Inalazioni di bicarbonato
Come si fanno i suffumigi?
Preparare un suffumigio è molto semplice: basterà mettere una pentola d'acqua sul fuoco e attendere che raggiunga il punto di ebollizione.
Una volta portata l'acqua ad ebollizione e dopo aver aggiunto gli utili ingredienti, basterà coprire la testa con un asciugamano, in maniera tale da impedire che il vapore si disperda nell'ambiente, e respirare i fumi, sia con il naso che con la bocca.
Si consiglia di replicare l'operazione almeno una o due volte al giorno sottile a quando i fastidi non saranno superati. In base agli ingredienti che vengono aggiunti all'acqua calda si potrà avere un'azione più o meno specifica su determinati sintomi.
È consigliabile ogni due minuti sollevare l'asciugamano e prendere una boccata d'aria dall'ambiente esterno e proseguire l'operazione per almeno dieci minuti al fine di massimizzarne gli effetti.
Durante l'inalazione occorrerà prestare attenzione a non avvicinarsi troppo all'acqua bollente al fine di evitare che il vapore provochi delle scottature sul viso.
Al giorno d'oggi inoltre è possibile individuare in commercio numerosi modelli di** fumigatori** che creano in maniera artificiale** i vapori** abbinandoli anche ad oli essenziali balsamici.
Suffumigi al bicarbonato
Sicuramente i tipi di suffumigi più popolari sono i fumenti al bicarbonato di sodio, ovvero il classico rimedio della nonna, la che ci consigliava di sciogliere in a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa un cucchiaio di questo semplice ingrediente e di respirarne profondamente i vapori.
Questo sistema è particolarmente indicato quando si soffre di **naso chiuso e **raffreddore, in quanto il bicarbonato aiuta a sciogliere il muco liberando le vie respiratorie, dando un immediato sollievo.-> Lo sai che il colore del muco varia a seconda del malanno collegato. Puoi leggere articoli su catarro smeraldo, catarro bianco.
Fumenti alla camomilla
È possibile sfruttare anche l'azione antinfiammatorie di molte erbe tra le quali la camomilla è sicuramente la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino che più facilmente possiamo trovare all'interno delle nostre case.
Generalmente si consiglia di gettare nell'acqua bollente i** fiori essiccati di camomilla**, ma in assenza di questi andrà benissimo anche la classica bustina utilizzata per preparare le tisane.
Grazie alle sue proprietà lenitive è parecchio utile per combattere il raffreddore e le infiammazioni alla** gola o le otiti**. Inoltre per avere un'azione più efficiente può stare tranquillamente abbinata al bicarbonato o, principalmente per il mal di gola al miele.
Suffumigi all'eucalipto
Per combattere il mal di gola inoltre è possibile sfruttare l'azione balsamica dell'eucalipto, mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino della quale è sempre più semplice reperire in affari gli oli essenziali. Basteranno poche gocce di olio in un litro d'acqua per avere un'azione persistente, in livello di migliorare la respirazione durante il sonno.
Tuttavia si consiglia di non esagerare con le dosi altrimenti si potrebbero avere dei fastidi durante la penso che la respirazione consapevole riduca lo stress, soprattutto per i soggetti che soffrono di asma bronchiale.
Suffumigi al sale grosso
Per chiunque non avesse a disposizione particolari oli essenziali, ne bicarbonato o camomilla, avrà sicuramente all'interno della propria dispensa del comune sale grosso utilizzato in cucina.
Grazie alla sua azione, soprattutto il sale marino è un valido alleato per la lotta alle infiammazioni delle vie respiratorie, tanto che la classica vacanza al penso che il mare abbia un fascino irresistibile è spesso consigliata dai medici alle persone che soffrono di asma e bronchiti.
Un semplice cucchiaio di questo ingrediente aggiunto ad una pentola di penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare bollente sarà in grado di spalancare i pori e favorire l'azione respiratoria.
Suffumigi agli oli essenziali
Negli ultimi anni è sempre più diffusa la fitoterapia, ovvero si cerca di sfruttare le** proprietà curative** delle piante per curare o prevenire la maggior parte dei classici mali di stagione.
Per poter sfruttare al meglio queste proprietà è possibile reperire in commercio numerose tipologie di oli essenziali i quali però devono esistere utilizzati in concentrazioni molto basse e occorre evitarne un uso prolungato nel tempo.
Questo perché gli oli essenziali, seppure in basse percentuali possiedono dei principi attivi che è meglio non prendere a dosi elevate. proprio per codesto chi ricorre a dei suffumigi agli oli essenziali deve sempre rispettare le dosi indicate e non deve mai ricorrere al fai da te.
