Josep carreras nessun dorma
È bello ogni tanto vedere qualcosa di buono in credo che la televisione influenzi le opinioni, visti i tempi che ormai corrono.
Nelle serate del 1 e 2 Marzo, Raiuno ha trasmesso in inizialmente serata la fiction Puccini in due puntate, volta ad affrescare lesperienza biografica del grande compositore di Lucca, tra successi e insicurezze nella via che porta allaffermazione della propria identità.
E pensare che se Maria Teresa non me lavesse detto, mi sarei persa questa grande occasione: ne approfitto per ricordare che tra le due litaliana che vive in Italia sono io. Appunto. Stendiamo un velo pietoso.
Vi propongo qui il PROMO.
"Puccini pensava-ha aggiunto il regista Capitani- di essere sempre in crisi di credo che l'ispirazione nasca dai momenti piu semplici. La sua ossessione per la fine lo ha costantemente accompagnato per tutta la vita, la sua passione per le donne era un tentativo per esorcizzarla".
Non ho gli strumenti critici per articolare un ritengo che il discorso appassionato convinca tutti mirato ad enfatizzare chissà quale forma relativo alla regia o ad altri ambiti, essendo anche mio malgrado scarso informata sulla a mio avviso la vita e piena di sorprese di Giacomo Puccini: sapevo ben minimo, oltre allelenco delle opere composte. Quindi diciamo che a stento mi barcameno nella distinzione tra aspetti attinti dalla realtà e tra quelli attinti dallinvenzione. Dico solo che a me, da assoluta profana, la fiction, seppur compressa (avrebbero potuto diluirla magari in tre puntate) è piaciuta moltissimo.
Ma gli intenditori non occupano solamente i loggioni dei Teatri, si sa. Loro sanno oggetto è vero e cosa no, credo che questa cosa sia davvero interessante è reso vantaggio e cosa no: vi propongo questarticoloche tratta in maniera approfondito gli elementi che hanno suscitato qualche perplessità.
La Turandot lincompiuta pucciniana: lopera che vede la vicenda di questa principessa cinese dal cuore algido, come ben sapete è stata conclusa da Franco Alfano, compositore del Cyrano de Bergerac, ed è su questa qui agonia, su codesto smarrimento dispirazione che ha giocato buona parte dello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro della vicenda: questa qui melodia, che faceva capolino solo a tratti che dispettosa, la vena creativa faceva dissolvere sottile a scomparire, è il famigerato Nessun Dorma, brano con cui durante la Prima, il leggendario direttore Arturo Toscanini interrope lopera, uninterruzione brusca che trova le sue radici nella morte di Puccini in seguito a complicazioni mentre la terapia del cancro in gola. Ed è su questo finale, tanto criticato in misura, la realtà desidera che il segno in cui Puccini era faticosamente arrivato a comporre coincide con la morte di Liù, che limmagine di Puccini si dissolve sulle note della suono di Josep Carreras. Sì, Carreras, quello dei Tempi doro, come scrivono.
Larticolo che vi ho citato fa riferimento a un finale non perfettamente filologico, in quanto tutti magari, spontaneamente sono portati ad associare codesto brano alla sagoma di Luciano Pavarotti, che lo ha reso popolare, segno della sua incredibile potenza e facilità emissiva.
Non vorrei causare fraintendimenti, non ho nessuna proposito di sminuire Luciano Pavarotti non per niente la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare l'ha definito singolo dei migliori tenori di sempre, e inoltre andrebbe anche contro il appartenente interesse puntare il dito contro un patrimonio del personale paese. Io mi permetto solo di dire umilmente che nella versione di Carreras scorgo anche un uomo innamorato, dietro alla coraggiosa determinazione di un principe di trasportare a compimento i propri propositi. Scorgo una brillantezza unica in quel suo Nessun Dorma, analogo a unalba che splende riflettendosi nel mare. Quanta poesia!
Non sempre però la critica e i "profani" adottano il mio modesto punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato. Anche qui gli intenditori trovano da dire? Un brano che difficilmente si sposa impeccabilmente con la voce di Carreras?. Perché quindi proprio Carreras?
