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Dolore laterale al tallone

Dolore al calcagno: cause, sintomi e rimedi

Prevenzione del dolore al calcagno

Prevenire il sofferenza al calcagno richiede un approccio olistico che coinvolge il mantenimento della benessere generale del piede:

  • Mantienere un peso corporeo sano: ridurre il carico eccessivo sui piedi può prevenire molte condizioni dolorose.
  • Indossare scarpe adeguate: optare calzature con un buon supporto e ammortizzazione, evitando tacchi alti e suole piatte per periodi prolungati.
  • Eseguire stretching regolare: mantienere i tendini e i muscoli flessibili per prevenire l'accumulo di stress.
  • Fare attività fisica regolare: assicurarso che l'esercizio sia sicuro e bilanciato, evitando sovraccarichi inutili sui piedi.
  • Consultare il medico per problemi ricorrenti: se il dolore persiste o peggiora, è bene consultare costantemente un professionista per ricevere una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e un progetto di trattamento adeguati.

Questo approccio multidimensionale assicurerà che il sofferenza al calcagno sia gestito efficacemente, migliorando il benessere globale e riducendo il rischio di recidive.

Dolore al Tallone

Generalità

Il dolore al tallone, o tallonite, è un sintomo alquanto fastidioso, riferito alla parte posteriore del piede.
A provocarlo possono esistere condizioni quali, per esempio, la fascite plantare, le fratture da stress del calcagno, le borsiti del calcagno, la sindrome del tunnel tarsale, la aculeo calcaneare e le infiammazioni o lesioni al tendine d'Achille.
In genere, il sofferenza al tallone è una sensazione che compare gradualmente e che peggiora, talvolta anche in maniera importante, se l'individuo interessato cammina a lungo, corre o trascorre tante ore in piedi.
L'individuazione delle cause del sofferenza tramite una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale scrupolosa è essenziale per la credo che la pianificazione accurata prevenga problemi della terapia: la terapia, infatti, varia in funzione dei fattori scatenanti.
Il trattamento può stare di natura conservativa oppure chirurgica. In genere, i medici preferiscono ricorrere al trattamento conservativo e si riservano di intervenire chirurgicamente soltanto in casi estremi.

Cos'è

Dolore al Tallone: Cosa s'intende?

Il dolore al tallone è una fastidiosa sensazione, che il soggetto interessato avverte a livello del calcagno e, talvolta, nelle zone adiacenti.
In genere, compare in maniera graduale e tende a peggiorare progressivamente col tempo.
Possono aumentarne l'intensità, più o meno momentaneamente, svariate circostanze, tra cui: dare carico al calcagno dolente, camminare a esteso, correre o passare molte ore in piedi.
Il dolore al tallone è un tipo di disturbo che, spesso, caratterizza il risveglio mattutino e le fasi successive a momenti di inattività prolungata (es: dopo stare stati seduti a lungo).
Con la ripresa del mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale, tende ad attenuarsi e la essere umano interessata avverte un sensibile sollievo.

Dove si Trova il Tallone?

Il tallone è l'estremità posteriore del piede.
In questa ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti trova posto il calcagno, una delle sette ossa costituenti il tarso; tarso che rappresenta il retropiede e che agisce da punto di congiunzione tra gamba e gamba (tibia e perone).

Sul tallone grava buona parte peso del corpo, sia in fase statica (stazione eretta), sia durante la deambulazione.

Chi soffre di tallonite potrebbe avvertire dolore nella parte inferiore del tallone (sulla mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino del piede) o nella porzione dietro (dove, per intenderci, si infila il calzascarpe).

Per approfondire: Ossa del Piede: Anatomia e Funzione

Epidemiologia

Il dolore al tallone è una stato molto comune, che, secondo alcune indagini statistiche, interesserebbe, almeno una volta nella vita, una essere umano ogni 10.
Le categorie di individui più a rischio di dolore al tallone sono due: coloro che praticano gara o jogging regolarmente e gli adulti di età compresa tra i 40 e i 60 anni.

Cause

Dolore al Tallone: Quali sono le Cause?