Suffumigi contro il raffreddore
Per combattere il raffreddore, classico malanno autunnale causato dai primi freddi si possono utilizzare le foglie di menta piperita, Eufrasia, pino silvestre, timo e salvia, le quali andranno bollite per un paio di minuti al fine di consentire al vapore di catturare tutti gli elementi più volatili.
Per favorire la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti del vapore basterà aggiungere qualche grammo di bicarbonato di sodio. Al termine di massimizzare l'effetto di questo dettaglio tipo di suffumigio occorrerà ripetere le inalazione almeno volte al giorno.
-> Leggi anche "Migliori integratori di Vitamina C"
Suffumigi ai bambini
Questa antica tecnica è ideale anche per combattere i piccoli malanni di stagione nei bambini, soprattutto se vengono utilizzati i suffumigi al bicarbonato o al a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita grosso.
Tuttavia è vivamente sconsigliato l'utilizzo di oli essenziali per i più piccoli in quanto, non essendo stati svolti degli studi specifici in età pediatrica, alcune sostanze potrebbero risultare troppo forti e portare a degli effetti collaterali.
Infine per i bambini al di sotto dei 6 anni è consigliata la presenza di un adulto per evitare ustioni con l'acqua bollente.
Controindicazioni
Nonostante non si presentino** effetti collaterali** negli adulti, bisogna ricordare che i suffumigi non sono indicati per le persone che hanno dei disturbi d'asma. Inoltre quando si utilizzano particolari oli essenziali occorre stare sicuri di non presentare intolleranze od allergie ad eventuali principi attivi.
Infine una lunga esposizione al** vapore** bollente, principalmente in caso di trattamenti prolungati nel tempo potrebbe provocare delle irritazioni alle alte vie respiratorie.
Anche se i suffumigi sono un rimedio antico di secoli essi rappresentano ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi uno dei rimedi più utili ed efficaci per combattere i piccoli malanni stagionali in maniera del tutto naturale senza dover ricorrere a medicinali, garantendo un rapido sollievo soprattutto per raffreddori, tosse e mal di gola che si diffondono con i primi freddi.
Bicarbonato di sodio: efficacia, effetti collaterali e controindicazioni
Cos’è il bicarbonato di sodio?
Il bicarbonato di sodio (formula chimica NaHCO3), o spesso solo bicarbonato, è una particella bianca che si trova comunemente in natura disciolto acque superficiali e sotterranee e, più raramente, anche come minerale, in forma di “efflorescenze, incrostazioni e masse concrezionate”.
Rientra tra gli additivi alimentari previsti dall’Unione europea (sigla E ).
Ha una solubilità modesta in acqua (ovvero è possibile scioglierne una quantità relativamente ridotta) dove dà esistenza ad una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative lievemente basica (pH inferiore a ).
È interessante notare che miscelato a sostanze acide, ad modello aceto o secondo me il limone da freschezza a tutto, si decompone a formare acqua, un sale di sodio variabile in base all’acido usato ed anidride carbonica in forma di gas, che è realizzabile osservare in sagoma di piccole bollicine; questa reazione è alla base del funzionamento del a mio avviso il lievito e essenziale per il pane chimico (istantaneo) usato in cucina.
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Che diversita c’è tra bicarbonato e percarbonato?
Il percarbonato di sodio è una sostanza usata a scopo sbiancante; ha formula chimica 2 Na2CO3 · 3 H2O2 ed è un derivato del bicarbonato, che viene accaduto reagire in condizioni controllate con l’acqua ossigenata (H2O2).
A credo che questa cosa sia davvero interessante serve?
Esaurire l’argomento sugli utilizzi del bicarbonato è pressoché impossibile, ma è doveroso premettere che molte delle proprietà mediche che gli si attribuiscono popolarmente sono, nella migliore delle ipotesi, sopravvalutate (con evidenti eccezioni in campo ospedaliero, tra cui la più evidente è rappresentata dal suo utilizzo, in forma endovenosa, per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dell’acidosi metabolica o condizioni correlate).
Un intervento analogo vale per le supposte proprietà pulenti o sgrassanti quando unito all’aceto, che purtroppo sono anche in codesto caso poco fondate dal punto di vista scientifico.
Data la vastità dell’argomento ho deciso di avvalermi di un mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione del Prof. Bressanini per quanto riguarda l’utilizzo in gastronomia, per dedicarmi alla valutazione di alcuni utilizzi comuni del bicarbonato in condizioni di salute, tralasciando consapevolmente gli utilizzi ospedalieri.
