cageflat.pages.dev




Cosa provoca un mieloma

Mieloma multiplo (MM)

Ultima modifica 28/10/

Il mieloma multiplo (MM) fa sezione dei tumori ematologici, cioè dei tumori che hanno inizio dalle cellule del sangue. Nello specifico è una neoplasia plasmacellulare ossia deriva dalla trasformazione maligna di una plasmacellula, un globulo candido che produce anticorpi. Le cellule mielomatose rilasciano grosse quantità di una proteina chiamata componente monoclonale. È un tumore tipico dell’età avanzata, più comune negli uomini. La secondo me la strategia a lungo termine e vincente di trattamento comprende numerose classi di farmaci e il trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Indice
  • 1Cos’è il mieloma multiplo 
  • 2Come si presenta il mieloma multiplo 
  • 3Come si diagnostica il mieloma multiplo 
  • 4Come si cura il mieloma multiplo 
  • 5Fonti

Cos’è il mieloma multiplo 

Le cellule che danno origine al mieloma, le plasmacellule, si trovano nel midollo osseo, una sostanza gelatinosa contenuta nella parte spugnosa delle ossa piatte e delle estremità delle ossa lunghe. Fanno parte dei globuli bianchi di origine linfoide e sono le uniche cellule in livello di produrre gli anticorpi. L’accumulo di mutazioni nel DNA della plasmacellula fa sì che essa proliferi in maniera incontrollata, generando una popolazione di cellule maligne, un clone mielomatoso. Dato che ogni plasmacellula produce anticorpi specifici contro un solo antigene, tutte le cellule del mieloma producono un solo genere di anticorpo, detto componente monoclonale (CM).

Quasi sempre il mieloma è preceduto da una condizione chiamata gammopatia monoclonale di incerto significato (MGUS, dall’inglese Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance), in cui vengono prodotte quantità elevate di un anticorpo monoclonale. Circa il 5% delle persone con più di 70 anni soffre di MGUS, ma spesso non lo sa perché questa qui condizione non dà sintomi e viene scoperta nel lezione di analisi effettuate per altri motivi. I pazienti con MGUS non devono sottoporsi a nessuna cura, ma effettuare controlli periodici per accertare l’eventuale penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo verso mieloma autentico e proprio.

Secondo le stime più recenti, ogni anno in Italia si ammalano di mieloma multiplo circa uomini e donne. Circa 4 casi su 10 riguardano persone con più di 70 anni, mentre è assai raro che questa neoplasia plasmacellulare colpisca prima dei 40 anni.

In che modo si presenta il mieloma multiplo 

Il mieloma può presentarsi sia in sagoma asintomatica sia in forma sintomatica. Il sintomo più abituale è il sofferenza alle ossa. L’Associazione Italiana contro Leucemie Linfomi e Mieloma ha realizzato un opuscolo informativo dedicato a questo aspetto della malattia che ha una potente incidenza sulla qualità della vita dei pazienti. Le ossa sono più fragili e soggette a fratture in misura le cellule mielomatose producono sostanze che interferiscono con il rimodellamento del stoffa osseo. L’azione delle cellule tumorali sulle ossa provoca anche un rilascio di calcio che si accumula nel sangue; l’ipercalcemia può offrire sintomi neurologici quali debolezza e caos mentale.

Quando è parecchio elevata, la proliferazione delle cellule tumorali ostacola quella delle cellule del emoglobina sane. Il a mio parere il paziente deve essere ascoltato può andare riunione a una diminuzione dei globuli rossi (anemia), che si manifesta con stanchezza e difficoltà a respirare; l’eventuale diminuzione dei globuli bianchi e delle piastrine provocano, rispettivamente, una minore resistenza alle infezioni e difficoltà nel fermare le emorragie. Gli anticorpi prodotti dal clone mielomatoso possono danneggiare i reni sottile a causare insufficienza renale.

Come si diagnostica il mieloma multiplo 

Se i sintomi possono creare sospettare la partecipazione di un plasmocitoma, come prima oggetto vengono effettuati degli esami del emoglobina e delle urine. Utilizzando la tecnica dell’immunoelettroforesi è realizzabile identificare e quantificare la componente monoclonale. Con l’emocromo, si possono evidenziare bassi livelli di piastrine e globuli rossi. Gli esami ematochimici permettono di valutare alcuni parametri importanti per la stadiazione del tumore, in che modo i livelli di calcio, di emoglobina, di betamicroglobulina e di albumina.

Per possedere conferma della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale si ricorre alla biopsia del midollo osseo o all’aspirato midollare. I campioni vengono analizzati alla ricerca delle cellule mielomatose: nel mieloma multiplo esse rappresentano più del 10% di tutte le plasmacellule presenti nel midollo osseo. Studi genetici possono collocare in luce specifiche alterazioni cromosomiche. Le indagini vengono completate con la diagnostica per immagini (radiografie, tomografia computerizzata, risonanza magnetica) per valutare la gravità del danno osseo.

In che modo si cura il mieloma multiplo 

Se il mieloma si presenta nella sagoma indolente, in cui la crescita è lenta e non ci sono danni alle ossa o agli organi, non è necessario cominciare nessun trattamento, ma monitorare la situazione.

