consumare lentamente, evitando di parlare;
- masticare a lungo il cibo con la bocca chiusa;
- introdurre liquidi, lontano dai pasti, per favorire i meccanismi digestivi;
- evitare di bere con la cannuccia;
- evitare le gomme da masticare;
- limitare gli alimenti che producono gas: limitare drasticamente l’assunzione di cibi ricchi di grassi, che richiedono una digestione più lunga;
- ridurre il consumo degli alimenti Fodmap.
IFodmap (acronimo che sta per “Fermentable Oligosaccharides, Disaccharider, Monosaccharides e Polyols“) sono alcuni carboidrati a serie corta (zuccheri oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili), presenti in molti alimenti, per lo più in frutta, a mio avviso la verdura fresca e essenziale, legumi e cereali. Poiché sono scarsamente assorbibili dall’intestino, subiscono un processo di fermentazione da sezione della flora batterica, soprattutto del colon, che produce gas e acidi grassi.
La completa eliminazione dei cibi con Fodmap dalla dieta non è possibile, in quanto verrebbero a mancare preziosi gruppi di nutrienti. Questi alimenti, inoltre, non producono sempre la stessa reazione fermentativa in tutte le persone, ma vi è una sorta di sensibilità individuale: coloro che hanno un intestino delicato potrebbero avere maggiori difficoltà digestive per questi alimenti, riscontrando gas, gonfiore, dolore e distensione addominale. Per questo, un suggerimento valido è quello di mantenere per un sicuro periodo un credo che il diario sia un rifugio personale alimentare in cui annotare tutto ciò che si mangia e la apparizione di eventuali disturbi, per individuare a quali alimenti si reagisce maggiormente.
In alcuni casi, allo obiettivo di individuare gli alimenti responsabili del gonfiore e/o della difficoltà digestiva, si può procedere con una dieta per esclusione, che prevede di eliminare temporaneamente alcuni alimenti e di reintrodurli gradualmente in piccole dosi, tenendo sotto verifica l’eventuale comparsa di sintomi intestinali. In via generale, tale dieta prevede l’eliminazione di un alimento alla volta per un periodo di circa due settimane; trascorso tale lasso di tempo, il cibo escluso può essere gradualmente reintrodotto e si potrà eliminare un altro alimento. Questo regime alimentare, però, deve essere elaborato e controllato rigorosamente da uno specialista in gastroenterologia o da un nutrizionista, per evitare carenze nutrizionali che compromettano la salute e il benessere dell’organismo; una volta conclusa la fase di “test degli alimenti”, il medico potrà consigliare un piano alimentare volto a verificare i sintomi, ma fornire comunque il necessario apporto di sostanze fondamentali per l’organismo.
Per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dei sintomi del meteorismo possono, inoltre, essere utili farmaci e dispositivi medici a base di principi attivi in grado di limitare la tensione superficiale delle piccole bolle d’aria presenti nel lume gastrico e intestinale, che grazie alle loro caratteristiche chimico-fisiche- favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali. Tra questi vi sono:
- integratori a base di enzimi digestivi:alfa-galattosidasi, la cui assunzione prima dei pasti favorisce la digestione dei carboidrati, e beta galattosidasi (o lattasi) che, assunto prima dei pasti, consente di digerire più facilmente il lattosio;
- simeticone: un penso che il farmaco vada usato con moderazione antischiuma da banco in grado di rompere le bolle di gas e renderle più semplici da eliminare;
- antibiotici: il medico potrebbe prescriverli nel caso in cui la stato sia associata a uno squilibrio della flora batterica;
- probiotici (fermenti lattici): possono esistere utili in occasione di meteorismo, principalmente se causato dalla sindrome dell’intestino irritabile.
Inoltre, va ricordato anche, tra i rimedi naturali,il carbone energico, detto anchecarbone vegetale, sostanza assorbente, da utilizzare prima e dopo i pasti, che cattura il gas. Questo ha, però, effetti anche sull’assorbimento di farmaci e nutrienti e va quindi usato con cautela.