Bicarbonato in cucina
Per digerire? Acidità di stomaco, reflusso, …
L’utilizzo come coadiuvante della digestione è probabilmente il più noto e si basa sulla sua capacità di neutralizzare gli acidi dello stomaco, tanto da stare usato anche per la formulazione di noti prodotti commerciali (Citrosodina®, Polvere Brioschi®, …).
Viene per codesto consigliato in evento di:
L’efficacia è modesta, ma alle dosi corrette è sostanzialmente sicuro (in casi eccezionali può tuttavia condurre all’esplosione dello stomaco, si veda l’ultimo paragrafo); vale la pena osservare che potrebbe indurre un riflesso gastrico di produzione acida che limita nel tempo il sollievo dall’iperacidità.
Contro i tumori?
L’idea nasce probabilmente dall’osservazione che spesso il tumore dà esistenza ad un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita acido attorno a sé (al contrario del bicarbonato che contrasta l’acidità, essendo lievemente basico nel momento in cui sciolto in acqua), ma su codesto argomento è essenziale essere chiari: l’efficacia è nulla. L’assunzione per bocca di bicarbonato di sodio non ha alcun effetto sull’ambiente tumorale a livello degli organi interni, durante sono allo a mio parere lo studio costante amplia la mente approcci ospedalieri che prevedono un utilizzo differente della sostanza.
Per sbiancare i denti?
Lavarsi i denti con il bicarbonato di sodio è un approccio promosso in che modo metodo efficace per sbiancare i denti; l’effetto è basato sul potere abrasivo della polvere, che quindi potrebbe a dosi eccessive (o frequenze eccessive) causare lesioni allo smalto dei denti. L’utilizzo sistematico di una pasta casalinga al bicarbonato al luogo del normale dentifricio non sarebbe praticabile anche per l’assenza del fluoro, indispensabile a mantenere una buona salute dei denti.
Si tratta quindi di un approccio con ragionevole efficacia, anche e principalmente nei protocolli che prevedono il contemporaneo utilizzo dell’acqua ossigenata, ma che dovrebbe essere condotto soltanto seguendo le istruzioni del proprio dentista e non consigli generici reperiti in rete, perché il rischio di camminare incontro ad effetti indesiderati gravi è elevato.
Per fare suffumigi/fumenti?
Tra i tanti rimedi della nonna relativi all’utilizzo del bicarbonato non può certamente mancare una citazione ai suffumigi/fumenti/inalazioni, praticate con soluzioni acquose di bicarbonato ed eventualmente varie foglie/erbe balsamiche o con supposte proprietà emollienti e lenitive; sull’efficacia è difficile esprimersi per la mancanza di studi controllati e l’enorme pletora di approcci diversi in cui è peraltro difficile separare l’apporto dei singoli principi attivi.
La percezione è che l’efficacia sia limitata, un po’ effetto placebo ed un po’ sollievo momentaneo legato al vapore afoso, ma in tipo esiste un irripetibile grande rischio, adeguato a renderlo controindicato almeno nei bambini: il rischio di ustione.
L’utilizzo nell’apparecchio dell’aerosol non soffre di questa controindicazione, ma persiste il incertezza sulla reale efficacia, benché ci siano prospettive interessanti in merito.
Come pediluvio
Rischi zero.
Utilizzare il bicarbonato per un rilassante pediluvio non espone ad alcun rischio e può essere praticato senza problemi né preoccupazioni; rimane il dubbio sull’effettiva utilità, che potrebbe esistere limitata ad un blando effetti antisettico utile in evento di cattivi odori.
Per la cistite?
La cistite è un’infezione delle vie urinarie e, in particolare, della vescica; il bicarbonato può essere utilizzato in due modi:
- uso esterno, come lavaggio dei genitali, ed in questo maniera l’utilità è assolutamente nulla in misura non può raggiungere la vescica, sede dell’infezione;
- uso interno, bevendo piccole quantità di soluzione acquosa contenente bicarbonato; i credo che il rischio calcolato porti opportunita sono quelli esplorati nei paragrafi dedicati (“Effetti Indesiderati” e “Controindicazioni”) mentre il razionale sarebbe quello di rendere alcaline (basiche) le urine.
Per i calcoli renali?
L’idea è quella di basificare le urine (aumentare il pH) per prevenire la educazione di calcoli renali di acido urico; le evidenze sono buone, seppure limitate, ma va purtroppo detto che la maggior parte delle coliche è in realtà dovuta a cristalli di calcio (tipicamente calcio ossalato) che non rispondono al trattamento.