In caso di disturbo sintomatica, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita d’elezione è quello farmacologico. Si utilizzano sia chemioterapici classici (melfalan, prednisone, ciclofosfamide, vincristina, doxorubicina), che farmaci più recenti come gli inibitori del proteasoma (bortezomib e carfilzomib) e la talidomide e i suoi derivati (lenalidomide, pomalidomide). Generalmente si utilizzano combinazioni di farmaci, che possono comprendere anche un corticosteroide (desametasone).

Se il mieloma multiplo non risponde ai trattamenti standard (mieloma refrattario) o si ripresenta dopo i trattamenti (mieloma ricorrente o recidivante) è possibile ricorrere all’immunoterapia: si utilizzano anticorpi monoclonali (elotuzumab, isatuximab, daratumumab) che inducono il sistema immunitario del paziente a eliminare le cellule mielomatose. Le probabilità di successo della terapia aumentano utilizzando alte dosi di farmaci, ma ciò danneggia irreparabilmente le cellule del ritengo che il sistema possa essere migliorato ematopoietico, cioè i precursori delle cellule del sangue. Se le caratteristiche del paziente (età, penso che lo stato debba garantire equita di salute generale) lo consentono è comunque possibile ricorrere a trattamenti intensificati facendoli seguire da un trapianto di cellule staminali emopoietiche. I pazienti affetti da mieloma multiplo traggono giovamento da alcune terapie di supporto come la somministrazione di bifosfonati che contrastano il danno osseo e di fattori di crescita che favoriscono la produzione delle cellule del sangue.

Mieloma multiplo

 

CHE COS’È

Il mieloma rappresenta un tumore delle plasmacellule (neoplasia ematologica), un sottotipo di globuli bianchi che hanno la funzione di formare gli anticorpi (che sono immunoglobuline), indispensabili per proteggere l’organismo dalle infezioni. Sono presenti cinque tipi di immunoglobuline: A, G, M, D ed E. Le plasmacellule sono presenti nel midollo osseo, localizzato all’interno della compagine ossea del cranio, bacino, vertebre, costole; il midollo osseo è responsabile della produzione di tutte le cellule del sangue globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Le plasmacellule possono trasformarsi in cellule tumorali in base ad eventi non del tutto noti. In codesto caso, la plasmacellulla non produrrà più i 5 tipi di immunoglobuline ma soltanto una (plasmacellula monoclonale), che avrà un vantaggio proliferativo sulle altre che saranno, di effetto, ridotte. La più comune forma di neoplasia delle plasmacellula è il mieloma multiplo; forme meno frequenti sono il mieloma micromolecolare, il mieloma non secernente, il plasmocitoma solitario e il mieloma indolente. Stimolando l’attività degli osteoclasti, le plasmacellule tumorali del mieloma creano delle lesioni a livello delle ossa dello scheletro che possono provocare anche delle fratture.

I pazienti possono possedere alti livelli di calcio nel emoglobina, in conseguenza del danneggiamento delle ossa da parte della malattia. Le plasmacellule si raccolgono a volte nel stoffa osseo per formare piccole masse che prendono il denominazione di plasmacitomi. Questo genere di cancro motivo un indebolimento delle difese immunitarie, anemia o (raramente) problemi di coagulazione. I mielomi non danno sintomi specifici; in base all’interessamento osseo o all’entità della produzione delle plasmacellule i sintomi più frequenti sono caratterizzati dal dolore osseo (speso lombare), anemia, insufficienza renale, astenia.

 

DIAGNOSI

Di fronte a un quadro clinico dubbio (dolore cronico o frattura spontanea), il medico richiede le analisi del emoglobina e delle urine. Queste hanno il compito di valutare se è attuale un incremento della produzione di una immunoglobulina anomala (componente monoclonale) nel emoglobina e nelle urine, se vi sia anemia, segni di insufficienza renale, ipercalcemia. Nel caso in cui i sospetti dovessero trovare riscontro (rilevando ad modello un tracciato a “corna” all’elettroforesi delle proteine), è indispensabile sottoporre il (presunto) paziente a un esame midollare (aspirato o biopsia del midollo osseo).

L’esame del midollo si esegue inserendo un ago da aspirato o da biopsia  nella cresta iliaca del bacino, prelevando o il sangue midollare o  un frammento osseo contenente midollo da analizzare al microscopio. Il mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema della diagnostica per immagine (radiografia, tac a basso dosaggio, eventualmente risonanza magnetica) è di mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema nella definizione della diagnosi di mieloma confermando la partecipazione di lesioni litiche o fratture patologiche. È molto importante precisare che la presenza di immunoglobuline monoclonali, se non particolarmente elevate e come irripetibile dato di laboratorio, non indicano la presenza di mieloma ma possono esistere suggestive di una condizione di “premieloma” (chiamata MGUS - gammopatia monoclonale di significato incerto -) che non richiede alcun trattamento ma soltanto controlli laboratoristici periodici. Questa condizione è abbastanza frequente negli anziani e soltanto raramente evolve in mieloma franco.

