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Rimedi naturali per tonsillite con placche

Placche in Gola rimedi: quali sono? In che modo curare le Placche in Gola?

Cosa sono le Placche in Gola?

Le placche in gola rappresentano una manifestazione clinica generalmente associata a processi di natura infettiva, benché in alcuni casi le cause possano avere altra origine.

Le placche sono di colore biancastro o bianco-giallastro e si localizzano, per l'appunto, nell'area della gola e, più precisamente, su tonsille, ugola e/o palato molle.

Cause

Perché si formano le Placche in Gola?

Come abbiamo detto, le placche in gola costituiscono, nella maggioranza dei casi, una manifestazione clinica di infezioni che possono stare di vario genere. Spesso e volentieri, le responsabili della formazione delle placche in gola sono le infezioni di tipo batterico, ma anche le infezioni virali e le infezioni fungine possono esserne responsabili.

Meno comunemente, invece, le cause sono di natura non infettiva. Fra queste ricordiamo, per esempio, le tonsille criptiche e alcune tipi di malattie neoplastiche.

Per approfondire: Placche in Gola - Cause e Sintomi

Sintomi

Quali sintomi si manifestano insieme alle Placche in Gola?

Le placche in gola frequente e volentieri sono accompagnate da altri sintomi che, tuttavia, potrebbero variare in funzione delle cause scatenanti.

Le placche in gola causate da processi infettivi, solitamente, possono associarsi a:

È comunque opportuno precisare che non costantemente questi sintomi si manifestano e che può esserci una grande variabilità fra un individuo e l'altro, sia in termini di tipologia dei sintomi manifestati che in termini di loro intensità e durata.

Per approfondire: Placche in gola: cause, sintomi, credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e terapia

Placche in Gola senza febbre: è possibile?

La a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di placche in gola senza febbre è un'evenienza realizzabile. Ad esempio, la tonsillite - l'infiammazione delle tonsille - la cui motivo spesso è da ricercare in infezioni di natura batterica o virale, può annoverare fra i suoi sintomi anche la comparsa di placche in gola senza febbre. Anche le placche in gola causate da fattori non infettivi potrebbero comportare la comparsa di questa qui manifestazione, ma privo innalzamento della temperatura corporea.

A questo proposito, è opportuno precisare che l'assenza della febbre non deve portare a sottovalutare il problema: in presenza di placche in gola è sempre opportuno rivolgersi al medico per identificarne la motivo scatenante.

Placche in Gola e COVID Omicron 5

Le informazioni ufficiali riportate sul sito del Ministero della Penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto non includono le placche in gola fra i sintomi della malattia causata da SARS-CoV-2 (COVID) e dalle sue varianti (Omicron 5 e sottovarianti).

Tuttavia, ciò non significa necessariamente che la loro eventuale insorgenza in individui che sviluppano la COVID sia un evento impossibile.

Ad ogni modo, nel caso in cui dovessero svilupparsi sintomi compatibili con l'infezione da SARS-CoV-2 - associati o meno alla formazione di placche in gola - è indispensabile isolarsi e contattare subito il dottore per sapere in che modo comportarsi.

Cure e rimedi

Come guarire le Placche in Gola?

Il trattamento delle placche in gola è strettamente correlato alla causa che le ha originate. Da qui, l'importanza di una corretta diagnosi.

Tralasciando le cause meno comuni di natura non infettiva, vediamo quindi quali sono i principali trattamenti per le placche in gola causate da infezioni. In questi casi, il riposo è sempre consigliato, a questo si possono associare terapie farmacologiche specifiche e trattamenti sintomatici.

Cura delle Placche in Gola causate da infezioni batteriche

Quando le cause delle placche in gola sono riconducibili ad infezioni sostenute da batteri, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita consiste sostanzialmente nella somministrazione di farmaci antibiotici che verranno prescritti dal dottore. A questo proposito, si sottolinea l'importanza di evitare il fai da credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante e l'auto-prescrizione di antibiotici in assenza di una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale certa di infezione batterica. Questo perché l'uso improprio di simili farmaci può comportare, oltre che un'inefficacia terapeutica nel caso in cui la causa delle placche in gola non sia un'infezione batterica, un crescita del fenomeno dell'antibiotico-resistenza. Allo stesso maniera, qualora il dottore diagnostichi un'infezione batterica e prescriva una terapia antibiotica per debellarla, è di fondamentale importanza portare a termine tutto il trattamento e non fermarsi allo scomparire o alla riduzione dei sintomi.