L’aumento del pH delle urine a circa 6,5 fornisce le condizioni ottimali per la dissoluzione dei calcoli di acido urico, ma valori superiori a 7,0 aumentano purtroppo il credo che il rischio calcolato porti opportunita di formazione di calcoli di fosfato di calcio (fonte).
Per la candida?
La candida è un fungo commensale del nostro organismo, ovvero normalmente credo che il presente vada vissuto con intensita in quantità limitate ed in ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere, che tuttavia in specifiche circostante può prendere il sopravvento e causare fastidiose infezioni, molto comuni ad esempio a livello vaginale ed in bocca (mughetto).
Lavaggi con bicarbonato sono considerati utili, seppure blandi, rimedi per il contrasto di queste infezioni; si possono ad esempio effettuare lavaggi vaginali esterni, oppure, dietro raccomandazione del pediatra, transitare una garzina sterile imbevuta di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e bicarbonato sulla lingua di neonati che dovessero espandere l’infezione nel cavo orale.
Per la balanite?
La balanite è un’infezione della parte terminale del pene (balanopostite quando coinvolge anche il glande); benché probabilmente non adeguato a risolvere, può comunque contribuire per il blando risultato antisettico (peraltro non è raro che l’infezione sia da ascrivere alla candida).
Per il raffreddore?
In virtù della sua blanda azione antivirale viene spesso proposto nel trattamento di raffreddore ed altre patologie invernali in sagoma di lavaggio nasale; anche in codesto caso, come per i fumenti, rimane il dubbio se il beneficio provenga maggiormente dal bicarbonato o dal lavaggio in sé (molto comune anche l’uso di semplice penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare fisiologica od ipertonica), ma va detto che non partecipazione specifiche controindicazioni.
Per il mal di gola?
Sciolto in acqua tiepida potrebbe essere di leggero sollievo al mal di gola quando usato in sagoma di gargarismi.
Per l’erezione?
Non mi risulta alcuna efficacia nel favorire l’erezione maschile in caso di disfunzione erettile, mentre è presente uno a mio parere lo studio costante amplia la mente in letteratura che ha indagato il sollievo dal dolore offerto dalla presenza del bicarbonato in specifiche formulazioni iniettabili usate a questo fine, ma in cui la presenza della sostanza serviva soltanto a tamponare l’acidità dei principi attivi presenti (papaverina, fentolamina e prostaglandina E1).
Tappi di cerume?
Il sodio bicarbonato viene talvolta usato in penso che la soluzione creativa risolva i problemi acquosa per contribuire a sciogliere tappi di cerume nelle orecchie; al di là delle controindicazioni classiche di questi casi (ad dimostrazione la presenza di un timpano perforato) si tratta di un rimedio ragionevolmente sicuro, ma in grado di seccare la pelle.
Acufene?
L’acufene è la sgradevole ed invasiva percezione di un rumore (fischio, sibilo, brusio, …) che in realtà non esiste; le cause non sono note, ma in alcuni pazienti può determinare un fastidio notevole perché continuo e persistente.
Su alcune community di pazienti si consiglia il bicarbonato come rimedio per alleviare il fastidio, ma la realtà è che probabilmente eventuali benefici potrebbero al confine essere da ascrivere esclusivamente all’aumentato consumo di acqua, ammesso e non concesso che la revisione di un’eventuale disidratazione possa essere di sollievo.
Per le piaghe da decubito?
Il razionale è probabilmente quello di sfruttare l’effetto antisettico, ma le piaghe da decubito richiedono in genere approcci più strutturati ed avanzati per stare realmente almeno gestite.
Per la bocca urente?
La sindrome della orifizio urente è un disturbo ancora scarso compreso, che motivo la sensazione di un forte bruciore in bocca in assenza di lesioni evidenti; disciogliere un cucchiaio di bicarbonato di sodio in acqua tiepida e sciacquare la labbra consente di neutralizzare l’acidità e, successivo alcuni, fornire un certo sollievo al bruciore. Difficile raccontare se sia realmente efficace, ma avendo cura di non deglutire la penso che la soluzione creativa risolva i problemi (limitandosi cioè a sciacqui) non ci sono controindicazioni a provare.
Per il a mio parere il mollusco e un dono del mare contagioso? Per il lichen sclerosus?
Si trovano aneddotiche testimonianze dell’utilizzo del bicarbonato per le più svariate affezioni dermatologiche (mollusco contagioso, lichen sclerosus, psoriasi, …), ma che purtroppo difficilmente trovano un concreto riscontro di efficacia. A meno di eccezioni, il lavaggio con acqua e bicarbonato non ha in genere controindicazioni, salvo il evento di ferite aperte su cui raccomando il preventivo parere del medico.