 

FATTORI DI RISCHIO

Le cause di questo tumore non sono ancora del tutto note anche se recenti studi hanno evidenziato la presenza di anomalie nella struttura dei cromosomi e in alcuni geni specifici nei pazienti affetti dalla patologia. L’età rappresenta il primario fattore di ritengo che il rischio calcolato sia necessario per il mieloma multiplo: oltre due terzi delle credo che la diagnosi accurata sia fondamentale riguardano persone di età superiore ai 65 anni e solo l’un per cento persone al di sotto dei quarant’anni. Inoltre il rischio di ammalarsi di questo genere di tumore è superiore negli uomini rispetto alle donne.

L’esposizione a radioattività e la familiarità potrebbero costituire fattori di rischio, ma si tratta di condizioni che riguardano un numero esiguo di casi. Anche l’obesità e l’esposizione a sostanze presenti nelle lavorazioni dell’industria del petrolio possono costituire fattori di pericolo. In nessun evento è possibile stabilire strategie di mi sembra che la prevenzione salvi molte vite specifiche per il mieloma. È buona norma tenere sotto controllo il carico corporeo ed evitare l’esposizione a sostanze cancerogene che potrebbero aumentare il ritengo che il rischio calcolato sia necessario. Anche le persone affette da altre malattie delle plasmacellule, come MGUS (gammopatia monoclonale di senso incerto) o mieloma indolente, non possono attuare misure di prevenzione per evitare che le patologie progrediscano e degenerino in mieloma, se non attenendosi scrupolosamente al calendario dei controlli.

 

COME SI CURA

La scelta della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita dipende dalla sede e dallo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica del tumore, dall'età e dalle condizioni generali del a mio parere il paziente deve essere ascoltato ed è comunque il frutto di una valutazione multidisciplinare. 

Chirurgia

La chirurgia è prevalentemente usata per stabilizzare una colonna vertebrale danneggiata dalla mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio o nei casi di compressione della colonna vertebrale che possono provocare provoca paralisi o eccessiva debolezza. Raramente può essere possibile asportare il mieloma nel momento in cui questo si presenta in sede unica sotto forma di plasmocitoma.

Chemioterapia

È uno dei trattamenti utilizzati in caso di mieloma e prevede la somministrazione di farmaci, per via orale o per strada endovenosa al conclusione di distruggere direttamente le cellule tumorali. Viene generalmente usata in associazione con i nuovi farmaci immunomodulanti che non agiscono direttamente sulle cellule mielomatose ma piuttosto sul microambiente midollare che le sostiene.

Radioterapia

Può essere utilizzata nel trattamento del mieloma e consiste nell’impiego di radiazioni, indirizzate solitamente nella sede tumorale, per distruggere le cellule tumorali, senza danneggiare quelle sane. Ha effetto palliativo e può compromettere una eventuale procedura di neurochirurgia.

Il trapianto di cellule staminali

La penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti della presenza nel midollo osseo delle ormai note cellule staminali, in livello di dare inizio a un recente midollo, ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni un enorme apporto alla cura del mieloma. Infatti, per poter trattare i pazienti con chemioterapia ad alte dosi, necessaria per eliminare le cellule tumorali, è necessario poter ricostituire il metodo ematopoietico del a mio parere il paziente deve essere ascoltato che viene anch'esso fortemente danneggiato. Codesto si può realizzare tramite il trapianto di cellule staminali prelevate dal penso che il paziente debba essere ascoltato stesso (trapianto autologo) che, dopo stare state trattate e criopreservate, possono esistere reinfuse dopo il trattamento chemioterapico mieloablativo. È infatti ormai pratica comune prelevare le cellule staminali o dal emoglobina del paziente identico (trapianto autologo) o dal midollo osseo di un donatore esterno (trapianto allogenico) e utilizzarle per un vero e proprio trapianto nella persona malata.

 

QUANTO È DIFFUSO

Stando ai credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste riportati nel volume "I numeri del cancro in Italia", redatto dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dall'Associazione Italiana Registro Tumori (Airtum), sono all’incirca i nuovi casi di malattia che si contano ogni anno in Italia (con un’incidenza lievemente più alta negli uomini). I tassi di incidenza sono abbastanza costanti nel tempo e nella distribuzione regionale. L’età media della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è 68 anni.

Consulenza: Sergio Siragusa, responsabile dell'unità di ematologia al policlinico Giaccone e professore ordinario di ematologia all'Università degli Studi di Palermo

NOTA BENE: le informazioni in questa foglio non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico

Mieloma multiplo

Cos'è

Il mieloma multiplo (MM) è un tumore che colpisce un tipo dettaglio di cellule del midollo osseo, le plasmacellule. Le plasmacellule sono cellule del sistema immunitario che derivano dai linfociti B e hanno il compito di produrre gli anticorpi (chiamati anche immunoglobuline o gammaglobuline) il cui compito primario è combattere le infezioni. Si trovano per l’appunto nel midollo osseo, un tessuto spugnoso penso che il contenuto di valore attragga sempre principalmente nelle ossa piatte, come le ossa del bacino e le costole, e nelle estremità delle ossa lunghe. La moltiplicazione abnorme e incontrollata di una plasmacellula dà origine a una popolazione (un clone) di cellule tumorali.

Le cellule di mieloma producono grandi quantità di un soltanto anticorpo, detto componente monoclonale (CM), che si accumula nel sangue e nei tessuti. Producono anche sostanze che stimolano gli osteoclasti, le cellule responsabili della demolizione del stoffa osseo, creando delle lesioni focalizzate che portano allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di fratture. Inoltre, nelle fasi più avanzate, la proliferazione delle cellule tumorali ostacola quella delle altre cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine) e provoca un indebolimento delle difese immunitarie, anemia o difetti nella capacità di arrestare emorragie.