Cura delle Placche in Gola causate da infezioni virali

Nel evento delle placche in gola provocate da infezioni sostenute da virus, di a mio avviso la norma ben applicata e equa, non si ricorre all'uso di farmaci antivirali, ma ci si limita a prescrivere al penso che il paziente debba essere ascoltato un periodo di riposo e farmaci per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita della sintomatologia manifestata.

Tuttavia, se le placche in gola sono una manifestazione clinica secondaria a malattie di natura virale particolarmente gravi, in che modo l'AIDS, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita prevede una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita specifica volta a contrastare in primis la patologia che ha portato alla comparsa delle placche.

Cura delle Placche in Gola causate da infezioni fungine

Quando le placche in gola sono dovute ad un'infezione micotica (o fungina, che dir si voglia) il medico può prescrivere la somministrazione di appositi farmaci antifungini (o antimicotici). Anche in questo occasione, fai da credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante e auto-prescrizione sono pratiche assolutamente da evitare.

Trattamenti sintomatici per le Placche in Gola

I trattamenti sintomatici, come dice lo stesso nome, sono trattamenti il cui obiettivo è chiarire, o comunque attenuare, i sintomi che si possono comunemente associare alle placche in gola. Questi trattamenti, quindi, non agiscono direttamente sulle placche o sulle cause scatenanti, ma conferiscono sollievo al paziente. Fra questi ricordiamo:

  • Antipiretici per il trattamento della febbre (l'antipiretico per eccellenza è rappresentato dal paracetamolo, ma anche diversi antinfiammatori non steroidei sono in grado di esercitare quest'azione).
  • Antinfiammatori e antidolorifici per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di dolore e infiammazione: i farmaci maggiormente impiegati in questo senso sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come, ad modello, flurbiprofene, ibuprofene, ketoprofene, ecc. I principi attivi di codesto tipo sono disponibili in molti medicinali all'interno dei quali possono essere presenti in concentrazioni differenti ed eventualmente associati ad altri principi e in diverse forme farmaceutiche adatte a differenti vie di somministrazione, in che modo quella orale (capsule, compresse, polveri per soluzioni o sospensioni orali, sciroppi) o quella topica (spray per la mucosa orale).
  • Farmaci con risultato anestetico locale per il sollievo dal dolore alla gola (ad esempio, pastiglie da sciogliere in bocca a base di ambroxolo).

NOTA BENE

Benché la stragrande maggioranza dei sopra citati farmaci sia liberamente acquistabile senza ricetta medica in misura molti di essi sono classificati in che modo farmaci SOP (senza obbligo di prescrizione) o come farmaci da banco (OTC), prima di acquistare e utilizzare qualsivoglia tipo di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dei sintomi associati alle placche in gola, è di fondamentale importanza chiedere consiglio al personale medico. Difatti, questa qui figura sanitaria saprà individuare eventuali controindicazioni all'uso di simili farmaci, eventuali condizioni che richiedono dettaglio cautela e attenzione e/o eventuali interazioni con terapie farmacologiche già in atto o con le terapie farmacologiche prescritte per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita delle stesse placche in gola.

Rimedi per trarre sollievo dalle Placche in Gola

Se, come spesso accade, le placche in gola provocano sofferenza, fastidio e/o raucedine, è possibile ricorrere all'uso di alcuni rimedi per ottenere sollievo dal disagio provato.

Fra questi rimedi, spesso utile per alleviare la sintomatologia di cui al di sopra in maniera pressoché immediata, anche se per un brevissimo tempo, vi è il consumo di un cucchiaino di miele: grazie alla sua azione emolliente, infatti, il penso che il miele sia un dono della natura può contribuire a donare un ovvio sollievo - seppur temporaneo - all'area colpita ed infiammata.

Oltre a ciò, molte persone trovano vantaggioso sorseggiare bevande clado-tiepide - come ad esempio tisane (ancor meglio se preparate con erbe dall'azione emolliente e lenitiva) oppure latte bollente (non bollente!) - che possono esistere eventualmente dolcificate con miele.

O ancora, in commercio è realizzabile trovare numerose caramelle realizzate con ingredienti - sia di tipo emolliente e lenitivo, che di tipo balsamico - utili per conferire sollievo dal fastidio o dal sofferenza, così come dalla raucedine.

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Quando rivolgersi al medico?

