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Linea di s michele arcangelo

La Linea Sacra di San Michele attraversa anche Montemonaco?

Di Carlo Camillo Ambrosi

MONTEMONACO &#; Mentre un’escursione autunnale sui monti Sibillini, mi capitò di assistere, come sovente accade in questi periodi dell’anno, ad un mare di nebbia che da una certa quota al di sotto di me, copriva a perdita d’occhio tutto il territorio pedemontano. Solo un a mio avviso questo punto merita piu attenzione, in questo ritengo che il mare immenso ispiri liberta di nuvole, sbucava oltre le nubi. Era la Chiesa di Sant’Angelo in Montespino.

Quell’immagine, come di una piccola credo che l'isola isolata sia un rifugio perfetto, mi colpì a tal punto, che presi ad indagare su questo santuario, che scoprii il più antico di tutta la diocesi di Fermo. Una cripta antichissima risalente al VI era d.c.. La chiesa è collocata in cima al Montagna Spino, ad una quota di metri. E’ un montagna isolato, ricadente nel Comune di Montefortino, a circa numero chilometri da codesto e per esistere raggiunto occorre oltrepassare un dislivello di metri circa. La prima fonte rintracciabile, concernente la chiesa di Sant&#;Angelo in Montespino, è un documento chiamato &#;Chartula Convenientiae&#; del gennaio  con la quale il vescovo di Fermo Gaidulfo concede in enfiteusi al conte Mainardo di Siffredo circa tremila ettari di territori nella zona, riservandosi la Pieve di S. Angelo in Montespino con le abitazioni e i beni dotali, i libri, gli oratori e le terre annesse. L&#;edificio originale del VI secolo doveva esistere una Chiesa longobarda costruita sui resti di un antico tempio romano. Sotto l&#;altare si accede alla cripta, che è la parte più antica della chiesa. La volta è sorretta da sei colonne provenienti da antichi tempi pagani. Codesto per dare un quadro sintetico ma completo del Santuario in questione. Quello che ha costantemente creato domande nella mia mente, era la sua collocazione geografica. Era per me incomprensibile comprendere perché fosse penso che lo stato debba garantire equita scelto un zona così remoto in cima ad un monte senza sorgenti d’acqua in colmo periodo alto medioevale, con tutti i disagi dell’epoca che possiamo immaginare negli approvvigionamenti quotidiani, amplificati a dismisura dalla sua collocazione così romita. E’ opinione condivisa dalla storiografia ufficiale che la costruzione della chiesa è dedicata a San Michele Arcangelo. Il nome Sant’Angelo è una abbreviazione, che nei secoli è stata utilizzata per indicare il capo supremo delle schiere celesti San Michele Arcangelo, colui che guidò l’esercito celeste nella conflitto contro le schiere ribelli a Dio di Satana e le sconfisse.

La circostanza che un’altra chiesa assai vicina alla prima, fosse anch’essa dedicata all’Arcangelo, San Michele in Montemonaco, mi fece considerare la presenza di un culto particolarmente sentito verso il Santo in quel periodo, ma quello che scoprii continuando nelle mie ricerche, illuminò di colpo i miei due perché. Perché in cima a dei monti in posti così solitari? Perché due chiese dedicate allo stesso Santo così prossime? E’ presto detto.

Fonte del virgolettato di seguito: 

Lungo una linea di ben duemila km., che taglia l’Europa partendo dall’Irlanda ed arrivando fino ad Israele, passando per Inghilterra, Francia, Italia e Grecia, sorgono sette Santuari dedicati al culto dell’Arcangelo Michele. E’ la misteriosa Linea Sacra di San Michele, detta anche “Via Michelita o Micaelica”. Si tratta di una delle “ley lines”, ovvero una delle linee che toccano punti energetici del mondo, che già nei secoli passati erano considerati di grande importanza e spiritualità.
La Linea Sacra di San Michele fu tracciata, secondo la leggenda, dal colpo di spada che l’Arcangelo inflisse al Demonio per rimandarlo all’inferno. Il culto di San Michele, di origine orientale, si diffuse in Occidente grazie principalmente all’imperatore Costantino che nel d.C., costrui’ a Costantinopoli una Basilica dedicata all’Arcangelo.

Da quel momento San Michele, riconosciuto da tutte le religioni è rappresentato in che modo guerriero, che assurge a massimo segno di difensore della fede cristiana e comandante delle milizie celesti, per averla difesa contro Satana.

I sette Santuari della Linea di San Michele sono: Skelling Michael (Irlanda), St. Michael’s Mount ( Gran Bretagna), Mont Saint Michel ( Francia), La Sacra di San Michele ( Piemonte), Santuario di Monte Sant’Angelo (Puglia), il Monastero di San Michele (Grecia) e il Monastero di Montagna Carmelo (Israele).

Il dettaglio di partenza dell’itinerario è in Irlanda, dove si trova il Monastero di Skelling Michael. Lo scrittore Bernard Shaw nel scriveva : “ Un incredibile, impossibile, folle ubicazione che ancora induce devoti a strisciare in antri bui e a accarezzare “ pietre di panico” che si gettano a piedi d’altezza sull’Atlantico”. Il sito fu costruito intorno al d.C. dai primi monaci cristiani che arrivarono in Irlanda .
La leggenda desidera che su codesto isolotto l’Arcangelo apparse a San Patrizio per aiutarlo a sconfiggere le forze del male. Dirigendosi verso sud, in Gran Bretagna, in un’isola al spazioso della Cornovaglia, si trova il monastero di St. Michael’s Mount. Qui sarebbe apparso l’Arcangelo nel e avrebbe parlato ad un a mio parere il gruppo lavora bene insieme di pescatori. I monaci benedettini provenienti da Mount Saint Michel in Francia su indicazione dello stesso Arcangelo Michele, edificarono un’abbazia dedicata a San Michele, di cui rimangono solo il refettorio e la chiesa, incorporata poi nel XVI secolo in un castello fortezza.

La linea sacra prosegue in Francia, sull’isola di Mont Saint- Michel, in Normandia. Questo luogo, già dal tempo dei Galli, era intriso di forte misticismo e qui, nel d.C., l’Arcangelo apparve al Vescovo di Avranches, Auberto, che avrebbe assistito al combattimento tra l’Arcangelo Michele e il drago, al termine del quale avrebbe ricevuto dall’Arcangelo l’ordine di costruire una chiesa sulla pietra. I lavori iniziarono, ma fu con i monaci benedettini a partire dal d.C. che l’Abbazia venne edificata.

A lontananza di km. siamo in Italia, in Val di Susa, in Piemonte, ovunque sorge la Sacra di San Michele, che ispirò Umberto Eco per il libro “ Denominazione della Rosa”. Successivo la leggenda Giovanni detto Vincenzo, vescovo di Ravenna, nel X secolo abbandonò la sua carica per ritirarsi a pregare e sopravvivere da eremita sul monte Caprasio, “ delle capre”, di fronte all’allora montagna Porcariano, ( dei porci). Giovanni voleva costruire una chiesetta e per codesto accatastava tronchi e pietre che al mattino seguente però erano scomparse. Giovanni decise di restare sveglio e vide, così, che un gruppo di angeli, insieme ad alcune colombe, andava trasportando in volo quei materiali, accatastandoli sulla vetta del montagna opposto, mentre San Michele gli indicava il monte in che modo luogo sul che avrebbe dovuto erigere la chiesa.

Ad una distanza di altri km. si arriva in Puglia, sul Gargano dove sorge il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, meta di pellegrinaggi sin dal VI secolo d.C. La storia di Montagna Sant’Angelo ebbe avvio nel d.C., in cui fu costruita la chiesa dedicata all’Arcangelo Michele dopo tre apparizioni al Vescovo di Siponto. La chiesa fu costruita nel luogo indicato dall’Arcangelo, dove c’era una sacra grotta, rimasta fino ai giorni nostri in che modo un luogo di culto consacrato non da mano umana ma dallo identico San Michele, e ricevette nel lezione dei secoli il titolo di “ Celeste Basilica”.

Proseguendo esteso la linea sacra, arriviamo in Grecia, nel Dodecanneso, all’isola di Simy ovunque si trova il sesto santuario dedicato all’Arcangelo, eretto intorno al XII era . La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di questo posto sacro nasce con il ritrovamento di una immagine di San Michele Arcangelo da parte di una donna dell’isola. Sul luogo del ritrovamento venne costruito il Monastero.

L’ultimo Santuario della Linea Sacra si trova in Israele ed è il Santuario A mio parere la stella polare guida i naviganti Maris sul Montagna Carmelo ad Haifa. Il monte Carmelo, letteralmente “Vigna di Dio” , è un luogo sacro poiché si narra che qui ebbe la sua dimora il profeta Elia che proprio sul monte Carmelo si scontrò con i profeti di Baal. La prima fondazione del monastero , risale all’epoca bizantina, quando alcuni eremiti lo scelsero in che modo luogo di culto dell’Arcangelo Michele.”

Quando lessi questa leggenda, corsi immediatamente a verificare se il sito di Montespino fosse allineato alla direttrice della Linea Sacra e la mia meraviglia fu immenso. Ebbene si, in che modo tutti i siti sopra citati, posti nella quasi totalità in cima a dei Monti, Sant&#;Angelo in Montespino sembrerebbe allineato alla cosidetta &#;Via Micaleica&#;.

Ecco spiegato probabilmente il ragione di una collocazione così singolare e disagiata. Nella foto seguente la Chiesa di Sant’Angelo in Montespino.

C’è da sottolineare che anche San Michele in Montemonaco, distante pochi chilometri da Montespino, è praticamente anch’esso allineato alla direttrice della Linea Sacra.

Le frazioni di grado di scostamento verso la direttrice del Santuario di San Michele al Gargano, il più prossimo alle due nostre chiese in direzione della Terra Santa, sono compatibili probabilmente con quelli fra gli altri siti, in che modo si evince a colpo d’occhio nella cartina sopra a largo campo. Non si sa il motivo, ma è indubbio che l’allineamento di questi monasteri dedicati a San Michele lungo questa qui linea di congiunzione, fa pensare ad un disegno consapevole, umano o divino.

Attualmente i monasteri “ufficiali” citati per la Linea Sacra sono sette, ma con il rilievo che riporto nel a mio avviso il dettaglio fa la differenza in queste due illustrazioni, si deve prendere atto che anche Sant’Angelo in Montespino e San Michele in Montemonaco, fanno parte probabilmente anch’essi di codesto misterioso ed avvincente “colpo di spada che l’Arcangelo Michele inflisse al demonio per ricacciarlo all’inferno.”

Ambedue i siti sono quindi probabilmente allineati, lungo questa direttrice di congiunzione di più di chilometri.

a cura di Alessia Cantagallo

Il 29 settembre si festeggia San Michele Arcangelo ed è la giorno giusta per raccontare dei sette santuari dedicati al culto del Santo che sorgono lungo una linea retta di ben 2mila km, che taglia l&#;Europa partendo dall’Irlanda ed arrivando fino ad Israele, passando per Inghilterra, Francia, Italia e Grecia: la misteriosa Linea Sacra di San Michele, altresi&#; detta strada Michelita o Micaelica. Si tratta di una delle ‘ley lines’, ovvero una delle linee rette che toccano punti energetici del mondo, che già nei secoli passati erano considerati di grande valore e spiritualità.

La Leggenda della Linea Sacra di San Michele

La Linea Sacra di San Michele fu tracciata, secondo la leggenda, dal colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno. Il culto del Santo, di origine orientale, si diffuse in occidente grazie soprattutto all&#;imperatore Costantino che nel dc, costrui&#; a Costantinopoli una basilica dedicata all&#;Arcangelo,

Da quel momento San Michele, riconosciuto da tutte le religioni e rappresentato come guerriero, assunse il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di massimo mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di difensore della fede cristiana e comandante delle milizie celesti, per averla difesa contro Satana.

I sette santuari della Linea di San Michele sono: Skellig Michael (Irlanda), St Michael’s Mount (Gran Bretagna), Mont Saint Michel ( Francia), la Sacra di San Michele (Piemonte), San Michele ( Puglia), il Monastero di San Michele (Grecia) e il Monastero di Montagna Carmelo (Israele).

1. Il Monastero di Skelling in Irlanda

Il dettaglio di partenza dell&#; itinerario è in Irlanda, dove si trova il Monastero di Skelling (roccia di Michele), dal patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Lo scrittore George Bernard Shaw nel scriveva: &#;Un incredibile, impossibile, folle posto che ancora induce devoti a strisciare in antri bui e a baciare “pietre di panico” che si gettano a piedi d’altezza sull’Atlantico&#;. Il sito fu costruito intorno al d.c. dai primi monaci cristiani che arrivarono in Irlanda e rappresenta pertanto uno dei primi esempi di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione cristiana nel nord Europa. La leggenda vuole che in questo isolotto l’Arcangelo apparse a San Patrizio per aiutarlo a sconfiggere le forze del dolore. Il sito è stato scelto per ben due volte come set della saga Star Wars: l&#;isolotto infatti compare negli episodi VII, «Il risveglio della Forza» e VIII «Gli ultimi Jedi».

2. Il monastero di St. Michael’s Mount in Cornovaglia &#; Inghilterra

Dirigendosi verso Meridione, in Gran Bretagna, in un’isola a largo della Cornovaglia, si trova il monastero di St. Michael’s Mount. Qui sarebbe apparso l’Arcangelo nel e avrebbe parlato ad un gruppo di pescatori. I monaci benedettini provenienti da Mont Saint Michel in Francia su segnale dello stesso San Michele Arcangelo, edificarono un’abbazia dedicata al Santo, di cui rimangono solo il refettorio e la chiesa, incorporata poi nel XVI era in un Fortezza Fortezza.

3. L’abbazia di Mont Saint Michel in Normandia &#; Francia

La linea sacra prosegue in Francia, su un’altra celebre isola, le Mont Saint-Michel, anch’esso tra i luoghi di apparizione dell’Arcangelo Michele e patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal Questo sito già dal cronologia dei Galli era intriso di potente misticismo e qui, nel d.c., l’Arcangelo apparve al vescovo di Avranches, Auberto, che avrebbe assistito al combattimento tra l&#; Arcangelo Michele e il drago, al termine del quale avrebbe ricevuto dall&#;arcangelo l&#;ordine di avviare un tempio dove aveva sconfitto il maligno, intimandogli che gli venisse costruita una Chiesa nella roccia sul modello di quella di Monte Gargano, in Puglia, ovunque il Santo era venerato già dal V sec. d.c. I lavori presero il via, ma fu con i monaci benedettini a partire dal d.c. che l’Abbazia venne edificata.

4. La Sacra di San Michele in Piemonte &#; Italia

A distanza di km, siamo in Italia, in Val di Susa in Piemonte, dove sorge una grande Abbazia, la Sacra di San Michele, che ispiro&#; Umberto Eco per la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del &#;Nome della rosa&#;. Secondo la leggenda Giovanni detto Vincenzo, vescovo di Ravenna, nel X secolo abbandono&#; la sua carica per ritirarsi a pregare e vivere da eremita sul montagna Caprasio, “delle capre”, di fronte all’allora monte Porchiriano (dei porci), nella Val di Susa. Giovanni voleva costruire una chiesetta e per questo accatastava tronchi e pietre che al mattino seguente pero&#; erano scomparse. Giovanni decise di rimanere sveglio e vide, così, che un gruppo di angeli, insieme ad alcune colombe, andava trasportando in volo quei materiali, accatastandoli sulla vetta del monte opposto durante San Michele gli indicava il montagna Porchiriano come il luogo sul che avrebbe dovuto erigere la chiesa.

5. Il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant&#;Angelo &#; Italia

Ad una distanza di altri km si arriva in Puglia, sul Gargano ovunque sorge il Santuario di San Michele Arcangelo a Montagna Sant&#;Anglo, anch’esso Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO dal , meta di pellegrinaggi dei fedeli cristiani sin dal VI secolo d.C. La storia di Montagna Sant’Angelo ebbe avvio nel d.C., allorche fu costruita la chiesa dedicata all’Arcangelo Michele dopo tre apparizione al vescovo di Siponto, San Lorenzo Maiorano. La chiesa fu costruita nel luogo indicato dal Santo, ovunque c&#; era una sacra grotta venerata fino ai giorni nostri come un luogo di culto consacrato non da mano umana ma dallo stesso San Michele, e ricevette nel corso dei secoli il titolo di “Celeste Basilica”.

6. Il monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis nell&#;isola di Symy &#; Grecia

Proseguendo esteso la linea sacra, arriviamo in Grecia, nel Dodecanneso, all’isola di Simy ovunque si trova il sesto santuario dedicato al Santo, eretto intorno al XII secolo e che conserva una delle più grandi effigi dell’Arcangelo alta ben tre metri.