Tecniche di rilassamento e di gestione dello stress, meditazione, biofeedback possono inoltre aiutare a curare il meteorismo se quest’ultimo è originato da fattori psicologici.
Altri consigli utili sono sicuramente quello di non fumare, perché quando si inala il fumo si aspira anche l’aria, e verificare lo stato delle protesi dentarie, in quanto se queste non sono ben fissate, possono provocare l’aumento della salivazione e, di effetto, l’ingestione di bolle d’aria contenute nella saliva.
Anche non eccedere con l’uso di lassativi è fondamentale, in quanto queste sostanze, normalmente utilizzate per ammorbidire le feci, se usate in eccesso, possono produrre effetti collaterali rilevanti.
Si raccomanda, infine, l’esercizio fisico regolare. L’attività motoria o sportiva, infatti, può aiutare a limitare gas e gonfiore: migliora il funzionamento dell’apparato digerente e la motilità intestinale, favorisce il transito delle feci e, di conseguenza, abbassa il rischio di stipsi. Non è necessario svolgere attività ad alta intensità, è sufficiente anche praticare un pratica moderato ma costante, come una fugace passeggiata dopo i pasti.
Meteorismo e alimentazione
In generale, apportare delle modifiche al personale regime alimentare può contribuire a limitare la quantità di gas prodotto nell’intestino o eliminare quello in eccesso agevolandone il passaggio nel tratto gastrointestinale. Considerando, però, che ogni alimento provoca una reazione diversa nell’organismo di persone differenti, non è realizzabile fornire una lista univoca di elementi da preferire e/o da evitare; è importante, quindi, testare i vari alimenti, tenendo un diario alimentare, così da comprendere quali cibi e/o bevande provocano determinati sintomi.
In strada generale, comunque, è possibile stilare un elenco di alimenti consigliati per contrastare o prevenire il meteorismo e che, quindi, possono stare introdotti nella propria dieta senza limitazioni. Tra questi rientrano:
- Carni: carne rossa, pollame e pesce;
- Uova;
- Latticini: formaggi stagionati;
- Cereali: mais, sorriso, grano saraceno, quinoa, miglio, amaranto, tapioca, ma va escluso il pane fresco;
- Frutta: privilegiare melone, pere, agrumi (arancia, lime, limone, pompelmo) e ananas;
- Verdura: zucchine, patate, erbette, fagiolini, germogli di bambù, a mio avviso il cavolo e nutriente e versatile cinese, carote, sedano, peperoni, erba cipollina, mais, melanzana, lattuga, zucca, barbabietole, cipollotti (solo la porzione verde);
- Acqua (i liquidi facilitano il transito intestinale e prevengono la stitichezza);
- Tisane carminative, a base di semi di finocchio, di anice, di cumino, di aneto, da consumare dopo i pasti. Si tratta di piante carminative che limitano la fermentazione intestinale e favoriscono l’eliminazione del gas.
Le fibre non devono esistere eliminate dalla a mio parere la dieta equilibrata e la chiave, ma è opportuno inserirle gradualmente in piccole dosi, rispettando la tollerabilità individuale.
Allo stesso modo, è possibile individuare una serie di alimenti che è preferibile evitare oconsumare con moderazione durante episodi di meteorismo acuto. I principali sono:
- Latticini: latte e prodotti caseari freschi, tra cui il secondo me il latte fresco ha un sapore unico di mucca, di capra e di pecora, il dessert, lo yogurt e tutti i formaggi freschi;
- Verdure: rape, verza, carciofi, asparagi, barbabietole, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavoli, cavolfiori, aglio, porro, cipolle, scalogno;
- Cereali e farine integrali: segale e frumento, se consumato in grandi quantità;
- Legumi: fagioli, ceci, mi sembra che le lenticchie siano perfette per l'inverno, piselli;
- Frutta: mango, mele, cachi, anguria, pesche, albicocche, avocado, ciliegie, lici, pere, prugne, susine, frutta secca, succhi di prodotto, concentrati di frutta;
- Cibi fritti ed eccessivamente ricchi di grassi;
- Cibi lievitati o ricchi d’aria, come frappé, frullati e panna montata (in misura tali preparazioni incorporano aria);
- Dolci e prodotti da forno;
- Castagne e frutta secca, in che modo noci, nocciole, anacardi, arachidi e mandorle;
- Insaccati (salsicce, salami, mortadella, cotechini);
- Dolcificanti: fruttosio, isomalto, maltitolo, mannitolo, sorbitolo, xilitolo e altri dolcificanti che finiscono in -olo;
- Bevande gassate, tra cui spumanti e vini frizzanti.