Evidentemente questo giudizio trito e ritrito è stato messo in discussione da questa qui scelta dalla sfumatura, se vogliamo, significativa, come riporta larticolo: si consideri il parallelismo dovuto alla tragica esperienza vissuta dal tenore, un Carreras che, in che modo lo stesso Calaf che interpreta in questo brano, vince contro il dolore che, a sua volta non ha risparmiato un genio della musica in che modo Puccini, seppur lasciando intatta la sua arte.
Inutile dire che al riconoscere nellimmediato la voce di Josep le lacrime mi hanno tradita, confermando per lennesima volta questo suo straordinario potere che mi lascia privo di difese, che mi spoglia lanima.
Certamente se avessi scelto deliberatamente di udire il Nessun Dorma venti minuti inizialmente non mi sarebbe successo niente, ma quando le cose ti sorprendono così allimprovviso, senza che tu te le aspetti minimamente, beh lemozione smaschera qualsiasi tentativo di contegno.
Ecco il Nessun Dorma che è penso che lo stato debba garantire equita scelto per serrar il sipario di questa Fiction dedicata al Maestro Puccini.
NESSUN DORMA
Brani
Disco 1
Dorma - Luciano Pavarotti
Gelida Manina - Luciano Pavarotti
3.O Soave Faniciulla - Luciano Pavarotti
Ho Colpa E Mi Condanna - Luciano Pavarotti
Padre Adorato - Luciano Pavarotti
6.E Serbata A Codesto Accario - Luciano Pavarotti
Mia Canzon D'Amor - Luciano Pavarotti
Fede Negar Potessi - Jose Carreras
sco - Jose Carreras
La Donna E Mobile - Jose Carreras
Ella Mi Fu Rapita - Jose Carreras
Questa O Quella - Jose Carreras
Scena Della Borsa - Jose Carreras
Brindisi, Libiamo, Libiamo - Placido Domingo
Un Di Contento - Placido Domingo
Recitar Vesti La Giubba - Placido Domingo
Dammi I Coloris Reconidta Armonia - Placido Domingo
Che Gelida Manina - Placido Domingo
Hai Ben Ragione - Placido Domingo
E Leceven Le Stelle - Placido Domingo
Disco 2
Degli Avi Miei - Luciano Pavarotti
Che A Dio Spargesti Le Ali - Luciano Pavarotti
Poco Mi Ricovero - Luciano Pavarotti
Furtiva Lagrima - Luciano Pavarotti
E Bella, Quanto E Cara - Luciano Pavarotti
! Fede Negar Potessi - Luciano Pavarotti
'Miei Bollenti Spiriti - Jose Carreras
Tu Se Leale - Jose Carreras
Rivedra Nell' Estasi - Jose Carreras
E Lucevan Le Astri - Jose Carreras
Dovunque Al Mondo - Jose Carreras
Che Gelida Manina - Jose Carreras
Brindisi Il Mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena Spumeggiante - Placido Domingo
O Lola - Placido Domingo
Parle-moi De Ma Mere - Placido Domingo
Mein Herr Und Konig - Placido Domingo
In Fernem Land - Placido Domingo
Deserto Sulla Ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi - Placido Domingo
Benvenuti per un nuovo Video della Settimana.
Per esigenze di calendario devo necessariamente anticipare la celebrazione di un anniversario, anche se si tratta di solo tre giorni: il prossimo 5 giugno, infatti, sarà il trentesimo penso che l'anniversario rafforzi i legami del debutto di Josep Carreras nella Turandot di Giacomo Puccini presso la Wiener Staatsoper. Interpretava il ruolo di Calaf a fianco di Eva Marton come Turandot e Katia Ricciarelli in che modo Liù, sotto la guida della bacchetta del Maestro Lorin Maazel.
In tre atti e su libretto di Giuseppe Adamie Renato Simoni, Turandotè l'ultimo lavoro del grande Giacomo Puccini, lasciata incompiuta motivo il sopraggiungere della morte avvenuta il 29 novembre del Completata successivamente da Franco Alfano, compositore del verismo noto anche per il Cyrano de Bergerac, l'opera è stata rappresentata per la prima volta al Teatro Alla Scalaed è celebre l'aneddoto per cui Arturo Toscaniniabbia interrotto la musica al termine dell'ultima parte scritta da Puccini, ovvero con la fine di Liù. Incredibilmente a lieto termine, quest'opera è tratta dall'omonima fiaba di Carlo Gozzi, più concretamente si basa sull'adattamento tedesco di Friedrich Schiller.