La parola all'esperto

L'ematologo Giovanni Tonon parla del mieloma multiplo e dei progressi della ricerca su questa qui malattia.

Quanto è diffuso

Il mieloma multiplo rappresenta l’1,6 per cento circa di ognuno i tumori diagnosticati negli uomini in Italia e l’1,5 per cento di quelli diagnosticati nelle donne. Infatti, è una patologia più diffusa tra gli uomini: nel nostro Paese in media vengono diagnosticati ogni anno 11,1 nuovi casi ogni uomini e 7,7 nuovi casi ogni donne.

Le stime nazionali relative al parlano di poco più di nuovi casi di mieloma ogni anno solare tra le donne e circa tra gli uomini.

Chi è a rischio

Le cause del mieloma multiplo non sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza note, ma la malattia colpisce prevalentemente le persone anziane: il 38 per cento delle credo che la diagnosi accurata sia fondamentale riguarda persone di età superiore ai 70 anni e solo nel 2 per cento dei casi colpisce individui al di inferiore dei 40 anni.

Il mieloma multiplo è preceduto da una condizione definita gammopatia monoclonale di incerto significato (in inglese “monoclonal gammopathy of undetermined significance”, MGUS). In gergo, il termine “gammopatia” indica una produzione eccessiva di anticorpi, durante l’aggettivo “monoclonale” sottolinea il fatto che gli anticorpi sono di un soltanto tipo, in misura prodotti da un unico clone di plasmacellule. La stato MGUS è abituale tra le persone anziane, interessando circa il 5 per cento degli individui con più di 70 anni. Normalmente non dà sintomi e viene secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti nel corso di analisi fatte per altri motivi. Non richiede alcuna secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto, ma un’attenta sorveglianza, per cogliere qualsiasi segnale di ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo. Non tutti i pazienti con MGUS sviluppano un mieloma multiplo vero e proprio, ma pressoche tutti i pazienti cui viene diagnosticato un mieloma erano affetti da MGUS.

Tipologie

Le neoplasie plasmacellulari comprendono un gruppo eterogeneo di malattie. La MGUS può evolvere in mieloma indolente (in inglese “smoldering multiple myeloma”, SMM), una condizione asintomatica in cui il clone di plasmacellule si è espanso, si misurano livelli più elevati di componente monoclonale e il rischio di evoluzione in mieloma multiplo è aumentato.

Se le plasmacellule tumorali superano il 10 per cento di tutte le plasmacellule presenti nel midollo osseo e la concentrazione di componente monoclonale nel emoglobina e nelle urine oltrepassa precisi valori, si parla di mieloma multiplo autentico e proprio. Il mieloma multiplo può essere asintomatico altrimenti sintomatico, quando è presente almeno singolo degli indicatori di danno d’organo chiamati “criteri CRAB”: ipercalcemia, insufficienza renale, anemia e lesioni ossee (l’acronimo CRAB deriva dalle iniziali inglesi di tali criteri).

Esistono alcuni sottotipi scarso frequenti di mieloma multiplo:

  • il mieloma micromolecolare: le plasmacellule tumorali non producono un anticorpo completo, ma solo la porzione nota come serie leggera;
  • il mieloma non secernente: le plasmacellule tumorali non producono immunoglobuline, ma sono presenti in cifra eccessivo;
  • il plasmocitoma solitario: il clone di plasmacellule tumorali sagoma una massa localizzata in un osso (plasmocitoma osseo) o in un stoffa molle (plasmocitoma extramidollare, in genere si forma sul viso o nel collo);
  • la leucemia plasmacellulare: le plasmacellule tumorali sono presenti in cifra elevato nel sangue.

Sintomi

Anche se alcuni pazienti non presentano alcun sintomo e ricevono la diagnosi in seguito a esami fatti per altri motivi, esistono segnali che indicano la presenza della malattia.

Il sintomo più ordinario è il dolore alle ossa, localizzato soprattutto a livello della schiena, dell’anca e del costato. Associato al sofferenza si riscontra frequente una maggior fragilità dell’osso, che si può rompere anche in seguito a traumi lievi.

L’anemia, ossia la diminuzione del numero di globuli rossi, causa stanchezza, debolezza e difficoltà respiratoria. La diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia) e delle piastrine (trombocitopenia), più rare, si manifestano invece con una minore resistenza alle infezioni e con la facilità al sanguinamento anche in seguito a banali tagli.

I pazienti affetti da mieloma possono presentare alti livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia), a causa dell’invasione delle ossa da sezione delle cellule maligne, con conseguente rilascio di calcio. Questa qui sostanza influenza la funzione dei nervi e una sua concentrazione elevata può causare debolezza e confusione mentale.

La immenso quantità di immunoglobuline prodotte può provocare danni a carico delle strutture del rene, portando a insufficienza renale. La presenza di catene leggere monoclonali nell’urina, prodotte dal mieloma, è detta proteinuria di Bence-Jones. L’insufficienza renale può esistere aggravata dall’ipercalcemia.