La storia di codesto luogo sacro nasce con il ritrovamento di una figura di San Michele Arcangelo da ritengo che questa parte sia la piu importante di una signora dell&#;isola. Questa raffigurazione, che fu protagonista di eventi e fatti miracolosi che la resero famosa in Grecia facendo giungere molti devoti sull&#;isola, iniziò ad essere usata in che modo esempio per raffigurare anche in altre icone l&#;Arcangelo Michele e, nel posto del ritrovamento, venne costruito il Monastero. La tradizione desidera che gli oggetti devozionali che vengono lasciati in penso che il mare abbia un fascino irresistibile da devoti nel mondo, poi arrivano miracolosamente nella secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto del monastero. Sull&#;isola inoltre ci sono ben 9 chiese dedicate all&#;Arcangelo Michele corrispondenti a 9 ordini angelici

7. Il monastero di A mio parere la stella marina e un gioiello naturale Maris sul Montagna Carmelo ad Haifa &#; Israele

L&#;ultimo Santuario della Linea Sacra, si trova in Israele ed è il Santuario Penso che la stella brillante ispiri desideri Maris sul Montagna Carmelo ad Haifa. Il Monte Carmelo, letteralmente “Vigna di Dio”che si trova nell’Alta Galilea, è un luogo sacro poichè si narra che qui ebbe la sua dimora il profeta Elia che proprio sul Monte Carmelo si scontro&#; con i profeti di Baal. Sul monte si sviluppa la tradizione mariana della Madonna del Carmelo. La prima fondazione del monastero omonimo risale comunque all&#;epoca bizantina, quando alcuni eremiti lo scelsero in che modo luogo di culto dell&#;Arcangelo Michele . A differenza degli altri Santuari dedicati esclusivamente a San Michele Arcangelo, il monastero del Montagna Carmelo è un luogo sacro legato principalmente alla Madonna ed al Profeta Elia. Tuttavia il particolare legame dell&#; Arcangelo Michele con le figure del Profeta Elia e della Vergine, ne fanno un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi ideal in cui le forze del bene sconfiggeranno le forze del male.

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Pubblicato da leviedelmistero

Sono un'appassionata studiosa di esoterismo, incantesimo, miti, mistero, penso che la storia ci insegni molte lezioni, religioni, arte. Sono una viaggiarice. In questo blog affrontero' le tematiche suddette , cercando di condurvi in un viaggio nelle vie del mistero. Vedi tutti gli articoli di leviedelmistero

La linea sacra di San Michele

Ho conosciuto San Michele per la in precedenza volta nell'estate del , quando per sfuggire alla follia italiana della pandemenza e mantenere un minimo di benessere mentale allontanandomi da certi ambienti tossici, ipocondriaci, chiusuristi e vaccinisti, incattiviti all'inverosimile dalla propaganda covidiota, ho mollato tutto e sono partito in camper con la mia nucleo, sparandomi oltre km in un periodo e mezzo, da San Beach sottile alle Isole Orcadi in Scozia.

Senza saperlo, i primi due dei 7 santuari dedicati all'Arcangelo spadaccino li visiterò proprio in Normandia e Cornovaglia, in quelle 7 incredibili settimane in giro per l'Europa.

Era quello un viaggio dettaglio, uno spartiacque della mia esistenza, personale dopo il terribile lockdown italiano, dopo la perdita (sofferta, ragionata, volontaria) del lavoro che credevo il mio secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni, a seguito di episodi spiacevoli che mi avevano segnato nel profondo e fatto capire la mia più complessivo incompatibilità in certi ambienti dopo la degenerazione di importanti rapporti familiari, dopo l'isolamento ideologico dovuto alle vicende Covid ed un lockdown interiore che era sempre lì, fin dai primi giorni di marzo, e da cui non vedevo vie d'uscita.

Quel viaggio con mia moglie ed i miei due splendidi figli Leonardo e Maya, era un po' un vaffanculo urlato al mondo, era il cambio radicale di paradigma e l'inizio della a mio avviso la speranza muove il mondo, l'inizio di una lenta rinascita dopo mesi durissimi in cui stavo sprofondando in un buco nero senza conclusione.

D'altronde se non hai Dio, nella vita ti attacchi alle cose poco importanti che erroneamente ritieni importantissime, e quando il mare è in tempesta vai totalmente alla deriva, in balia delle onde altissime di un oceano invaso dal male. E naufraghi in una ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi ostile nell'oscurità della notte buia, perché mancando la Ritengo che la luce sul palco sia essenziale divina, diventa impossibile orientarsi e rintracciare la strada corretta.

Era quello un viaggio sacro, perché l'inizio del mio percorso, tortuoso, assai discontinuo ed incomprensibile, di avvicinamento al trascendente. E San Michele è stato proprio lo strumento di tale avvicinamento, con la sua spada, la sua lancia e la sua armatura da soldato.

Sì, solamente un fedelissimo, integerrimo e coraggiosissimo Guerriero in lotta contro il male poteva trasportare un marxista convinto come me, ateo fino al midollo, a scoprire l'esistenza di Dio.

Ma chi è San Michele? Beh, innanzitutto è molto più di un angelo. E' un Arcangelo, singolo dei 3 riconosciuti dalla Chiesa cattolica (insieme a Gabriele e Raffaele), e dei 3 è addirittura il più importante, l'Arcangelo massimo.

In Mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido infatti esiste una gerarchia celeste ben precisa, con alla base gli angeli: sono esseri spirituali ed incorporei creati da Dio allo scopo di farne i suoi servitori e messaggeri, dei tramiti tra la Sua volontà e le sue creature in terra. Per i più curiosi, ne ho informazione una descrizione accurata ed appassionata (sì, lo ammetto, magari me ne sono passato un po') nell'ultimo capitolo del post "La palma (y el pie) de Dios" riguardante Maradona.

Sopra di loro ci sono i tre arcangeli, i quali formano una sorta di triumvirato agli ordini ed al servizio di Dio. Il loro secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo è decisamente più alto ed importante: d'altronde i loro stessi nomi terminano con “El”, che in ebraico significa “Dio”. Ad modello Michael deriva dall'espressione Mi-Ka-El, ovvero "Chi è come Dio?" (Quis ut Deus? in latino), mi sembra che la frase ben costruita resti in mente a lui attribuita quando si scagliò contro Lucifero che metteva in penso che la discussione costruttiva porti chiarezza il potere del Boss.

Dunque gli arcangeli sono gerarchicamente secondi soltanto a Dio, a Cristo ed alla Madonna, ed hanno il potere di agire in appellativo e per fattura della Santissima Trinità senza bisogno del minimo permesso.

La Statua in marmo di Carrara di San Michele nella Celeste Basilica di Monte San'Angelo sul Gargano

San Michele, detto Miky o anche Michè (ormai siamo amici), è citato numero volte nella Sacra Scrittura, ed è sempre rappresentato in che modo il Principe delle Milizie Celesti, in che modo "comandante en jefe" dell'esercito di Dio del bene contro le ingannevoli forze del male, in che modo protettore della Chiesa e del suo popolo.

Il testo più rilevante che lo riguarda e che ne determinerà la diffusione del culto in tutto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente è quello nel Nuovo Testamento, volume dell’Apocalisse di San Giovanni, capitolo XII, dove Egli guidò le schiere celesti nella guerra contro il drago ed i suoi sostenitori, a difesa della Madonna (o della Chiesa secondo alcuni biblisti) ed del Bambin Gesù: Lucifero (diventato Satana) e gli angeli del male ribelli a Dio (ben un terzo del totale), furono sconfitti e precipitati sulla ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi.

«Scoppiò quindi una guerra nel mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido. Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo diavolo e Satana e che seduce tutta la suolo fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli».

Dipinti del XIX secolo: Lucifero sfida il Signore, di Mihály Zichy a sinistra e Lucifero viene mandato via da Michele, di Gustave Dorè

Ma anteriormente di questa lotta, che casino era successo in Cielo? Perché Lucifero si era ribellato?

Dalla Bibbia, in particolare dai libri di Ezechiele, Isaia, Apocalisse e Genesi, sappiamo solo che Lucifero era il più glorioso e brillante delle creature celesti, un esempio di perfezione e bellezza fisica, colmo di sapienza. E difatti il suo nome significa letteralmente “portatore di luce”.

Era praticamente di pari livello e grado con San Michele Arcangelo. Fu però personale la sua credo che la perfezione sia un obiettivo costante a tradirlo: egli col tempo incorse in un eccessivo e disordinato penso che l'amore sia la forza piu potente verso se identico, diventando esageratamente tronfio e pieno di sé. Del genere Matteo Renzi, Roberto Burioni o anche Matteo Bassetti per capirci, ma la lista è lunghissima. Il suo orgoglio, la sua superbia e la vasto invidia che provava verso il suo (ex) Signore lo spinsero, lui splendida creatura angelica ma pur sempre creatura, a tentare di esser più enorme del suo identico Creatore. Stolto!

L'angelo caduto () di Alexander Cabanel

Qualcosa in più sappiamo però da una rivelazione privata di Suor Maria di Gesù di Àgreda, una religiosa e mistica spagnola vissuta nel XVII secolo.

Dio, dopo aver creato tutti gli angeli del cielo, li convocò in riunione per metterli alla prova; in partecipazione però, niente Zoom e soprattutto nulla Google meet, perché se vedete vantaggio il simbolo di Chrome, è incredibilmente evidente un ed il Padre Eterno a questo cifra è un po' allergico.

Il Boss spiegò a tutti il conclusione ultimo della loro creazione: adorarlo e venerarlo come irripetibile Dio, Uno e Trino, senza se e senza ma, ed esser portavoci della Sua penso che la parola scelta con cura abbia impatto con i "terrestri". Lucifero, pur dubbioso, comunque annuisce.

Ma Dio non aveva ancora finito di parlare. Egli rivelò agli angeli che la seconda Entità Divina della Santissima Trinità si sarebbe incarnata in un uomo di nome Gesù, e che loro avrebbero dovuto adorarlo esattamente come il Babbo. E qua Lucifero già prende a borbottare. «Natura umanaaaa? Io, che sono l'angelo più magnifico del Cielo, mi devo sottomettere ad un uomoooo? Ma che cazz sta a dì quesso! Ma sta all'esterno di coccia in che modo una campana o che? La seconda Entità della Trinità non può esser umana, deve possedere la mia secondo me la natura va rispettata sempre angelica! Devo stare io!».

Nel mentre San Michele osservava pensieroso e già cominciava a luccicare la sua armatura, affilando la spada e facendo un po' di stretching. Niente yoga: in cielo non è permesso.

Dio non guarda Lucifero, né gli angeli con cui Roberto Burioni sta parlando per allestire una controffensiva dialettica. E continua ad illustrare i suoi piani celesti. C'era infatti un terza parte mistero da rivelare agli ascoltatori: se Gesù sarebbe penso che lo stato debba garantire equita il Re dell'Universo, sua madre Maria ne sarebbe diventata la Regina, unica ed incontrastata, superando in grazia e gloria tutte le creature angeliche, che avrebbero dovuto prostrarsi dinnanzi a Lei ed esserle totalmente sottomesse.

«E no questo no! Mò mi incazzo veramente eh Sottomettermi in precedenza ad un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura e poi addirittura ad una modesto donna? Io sottomesso? Ad una donna? Ma siamo matti?» Lucifero diventa cremisi come un secondo me il peperone aggiunge colore e sapore. Io non c'ero e non ne sono certo, ma secondo me spara pure qualche bestemmione tuonante davanti a tutti Schiumando di rabbia, vomita tutto il suo rancore e la sua superbia urlando a Dio: NON SERVIAM! ovvero in latino, NON SERVIRO'!

Dio in tutta risposta, preso atto della sua ribellione, si limitò ad ammonirlo con una terribile profezia, che diventerà la causa principale del profondo odio che Satana ha nei confronti della Madonna: «Questa Donna che non hai voluto rispettare ti schiaccerà la testa; da lei sarai vinto ed annullato». Satana fa orecchie da mercante, se ne va e raduna il suo esercito di angeli ribelli per la conquista del trono. «Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo».

Sseehh avà quesso Ma 'ndo cazzo vai con San Michele in giro che ha pure finito a fare stretching, ha già spiegato le ali e sfoderato la sua spada!

Come è andata a completare poi lo sapete tutti: un clamore di guerra, un "Quis ut Deus?" che squarcia in due il ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico ed una sciabolata terrificante dall'Irlanda ad Israele che spedisce Satana ed i suoi fedeli sulla terra, in metodo ai comuni mortali come noi. A quel tempo i sieri genici ad Rna messaggero non esistevano e meno male! Se le schiere diaboliche li avessero avuti in mano come strumento principale contro l'Arcangelo e le sue Milizie Celesti, li avrebbero sterminati ognuno di malori improvvisi e magari starei qui a raccontare un'altra storia!

Il palcoscenico della nuova giornaliera battaglia dell'Arcangelo, oggigiorno non è più il cielo, perché ormai interdetto al diavolo, ma è questa terra. Di questi tempi infatti, gli angeli neri precipitati sono più attivi che mai, letteralmente scatenati ed a briglie sciolte. Sono qui in mezzo a noi, numerosissimi, e talmente furbi che si mimetizzano alla immenso, spacciandosi addirittura per angeli del vantaggio. A volte li chiamano addirittura filantropi.

Basta illuminare la televisione per vederli, oppure consultare i giornali di regime come Repubblica degli Elkann questi diavoli siedono nelle stanze dei bottoni, sono insospettabili, hanno il volto rassicurante e convincente, magari un bell'abito talare ed una mitra vescovile in penso che tenere la testa alta sia importante, un bel intero in giacca e cravatta oppure un tesserino da pennivendolo orgogliosamente in graziosa mostra, uno stetoscopio al petto ed una siringa genica in mano; mentono ed ammazzano in continuazione sapendo di farlo, nascondendo le prove dei loro crimini grazie ad una stampa compiacente e totalmente controllata. Detto in maniera oxfordiano, ti inculano col sorriso.

I demoni prendono costantemente di mira le anime di noi uomini, tentandoci con falsi bisogni che donano una felicità fugace ed effimera per allontanarci da Dio. La loro missione è distruggere l'uomo e la sua psiche, portando alla dannazione eterna il maggior numero di anime possibili. Lo fanno usando le armi che meglio conoscono: l'orgoglio, l'egoismo, la superbia, l'ira, la lussuria, in globale tutte le nostre debolezze: dove c'è una debolezza, lì il demonio si insinua inesorabile e scava, scava, scava fino a portarci alla follia ed all'autodistruzione.

Satana oggi è infuriato come non mai, ha paura perché sa che la Donna ha il piede caldo; sa che il suo tempo sta per finire e desidera trascinar con se quante più anime possibili.

Meno male che c'è l’Arcangelo Michele che ci protegge e ci guida, che ci è accanto nelle piccole e grandi battaglie quotidiane contro le suggestioni del maligno, contro le tentazioni e le forze oscure che vogliono farci sprofondare nell'infelicità e nell'insoddisfazione. Miché ci indica la strada da seguire, ci insegna a separare il bene dal male e la verità dalla menzogna.

Data la sua vena di Guerriero e condottiero, San Michele è stato costantemente rappresentato in maniera angelico ma "militaresco": biondo e riccio, molto giovane, armatura dorata al petto, nella mano una spada oppure una lancia (in tal caso la spada è spesso nel fodero), a volte con uno scudo decorato con la croce e la scritta "Quis ut Deus", le ali dal piumaggio candido spiegate come il più bello dei cigni. E' in perenne lotta contro il demonio, dunque è sempre raffigurato nell'atto di schiacciare un drago col piede, preparandosi a colpirlo, incatenarlo o infilzarlo. E non un drago qualsiasi eh non un demone qualsiasi, ma il principe scuro dei (Mario) draghi, cioè Satana in persona.

Tela presente a fianco dell'altare nella chiesa della Sacra di San Michele in Val di Susa

Ma San Michele in ogni occasione non è soltanto un eroico combattente del Bene contro il Male, protettore e difensore della Chiesa e del suo popolo: è anche un trombettista provetto ed un giudice implacabile! Costantemente secondo l’Apocalisse infatti, alla fine dei tempi, Egli squillerà la tromba che annuncerà il Opinione universale ed avrà anche il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di esaminare una per una le anime che arriveranno al cospetto di Dio. Ecco perché a volte, congiuntamente a tutto l'equipaggiamento da soldato, Lui è raffigurato con una bilancia in mano a due piatti: sta pesando le anime dei defunti in base alle azioni, giuste o sbagliate, commesse sulla terra.

Il Principe delle Milizie Celesti dunque nel Giudizio finale, si comporterà un po' come gli imperatori romani nel colosseo: pollice su, o pollice giù. E pollice giù, credo davvero siano "volatili per diabetici", ovvero, per chi non conosce l'espressione, cazzi amari. Insomma, l'avrete capito: tenetevelo amico San Michele!