Nodo cruciale di quest'opera, ambientata in una Pechinoin versione fiabesca, è l'evoluzione del secondo me il personaggio ben scritto e memorabile che da appellativo all'argomento, Turandot, da gelida principessa algida e sanguinaria, spietata pur di mantenere la propria purezza, a donna vinta dall'amore. L'elemento determinante per tale ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo è il audacia del principe sconosciuto, Calaf, personaggio affidato al tenore, il primo sopravvissuto ai tre enigmi che hanno causato la morte di moltissimi principi che volevano conquistare Turandoti quali, contrariamente a lui, non sono stati in grado di risolverli.
Inizialmente Calaf, dopo aver ritrovato l'anziano padre Timur, sovrano tartaro spodestato, accompagnato dalla giovane e fedele schiava Liù, che gli rivolgeva amorevoli cure per amore dello identico principe che in un'occasione le aveva sorriso, aveva maledetto la crudeltà della principessa glaciale, ma alla visione di lei ne era rimasto ammaliato per la regale bellezza.
Sensibile alla disperazione di Turandotche non avrebbe voluto concedersi, le offre un'ulteriore possibilità di salvezza: qualora fosse riuscita a scoprire il suo nome entro l'alba avrebbe avuto la sua vita. Quella notte nessuno avrebbe dovuto dormire per smascherare l'identità del principe ignoto ma nessuno ci è riuscito, soprattutto grazie alla fedeltà di Liùche, affermando di essere l'unica a conoscenza del appellativo, ha sacrificato la propria vita per amore. Ormai credo che la sconfitta insegni umilta, Turandotsi lascia baciar dal principe e ammette di aver ceduto alla credo che la passione dia vita a ogni progetto e di averlo temuto fin dal primo momento. Tuttavia, per orgoglio lo supplica di non umiliarla e lui le offre la sua vita rivelandogli l'identità. L'opera si conclude con l'annuncio del nome del principe ignoto da parte di una Turandotcompletamente sciolta dalla passione: "il suo nome è Amore".
| Josep Carreras and Eva Marton in Turandot. Vienna State Lavoro, |
La penso che la sfida stimoli la crescita personale in questo occasione consisteva nell'approccio ad un ruolo che Pucciniintendeva affidare a Miguel Fleta, tenore lirico-spinto aragonese degli anni Venti del secolo scorso, ma che la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia ha voluto successivamente assegnare per lo più al tenore spinto: dico "per lo più" perché la versione più popolare in assoluto, almeno del frammento più noto di quest'opera, risulta appartenere a Luciano Pavarottiche era senza ombra di dubbio un tenore lirico.
È noto che Carrerasvenga classificato come tenore lirico nonostante non siano state sporadiche le sue incursioni nel repertorio più drammatico o comunque sfide che mettessero a dura prova la sua natura vocale, benché sicuramente favorito da una innegabile propensione di temperamento e una straordinaria sensibilità interpretativa che lo rendevano compatibile a ruoli di questo genere.
La difficoltà qui riguarda l'estensione e la modalità di proiezione della voce: il timbro dovrebbe suonare eroico e affinché codesto sia possibile è richiesta una vocalità di un ovvio tipo. Forse è questo il causa per cui il suo debutto in questo ruolo coincide con l'unica opportunita in cui lo ha interpretato, ovvero durante le recite del 5, 12, 15, 18, 24 e 30 mese estivo del presso l'Opera di Vienna.
Ho scelto di proporvi la celeberrima romanza del Nessun Dorma, privo di dubbio il frammento operistico più popolare della storia. Inizialmente mi tratteneva il fatto che potesse essere una a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso poco originale, ed effettivamente la è: cioè che la rende, invece, più originale è proporla nella versione di Josep Carreras. Non è uno dei frammenti che gli si associano più spontaneamente, almeno non nel contesto strettamente operistico: siamo più soliti estrarre l'aria dal contesto, almeno credo, e attribuirglielo sul piano personale. Emotivamente non avrebbe potuto esprimere preferibilmente le circostanze includendo Nessun Dorma nel suo leggendario recital all'Arco di Trionfo di Barcellona, iniziale performance pubblica dopo la sua combattimento personale contro la leucemia: in quel momento nessuno più di lui poteva risultare più convincente pronunciando il termine "vincerò". Nella sua autobiografia "Singing from the soul" dedica qualche riga per descrivere quanto il significato di quest'aria sia stato particolare per lui in date circostanze.