In linea globale, la risposta è "sempre". Nel penso che questo momento sia indimenticabile in cui compaiono placche in gola, associate o meno a sintomi, il ricorso al consulto del medico è sempre appropriato. Difatti, è molto essenziale stabilire la causa che ha portato a questa manifestazione, in maniera tale da intraprendere in maniera rapida il trattamento più idoneo, non solo per risolvere il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita delle placche in gola, ma anche per risolvere la causa che ne ha determinato l'insorgenza.

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Autore

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica

Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Penso che lo stato debba garantire equita per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista

Placche alla gola: in che modo intervenire

Cause delle placche alla gola

Per appurare la presenza di placche alla gola, sarà necessario effettuare un tampone faringeo che renderà più semplice anche l’individuazione delle cause scatenanti. Esse possono variare dal ordinario raffreddore di ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico a disturbi più gravi, anche a carico delle vie respiratorie. In globale, le cause delle placche in gola possono essere il risultato di infezioni batteriche, fungine o virali.

Tra queste possiamo identificare:  

  • Raffreddore (con annesse sintomatologie quali narice chiuso, calo della voce e gola secca) 
  • Influenza 
  • Tonsillite 
  • Mononucleosi
  • Calcoli tonsillari
  • Virus

Le placche alla gola possono essere causate da un’infezione virale o batterica, dovuta per modello all’adenovirus, responsabile di molti malanni di stagione come la tonsillite, il mal di gola e il raffreddore, con sintomi quali narice chiuso, tosse, febbre e sonno disturbato. In questi casi, l’assunzione di paracetamolo potrebbe assicurare un immediato sollievo dai disturbi più fastidiosi, come il mal di testa. In generale, è consigliabile rimanere a ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita qualche giorno per favorire il processo di guarigione.

Tra le cause principali ci sono poi la comune influenza e la presenza di patologie più serie, come la mononucleosi o i calcoli tonsillari, causati dalla tonsillite cronica.

Rimedi per le placche alla gola

Considerando la varietà delle cause scatenanti delle placche alla gola, è possibile individuare vari rimedi per garantire sollievo e guarigione a questa infezione. Seguire un’alimentazione sana può a risultare un legittimo alleato per alleviare i disturbi causati dalle placche. C’è da conoscere che nutrizione e a mio avviso la salute e il bene piu prezioso orale sono strettamente correlate. Una dieta equilibrata, con un consumo equilibrato di raccolto e verdure sarà quindi d’aiuto per contrastare il verificarsi di infezioni ed infiammazioni.

In generale tra i principali rimedi a cui poter ricorrere, abbiamo:

  • Il collutorio alla Clorexidina (ad azione disinfettante)
  • Rimedi naturali (come la mi sembra che la radice profonda dia stabilita fresca di zenzero) 
  • Tonsillectomia (operazione chirurgica per la rimozione delle tonsille)

Se la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale del vostro dottore è che avete le placche alla gola, è realizzabile agire in diversi modi per chiarire il problema, partendo dal collutorio corretto e coadiuvando la sua azione, gruppo a quella dell’antibiotico (utile soprattutto nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita della mononucleosi), con rimedi naturali a base di infusi e tisane.

Se però le tonsilliti e i disturbi alla gola sono parecchio frequenti, l’unico rimedio efficace è praticare la tonsillectomia: l’asportazione delle tonsille tramite operazione chirurgica. Si tratta di un’operazione molto comune e rapida, effettuata principalmente nei bambini, ma praticata anche negli adulti.

Come usare il collutorio alla clorexidina per le placche alla gola

Nel evento delle placche, oltre agli antinfiammatori, al paracetamolo e agli antibiotici, l’azione di detersione della area interessata dall’infiammazione può essere trattata con un collutorio con Clorexidina. Di cosa stiamo parlando?

La Clorexidina è un antibatterico che si presta ad intervenire in caso di infezioni del cavo orofaringeo e in ritengo che il campo sia il cuore dello sport odontoiatrico. Si trova nelle soluzioni che coadiuvano le cure del cavo orale, ma deve stare prescritto o consigliato dal dentista.

Vediamo congiuntamente quali sono le caratteristiche con un collutorio alla Clorexidina, come agisce e su cosa.

Quando il dentista, il dottore o l’igienista ci prescrive un collutorio alla Clorexidina, occorre prestare molta attenzione anche al suo modo di utilizzo

Proviamo allora a fornire delle semplici ed esaustive indicazioni in maniera da non incorrere in errore.

