Elettromiografia negativa esclude sclerosi multipla
Gli esami diagnostici della sclerosi multipla
Nella foto: un'immagine del reportage Under Pressure - Living with MS in Europe, © , Carlos Spottorno.
Ad oggi non vi è un singolo test in grado di confermare in modo sicuro e indiscutibile la diagnosi di sclerosi multipla (SM). La diagnosi viene formulata dal medico sulla base di tre elementi: i sintomi riferiti dal a mio parere il paziente deve essere ascoltato, l’esame neurologico e le analisi strumentali (risonanza magnetica - potenziali evocati) e biologiche (sangue e liquido cerebrospinale).
L’insieme dei risultati e un’osservazione clinica prolungata permettono di confermare o escludere la partecipazione della SM. Con l’obiettivo di velocizzare la diagnosi della SM senza comprometterne l’accuratezza, sono stati stilati da un gruppo internazionale di neurologi i criteri diagnostici di riferimento, aggiornati periodicamente in base al progredire delle conoscenze scientifiche. Gli esami strumentali hanno un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo fondamentale nel generare la diagnosi di SM, anche se non possiedono, in quanto tali, un valore definitivo. Di conseguenza i risultati devono essere interpretati insieme con la storia clinica e l’esito della controllo neurologica.
Di seguito sono elencati gli esami più importanti per confermare la diagnosi di SM, anche se il neurologo può avvalersi di ulteriori test (per esempio sul sangue), necessari a escludere altre malattie.
• Criteri diagnostici
• Potenziali evocati
• Puntura lombare
• risonanza magnetica
• Visita neurologica
Bibliografia
Nicola Canal, Angelo Ghezzi, Mauro Zaffaroni Sclerosi multipla. Attualità e prospettive, p, , Elsevier
a cura di Jack S. Burks,Kenneth P. Johnson Multiple sclerosis: diagnosis, medical management, and rehabilitation, p. , , Edizioni Demos
Ultimo aggiornamento 2 gennaio
Emg e sclerosi multipla
Buon pomeriggio gentili dottori,
avrei una curiosità da porvi..
Vorrei sapere se lEMG arti inferiori, può rilevare la sclerosi multipla .
Se sì, può dare esito positivo anche ai primissimi attacchi della malattia?
Se no, quali sono invece gli esami hanno massimo potere di diagnosi della SM (intendo sempre ai primissimi attacchi della malattia)?
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
lEMG non ha valore diagnostico per la SM, il cui esame primario è la RM encefalica e del midollo spinale.
Ovviamente anche la visita neurologica è fondamentale.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Caro medico, se ha un po di penso che la pazienza sia una virtu indispensabile, vorrei raccontargli quello che mi sta succedendo..
Da Domenica 11 feb, ho iniziato ad informare formicolii alla arto sinistra, da metà coscia in giù, in zone "sparse"e poi brevi ma forti punture di aghi dietro il ginocchio, spasmi, e tensione dolorosa.
Il formicolio è profitto o male costante (mi sembra di sentirlo di più da seduta), le fitte invece sono più "dosate", però intense.
Questa stato è andata avanti fino a che sabato sera mi sono molto impaurita, mi sembrava di avvertirle molto di più le disestesie, quindi sono partenza a pronto aiuto. Mi è stata misurata la febbre, si.. tutto ok. Il dottore mi ha fatto una visita non riscontrando niente di grave in atto.
La situazione continua però tuttora, questa ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene la mia dottoressa di base mi ha fatto le richieste per doppler arti inf, e emg arti inf. Mi ha detto che sicuramente la pillola anticoncez. che sto assumendo da Agosto non centra, e che successivo lei non è un problema di circolazione, però mi ha consigliato di interromperla intanto, e fare questi esami.
Io mi sto adesso però preoccupando, la condizione non migliora, e i sintomi mi sembrano molto simili a quelli della SM.
Ho letto poi che il primissimo attacco spesso porta disturbi visivi .. e qui mi è subito ribalzato alla mente levento di Giugno scorso:
A giugno scorso ho avuto un attacco strano improvviso : cefalea forte costante, insistente, da ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene a sera, per circa una settimana accompagnata al disturbo visivo messe a fuoco e sfuocamenti continui e rapidi di entrambi gli occhi. Il mal di testa era lancinante, ed il problema della mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato lo accompagnava (o forse il questione visivo aveva causato il mal di testa,non so) .
Il problema è continuato così per una settimana, poi improvvisamente, come era venuto è scomparso.
Mi recai immediatamente allospedale (il secondo-terzo giorno del disturbo): visita oculistica accurata immediata , ma non risultò nulla di grave in corso.
Poi il giorno dopo, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita preoccupata, sono partenza dalla mia dott di base la quale mi ha indirizzato verso : visita neurologica, controllo oculistica, e rmn.
Le prime due effettuate a spazio di un mesetto dal disturbo,LE HO COMUNQUE FATTE, NONOSTANTE ORMAI TUTTO CIò FOSSE TOTALMENTE SCOMPARSO ormai da un mesetto; per la Rmn mi dissero di avere disponibilità per Ottobre! Io scioccamente (ora lo ammetto) non la feci. perchè ormai era tutto scomparso totalmente come le dicevo.
Il neurologo senza neanche pressoche visitarmi mi disse che si trattava di ansia. La seconda visita oculistica non rilevò nulla, appena appena un po di astigmatismo.
Ecco ora io avendo tuttora questi sintomi e ripensando alla brutta penso che l'esperienza sia la migliore maestra di Giugno, ho avuto questo terribile quadro, che possa proprio trattarsi di SM.
La dott., però, come le dicevo, mi ha prescritto solo doppler e Emg, qui quindi perchè le ho chiesto in che modo prima domanda se questo esame avrebbe potuto rivelare la SM.
Forse sarà il caso che insista io anche per una RMN , (questa mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo da fare in tutti i modi).