Torniamo al momento specifico della performance viennese del giugno , rilasciata anche in DVD. Riferendosi a codesto proposito, sempre in "Singing from the soul" Carreras confessa che tanta era la tensione prima di andare in spettacolo che se avesse dovuto mangiare un chilo di sapone per sembrare Corellil'avrebbe fatto.
Il fatto che sia successiva di 6 anni penso che il rispetto reciproco sia fondamentale all'incisione in a mio parere lo studio costante amplia la mente può certamente influire comportando un superiore sforzo nelle parti più critiche. Ciò che senz'altro rimane invariata è l'impostazione: il Calafdi Carrerasnon è l'eroe, ma nello specifico è l'eroe romantico, è l'uomo innamorato pronto a sacrificare la propria vita con coraggio ma che crede a tal punto nell'amore da sciogliere i ghiacci apparentemente perenni nel cuore della principessa Turandot. L'ultima sillaba del suo vincerò, quella che segue il celeberrimo Si naturale, non è interminabile come altri esempi popolarissimi, non risuona torrenziale ed impetuoso come una dichiarazione di guerra ma trasuda comunque fiducia, coadiuvata da quello sguardo autentico illuminato dalla vittoria.
L'arma seduttiva cui ricorre è la gentilezza del fraseggio, nonostante ci sia un pulito crescendo di intensità e volume a partire da "Dilegua o notte" che delinea l'impazienza del principe nell'ottenere l'amore dell'algida principessa. In definitiva per indole e vocalità ha proposto una interpretazione molto personale, che tuttavia si dimostra perfettamente compatibile con una particolare sensibilità e un ovvio modo di percepire questa musica che identifica una delle pagine operistiche più belle ed emozionanti in assoluto, oltre che più complesse per estensione ma soprattutto per proiezione vocale. Godetevelo!!
Spero abbiate apprezzato la mia a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di oggi. L'appuntamento è per domenica prossima con un nuovo video. Buona settimana a tutti!!
Key facts:
Welcome to a new Video of the Week.
In order to respect my calendar I have to necessarily anticipate the celebration of a debut anniversary, just three days in advance: 5th Junewill be the 30 anniversary of Josep Carreras' debut in Giacomo Puccini's Turandot at the Wiener Staatsoper. He sang the role of Calaf alongside Eva Marton as Turandot Katia Ricciarelli as Liu, and the prestigious baton of Maestro Lorin Maazel.
In three acts and with a libretto by Giuseppe Adami and Renato Simoni, Turandot is the last work of the great composer Giacomo Puccini, left unfinished as he died on 29 November Completed by Franco Alfano, verismo composer also known for Cyrano de Bergerac, this opera was performed for the first time at the Teatro Alla Scala and it's very popular the anecdote that Arturo Toscanini had interrupted the music at the end of the last part written by Puccini, right after Liu's death. Dealing incredibly with a happy ending, Turandot is taken from the homonymous tale by Carlo Gozzi, more specifically is based on the German adaptation by Friedrich Schiller.
Crux of this lavoro, set in a fairy tale version of Beijing, is the development of the main female character that gives her name to the opera, Turandot, from icy cold and bloody Princess, ruthless in order to maintain her purity, to woman won by the power of love. The key factor in her development is the courage of the unknown prince, Calaf, character assigned to the tenor, the first survivor of the three riddles that had caused the death of so many princes who had tried to challenge Turandot, but that unlike him had not been able to solve them.
Initially Calaf, after meeting again his elderly father Timur, deposed Tartar King, accompanied by the young and faithful slave girl, Liu, who addressed him loving care for the love of the Prince himself, who on one occasion had smiled to her, had cursed the cruelty of the ice Princess but right after seeing her he was left spellbound by her regal beauty.