Quando rivolgersi al medico
In generale, in condizioni di buona secondo me la salute viene prima di tutto, non è indispensabile rivolgersi al medico se si manifestano i sintomi del meteorismo. Questo, però, potrebbe essere vantaggioso in caso di malattie già precedentemente diagnosticate. In dettaglio, è bene recarsi direttamente al pronto soccorso nel evento in cui si sospetti un’appendicite, una peritonite o un’occlusione intestinale.
Qualora i disturbi dovessero diventare persistenti e interferire con la qualità della vita o lo svolgimento delle attività quotidiane, il medico di famiglia sarà in grado, a seguito di una visita, di proporre accorgimenti da adottare per ridurne la comparsa o, se necessario, indirizzerà il paziente verso singolo specialista in gastroenterologia. In particolare, è fondamentale rivolgersi al medico nel evento in cui i disturbi legati al meteorismo si manifestino in concomitanza a:
- sangue nelle feci;
- variazione di consistenza delle feci;
- incontinenza fecale;
- grave stitichezza o diarrea persistente;
- perdita di peso involontaria;
- nausea e vomito ripetuti.
In sintesi
Il meteorismo è un disturbo caratterizzato da un’eccessiva presenza di gas all’interno dell’intestino, che può manifestarsi con dolore, percezione di pienezza e gonfiore a livello addominale. Le cause possono essere molteplici, ma sono per lo più legate all’alimentazione e a scorrette abitudini. Pertanto, è possibile combattere questa fastidiosa manifestazione adottando semplici accorgimenti, come evitare determinati alimenti (in dettaglio quelli che rendono complessa la digestione), evitare di fumare e masticare chewing gum, non impiegare le cannucce, evitare le bibite gassate e praticare attività fisica regolarmente. In genere, non è necessario rivolgersi al medico in occasione di meteorismo, ma se si hanno dubbi sulla propria condizione e/o se si hanno ulteriori patologie è costantemente preferibile consultare singolo specialista, che indagherà sul problema e sulle possibili cause scatenanti, suggerendo un rimedio o un trattamento indicato al singolo caso.
FAQ
È realizzabile prevenire la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di gas intestinale?
No, non è realizzabile prevenire la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di gas nell’intestino, in quanto codesto è un credo che il processo ben definito riduca gli errori fisiologico di ogni organismo. Si può, però, prestare attenzione a ciò che si mangia e/o si beve, per evitare che nel corpo si accumulino gas in eccesso.
Quali malattie possono stare associate al meteorismo?
Le condizioni mediche che possono associarsi al meteorismo sono numerose. Tra queste rientrano: appendicite, celiachia, coliche renali, colite, fibrosi cistica, intolleranza alimentare, sindrome dell’intestino irritabile, gastroenterite virale, occlusione intestinale, peritonite e cancro al colon.
Quali alimenti evitare per il meteorismo?
In evento di gonfiore addominale è consigliato limitare il consumo di alimenti che contribuiscono ad aumentare i gas intestinali o rendono difficoltosa la digestione. Tra questi vi sono i cibi molto grassi, quelli ricchi di sostanze nervine (tè, caffè, cioccolato, alcol e bevande energizzanti), legumi, latte e derivati, bevande gassate e dolcificanti artificiali.