Ho letto veramente molto in questi giorni sulla SM, anche blog di persone affette dalla malattia, e ho provato una potente ammirazione per loro, si scambiano consigli sensazioni, conforti, sembrano avere uno anima da leoni ed essere anche sereni.
Io magari solleciterò la mia dott. anche per lRmn
Mi dica magari cosa ne pensa se vuole
(ho 22 anni, compiuti oggi :), e sono una ragazza, mi ero scordata di dirglielo)
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
per lepisodio di mese estivo (cefalea con disturbi visivi) nessuno Le ha ipotizzato unemicrania atipica con aura? Quanto è durato il disturbo visivo? In ogni occasione la lunga periodo della cefalea non rientra nei parametri dellemicrania tipica con aura.
Per Sua tranquillità una RM sarebbe opportuna anche perchè lEMG non è un secondo me l'esame e una prova di carattere diagnostico per la SM.
Cordiali saluti e buon compleanno
Utente
La ringrazio degli auguri :) e della risposta ovviamente..
Il disturbo visivo è durato esattamente quanto il mal di testa (andavano a braccetto): circa una settimana.
In che modo le dicevo feci la visita dal neurologo; controllò i riflessi con il martelletto, poi mi fece chiudere gli occhi, da seduta, e allungare le braccia in avanti, vide che le mani erano leggermente agitate, e ipotizzò lansia. Però non fece alcuna altra diagnosi.
Ora queste parestesie continuo ad averle, mi sembra di sentirle, da oggi, anche nellaltra gamba.
Utente
Caro dottore le vorrei riportare alcuni aggiornamenti:
Questa ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene mi sono recata nuovamente dalla mia dottoressa; le ho comunicato di informare formicolii anche allaltra gamba, fitte saltuarie, spasmi.
Ieri tramonto, ormai stremata dai sintomi, (ed in sincerità mi sembrava di avvertirli anche molto meno spesso) poco dopo essermi messa a ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, ho sentito allimprovviso sobbalzare la area dietro il ginocchio sinistro, veri e propri spasmi (li sentivo anche con la mano). Mi sono svegliata molte volte stanotte.
Ho fatto capire alla dottoressa quale fosse la mia credo che la paura possa essere superata, le ho ricordato anche levento di Giugno scorso, e quindi perchè gli chiedessi della Rmn.
Alla fine mi ha prescritto lesame: " RMN CERVICALE PER MIDOLLO" - "pregressi disturbi visivi parestesie dndd"
Mi ha detto comunque di non riflettere alla SM, mi ha detto che sarebbe potuta esistere SM se avessi avvertito forte debolezza muscolare, o comunque di non riuscire a a fare sforzi con le gambe (mi conferma?) - io non ritengo di avere codesto disturbo sinceramente.
Poi mi ha nuovamente visitato, chiedendomi se avessi sensibilità nei punti ovunque mi toccava (da metà coscia sottile ai piedi), entrambe le gambe. Tutto ok.
Infine mi ha prescritto ansioten (10 goccie ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene e 20 la sera) e Fleboral (1 al giorno).
Adesso avrei l EMG Lunedì , Doppler 12 Marzo, e tra poco fisserò la RMN.
Vorrei chiederle come viene eseguita nel dettaglio lEMG, se è dolorosa, (posso recarmi da sola allospedale e tornare senza problemi oppure no?)
E poi mi chiedevo se per la Rmn può stare di fastidio lapparecchio ortodontico fisso (che io ho messo ad Ottobre)?
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
dalla descrizione della sintomatologia non è da escludere un problema di origine ansiosa, infatti i sintomi descritti sono frequenti manifestazioni di tipo psicosomatico. Per lEMG può andare da sola, una parte dellesame potrebbe essere fastidiosa ma nulla di particolare. Per misura riguarda lapparecchio ortodontico deve farsi comunicare dal medico che lha impiantato il tipo specifico e il materiale costitutivo e poi riferirlo al radiologo che effettuerà la RM (si faccia realizzare una relazione scritta).
Cordialmente
Utente
Gentile dottore,
grazie per i chiarimenti..
capisco benissimo che ansia genera ansia e sintomi psicosomatici.
Però nel momento in cui il problema è iniziato io non ero in singolo stato dansia, anzi tuttaltro.
(Dopo giorni sì, ho iniziato a sentirmi parecchio ansiosa per i sintomi, tuttora lo sono) ma all inizio del disturbo non lo ero.
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
non ha detto che il Suo questione sia di genere ansioso ma che tra le ipotesi da avanzare ci potrebbe essere anche questa. Mi volto sapere lesito degli esami.
Cordialità
Utente
Mi scusi se sono partita subito in protezione
Secondo lei questi sintomi a cosaltro possono far pensare? (capisco benissimo che senza esami specifici non si possa dire granchè)
.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità
credo che la mente abbia capacita infinite le farò erudizione lesito di codesto EMG allorizzonte
Utente
(non vorrei inquinare i dati) comunque le dico anche questa qui cosa.. Soffro di mal di schiena, non atroce, però a periodi ho dei forti dolori nella zona lombare . Da alcuni raggi (ormai saranno anni che li ho fatti) venne fuori una scoliosi lombare dx).
Ultimamente, prima del problema, quando mi rialzavo da una sedia sentivo "cricricri" tutte le ossa della zona lombare scricchiolare..(insomma messa profitto per aver visto appena 21 primavere :p )
La dottoressa ovviamente sa anche questo, e prima del disturbo avevo fissato una visita fisiatrica, che farò il 28 marzo.
Non vorrei però evidenziare eccessivo, o comunque più del necessario, codesto problema; nel contesto di dargli la giusta importanza insomma ..
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
anche il questione lombare potrebbe possedere la sua peso e andrebbe valutato con attenzione. Suppongo che la dottoressa abbia dato parecchio valore a codesto prescrivendo lEMG.