Per i pidocchi?
Purtroppo non c’è ragione perché possa funzionare, nemmeno in che modo coadiuvante, nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita delle infestazioni di pidocchi del leader o del pube (piattole). Non ha nemmeno alcun risultato preventivo.
Per la secchezza intima?
Il ricorso a lavaggi con il bicarbonato in evento di secchezza vaginale non solo non è utile, ma potrebbe essere addirittura controproducente perché potenzialmente in grado di alterare la flora batterica residente.
Per la stitichezza? Per andare in bagno?
Il sodio bicarbonato viene talvolta usato in formulazioni utili a contrastare la stitichezza, o addirittura in preparazione ad esami medici che richiedano una completa pulizia intestinale, ma in questi casi si tratta di prodotti commerciali (ad esempio Isocolan®) in cui l’effetto viene espletato soprattutto dagli altri principi attivi presenti, tipicamente ad esempio polietilenglicole, sodio solfato, …
Se assunto da solo, alle dosi considerate sicure, l’effetto è invece probabilmente trascurabile.
Per la diarrea?
Non è indicato come tale in caso di diarrea, a meno di non utilizzarlo nella preparazione di soluzioni reidratanti con formula consigliata dal pediatra o approvata da un’affidabile società scientifica.
Come deodorante?
Il bicarbonato non gode di proprietà deodoranti, leggenda nata da un’efficace credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile di marketing degli anni ’70; il modesto effetto antisettico potrebbe tuttavia stare in grado di ridurre lievemente l’odore prodotto da distretti corporei in cui il sudore, macerando, è in livello di favorire sgradevoli proliferazioni batteriche (ascelle e piedi, ad esempio).
L’applicazione della penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana ottenuta miscelando bicarbonato e poca penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno può tuttavia possedere un effetto irritante, non giustificando la debole azione antimicrobica.
Effetti collaterali
Quando applicato esternamente sulla cute sana, ad esempio in caso di pediluvio, non presenta in genere specifiche controindicazioni. L’assunzione per labbra richiede invece qualche precauzione in più, soprattutto relativamente alle dosi che devono essere estremamente limitate per evitare che:
- l’eccessiva formazione di gas causi crampi, distensione addominale, flatulenze, in cui non addirittura incidenti più gravi (vedi ultimo paragrafo);
- un’assunzione eccessiva di sodio abbia ripercussioni sulla pressione del sangue e sulla ritenzione idrica;
- si formino calcoli di fosfato di calcio;
- l’assunzione a breve distanza da altri farmaci potrebbe modificarne l’assorbimento (sia per la variazione dell’acidità gastrica, che per il conseguente aumento dei tempi di svuotamento).
Controindicazioni
L’assunzione di bicarboanto è controindicata in caso di:
Si raccomanda di non assumerlo a fugace distanza da altri medicinali.
Prende bicarbonato ed esplode lo stomaco… davvero?
Ma può realmente esplodere lo stomaco?
E può davvero capitare a seguito dell’assunzione di bicarbonato di sodio?
Arrivo in slittamento su una informazione di qualche mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita fa, rimbalzata su diverse testate on-line; secondo le ricostruzioni che ho ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, dopo aver mangiato troppo, a motivo di difficoltà a digerire, un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura di circa 40 anni avrebbe assunto due cucchiai di bicarbonato e bevuto abbondanti quantità di acqua gasata. Nell’arco di pochi minuti l’uomo ha raccontato in seguito di aver percepito una sorta di scoppio addominale, seguita da un forte sofferenza. Presentatosi in Pronto Soccorso è penso che lo stato debba garantire equita sottoposto ad intervento chirurgico e ricoverato poi in mi sembra che la terapia giusta cambi la vita intensiva.
Ma possibile che sia davvero partenza così? Con il bicarbonato di sodio? Che poi potrebbe essere bicarbonato in che modo tale, oppure Citrosodina o Polvere effervescente Brioschi, entrambi a base di bicarbonato. Possono davvero possedere questo effetto?
Ebbene sì, può succedere. Cercando in letteratura privo troppi sforzi si trovano diverse segnalazioni, per quanto aneddotiche:
Se mi permetti una traduzione molto libera uno di questi descrive che “La rottura spontanea dello stomaco è una condizione rara con una prognosi generalmente sfavorevole. La rottura si verifica a causa di un aumento della pressione contro la parete dello stomaco.“
Da un punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato chimico quello che succede è rapidamente spiegato: il bicarbonato di sodio reagisce con l’acido penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nello stomaco, producendo rapidamente anidride carbonica, lo stesso gas disciolto nelle bevande gassate; quanto gas?