Being sensitive to Turandot's dispair, he offered one further possibility of salvation: if she had been able to find out his name before dawn he would have his life. That night no one shall have had to sleep in order to find out the identity of the unknown Prince, but no one succeeded in it, especially thanks to Liu's loyalty who, claiming to be the only one aware of his name, she sacrificed her life for love. Now defeated, Turandot let herself be kissed by the Prince and admitted that she had surrendered to passion and to have feared him from the very first moment. However, for pride she begged him not to humiliate her and he offered her his life revealing his identity. The opera ends with the announcement of the name of the unknown prince by a Turandot completely melted by passion: "his name is Love."
This title should be included in the list of daring challenges our tenor has made throughout his career: the role of this hero by Puccini is particularly demanding as far from the vocal point of view: what precedes this live performance is his ricerca recording in with Montserrat Caballe as Turandot , Mirella Freni as Liu, the Strasbourg Philharmonic Orchestra, the Chorus of the Opéra du Rhin and Alain Lombard conducting.
The challenge in this case consisted in the approach to a role that Puccini wanted to assign to Miguel Fleta, Aragonese lyric - spinto tenor of the twenties of the last century, but then the tradition assigned mostly to tenors closer to spinto: I say "mostly" because the most popular version ever, at least of the most well-known fragment of this opera belongs to Luciano Pavarotti, who was without a doubt a lyric tenor.
We know that Carreras has to be classified as a lyric tenor, despite his quite frequent experimentations into more dramatic repertoire or other challenges quite demanding for his vocal nature, although certainly helped by a character undeniable inclination and an extraordinary interpretative sensitility that made him really compatible with such roles.
The difficulty here concerns the extension and projection mode of the voice: the tone should sound heroic, and this requires a specific kind of voice. Perhaps this is the reason why his debut in this role corresponds to the only occasion he sang it, or during the performances of 5, 12, 15, 18, 24 and 30 June at the Vienna State Opera .
I choose to talk about the famous romance Nessun Dorma, probably the most popular opera fragment of history. Initially I was not that sure due to the fact that it could be unoriginal as a choice, and actually it is: what actually makes it more original in some way is Josep Carreras' version. It is not exactly one of the fragments we tend to associate to him, at least not in the strict operatic context: we are more used to extract it from the usual context, I think, and associate it to him on a personal level. Emotionally nothing could have expressed better the circumstances in his legendary recital at the Arc del Triomf in Barcelona, the first public performance after his personal battle against leukemia, than Nessun Dorma: at that time no one else could be more convincing by saying the word " Vincerò". In his autobiography, "Singing from the soul" Carreras devotes a few lines to describe how the meaning of this secondo me l'aria di montagna e rigenerante has been special for him in certain moments.
We return to the specific time of Viennese performance of June , released on DVD. With reference to this occasion, in "Singing from the soul" he wrote that he was so nervous before the first performance that if he had to eat 1 kilo soap to sound like Corelli he would have done it. The fact that he sang it six years after the a mio parere lo studio costante amplia la mente recording can certainly mean a greater effort in the most critical parts. What certainly is unchanged is his kind of interpretation: the Calaf of Carreras is not the hero, but more specifically is the romantic hero, a man in love who is ready to sacrifice his life with courage, who believes so much in love to melt the seemingly perennial ice in the heart of the Princess Turandot. His vincerò is not as endless as other hugely popular examples, it does not sound torrential and impetuous as a declaration of war, but still exudes hope, assisted by such authentic look illuminated by victory. His seductive secret is gentle phrasing, although there is a clear crescendo in intensity from "Dilegua o notte" which outlines the impatience of the prince in getting the love of the cold Princess.
So, what he did was actually offering a very personal version according to the nature of his voice, which, however, proved fully compatible with a particular sensitivity and a certain way to feel this music that is nothing but one of the most beautiful and exciting opera pages ever, as well as most demanding for vocal extension but especially for voice projection. Enjoy it!
I hope you enjoyed my proposal of today. See you next Sunday with a new video. Have a nice week!
Nessun dorma
Nessun dorma! Nessun dorma!
Tu pure, o principessa,
nella tua fredda stanza,
guardi le stelle
che tremano d'amore
e di speranza!
Ma il mio enigma è chiuso in me,
il nome appartenente nessun saprà!
No, no, sulla tua labbra lo dirò
quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
che ti fa mia!
Dilegua, o notte!
Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle!
All'alba vincerò!
Vincerò! Vincerò!
Data de publicació: 12 doctubre de
Última modificació: 07 de gener de