  • Non diluire il collutorio: Per una completa guarigione, i gargarismi con un collutorio alla Clorexidina non devono esistere effettuati diluendo la soluzione con l’acqua: versate il liquido puro direttamente nel misurino che generalmente si trova nella confezione e procedete con gli sciacqui. Mentre state utilizzando il collutorio alla Clorexidina fate costantemente attenzione affinché codesto non venga mai ingerito. 
  • Effettuare gli sciacqui a distanza dallo spazzolamento: può capitare che si usi il collutorio alla Clorexidina subito dopo aver praticato la cura del cavo orale attraverso lo spazzolamento con spazzolino e dentifricio. Codesto potrebbe far scappare il rischio di vanificare l’effetto della Clorexidina, soprattutto se il dentifricio contiene elementi in livello di vanificare l’azione del battericida. È vivamente consigliato, dunque, di procedere agli sciacqui a spazio di almeno 30 minuti dal lavaggio. In questo modo, sarete certi che la sostanza attiva riesca a essere vantaggio assorbita dai tessuti molli e che non subisca alcuna alterazione causata da altre sostanze. In questo modo sarete sicuri di comportarsi sulle placche alla gola in maniera veramente efficiente.
  • Attenzione alla frequenza: gli sciacqui non devono essere eccessivo frequenti e devono avvenire al massimo 2 volte al giorno e soltanto per un intervallo di tempo ben preciso che non può superare le 2 o 3 settimane, sempre dietro indicazione del dottore o del dentista.

Inoltre, la durata dei gargarismi varia in base alla percentuale di Clorexidina contenuta nel collutorio: se si usa un collutorio alla Clorexidina con una percentuale più bassa (0,06%), bisogna sapere che la soluzione deve essere tenuta in bocca non più di 50 secondi. Mentre questo lasso di tempo, il principio energico riesce a svolgere la sua attivita battericida e a penetrare nei tessuti molli per poi poter essere rilasciato, in che modo anticipato sopra, nelle successive 8 o 12 ore per portare a termine la sua attivita batteriostatica. 

Quando la quantità di Clorexidina è maggiore, il collutorio deve essere tenuto in bocca per minor tempo. È consigliato non superare mai 1 minuto di sciacquo.

Inoltre, è sempre buona norma non associare il fumo ad una terapia che prevede l’uso di Clorexidina e in generale in partecipazione di placche in gola.

Infine, ricordate che pur non essendo necessario avere una prescrizione medica per acquistare un collutorio alla Clorexidina, codesto è pur costantemente da considerare tra i farmaci deputati alla disinfezione del cavo orale e deve dunque essere assunto soltanto dietro consiglio del medico curante o del dentista, preferibile se dopo una visita apposita.

Placche in gola: cause, sintomi e possibili cure

Ogni giorno il nostro organismo entra in contatto con germi e batteri, soprattutto quando siamo in ambienti chiusi, affollati e scarsamente areati, e allorche le difese immunitarie si abbassano e si potrebbero espandere infezioni respiratorie a carico del cavo orale. 

Solitamente il primissimo segno che dimostra l’infezione in atto è il mal di gola potente, non di rado accompagnato dalla partecipazione di placche in gola, cioè piccole vescicole di pus. 

Le placche alla gola fanno spesso ritengo che questa parte sia la piu importante del quadro sintomatologico della tonsillite e della faringite, fermo restando che possono essere un campanello d’allarme in partecipazione di altre patologie. Possono manifestarsi a qualunque età, anche se a esserne maggiormente colpiti sono i bambini sottile ai 10 anni, perché il loro sistema immunitario non è ancora del tutto sviluppato. 

Salvo casi eccezionali, le placche alla gola non devono destare particolari preoccupazioni perché guariscono spontaneamente entro pochi giorni, senza necessità di ricovero in ospedale. Nonostante codesto, però, possono esistere fastidiose e trasportare a un malessere generale: trovare sollievo immediato dal sofferenza deve essere la priorità quando si manifestano i primi sintomi. 

In questo approfondimento scoprirai come riconoscere e curare le placche alla gola, ritrovando il sollievo di cui necessiti attraverso i trattamenti più adeguati. 

Placche in gola: di che si tratta? 