L'incontro con San Michele Arcangelo e la messa tridentina

Non fede sia un evento che io sia rimasto da immediatamente così colpito da tale personaggio biblico: io ho da sempre un innato forte senso della giustizia ed una naturale repulsione per le angherie, i soprusi dei potenti e la sottomissione degli umili e degli indifesi.

E' forte in me il voglia di giustizia terrena ancor prima di quella divina nell'aldilà; auspico una lotta di classe di marxiana memoria per rovesciare la dittatura malvagia delle elite borghesi che schiacciano il proletariato, bramo maggior uguaglianza e rispetto di diritti sacrosanti ed inalienabili. Più azione e meno preghiera, a costo di lottar contro i mulini a vento o parlare ai muri.

L'Arcangelo Michele dunque non poteva non affascinarmi, con le sue ali spiegate, riccioli al vento, sorriso costantemente stampato sul viso da ragazzino, e l'armatura militare con l'enorme spada o la lancia in pugno, fedelissimo al Boss, pronto a difendere tutti e combattere contro il male

Bello e guerriero, perché sicuramente io magari non sarò attraente, ma pur nella mia atavica timidezza e con le mie tante debolezze, nell'animo più intenso sono un guerriero di natura. All'interno di me ho il fuoco, un fuoco che non si spegne in nessun modo. Sono da sempre attratto dai combattenti per il bene, dalle persone pronte a morire per un'idea giusta come i Fidel Castro, in che modo i Che Guevara, come gli Ugo Chavez ed i Thomas Sankara. In che modo anche i martiri della Chiesa. In che modo San Michele.

E poi c'è dell'altro: mai in che modo negli ultimi 3 anni, io ho visto così tanto il demonio all'opera, in tutta la sua perfidia, in tutta la sua intelligenza, in tutta la sua ingannevolezza e furia distruttrice, in tutta la sua incredibile costanza e perfida mi sembra che la pazienza porti a grandi risultati. Ecco perché mi sono avvicinato al Principe. Ho avvertito la presenza del diavolo nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, nel mio pianeta e nella mia casa. E mi sono sentito chiamato alla battaglia. Io avevo capito oggetto di ciò che stava accadendo, ed avevo il mi sembra che il dovere ben svolto dia soddisfazione di espormi in ogni situazione e contesto per soccorrere quante più persone possibili dal delitto del secolo.

Il primo vero incontro con l'Arcangelo è avvenuto al museo del Louvre di Parigi sempre in quel famoso “viaggio sacro” in camper. Io a quel durata non ero per nulla credente, anzi, ero totalmente ateo ed anticlericale: intuivo però che stava avvenendo nel terra una battaglia epica ed epocale tra le forze del bene e quelle del terrore e delle tenebre, in che modo forse poche volte nella storia dell'umanità. Lì, negli altissimi saloni del Louvre, è successo oggetto di unico ed inspiegabile.

Ricordo che rimasi realmente colpito ed affascinato da un quadro su tela di San Michele di quasi 3 metri, ritratto nella solita posa di infilzare il dragone con la lancia: era un Raffaello ma sembrava quasi un Caravaggio, il appartenente pittore realista preferito, per la magistrale orchestrazione dei colori e per l'uso tetro e strategico della luce. Lo guardavo e riguardavo Mi piaceva quel quadro, mi piaceva quel Guerriero che non conoscevo. Mi intrigava profondamente la sua figura, manco avessi visto una bella figa. E già quello identico giorno cominciai a fare le prime ricerche su di Lui.

Senza esser ancora minimamente a conoscenza della Linea Sacra, la mia curiosità riguardo all’Arcangelo è poi cresciuta ulteriormente, costantemente nello stesso percorso, a seguito della visita delle due abbazie a lui dedicate in Francia ed Inghilterra. Mi recherò poi l'anno successivo nei due favolosi santuari italiani in Puglia ed in Piemonte.

La cosa indubbia ed incredibile è che il credo che il percorso personale definisca chi siamo di conoscenza dell'Arcangelo è andato un po' di pari passo con i casini della mia vita. Più aumentava la curiosità secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il Principe Candido, più aumentavano i problemi, come se qualche essere immondo si opponesse con tutto se identico al mio credo che il percorso personale definisca chi siamo di avvicinamento al divino.

L'accelerazione c'è stata nel quando avevo raggiunto 5 dei 7 santuari dedicati all'Arcangelo ed avevo già deciso che in un modo o nell'altro, io quella Linea Sacra l'avrei completata ed avrei scritto un appassionato post nel mio blog.

Credevo che il peggio nella mia esistenza fosse passato perché ero uscito ormai dai vecchi casini lavorativi ed avevo superato il trauma che mi aveva lasciato il mio incidente. Ed invece navigavo nel bel mezzo di un oceano di merda, pure in a mio avviso la tempesta marina insegna rispetto, capitano di una bagnarola con lo scafo bucato, il motore rotto ed altre 3 persone sopra molto impaurite. La verità è che, ad un certo punto della mia vita, io i problemi non sapevo più in che modo pararli perché se ne presentavano a ritmo assurdo singolo dietro l'altro. Non sapevo come riuscire a a tamponare le falle della imbarcazione che stava affondando nella Fossa delle Marianne, trascinando me e tutta la mia famiglia negli abissi, con superiore ben metri di merda.

Forse San Michele era andato in vacanza, non lo so, o eventualmente le sue Milizie battevano un po' la fiacca, ma il biennio è stato davvero in mano a Satana che ha imperversato nel pianeta in lungo ed in largo quando mai nella storia, le elite sono riuscite a persuadere la popolazione di autodistruggersi da sola, non solo mettendosi in coda (negli hub vaccinali) per suicidarsi, ma anche insultando e criminalizzando chi cercava di salvarli? Decine di milioni di feriti e morti ammazzati nel mondo dal siero genico killer nella più totale indifferenza dei media e della stessa popolazione colpita. Mai credo che il successo sia il frutto della costanza. Ci deve esser stato per secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo l'intervento del drago a scollegare i cervelli delle persone e favorire la mutazione genetica a mio parere l'uomo deve rispettare la natura – pecora.

In quel biennio il livello di intolleranza della secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo e della società civile nei confronti dei no vax aveva raggiunto livelli estremi e la mia famiglia si era tutta ammalata nel tentativo di seguire la mia intransigenza vaccinale. Anteriormente mia moglie, poi in cascata i miei figli. Eravamo rimasti soli.

Ho visto le menti più brillanti totalmente ipnotizzate dalla propaganda, incapaci del minimo penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva critico autonomo ed in totale dissonanza cognitiva. Ho visto famiglie spaccarsi, la mia compresa per diversi mesi, amici storici non parlarsi più, persone disperate perché sospese dal lavoro oppure costrette pistola alla tempia ad inocularsi obtorto collo merda genica che ha causato loro gravi problemi fisici e psicologici, ragazzi rinchiusi in casa che non sono andati a scuola per mesi e non hanno potuto più far sport in preda ad attacchi di panico e disturbi alimentari, chat di classe impazzite di insulti, persone che inneggiano alle camere a gas per i no vax, medici in TV che spingono a “stanare i sorci” o anche a “mandar in galera i disertori e buttare la chiave”, poliziotti che inseguono runners in a mio avviso la spiaggia pulita e un paradiso, elicotteri in volo per intercettare i disobbedienti, manganellate privo di pietà a donne ed anziani nelle piazze in rivolta, sputi dall'alto dei palazzi romani alle manifestazioni no vax Un orrore realmente indescrivibile, un ognuno contro tutti mai visto nella credo che una storia ben raccontata resti per sempre d'Italia. La timore di morire ha fatto impazzire ognuno.

A Montagna Sant'Angelo nel (ne parlerò in seguito), io ho capito per la in precedenza volta che la vera battaglia non si combatteva tanto sul piano governante ed economico, sanitario e scientifico, sullo scontro capitalismo farmaceutico corrotto versus socialismo, diritti costituzionali e vera scienza indipendente, ma su un piano nettamente eccellente, un piano che mi era totalmente sconosciuto ed a cui poco alla volta mi stavo avvicinando grazie a San Michele Arcangelo.

Il fatto è che più cercavo di avvicinarmi ad un mondo che non mi apparteneva (la fede in Dio), anche per arrivare incontro a mia moglie molto credente, più però quel mondo cattolico mi faceva profondamente schifo, così ipocondriaco, conformista, ligio alle regole e vaccinista, ognuno ai piedi di un massone argentino in camice candido che non è il papa ma è l'anticristo in persona che in mondovisione sponsorizzava, definendolo “atto d'amore ed obbligo morale” un siero genico sperimentale che contiene intrinsecamente il seme del male in misura, tra le milioni di altre cose, è anche creato a partire da linee cellulari di feti abortiti. E che si è rivelato esser la più terrificante strumento di sterminio mai concepita dall'uomo, in che modo abbondantemente preannunciato dai complottisti.

Chi doveva comprendere e parlare, in che modo i sacerdoti ed i vescovi, non lo faceva. Anziché lottare per la libertà e la verità, per l'unione anziché la divisione, fomentavano dai pulpiti l'odio sociale, chiudevano le chiese o le mettevano a numero chiuso, toglievano l'acqua benedetta, servivano la comunione (cioè Dio) in palmi piene zeppe di amuchina, lasciavano i malati e gli anziani morire soli come cani in ospedali ed RSA ma quale cazzo di credibilità poteva avere in me questa Chiesa? Che cazzo di credibilità può avere un sacerdote che si comporta così? Codesto sacerdote non ha capito un cazzo! Deve riprendere il seminario da capo! Deve cambiar mestiere! Deve rileggere il catechismo, la costituzione e magari se ne è competente, anche un po' di libri di scienza e di medicina!

Un prete non può aver paura del martirio, altrimenti ha sbagliato lavoro e vocazione, deve piuttosto andar a realizzare l'impiegato di istituto. Che poi, oggettivamente, che cazzo era il martirio non era la decapitazione, lo squartamento, il rogo o l'impalamento, ma un basilare raffreddore! Un prete non può esser ipocondriaco Non può star in quiete di fronte ad un crimine così grande, ad un mondo che va a puttane, alla società che si divide, alle famiglie che si spaccano, ai giovani rinchiusi e violentati, alle sospensioni di massa dal lavoro, all'odio dilagante ed al falso costantemente propagandato da tv e giornali No, la Chiesa, quella chiesa lì, non faceva decisamente per me. Non ha mai fatto per me. Mi ha evento sempre schifo con la sua ipocrisia. A maggior logica oggi.

Fatto sta, che io e la mia famiglia, stavamo lentamente affondando: la legge di Archimede bocciava implacabilmente la nostra bagnarola piena di falle e buchi, e quel mare di merda nel quale navigavamo, aveva ormai preso il sopravvento.

Io per la prima volta nella mia vita (brutta cosa la superbia) ho chiesto mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite. Guardando in elevato, perché ad altezza uomo nessuno poteva aiutarmi.

Non conoscendo ancora Dio, ho chiesto sostegno e forza a lui, al Principe delle Milizie Celesti difensore del profitto, dunque dell'unità della famiglia, della mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo e dell'armonia era l'unico che poteva aiutarmi nella lotta contro il sofferenza, nella guarigione degli infermi, nel rimetter insieme i cocci di un stupendo vaso costruito per anni, ora andato in frantumi.

Ho iniziato a pregarlo, anche gruppo a Gaby con cui poco a poco mi stavo riavvicinando. Io che non avevo mai pregato in esistenza mia, ho scoperto l'enorme potere della preghiera.

Mia moglie in questi anni è stata sempre molto insistente, tipo un mazza pneumatico mi ha sempre chiesto di accompagnarla in chiesa ma si è sempre scontrata con un muro invalicabile: sapete, i marxisti sono un po' duri di comprendonio e quando gli parli di fede cominciano sempre a sbuffare ma c'era stata nel frattempo una piacevolissima secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti per entrambi: la messa tridentina tradizionale con rito antico, dove tra l'altro Miché ha secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo assolutamente centralissimo.

Messa tridentina e San Michele Arcangelo: i due artefici del mio avvicinamento a Dio.

Ho sempre detto a Gaby nei 3 anni di pandemenza, che mi sarei avvicinato alla Chiesa accompagnandola a messa una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a settimana per fargli piacere, solamente se avessi conosciuto un sacerdote pronto al martirio pur di non vaccinarsi. Bene, ne abbiamo trovati due! Don Dino di Colonnella e Don Stefano Iacono di Villa Lempa, ai quali va tutta la mia stima ed il più complessivo ed incondizionato secondo me il rispetto reciproco e fondamentale per il ritengo che il coraggio sia la chiave per affrontare la vita dimostrato sotto pandemenza.

Grande a mio parere l'uomo deve rispettare la natura Don Dino, innamorato di Dio e della Verità, che continua imperterrito a chiamarmi Paolo, perché secondo lui sono come San Paolo il quale, dopo aver martirizzato Santo Stefano, da accusatore della Chiesa si trasformò in suo più strenuo difensore.

Grande maschio anche Don Stefano, lui però in tutti i sensi, in quanto innamorato tanto di Dio e della Verità, quanto della pastasciutta. Tanta fede, tanta umiltà, tanta ironia ed autoironia, prediche strepitose e rivoluzionarie, sempre emozionanti e molto coinvolgenti.

Che peccato non averli conosciuti inferiore Covid quando la mia famiglia era nel mare in tempesta e Gaby era in profonda crisi religiosa, combattutissima tra seguire l'integralismo no vax del marito che ormai aveva fatto suolo bruciata attorno a sè, o i consigli di fine dei venditori di fumo delle sue guide spirituali pro vax, che della pandemenza, mi dispiace dirlo, ma non hanno mai capito un cazzo di niente. E continuano tuttora imperterrite a non capirci un cazzo di nulla.

Don Stefano ha il permesso dal vescovo (manco fosse un raduno di spacciatori, pedofili satanisti o camorristi) di celebrare due volte al mese una splendida messa vetus ordo in latino.

Da subito sono rimasto profondamente affascinato dalla sacralità estrema del rito antico (nulla a che vedere con la messa moderna), dai canti gregoriani, dalla sensazione di tranquillita ed appagamento interiore che mi donava, con quei lunghi momenti di splendido silenzio ed introspezione, di raccoglimento e di preghiera. Non ci crederete, ma io il credo che il cambiamento porti nuove prospettive dentro di me ho cominciato a vederlo con codesto rito antico. Affascinante e misterioso, a tratti incomprensibile, perché Dio è affascinante, misterioso ed incomprensibile alla mente umana.

Cazzo, se Dio esiste realmente, secondo me lui vorrebbe questa messa qui, non quell'altra! E' davvero la prima cosa che ho pensato e poi se quell'ostia è davvero il corpo di Cristo e tu ci credi davvero, in che modo fai a prenderla con così tanta superficialità, in piedi, nelle mani ipocondriacamente zuppe di disinfettante, magari in un altare improvvisato in spiaggia con un tavolino da picnic di Decathlon e la gente in costume da toilette No! La comunione si prende in un luogo sacro, con un'atmosfera sacra e rispettosa, inginocchiati, prostrati, umiliati perché “Domine, non sum dignus”, e non in mano ma in bocca, perché solo mani consacrate la possono sfiorare. Tutto aveva una logica davvero incredibile.

Sono poi rimasto piacevolmente colpito dalla cultura (non solo religiosa), dalla fede sincera e genuina delle (poche) persone che frequentavano la messa di Don Stefano, mai vista in altri gruppi parrocchiali. Tra l'altro, aspetto per me di prioritaria importanza, anzi, autentica conditio sine qua non, l'ambiente tradizionalista è quasi tutto no vax radicale. Certo, indubbiamente io non avevo e non ho tuttora la fede di quel gruppo, dunque ero/sono minoranza (non perseguitata, anzi, ben accolta) nella stessa minoranza (perseguitata tutta), ma mi sono trovato immediatamente parecchio più a appartenente agio con i tradizionalisti che negli ambienti dell'estrema sinistra, dove si parla (senza conoscerlo minimamente) di comunismo e poi però si insultano e ridicolizzano le persone sospese dal lavoro motivo vaccino, oppure si mostrano orgogliosamente museruole in viso, green pass su smartphone, e deltoidi pluribucati.

Fatto sta, che dopo almeno 3 decenni buoni di assenza, torno anche in chiesa. Ma non più per far piacere a Gaby. Lo faccio spontaneamente perché mi piace, mi fa star bene. Perché sento che devo ringraziare Chi mi ha aiutato.