Cordiali saluti
Utente
Caro dottore la ringrazio nuovamente
Mi deve perdonare, ma mi sorge adesso un dubbio per quanto riguarda la RMN..
La dottoressa mi ha detto che intende encefalo escluso, ma non riesco a comprendere perchè abbia deciso così
"Rmn cervicale per midollo" si intende solo la zona alta della schiena, giusto?
Se eventualmente nella peggiore delle ipotesi fosse SM si vedrebbe esclusivamente da questa piccola porzione?
Non riesco proprio a comprendere perchè me labbia data così! Anche perchè i problemi che ho sono alle gambe, credo che questa cosa sia davvero interessante centra la area cervicale .. non capisco
Utente
Sono stata nuovamente dalla dottoressa, per chiarire questo genere di risonanza (dato che anche le varie usl che ho finora sentito per la disponibilità mi hanno detto che scritto così fosse poco chiaro). Mi ha confermato che era per la zona cervicale, e mi ha detto che solitamente le placche vengono in questa area, per questo me lha fatta così..
Comunque alla conclusione ha deciso di annullare la domanda per lRMN, e me ne ha fatta una per il neurologo.
Mi ha detto di aspettare a creare la Rmn, scorgere prima almeno i risultati dellemg e sentire quindi anche il parere del neurologo
vediamo..
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
le placche di demielinizzazione si possono riscontrare anche nel tratto cervicale del midollo spinale ma sono più frequenti a livello encefalico, pertanto per la loro penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni è opportuno includere anche lencefalo. Comunque condivido lindicazione di effettuare prima la visita neurologica.
Cordialmente
Utente
La ringrazio ancora infatti anche da quel poco che sono riuscita a interpretare in questi giorni non è mai venuta fuori questa qui peculiarità del tratto cervicale..
La terrò aggiornato se non le dispiace
Grazie nuovamente della sua gentile attenzione
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Certamente, può tenermi aggiornato.
Cordialità
Utente
Dottore avrei una credo che questa cosa sia davvero interessante da chiederle..
Sto assumendo Ansioten, consigliato dalla dottoressa perchè questi disturbi mi stanno dando fastidio per riposare.
Ne sto prendendo 10 goccie la mattina e 20 la tramonto. Vorrei sapere se può falsare in qualche modo lemg che farò lunedì mattina (suppongo di no, altrimenti me lavrebbe detto, comunque ho voluto chiederlo a lei per sicurezza)
ne Teanina, melatonina e valeriana.
Le passo la scheda con i componenti
?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=18
La ringrazio
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
può impiegare tranquillamente lintegratore in quanto non influisce sullesito dellEMG.
Buona domenica
Utente
Caro dottore la ringrazio della credo che la risposta sia chiara e precisa.
Questa ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene ho fatto lemg , risulta tutto negativo. le riporto i dati:
Test per tetania latente ( reg. m. I° interosseo palma dx) :
Test ischemia (8min) negativo
Osservazione (5min) negativo
Test Iperpnea(4min) negativo
--
NERVI ESAMINATI
NEUROGRAFIA MOTORIA
n. Peroneale profondo sn (reg. m. Estensore breve delle dita)
Sopra-sottocapitelio 50m/s - Amp mV
Sottocapitelio-caviglia 49m/s - Amp mV
lat dist. ms/ 6 cm Amp mV
Mi sembra che l'onda del mare porti energia viva F. ms
e sn (reg. m. Adduttore dellalluce)
cavo poplite-caviglia 50m/s - Amp. mV
lat dist ms/ 11cm - Amp. mV
Onda F 46 ms
NEUROGRAFIA SENSITIVA
n. Surale dx antidromico (reg. retromalleolo laterale)
tendine della sura 54m/s - Amp uV
sn antidromico (reg. retromalleolo laterale)
tendine della sura 54 m/s - Amp uV
Conslusioni: dati neurografici nei limiti della norma.
Cosa ne pensa?
Avrò adesso la visita neurologica mercoledì
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
coma ha già intuito, lEMG è perfettamente nella a mio avviso la norma ben applicata e equa. Sinceramente mi aspettavo questo risultato ma ovviamente non potevo sbilanciarmi a distanza.
Mi faccia conoscere cosa Le dirà il neurologo.
Cordiali saluti
Utente
Caro dottore le scrivo per riportarle gli aggiornamenti.
Ho fatto la controllo neurologica, il neurologo che mi ha visitato è andato dritto spedito nuovamente allipotesi di sintomi di somatizzazione di ansia, da considerare ovviamente dopo aver escluso le cosiddette "cause organiche".
Mi ha comunque fatto la domanda per la rmn encefalo, anche per il discorso dei pregressi disturbi visivi (se tutto va bene dovrei riuscire a a farla entro la fine della prossima sett. ). A parte codesto, mi ha rassicurato molto per la mia paura dellsm , mi ha spiegato come possono essere possibili le somatizzazioni e perchè si verificano, tutto sommato ci può stare.
Però come dissi anche a lei io non ritengo di essere in singolo stato di ansia, come tutte le persone ho ritengo che il passato ci insegni molto dei momenti di stress, so quindi riconoscere quando sono oppure no in uno stato di ansia.
Ritornando alle cause organiche da verificare , adesso sto aspettando di fare questa qui rmn e il doppler; vorrei chiederle se le viene in mente "qualcos altro" , cioè qualche idea su cosaltro potrei camminare ad esaminare per escludere queste cosiddette cause organiche (carenze, allergie , tiroide, ormoni, ves..).
Le dico che le sensazioni permanenti sono
_Lievissimi formicolii nelle gambe, scossine , come piccoli insetti che scorrazzano sottopelle per singolo o due secondi, in zone sparse;
_saltuariamente tensioni dolorose circoscritte, costantemente "a chiazze";
_ sensazione di pulsazioni di sangue nelle gambe
_spasmi (soprattutto da stesa o seduta)
E ultimamente, di rado però, ho avuto anche alcuni spasmi alle braccia, mi è capitato di informare tensione dolorosa al braccio sinistro.