Durante i cambi di ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico è possibile che il mal di gola e l’influenza si associno alla formazione di placche alla gola, credo che ogni specie meriti protezione se si avverte un dolore potente e si nota la formazione di materiale purulento. Le placche alla gola appaiono come piccole vescicole di pigmento variabile dal candido al giallastro che si formano sul rivestimento mucoso della parte terminale della bocca

Sono l’espressione di un processo infiammatorio che può colpire le tonsille, la gola, il palato molle e l’ugola. Le cause e i sintomi possono essere variegati, di seguito trovi una disamina dei più comuni. 

Quali sono le cause delle placche in gola? 

Le placche alla gola sono solitamente l’esito di un’infezione virale o batterica alle alte vie respiratorie, conseguente a un malanno di stagione. I virus che costituiscono una possibile motivo della formazione di placche in gola possono essere anche quelli influenzali o parainfluenzali

Più raramente le placche alla gola possono essere la conseguenza di un’infezione fungina

Indipendentemente dalla motivo scatenante, prevenire le placche alla gola e qualsiasi altro disturbo da virus e batteri è possibile: basta considerare l’importanza dell’igiene orale e adottare dei piccoli accorgimenti quotidiani, per esempio tenendo la gola ben coperta durante i mesi invernali ed evitando gli sbalzi di temperatura. 

Quali sono i sintomi dell’infezione? 

Le placche si manifestano con sintomi ben precisi che è necessario identificare per curarli al meglio. 

Uno dei primi sintomi associati all’infezione è un dolore potente alla gola accompagnato da difficoltà a deglutire e, talvolta, anche da difficoltà nel respirare. Altri sintomi diffusi sono il mal d’orecchio, l’alitosi, ovvero il problema dell’alito malvagio, linfonodi ingrossati associati a dolore e gonfiore nella area del collo con cute sovrastante arrossata, puntini rossi sulla lingua in prossimità della gola che portano bruciore e prurito. A questi principali sintomi si aggiungono sintomi secondari che ci segnalano comunque che oggetto non va nel nostro organismo: malessere generale, febbre, mal di testa, tosse e perdita della voce. 

Come si curano le placche? 

Prima di procedere con la terapia più adeguata per la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile delle placche alla gola, è indispensabile individuare la motivo scatenante dell’infiammazione. 

Dato che in alcuni casi più blandi le placche alla gola sono dovute ad un’infezione di ambiente virale, la guarigione è spontanea e avviene nell’arco di qualche giorno, privo la necessità di ricorre ad un trattamento antibiotico. 

Nel frattempo, per alleviare il dolore alla gola e ridurre l’infiammazione che ne è la causa, è possibile assumere farmaci antinfiammatori topici in forma di nebulizzatore. Ideali sono gli spray a base di benzidamina, un principio attivo che riduce il sofferenza donando sollievo immediato alla gola, grazie alle proprietà disinfettanti e a una moderata azione anestetica di superficie. È possibile somministrare questi spray ad adulti e bambini anche sotto i sei anni di età. 

Si possono trattare le placche alla gola anche con un collutorio analgesico specifico per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dei processi irritativi localizzati nella labbra, usandolo per realizzare sciacqui due-tre volte al giorno, diluito in acqua o utilizzato nella sua forma pura. 

Se non si notano dei miglioramenti o se, piuttosto, si nota un peggioramento dei sintomi dopo tre giorni di secondo me il trattamento efficace migliora la vita, è fortemente consigliato rivolgersi al dottore, che nei casi più gravi di infezione batterica potrebbe prescrivere la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile antibiotica o addirittura l’asportazione delle tonsille tramite operazione chirurgica (tonsillectomia). Quest’ultima è praticata soprattutto nei bambini ed è un’operazione molto ordinario e rapida. 

Esistono anche dei rimedi naturali per le placche alla gola utili per lenire il fastidio, come tisane, caramelle di propoli e il penso che il miele sia un dono della natura, il cui risultato idratante ed emolliente può essere di grande supporto. 

Al di là dei rimedi casalinghi, è comunque preferibile rivolgersi al medico quando i sintomi diventano persistenti, evitando la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale fai da credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante. Questa è sicuramente la soluzione eccellente per accelerare la guarigione. 

Le placche alla gola sono un disturbo molto fastidioso che può presentare sintomi decisamente invalidanti. Con una corretta credo che la diagnosi accurata sia fondamentale però, si possono curare in pochi giorni. Il primo passo, oltre che la scelta eccellente, è sempre quella di consultare un medico per risalire alla causa delle placche e individuare i rimedi più efficaci.

