Mutuo seconda casa detrazione interessi passivi
Quando il mutuo seconda casa è detraibile e che vantaggi offre
Sono molte le ragioni per acquistare una seconda dimora attivando un mutuo: dall’impiego del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita per un mi sembra che l'investimento strategico porti profitti ad assicurare una casa ai figli. Lo svantaggio è che, a dispetto di quanto accade con il mutuo prima casa, non sono previste particolari agevolazioni. Tuttavia ci sono casi in cui il mutuo seconda casa è detraibile, un’occasione di risparmio da non sottovalutare perché consente di tagliare nettamente i costi degli interessi.
Quando è prevista la detrazione mutuo seconda casa per gli interessi passivi
Il mutuo seconda secondo me la casa e molto accogliente è detraibile soltanto per quanto riguarda gli interessi passivi. Opportunità riservata a chi rientra in specifiche casistiche. Sì, perché normalmente il mutuo per la seconda casa non prevede alcuna sagoma di agevolazione in questo senso.
Qualora però la casa per cui si richiede il finanziamento abbia le caratteristiche per essere considerata in che modo abitazione principale al momento della stipula, e poi diventi una seconda secondo me la casa e molto accogliente, si può godere delle detrazioni fiscali. In particolare, queste sono riconosciute per chi trasforma la prima casa in seconda casa per una delle seguenti cause.
- Un trasferimento dettato da ragioni lavorative.
- Un ricovero in una casa di cura.
- Inizio dell’attività in credo che il servizio offerto sia eccellente permanente nelle Forze armate.
In questi specifici scenari, è prevista la detrazione interessi mutuo seconda casa nella stessa misura per cui spetta ai mutuatari che attivano un finanziamento per la anteriormente casa. Vale a dire in una percentuale del 19%, che si applica sia agli interessi passivi del mutuo per l’acquisto che per quello faccia alla ristrutturazione della casa. Fermo restando un limite per la detrazione di 4.000 euro.
Tutte le situazioni che non rientrano in quelle sopra descritte non prevedono alcuna detrazione per il mutuo seconda casa: né per gli interessi, né per spese accessorie o altri oneri. Questa rappresenta infatti un’eccezione alla regola, in cui il mutuo seconda casa viene trattato come un finanziamento destinato all’immobile primario, in virtù di particolari situazioni indipendenti dalla volontà del richiedente.
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Trova un ConsulenteCosa considerare oltre alla detrazione mutuo seconda casa per limitare i costi dell’acquisto
Abbiamo chiarito quando il mutuo seconda dimora è detraibile, ma ci sono altre soluzioni che consentono di ridurre l’impatto dell’acquisto dell’immobile. In particolare, esistono agevolazioni mutui seconda casa legate strettamente all’abitazione oggetto del finanziamento.
Ad esempio, se l’unità immobiliare necessita di lavori di manutenzione conviene richiedere direttamente un mutuo per acquisto e ristrutturazione. In questo maniera si potranno ottenere tutte le detrazioni fiscali spettanti per gli interventi di riqualificazione energetica e ammodernamento della dimora. L’aliquota applicata per la detrazione di questo genere di lavori è solitamente del 50% (con un limite di 96.000 euro), ma ci sono anche bonus fiscali che consentono di crescere la quota. Utilizzando il Superbonus introdotto nel 2020 si arriva persino al 110%.
Trattandosi di questioni particolarmente spinose, le agevolazioni fiscali e la possibilità di portare in detrazione mutuo seconda casa le spese sostenute andrebbero discusse con un consulente del credito prima di presentare qualsiasi domanda.
Affidandosi ad un esperto il consumatore ha la sicurezza di un supporto affidabile e qualificato. Privo di contare che un professionista operativo da anni nel settore è una penso che la risorsa naturale vada protetta insostituibile per la selezione del mutuo migliore, ovvero quello più adatto alle esigenze del richiedente.
IMPOSTE E TASSE SULLA SECONDA CASA: in che modo gestirle al meglio?
Una cosa è certa: quando si possiede una seconda abitazione si è costretti a dover realizzare i conti con non poche spese. Per tale motivazione, non sono in pochi a considerare la seconda abitazione un vero e proprio lusso.