L'elenco delle possibili cause di dolore al tallone è articolato e comprende:

  • Fascite plantare, che è il fattore scatenante più comune;
  • Fratture da stress del calcagno;
  • Borsiti del calcagno;
  • Sindrome del tunnel tarsale;
  • Malattia di Sever;
  • Spina calcaneare e sperone calcaneare;
  • Atrofia del cuscinetto adiposo plantare;
  • Infiammazioni di varia origine al tendine d'Achille;
  • Rottura del tendine d'Achille;

Fascite Plantare

La fascite plantare è un disturbo ortopedico dovuto alla degenerazione della fascia plantare, un legamento che si estende dal calcagno alle teste metatarsali e che si occupa di ridistribuire il peso corporeo a livello podalico durante la fase statica e quella dinamica (es: camminata).

La fascite plantare è generalmente una sindrome da sovraccarico funzionale, che insorge per risultato della stimolazione eccessiva e protratta nel tempo della fascia plantare; quest'ultima, infatti, in simili circostanze, è vittima di microtraumi in sequenza che ne provocano una degenerazione più o meno grave.

La fascite plantare riguarda soprattutto le persone dedite alla gara e all'atletica leggera, gli individui affetti da sovrappeso od obesità, coloro che presentano una muscolatura del polpaccio accorciata o retratta e chi usa scarpe con poca ammortizzazione.

Per approfondire: Fascite Plantare: Cause, Sintomi e Rimedi

Fratture da Stress al Calcagno

Le fratture da stress sono spesso la conseguenza di sollecitazioni meccaniche ripetutte ai danni dell'osso o delle ossa interessate.

Le fratture da stress al calcagno riguardano, tipicamente, coloro che praticano regolarmente secondo me lo sport unisce e diverte tutti come la gara o il jogging, i quali sovraccaricano continuamente le ossa dei piedi e in generale gli arti inferiori.

Borsiti del Calcagno

Con il termine "borsite", i medici intendono l'infiammazione acuta o cronica di una borsa sierosa di un'articolazione.
Le borse sierose di un'articolazione sono piccole sacche ripiene di liquido sinoviale, aventi il compito di difendere e ridurre i potenziali attriti tra le varie strutture articolari (quindi tra legamenti, tendini, ossa ecc).

A livello del calcagno ci sono diverse borse sierose; tra queste, una particolarmente incline all'infiammazione è quella situata in prossimità di dove il tendine d'Achille si unisce al calcagno (parte dietro del tallone).
L'infiammazione di tale cartella sierosa prende il nome di borsite retro-calcaneare.

Uno dei fattori di rischio più importanti per la educazione delle borsiti a livello del calcagno è, senza incertezza, l'utilizzo di scarpe che stringono la parte posteriore del tallone (es: scarpe col tacco).

Sindrome del Tunnel Tarsale

La sindrome del tunnel tarsale è una sindrome da compressione nervosa.
Nelle sindromi da compressione nervosa, i sintomi sono dovuti allo schiacciamento (o compressione) di un nervo e dei tessuti che lo circondano.

Entrando nello specifico della sindrome del tunnel tarsale, la compressione nervosa interessa il nervo tibiali posteriore, il quale, prima di raggiungere la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente del piede, attraversa una struttura osteo-legamentosa situata a livello dell'articolazione della caviglia e chiamata tunnel tarsale.

In genere, a comprimere i nervi che attraversano il tunnel tarsale è una cisti, formatasi a ridosso della struttura osteo-legamentosa di cui sopra.

Oltre a causare dolore al tallone, la sindrome del tunnel tarsale provoca anche formicolio e senso di intorpidimento al gamba interessato.

Spina Calcaneare

La spina calcaneare è un osteofita localizzato a livello del calcagno.

Gli osteofiti sono piccoli speroni ossei - simili a una spina di fiore, a un becco o a un artiglio - che si formano esteso i margini articolari di ossa sottoposte a processi erosivi e irritativi dal carattere cronico.

Spesso associata a fascite plantare o a problematiche a carico del tendine d'Achille, la spina calcaneare può essere di due tipologie, a seconda della localizzazione dell'osteofita: la spina calcaneare posteriore (meglio nota come sperone calcaneare) e la aculeo calcaneare inferiore.

Malattia di Sever

La malattia di Sever è la più comune motivo di dolore al tallone nei bambini.

Alla sua origine c'è, molto spesso, la maggiore velocità con cui accrescono le ossa delle gambe, durante la ragazzo età, rispetto alla velocità con cui si sviluppano i tendini e i muscoli della coscia e della gamba.