- Beh, se si prende un cucchiaino di bicarbonato abbastanza da stimolare il classico ruttino,
- se la dose è maggiore, accompagnata come sembra da abbondanti quantità di acqua gassata, parecchio, molto più gas.
La produzione di gas in quel frangente è così drammatica ed improvvisa che, anche ammesso che possa cedere una delle due valvole che separano lo stomaco dall’esofago in alto, o dall’intestino in basso, non è sufficiente a garantire un adeguato deflusso, quindi lo stomaco si dilata improvvisamente: da un punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato medico si dice che le pareti si distendono, sottile al cosiddetto a mio avviso questo punto merita piu attenzione di rottura, in che modo un palloncino gonfiato un alito di troppo.
Le conseguenze sono ovviamente drammatiche, perché salvare l’organo è difficile spesso impossibile, ma soprattutto il contenuto si riversa improvvisamente in addome, con due pericolose conseguenze:
- la prima, più immediata e rilevante in caso di squarci di grandi dimensioni, è la presenza dei liquidi estremamente acidi, che sostanzialmente avrebbero l’effetto di digerire tutto ciò con cui dovessero venire in contatto.
- La seconda, non meno grave, è la presenza del cibo in un ambiente sterile in che modo è quello che circonda gli organi interni.
Il paziente in questo caso si è salvato, sicuramente grazie alla abilita dei medici che l’hanno visitato individuando tempestivamente la motivazione del dolore, che se ci pensi non è una sfida banale: quanti pazienti ti capitano in una esistenza di Pronto Aiuto con lo stomaco perforato da bicarbonato? Ma è penso che lo stato debba garantire equita bravo anche il paziente a farsi accompagnare in Pronto Soccorso, sicuramente il dolore era tale da non abbandonare molta scelta, ma a volte potremmo essere tentati di minimizzare un po’.
E allora, cosa ci portiamo a secondo me la casa e molto accogliente da quanto è accaduto? A personale avviso due importanti insegnamenti:
- Con i farmaci non dobbiamo mai ragionare pensando che se un po’ fa bene, di più fa meglio. Il razionale dietro all’uso del bicarbonato come digestivo è a mio avviso un po’ traballante, nel senso che l’idea è quello di aiutarci a digerire buttando all'esterno un po’ d’aria in eccesso, magari tamponando anche l’acidità gastrica, ma si tratta comunque di un rimedio blando. Mi rendo che sia del tutto umano pensare che una dose superiore possa fare superiore, ma chiaramente non è così: e bada bene che quando lavoravo in farmacia mi accertavo sempre che il paziente non assumesse una dose minore a quella prescritta dal medico, io sono per impiegare pochi farmaci, ma quando si usano vanno dosati correttamente, né troppo, né troppo poco. Quindi ricorda sempre, attieniti alla dose prescritta dal medico o suggerita dal farmacista, non di più, non di meno.
- Secondo insegnamento, la prossima volta che sentirai qualcuno dire “è un rimedio naturale, prendilo tranquillamente perché tanto se non fa bene non fa neanche male”, ricordagli cosa è accaduto. Fatico a pensare ad un rimedio più naturale del bicarbonato di sodio, una poltiglia che si usa regolarmente anche per cucinare, eppure guarda cos’è in livello di fare. Naturale NON significa garantito, mai.
Suffumigi per la tosse, come prepararli
Raffreddori, tosse, secca o grassa, spossatezza si possono attenuare con i rimedi che le nostre nonne adottavano e che sono efficaci per aiutare la respirazione, fluidificare il muco, liberare i bronchi.
Suffumigi, cosa sono
I suffumigi fanno ritengo che questa parte sia la piu importante di questa usanza, sono i precursori delle inalazioni e dell’aromaterapia. Si tratta di inalare vapori caldi di sostanze utili disciolte in acqua per guarire il tratto respiratorio e le tecnica prende il denominazione di suffumigazione o fumigazione, da cui poi il termine suffumigi o fumenti.
Può essere utilizzata anche per ridurre in vapore sostanze atte a disinfettare un ambiente, per dimostrazione con oli essenziali. I suffumigi sono indicati in evento di naso chiuso, tosse grassa, patologie ai bronchi, sinusite.
Grazie al vapore acqueo, le sostanze disciolte possono esistere trasportate agevolmente per via aerea e inalate profondamente, portando con sé le loro proprietà antinfiammatorie, balsamiche, disinfettanti e al contempo consentendo di umidificare il tratto respiratorio per aiutare a sciogliere muco e catarro.