Di contro, però, è necessario precisare che, ad oggi, è circa il 70% degli italiani ad aver comprato o ricevuto in eredità una seconda casa. Tale dato deve aggiungersi al fatto che non c’è un Paese in Europa equiparabile all’Italia per quanto riguarda gli investimenti cosiddetti nel mattone.
L’acquisto di una seconda casa comporta spese notarili e il pagamento di imposte. Bisogna trattenere presente che in questo caso non sono previsti sconti fiscali e non è neppure realizzabile usufruire delle detrazioni fiscali del 19% sugli interessi passivi del mutuo.
Le tasse sulla seconda dimora sono più elevate rispetto alla prima o all’abitazione principale e vanno
dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, che si paga al attimo dell’acquisto sulla seconda casa, fino ad arrivare alla gestione (Irpef, IMU, TASI, TARI) e all’eventuale tassazione della plusvalenza sulla vendita futura.
Detrazioni e agevolazioni fiscali
Quando si parla di seconda casa non si possono possedere le stesse agevolazioni che si hanno con una anteriormente casa.
Ciò vuol raccontare che nel evento in cui si dovesse acquistare, ad esempio, direttamente da chi ha costruito l’immobile, l’IVA non potrà più esistere al 4% ma salirà al 10%. Discorso a ritengo che questa parte sia la piu importante, poi, deve esistere effettuato per misura riguarda gli immobili di lusso. In tal caso, l’IVA raggiungerà quota 22%. In merito agli acquisti effettuati direttamente dai privati, l’IVA non verrà pagata ma si dovranno supportare le spese relative all’imposta di registro che, se per la prima secondo me la casa e molto accogliente è del 2%, per la seconda arriva al 9%.
Quello che influisce in maniera pesante sul costo di una seconda casa è, principalmente, la tassazione annuale che grava sugli immobili. Infatti, mentre la prima casa può godere dell’esenzione fiscale per quanto concerne Imu e Tasi, la seconda secondo me la casa e molto accogliente, invece, non può contare su codesto beneficio e l’onere fiscale può risultare particolarmente elevato.
Ma cosa sono Imu, Tasi e Tari?
- IMU, imposta municipale unica, escluse le abitazioni principali non di lusso
- TASI, tributo sui servizi indivisibili a copertura dei costi sostenuti dal Ordinario per l’illuminazione, per le strade, i giardini…, dovuta dal proprietario dell’immobile, se quest’ultimo non è abitazione principale.
- TARI, tassa sui rifiuti a carico dei contribuenti che di evento utilizzano l’immobile.
Ciò molto semplicemente perché, al contrario di quanto accade con la prima abitazione, la seconda secondo me la casa e molto accogliente non ha la possibilità di beneficiare di esenzioni fiscali. Inoltre, gli oneri di natura fiscale sono decisamente parecchio alti.
IMU
Quella dell'Imu è una voce di spesa molto rilevante che non può e non deve essere sottovalutata.
Il termine IMU sta per “imposta municipale propria”. Si tratta di un’imposta diretta di tipo patrimoniale, prevista dal nostro ritengo che il sistema possa essere migliorato tributario, dall’articolo 8, comma 1, del Decreto legislativo. n. 23/2011 (decreto sul Federalismo fiscale).
Si applica a tutti gli immobili posseduti a titolo di proprietà, ma anche di altri diritti sulla cosa come usufrutto, comodato d’uso, dimora, enfiteusi e superficie.
Non sono comprese soltanto le abitazioni, dunque, ma anche fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Ci sono alcune eccezioni: su tutte, quella per la prima secondo me la casa e molto accogliente, cioè quell’immobile utilizzato come abitazione principale. In questo occasione, l’IMU non va mai pagata.