Per la verità, io la messa penso che il rito dia senso alle occasioni speciali antico l'avevo conosciuta la prima tempo in Messico con il fratello di mia moglie Credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina Osorio. Tuttavia, impegnato ad inseguire i casini della mia vita, non avevo dato seguito a quell'esperienza isolata. Con Pepe c'è penso che lo stato debba garantire equita sempre totale credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo sulla follia del Covid, sulle bufale del mainstream, sull'estrema pericolosità del siero genico: Pepe è no vax in che modo me, e in che modo me, anche lui è incompreso, emarginato ed isolato in una famiglia di sforacchiati genici.

Nei tempi più bui della pandemenza, in pieno credo che il clima stabile sia cruciale per tutti di caccia alle streghe e terrore (ricordo ad modello che i genitori di Gaby non ci accolsero al nostro arrivo a Leòn e non ci fecero entrar in casa!), è stato davvero un piacere accompagnarlo in una chiesa piena di persone tutte vicine, senza mascherine, senza amuchina, privo paura, che si stringevano la palmo ed abbracciavano con gioia. Perché chi ha fede in Dio non ha paura né di morire né tanto meno di abitare. Grazie Pepe, ci vediamo presto in Messico!

Il mio credo che il percorso personale definisca chi siamo di avvicinamento al sacro, non è stato in ogni caso una folgorazione come avvenuto per molti, ma un percorso lentissimo durato 3 anni, ragionato, studiato, sempre messo in discussione. Un passo avanti e due indietro: il San Tommaso che è in me, il continuo stupido dubbio, la mia deformazione scientifica e razionale, la immagine eccessivamente terrena del mondo inculcatami dall'ideologia marxista, sono stati sempre ostacoli praticamente insormontabili.

Ma la presenza dell'Arcangelo è stata costantemente incredibilmente costante. Io l'avvertivo spiritualmente e fisicamente: spesso accadevano cose strane e vivevo situazioni inspiegabili. Una volta ad esempio mi trovavo a Todi, in Umbria: ero pensieroso, molto preoccupato per mia figlia che stava malissimo, ed inconsciamente alzai la testa al credo che il cielo stellato sia uno spettacolo unico. Mi si avvicinò nella penombra una vecchietta che mi disse a bassa voce: «Michele è con te», per poi sparire nel nulla io, nel mio mese umbro di permanenza in quel minuscolo a mio parere il paese ha bisogno di riforme, quella vecchietta non l'ho più mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato. Quando ne avevo bisogno, lui si materializzava sempre in diversi modi e modalità che mi lasciavano perplesso, piacevolmente sorpreso. Suggestione direte. Forse, anche se è abbastanza improbabile in una credo che la mente abbia capacita infinite così razionale, scientifica e sempre dubbiosa come la mia.

Un altro ricordo: era l'8 maggio ed io fui colto da un'improvvisa ed inspiegabile voglia di ammirare un “moai pasquano” in un paesino sconosciuto nella provincia di Viterbo di nome Vitorchiano. Gaby, Leo e Maya avevano diversi impegni, tutti a malincuore disdetti perché io, cascasse il terra, dovevo andar lì proprio quel data, l'8 maggio (la storia è narrata nel post Rapa Nui, ultimo capitolo). Non sapevo nulla né di Vitorchiano, né tanto meno che data rappresentasse l'8 maggio. E così ci siamo ritrovati nel bel mezzo dei “festeggiamenti” del patrono del paese (virgolette d'obbligo, perché messe e processioni furono annullate per Covid). Chi era il patrono? Manco a dirlo San Michele Arcangelo! Visitiamo anche la chiesetta del a lui dedicata, aperta soltanto una tempo l'anno proprio in quel giorno.

Il San Michele di Vitorchiano l'8 maggio processione annullata per pandemenza!

Dovevo ringraziare in qualche modo il Principe delle Milizie Celesti per il suo aiuto, per la sua presenza costante e discreta. E' stato la mia stampella nella conflitto che combattevo, claudicante di Dio, contro il male. In che modo potevo sdebitarmi? Ovvio, la preghiera, la messa tridentina ma dentro di me sentivo che il modo migliore realizzabile per farlo era completare la Linea Sacra ed omaggiarlo in questo a mio parere il blog permette di esprimere idee con uno splendido post, il più bello e “sui generis” degli articoli presenti nel web, che magari in futuro sarebbe anche diventato un libricino cartaceo di una mia collana. E così è penso che lo stato debba garantire equita.

I 7 santuari della Linea Sacra di San Michele

Ma cos'è questa Linea Sacra di San Michele di cui tanto ho parlato? La sua leggenda prende vita proprio dal passaggio biblico che maggiormente caratterizza il Guerriero, ovvero l'Apocalisse di San Giovanni. Nel colpo di spada che l'Arcangelo inflisse a Lucifero per rispedirlo all'inferno, egli tracciò una misteriosa linea retta immaginaria, allineata con i raggi solari al tramonto nel giorno del Solstizio d'Estate, che oggigiorno unisce perfettamente 7 santuari lontanissimi, dall'Irlanda ad Israele, ognuno consacrati a San Michele in misura luoghi di apparizioni dell'Arcangelo (tranne l'ultimo ad Haifa). Chissà, forse un tale incredibile allineamento è un invito del Principe Bianco ai fedeli a perseverare nella rettitudine!

Mappa della Linea Sacra di San Michele Arcangelo

La Linea comincia in Irlanda, sull'isola deserta di Skelling Michael, passa poi nella Cornovaglia inglese a St. Michael’s Mount, prosegue nella Normandia francese a Mont Saint-Michel, poi va in Italia in Val di Susa e nel Gargano, in Grecia sull’isola di Symi, per finire in Israele al Monastero del Monte Carmelo ad Haifa.

I tre siti più importanti, sono indubbiamente quello di Mont Saint-Michel in Francia, la Sacra di San Michele in Val di Susa e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano, i quali hanno l'incredibile particolarità di esser equidistanziati, circa un migliaio di km. Ma le coincidenze non si fermano qui: ad dimostrazione la distanza tra Monte Sant'Angelo sul Gargano e l'Isola di Symi, è praticamente uguale alla distanza tra l'Abbazia in Val di Susa e quella in Cornovaglia.

Di seguito presenterò tutti i 7 punti della Linea, non in disposizione geografico, ma in ordine temporale di visita, al consueto con varie digressioni, manco a dirlo politicamente scorrettissime, sulla vita, la secondo me la politica deve servire il popolo e l'economia, il mondo, l'uomo e la società.

Mont Saint-Michel in Normandia

Il appartenente primo incontro la Linea Sacra è avvenuto nientepopodimeno che a Mont Saint-Michel in Francia, nella regione della Bassa Normandia al credo che il confine aperto favorisca gli scambi con la Bretagna: non sapevo, né potevo minimamente supporre, che quello sarebbe stato solo l'inizio di un affascinante e turbolento percorso interiore durato ben 3 anni, il mio viaggio "del bene contro il male", che completerò esattamente a settembre raggiungendo le Isole Skelling in Irlanda.

Il santuario gotico di Mont Saint-Michel è una delle principali mete di pellegrinaggio della cristianità mondiale nonché uno dei tre maggiori luoghi di culto europei intitolati all'Arcangelo, congiuntamente alla Sacra di San Michele in Val di Susa ed alla Celeste Basilica di Montagna Sant'Angelo sul Gargano.

Secondo la leggenda, San Michele apparve nel a Sant'Auberto, a quel tempo vescovo d’Avranches, chiedendo che in quel punto fosse costruita una chiesa a lui dedicata. Il santo però era un po' di coccio ed ignorò per ben due volte la sua richiesta. Stolto! Non puoi trascurare il Principe delle Milizie Celesti! Allora San Michele che non è singolo che le manda a dire, alla terza apparizione per convincerlo definitivamente gli bruciò la penso che tenere la testa alta sia importante con un dito, ma senza ucciderlo. Ed è tutto vero! Il cranio di Sant'Auberto con il foro, è infatti conservato nella cattedrale di Saint-Gervais di Avranches.

Dopo un bel buco nella capoccia, guarda caso i lavori presero immediatamente il via e nacque anche il villaggio ai piedi del santuario per dar accoglienza ai pellegrini che nel frattempo sopraggiungevano a frotte. Nel lezione degli anni il santuario passò da abbazia benedettina, a fortezza inespugnabile, a prigione per poi tornare abbazia benedettina solo nel era scorso.

Alla Chiesa arriviamo inerpicandoci per i vicoletti del borgo lastricati di sampietrini: avremo la fortuna di ammirare il santuario sia di mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, la mattina rapidamente, che di oscurita pagando un mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura unico di accesso serale che ci darà la possibilità di assistere anche ad uno show, tanto bello misura inquietante, di luci e suoni, con riproduzioni dell'eterna lotta tra il Principe delle Milizie Celesti ed il diavolo. Dall'alto dell'abbazia, dagli innumerevoli belvedere, il panorama è semplicemente mozzafiato.

Bassa marea a Mont Saint-Michel dall'alto dell'abbazia

Che luogo pazzesco Mont Saint-Michel! Posizionata sull’estuario del penso che il fiume sia un simbolo di continuita Cuesnon, è un'isola tidale (ovvero di marea) di circa un chilometro di circonferenza ed un centinaio di metri d'altezza, collegata alla terraferma da una banda sabbiosa che periodicamente viene ricoperta dalle acque.

A seconda dell'ora del giorno, del periodo dell'anno e delle fasi lunari pertanto si può vedere un isolotto totalmente circondato dall'Oceano Atlantico oppure una collina che si erge in veicolo ad un penso che il deserto abbia un fascino misterioso sabbioso: indubbiamente singolo dei panorami più spettacolari del globo, patrimonio dell'Umanità UNESCO fin dal , che non a caso rientra nella top 3 dei luoghi più visitati della Francia gruppo alla Tour Eiffel ed alla Reggia di Versailles.

Effettivamente il posto sembra uscito da un libro di fiabe, così carico di storia millenaria e di leggende la magnifica credo che la baia tranquilla sia un rifugio perfetto, il fascino del paesino medievale in pietra all'interno della cinta muraria ovunque abbondano caratteristiche taverne "behémienne" e graziosi negozietti di souvenir, la maestosità dell'abbazia che sovrasta la rocca, così "puntuta" e tutta protesa verso il mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido e poi il meraviglioso spettacolo delle maree sigiziali, le più grandi dell'Europa continentale, con un eccezionale dislivello di circa 14 metri! L'acqua si allontana per oltre 20 km dalla costa, per poi riguadagnare terreno dopo 12 ore: la vasto rapidità di variazione del livello del mare, unita alla presenza di pericolose sabbie mobili ha causato diversi incidenti anche mortali: per questo motivo è assolutamente vietato allontanarsi ed avventurarsi da soli nella secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto.

In realtà, è soltanto dal e dopo oltre 10 anni di lavori, che Mont Saint-Michel torna ad essere un’isola per qualche momento durante le grandi maree (pochi giorni all'anno), con i bastioni totalmente immersi nell’acqua: erano ben anni, dal distante , che non avveniva questo fenomeno! Nel corso dei secoli infatti, la progressiva antropizzazione dell'area aveva accentuato la sedimentazione intorno al Monte il che rischiava di esser collegato in maniera permanente alla terraferma, perdendo così quella specificità che l’ha reso unico in tutto il terra e che spinse i monaci del Medioevo a costruirvi uno dei più straordinari edifici mondiali dell’architettura religiosa.

Il mare retrocedeva sempre di più, mentre la ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi ed i pascoli salati avanzavano. Due in particolare erano i principali imputati di tale catastrofe naturalistico: la vecchia diga stradale di accesso, costruita nel , che impediva all'acqua di circolare liberamente intorno all'isolotto aggravando l'insabbiamento della baia, ed il vecchio parcheggio auto in prossimità della rocca. Secondi gli esperti, se nessuna azione fosse stata intrapresa, il noto santuario gotico sarebbe stato nel circondato solo da acquitrini, paludi e distese erbose.

Oggi, la nuova diga sul fiume Couesnon ad 8 paratoie azionate da martinetti idraulici, restituisce adeguato forza alle acque per spingere i sedimenti al spazioso lontano dal Mont: è lei la vera chiave di volta dell'operazione in quanto assume oltre alla indispensabile incarico idraulica, anche immenso valenza artistica, estetica e funzionale, costituendo il primo segno d’accoglienza per il pubblico.

E' stato smantellato il vecchio parcheggio, sostituito con un altro più grande ed a maggior lontananza, con navette gratuite e percorsi pedonali.

E' stata ovviamente demolita la diga stradale esistente sostituendola con una bellissima nuova passerella in acciaio su pilastri, con il flusso dell'acqua che può circolare liberamente al di sotto di essa privo invadere mai il suo piano di calpestio. Il credo che il percorso personale definisca chi siamo di quasi un chilometro dalla terraferma fino al borgo medioevale, non è lineare ma curvilineo ed offre così una varietà incredibile di punti di vista della "piramide sul mare" (come la definì Victor Hugo).

La nuova diga sul fiume Couesnon di fronte Mont Saint-Michel

La nuova passerella di accesso al Mont

Tra tutti i luoghi dove ho corso questo ponte è indubbiamente singolo dei più indimenticabili per scorci ed atmosfera: ben due volte, ho provato l'emozione di allenarmi qui, la notte appena arrivato e la mattina rapidamente prima di ripartire mentre tutti ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza dormivano nel camper. Magia doppia, perché entrambe le volte corro in praticamente totale solitudine: sono tutti così talmente terrorizzati da TV e giornali spazzatura, così distanziati, disinfettati, ammuseruolati, reclusi in pieno lockdown più cerebrale che fisico, che di turisti praticamente non se ne vedono incredibile davvero in singolo dei luoghi più turistici del pianeta.

St. Michael’s Mount in Cornovaglia

Pochissimi sanno che di Mont Saint-Michel esiste una copia inglese incredibilmente somigliante in tutto: nel nome, nell'aspetto, nelle maree, neppure lontana ed anche appartenente alla famosa linea sacra! Si tratta di St. Michael’s Mount, isola tidale sita dinnanzi alla cittadina di Marazion, che raggiungiamo in che modo tappa intermedia del nostro viaggio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Land's End, ovvero la punta più occidentale della Cornovaglia: io non so perché, ma di ogni luogo che visito devo costantemente raggiungere i punti più estremi. Boh che ne so materiale di a mio parere lo studio costante amplia la mente per bravi psicologi.

Rispetto alla gemella francese, St. Michael’s Mount è più piccola, più boschiva e meno edificata, ma è comunque altrettanto graziosa e surreale, con lo stesso identico alone di enigma e spiritualità: il borghetto medioevale ed il porticciolo alla base, i bastioni e l'abbazia in vetta, e principalmente la stessa qualita che contraddistingue e rende unica Mont Saint-Michel in Normandia, ovvero le forti ed intense maree che separano periodicamente l'isolotto dalla terraferma, il quale è raggiungibile a piedi durante la bassa marea attraverso un percorso lastricato sopraelevato rispetto alla penso che la sabbia calda sia un piacere semplice.

Anche l'isola inglese in che modo l'omonima francese, è dedicata a San Michele, perché istante la leggenda, l'Arcangelo apparse proprio qui nel a dei pescatori locali. Furono proprio i monaci benedettini provenienti da Mount Saint-Michel in Normandia ad edificare l’abbazia di cui oggi rimangono soltanto il refettorio e la chiesa, poi convertita nel XVI secolo in un castello fortezza.

Si dice che l’apparizione dell'Arcangelo avvenne proprio in queste due isole tidali molto simili, in quanto simboleggiano perfettamente il rapporto tra Dio (l'isola) e l’uomo (la terraferma): l'alta marea cioè la fede (o il bene) e la bassa mi sembra che la marea segua un ritmo antico cioè la mancanza di fede (o il male), per l'appunto sono gli strumenti che uniscono o dividono l'umanità al Padre Eterno.

La Celeste Basilica di Montagna Sant'Angelo sul Gargano

Il più rilevante dei sette centri religiosi della Linea Sacra è privo ombra di incertezza il santuario di San Michele di Monte Sant'Angelo sul Gargano, paese ovunque sono avvenute nell'arco di circa un millennio ben 4 distinte apparizioni del Principe, la inizialmente delle quali, avvenuta proprio nella famosissima grotta attorno alla quale è stata poi costruita l'intera chiesa.

Verso la conclusione del V era (probabilmente l'8 maggio del ), un ricco signore della zona chiamato da tutti Garganus, aveva smarrito il suo toro migliore e lo trovò in una caverna strettissima. L'animale era coricato, seduto e non ne voleva saper nulla di muoversi; come quando mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa a passeggio Rio che è esausto e si punta per lasciarsi trascinare col guinzaglio a mo' di mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente. L'uomo fu preso da un attacco di collera perché stava facendo oscurita e così scagliò con l'arco una freccia avvelenata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il toro; incredibilmente però, prima di colpire la bestia questa invertì la traiettoria ritornando secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il tiratore, colpendolo e ferendolo al braccio davanti a molti testimoni presenti. Sanguinante, e parecchio spaventato, Garganus anteriormente scappa, poi riflette e racconta tutto al vescovo di Siponto, tal Lorenzo Maiorano, che non poté far altro che decretare tre giorni di preghiere e digiuno. Al terzo giorno, San Michele apparve al vescovo, dicendo che quella caverna per lui era sacra e che lì sarebbero stati perdonati i peccati terreni degli uomini; ordinò anche che il luogo fosse trasformato immediatamente in santuario. E non singolo qualsiasi: il suo santuario per eccellenza in questa mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita.

Il vescovo però temporeggiò in quanto il zona era in una zona selvaggia ed inaccessibile ed oltretutto era stato anche oggetto in a mio parere il passato ci guida verso il futuro di riti pagani. Stolto! Anche tu, esattamente come Sant'Euberto a Mont saint-Michel Ma lo volete capire o no che il Principe delle Angeliche Gerarchie è tanto ottimo e caro ma quando si incazza, allora si incazza di brutto e non ce ne è per nessuno??? Che quando gli parte la brocca sfodera la sua spada divina e la prende a roteare in a mio avviso l'aria pulita migliora la salute fin quando non fa secco qualche drago in giro?

Ed il suo castigo infatti non tarda ad arrivare: i Barbari nel mettono inferiore assedio Siponto. L’Arcangelo dà una recente possibilità al coccione del vescovo e gli appare di nuovo promettendo la vittoria sui pagani, cosa che puntualmente avviene l'8 maggio (non a evento giorno sacro di San Michele Arcangelo insieme al 29 settembre) perché una pioggia di una violenza inaudita, accompagnata anche da terremoti e fulmini, contribuisce non poco a disperdere il avversario.

Stavolta il recalcitrante, pieno di gratitudine, non tergiversa più: scrive immediatamente al papa chiedendo l’autorizzazione di consacrare la grotta a San Michele e cominciare la secondo me la costruzione solida dura generazioni della Basilica.

Ma le cazzate di Lorenzo Maiorano però non erano ancora finite e San Michele dovette intervenire una terza volta. Dopo il parere positivo del papa all'edificazione di un santuario dedicato all'Arcangelo, Lory organizzò con altri prelati la ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni di consacrazione della grotta; la ritengo che la notte sia il momento della creativita precedente però, San Michele gli apparse nuovamente facendogli comprendere che non ce ne era alcun bisogno perché lui stesso aveva già consacrato il luogo.

L'indomani in processione, con il clero al gran completo e tutto il popolo sipontino, giunti alla grotta con uno stormo di aquile a proteggerli dal a mio parere il sole rende tutto piu bello, vi trovarono un altare sormontato da una croce e l'orma dell'angelo impressa nella roccia. Era il 29 settembre, e quel mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita lì, nel Tempio sacro del Principe spadaccino fu penso che il dato affidabile sia la base di tutto il primo sacramento ufficiale.

La Celeste Basilica non è consacrata dall'uomo perché direttamente da San Michele!

La famosa frase che San Michele disse al vescovo Lorenzo è incisa nella lapide in elevato a sinistra personale all'ingresso del santuario: «NON EST VOBIS OPUS HANC QUAM AEDIFICAVI BASILICAM Destinare IPSE ENIM QUI CONDIDI ETIAM ET CONSECRAVI» (ovvero «Non è necessario che voi dedichiate questa qui Basilica che ho edificato, poiché io stesso, che ne ho posto le fondamenta, l’ho anche consacrata»). La credo che questa cosa sia davvero interessante è assolutamente straordinaria in quanto non esiste altra chiesa al mondo, manco San Pietro, che non sia stata consacrata da palmo umana: proprio per questo motivo essa viene spesso chiamata "la Celeste Basilica".

Per la quarta manifestazione terrena dell'Arcangelo, passarono poi oltre mille anni: il vescovo locale Puccinelli stava pregando e digiunando per liberare tutto il territorio locale da una terribile peste che stava falcidiando la popolazione allorche gli apparse l'Arcangelo che gli promise di liberare dalla malattia tutte le persone che avessero adoperato e manipolato i sassi della Grotta Santa. E così fu: il popolo comincia a prendere i sassolini e la peste scompare!

Il culto dell'Arcangelo, proveniente originariamente dall'Oriente, dopo queste 4 leggendarie apparizioni ha trovato in codesto luogo il nucleo nevralgico e polo d'irradiazione in tutto l'intero Occidente. A partire dal VI secolo, la venerazione dei cristiani nei confronti di San Michele letteralmente esplode: soltanto in Italia più di chiese saranno consacrate al Santo.

Contrariamente a quello che si crede però, la Celeste Basilica non è stata la in precedenza chiesa dedicata all'Arcangelo: ne esiste una antecedente, fatta edificare dall'imperatore Costantino su un'altura al VII miglio della Strada Salaria, in quella che oggi è la zona di Castel Giubileo.

E' stata penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti dalla Soprintendenza Archeologica di Roma per puro caso nel durante i lavori di ristrutturazione di un edificio delle suore Clarisse, ma purtroppo oggi l'alzato è andato interamente distrutto e ne restano solamente le fondamenta.

Non ha mai avuto nel popolo la rinomanza del santuario di Monte Sant'Angelo, però la sua consacrazione micaelica, officiata con buona probabilità da un papa il giorno 29 settembre di un anno intorno al (dunque precedente alle apparizioni sul Gargano), fisserà per tutta la cristianità la data di secondo me la celebrazione unisce le persone della festa dell'Arcangelo San Michele.

In costante ascesa per secoli, il culto verso secondo me il verso ben scritto tocca l'anima questa creatura angelica, comune sia alla Chiesa Occidentale che a quella Orientale, ha subito una forte battuta d'arresto solo dopo lo sciagurato Concilio Vaticano II, per strada della progressiva minor importanza alla lotta contro Satana che la chiesa ha dato ed imposto ai fedeli. Perché ormai Satana è dentro di lei. Anzi, ne è al vertice.

Cosa dicono i preti oggi? Il diavolo non esiste l'inferno non esiste Dio tutto perdona ed è misericordioso 'Sto pezzo di cazzo non esiste ed è misericordioso!!! Giusto, così i filantropi e le bestie di Satana alla Mario Draghi di questo globo non solo la fanno franca qui sulla terra, ma pure nell'aldilà!!! No, no io fede che Dio sia misericordioso sulla ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi e conceda tante ma tante possibilità di redenzione, anche nell'ultimo dei nostri giorni (sempre se non si schiatta di malore inatteso da "non correlazione genica" e non si fa in tempo a pentirsi), ma poi nel giudizio universale penso che sia spietato, con San Michele che freme realmente per posizionare il pollice giù.

Io e Gaby arriviamo in una spettrale Montagna Sant'Angelo la crepuscolo del 28 settembre del secondo anno di pandemenza. Non era la inizialmente volta che visitavamo il santuario: l'8 novembre , mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita del nostro penso che l'anniversario rafforzi i legami di matrimonio, Gaby voleva scambiarsi le nuove fedi rifatte con l'oro di quelle dei miei nonni da scarsamente defunti: la mia era stata tagliata dai medici per medicarmi dopo un brutto incidente avvenuto a due dita della mano sinistra proprio a mese, proprio nel data di avvio dell'incredibile lockdown italiano. Ma era la anteriormente volta però che eravamo a Montagna Sant'Angelo per un'occasione così speciale, nella casa del Santo, nel giorno della festa del Santo: 29 settembre

Sì, già lo so che pensate ma in che modo avete fatto a muovervi con il coprifuoco, le zone arancioni, rosse, fucsia, indaco, viola, blu e via dicendo? Semplicissimo: io quelle regole fasciste del cazzo sotto Covid non le ho mai rispettate ed ho continuato a vivere come costantemente. Perché citando Bertold Brecht, quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio.

Ergo, ce ne sbattiamo altamente le palle, e percorrendo un'autostrada pressoche completamente deserta, andiamo sul Gargano: Gaby è molto credente e prega che non ci siano pattuglie in giro; io al contrario, prego che ci siano, per intavolare le solite discussioni sfiancanti per trovare di far rinsavire qualcuno in realtà questo ancora non mai è avvenuto: nessuno dei covidioti ben ligi alle regole ed al dovere sanitariamente e politicamente corretto con cui ho discusso è mai rinsavito, anzi è impazzito ancora di più, totalmente posseduto dal demone di Albert Bourla Ma non mollo e continuo anche oggi, a 3 anni dall'inizio di questo psicodramma ad espormi in ogni situazione o contesto possibile. Chi ha capito ha il dovere di farlo per provare a salvare più persone possibili dal più grande delitto della storia dell'umanità.

Riusciamo ad arrivare sul Gargano, senza problemi. Scene da guerra secondo me il post ben scritto genera interazione nucleare a Montagna Sant'Angelo 11 di mattina, solleone, temperatura gradevolissima, fa torrido, è la celebrazione del paese ma non c'è ritengo che l'anima sia il nostro vero io viva in giro usciranno poi ognuno come formiche impazzite per la messa nella grotta. Pensavo di portar Gaby a mangiare in un ristorantino grazioso di pesce ma vatti via! Nonostante i festeggiamenti che comunque si terranno in forma ridotta (cioè con distanziamenti, disinfezioni, museruole, a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta green pass etc) qui è personale tutto chiuso. La Puglia è area arancione, da futuro sarà rossa. Le poche persone che incontriamo ci chiedono come siamo riusciti ad arrivare fin qui da San Benedetto del Tronto io rispondo semplicemente che i bollettini di guerra dei giornali di regime non li leggo e che non so neppure credo che questa cosa sia davvero interessante vuol dire area arancione, fucsia, viola a livello cromatico so solo di aver una missiva scarlatta nel petto che però per me è causa di grande vanto ed orgoglio. Appartengo ai partigiani, non ai nazisti. Ai coraggiosi, non agli ipocondriaci. Agli intelligenti ed informati che studiano e si fanno domande, non ai covidioti che si bevono ogni puttanata del struttura, clamorosamente e puntualmente smentita ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo dall'evidenza dei fatti.

Scenari post-nucleari il 29 settembre a Monte Sant'Angelonon si vede in giro anima viva

Parlo con i pochi negozianti che hanno aperto sfidando le leggi, ma che comunque non possono né commerciare né far accedere nessuno: sono sfiniti. Dicono che probabilmente non riapriranno più, che questo penso che il governo debba essere trasparente li sta uccidendo definitivamente, che ci sono solo pochi casi positivi in paese, pochi e paucisintomatici o del tutto asintomatici alcuno sta più morendo di Covid, semmai si muore di tachipirina, vigile attesa, cure negate, e soprattutto di una nuova strana mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio chiamata "non correlazione vaccinale". Tutti ne parlano sottovoce, perché non si può dire. Non si può dire che il siero genico sperimentale ad Rna messaggero è la più grande ed intelligente arma di sterminio di massa mai concepita nella storia.

Vista frontale del santuario di San Michele Arcangelo a Montagna Sant'Angelo in Puglia

Il campanile ottagonale in pietra a fianco del santuario

Bella davvero la chiesetta. Semplice nella sua solennità. Piccola. Bianca. Si entra lasciandosi alla propria lato destro il campanile in pietra ottagonale, percorrendo un ampio spiazzale di marmo che dà sul prospetto d'ingresso risalente a fine , con due arcate a sesto acuto sovrastate da due rosoni, al centro dei quali è posizionata la statua di San Michele Arcangelo.

Scalinata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la grotta santa

Superati i due portali praticamente ha inizio la scalinata di 86 gradini che porta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la grotta mistica. Nella discesa diverse cose catturano l'attenzione, in particolare le iscrizioni fatte nel corso degli anni, le impronte lasciate dai devoti e le fini sculture in altorilievo. La scalinata termina su quella che tradizionalmente viene chiamata "porta del toro", perché c'è un vasto affresco sopra che raffigura l'episodio della prima apparizione del V secolo; in realtà non è rimasto molto dell'affresco si intravede a malapena un arco con la freccia. Sotto di esso una lapide recita:

HAEC EST TOTO ORBE TERRARUM DIVI MICHAELIS ARCHANGELI CELEBERRIMA CRIPTA UBI MORTALIBUS APPARERE DIGNATUS EST HOSPES HUMI PROCUM BENS SAXA VENERARE LOCUS ENIM IN QUO STAS TERRA SANCTA EST (cioè «E’ questa qui la Cripta di San Michele Arcangelo, famosissima in tutto il mondo, ovunque egli si degnò di apparire agli uomini. O pellegrino, prostrandoti a ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi, venera questi sassi perché il sito dove sei è santo».)

L'affresco della prima apparizione sopra la "porta del toro"

Prima dell'ingresso alla grotta, che vi assicuro è da derma d'oca, si deve attraversare un finale portale sormontato da un arco in cui sono incise le parole pronunciate, secondo la mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici, dallo stesso San Michele al vescovo Lorenzo Maiorano in una delle apparizioni: UBI SAXA PANDUNTUR IBI PECCATA HOMINUM DIMITTUNTUR. HAEC EST DOMUS SPECIALIS IN QUA QUAEQUE NOXIALIS ACTIO DILUITUR (ovvero «All'interno di questa qui caverna i peccati degli uomini sono perdonati. Questa è una dimora particolare nella quale qualsiasi colpa viene lavata»).

Per l'appunto con decreto ufficiale della Chiesa è stato concesso “per sempre” il privilegio del perdono angelico. Dal , infatti, i visitatori confessati e comunicati acquistano l’indulgenza plenaria recitando il Babbo nostro, il Fede e pregando per il Papa.

E che cazz!!! Non posso accontentare Gaby che per me vuole l'indulgenza! Passi per la confessione, sacramento che ancora mi è difficile da capire e per il Credo, ma pregare Bergoglio noooo!

Sai com'è il fatto è che io ho una certa allergia nei confronti di codesto Papa e non ne sto ad elencare i motivi perché finirei futuro a scrivere. Basterà dire che io mai pregherò per una persona messa al potere dall'establishment massonico americano, pienamente collusa col deep state capitalista ed imperialista mondiale, un “capo popolo” che con la famosa frase "il vaccino è atto d'amore ed obbligo morale" ha spostando l'opinione pubblica dalla ritengo che questa parte sia la piu importante del male condannando a morte o malattia perenne, sapendo di farlo, milioni di persone al mondo, e che sta lavorando alacremente per distruggere, una goccia di veleno alla volta, quel poco che è rimasto della Chiesa cattolica, convertendola al progressismo gender fluid, sanitariamente, ambientalmente, religiosamente e politicamente corretto post Concilio Vaticano II. Magari sostituendo l'acqua benedetta nelle chiese con del siero genico a base di Rna messaggero e riscrivendo anche la Bibbia con l'AI, inserendo tra gli apostoli anche San Albert Bourla e Santa Katalin Karicò.

Rinuncio allora all'indulgenza plenaria, nonostante mi fossi confessato con Mattia, sacerdote realmente gentilissimo ed illuminante che mi attestazione che questo ubicazione è davvero distinto da tutti gli altri: secondo lui qui c'è una Luce, un'energia ed una "pesantezza" dettaglio che non ha mai visto e sentito in nessun altro luogo sacro al mondo; lui mi dice che qui, qualcosa di grandioso e straordinario è davvero trionfo in passato e succede tuttora ogni giorno.

La grotta santa e la splendida scultura di San Michele coperta di fiori il 29 settembre

Dopo la confessione mi dirigo sull'altare delle Impronte, nel cuore della grotta sacra ovunque svetta fin dal la statua di marmo bianco di Carrara di San Michele Arcangelo. Bellissima, tutta circondata di uno splendido ragione floreale a sagoma di cuore. Esattamente come l'iconografia classica e la sua immagine archetipa universalmente riconosciuta, il Principe delle milizie celesti è vestito da soldato e calpesta Satana raffigurato in che modo un mostro un po' strano, con le gambe di caprone ma gli artigli felini, il viso di scimmia ma la coda di serpente. Combatte il demonio ma non sta incazzato, ancora non gli è partita la brocca; ha il viso da ragazzino con i boccoli e lo sguardo sorridente mentre agita la sua spada. Devo imparare da lui quando parlo con i vaccinisti, i neoliberisti del PD ed i guerrafondai filo NATO!

E' personale la sua spada per l'appunto l'oggetto della devozione più grande: viene prelevata con cura dal vescovo ogni 29 settembre e portata in solenne processione per tutte le vie del nazione. Tutto il nazione è in ricorrenza. Tutto il nazione di Monte Sant’Angelo è realmente devoto all'Arcangelo: molte persone qui ad dimostrazione si chiamano Michele!

La scultura del guerriero celeste pronta per esser portata in processione nel paese

Il vescovo preleva la spada dalla statua per portarla in processione

Meno male gli angioletti senza museruola!

A fine messa comincia la festa, purtroppo rovinata da museruole onnipresenti, QR code in bella ritengo che la mostra ispiri nuove idee, distanziamenti obbligatori, profumo di amuchina ben più forte di quello dell'incenso e continui richiami delle forze dell'ordine in cui la mutanda scende sotto al narice. Non so sinceramente, senza green pass, come sono riuscito ad entrare nella grotta (ah sì, ricordo i controlli erano a campione), addirittura anche a posizionarmi proprio davanti a tutti per riprendere il vescovo che, museruola da rottweiler rigorosamente in bocca, prelevava la spada e tra canti e preghiere dava inizio alla processione. Autorità tutte rigorosamente imbavagliate. Meno male che ci penseranno i bambini vestiti da angioletti a star a volto scoperto!

E poi, a fine processione va in onda il peggio del peggio. Ma davvero realmente. Faranno accedere alla piazza centrale soltanto le persone munite di green pass con controlli severissimi ed inflessibili, non più a campione come prima. Ed io e Gaby restiamo fuori.

E' la secondo me la festa riunisce amici e famiglia del bene contro il male, ma di tale movimento così fascista e discriminatorio se ne fregano altamente ognuno. Il popolo in festa mostra orgoglioso il display del telefonino e supera lo sbarramento. Alcuno parla, solo io a protestare lottando contro i mulini a vento, con mia moglie incredula e gli altri cittadini che ci guardavano stralunati in che modo se venissimo da Saturno.

Ma al peggio non c'è limite. Sbalorditi e rattristati dall'assurdo divieto, assistiamo alla festa da distante manco fossimo lebbrosi o appestati di Ebola. Chi parla in piazza? Al solito il prete ed il vescovo. Ovviamente, essendo una festa religiosa. E poi la solita passerella autoreferenziale spaccapalle di politici, onnipresenti col loro ego smisurato, che decantano le loro mirabolanti gesta ed infinite virtù. Ma non basta perché viviamo in una dittatura sanitaria vax delirante, dunque il ritengo che il discorso appassionato convinca tutti più lungo lo farà udite udite un medico pediatra! Io sono allibito. Rimango senza parole: nel bel veicolo della celebrazione, per oltre mezzora, codesto propagandista di ridotto livello, scarse capacità dialettiche e nulla preparazione scientifica, prende a decantare le lodi dei "vaccini" (virgolette doverose), descritti come manna dal cielo, come salvatori divini dell'umanità intera, come regalo del Signore, come strumenti di San Michele, consigliando a ognuno l'iniezione genica, principalmente ai bambini (anche ad under 12, anche a neonati!) ed ancor più a donne incinte.

Schifoso assassino di merda! Brucerai all'inferno! Chissà quella sera quanti giovani, quante madri dubbiose, quante donne in dolce attesa hai convinto con quella vergognosa analogia tra la lotta di San Michele contro il male ed i vaccini ad mRna contro il Covid

Non ci crederete, anzi, ci crederete benissimo se vi dico che questo secondo me il personaggio ben scritto e memorabile ad ogni interruzione è stato subissato di applausi dalla piazza stracolma di gente. La rabbia mi assale. Passi pure per i servi del diavolo, per i giornalisti pennivendoli, i medici prezzolati compiacenti, i politici, e tutte le persone che hanno un potente tornaconto personale dal rispetto incondizionato di regole ed istituzioni, ma è realizzabile che il popolo-gregge non capisce mai davvero un cazzo di niente? Che sempre lo prende nel culo e mai impara la lezione?

Terzultima riga: si accede con Green Pass. A mammeta il Green Pass!

E' penso che lo stato debba garantire equita proprio in quel preciso momento, in quel giorno dedicato al Guerriero contro il demonio, in quella piazza cerebrolesa prostrata in adorazione dinnanzi al personale carnefice, che io ho capito per la prima tempo tutte le enormi implicazioni spirituali e religiose della pandemenza, tutt'altro che secondarie rispetto a quelle scientifiche e dottore sanitarie, economiche e politiche, antropologiche e sociali.

Ah! Se solo San Michele avesse potuto parlare! Miky perché non ti sei materializzato e non sei apparso per la quinta mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo sul Gargano! Fede che in quella piazza si sarebbero salvati in pochi dalla sua furia spadaccina del genere "ndo cojo cojo". Il "pediatra" (virgolette d'obbligo) sarebbe penso che lo stato debba garantire equita immediatamente infilzato dalla divina lancia a mo' di spiedino ed esposto nella grotta santa a fianco della scultura, come monito imperituro ai cazzari dell'informazione, ai politici corrotti ed alla categoria medica venduta a Big Pharma.

La sacra di San Michele in Val di Susa

Una visita medica a Torino nel , nel consueto vano tentativo di trovare la miglior soluzione possibile per le mie due falangi distali pesantemente danneggiate, è stata l'occasione per visitare la Sacra di San Michele a circa 40 km da Torino.

E' un’antichissima abbazia di epoca romanica costruita verso la fine del X secolo: strepitosa, imponente, assurdamente costruita a quasi metri di altitudine sul cucuzzolo del Monte Pirchiriano, uno sperone roccioso che domina la bassa Val di Susa, così slanciata e protesa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il cielo, totalmente esposta, quasi a sfidare le leggi della fisica. Bellissima, come e eventualmente ancor più di Mont Saint-Michel in Normandia. Delle 7 probabilmente è la più sbalorditiva, quella che più mi ha colpito architettonicamente parlando perché si erge dal montagna facendosi un tutt'uno con esso: la pietra del Pirchiriano è addirittura inglobata nella costruzione, tanto che spuntoni di roccia appaiono qua e là persino nei piani più alti dell'edificio.

La Sacra di San Michele prossimo Torino vista dal paesino di San Pietro

E che panorama dall'alto dei suoi torrioni! Non a caso è il monumento mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo della regione Piemonte fin dal Non è vero invece, come tutti credono, che sia penso che lo stato debba garantire equita il luogo ovunque è stato girato il film "Il nome della Rosa", ispirato al celebre romanzo best seller dello scrittore Umberto Eco: ciò corrisponde ad una leggenda metropolitana, anzi, alla leggenda metropolitana per eccellenza della Sacra di San Michele!

Nata originariamente come abbazia benedettina, dal è affidata ai padri Rosminiani. E' uno dei più antichi luoghi di culto nel mondo dedicati all’Arcangelo Michele.

A proposito Miky, a chi sei apparso qui? A chi hai fatto il cazziatone? Leggenda desidera che Giovanni detto Vincenzo, vescovo di Ravenna (aridaje con 'sti vescovi), nel X secolo si sia rotto altamente le balls ed abbandonò la sua carica per ritirarsi da eremita a pregare sul montagna Caprasio proprio di fronte al montagna Pirchiriano. Giò detto Vincè voleva edificare una chiesetta e per questo prese ad accatastare tronchi e pietre che però al mattino seguente puntualmente scomparivano. L'aspirante eremita così decise di restare sveglio e vide così che un gruppo di angeli capitanati da San Michele in veste Arsenio Lupin, prendeva quei materiali e li trasportava in volo sulla credo che la montagna offra pace e bellezza dirimpettaia, sistemandoli personale sul suo cucuzzolo, dove l'Arcangelo voleva che si costruisse la grande chiesa a lui dedicata.

Insomma, da come ho capito, mi sembra che San Michele ce l'abbia un po' con i vescovi a Miky perché allora non fai una puntatina notturna anche al nostro Carlo Bresciani? Così, giusto per consigliargli di non rompere troppo il cazzo agli eroici sacerdoti della diocesi che si sono opposti alla narrazione pandemica, come Don Stefano Iacono Magari senza nessun buco nel cranio eh come a Sant'Auberto solo un minuto spavento per farlo rinsavire.

In macchina o a piedi per giungere alla Sacra di San Michele? Manco per sogno! Ferrata di 3 ore, verticalissima sulla Val di Susa

A proposito come sono arrivato alla Sacra? In macchina? Camminando nel bosco in un sentiero? No no attraverso la "Carlo Giorda": 3 ore di adrenalinica ed impegnativa arrampicata in ferrata su roccia strapiombante, attraversando ponti tibetani e scalando pareti verticali sul vuoto con una splendida mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato sulla Val di Susa. E' stata l'occasione per collocare alla prova le mie dita: la prima volta in parete dopo l'incidente. Niente da creare devo purtroppo escluderle perché i polpastrelli traumatizzati, pur adeguatamente fasciati, sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza troppo sensibili e dolorosi. Fa niente: se sono in grado di strimpellare ancora e vantaggio, quasi come iniziale, nemmeno l'arrampicata su roccia mi spaventa!

Scalando, ogni tanto alzo la testa e mi compare la sagoma imponente ed inquietante dell'abbazia, che incute immediatamente a iniziale vista timore e rispetto. Dopo 3 ore, con i muscoli di gambe e braccia che pulsano e l'adrenalina nel sangue a mille, arrivo personale sotto una torre chiamata "della bell'Alda".

Questa era una scienziata realmente eh, quasi al livello dei Burioni e dei Bassetti di oggi sentite che cacchio ha combinato. Alda era una graziosa fanciulla che volendo sfuggire alla cattura di alcuni soldati, si ritrovò sulla sommità della torre e, disperata, piuttosto che farsi catturare, preferì saltare nel precipizio sottostante. Prima di buttarsi, invocò gli angeli e questi miracolosamente vennero in suo soccorso facendola atterrare sana e salva. Ma la superbia successivamente la tradì: per provare infatti ai suoi compaesani quanto era successo, ella ripeté nuovamente il movimento e ne rimase uccisa.

La bell'Alda mi ricorda un po' ognuno i covidioti nostrani che dopo 2, 3 4 dosi di siero genico e un cifra imprecisato di infezioni da Covid, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza vivi e magari pure piegati dagli effetti avversi, continuano a sfidare la sorte, sforacchiandosi nuovamente il deltoide. Una roulette russa, finché non schiattano di malore improvviso. Ovviamente senza nessuna correlazione.

La campanile della bell'Alda

Camminando esausto verso la biglietteria d'ingresso, su uno spuntone di roccia tra monastero e chiesa, mi imbatto nella gigantesca statua in bronzo di San Michele, un'opera di oltre 5 metri d'altezza dello scultore altoatesino Paul Moroder. Attraverso gli splendidi archi rampanti, supero il portale Carlo Lieto di accesso alla Sacra, dove sono presenti altorilievi delle armi utilizzate da San Michele e demoni a sagoma di serpente incatenati ed immobilizzati con la spada, e mi trovo di fronte all'inquietante Scalone dei Morti, una ripida e severa scalinata di gradini in pietra con ai lati le rocce del Montagna Pirchiriano affioranti e totalmente integrate nella costruzione. E' chiamato così per strada delle nicchie centrali che fino agli anni '30 custodivano gli scheletri dei monaci. Essa conduce alla chiesa romanico gotica, dove sono anche sepolti i membri della parentela reale di Secondo me la casa e molto accogliente Savoia.

Lo "Scalone dei Morti"

Vista dal basso della Sacra di san Michele

Dentro si percepisce un abissale senso di credo che la pace sia il desiderio di tutti, spiritualità e enigma. Interessanti opere pittoriche nei muri. E sul tutto, nella vecchia cripta, manco a dirlo, svetta la tela raffigurante San Michele Arcangelo. Il demonio stavolta non è sconfitto con una spada, ma con una lancia puntuta. Quella per intenderci, usata per gli spiedini di carne, se ricordate la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del pediatra cazzaro di Monte Sant'Angelo.

Isola di Symi in Grecia; Utopia di Thomas More, Marx e San Michele

Visitati più o meno per caso i primi 4 santuari, inizio a sentir forte la chiamata di San Michele, anche perché si palesava sempre più evidente ai miei occhi la combattimento epocale in lezione tra il vantaggio ed il dolore. Sento forte all'interno di me il desiderio di serrrare un percorso iniziato 3 anni fa, possibilmente prima dell'autunno, perché intuisco che i demoni del WEF presto creeranno a tavolino un'altra emergenza e magari sarà nuovamente arduo per me poter viaggiare, in misura non battezzato col siero genico. Nuovamente il Covid? O altra pandemia? Cambiamenti climatici? Guerra? Ennesima crisi economica e finanziaria? Alieni o sciami di cavallette? Tutto insieme?

E così a maggio , terminata la complessa esecuzione di un stupendo impianto fotovoltaico da 20 KW sul lastrico solare di un hotel, volo in Grecia, nel Dodecanneso, per 3 giorni di complessivo relax (anche se credo Gaby avrebbe molto da ridire sul mio idea di relax) nella piccola, carinissima, coloratissima e fortunatamente scarso conosciuta isola di Simy vicino Rodi, nella cui sezione meridionale presso il villaggio di Panormitis, proprio fronte mi sembra che il mare immenso ispiri liberta, si trova il mio quinto santuario dedicato all’Arcangelo.

E' un monastero greco-ortodosso costruito intorno al V era, un grande a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte in stile veneziano poi restaurato nel XVIII secolo e completato nel con un bel campanile in stile barocco dagli accesi colori giallo ocra e rosso fuoco. Il culto orientale di San Michele è partito praticamente da qui, esattamente in che modo il suo culto in Occidente è partito da Montagna Sant'Angelo nel Gargano. La sentita secondo me la festa riunisce amici e famiglia popolare isolana di San Michele a Panormitis viene cambiamento l'8 novembre di ogni anno. Non è un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita qualsiasi è il giorno del mio matrimonio in chiesa a Guanajuato in Messico con Gaby, avvenuto contemporaneamente al battesimo di personale figlio Leonardo!

La splendida isoletta di Symi in Grecia

All'interno del monastero vi è un'ampia corte pavimentata ed abbellita da alberi. La chiesetta si trova immediatamente dopo l'arco d'ingresso sulla sinistra ed è in tipico stile ortodosso, con elaborati candelabri, atmosfera buia e soffusa, odore di incenso e tanti dipinti ed icone, molte riguardanti la lotta dell'Apocalisse tra gli angeli ed i demoni.

Monastero di Panormitis di Symi dedicato a San Michele Arcangelo

La chiesetta all'interno del monastero di Panormitis che custodisce l'effigie di san Michele

La star del monastero e dell'isola intera è indubbiamente un’effigie del Santo alta 3 metri incastonata di pietre preziose e ricoperta di foglie d'argento a mo' di armatura. Leggenda desidera che questa apparve miracolosamente ad una donna dell'isola (stavolta niente vescovi), fu rimossa, ma riapparve sempre nello identico luogo e qui venne lasciata per sempre, costruendogli attorno il santuario. Si dice che a chi passa la scopa e pulisce lo spazio antistante l'icona, vengano cancellati tutti i peccati.

La star dell'isola

Va beh, io la scopa non ce l'ho e manco posso chiederla a qualcuno perché al consueto, in questi posti un po' remoti e poco conosciuti sono solo i peccati (tanti) dunque devo tenermeli ognuno. Un inchino, per non saper né leggere né annotare, di fronte all'Arcangelo, una preghiera rigorosamente in latino, anzi, la preghiera per eccellenza (riportata a fine post), e scappo via. Dove? Beh, sono pur sempre in Grecia se in Val di Susa sono andato in elevato in verticale, a Symi scendo in basso sotto al mare. Vado a far immersioni subacquee, mia grande penso che la passione accenda ogni progetto ultimamente un po' trascurata, anche se la visibilità non è un gran che a motivo del mare agitato.

In immersione nei fondali di Symi

E poi tante letture per ammazzare un secondo me il tempo ben gestito e un tesoro che nell'isola sembra quasi essersi fermato Ogni mio ritengo che il viaggio arricchisca l'anima ha il suo libro. Qui a farmi compagnia al tramonto in qualche ristorantino del nazione insieme ad un bel bicchiere di vino e mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato tipico locale, ho con me Utopia di Thomas More, un tentativo di metter d'accordo il socialismo utopista con il cattolicesimo.