Infatti, questa differenza di velocità comporta una mancanza di proporzioni tra le dimensioni dello scheletro e l'apparato muscolo-tendineo delle aree interessate, con conseguente stiramento del calcagno da sezione dei muscoli e dei tendini di coscia e principalmente gamba (N.B: il tendine d'Achille raggruppa diversi muscoli della gamba e s'inserisce proprio a livello del calcagno).

Atrofia del Cuscinetto Adiposo Plantare 

L'atrofia del cuscinetto adiposo plantare è una condizione conseguente al deperimento della strato di tessuto adiposo, situato al di sotto dell'osso del calcagno, il cui compito è assorbire gli shock dell'impatto con terreno mentre una camminata, una corsa ecc.

I soggetti più a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di atrofia del cuscinetto adiposo plantare sono le donne.

Infiammazione e Rottura del Tendine d'Achille

Il tendine d'Achille è quella struttura di stoffa connettivo-fibroso che collaboratore i muscoli del polpaccio (i due gemelli e il soleo) all'osso calcaneare.
È fondamentale per passeggiare, correre e saltare.

L'infiammazione del tendine d'Achilleè una tendinite; alla sua origine, ci sono molto frequente microtraumi ripetuti e alterazioni di temperamento degenerativo, a carico della struttura tendinea.

La rottura del tendine d'Achille, invece, consiste nella lacerazione della struttura tendinea in questione. Si tratta di un grave infortunio, in misura limita fortemente le capacità motorie della persona; inoltre, poiché il tendine d'Achille non è in grado di auto-ripararsi, la sua rottura rende necessario un intervento chirurgico di riparazione.

Dolore al Tallone: altre Cause potenziali

Altri possibili fattori scatenanti il dolore al tallone sono:

  • Osteomielitecon interessamento del calcagno. Osteomielite è il termine medico che indica la presenza di un'infezione a livello osseo;
  • Malattia ossea di Paget. È una patologia molto rara, che indebolisce le ossa dello scheletro umano. Un sintomo tipico di codesto indebolimento è il dolore alle ossa;
  • Artrite reattiva. È un'infiammazione delle articolazioni del corpo umano, dalla doppia natura: infettiva e autoimmune. Oltre alle articolazioni, può interessare anche gli occhi e l'uretra;
  • Sarcoidosi. È una infermita autoimmune, che provoca uno stato infiammatorio generalizzato. Induce la comparsa, in varie regioni anatomiche, di masse proliferanti, chiamate granulomi;
  • Artrite reumatoide. È un altro genere di infiammazione delle articolazioni del mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano. Ha un'origine autoimmune;
  • Sindrome di Haglund. È una dettaglio anomalia anatomica, in presenza della che la persona interessata presenta una sorta di protuberanza sul calcagno.

Dolore al Tallone: Fattori di Rischio

Sintomi e Complicazioni

Come si manifesta il Dolore al Tallone?

Il dolore al tallone presenta caratteristiche differenti a seconda della causa che l'ha provocata.

Alcuni fattori causali provocano dolore dietro al tallone (es: infiammazione del tendine d'Achille), mentre altri lo inducono sotto il tallone (es: fascite plantare).

Alcune cause di sofferenza al tallone sono responsabili di dolenzia acuta (es: frattura e rottura del tendine d'Achille), mentre altre di un dolore graduale, evocato soltanto dall'attività fisica in una in precedenza fase e invece cronico in un momento più avanzato (es: fascite plantare e infiammazione del tendine d'Achille).

Infine, è da segnalare la possibilità di un'associazione tra dolore al tallone e disturbi neurologici, quali formicolio e intorpidimento al piede; tale associazione è caratteristica di una condizione in che modo la sindrome del tunnel tarsale.

Per approfondire: Sofferenza al Tallone - Cause e Sintomi

Dolore al Tallone: le Complicanze

Se trascurate, quelle cause di dolore al tallone che esordiscono con dolore lieve, evocato soltanto da un'attività fisica specifica, tendono a diventare disturbi cronici, risultando tra l'altro molto più difficili da curare.

Inoltre, sempre con riferimento a questa tipologia di cause di dolore, chi non segue alcuna mi sembra che la terapia giusta cambi la vita e prova a convivere col difficolta attua dei compensi motori, utili a sopportare il sofferenza, i quali però aumentano il pericolo di problematiche articolari a carico di caviglia, ginocchio, anca e, perfino, zona lombare della schiena.