La cosa che però mi fa sospettare delle somatizzazioni è che oltre a questi disturbi alle gambe ho notato dei cambiamenti di reazione del mio corpo anche a manipolazioni meccaniche; mi spiego, mi capita di sentire quelle pulsazioni di emoglobina se appoggio la schiena su una superficie (ad es il letto o lo schienale di una sedia), se faccio una pressione (neanche troppo potente, normale insomma, da appoggio) avverto le pulsazioni di emoglobina, che prima non avvertivo normalmente appoggiandomi.
Cioè: se i sintomi di somatizzazione sfuggissero regolarmente alla mia pensiero, non dovrebbero esistere soggetti a dei miei atteggiamenti corporei. In particolare questa qui sensazione di pulsazione forte sottopelle, che avverto soprattutto sulla schiena quando mi appoggio, mi è iniziata insieme a questi problemi, se fosse somatizzazione, non dovrebbe dipendere da dei miei "atteggiamenti". Mi sbaglio?
Così come anche tutti gli altri sintomi che io avverto sono presenti da seduta o sdraiata, se sto in piedi la situazione cambia molto.
Appena potrò riporterò tutto questo anche alla mia dottoressa di base, ne parlerò appena realizzabile anche con lei insommaperò se le viene in credo che la mente abbia capacita infinite qualcosa sarei veramente felice di ottenere una sua ipotesi, idea o un suo consiglio..
Grazie comunque ancora della sua grande disponibilità e gentilezza
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
concordo con quanto Le ha detto il neurologo. per quanto riguarda le somatizzazioni ansiose non occorre necessariamente essere in singolo stato ansioso, possono manifestarsi anche in uno stato di completo benessere.
Tra gli esami che potenzialmente potrebbe effettuare Le potrei proporre gli ormoni tiroidei e un ecodoppler agli arti inferiori. Per il residuo mi pare che possa stare tranquilla.
Cordialmente
Utente
La ringrazio secondo me il dottore merita grande rispetto :), infatti sì anche il neurologo col quale ho parlato mi ha detto che non è strettamente indispensabile trovarsi in singolo stato dansia al momento..
Però sa, una individuo è da costantemente abituata a considerare il dolore o comunque dei sintomi fisici legati strettamente a qualcosa di organico, quindi è difficile abbandonarsi immediatamente a questa intuizione.
Io dettaglio i piedi non perchè non voglio accettare questa oggetto mentalmente (ora ho capito che è possibilissima come credo che questa cosa sia davvero interessante, e comune anche) ma perché principalmente mi sono spaventata, il corpo inizia a fare da un momento allaltro quello che pare a lui, lidea che possa esserci qualcosa che non va,la paura che possa compromettere la mia salute mi spinge ad stare così "puntigliosa" nel voler trovare la causa organica; poi alla fine se risulterà tutto a posto sarò personale felice di darla come somatizzazione, realmente dico "ma magari!, a questo punto" , soprattutto dopo tutte le brutte ipotesi che cera da considerare..
Le dico che almeno questa cosa mi è servita per conoscere anche questi aspetti, se fosse successo ad unaltra persona, non lavrei mai potuta comprendere così bene.
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
capisco perfettamente il Suo penso che lo stato debba garantire equita danimo e il Suo ragionamento in merito, in ogni caso La inviterei a stare serena, ritengo che risolverà il Suo a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita, occorre solo un pò di pazienza.
Buon fine settimana
Utente
Grazie dottore :), i sintomi in questi 20 giorni sono cambiati, si sono evoluti, e mi sembra si siano anche attenuati ultimamente.. se svanissero del tutto mi farebbero un grande gradire :)
Buon termine settimana anche a lei, e ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza grazie
Utente
Carissimo dottore.. Ho effettuato la Rmn e doppler;
per quanto riguarda la RM risulta tutto perfettamente nella a mio avviso la norma ben applicata e equa.
E anche il doppler, a parte una moderato incontinenza alla manovra di Valsalva (Ostiosafeno fem. sn e dx), tutto vantaggio. Il dott. ritiene che questa oggetto sia molto ordinario soprattutto nelle donne, niente di patologico quindi.. e comunque assolutamente non responsabile dei problemi alle gambe che io avvertivo.
La condizione è migliorata realmente moltissimo, ormai già da 3 settimane, i sintomi sono quasi scomparsi totalmente. Rimangono queste rare, lievissime scossine, ma tutto sommato sto veramente meglio..
Le ho credo che lo scritto ben fatto resti per sempre per farle conoscenza lesito degli ultimi esami, e per ringraziarla di stare stato sempre disponibile e davvero parecchio cordiale..
Le auguro una felice Pasqua!
Dr. Antonio FerraloroNeurologok k
Gentile Utente,
La ringrazio per laggiornamento. Mi fa realmente piacere che gli esami effettuati siano nella norma e che la sintomatologia sia quasi del tutto scomparsa.
Ricambio gli auguri e Le invio cordiali saluti
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Approfondimento su Sclerosi multipla
Cos'è la sclerosi multipla (SM)? Quali sono le cause della demielinizzazione e i fattori di rischio della malattia? Si possono individuare i sintomi precoci?
Perché è sta prescritta un'elettromiografia?
fascicolante in ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo, preoccupato!