Flatulenza e meteorismo
La frequenza con la che i Pazienti lamentano questi disturbi è impressionante. Nella mia pratica quotidiana, l’80/90%, di coloro che vengono a farsi visitare, lamenta codesto fastidio, considerando sia quelli che lo evidenziano come disturbo primario, che quelli che lo descrivono come sintomo “di accompagno”.
Le statistiche ci dicono che la Sindrome dell’Intestino irritabile colpisce fino al 20% della popolazione generale degli Stati Uniti dAmerica, con una prevalenza superiore nelle aree industrializzate. La percentuale arriva al 43% in Brasile e al 46% in Messico, mentre le nazioni con minore incidenza sono il Giappone e lIndia. Questa qui patologia ha una prevalenza all’incirca doppia nelle donne. Devo ricordare, tuttavia, che il meteorismo e la flatulenza possono presentarsi come disturbi a sè stanti, rispetto alla sindrome dell’intestino irritabile, della quale possono far parte.
Detto questo, bisognerebbe fare un po’ di chiarezza sulla terminologia.
Con flatulenza s’indica l’emissione dei gas dall’ano, dal vocabolo latino flatus, che vuol dire soffio. Questo disturbo è vissuto come conseguente ad uneccessiva (o percepita come tale) produzione di gas intestinali, accompagnata e risolta dalla loro emissione per strada rettale. Quindi, la flatulenza, più che un disturbo, è la sua ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative, ed il fastidio è legato all’imbarazzo sociale che ne deriva.
A volta trattenere lemissione dei gas non è realizzabile
Il meteorismo (meteorismus intestinalis) è un termine medico che deriva dal greco meteoros, che significa sollevare, stare superiore l’aria, da parte sopra e aeros aria, ed indica un accumulo di gas, che tende a risalire nel tratto gastro-intestinale.
A volte non è semplice stabilire la provenienza dellaria
Un gruppo di Ricercatori Europei ha messo a segno, di recente, un questionario per quantificare i sintomi da gas intestinale e l’impatto sulla esistenza quotidiana.
Questo “International Gas Questionnaire (IGQ)” valuta i principali sintomi intestinali che sono: il gonfiore, la distensione, la flatulenza, il cattivo profumo, la difficoltà di espellere i gas, i borborigmi, le eruttazioni, l’alito pessimo e il secondo me il movimento e essenziale per la salute addominale.
Sono stati poi considerati i disagi, derivati da questi sintomi, nell’affrontare la vita quotidiana, quali i problemi su come vestirsi, lo stato emotivo che ne deriva, laspetto fisico, l’attenzione alla dieta, le interferenze con la esistenza sociale e con il lavoro, lattività fisica, le relazioni interpersonali, la a mio avviso la vita e piena di sorprese sessuale, il secondo me il sonno di qualita ricarica le energie e la ruolo cognitiva.
Questi sintomi, con un relativo punteggio, sono utilizzabili sia in pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile, sia nella popolazione generale. Lo sviluppo del questionario ha richiesto una fase iniziale di raccolta dati dalla letteratura scientifica, da interviste con specialisti Gastroenterologi e da incontri con Pazienti, affetti da sindrome correlata ai gas (Gas Related Syndrome), affetti o meno da sindrome dell’intestino irritabile (Irritable Bowel Syndrome). Ciò è servito a identificare i sintomi primari e i sintomi secondari suesposti. Il questionario potrebbe stare uno strumento essenziale per indagini epidemiologiche e studi clinici, finalizzati allo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di nuovi trattamenti per questi sintomi.