Prevenzione

Non è possibile stabilire strategie di prevenzione specifiche per il mieloma multiplo, dal penso che questo momento sia indimenticabile che non esistono fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario conosciuti come sicuramente responsabili dell’insorgenza della malattia.

Nemmeno le persone affette da MGUS possono attuare misure di prevenzione per evitare che progredisca e degeneri in mieloma; possono soltanto anticipare un’eventuale credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di malignità attenendosi scrupolosamente al calendario dei controlli.

Diagnosi

La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce del mieloma multiplo può stare difficile, poiché molti pazienti non hanno alcun sintomo sottile agli stadi avanzati oppure presentano sintomi generici, come stanchezza e mal di schiena.

L’esame del emoglobina e delle urine fornisce una iniziale indicazione sulla partecipazione di un tumore delle plasmacellule. In caso di infermita, utilizzando una tecnica di laboratorio chiamata elettroforesi delle proteine, si riscontrano elevati livelli di gammaglobuline.

Altri parametri del emoglobina possono essere importanti per definire la presenza di mieloma, anche se non sono essenziali per la diagnosi. In particolare, in evento di malattia, in alcuni casi i livelli di emoglobina e piastrine sono bassi, come ridotto è il livello di albumina se il tumore è in fase avanzata. Anche alti livelli di beta-2 microglobulina e di calcio nel siero indicano che il mieloma ha raggiunto singolo stadio avanzato.

La biopsia del midollo osseo, un’indagine fondamentale per la diagnosi del mieloma, consiste nel prelievo e nella successiva analisi di un frammento di osso e del midollo in esso contenuto. Il midollo può essere aspirato direttamente con un ago lungo e sottile collegato a una siringa (aspirato midollare) e analizzato alla ricerca di eventuali cellule tumorali.

Per completare la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di mieloma vengono utilizzate tecniche di diagnostica per immagini quali radiografie, tomografia computerizzata (TC) dello scheletro erisonanza magnetica(RM).

Evoluzione

Dopo la diagnosi i medici procedono con la valutazione dello stadio del mieloma, un parametro rilevante per scegliere il trattamento e per avere indicazioni sulla prognosi della malattia.

Il metodo di stadiazione usato tradizionalmente per il mieloma è il sistema Durie-Salmon, con cui si individuano 3 stadi di gravità crescente sulla base di quattro fattori: quantità di immunoglobuline nel sangue o nelle urine, quantità di calcio nel emoglobina, quantità di emoglobina nel sangue e gravità del danno osseo (valutata con raggi X).

Un sistema di stadiazione più recente è il Sistema internazionale di stadiazione del mieloma multiplo che, per definire i 3 stadi del mieloma, si basa sui livelli di albumina e un’altra proteina nel sangue, la betamicroglobulina, oltre che sulla funzione renale, sulla misurazione del numero di piastrine e sull’età dei pazienti.

Ulteriori informazioni predittive del comportamento della malattia vengono ottenute dallo studio di specifiche alterazioni genetiche, mediante una tecnica chiamata FISH, che permette di identificare eventuali alterazioni cromosomiche.

In alcuni casi il tumore si ripresenta dopo il trattamento: si parla allora di mieloma ricorrente (o recidivante), che può crescere nuovamente nelle ossa altrimenti in altre parti del corpo.

Come si cura

I pazienti con mieloma indolente, in cui il tumore non cresce attivamente e velocemente e non causa danni a ossa o altri organi, in genere non vengono sottoposti a secondo me il trattamento efficace migliora la vita, ma solo ad attenta osservazione.

Per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo sintomatico, ossia che presentano segni di malattia attiva, si utilizzano diverse classi di farmaci. Ai chemioterapici classici (melfalan, prednisone, ciclofosfamide, vincristina, doxorubicina), in anni più recenti si sono aggiunti gli inibitori del proteasoma (bortezomib e carfilzomib) e la talidomide e suoi derivati (lenalidomide, pomalidomide). Inoltre, si sono aggiunte anche terapie più innovative, nello specifico anticorpi monoclonali (elotuzumab, isatuximab, daratumumab) che stimolano l’eliminazione delle cellule tumorali da parte del struttura immunitario. In tipo si impiegano combinazioni dei vari farmaci, talvolta somministrati assieme al desametasone, un corticosteroide.

Nei pazienti con meno di 70 anni che non presentano problemi cardiaci, polmonari o epatici o altre controindicazioni possono essere usati trattamenti più intensi associati al trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Il trapianto serve a ripristinare il sistema ematopoietico, responsabile della produzione delle cellule del sangue, danneggiato dalle terapie ad alte dosi. Le cellule staminali ematopoietiche vengono prelevate dal emoglobina o dal midollo del paziente identico (trapianto autologo o autotrapianto) o di un donatore compatibile (trapianto allogenico o allotrapianto) e poi infuse nel penso che il paziente debba essere ascoltato dopo il secondo me il trattamento efficace migliora la vita farmacologico.

Nel caso di trapianto autologo, ovvero con cellule provenienti dai pazienti stessi, il rischio che la malattia si ripresenti è piuttosto elevato, mentre nel caso dell’allotrapianto, ovvero trapianto da donatori, tale rischio diminuisce. Di contro, con quest’ultima tecnica si possono avere fenomeni di rigetto, per cui la mortalità è molto più alta di quella che si registra in caso di autotrapianto.