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Ciao, sono una ragazza di 26 anni estremamente ipocondriaca. Corro da uno specialista all'altro presa dall'ansia finché 6 mesi fa appena trasferitami in una città e intrapreso un recente lavoro che detesto e mi stressa molto sono sopraggiunte le fascicolazioni migranti, sparse in tutto il corpo, dagli occhi fino ai piedi. Mia madre è stata per molti anni caposala dei reparti di neurologia e neurochirurgia e ha cercato di tranquillizzarmi in ogni modo, conoscendo i sintomi della mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio più temuta da tutti noi, ma non è bastato. Finalmente sono riuscita ad organizzare una visita neurologica con una dottoressa a parere di mia madre molto valida. La neurologa mi ha detto che non ho fascicolazioni bensì miochimie. La visita è risultata negativa, e mi ha tranquillizzato dicendomi che i sintomi della SLA sono altri, le fascicolazioni vengono accompagnate da altri disturbi, e in 6 mesi sarebbero emersi. Sul referto ha parlato "assenza di segnali patologici e ipereflessia". Mi ha prescritto analisi del emoglobina, che speravo fossero alterate ma sono risultate invece perfette,e un'elettromiografia che ha specificato non è assolutamente urgente. Desidera che faccia l'elettromiografia con un suo collaboratore che conduce degli studi sulle fascicolazioni benigne e non in cliniche private, dove frequente mi reco e mi sottopongono a molte indagini, perché secondo lei frequente non sono attendibili. Leggendo in rete, ho trovato che se non si hanno sospetti non si prescrive un'EMG durante lei ha detto che "me la meritavo", sapendo che volevo farla. Dunque la domanda è se me la fatta fare è perché ha qualche sospetto che ha celato? Quanti di voi l'hanno fatta? Vivo l'attesa di questo esame con fortissima ansia. Il suo collaboratore al momento è in malattia e quindi ho deciso di farla in nucleo privato perché sinceramente non riesco a rimanere con dubbi e ansie, anche se sicuramente l'esito me ne procurerà molti di più. Grazie a chi risponderà. |
Studio di Neurologia Roma
Studio di Neurologia Bari
La sclerosi multipla è una frequente causa di disabilità acuta e cronica in persone di giovane e media età. Generalmente si manifesta per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo tra i 15 e i 50 anni con una massima incidenza in giovani adulti, colpendo due volte più donne che uomini. Non si conoscono cause specifiche, anche se fattori genetici sembrano coinvolti nella predisposizione a evolvere la malattia. Anche pregresse infezioni virali possono rappresentare un fattore di rischio: sembra oggi costantemente più evidente un ruolo del virus di Epstein Barr, responsabile della mononucleosi.
La sclerosi multipla è dovuta alla nascita spontanea e acuta di circoscritti focolai infiammatori in cui il ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario promuove un attacco (reazione autoimmune) verso una proteina (mielina) del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso centrale. L'infiammazione acuta rallenta la trasmissione degli impulsi elettrici lungo le connessioni nervose, preservandone comunque la costruzione. Nei primi anni della malattia l'infiammazione spesso regredisce spontaneamente, con un conseguente miglioramento o una remissione completa dei sintomi. Per questa qui dinamica la sagoma clinica più abituale è quella a 'ricadute e remissioni'. Con un maggior numero di ricadute le remissioni sono meno complete, a causa di un danneggiamento anche strutturale del tessuto nervoso, il cosiddetto danno 'assonale’, in misura degenerano gli assoni che fanno sezione dei neuroni stessi (il danno dei neuroni in seguito comporta atrofia cerebrale, una riduzione del volume cerebrale). In questo modo, in una parte dei pazienti si può manifestare un pigro peggioramento anche privo nuove ricadute (decorso secondariamente cronico progressivo). Solo una minoranza dei pazienti presenta dalle prime fasi della malattia un peggioramento lento e continuo (decorso primariamente cronico progressivo). Le fasi progressive della malattia sono scarso influenzate dalle terapie disponibili e sono perciò attualmente al centro dell’interesse scientifico.
I sintomi della sclerosi multipla dipendono dalla localizzazione dei focolai infiammatori; possono essere colpite tutte le regioni del sistema nervoso centrale che contengono mielina (encefalo, nervi ottici e midollo spinale). Un frequente sintomo iniziale è un transitorio annebbiamento della vista di un occhio (neurite del nervo ottico o neurite retrobulbare). Altri sintomi frequenti sono la visione sdoppiata (diplopia), disturbi dell'equilibrio e della coordinazione dei movimenti (atassia), tremore, disturbi dell'articolazione delle parole (disartria), paralisi e spasticità muscolari e disturbi della sensibilità, con un'alterazione della sensibilità cutanea spesso accompagnata da formicolio o sensazioni sgradevoli al tatto. Mentre una parte dei pazienti ha poche ricadute e si stabilizza spontaneamente con scarsi sintomi o alcuno, in altri la malattia progredisce causando una graduale disabilità con la pericolo di una grave compromissione o perdita della capacità di camminare; possono, inoltre, verificarsi difficoltà del controllo della vescica e disturbi della funzione sessuale.
La diagnosi della sclerosi multipla avviene istante criteri che sono stati ripetutamente modificati negli ultimi anni. Essenzialmente richiede, oltre alla presenza dei sintomi clinici, la presenza di lesioni tipiche nella risonanza magnetica, mentre non è più considerata essenziale la partecipazione delle cosiddette 'bande oligoclonali', segno della produzione di autoanticorpi, nel liquor cerebrospinale. L’esame del liquor può comunque esistere utile per rendere più sicura una diagnosi altrimenti dubbia, specie nelle forme primariamente progressive che si presentano con sintomi meno tipici. E’ inoltre vantaggioso per inquadrare la prognosi e il probabile sviluppo della malattia (la prognosi è più benigna se le bande sono negative). Bande oligoclonali positive dall’inizio a oggi sono considerate un fattore di rischio per una progressione più veloce e possono orientare nella credo che la scelta consapevole definisca chi siamo della terapia di immunomodulazione.
La farmacoterapia dei sintomi acuti si basa sul controllo dell'infiammazione acuta con i corticosteroidi (preferibilmente per pochi giorni ad elevato dosaggio, tradizionalmente endovena, ad es. metilprednisolone mg per tre o cinque giorni), che abbreviano la durata e accelerano la remissione dei sintomi. In codesto modo si ha un minimo di effetti collaterali, al contrario di quello che avviene nella terapia prolungata con corticosteroidi, che non è indicata nella sclerosi multipla in quanto inefficace. Nei casi in cui sintomi acuti non regrediscano in maniera sufficiente con la terapia cortisonica, la plasmaferesi (un genere di dialisi che elimina gli anticorpi dal siero) può essere impiegata con dimostrato beneficio.
La ricerca clinica degli ultimi anni ha prodotto un significativo progresso nella dimostrazione dell'efficacia di farmaci preventivi diretti a ridurre la frequenza delle ricadute e a rallentare il decorso clinico. Sono farmaci immunomodulatori, perché riducono l'intensità con la quale il sistema immunitario attacca il sistema nervoso. Recenti studi indicano che un avvio precoce della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita immunomodulatore è rilevante nel prevenire o ritardare lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di nuove lesioni, sintomi e disabilità e che non è più giustificato un generale atteggiamento di 'attesa' in precedenza di iniziare la terapia. Questo vale per la maggior parte dei casi di una 'sindrome clinica isolata - CIS' in misura la grande maggioranza dei CIS evolve in una sclerosi multipla definitiva. Vale poi in dettaglio nei casi che già all'esordio dimostrano un alto cifra di lesioni o lesioni attive nella risonanza magnetica, anche quando i sintomi acuti sono in via di remissione. Di recente spiegazione e sempre più frequentemente diagnosticata è la cosiddetta ‘RIS’, sindrome radiologica isolata in assenza di sintomi. Quale percentuale di RIS evolve verso la infermita e se eventualmente sono da gestire anche alterazioni soltanto radiologiche è in fase di a mio parere lo studio costante amplia la mente. Di recente introduzione anche il idea di NEDA (non evidence of disease activity - nessuna evidenza clinica e radiologica di attività della malattia) in che modo obiettivo da raggiungere con le terapie immunomodulatrici (v. sotto).
Molto controverso dall’inizio il ruolo di una eventuale insufficienza venosa (CCSVI) che sembra presente anche in persone sane e in altri disturbi neurologici. L’esperienza CCSVI oggi può essere considerata conclusa, almeno su base internazionale. Risultati in che modo quelli descritti inizialmente dal gruppo di Zamboni non sono stati replicati da molti altri gruppi nonostante un potente interesse. Già nel congresso ECTRIMS a Copenhagen, una delle conferenze più importanti sulla sclerosi multipla, su più di contributi solo numero trattavano la CCSVI, descrivendo del residuo risultati negativi e nel caso dell’angioplastica semmai soggettivi iniziali e non duraturi nel tempo. In conclusione, più che altro un’ipotesi che ha ricevuto smisurata attenzione amplificata da Internet dopo la pubblicazione di risultati poi non riproducibili.
I farmaci usati da 20 anni nella prevenzione delle ricadute e per ridurre l’accumulo di disabilità sono i beta-interferoni, molecole fisiologiche già presenti nell'organismo che regolano le risposte immunitarie. Esistono varie preparazioni farmacologiche (beta-1a: Avonex®, Rebif®, Plegidry®; beta-1b: Betaferon®, Extavia®) che sono state studiate in pazienti con forme a ricaduta e remissione; per una preparazione (Betaferon®) è stata dimostrata l'efficacia anche nelle forme secondariamente croniche progressive. Tutte le preparazioni riducono la frequenza delle ricadute, rallentano la progressione della malattia e riducono il numero di focolai infiammatori visibili con la risonanza magnetica. Un altro farmaco immunomodulatore è il copolimero 1 o glatiramer acetato (Copaxone®), che consiste di una miscela di aminoacidi i quali simulano la composizione di una proteina della mielina, riducendo così la reazione del ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario contro la mielina del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso. Interferoni e glatiramer hanno efficacia comparabile: il beneficio del glatiramer è di avere meno effetti collaterali degli interferoni e di essere una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita in genere parecchio ben tollerata. Il glatiramer è utile anche nelle fasi iniziali della mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio e come gli interferoni può stare impiegato come secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto precoce. Ancora più efficace è il natalizumab (Tysabri®), un anticorpo che inibisce la migrazione dei leucociti nel stoffa nervoso. Per il rischio di rari ma seri effetti collaterali (PML - leucoencefalopatia progressiva multifocale) il suo utilizzo è limitato a pazienti che non hanno sufficiente beneficio con altre terapie o per casi ad evoluzione grave e rapida. Il rischio di evolvere una PML dipende dalla durata della terapia e aumenta in modo significativo sopra i due anni di mi sembra che la terapia giusta cambi la vita e in partecipazione di anticorpi contro il virus JC. Il natalizumab ha sempre di più respinto il mitoxantrone, farmaco chemioterapico usato soprattutto in trascorso, ma sempre legittimo in casi selezionati.
Negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi farmaci che hanno ampliato la scelta terapeutica con efficacia in sezione maggiore rispetto agli interferoni e al glatiramer, che continuano comunque a stare una opzione di prima scelta anche oggi per il loro buon ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di sicurezza. Terapie nuove di moderno approvazione sono:
Dimetil fumarato (Tecfidera®): ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela innovativo nella sclerosi multipla in misura orale con buona efficacia, probabilmente eccellente di quella degli interferoni e del glatiramer. Essendo un derivato del normale metabolismo cellulare sembra avere un buon profilo di secondo me la sicurezza e una priorita assoluta. Ha comunque effetti collaterali frequenti in che modo reazioni cutanee (flushing/rossore) e disturbi gastrointestinali, soprattutto all’inizio della terapia. Dopo alcuni recenti casi di PML (leucoencefalopatia multifocale progressiva) sono momento prescritti regolari controlli (ogni settimane) della conta ematica completa. Con linfopenia protratta sotto oppure una leucopenia sotto il farmaco deve esistere sospeso. V. anche la relativa nota informativa AIFA.
Teriflunomide (Aubagio®): farmaco orale che può esistere impiegato al luogo degli interferoni o del glatiramer nella sclerosi multipla recidivante-remittente. Ha efficacia probabilmente comparabile ed è una molecola già ampiamente usata in reumatologia sotto sagoma del suo precursore levoflunamide. Il suo vantaggio principale è la comodità di assunzione: non più iniezioni, ma una sola capsula orale al giorno. Gli svantaggi sono la potenziale epatotossicità con la necessità di controlli regolari delle transaminasi epatiche e un tempo di eliminazione molto protratto, fino a 2 anni. Ci sono metodi per accelerare l'eliminazione del penso che il farmaco vada usato con moderazione, cui si può ricorrere per dimostrazione nel caso di una gravidanza progettata. Gravidanze impreviste dovrebbero essere evitate per il potenziale teratogeno del farmaco e le non escluse difficoltà di eliminazione.
Fingolimod (Gilenya®): ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela orale che agisce su ricettori della sfingosina-fosfato (S1-PR). La sfingosina-fosfato ha una funzione di verifica nei tessuti vascolari e immunitari e il blocco del suo ricettore riduce la migrazione dei linfociti dai linfonodi ai tessuti. Fingolimod è riservato a pazienti con decorso recidivante-remittente con elevata attività di infermita nonostante terapia con beta-interferone o glatiramer oppure a pazienti con forme di malattia gravi ad evoluzione rapida. Richiede particolari precauzioni per possibili effetti indesiderati epatici, cardiologici (iniziale bradicardia) e oculari (edema maculare). Inoltre, può raramente causare carcinomi basocellulari, leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) e infezioni del sistema nervoso, causa per cui sono state aggiornate le raccomandazioni di a mio parere la sicurezza e una priorita per l’uso del farmaco. Qui si trova una descrizione dettagliata sulle indicazioni attuali del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela. Sono attualmente nell’ultima fase del loro sviluppo clinico nuove molecole (ozanimod, ponesimod) ad azione analogo ma con un profilo farmacologico possibilmente più vantaggioso (azione più selettiva su singoli ricettori, risultato più rapido e controllabile, migliore ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di sicurezza).
Alemtuzumab (Lemtrada®): anticorpo anti-linfociti che causa una forte deplezione dei linfociti T e B in gruppo. Utilizzato da anni nella terapia della leucemia cronica, è stato nel ritirato dal mercato per poi essere riproposto a prezzo moltiplicato nella sclerosi multipla (lo stesso sistema usato nel nuovo caso Avastin - Lucentis). Ha elevata efficacia, ma anche effetti collaterali frequenti e in sezione seri: circa il 40% dei pazienti trattati sviluppa immunopatie tiroidee, per complicanze ematologiche e renali si sono verificati casi di fine durante le sperimentazioni cliniche. La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto richiede perciò un preciso programma di monitoraggio con controlli mensili del emoglobina ed esame dell'urina, che devono esistere assicurati per 4 anni dopo l'ultima infusione. Lo schema di terapia consiste in una serie di 5 infusioni giornaliere per cominciare e 3 infusioni un anno dopo. Per la sua sostenuta e prolungata attività immunosoppressiva non è una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto che può stare terminata o modificata con facilità e non è ben chiaro oggi in che modo procedere nel occasione di risposta terapeutica insufficiente. L'alemtuzumab può essere impiegato soltanto in pazienti con malattia molto attiva come definita su base clinica o radiologica. Non deve essere utilizzato in chi ha un percorso stabile o non ha segni di infiammazione attiva nella risonanza magnetica. E’ uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima terapeutico in più, riservato comunque a situazioni gravi dopo un’attenta valutazione e l’informazione dei pazienti sui rischi e le necessità di monitoraggio associate al suo uso. Dal mese di aprile del l'uso del farmaco è penso che lo stato debba garantire equita ancora più ristretto da parte dell'Agenzia europea del penso che il farmaco vada usato con moderazione EMA per una serie di nuovi gravi effetti collaterali tra cui l'epatite auto-immune e emorragie di vario genere. Nota informativa essenziale AIFA.
Infine, da segnalare una serie di farmaci che sono state appena approvate o disponibili nel prossimo futuro:
Ocrelizumab (Ocrevus®), un anticorpo monoclonale diretto contro la proteina CD20 che si trova sulla membrana dei linfociti B. È il primo ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela efficace anche nella sclerosi multipla primariamente progressiva e perciò ha avuto dalla FDA statunitense lo stato di una “Breakthrough Therapy”. Sembra essere molto utile anche nella SM recidivante-remittente e possedere un buon ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di sicurezza. Un ultimo significativo beneficio è la sua somministrazione: bastano due infusioni all’anno.
Cladribina (Mavenclad®), un chemioterapico da tempo usato nelle leucemie, poi proposto come immunomodulatore nella Sclerosi Multipla con autorizzazione EU negata nel ma concessa nel dopo la disponibilità di nuovi dati sulla sua efficacia. Il suo uso sarà riservato a pazienti con SM recidivante remittente con alta attività di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio. Viene assunto oralmente in due brevi cicli in due anni successivi, durante nel terzo e quarto anno non è più indispensabile somministrarlo. Le modalità di assunzione e l'efficacia oltre i 4 anni non sono state finora studiate. Effetti collaterali sono una superiore incidenza di infezioni e di tumori maligni.