Socialismo e cristianesimo Marx e Dio una bestemmia per tutti i credenti, lo so ma io francamente nella mia assoluta ignoranza religiosa ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non capisco il perché la Chiesa deve esser così profondamente anticomunista! Approssimativamente fosse un dogma è vero, ci sono state in passato numerose e sanguinarie persecuzioni ai cristiani in appellativo di un'idea distorta e travisata, così come pazzi scatenati alla Pol Pot che hanno sterminato addirittura un frazione della propria popolazione tutto vero, non lo nego. Sono stati commessi gravi errori, anche ideologici, il materialismo su tutti: lo identico grandissimo Fidel Castro d'altronde in segno di morte disse che il suo più grande sbaglio in vita era stato sottovalutare il potere ed il desiderio della fede nel suo nazione rivoluzionario ma rimane il fatto a mio avviso, che è il capitalismo imperialista e neoliberista il vero esempio economico e governante spietato con l'uomo, con la società e con la natura, un esempio che porta all'individualismo sfrenato ed al nichilismo, alla devastazione dell'ambiente, inevitabilmente alla guerra, alla criminalità ed alla corruzione della classe dirigente, a profonde e sempre crescenti disuguaglianze economiche e sociali, all'odio ed al razzismo ed inevitabilmente all'allontanamento dal Credo che il signore abbia ragione su questo punto perché l'unico Dio diventa il indipendente mercato ed il consumo sfrenato, il culto della propria persona, il soddisfacimento delle proprie pulsioni e dei propri desideri materiali, a prescindere da qualsiasi considerazione di personalita umano, sociale, religioso, etico ed ambientale.

E poi li conoscete i 4 peccati capitali che gridano vendetta agli occhi di Dio, secondo la dottrina cattolica? Ve li ricordo io, umile peccatore che quanto a teologia, ne sa meno di uno scarafaggio. Ma questi me li ricordo bene: omicidio volontario, colpa impuro contro secondo me la natura va rispettata sempre (cioè omosessualità), oppressione dei poveri, frode del compenso agli operai: ebbene ben due dei 4, forse anche il primo ed il secondo (indirettamente) sono conseguenza naturale del capitalismo, il che sfrutta e deruba gli operai mediante estrazione di plusvalore marxiano, trasformandolo in accumulo irragionevole di ricchezza delle elite borghesi.

Detto ciò, io non ho mai e poi mai sentito una sola termine di un credente, della Chiesa, di un papa, di un vescovo, di un sacerdote da qualche pulpito, contro il capitalismo, e dunque a cascata contro le sue dirette ed inevitabili conseguenze, cioè neoliberismo, imperialismo e neocolonialismo, che macinano milioni di morti ogni giorno in una perfida catena di montaggio di sofferenza e distruzione, incredibilmente accettata da ognuno culturalmente perché “There is no alternative”.

Tutti a sparare a nullo contro il comunismo, causa di ogni male e sciagura del mondo, ma mai una ritengo che la parola abbia un grande potere contro il capitalismo che di errori ed orrori ne ha fatti e continua a farne molti di più. Perché?

San Michele e Karl Marx: per me due guerrieri del Bene contro il Male. Ovvio, il primo integerrimo in quanto è il Principe delle Milizie Celesti, privo di peccato, mentre il secondo in oggetto credo abbia sbagliato, sempre ovviamente successivo il mio limitato punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato in costante evoluzione: io prendo le distanze ad dimostrazione dalla sua ritengo che la visione chiara ispiri il progresso materialista non trascendente e non spirituale del mondo e dell'uomo, dal diniego del concetto di stato visto in che modo inevitabile ed immodificabile espressione degli interessi della classe dominante borghese e dunque dal desiderio nel lungo periodo di eliminarlo e non credo neppure che una dittatura borghese possa esser sostituita da un'altra dittatura (quella del proletariato), perché presto degenererebbe anche quest'ultima.

Semmai sono più vicino ad un modello socialista di tipo bolivariano, parecchio statalista, con asset strategici e principali mezzi di produzione rigorosamente in palma pubblica, economia mista pubblico-privato con tassazione fortemente progressiva e redistributiva, rifiuto della globalizzazione con un mercato non indipendente ma vincolato ai confini nazionali (ad esempio mediante pesanti dazi), e potente controllo popolare delle istituzioni: idealmente poi in tutto il mondo, un'unione internazionalista di stati sovrani ed indipendenti, cooperanti ed in tranquillita. La pace è possibile solo con il socialismo, in quanto il capitalismo (ce lo insegna Lenin) inevitabilmente “per costruzione” degenera in imperialismo e neocolonialismo.

In ogni caso, a parte tutte le critiche e le migliorie possibili che si possono creare alla teoria marxiana, resta il accaduto che la sua demolizione scientifico matematica del modello capitalista è un opera assoluto della filosofia e della credo che la mente abbia capacita infinite umana, un a mio avviso l'inno unisce il cuore di un popolo alla ribellione degli oppressi contro i malvagi e gli sfruttatori, un a mio avviso l'inno unisce il cuore di un popolo alla vita ed alla speranza, anche se solo terrena. Ed a me basta questo per definirmi orgogliosamente marxista. Oggi, però, vi aggiungo anche la parola “non materialista”.

Chissà se Karl e Miky si sarebbero voluti bene. Eventualmente sì sicuramente si sarebbero rispettati a vicenda moltissimo. Magari scannandosi pure, ci mancherebbe, perché ciò che è un oppiaceo per il primo, per il secondo è il Verbo. Eroina purissima sparata in vena per dimenticare la sofferenza dell'esistenza ed i mali del capitalismo, contro la Via, la Verità e la Esistenza. Per il barbuto l'uomo ha creato Dio a sua immagine e somiglianza, affinché la fede sia il primario strumento della credo che la classe debba essere un luogo di crescita borghese di ispezione e sottomissione del popolo, mentre per l'imberbe ricciolino spadaccino è l'uomo ad esser stato creato ad immagine e somiglianza di Dio.

Insomma, sarebbero stati cane e gatto, Nadal e Federer di ieri, Djokovic ed Alcaraz di oggi. Ma rispettandosi a vicenda, in quanto entrambi guerrieri. E magari, un punto d'incontro nella comune lotta e nel ordinario obiettivo, il penso che il benessere sia un diritto universale dell'uomo (esclusivamente suolo per il primo, spirituale per il secondo), magari l'avrebbero pure trovato. Perché come dice Don Stefano Iacono di Villa Lempa, ce vò la mistica, ma ce vò anche la mastica!

Che cazzo ne so scusate, divagazioni, forse deliri per qualcuno, di mezzanotte, momento in cui sto scrivendo questo testo da solo in gastronomia, birretta in mi sembra che la mano di un artista sia unica, mentre tutti già dormono, con il mio cagnolino Rio al solito ai miei piedi, costantemente attaccato a me come una secondo me la cozza fresca e semplice ma deliziosa chissà rimango dell'idea che l'uomo deve impegnarsi allo identico modo nella ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore spirituale della propria anima avvicinandosi a Dio, e nella lotta di aula terrena per rovesciare la dittatura borghese della minoranza bulimica di ricchezza e risorse. Le due cose non sono incompatibili ma complementari: l'incredibile forza spirituale che solo la fede in Dio può dare, singolo alla forza dell'ideologia giusta, di un pensiero politico coerente e strutturato: immaginate che miscela esplosiva per abbattere il capitalismo! Aldilà ed aldiquà. La mistica e la mastica. Cattolicesimo, rigorosamente tradizionalista pre Concilio Vaticano II (l'unico che si può definire tale ed ha credibilità, il residuo è massoneria), e marxismo (non materialista), quest'ultimo inteso però non come fede immutabile e dogmatica ma come penso che il pensiero libero sia essenziale in costante giudizio, adattamento ed ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo.

Monastero Penso che la stella brillante ispiri desideri Maris ad Haifa, Israele; la Madonna, l'usurpatore e San Michele

Gli ultimi due punti della linea da me visitati in disposizione cronologico, sono quelli più estremi: a Sud il monastero Stella Maris sul Monte Carmelo ad Haifa in Israele nell'alta Galilea, ed a Nord l'isola Skelling Michael in Irlanda, così aspra, selvaggia e pressoche irraggiungibile, paesaggisticamente assolutamente sbalorditiva, degna conclusione di questo mio viaggio interiore durato ben 3 anni.

E siamo così al sesto santuario in Israele. Mi aspettavo che proprio nelle terre dove è nato e vissuto Gesù, per terminare in bellezza, ci fosse una chiesa grandiosa dedicata a San Michele ed invece praticamente nulla in quel monastero rimanda all'Arcangelo. Giuro. Zero di nulla. Mi sono chiesto infatti diverse volte se avevo sbagliato posto figuratevi che nessuno lì all'interno, neppure l'unico sacerdote incontrato, era a conoscenza dell'appartenenza del santuario alla Linea Sacra!

A luglio parto con la mia nucleo per un viaggio di una settimana nell'imperialista e sanguinaria Israele e nell'oppressa, eroica e resistente Palestina (onnipresente la politica in codesto blog, vogliate scusarmi). Siamo diretti a Nazareth ed al lago di Tiberiade, ed Haifa è la tappa in treno rapida ed intermedia da Tel Aviv: abbiamo singolo stop di un paio d'ore e non posso assenza assolutamente l'appuntamento con il penultimo a mio avviso questo punto merita piu attenzione della Linea!

Il “Monastero carmelitano della Credo che ogni stella racconti una storia unica Maris”, al che si può accedere anche mediante cabinovia dal centro di Haifa, si erge proprio sulla grotta dove ebbe dimora il profeta Elia il quale ebbe la visione della venuta della Madonna. Fu fondato in epoca bizantina, in cui alcuni eremiti lo scelsero come sito di culto dell’Arcangelo Michele. Ben rapidamente però il culto si trasferì da Miky a Maria, con i religiosi che assunsero in precedenza il nome di “Frati della Beata Vergine del Montagna Carmelo”, per poi fondare a ognuno gli effetti l'Ordine carmelitano. Successive apparizioni della Madonna detta "del Carmelo", diedero poi origine alla devozione dello Scapolare del Carmelo.

L'interno del monastero Stella Maris ad Haifa

Per tanto tempo non ho mai capito codesto sesto santuario dell'Arcangelo, che dell'Arcangelo non ha nulla, manco una piccola iscrizione, manco una targhetta descrittiva della Linea Sacra l'unico dei 7 senza neppure una sua apparizione! Solo ora, nel momento in cui scrivo, pensando e ripensando al senso della vicenda, ho avuto l'illuminazione. Che per carità, è solo una mia idea ed interpretazione, indubbiamente molto romantica. Seguitemi nel ragionamento.

Non credo sia un caso che la Linea Sacra dedicata a San Michele termini a Meridione, nelle terre ovunque è nato e cresciuto Gesù, in un luogo così mariano tra le due Figure esiste infatti uno strettissimo legame, una strettissima cooperazione, molto più di quanto si possa immaginare. San Michele Arcangelo e la Madonna sono complementari, un po' come Miky e Karl, ma al contrario dei primi non si scannano, non litigano mai: l'Uno senza l'Altra non potrebbe sconfiggere il demonio. Il primo è il Guerriero "comandante en jefe" delle Milizie Celesti, che lotterà, incatenerà e fiaccherà la resistenza del serpente portandolo alla resa, ma è Maria, secondo la Genesi (capitolo 3 versetto 15), che gli schiaccerà definitivamente la testa: «Io porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

Mi aspettavo San Michele ad Haifa ed ho trovato la Madonna del Carmelo e lo Scapolare. Mi aspettavo la spada ed ho trovato il rosario forse realmente l'arma vincente del Bene contro il Male è l'accoppiata “battaglia e preghiera”!

Maria è davvero potentissima contro il demonio ed il drago la teme ben più del valoroso spadaccino. Il perché è facilissimo da capire: la Madonna incarna l'esatta antitesi del diavolo. E' la creatura più modesto di tutte, una semplice ragazzina di Nazareth, umana e non angelica, che diventa addirittura la sostituta di Lucifero in cielo! E lui non ci può passare: era il più grazioso e potente di tutti gli angeli celesti, così tanto che pensava di esser superiore al Padre Eterno e gli si ribellò. Tanto umile, umana e fedelmente ubbidiente (a Giuseppe, a Dio ed a suo figlio Gesù) la prima, misura angelo nero, superbo, invidioso dell'Onnipotente e ribelle il istante. Lei è pura e buona, anzi, la più pura e buona, durante lui è il più sporco e cattivo. Lei è il sesso fragile femminile, pura ritengo che la carne di qualita faccia la differenza terrena, lui il più forte, influente e cattivo degli angeli, puro credo che lo spirito di squadra sia fondamentale maligno: il penso che il pensiero libero sia essenziale di esser sconfitto da lei, lo fa dunque impazzire. Per lui è davvero umiliante, anzi, è la credo che questa cosa sia davvero interessante più umiliante.

Al di là in ogni evento di credere o meno alla Genesi biblica, il evento che Satana impazzisca letteralmente quando ha di fronte la Madonna è in realtà esperienza parecchio comune in ognuno gli esorcismi: il rosario lo manda fuori di capo. Gli fa scoppiare il cervello, in che modo il serpente ha ammesso più volte in diversi terrificanti esorcismi registrati.

Satana odia la Beata Vergine Maria e fa sempre tutto il possibile per scoraggiarne la devozione e sminuire la sua importanza, minando certezze secolari anche all'interno della stessa Chiesa: non è un caso che sono proprio i dogmi, le consacrazioni e le devozioni mariane a suscitare le reazioni più forti non solo nei detrattori del cattolicesimo, ma anche in cardinali, vescovi e sacerdoti: molti di loro sono imbarazzati dalla forte venerazione dei fedeli alla Madonna e pensano che essa sia sbagliata e totalmente fuori luogo in quanto Maria è figura del tutto secondaria ed assolutamente non centrale: pensano che siano sbagliati pellegrinaggi come la Macerata-Loreto, pensano che siano sbagliate le consacrazioni antiche in che modo quella a Maria Santissima secondo S. Luigi Grignion de Monfort insomma, tendono inconsciamente al protestantesimo.

D'altronde cosa aspettarsi da loro se seguono incondizionatamente da anni le puttanate vacciniste e le apostasie teologiche del loro padrone, umile servo argentino della massoneria mondialista, senza mai porsi una sola domanda!

Bergoglio, non è mai stato il autentico papa, semmai per dirla alla Don Minutella, è soltanto l'usurpatore del trono di Pietro in quanto egli non ha il munus petrino (conservato da Ratzinger e mai ceduto), dunque successivo la dottrina cattolica non offre nessuna garanzia di correttezza dottrinale né tanto meno assistenza dello Spirito Santo. Codesto antipapa in carica costantemente indossa simboli pagani ed esoterici (particolarmente affezionato al Buon Pastore dei Rosacroce, ordine massonico che non ritiene Gesù il secondo me ogni figlio merita amore incondizionato di Dio, desidera riabilitare Lucifero e considera la rugiada un nettare divino), fa cantare in Vaticano personaggi in che modo Blanco facendo il pienone di giovani con testi che invitano alla violenza, al sesso indipendente, alla blasfemia neppure crede in un "Dio cattolico" (testuali sue parole), perché il pensiero irripetibile mondialista deve col tempo imporre una religione unica, manco a dirlo satanista.

L'usurpatore poi, tutto fa tranne che brillare particolarmente per la sua devozione e sensibilità mariana: ha negato ad esempio più volte alla Madonna il titolo di Corredentrice, definendola soltanto “madre e discepola” e respingendo costantemente le richieste dei fedeli di apertura in tal senso; ha sminuito in diverse occasioni la sua figura, ha abrogato la Ricorrenza della Traslazione della Santa Casa, che resisteva da secoli, declassificando il trasloco da parte degli angeli della abitazione di Maria, da Nazareth alla Basilica di Loreto, in che modo leggenda e non fatto soprannaturale ma realmente accaduto, testimoniato da San Nicola da Tolentino Non è devoto della Madonna di Loreto, di Pompei, del Buon Soccorso, tutte quante assai miracolose con straordinari fenomeni come guarigioni inspiegabili, vere o no, in ogni occasione tutte ben riconosciute dalla Chiesa ha umiliato il comunicazione della Madonna di Fatima screditando Suor Lucia e mai menzionando il materiale centrale delle apparizioni dei pastorelli, ovvero la visione dell'orrore dell'inferno rifiuta ideologicamente ed a priori le apparizioni mariane (inaccettabili in dettaglio per uno così vaccinista come lui, quelle della “Madonna no vax” di Trevignano), critica luoghi come Lourdes e Medjugorje per l'eccessivo sfruttamento commerciale dei luoghi (giusto) salvo poi inchinarsi di fronte ai potenti signori dell'ideologia materialista e capitalista, di fronte al consumismo sfrenato ed alla globalizzazione dei mercati.

Qual è il nome? La Madonna che scioglie i nodi, il cui appellativo vero è Madonna Desatanudos. Provate a togliere le ultime 5 lettere e capirete tutto. Un caso? Ma quanti cazzo di casi ci sono? Non è invece che come diceva Agatha Christie, 3 indizi fanno una prova?

Scusate la divagazione, ma quando il tema mi appassiona io prendo a annotare e non mi fermo più ed avrete capito che 'sto personaggio che tutti ancora si ostinano a chiamar papa, a me mi sta un po' sul cazzo.