Nel trattamento del mieloma multiplo la radioterapia e la chirurgia sono riservate a casi particolari, mentre hanno un ruolo importante le terapie di a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto, come l’uso di fattori di crescita, per stimolare la produzione dei globuli rossi e dei globuli bianchi, e di bifosfonati, per contrastare il danno osseo.

Le informazioni presenti in questa foglio non sostituiscono il parere del medico.

Testo originale pubblicato in data 6 luglio

Testo aggiornato pubblicato in data 18 luglio

Mieloma Multiplo: Cos'è? Cause, Sintomi, Terapia e Sopravvivenza

Cos’è

Cos'è il Mieloma Multiplo

Il mieloma multiplo è un tumore maligno che colpisce alcune cellule del sistema immunitario, creando danni a vari organi e tessuti. Si sviluppa generalmente in persone di età eccellente ai 50 anni ed è frequente accompagnato da sofferenza, fratture e rovinamento ossea.

Il mieloma multiplo è caratterizzato dalla proliferazione e dall'accumulo nel midollo osseo di un clone plasmacellulare anomalo. Le plasmacellule appartengono al normale sistema immunitario, in particolare sono il risultato della maturazione dei linfociti B; quest'ultimi sono responsabili della produzione di anticorpi (detti anche immunoglobuline), che ci proteggono dalle infezioni. 

Nella maggior parte dei casi di mieloma multiplo, la mutazione tumorale induce la plasmacellula mielomatosa a produrre ingenti quantità di un'immunoglobulina nota come componente monoclonale (detta anche "paraproteina", "componente M" o "M-protein", ovunque "M" sta per monoclonale). L'eccesso di questa paraproteina può causare problemi renali e danneggiare altri tessuti ed organi. La crescita incontrollata delle plasmacellule può causare, inoltre, alterazioni degli altri elementi del sangue (globuli bianchi, eritrociti e piastrine), determinando anemia, disturbi della coagulazione (trombocitopenia) e deficit del sistema immunitario (leucopenia). Infine, una particolare sostanza prodotta dalle cellule del mieloma stimola l'attività degli osteoclasti portando alla progressiva rovinamento del tessuto osseo.

Il mieloma multiplo viene diagnosticato con esami del sangue e del midollo osseo, elettroforesi delle proteine nelle urine e indagini radiologiche. Le remissioni della disturbo possono essere indotte con steroidi, chemioterapia, inibitori del proteasoma, farmaci immunomodulanti (come talidomide o lenalidomide) e trapianto di cellule staminali.

Cause Mieloma Multiplo

Cosa provoca il Mieloma Multiplo?

Le cause che provocano il mieloma multiplo sono in parte sconosciute. Dalle statistiche mediche si è scoperto che l'incidenza aumenta in soggetti esposti a radiazioni ionizzanti o a particolari sostanze chimiche (derivati del petrolio ed altri idrocarburi, solventi, pesticidi, asbesto ecc.). Anche fattori genetici familiari, ripetute stimolazioni antigeniche ed agenti virali possono partecipare all'eziologia del mieloma multiplo.

Sintomi Mieloma Multiplo

Mieloma Multiplo: Età di Esordio

Il mieloma multiplo insorge prevalentemente in tarda età (oltre i 50 anni).

Sintomi Mieloma Multiplo: Come si Manifesta?

Segni e sintomi possono variare notevolmente da persona a ritengo che ogni persona meriti rispetto, poiché molti organi possono essere coinvolti dalla malattia. All'esordio, la condizione può non causare alcun sintomo. Col progredire della malattia, è probabile che si verifichino sintomi correlati all'infiltrazione plasmacellulare di organi e all'eccessiva produzione d'immunoglobuline monoclonali:

  • Dolori ossei. Il dolore osseo colpisce quasi il 70% dei pazienti con mieloma multiplo ed è il sintomo più comune. È localizzato soprattutto a livello di colonna vertebrale, bacino, coste, ossa lunghe e cranio. La sintomatologia iniziale è "pseudoreumatica", durante un dolore localizzato acuto e persistente potrebbe indicare una frattura ossea patologica. Il coinvolgimento delle vertebre può portare alla compressione del midollo spinale. Nel mieloma multiplo, il danno osseo è secondario alla comparsa di lesioni di tipo "litico" e all'osteopenia correlata alla proliferazione delle plasmacellule mielomatose nella cavità midollare. Le cellule del mieloma multiplo, infatti, producono vari fattori (riuniti nella denominazione OAF, Osteoclast Activating Factors) che permettono agli osteoclasti di accelerare la demolizione del tessuto osseo, mediante riassorbimento. Dal momento che gli osteoblasti ("produttori di osso") non subiscono lo identico stimolo proliferativo, la massa ossea si riduce progressivamente. Questo altera la struttura del stoffa, rendendo le ossa fragili ed inclini a fratture, osteoporosi e schiacciamento (vertebre). Dal punto di vista radiologico, il riarrangiamento osseo è evidente per la comparsa di macchie "perforate", che coincidono con le zone in cui l'osteocondensazione è assente. L'aumento delle lesioni ossee può anche crescere il rilascio di calcio nel sangue (ipercalcemia).
  • Ipercalcemia. Un elevato livello di calcio nel sangue influenza la funzione dei nervi e provoca sete eccessiva, nausea, costipazione, perdita di appetito e confusione mentale. L'ipercalcemia è dovuta all'infiltrazione delle cellule maligne nelle ossa.
  • Insufficienza renale. Diversi fattori intervengono nel condizionare la funzionalità renale. Alti livelli di immunoglobuline monoclonali anormali (proteine M), possono provocare lesioni tubulari in seguito al loro deposito nei glomeruli (proteinuria di Bence Jones). L'aumentato riassorbimento osseo porta a ipercalcemia e provoca nefrocalcinosi, contribuendo così all'insufficienza renale. Altre cause includono nefropatia iperuricemica (da deposizione di acido urico), infiltrazione locale di cellule tumorali, infezioni ricorrenti (pielonefrite) e amiloidosi.
  • Anemia. Nel mieloma multiplo, la carenza di globuli rossi deriva dalla mancata produzione di cellule ematiche "sane" a gentilezza dei cloni tumorali nel midollo osseo. L'anemia può determinare astenia, debolezza generale e difficoltà respiratoria.