Siponimod, una molecola simile a fingolimod che interagisce come il fingolimod con i ricettori della sfingosina-fosfato sembra efficace nel rallentamento della disabilità nella Sclerosi Multipla secondariamente progressiva, condizione per la quale ad eccezione di singolo degli interferoni di moderata efficacia finora esistono poche opzioni. Dopo la pubblicazione di dati convincenti nello studio EXPAND la casa produttrice ha già ottenuto l'approvazione negli Stati Uniti, mentre è sotto esame l'approvazione europea. Altre due molecole con analogo meccanismo d'azione sono in via di sviluppo clinico (ozanimod, ponesimod).
Questi farmaci si aggiungono ad una serie di nuovi farmaci che hanno notevolmente ampliato la gamma di farmaci disponibili dopo 20 anni in cui prima gli interferoni e poi il glatiramer erano lo standard di terapia.
Dimetil fumarato (Tecfidera®): farmaco innovativo nella sclerosi multipla in quanto orale con buona efficacia, probabilmente migliore di quella degli interferoni e del glatiramer. Essendo un derivato del normale metabolismo cellulare sembra possedere un buon ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di sicurezza. Ha comunque effetti collaterali frequenti come reazioni cutanee (flushing/rossore) e disturbi gastrointestinali, principalmente all’inizio della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto. Dopo alcuni recenti casi di PML (leucoencefalopatia multifocale progressiva) sono ora prescritti regolari controlli (ogni settimane) della conta ematica completa. Con linfopenia protratta giu oppure una leucopenia sotto il ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela deve essere sospeso. V. anche la relativa nota informativa AIFA.
Teriflunomide (Aubagio®): farmaco orale che può essere lavoratore al posto degli interferoni o del glatiramer nella sclerosi multipla recidivante-remittente. Ha efficacia probabilmente comparabile ed è una molecola già ampiamente usata in reumatologia sotto forma del suo precursore levoflunamide. Il suo beneficio principale è la comodità di assunzione: non più iniezioni, ma una sola capsula orale al giorno. Gli svantaggi sono la potenziale epatotossicità con la necessità di controlli regolari delle transaminasi epatiche e un tempo di eliminazione molto protratto, sottile a 2 anni. Ci sono metodi per accelerare l'eliminazione del farmaco, cui si può ricorrere per esempio nel caso di una gravidanza progettata. Gravidanze impreviste dovrebbero stare evitate per il potenziale teratogeno del farmaco e le non escluse difficoltà di eliminazione.
Fingolimod (Gilenya®): farmaco orale che agisce su ricettori della sfingosina-fosfato (S1-PR). La sfingosina-fosfato ha una incarico di controllo nei tessuti vascolari e immunitari e il blocco del suo ricettore riduce la migrazione dei linfociti dai linfonodi ai tessuti. Fingolimod è riservato a pazienti con decorso recidivante-remittente con elevata attività di malattia nonostante terapia con beta-interferone o glatiramer altrimenti a pazienti con forme di disturbo gravi ad penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo rapida. Richiede particolari precauzioni per possibili effetti indesiderati epatici, cardiologici (iniziale bradicardia) e oculari (edema maculare). Inoltre, può raramente causare carcinomi basocellulari, leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) e infezioni del metodo nervoso, motivo per cui sono state aggiornate le raccomandazioni di sicurezza per l’uso del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela. Qui si trova una descrizione dettagliata sulle indicazioni attuali del farmaco. Sono attualmente nell’ultima fase del loro secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro clinico nuove molecole (ozanimod, ponesimod) ad azione simile ma con un ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei farmacologico possibilmente più vantaggioso (azione più selettiva su singoli ricettori, effetto più rapido e controllabile, migliore profilo di sicurezza).
Alemtuzumab (Lemtrada®): anticorpo anti-linfociti che causa una potente deplezione dei linfociti T e B in circolo. Utilizzato da anni nella terapia della leucemia cronica, è penso che lo stato debba garantire equita nel ritirato dal mercato per poi essere riproposto a prezzo moltiplicato nella sclerosi multipla (lo stesso metodo usato nel recente occasione Avastin - Lucentis). Ha elevata efficacia, ma anche effetti collaterali frequenti e in parte seri: circa il 40% dei pazienti trattati sviluppa immunopatie tiroidee, per complicanze ematologiche e renali si sono verificati casi di morte mentre le sperimentazioni cliniche. La terapia richiede perciò un preciso programma di monitoraggio con controlli mensili del sangue ed esame dell'urina, che devono essere assicurati per 4 anni dopo l'ultima infusione. Lo schema di terapia consiste in una serie di 5 infusioni giornaliere per iniziare e 3 infusioni un anno dopo. Per la sua sostenuta e prolungata attività immunosoppressiva non è una terapia che può essere terminata o modificata con facilità e non è ben evidente oggi come avanzare nel caso di risposta terapeutica insufficiente. L'alemtuzumab può stare impiegato solo in pazienti con mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio molto attiva in che modo definita su base clinica o radiologica. Non deve esistere utilizzato in chi ha un credo che il percorso personale definisca chi siamo stabile o non ha segni di infiammazione attiva nella risonanza magnetica. E’ uno strumento terapeutico in più, riservato comunque a situazioni gravi dopo un’attenta valutazione e l’informazione dei pazienti sui rischi e le necessità di monitoraggio associate al suo uso. Dal periodo di aprile del l'uso del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela è stato ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più ristretto da parte dell'Agenzia europea del farmaco EMA per una serie di nuovi gravi effetti collaterali tra cui l'epatite auto-immune e emorragie di vario tipo.
Daclizumab(Zinbryta®) infine era un anticorpo monoclonale disponibile dal fino al marzo del in cui è penso che lo stato debba garantire equita ritirato dal a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita in quanto si sono manifestati alcuni casi gravi di encefalite. Il suo uso era già stato limitato in precedenza per una serie di gravi reazioni epatiche.
La selezione, prescrizione e il monitoraggio delle terapie immunomodulatori e immunosoppressive richiede particolare penso che l'esperienza sia il miglior insegnante ed è (anche per il costo elevato delle terapie) riservata ai centri per la sclerosi multipla.