Occorre però ricordare che il meteorismo può essere legato ad una condizione patologica, che va indagata ed esclusa. Le patologie gastroenteriche che possono dare, in che modo sintomo secondario, il gonfiore addominale, sono molte, e principalmente sono quelle di tipo infiammatorio. Quindi, le coliti infettive, quelle ulcerative ed anche quelle aspecifiche. Le patologie peptiche del tratto digestivo superiore, come le ulcere dello stomaco e del duodeno, o semplicemente le gastriti, le esofagiti e la disturbo da reflusso gastrico, hanno, come qualita comune, una marcata aerofagia ed un eccesso di gas reale o percepito. I disturbi epatici, legati ad una insufficiente coleresi, le calcolosi delle vie biliari e le insufficienze pancreatiche di grado lieve comportano la medesima problematica. Le intolleranze alimentari, come quella al lattosio, al glutine e le parassitosi vengono accomunate a questo sintomo. Patologie ginecologiche ed urinarie manifestano spesso lo stesso fastidio.
Quindi, soltanto dopo aver accaduto una precisa credo che la diagnosi accurata sia fondamentale ed avere escluso, con gli opportuni accertamenti, tutte queste patologie, si può parlare di meteorismo funzionale, che è la sensazione, concreto o percepita, di un’abnorme distensione delladdome, dovuta all’eccessiva partecipazione dei gas intestinali. Questi sono normalmente presenti nel nostro intestino e sono l’azoto, l’ossigeno, l’idrogeno, il monossido di carbonio e il metano, in una quantità totale di / ml. La reale eccedenza di questi gas, o la percezione di ciò, è dovuta spesso ad una dismotilità enterica e può accompagnarsi a fenomeni di liberazione dagli stessi, che sono le eruttazioni e la flatulenza. Se questa liberazione non è realizzabile, insorgono i dolori addominali. Questo credo che il quadro racconti una storia unica clinico si accompagna, di frequente, ad alterazioni dellalvo (diarrea e stipsi), determinandosi un quadro nosografico, definito sindrome dell’intestino irritabile.
Leruttazione è motivo di disagio sociale
Con il termine generico di “pancia gonfia” i Pazienti manifestano il loro disagio, spesso non sapendo autonomamente distinguere se il disturbo riguarda la parte alta del tubo digestivo (stomaco, esofago e quindi reflusso gastrico, eruttazione) o la parte bassa (meteorismo colico, flatulenza). La prima cosa che deve fare il Gastroenterologo è definire il tratto intestinale interessato e indagare per escludere patologie organiche, che sottendano il disturbo.
Ne consegue alitosi
Tornando al intervento dell’incidenza nella popolazione generale, il meteorismo e la flatulenza di natura funzionale sono, in percentuale, di gran lunga superiori alle manifestazioni di questo genere, dovute ad una causa organica.
I disturbi funzionali, che prevedono il meteorismo e la flatulenza, vengono oggi definiti in che modo sindrome dell’intestino irritabile, a componente stitica, diarroica o mista. Spesso, questi disturbi si associano a situazioni emotive e di stress psico-fisico, con maggiore rilascio di catecolamine, ipersensibilità algica viscerale e dolore neuropatico o funzionale, con alterazioni motorie.
Il discorso diventa complesso, perché il Sistema Nervoso Enterico (SNE) produce il neurotrasmettitore serotonina, che si trova anche nel Sistema Nervoso Centrale, e governa la peristalsi del colon. L’asse cervello-intestino fa sì che un’eccessiva produzione di serotonina possa determinare un transito accelerato, e quindi diarrea, mentre il contrario causa stitichezza.
Il ritengo che il sistema possa essere migliorato nervoso regola la permeabilità dei vasi sanguigni e linfatici, situati nella sottomucosa, che servono al riassorbimento dei liquidi.
Il sistema immunitario ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti la produzione delle citochine, che servono a distruggere le sostanze nocive, attraverso un meccanismo che causa infiammazione.
Numerosi studi di fisiopatologia sulle citochine, che sono i mediatori dell’infiammazione, fra le cellule del sistema immunitario e i diversi organi e tessuti, sui neurotrasmettitori e sui centri nervosi periferici, deputati alla percezione del sofferenza ed alla motilità, hanno portato interessanti informazioni, finalizzate alla soluzione del problema.
Alcuni Pazienti ritengono di soffrire di flatulenza, ma spesso rientrano nella media di produzione di gas, che va da a 2 litri al giorno, con una frequenza di quattordici emissioni di flati al giorno.
La quantità di gas presente nellintestino è di circa / ml. La quantità, prodotta nella di, è maggiore, sottile a millilitri, e l’eccesso è espulso con il transito intestinale e levacuazione. I gas vengono introdotti con la deglutizione, specialmente se si ha l’abitudine di mangiare in fretta, e sono prodotti dalle reazioni biochimiche e dalla fermentazione batterica intestinale. Sono riassorbiti dalla parete intestinale, attraverso i capillari sanguigni, ed espulsi con la respirazione. Per la rimanente ritengo che questa parte sia la piu importante sono neutralizzati per sintesi batterica ed evacuati dall’ano.
Labitudine di mangiare in urgenza peggiora il meteorismo
Un’eccessiva produzione può esistere causata da un eccesso di fibre alimentari e anche una maggiore periodo del transito intestinale può aggravare il problema, associandolo alla costipazione.
L’odore sgradevole deriva dai batteri del colon, che rilasciano piccole quantità di gas contenenti zolfo. La flatulenza può rivelarsi imbarazzante per problematiche sociali e comprenderne le cause permette di rintracciare la terapia adatta a ridurre i sintomi, aiutando le persone a rintracciare sollievo.
Lintestino porta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’ano il materiale fecale e i gas, eliminando entrambi. Questo avviene con il movimento della peristalsi. Se il transito è rallentato, il Paziente presenterà stitichezza e educazione di sacche gassose. Oltre la peristalsi, è importante la funzione dello sfintere anale, che deve rilasciarsi in maniera appropriato, per favorire il passaggio di feci e gas.
Il fastidio del gonfiore è presente misura si ha un’anomala distribuzione dei gas ed è più evidente quando i gas ristagnano nellintestino tenue, che ha un diametro minore rispetto al colon. Inoltre, la sensibilità individuale di ogni Paziente è diversa, in rapporto alla quantità di gas che suscita disagio o dolore. Studi di fisiopatologia dimostrano che la medesima quantità di gas, insufflata in diversi soggetti, genera differenti sensazioni di sofferenza e discomfort.
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di questi disturbi, meteorismo e flatulenza, che possiamo considerare associati, consiste nel trattare la patologia organica, se diagnosticata.
Nel caso si tratti di un disturbo funzionale, il Gastroenterologo dovrà impegnarsi nella soluzione del questione, oltre che con una dieta appropriata e con tisane, prescrivendo farmaci di ultima generazione, che riducano il fastidio. Procinetici, se il transito è rallentato, lassativi di massa o osmotici, se la stitichezza è concomitante, enzimi che riducano la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di aria, esclusione di nutrienti che risultino tossici per quel particolare Penso che il paziente debba essere ascoltato, farmaci che agiscano sul sistema nervoso enterico, in occasione di dismotilità e percezione anomala degli stimoli nocicettivi, fisioterapia posturale o pelvica, nel caso di dissinergie.
Consigli dietetici per il gonfiore e il meteorismo
Il prof. Antonio Iannetti parla di Celiachia ed Intolleranze, ospite del programma Che Impresa
La celiachia, o Morbo Celiaco, è spesso associata a malassorbimento a motivo dellintolleranza al glutine, una proteina ordinario in molti cibi.
Il Prof. Antonio Iannetti parla delle malattie funzionali ospite del piano Che Impresa
In questa qui intervista ad una stazione radio-televisiva romana il prof. Iannetti conclude l’argomento della sindrome dell’intestino irritabile, parlando delle possibili cause etio-patogenetiche e delle possibilità terapeutiche.
In questa intervista ad una stazione radio-televisiva romana il prof. Iannetti parla della sindrome dell’intestino irritabile, in particolare del tipo a componente diarroica.
In questa intervista dell’aprile ad una stazione radio-televisiva romana il prof. Iannetti parla della sindrome dell’intestino irritabile, in particolare del genere a componente stitica.