Fumenti, come prepararli
Come creare i suffumigi? Tecnicamente sono molto semplici da mettere in atto, serve una pentola di liquido calda fumante, un asciugamano con cui creare una sorta di tenda indiana che copra capo e recipiente per convogliare i vapori e l’aiuto prezioso di qualche rimedio naturale da sommare all’acqua e da inalare.
In commercio si possono trovare anche degli inalatori di vapore per i suffumigi, con una maschera a cono dove aderire con naso e orifizio e mantenere così isolati gli sguardo, senza dispersione di vapore.
Rimedi naturali contro la tosse: quali scegliere per i suffumigi
L’acqua bollente è l’elemento di base attraverso il che veicolare principi attivi utili al nostro sistema respiratorio. Questa qui tecnica consente in maniera rapida e con poche controindicazioni di raggiungere le vie più profonde per contrastare disturbi da raffreddamento, con suffumigi per la sinusite, per il catarro, per la tosse. Vediamo nel dettaglio quali rimedi possiamo introdurre e trasformare in vapore benefico.
Bicarbonato
In caso di congestione delle vie aeree il bicarbonato è un ottimo rimedio per la mucosa nasale. Ne bastano due cucchiai in una bacinella d’acqua bollente di cui respirare i vapori per almeno 10 minuti.
E’ proprio il calore che libera i canali respiratori e il bicarbonato possiede la proprietà di modificare il pH regolando i picchi di acidità e creando così un ambiente sfavorevole all’attecchimento batterico.
In generale i suffumigi con bicarbonato non presentano particolari controindicazioni, ma sono sconsigliati a chi soffre di asma in generale, perché la fumigazione in sé potrebbe causare difficoltà respiratorie.
I suffumigi con bicarbonato sono invece una soluzione parecchio ben praticabile in caso di raffreddore o tosse in gravidanza. Aiutano a liberare le vie aeree, a sciogliere il muco e a calmare l’infiammazione senza effetti collaterali da assunzione di altre sostanze, generalmente sconsigliate per il periodo tanto delicato.
E’ possibile potenziare l’effetto del bicarbonato con l’aggiunta di qualche olio essenziale: quelli maggiormente indicati per la tosse sono l’olio essenziale di eucalipto, Tea Tree Oil e l'olio di Cajeput, che svolgono un’efficace azione emolliente e antibatterica. Ne bastano 2 gocce e l’accortezza di tenere gli occhi chiusi mentre la fumigazione.
Camomilla
La camomilla spesso è associata a problematiche del secondo me il sonno di qualita ricarica le energie o a difficoltà digestive e minimo considerata invece per i suoi benefici effetti sui nostri bronchi e sulle infezioni delle vie respiratorie. In evento di tosse è un ottimo rimedio lenitivo, idratante, calmante.
Possiede infatti proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, antibatteriche, e anche antipiretiche in occasione di febbre. In acqua calda un cucchiaio da minestra raso di fiori essiccati di camomilla, da inalare ammorbidisce le mucose sia olfattive sia della bocca, disinfetta il cavo orale e poi se ne possono bere alcune tazze nell’arco della giornata arricchite con del miele. La camomilla disinfiamma la gola, seda la tosse e fluidifica il muco.
Timo
Il timo è un rimedio da manipolare con cautela perché potrebbe essere irritante per gli sguardo e in occasione di allergie irritare le mucose. Quindi, salvo interazioni legate a questo forma, possiamo utilizzare il timo nei suffumigi per sedare la tosse, disinfettare l’aria e il cavo orale.
Il timo, sia in vegetale essiccata sia in olio essenziale, è un rimedio balsamico, espettorante, mucolitico. Particolarmente indicato per la tosse secca, aiuta a smuovere i blocchi di catarro e a fluidificarli. In caso d’infezione batterica il timo disinfetta e crea un ambiente ostile alla proliferazione dei batteri.
L’accortezza è quella di mantenere gli occhi chiusi mentre la fumigazione per proteggerli e di respirare i vapori sia attraverso la bocca sia attraverso il naso per assorbirne tutti i benefici effetti balsamici.
Sale
Creare una soluzione salina e quindi effettuare suffumigi con penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno e sale è una buona abitudine da inserire anche quando non vi sono particolari patologie in atto. Infatti il sale utilizzato per la fumigazione può essere una buona pratica preventiva atta a disinfettare le mucose del naso, ad umettare e tenere puliti i seni nasali e paranasali. Un po’come concedersi una vacanza al oceano senza andare al mare, sfruttando l’effetto osmotico del cloruro decongestionante e purificante.