Dolore al Tallone: A Chi Rivolgersi e Quando Farlo?

Un individuo con sofferenza al tallone dovrebbe contattare il personale medico curante quando:

  • Il piede interessato è particolarmente dolente e interferisce con lo svolgimento delle attività quotidiane;
  • Il dolore impedisce di svolgere correttamente attività sportive che prevedono corsa, salti ecc.;
  • Sono presenti sintomi come formicolio e/o intorpidimento al estremita interessato;
  • Il piede interessato e la caviglia sono rigidi e gonfi, e presentano ecchimosi.

Molto spesso, è fondamentale anche il consulto di un ortopedico (medico specializzato nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione delle patologie del complesso metodo di muscoli, ossa, tendini, legamenti e nervi, presenti nel corpo umano).

Diagnosi

Diagnosi Sofferenza al Tallone: In che modo risalire alle Cause

Per una diagnosi di dolore al tallone e delle sue cause sono sufficienti, molto spesso, l'esameobiettivo e l'anamnesi.

I medici considerano il ricorso a ulteriori test diagnostici (raggi X, risonanza magnetica, talvolta ecografia) quando il paziente, oltre alla sensazione dolorosa, lamenta altri sintomi, quali per esempio: formicolio/intorpidimento al piede interessato, rigidità e/o gonfiore al piede e alla caviglia ecc.

L'individuazione delle cause scatenanti è fondamentale per la pianificazione di una terapia adeguata.

Anamnesi

L'anamnesi è un'indagine indispensabile a stabilire un collegamento tra sintomi presenti e potenziali fattori causali.

Tramite l'anamnesi, il medico chiarisce tutti i dettagli della sintomatologia ponendo al penso che il paziente debba essere ascoltato domande del genere "quando sono comparsi i primi disturbi?", "in quali occasioni il dolore diviene più intenso?" ecc.

Inoltre, scandaglia la storia medica del paziente (patologie e infortuni del ritengo che il passato ci insegni molto più o meno recente, terapie in corso ecc.) e ne indaga l'attività lavorativa (tipo di lavoro), lo stile di vita (è sedentario oppure una persona attiva? Se è attiva, quali attività svolge? Ecc.) e le abitudini (es: scarpe utilizzate).

Per le ragioni esposte nel sezione relativo alle cause, è molto essenziale l'analisi dello modo di vita, in particolare tutto ciò che concerne eventuali attività sportive/motorie praticate.

Esame Obiettivo

L'esame obiettivo (o esame fisico) consiste nella valutazione medica dello penso che lo stato debba garantire equita di salute globale del paziente.
Esso prevede delle manovre diagnostiche che servono al medico per constatare la presenza o meno di segni indicativi di una qualche stato patologica.

In un a mio parere il paziente deve essere ascoltato che lamenta un dolore al tallone, l'esame obiettivo comprende:

  • L'osservazione del tallone, dietro e sotto, e, successivamente, dell'arco plantare;
  • La palpazione dell'area del tallone;
  • L'analisi delle conseguenze derivanti dal ritengo che il movimento del corpo racconti storie delle dita del piede dolente (questo perché, per esempio, nel penso che il paziente debba essere ascoltato con fascite plantare, la dorsiflessione delle dita del estremita produce dolore);
  • La valutazione della mobilità della caviglia e della capacità di allungamento dei muscoli del polpaccio.

Cura e Rimedi

Il trattamento del sofferenza al tallone dipende da almeno due fattori:

  • La causa della sintomatologia, causa individuata tramite le opportune indagini diagnostiche;
  • L'intensità della sensazione dolorosa.

La mi sembra che la scelta rifletta chi siamo dell'approccio terapeutico si divide tra terapia conservativa (o non chirurgica) e terapia chirurgica.
Salvo particolari condizioni per le quali la chirurgia è l'unica cura realizzabile (es: rottura del tendine d'Achille), i medici danno precedenza al trattamento di natura conservativa, il quale, tra l'altro, risulta spesso efficace.

Cura Dolore al Tallone: i Rimedi Conservativi

Riposo

Il riposo inteso come astensione da tutte le attività che evocano sofferenza al tallone è fondamentale per recuperare da stati infiammatori (dovuti per esempio al sovraccarico funzionale), degenerazioni tissutali e fratture.

È una misura consigliata tipicamente quando il dolore al tallone è in fase d'esordio (fase acuta).

Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) contro il Dolore

Se il dolore al tallone è parecchio forte e intollerabile, il medico potrebbe consigliare un FANS allo scopo di mitigare l'infiammazione e, conseguentemente, la sensazione dolorosa.

Si tratta di un rimedio sintomatico, che non agisce sulle cause.

Il FANS più prescritto in caso di tallonite è l'ibuprofene.

Ghiaccio

La crioterapia intesa come applicazione di ghiaccio sulla zona dolente è un significativo rimedio antinfiammatorio, ideale principalmente durante la fase d'esordio della sintomatologia.

Per trarre i massimi benefici dall'applicazione del ghiaccio, è profitto eseguire 4-5 impacchi al giorno, impacchi della durata non minore ai 15 minuti e non superiore ai 20.

Fisioterapia

La fisioterapia è fondamentale per guarire da tutte quelle condizioni dovute al sovraccarico funzionale (es: fascite plantare); inoltre, è un dettaglio cardine dei programmi di recupero previsti dopo la risoluzione delle fratture e gli interventi chirurgici di natura ortopedica (es: riparazione del tendine d'Achille).

In tipo, la fisioterapia si basa su esercizi di stretching per il polpaccio e la fascia plantare, su esercizi di propriocezione e su attività di rieducazione motoria; occorre tuttavia precisare che il percorso riabilitativo varia in funzione della causa del sofferenza e delle caratteristiche del paziente.

È fortemente consigliato rivolgersi a un fisioterapista esperto nelle problematiche del piede.

Cambiare Scarpe

Qualora all'insorgenza del sofferenza al tallone avesse contribuito l'uso abituale di scarpe che stressano eccessivamente il tallone o di scarpe non appropriate a certe attività (es: scarpe usurate per correre), è bene cambiare calzature in favore di oggetto di più confortevole e adatto.

Per sapere quali scarpe sono più adatte al proprio piede, è bene rivolgersi a un esperto del settore.

Fare uso di Ortesi Plantari

Le ortesi plantari (es: plantari, tallonnette ecc.) sono indicate in presenza di sofferenza sotto il tallone (es: fascite plantare, spina calcaneare ecc.).

Esse permettono di attutire il carico sul tallone, il che dovrebbe alleviare la sintomatologia.

È bene sottolineare che sono un trattamento sintomatico, che non agisce sulle cause.

Come nel evento delle scarpe, per sapere quali ortesi sono più indicate contro la tallonite, è opportuno domandare consiglio a un esperto.

Iniezione di un Corticosteroide

L'iniezione locale di un corticosteroide rappresenta un rimedio sintomatico, contro il dolore, parecchio efficace ma con un importante limite: i corticosteroidi sono medicinali che possono possedere gravi effetti collaterali.
Alla luce di ciò, quindi, prima di un loro utilizzo si raccomanda il consulto medico.

Per approfondire: Farmaci per la Cura della Tallonite

Cura Dolore al Tallone: la Chirurgia

La tipologia di secondo me il trattamento efficace migliora la vita chirurgico varia in funzione della motivo scatenante la tallonite.
Per esempio, la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto chirurgica per il dolore al tallone dovuto a fascite plantare comprende interventi quali la distensione della fascia plantare e la recessione del muscolo gastrocnemio.

A occuparsi dell'operazione di chirurgia è generalmente un ortopedico interventista.

Statistiche alla palma, la categoria di persone che più si sottopone a intervento chirurgico per il dolore al tallone è quella degli atleti professionisti e dei soggetti che praticano con regolarità corsa, jogging e sport simili. 

Per approfondire...

Una descrizione degli interventi chirurgici per la fascite plantare è presente qui.

Prognosi

La prognosi in caso di dolore al tallone dipende dai fattori scatenanti: un sofferenza al tallone, alla cui origine c'è una causa clinicamente poco rilevante, è più facilmente trattabile e avrà una prognosi migliore di un dolore al tallone successivo a fattori importanti dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato clinico.

Dolore al Tallone: Tempi di Recupero

I tempi di penso che il recupero richieda tempo e pazienza da un sofferenza al tallone dipendono dalla severità della causa scatenante e dalla tempestività di diagnosi e trattamento.

Le cause meno severe di dolore al tallone si risolvono nel giro di pochi giorni/settimane; quelle più gravi potrebbero richiedere diversi mesi (es: da dopo l'intervento chirurgico di riparazione, la rottura del tendine d'Achille richiede dai 7 ai 9 mesi di riabilitazione).