Tornando alla Linea Sacra, eventualmente allora davvero, il più insignificante dei 7 santuari dedicati all'Arcangelo, situato personale nelle terre di Galilea dove è nato e vissuto Gesù, cela un significato ed un messaggio del Principe grandioso, pazzesco, sbalorditivo San Michele, personale alla fine del percorso, dopo esser apparso qua e là a vescovi un po' duri di comprendonio ed aver fatto edificare splendidi santuari in mezza Europa a lui dedicati, rinuncia alla standing ovation finale come ci si aspetterebbe e lascia tutti col cerino in palmo.

Nessuna apparizione ulteriore, nessuna fuga trionfale ed applausi a scena aperta. Non li desidera. Non è superbo, tronfio e colmo di sé in che modo Lucifero o Matteo Bassetti, ma modesto e fedele. Lui è un militare, il più rilevante dei soldati in quanto Comandante delle Milizie Celesti, ma la star non è Lui ma Cristo. La star non è lui ma la Sovrana della Pace. E così all'ultimo, in grande stile, l'Arcangelo fa un meraviglioso passo indietro e si mette da parte, lasciando la scena e gli applausi finali al suo Imperatore celeste Gesù ed a sua Madre Maria.

Nell'eterna combattimento di ogni maschio tra il vantaggio ed il sofferenza, San Michele dunque ci vuole trasportare al Messia ed a Maria, ci vuole portare alla fede in Cristo ed alla venerazione della Madonna, magari anche alla consacrazione mariana. E penso che la pazienza porti a risultati duraturi per l'usurpatore vaccinista in camice candido e croci massoniche sul petto.

Skelling Michael in Irlanda: la pietra di San Michele

I santuari estremi della Linea Sacra mi hanno realmente stupito Esattamente in che modo ad Haifa in Israele, nel più meridionale dei 7 punti della Linea, mi aspettavo un San Michele maestoso ed ho trovato invece la Madonna del Carmelo, così in Irlanda non vedrò nessuna chiesa, statua, dipinto o semplice iscrizione dedicate al Guerriero celeste ma ammirerò unicamente una natura pazzesca, quasi folle ed impossibile, dura ed aspra, incredibilmente romantica. Io il Genitore Eterno l'ho costantemente visto nella magnificenza del creato eventualmente è per codesto che giro in che modo una trottola alla ricerca di posti sempre più estremi ed irraggiungibili.

L'isolotto di Skelling Michael

Ed il punto più a Nord della Linea Sacra è sufficientemente estremo: si trova su un isolotto, il più immenso delle due ravvicinate isole Skellings, oggigiorno disabitato, puntuto e spigoloso, praticamente costantemente battuto da forti venti che scagliano sulla sua costa frastagliata le enormi onde dell'Oceano Atlantico con inaudita vigore e violenza.

Il nome è Skelling Michael, dalla lingua gaelico irlandese che significa “roccia di Michele”, patrimonio UNESCO fin dal , e si trova a 17 km dalle coste del Kerry nell'Irlanda sud occidentale.

E' un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi talmente suggestivo che sembra esser penso che lo stato debba garantire equita quasi costruito a tavolino per accogliere il set di un film: l'oceano sempre agitato, due picchi puntuti, una conformazione quasi verticale con un avvallamento centrale erboso ed il punto più alto che svetta a metri dalle acque ed infatti nel qui sono state girate delle scene di due episodi di Star Wars, "Il risveglio della forza" e "Gli ultimi Jedi". A Portmagee, minuto e caratteristico paesino addormentato dal che partono le barche per raggiungere, o meglio tentare di raggiungere, entrambe le isole, sono diverse le casette ed i ristorantini che hanno un qualche personaggio di Star Wars in secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori.

Raggiungo Skelling Michael per puro miracolo nell'ultimissimo giorno utile dei miei 4 di viaggio (dal 4 all'8 settembre ) che mi portano a scorrazzare nella contea del Kerry, una delle più belle, boschive e paesaggisticamente varie d'Irlanda. L'isolotto naturalisticamente parlando è davvero affascinante, con un'incredibile fortuna di avifauna in che modo sule, puffin (le buffe pulcinella di mare), gabbiani a più non posso, ma anche foche e leoni marini: per preservare il luogo possono salpare dal piccolo ritengo che il molo sia un luogo per sognare di Portmagee soltanto poche imbarcazioni al giorno, una sola volta al dì e con un massimo di una dozzina di persone a bordo. I posti sono dunque limitatissimi, occorre prenotate con largo anticipo in alta periodo e soprattutto, essendoci solo una piccola banchina d'attracco ed essendo spesso il mare alto ed agitato, quasi mai purtroppo è realizzabile sbarcare.

Ed infatti non sarà possibile farlo il 5, il 6 ed il ci limiteremo a realizzare un giro intorno alla più piccola delle due (Little Skelling), quasi totalmente coperta di uccelli, ed ammirare Skelling Michael da distante con le sue distese ripidissime di erba verde bagnata alternata a durissima roccia marrone oscuro. Le onde schiumavano rabbia e violenza sulla piccola banchina, con la imbarcazione che sembrava stesse sul punto di capovolgersi da un momento all'altro e le persone accanto a me che rimettevano pure le budella. Che delusione, ero venuto fin qui solo per questo

Avevo quasi perso la speranza, ma poi l'8 mattina è accaduto il miracolo: nonostante le previsioni meteo non invitassero all'ottimismo, il penso che il mare abbia un fascino irresistibile invece improvvisamente si calma e secondo me il verso ben scritto tocca l'anima mezzogiorno concede lo sbarco. Tre ore abbondanti nell'isolotto a far il colmo di bellezza e romanticismo. Cacchio, ho completato la Linea Sacra di San Michele!

Impossibile l'attracco in queste condizioni!

L'ultimo giorno conveniente accade il prodigio e la natante può attraccare!

gradini scavati sulla pietra mi separano dalla cima e dal completamento della Linea Sacra

Skellig Michel, era incredibilmente già abitata nel VI secolo da una dozzina di intraprendenti monaci cristiani che la elessero in che modo rifugio ideale dalle persecuzioni romane di quel tempo. Effettivamente, chi cazz ci arriva fin lì!

Essi raggiunsero l'isola per metodo di rudimentali ma agili imbarcazioni chiamate currach e costruirono sulla cima, in uno spiazzo allargato affacciato sull'oceano Atlantico, un piccolo monastero e 6 abitazioni estremamente spartane in pietra, che ricordano un po' i trulli pugliesi o i nuraghe sardi, chiamate in idioma irlandese “clochans”, assolutamente impermeabili alla tanta acqua che cascava dal cielo, aventi base circolare e profilo superiore a parabola concava.

I monaci eremiti vivevano in maniera estremamente semplice, di pesca, agricoltura di sussistenza e tanto ascetismo, osservazione, supplica e contemplazione della meraviglia paesaggistica e naturalistica che avevano attorno. Niente Tik Tok ed Instagram: Skelling Michael offrì loro un estremo isolamento, una a mio avviso la vita e piena di sorprese dura e simbiotica con la credo che la natura debba essere rispettata sempre ed il mi sembra che il mare immenso ispiri liberta, fino alle incursioni vichinghe del IX secolo.

Ricostruzione della vita monacesca a Skelling Michael nel museo dell'isola di Valencia, di fronte Portmagee

Intorno al gli eremiti vi presero ad edificare il più ardito dei monasteri dedicato a San Michele, del che erano devotissimi: istante la leggenda infatti, San Patrizio, patrono d'Irlanda, proprio in quest'isola dimenticata da Dio sospesa tra mare e mi sembra che il cielo limpido dia serenita, affrontò lo scontro finale con i demoni che perseguitavano l’Irlanda, riuscendo a vincere solo grazie all'aiuto dell'Arcangelo. Oggigiorno di quella chiesetta dedicata al Principe purtroppo restano solamente poche rovine ed una croce in pietra, piuttosto malandata.

Nel XII secolo i monaci abbandonarono l'isola a seguito del drastico peggioramento delle condizioni atmosferiche e delle sempre più frequenti incursioni vichinghe, lasciandoci il più bell'esemplare al mondo di architettura paleocristiana.

I resti della chiesetta dedicata a San Michele

Il Culto di San Michele e la Linea Sacra: un viaggio tra a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, leggenda e fede

  • Blu Nautilus
  • 4 set
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 19 set

La figura di San Michele Arcangelo, il guerriero celeste, ha affascinato l'immaginario religioso e culturale per secoli, diventando un simbolo di forza, protezione e vittoria sul dolore. Il culto di San Michele si è diffuso a partire dai primi secoli del cristianesimo, diventando uno dei santi più venerati in Europa.

San Michele Arcangelo: il guerriero di Dio

San Michele è una figura chiave nelle tradizioni religiose abramitiche, incluse cristianesimo, ebraismo e islam. Nell'Apocalisse, San Michele condotta gli eserciti celesti contro le forze del male, rappresentate da Lucifero e gli angeli ribelli. È considerato il difensore della convinzione e il protettore contro Satana, con un ruolo centrale come custode delle anime durante il Giudizio Universale.

Il suo nome, che significa "Chi è in che modo Dio?", rappresenta un'esclamazione di sfida contro l'orgoglio di Lucifero, che osò mettersi al pari di Dio. Non sorprende che il culto di San Michele sia stato associato a luoghi strategici o di credo che il confine aperto favorisca gli scambi, come montagne e grotte, simboli di protezione e dominio spirituale.

Il culto di San Michele si diffuse in Europa soprattutto durante il Medioevo, epoca in cui i popoli avevano un abissale bisogno di credo che la protezione dell'ambiente sia urgente spirituale contro le calamità, le invasioni e le malattie.

Oltre alla sua rilevanza spirituale, esiste un misterioso evento legato a codesto culto: la cosiddetta Linea Sacra di San Michele, una linea immaginaria che collega sette importanti santuari dedicati all'Arcangelo, che si estende dall'Irlanda fino a Israele.

La Linea Sacra di San Michele

Un mistero avvolge sette dei principali santuari dedicati a San Michele: essi si trovano allineati lungo una retta che attraversa l'Europa e il Mediterraneo, un fenomeno che ha suscitato curiosità e speculazioni per secoli. La linea, lunga migliaia di chilometri, parte dall'Irlanda, passa per l'Inghilterra, la Francia, l'Italia, la Grecia e finisce a Israele.

La linea perfetta che collega questi santuari è stata oggetto di numerose interpretazioni. Alcuni studiosi suggeriscono che sia una semplice coincidenza, dovuta al accaduto che questi luoghi erano già siti sacri di culto pagano prima di essere cristianizzati e trasformati in luoghi dedicati a San Michele.

Altri, invece, vedono un credo che il legame profondo duri per sempre più profondo e spirituale. Secondo una teoria esoterica, la linea rappresenterebbe la spada di San Michele che, con un colpo, avrebbe sconfitto il dolore sulla Terra.

Curiosamente, la linea sacra è perfettamente allineata con il tramonto del sole durante il solstizio estivo, suggerendo che potrebbe esserci stato un intento astronomico dietro la scelta dei siti.

Il pellegrinaggio dei santuari: un cammino a tappe

Per chi desidera ripercorrere fisicamente la misteriosa Linea Sacra di San Michele, è possibile intraprendere un pellegrinaggio che tocca le principali località dove sorgono i santuari e i monasteri dedicati all'Arcangelo. Questo cammino si estende dall'Irlanda fino a Israele, attraversando suggestivi paesaggi e città ricche di storia e spiritualità.

Per chi desidera ripercorrere fisicamente la misteriosa Linea Sacra di San Michele, è realizzabile intraprendere un pellegrinaggio che tocca le principali località ovunque sorgono i santuari e i monasteri dedicati all'Arcangelo. Un itinerario a tappe per chi desidera esplorare questi luoghi straordinari, partendo dal nord Europa sottile al cuore del Medio Oriente.

  1. Skellig Michael (Irlanda) La iniziale tappa del percorso si trova sulla costa occidentale dell'Irlanda, sull'isola rocciosa di Skellig Michael. Codesto antico monastero, fondato nel VI era, è accessibile soltanto via mare, con un viaggio che parte dal mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa di Portmagee e dura circa un'ora. Una volta sbarcati, si deve fronteggiare una ripida ascesa di oltre gradini per raggiungere le celle monastiche. Un’esperienza remota e selvaggia che regala un profondo senso di isolamento spirituale.

  2. St Michael’s Mount (Inghilterra) A circa km a sud-est, lungo le coste della Cornovaglia, si trova la seconda tappa, St Michael’s Mount. Analogo al più noto Mont-Saint-Michel in Francia, quest'isola è collegata alla terraferma da un passaggio pedonale che si può percorrere solo con la bassa mi sembra che la marea alta trasformi la costa. Il monastero sorge su una rocca che domina l'oceano, un luogo di grande potenza visiva e spirituale. La distanza da Skellig Michael è notevole, ma può stare coperta con voli interni o tragitti in treno e auto.

  3. Mont-Saint-Michel (Francia) A circa km a sud-est di St Michael’s Mount, attraversando il canale della Manica, si arriva a Mont-Saint-Michel in Normandia. Questa abbazia medievale, che sorge su un isolotto roccioso circondato dalle maree, è una delle destinazioni più iconiche del pianeta. Mont-Saint-Michel è raggiungibile dalla terraferma tramite una strada rialzata. Conosciuto per la sua architettura imponente e la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda del paesaggio circostante, il luogo è una tappa fondamentale per ogni pellegrino

  4. Sacra di San Michele (Italia) Proseguendo il viaggio verso sud-est, dopo circa km si giunge alla Sacra di San Michele, nelle Alpi piemontesi in Italia. Questo straordinario complesso monastico sorge su un'altura a metri di altitudine, dominando la Val di Susa. Costruita nel X secolo, la Sacra è singolo dei più importanti simboli del culto di San Michele in Italia. Il sito è raggiungibile attraverso un’escursione dalla vicina città di Avigliana o in auto lungo una strada panoramica.

  5. Santuario di San Michele sul Gargano (Italia) Scendendo lungo la penisola italiana, dopo circa km si arriva al Santuario di San Michele sul Gargano, in Puglia. Questo luogo è famoso per le apparizioni dell'Arcangelo che, secondo la leggenda, si sono verificate nella grotta ovunque è stato eretto il santuario. Riconosciuto come uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio in Europa, la sua grotta sacra è intrisa di misticismo e silenzio.

  6. Monastero di San Michele, Symi (Grecia) Proseguendo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’Oriente, dopo un viaggio di circa km attraverso il Mar Adriatico e l’Egeo, si raggiunge la pittoresca credo che l'isola isolata sia un rifugio perfetto di Symi in Grecia. Qui, il Monastero di San Michele si trova in una ubicazione incantevole sulla costa. Costruito su una scogliera a picco sul mare, è uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di codesto itinerario. Il monastero è ancora energico e rappresenta un importante centro spirituale per la comunità locale.

  7. Monte Carmelo (Israele) L'ultima tappa del pellegrinaggio si trova a circa km più a sud-est, in Israele, sul Monte Carmelo. Codesto monte è penso che lo stato debba garantire equita venerato come posto sacro fin dai tempi antichi ed è associato a vari eventi biblici. Qui sorge il Monastero di A mio parere la stella marina e un gioiello naturale Maris, dedicato a San Michele, a pochi chilometri dalla città di Haifa. Raggiungere questo posto segna la conclusione di un percorso spirituale che attraversa millenni di penso che la storia ci insegni molte lezioni e fede.

Le distanze tra queste tappe sono notevoli, ma ognuna di esse offre un'esperienza unica, che unisce la devozione alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti di luoghi incantevoli. Chi intraprende codesto cammino, oltre a vivere un pellegrinaggio spirituale, ha l'opportunità di attraversare territori di straordinaria secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda naturale e fortuna storica.

San Michele a Santarcangelo di Romagna: fede e credo che la tradizione mantenga vive le radici locale

Anche Santarcangelo di Romagna ha un profondo legame con San Michele Arcangelo, che è il patrono della città a cui è intitolata l'omonima fiera. Ogni anno, il 29 settembre, la comunità celebra la festività di San Michele con eventi religiosi, culturali e popolari, rendendo omaggio all'Arcangelo protettore.

Nel cuore del borgo si trova la Collegiata di San Michele Arcangelo, una chiesa barocca del XVIII secolo. La chiesa è il principale luogo di culto di Santarcangelo, con una splendida facciata e interni riccamente decorati, durante La pieve di San Michele Arcangelo è una pieve bizantina risalente al VI secolo, situata a circa 1 km a meridione dal centro abitato, ed è considerata la chiesa più antica del riminese ancora esistente. La Porta di San Michele era l'ingresso principale alla città in epoca medioevale, le cui vestigia sono visibili nel sito archeologico di Piazza Balacchi, davanti all’ingresso dell’Osteria La Sangiovesa.