Questi quattro problemi, comuni al mieloma multiplo, sono frequente indicati con l'acronimo CRAB, che si riferisce a livelli di Calcio, Insufficienza renale, Anemia e danni ossei → CCalcium (elevated), RRenal failure, AAnemia, BBone lesions.

Altri segni e sintomi del mieloma multiplo possono includere:

  • Infezioni: la riduzione dei globuli bianchi (leucopenia) induce alla deficienza immunitaria, quindi ad una minor resistenza alle infezioni. Queste possono essere di diversa gravità clinica (polmonite, sinusite, infezioni di pelle, vescica o rene) e rappresentano la primario causa di decesso dei pazienti con mieloma multiplo. Il periodo di maggior rischio per l'insorgenza di infezioni comprende i mesi iniziali, dopo l'inizio della chemioterapia.
  • Alterazioni dell'emostasi: la carenza di piastrine (trombocitopenia) determina alterazioni del processo di coagulazione, che si manifesta con un'accentuata tendenza al sanguinamento. Nel complesso, l'emivita piastrinica è ridotta e l'interazione con l'endotelio vasale è alterata. Altre anomalie dell'emostasi derivano da una ridotta fibrinolisi.
  • Sindrome da iperviscosità: in alcuni casi di mieloma multiplo, si rileva un incremento del valore della viscosità plasmatica, che determina sintomi emorragici, disturbi neurologici ed ischemia coronarica.
  • Disturbi neurologici: le manifestazioni neurologiche associate al mieloma multiplo sono eterogenee. La comparsa di dolori nevritici e debolezza o intorpidimento degli arti sono i sintomi più comuni. Infine, ci può essere sofferenza radicolare e compressione del midollo spinale, dovuti al coinvolgimento vertebrale, o sindrome del tunnel carpale e altre neuropatie provocate dall'infiltrazione di depositi di amiloide, a livello dei nervi periferici.

Per approfondire: Sintomi Mieloma Multiplo

Diagnosi

Come viene diagnosticato il Mieloma Multiplo?

Il medico può rilevare i segni di mieloma multiplo attraverso le analisi del sangue e delle urine, effettuate nel lezione di un verifica fisico di routine. Se il a mio parere il paziente deve essere ascoltato è asintomatico, questi test di laboratorio possono essere ripetuti regolarmente, in modo da monitorare l'evoluzione della malattia e determinare il momento eccellente per iniziare il trattamento. Il coinvolgimento degli organi è un importante criterio diagnostico per il mieloma multiplo.

Esami di laboratorio

In molti casi, l'esame emocromocitometrico stabilisce la presenza di anemia (Hb <10g/dl). Lo striscio di sangue periferico permette di riscontrare globuli rossi impilati (emazie a rouleaux), effetto dell'aumentata viscosità plasmatica. Spesso, coesistono neutropenia e piastrinopenia, che si aggravano nelle fasi terminali della malattia.

L'elettroforesi delle proteine sieriche è in livello di dimostrare la presenza di paraproteine prodotte dal clone tumorale: il dubbio di mieloma è fondato se la banda (picco) è rilevante nel ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei elettroforetico, con componente M >30 g/L. Un altro reperto comune è costituito dalla proteinuria di Bence Jones, caratterizzata dalla presenza nelle urine di paraproteine costituite da catene consultare di tipo monoclonale. Le misurazioni quantitative della componente M sono necessarie per stabilire una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di mieloma multiplo e monitorare la malattia. 

Gli esami ematochimici stabiliscono un aumento del tasso di sedimentazione eritrocitaria (VES) e determinano alterazioni dei livelli di calcio (elevati nelle persone con mieloma multiplo avanzato), albumina (bassi livelli correlano con mieloma avanzato), acido urico (uricemia) e creatinina (aumenta a motivo della ridotta funzionalità renale). Il dottore può anche effettuare altre analisi per verificare la partecipazione di betamicroglobulina, un'altra proteina prodotta dalle plasmacellule mielomatose. Questa può essere un indicatore utile nella stadiazione di un paziente: livelli elevati indicano una malattia più avanzata ed una prognosi peggiore.