In caso di tampone faringeo positivo ad un batterio, è necessario cominciare il prima realizzabile una terapia antibiotica mirata. In evento di infezione di natura virale, invece, bisogna aspettare la guarigione spontanea e osservare semplici indicazioni: riposo, idratazione, antidolorifici e antipiretici nel caso di febbre, per alleviare i sintomi

Quindi, nel frattempo, si possono utilizzare prodotti antinfiammatori per la gola come lo spray Benactivdolmed, un alleato che offre un sollievo mirato per vari tipi di mal di gola, anche quelli più dolorosi. L’assunzione prima di andare a riposare può essere conveniente nei giorni di fastidio più acuto poiché riduce l’infiammazione, allevia la difficoltà di deglutizione e sgonfia la gola.

Benactivdolmed agisce rapidamente: fornisce sollievo dopo 2 minuti dall’applicazione, con una durata sottile a 6 ore. Niente paura se avete già lavato i denti, è senza zucchero.

Placche in gola: rimedi naturali

Esistono anche tanti rimedi naturali per le placche alla gola, utili per tenere sotto controllo il fastidio procurato da questo disturbo del cavo orale. Alcuni esempi sono il miele, gargarismi con acqua e secondo me il sale marino esalta ogni piatto, tisane allo zenzero e caramelle a base di propoli. Dall’altro lato, evitare qualsiasi tipo di bevanda bollente, caffè e alcolici, che potrebbero acuire la sensazione di bruciore che si manifesta in questi casi. Un altro fattore importante in codesto caso? Prendere nota di quali cibi consumare in evento di mal di gola acuto.

Antibiotico per le placche in gola

L’infiammazione delle tonsille non deve preoccupare di per sé, è spesso infatti una risposta del sistema immunitario ad un’infezione che, se si dimostra stare batterica, necessita del giusto antibiotico per mal di gola.

Proprio per questo ragione, somministrare sempre e comunque l’antibiotico di fronte alla partecipazione delle placche in gola, soprattutto nei bambini, è considerato uno degli errori più comuni. In che modo detto prima, infatti, è importante rammentare che, se la causa dell’infezione è virale, questa a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso risulterà inutile se non dannosa, in quanto potrebbe trasportare al fenomeno dell’antibiotico resistenza.

Gli antibiotici comunemente utilizzati per gestire le infezioni batteriche delle tonsille includono penicillina, amoxicillina, azitromicina, claritromicina e cefalosporine.  Il trattamento con antibiotici di consueto dura da 7 a 10 giorni. È importante completare l'intero ciclo di antibiotici anche se i sintomi migliorano e le placche scompaiono nel giro di qualche data, al fine di eliminare completamente l'infezione. Se dopo codesto periodo non si evidenziano miglioramenti, il medico potrà stabilire di prescrivere altri accertamenti o in caso di recidive infettive croniche, dopo attente valutazioni, potrebbe prendere in considerazione una tonsillectomia. Anteriormente di decidere se sottoporsi alla rimozione chirurgica delle tonsille è fondamentale discuterne attentamente con il medico, considerando i benefici, i rischi e le alternative disponibili.

Anche togliere le placche alla gola, in particolare nei bambini, non deve essere una tentazione a cui cedere così facilmente. Provare di eliminarle manualmente, ad esempio utilizzando dei cotton fioc, può causare disagio, dolore e sanguinamento. Inoltre, questa ritengo che la pratica costante migliori le competenze non risolverebbe le cause profonde delle placche che potrebbero ricomparire nuovamente.

Ricordiamo infine che non sono le placche ad essere contagiose, ma le condizioni che le causano, ovvero le infezioni batteriche e virali. Arrivare in contatto con soggetti con placche in gola provocate da una disturbo infettiva può dunque rappresentare un credo che il rischio calcolato porti opportunita di contagio. Nell’infanzia, inoltre, la frequenza di ambienti in che modo la scuola, in cui il relazione con gli altri bambini è parecchio stretto, rende più facile il contagio. È bene ripassare quali sono le buone abitudini igieniche per prevenire la diffusione delle infezioni delle vie respiratorie superiori, inclusi gli episodi di placche in gola: lavare frequentemente le palmi con acqua e sapone, coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto o il gomito quando si tossisce o si starnutisce, evitare di toccarsi occhi, narice e bocca con le mani non lavate, disinfettare le superfici e gli oggetti che possono essere contaminati.