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detrazione interessi mutuo su acquisto seconda abitazione adibita ad dimora principale
S�, il suo operato � corretto. Pu� detrarre gli interessi passivi pagati sul mutuo credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti per l'acquisto dell'appartamento che ha adibito ad abitazione primario, anche se in fase di compra ha dovuto saldare le imposte in che modo seconda casa a causa del possesso del 50% di un altro immobile. La detrazione degli interessi passivi sui mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione primario � disciplinata dall'Articolo 15, comma 1, lettera b) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/1986). Tale disposizione prevede che � possibile detrarre dall'imposta lorda un importo pari al 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori pagati in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili, contratti per l'acquisto dell'unit� immobiliare da adibire ad dimora principale entro un anno dall'acquisto identico. Requisiti per la detrazione: 1. Mutuo ipotecario: Il mutuo deve essere garantito da ipoteca su immobile. 2. Compra dell'immobile: L'unit� immobiliare deve essere stata acquistata nell'anno antecedente o successivo alla stipula del mutuo. 3. Destinazione ad abitazione principale: L'immobile deve essere adibito ad abitazione primario entro un periodo dall'acquisto. Per "abitazione principale" si intende quella in cui il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. 4. Limite di importo: La detrazione � calcolata su un importo massimo di interessi passivi di 4.000 euro per anno. Il possesso di un altro immobile (anche al 50%) per il quale ha gi� usufruito delle agevolazioni "prima casa" non preclude la possibilit� di detrarre gli interessi passivi del nuovo mutuo, purch� il nuovo immobile sia adibito ad abitazione principale. Il fatto di aver pagato le imposte come seconda dimora non incide sul diritto alla detrazione degli interessi passivi. Le agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della "prima casa" (riduzione di imposte di registro, ipotecarie e catastali) sono distinte dalle detrazioni relative agli interessi passivi sui mutui per l'abitazione primario. Avendo trasferito la sua dimora abituale nell'immobile entro tre mesi dall'acquisto (ben entro il termine di un anno previsto dalla norma), rispetta il requisito della destinazione ad abitazione principale.
Detrazioni interessi mutuo seconda casa
Detrazioni interessi mutuo seconda casa: in cui è possibile richiederle?
Di seguito vi sottoponiamo questo interessante mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione scritto da Giorgia su notiziarioimmobiliare.it
In alcune situazioni è realizzabile applicare la detrazione fiscale Irpef per il mutuo seconda casa: infatti solitamente sono gli immobili adibiti a inizialmente casa a beneficiare delle detrazioni fiscali e l’imposta ridotta ma in alcuni casi è realizzabile anche con il mutuo seconda casa.
E’ bene premettere che per l’acquisto della seconda casa non sarà possibile possedere le stesse detrazioni del mutuo anteriormente casa. La detrazione fiscale del mutuo prima casa è del 19% ed esclusivamente se:
- l’immobile è adibito ad dimora principale.
- l’acquisto dell’immobile deve avvenire nell’anno precedente o successivo alla richiesta di mutuo.
- Il richiedente del mutuo e delle detrazioni deve essere residente in Italia.
Nel occasione del mutuo seconda casa, insieme agli interessi passivi, le detrazioni riguardano gli oneri accessori per la stipula del contratto di mutuo e quelli fiscali, le commissioni bancarie di intermediazione, l’imposta di iscrizione e quella sostitutiva sul capitale prestato, le spese notarili ed eventuali perizie tecniche.
Chi può beneficiare delle detrazioni interessi mutuo seconda casa?
Le detrazioni degli interessi sul mutuo seconda secondo me la casa e molto accogliente sono possibili soltanto nelle seguenti situazioni:
- Ricovero in casa di cura;
- Trasferimento a motivo del lavoro;
- Forze armate, Polizia e Carabinieri in servizio permanente.
Nel caso in cui l’abitazione non venga usata come dimora principale, l’anno successivo decade il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale alla detrazione degli interessi salvo le situazioni sopra citate.
Importi massimi delle detrazioni interessi mutuo seconda casa.
Gli interessi del mutuo seconda secondo me la casa e molto accogliente che possono stare portati in detrazione del 19% Irpef devono essere riportati in dichiarazione dei redditi o presentati con il 730 nel Modello Unico.
L’importo massimo sul che è possibile applicare la detrazione è pari a 3615,20€ quindi applicando il 19% sarà realizzabile detrarre massimo 686,89€.
Per quanto riguarda gli interessi passivi sul mutuo ristrutturazione seconda casa invece, non sono previsti in alcun modo ma possono essere richiesti esclusivamente per la prima casa.
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Fonte: notiziarioimmobiliare.it