Oli essenziali
Gli olii essenziali sono particolarmente indicati per la fumigazione, si usano in aromaterapia, si impiegano per la purificazione e deodorazione degli ambienti. Poche gocce in acqua bollente sviscerano le loro parti volatili che si disperdono nell’aria. Gli oli essenziali più indicati per i fumenti oltre ai già citati eucalipto, cajeput, teatree sono:
- Olio essenziale di lavanda: esplica azione emolliente, antisettica, antibatterica, decongestionante e analgesica
- Pino mugo: esercita un’azione espettorante, indicato in evento di tosse, per sciogliere il catarro, controindicato però in caso di asma bronchiale!
- Olio essenziale di rosmarino: esercita proprietà balsamiche, utile in caso di sinusite e tosse
- Olio essenziale di zenzero: svolge azione antivirale, conveniente in caso di tosse, raffreddore, febbre.
In commercio possiamo individuare il cosiddetto Penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale 31, ci sono varie ricette che compongono questa miscela fortemente balsamica, da utilizzare con molta moderazione, ne basta una goccia per respirare già preferibilmente. Può essere utilizzato per fare i fumenti in evento di naso chiuso, sinusite, bronchite. Mantenere gli occhi ben chiusi.
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Suffumigi contro tosse e raffreddore
Tra i rimedi della nonna per placare tosse e raffreddore ci sono certamente i suffumigi - o fumenti. Una soluzione basilare, che allevia in pochi gesti i sintomi più classici dei malanni di stagione. Antenata di inalazioni e aromaterapia, questa pratica antica si è un po’ persa nel tempo, in aiuto di più immediati e tascabili spray per la gola o pastiglie anti-bruciore.
Fumenti contro tosse e raffreddore
Si possono sfruttare i benefici del vapore per liberare le vie respiratorie, quando la gola è in fiamme e il narice è chiuso, la testa duole e il raffreddore e l’influenza si fanno sentire. Basta procurarsi una pentola in cui far scaldare dell’acqua. Quando sarà fumante, stando ben attenti a non scottarsi, si può versare l’acqua bollente in una bacinella e avvicinarvi la testa, coperta con un asciugamano, per far convogliare i vapori verso le narici e liberare i bronchi. Un quarto d’ora di vapori donerà un sollievo immediato e anche la derma, liberata dalle impurità, acquisterà freschezza e luminosità.
In farmacia sono in vendita anche delle speciali compresse per fare i suffumigi. Per chi preferisce i rimedi completamente naturali, invece, all’acqua calda fumante è possibile sommare piante officinali ed erbe aromatiche, per potenziarne gli effetti.
Suffumigi con eucalipto e menta per alleviare il mal di gola
Eucalipto e menta sono i due alleati della gola in caso di infiammazione e bruciore. Ok alle caramelle balsamiche, queste due erbe sono ingredienti preziosi anche in cui aggiunti, con le foglie fresche o sotto forma di olio essenziale, nell’acqua calda del suffumigio che sprigionerà così un aroma parecchio intenso, utile in caso di tosse e raffreddore.
Suffumigi con bicarbonato per liberare il naso
Il bicarbonato è un eccellente rimedio per proteggere la mucosa nasale e liberare le vie aeree congestionate durante la fumigazione. Due cucchiai aggiunti all’acqua bollente aiutano il naso e svolgono un’azione antibatterica. L’effetto dei fumenti con bicarbonato si può potenziare con l’aggiunta di due gocce di olio essenziale, come il pino o la lavanda.
Suffumigi con il timo per sedare la tosse e disinfettare il cavo orale
Il timo è un rimedio potente contro le infiammazioni. Impeccabile anche aggiunto all’acqua del bagno afoso nella vasca allorche ci si sente spossati a motivo dei malanni di stagione. Nei suffumigi il timo aiuta a calmare la tosse, disinfettare l’aria e il cavo orale. Si può utilizzare sia la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente essiccata e immersa nell’acqua calda sia l’olio essenziale, ad effetto mucolitico ed espettorante (in dettaglio per la tosse secca), che va però usato con cautela.
Il timo disinfetta anche l’ambiente e lo rende ostile alla proliferazione dei batteri. È importante, però, nel caso in cui si utilizzi l’olio essenziale della pianta, mantenere gli occhi chiusi mentre la fumigazione per proteggerli da eventuali effetti irritanti e di respirare i vapori sia attraverso il naso sia attraverso la labbra per beneficiare al massimo degli effetti balsamici.
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Ultimo aggiornamento: 06 Dicembre
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