Leggi anche Elettroforesi: Cos’è? A Oggetto Serve? Interpretazione Risultati

Tecniche di imaging

L'indagine radiologica evidenzia il coinvolgimento dello scheletro. La risonanza magnetica è più delicato della radiografia standard nella rilevazione di lesioni litiche ed è in grado di definire in modo precoce la presenza di riarrangiamenti ossei.

Esame del midollo osseo

L'esame del midollo osseo mette in evidenza numerose plasmacellule: un requisito diagnostico per la definizione di mieloma multiplo prevede che la quantità di cloni tumorali sia superiore al 10%. Una porzione del campione viene testata anche per valutare la presenza di caratteristiche alterazioni del cariotipo, mediante citogenetica convenzionale o l'uso di tecniche di ibridazione in situ fluorescente (FISH). Le anomalie cromosomiche più frequentemente riscontrate nel mieloma multiplo interessano i cromosomi 1, 3, 5, 11, 13 e In particolare, la monosomia del cromosoma 13 correla con una sopravvivenza ridotta, associata ad un elevato ritmo di proliferazione e resistenza ai farmaci.

Stadiazione e Prognosi

Le indagini diagnostiche possono confermare il quadro clinico di mieloma multiplo. Inoltre, i risultati di queste prove permettono al medico di classificare la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio in stadio 1, 2 o 3. Le persone con mieloma in mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica 3 presentano singolo o più segni di malattia avanzata, tra cui un maggior numero di cloni tumorali e insufficienza renale. Inoltre, l'esito della biopsia del midollo osseo, permette al dottore di determinare il profilo di credo che il rischio calcolato porti opportunita complessivo del penso che il paziente debba essere ascoltato e sviluppare il miglior piano terapeutico.

Gli stadi 1, 2 e 3 del sistema di stadiazione Durie-Salmon possono stare ulteriormente suddivisi in A o B, a seconda della creatinina sierica:

  • A: creatininemia <2 mg/dL (< mmol/L)
  • B: creatinina sierica >2 mg/dL (> micromol/L)

Recentemente è stato proposto un altro ritengo che il sistema possa essere migliorato di stadiazione chiamato Sistema internazionale di stadiazione del mieloma multiplo.

Trattamento

Mieloma Multiplo: come viene trattato?

Il trattamento del mieloma multiplo è focalizzato su terapie che riducono la popolazione clonale. Se la malattia è del tutto asintomatica, la gestione è limitata all'osservazione clinica. In presenza di sintomi, il trattamento può aiutare ad alleviare il dolore, verificare le complicazioni, stabilizzare la condizione e rallentare la progressione del tumore.

Terapia di prima linea

Negli ultimi anni, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita chemioterapico ad alte dosi, con trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe (autotrapianto) è diventato l'opzione terapeutica più indicata per i pazienti di età inferiore ai 65 anni. Prima dell'autotrapianto, viene somministrato un ciclo iniziale di chemioterapici di induzione, in grado di ridurre la massa neoplastica. I regimi più comunemente utilizzati prevedono la somministrazione di talidomide (+ desametasone), bortezomib e lenalidomide (+ desametasone). Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita con alte dosi di chemioterapia e supporto di cellule staminali (autotrapianto) non è curativo, ma può prolungare la sopravvivenza globale e determinare la remissione completa. Il trapianto allogenico di cellule staminali, cioè da una persona sana al paziente amore, rappresenta una potenziale cura, ma è disponibile solo per una piccola percentuale di casi clinici. I pazienti con più di 65 anni di età e con significativa malattia concomitante, frequente, non possono sopportare il trapianto di cellule staminali. Per queste persone, frequente, il trattamento standard comporta la chemioterapia con melphalan (per giorni) associato a prednisone ( giorni), in cicli ripetuti ogni 6 settimane, seguiti da un periodo di riposo. In alcuni pazienti, può stare utile l'associazione di questo protocollo con nuovi regimi terapeutici, che comprendono, ad esempio, la somministrazione di bortezomib. Questo penso che il farmaco vada usato con moderazione è un inibitore del proteasoma (un complesso multiproteico attuale in tutte le cellule), che consente di ottenere risposte cliniche complete in pazienti con infermita refrattaria o in rapida progressione. Il meccanismo d'azione del bortezomib si basa sull'induzione dell'apoptosi nelle cellule tumorali, bloccando l'azione dei proteosomi. Una risposta clinica significativa è riscontrabile in circa il 50% dei casi.

Terapia di supporto

In aggiunta al trattamento diretto del mieloma multiplo, i bifosfonati (es. pamidronato o acido zoledronico) vengono regolarmente somministrati per controllare le lesioni litiche e prevenire le fratture ossee. Le trasfusioni a base di emazie e l'eritropoietina sono utili nella correzione dei sintomi associati all'anemia, mentre la somministrazione di concentrati piastrinici può prevenire emorragie determinate dalla trombocitopenia. Gli steroidi e i bifosfonati assumono importanza anche nel trattamento delle crisi ipercalcemiche, durante gli antibiotici sono di a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto nella gestione delle infezioni.

Per approfondire: Farmaci per la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del Mieloma Multiplo Leggi anche: Mieloma: cos’è? Il tumore del sangue spiegato

Segui il canale WhatsApp di Mypersonaltrainer per rimanere aggiornato su tutte le novità.

Autore

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica

Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici