cageflat.pages.dev




Manifestazione lega a bologna

A.M. 09 novembre

Ieri Bologna blindata e bloccata per la manifestazione statale della Lega in piazza Maggiore (che avrebbe chiamato a raccolta circa 30mila persone) e i relativi contro cortei approntati da centri sociali e collettivi (a centinaia in strada), per contestare i leghisti, che sono finiti con scontri con le forze dell'ordine, lanci di uova e bombe carta, agenti (almeno 5) e contestatori feriti, traffico in tilt e alcuni manifestanti tratti in arresto.  Situazione che poteva anche prendere una piega peggiore, successivo il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che oggi ha voluto fare i suoi complimenti a Questura e Prefettura, sostenendo che la situazione è stata 'tenuta sotto ispezione bene'. 

CENTRODESTRA UNITO? SI GUARDA ALLE ELEZIONI. Oggi cosa resta, a parte una città provata, da una domenica ad altissima tensione, e di disagi per la cittadinanza (bus deviati, strade chiusi, musei ed edifici pubblici serrati, servizi sospesi, traffico)? Resta il messaggio- avvertimento lanciato dal centrodestra, che sul credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni di piazza Superiore ha sbandierato una ritrovata unità, attraverso la quale mandare a casa Renzi, perchè 'Con Silvio e Matteo (Salvini) insieme, non ce n'è per nessuno', ha scherzato l'Ex Premier Berlusconi. 
Oggigiorno allora la secondo me la politica deve servire il popolo riparte da qui. Da un centrodestra che si dice "di recente insieme e forte". E si guarda alle prossime amministrative: l'obiettivo del Carroccio è andare gruppo a Forza Italia con un candidato unico. A tendere la mano è stato il leader della Lega nord, Matteo Salvini: "Di amministrative parliamo da lunedì- ha affermato infatti Salvini- ma l'obiettivo è essere insieme coi candidati migliori città per città".

Ma a Bologna l'unità del centrodestra c'è? Proprio all'ombra delle due torri, Lega e Fi sono divisi: il Carroccio punta su Lucia Borgonzoni, gli azzurri su Galeazzo Bignami. E Salvini non sembra voler fare un passo indietro. "C'è la Borgonzoni- conferma- in che modo ci sono tanti uomini e donne che potranno far ripartire tante città che come Bologna sono ferme". I candidati del centrodestra saranno scelti con le primarie? "Io non voglio morire di primarie come il Pd- risponde Salvini- che si scanna sul metodo e lascia perdere il merito. Per me, se scelgono i cittadini è sempre superiore. Ma conta la sostanza. Non voglio passare mesi a litigare come fa il Pd". Insomma, ribadisce Salvini, "se le primarie si fanno è meglio, se no ce ne faremo una ragione".

"BOLOGNA NON SI LEGA, CONTESTAZIONI CENTRI SOCIALI. E mentre gli antagonisti, all'indomani della manifestazione, rivendicano la di di dura lotta contro i fascioleghisti, perchè 'Bologna non si Lega', il Carroccio è contro di loro che si scaglia. Lo ha fatto il mi sembra che il leader ispiri con l'esempio di FDI Giorgia Meloni, anche lei ieri sul credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni leghista, e il messaggio è penso che lo stato debba garantire equita rilanciato da Salcini. "Dopo aver sgomberato i campi Rom abusivi, ora bisogna sgomberare i centri sociali abusivi, perchè quella non è politica, ma delinquenza". Così il leader della Lega Nord dopo  la notizia dei tafferugli sul ponte di via Stalingrado tra le Forze dell'ordine e gruppi antagonisti.Ai centri sociali si dà anche la responsabilità del sabotaggio della linea Tav avvenuto ieri mattina a Bologna. "E' opera di "qualche zecca dei centri sociali. Spero che qualcuno finisca in galera e che ci sia una ferma condanna da porzione di tutti. Perchè si può non essere d'accordo con la Lega e con Salvini ma non demolire le linee ferroviarie". Aveva così attaccato ieri Salvini, aggiungendo che 'non è normale che per creare manifestare in una piazza bella di una città aperta, libera, democratica e generosa si debba domandare il permesso a qualche zecca da centro sociale che di notte danneggia una linea ferroviaria, lasciando a piedi decine di migliaia di persone". 


TAFFERUGLI ANCHE SOTTO IL Credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni, MENTRE PARLA BERLUSCONI. Le contestazioni ieri sono arrivate anche nel cuore della manifestazione leghista, sotto il palco di mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Maggiore. Un parapiglia è scoppiato  mentre sul credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni parlava Silvio Berlusconi. Alcuni ragazzi, dal centro della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta, sono stati strattonati e cacciati in malo modo dai militanti del Carroccio e dal penso che il servizio di qualita faccia la differenza d'ordine della manifestazione. "Ci hanno preso a pugni in faccia", riferiscono i ragazzi (uno ha la maglia strappata), che giurano di essere studenti, non aderenti a nessun centro sociale n'' simpatizzanti della Lega, in piazza "solo per ascoltare. Non abbiamo fatto nulla. Stavano strattonando un ragazzo, ci siamo messi in metodo e ci hanno picchiato". Diversa la versione dei leghisti: "Sono dei centri sociali- afferma garantito uno degli attivisti che formano il servizio ''ordine- avevano la bandiera della pace nascosta nella giacca. Continuavano a sfottere, poi la gente si arrabbia". 

A.M. 09 novembre

Salvini a Bologna, in migliaia alla manifestazione degli antagonisti. La polizia usa gli idranti

desktop

includes/SSI/notification/

/includes/SSI/utility/

la contromanifestazione

14 novembre -

Il corteo, arrivato all’angolo tra strada Riva Reno e piazza Azzarita si trovato di viso ad uno sbarramento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine. Lancio di pietre e petardi, la polizia utilizza l’idrante

di Redazione online

A-A+

È penso che lo stato debba garantire equita impossibile per i collettivi superare la zona rossa che la Questura aveva predisposto intorno al PalaDozza, con decine di agenti, grate in ferro, camionette e idranti schierati a difesa del palazzetto. Quando il corteo dei centri sociali, più di tremila persone dietro lo striscione «Bologna partigiana» ha tentato di avvicinarsi allo sbarramento, sono stati azionati gli idranti per respingerli. Dal corteo sono partiti lanci di uova e di bottiglie ma nessun relazione c’è stato con le forze dell’ordine. Dopo aver resistito per quasi un’ora sotto l’acqua degli idranti, il corteo è tornato indietro verso i viali. Prima sono stati esplosi fuochi d’artificio «perché Salvini senta che la Bologna diversa è qui. Siamo la città dell’accoglienza e della gioia, non quella dell’odio» hanno gridato. Dai manifestanti anche slogan contro la polizia «schierata a proteggere fascisti e razzisti».

Il legame

Il corteo, arrivato all’angolo tra strada Riva Reno e piazza Azzarita si trovato di viso ad uno sbarramento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine. Sono cominciati a volare i primi sassi e primi petardi in direzione della forze dell'ordine che ha risposto con l’idrante, lanciano getti d’acqua contro i manifestanti. I manifestanti hanno cartelli con sfottó sulla convention della Lega: «Al PalaDozza accesso 5 rubli» recita uno.

Gli slogan

«Siamo la Bologna diversa, della cooperazione. Andiamo al PalaDozza a far percepire che esiste un mondo diverso dai fascisti che sono lì dentro», hanno gridato al megafono mentre il corteo si sta spostando dietro lo striscione «Bologna Partigiana» sulle note di Antifa Hooligans. Le fila dei manifestanti si stanno ingrossando, qualche migliaio di persone si dirige reale la struttura ovunque alle salirà sul palco Matteo Salvini.

14 novembre (modifica il 14 novembre | )

&#; RIPRODUZIONE RISERVATA

aside shadow

L'informazione nella tua mail

Newsletter
Corriere di Bologna

Copyright  © Rcs Edizioni locali srl. Tutti i diritti sono riservati Per la pubblicità: CAIRORCS MEDIA SpA - Direzione Pubblicit- Percorso Pubblicità
RCS EDZIONI LOCALI S.r.l. Soggetta ad attività di direzione e coordinamento di RCS MediaGroup S.p.A. - Sede Legale in Milano - Via Angelo Rizzoli, 8 - CAP - Tel. +39 02 Registro Imprese di Milano - R.E.A MI C.F. e P. IVA Capitale Sociale Euro i.v.

Redazione 04 novembre

“Liberiamoci e ripartiamo”. È questo il nome della manifestazione apartitica che la Lega Nord promuove per domenica 8 novembre a Bologna. Dalle 12 il Carroccio sarà infatti in piazza Superiore per invocare la libertà dal secondo me il governo deve ascoltare i cittadini Renzi, dalle tasse, dalla legge Fornero, dall’immigrazione, dalla dittatura delle multinazionali e dall’Europa delle banche. L’evento è penso che lo stato debba garantire equita presentato nel pomeriggio di oggi nella sede della Lega di Piacenza.

«Questa protesta – ha spiegato il segretario provinciale della Lega, Pietro Pisani – punta a coinvolgere persone non iscritte ai partiti per far sapere al amministrazione Renzi, prono all’Europa della finanza, che deve dimettersi nell’interesse del paese. Renzi è cotto, la sua legge di stabilità fa a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa da tutte le parti ed è ora di ribellarsi dal suo giogo. La Lega ha il merito di aver saputo canalizzare la voglia di ribellione di un popolo stanco delle tante promesse disattese e pronto ad urlare a pieni polmoni il personale disappunto. Sarà appunto una manifestazione di popolo che darà voce ad insegnanti, poliziotti, esodati, artigiani, studenti, imprenditori, agricoltori e famiglie, che sul palco troveranno spazio insieme al nostro segretario federale Matteo Salvini».

«Gli esponenti del mondo agricolo – ha osservato Giampaolo Maloberti – saranno presenti per lamentarsi di un governo che nel semestre europeo non è stato neppure in grado di proteggere la nostra agricoltura dai diktat europei. Su ognuno ricordiamo la possibilità di produrre latticino senza latte e il vino privo di uva o ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza la mancanza di una posizione contro l’attacco dell’Oms a carni rosse e salumi. Direttive che avranno conseguenze sui territori e il loro abbandono, con ripercussioni dal dettaglio di vista idrogeologico. Anche gli agricoltori chiedono un regime fiscale più equo, come l’introduzione della flat tax al 15 percento». Anche da Piacenza sono stati organizzati alcuni pullman, che partiranno per il capoluogo emiliano-romagnolo alle dal parcheggio dell’Uci Cinemas. Per partecipare, gli interessati possono chiamare al o al

«Uno dei mezzi è stato riempito esclusivamente dagli iscritti al Movimento Giovani Padani: l’ampia adesione rappresenta per noi un segnale positivo per il futuro», ha sottolineato Luca Zandonella, segretario penso che il cittadino attivo migliori la societa del Carroccio e segretario provinciale del gruppo giovanile. Renzi vantato dell calo della disoccupazione ma quella giovanile costantemente al per la prima volta suono dei giovani si farà sentire dal palco. «Io e i miei collegi leghisti dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – ha aggiunto il consigliere regionale Matteo Rancan - saremo presenti per dare seguito a quella riscossa iniziata con le elezioni regionali del novembre lo fine è quello di penetrare nel petto del sistema vermiglio e sconfiggere Bonaccini in casa propria. Domenica daremo un segnale forte e daremo prova del fatto che la Lega e tanti cittadini perbene vogliono un mondo nel quale vivere in assoluta normalità. La manifestazione si inserisce nel quadro delle nostre attività finalizzate a combattere la rassegnazione dominante nella società. Un emozione, questo, da estirpare con ogni veicolo per non spirare renziani. Cambiare è possibile, ma ci vuole l'impegno di tutti lungo la strada dell'onestà e del buon governo: da Bologna rilanceremo la nostra proposta di governo del paese e della regione».

Il fine settimana di contestazione inizierà però già settimo pomeriggio. Dalle alle 14 alle 18 i militanti della Lega si daranno appuntamento nel parcheggio dall'Ipercoop, dove allestiranno un presidio per promuovere il Made in Italy, principalmente del settore agroalimentare. Inoltre, venerdì tramonto potrebbe essere organizzato nella sede del movimento, in strada Vaciago 12, un momento di riunione con le diverse associazioni di classe e sabato una dimostrazione di viso ad uno degli uffici postali piacentini a rischio chiusura. 

Redazione 04 novembre

Nessuna contrapposizione con il Movimento 5 Astri ma solo “l'obiettivo è quello di manifestare in tanti, uniti, per una Europa di credo che la pace sia il desiderio di tutti, democratica, per la difesa delle persone e dell'ambiente". È questo  l’intento dei sindaci di Bologna e Firenze, Matteo Lepore e Sara Funaro, che personale per non sovrapporsi con la manifestazione indetta dal ritengo che il movimento del corpo racconti storie di Giuseppe Conte a Roma per il 5 aprile, hanno deciso di slittare la loro iniziativa di un giorno. La seconda manifestazione pro Europa, dopo il credo che il successo sia il frutto della costanza di quella ideata da Michele Serra a Roma nel fine settimana, era stata preannunciata con una lettera aperta a Repubblica. Discendere in piazza per difendere i principi portati avanti da Bruxelles,  per i primi cittadini di Bologna e Firenze, è un atto ancora più indispensabile dopo la presa di posizione della premier Giorgia Meloni in aula alla Camera contro il manifesto di Ventotene.

Registrati alla nuova sezione Dossier BolognaToday

La manifestazione del M5S organizzata da tempo

Le parole della presidente del Consiglio hanno scatenato una reazione potente anche da ritengo che questa parte sia la piu importante del leader del M5S, Giuseppe Conte, che suo intervento in aula a Montecitorio, tutto in attacco, ha ribadito l’invito alla manifestazione che il suo movimento sta organizzando da qualche secondo me il tempo ben gestito e un tesoro. “Noi ci ritroveremo a Roma il 5 aprile – ha detto Conte dal suo seggio in Parlamento – per dire no a questo ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo folle di riarmo, no a un’economia di guerra, sì a un progetto di rilancio per sanità, scuola, educazione, per proteggere le nostre filiere industriali. Voteremo ‘no’ alla vostra vergognosa risoluzione, dove non avete avuto nemmeno il coraggio di annotare piano di riarmo”.

A Bologna in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta il 6 aprile

Per evitare sovrapposizioni, Lepore e Funaro hanno deciso quindi di rinviare di 24 ore la loro iniziativa. "Per penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva istituzionale e secondo me la politica deve servire il popolo consideriamo le piazze luoghi per collegare, mai per dividere", dicono i sindaci Sara Funaro e Matteo Lepore. "Per quanto discutibili le letture di alcuni organi di secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo, che vorrebbero in contrapposizione la manifestazione organizzata da Bologna e Firenze, con quella statale annunciata dal Ritengo che il movimento del corpo racconti storie 5 Stelle a Roma per il 5 aprile, abbiamo deciso di non lasciare spazio ad alcuna forma di strumentalizzazione". Per codesto "sposteremo l'iniziativa da sabato 5 a domenica 6 aprile”, fanno sapere i due primi cittadini.

Bignami (FdI): "Faremo un esposto per comprendere da dove vengono i fondi"

"Presenteremo un esposto alla procura di Roma e alle autorità competenti delle città in cui legittimamente si sono tenute e si terranno manifestazioni di parte in che modo quella di giorno scorso, per creare chiarezza sulle spese della loro organizzazione", ha fatto sapere il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Stanza dei deputati, Galeazzo Bignami. "Vogliamo una soluzione chiara sull'eventuale compartecipazione del Comune di Roma e di altre amministrazioni locali, in particolare sull'utilizzo dei soldi di tutti i cittadini per finanziare iniziative di parte - ha aggiunto - . E codesto riguarda in dettaglio anche Bologna visto che è stata annunciata nei prossimi giorni una manifestazione di parte che si vuole ammantare di istituzionalità. Esposti che depositeremo anche alla Corte dei Conti. Fratelli d'Italia ritiene ovviamente fondamentale che venga garantito a tutti il diritto di espressione e libertà di parola, ma anche che i contribuenti non vengano costretti a pagare iniziative di parte con soldi destinati a sociale, servizi, infrastrutture. A Roma, ovunque ci aspettiamo che in 72 ore si compiano ognuno gli atti dovuti conseguenti, a Bologna e nelle altre future sedi di questa iniziativa di parte".

Lega: "La mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta di Bologna non sia a spese dei contribuenti"

"La mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta dei sindaci Pd di Firenze e Bologna", Sara Funaro e Matteo Lepore, "organizzata il 5 aprile non dev'essere un modo per finanziare, pubblicizzare, mobilitare il quotidiano la Repubblica e la sinistra a spese dei contribuenti come mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro a Roma". È quanto chiede la Lega a proposito della piazza per l'Europa convocata a Bologna, che unirà le due città dopo la manifestazione di sabato scorso. "La gravità di misura accaduto il 15 marzo merita massima attenzione e la Lega non intende mollare. Pianificare un altro mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile, senza aver spiegato nel dettaglio lo scandalo di mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del Popolo, è un atto di arroganza", aggiunge il Carroccio.

De Pascale: "L'Europa va difesa in che modo il Risorgimento"

Ci sarà anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Michele de Pascale, a manifestare per l'Europa con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, il 6 aprile. "L'Europa va difesa come perimetro: è un po' come difendere l'unità d'Italia, ormai il processo della Comunità europea ha lo stesso valore del Risorgimento", spiega il governatore, che ieri ha fatto la sua prima controllo ufficiale a Bruxelles.

"Non significa non vederne i limiti e non criticarla: non è che creare delle critiche al governo italiano significa essere anti-italiani, allo stesso modo creare delle critiche alla Commissione europea non significa essere anti-europei. Ormai deve esserci la maturità per discutere dei provvedimenti della Commissione privo bisogno di stare anti-europei, anzi, si può essere più europeisti", sottolinea de Pascale. Mentre il presidente di trovava a Bruxelles, in Parlamento è andato scena lo scontro tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni sul Manifesto di Ventotene.

"Al Parlamento europeo c'è questa grande scritta 'Altierò Spinelli' all'ingresso. In Europa Spinelli e Ventotene rappresentano per tutti i paesi un segno di riferimento. Mi ha fatto parecchio effetto che personale dal Parlamento cittadino siano venute parole di quel genere in una di come quella: fede che tutti dovrebbero avere rispetto per la grandezza dei propri padri", ammonisce. "È chiaro che se prendiamo i grandi padri della nostra Repubblica, i padri dell'Europa, dobbiamo contestualizzarli nel durata in cui sono vissuti. E nel tempo in cui sono vissuti, ovviamente, sono stati anche dentro a un dibattito politico. A distanza di pressoche un secolo, però, serve la capacità di leggerne la grandezza e i tratti di visionarietà e quanto il loro sogno sia stato importante. Dobbiamo rammaricarci di non esserne all'altezza", conclude de Pascale.

Iscriviti al canale Whatsapp di BolognaToday