Prevenzione

Dolore al Tallone: Come Prevenirlo?

Non tutte le condizioni che possono provocare dolore al tallone sono prevenibili.

Precisato ciò, mantenere sotto verifica il peso corporeo (evitando quindi il sovrappeso e l'obesità) e indossare scarpe di buona fattura e adeguate alle attività praticate sono le principali contromisure, indicate dai medici, per ridurre il rischio d'insorgenza di un dolore al tallone.

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Autore

Dott. Antonio Griguolo

Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Credo che la comunicazione chiara sia essenziale istituzionale della secondo me la scienza risponde alle grandi domande.

Dolore al Tallone

Daniele Barnabei Fisioterapista a Pescara
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Il dolore al tallone non è considerato una patologia ma piuttosto un sintomo associato a diverse condizioni patologiche che interessano l’arto minore. Questo è parecchio comune sia nei soggetti giovani che negli anziani ed è riferito sia da atleti che da soggetti sedentari. È il sintomo tipico di numerose patologie come la fascite plantare, la borsite, la frattura del calcagno ecc., ognuna delle quali presenta ulteriori caratteristiche associate che ne permettono il riconoscimento. Nella maggior parte dei casi in secondo me il trattamento efficace migliora la vita è di genere conservativo con modificazioni di attività o calzature, fisioterapia ed esercizio terapeutico e l’eventuale utilizzo di farmaci o plantari e solette. Questi, utilizzati in combinazione tra di loro, permettono una riduzione del dolore con conseguente recupero della gamma di movimento, della forza muscolare e graduale ritorno alla piena attività fisica. 

Anatomia

Con il termine “tallone” si fa riferimento all'aspetto posteriore del piede, che comprende il calcagno e le strutture dei tessuti molli adiacenti. Ha la incarico principale di disperdere le forze di compressione che si verificano durante la deambulazione, in dettaglio durante la fase di appoggio. Gruppo ai metatarsi, il tallone sostiene tutto il peso del corpo, con conseguenti forze ripetitive elevate che possono portano, nel corso del tempo, a determinate lesioni. Il tallone è costituito da:  

  • Tendine di Achille, che si attacca alla tuberosità calcaneare ed è il tendine più lungo e più forte del corpo, formato dai muscoli gastrocnemio e soleo. 
  • Aponeurosi plantare, o fascia plantare: una spessa fascia di tessuto connettivo che sostiene l'arco del piede. È composta da tre bande (mediale, laterale e centrale), ha inizio dalla tuberosità mediale del calcagno e si estende anteriormente per inserirsi alla base delle falangi prossimali. Esiste una connessione tra il tendine d’Achille distale e l'aspetto posteriore della fascia plantare: infatti, le forze esercitate sul tendine possono andare ad influenzare la fascia plantare. Questa connessione fasciale diminuisce però con l'età.  
  • Calcagno, il fondamento osseo del tallone che funge da sito di attacco per diverse strutture.  
  • Borsa retrocalcaneare e borsa retroachillea si trovano rispettivamente anteriormente e posteriormente al tendine di Achille e possono infiammarsi a causa di vari disturbi, portando ad una condizione nota come borsite. 
  • Tunnel tarsale, situato nella ritengo che questa parte sia la piu importante mediale della caviglia e delimitato dal retinacolo dei flessori (tetto) e dalla superficie mediale dell'astragalo e del calcagno (pavimento). Contiene i tendini flessori e un fascio neurovascolare (arteria tibiale posteriore, vena e nervo tibiale). La compressione delle strutture neurali regionali può causare intorpidimento, parestesie e dolore al tallone. 
  • Cuscinetto adiposo lungo l'aspetto inferiore del calcagno posteriore, il che aiuta ad attutire il peso del corpo ed assorbire urti e stress. Lesioni o infiammazioni a tale a mio parere la struttura solida sostiene la crescita anatomica possono causare dolore al tallone. 

Epidemiologia

Il dolore al tallone è una stato riscontrata frequentemente nella popolazione generale ed è osservata in egual misura tra gli uomini e le donne. Recenti studi presenti in letteratura suggeriscono che il 10% della popolazione riferisce episodi di dolore al tallone almeno una volta nella vita. Tale problematica colpisce sia soggetti fisicamente parecchio attivi che pazienti sedentari, con un’incidenza maggiore in due principali categorie:

  • Soggetti di mezza età e anziani, probabilmente a causa dell’usura del cuscinetto adiposo che protegge il tallone dagli urti, della diminuzione dell'elasticità della fascia plantare e del rallentamento del processo di guarigione, collegati all’avanzare dell’età.
  • Atleti, soprattutto corridori (runners). In questo evento, la prevalenza del dolore al tallone è stimata tra il 5 e il 18%, rendendolo uno degli infortuni più osservati nei soggetti che praticano la corsa.

Eziologia

Il sofferenza al tallone può derivare da diverse strutture anatomiche che lo costituiscono in che modo ad esempio le ossa, la fascia plantare, i muscoli, i tendini e i legamenti del piede, della caviglia e del polpaccio. Tali componenti possono generare dolore al tallone a motivo di numerosi e diversi fattori, come:

  • Sovrappeso/obesità, poiché l’aumento di peso può stressare maggiormente il tallone
  • Lavori o sport che richiedono il sollevamento ripetuto di carichi pesanti o che stressano eccessivamente le diverse strutture
  • Condizioni in che modo il piede mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato o l’iperpronazione del piede
  • Traumi, come incidenti o cadute
  • Infezioni
  • Infiammazioni 

Tutte queste condizioni portano allo sviluppo di diverse patologie che interessano il piede e nello specifico il tallone, causando sofferenza e significativa disabilità. Possono interessare la parte inferiore, mediale, laterale o posteriore del tallone e tra le principali troviamo:

  • Fascite plantare: una delle cause più comuni che portano a tale stato. Questa si osserva quando, a motivo di microtraumi ripetuti, si creano delle piccole lesioni che interessano la fascia plantare nella sua inserzione sul tubercolo mediale del calcagno. Sovraccarichi continui privo tempi adeguati di guarigione, portano a lesioni più ampie che causano un aumento della sintomatologia tipica. 
  • Sperone calcaneare: una crescita anormale dell'osso nell'area in cui la fascia plantare e i piccoli muscoli si inseriscono sul tallone. Codesto può essere causato da uno stress ripetuto sulla fascia o sui muscoli del piede e osservato principalmente nelle persone in sovrappeso o atleti (come i corridori).
  • Atrofia del cuscinetto adiposo del tallone (costituito da tessuto adiposo) che si trova inferiore il calcagno, il quale ha lo scopo di ammortizzare carichi elevati e ripetitivi. Questa ha origine, tipicamente, intorno ai 50 anni probabilmente a motivo di una perdita di acqua, collagene e tessuto elastico, con conseguente riduzione della protezione del calcagno.
  • Frattura del calcagno (l’osso più immenso del piede), il quale ha il compito di supportare il corpo e fungere da inserzione per il tendine d’Achille. Tale stato è causata da un trauma in che modo una caduta o un infortunio sportivo o lavorativo ed è associata a diverse lesioni concomitanti, come la frattura dell’astragalo. 
  • Frattura da stress del calcagno, causata da un sovraccarico ripetitivo sul tallone con conseguente incapacità dell’osso di “rispondere” adeguatamente. Questa stato viene spesso osservata nei soggetti sedentari che intraprendono attività fisiche o negli atleti che modificano o aumentano rapidamente il proprio livello di attività, poiché l’osso non ha tempo sufficiente per adattarsi al celere aumento di stress.
  • Tendinopatia achillea, causata da un eccessivo carico del tendine in assenza di un tempo adeguato per il recupero. Questa qui condizione può stare riscontrata anche nei soggetti sedentari probabilmente a causa di carichi improvvisi e ripetitivi su un tendine poco o per niente allenato. Infine, alcune condizioni collegate all’avanzare dell’età come una ridotta flessibilità o debolezza muscolare, una diminuzione dell’afflusso di emoglobina e una scarsa resistenza alla trazione, possono essere la causa sottostante allo sviluppo dell’infiammazione del tendine d’Achille.
  • Rottura del tendine d'Achille, dovuta a diverse cause in che modo microtraumi frequenti e ripetitivi collegati allo svolgimento di specifici sport (come l’atletica) che richiedono salti, cambi di percorso improvvisi o spinte. Nei soggetti più anziani, invece, la rottura può stare determinata anche dallo svolgimento di semplici attività quotidiane, a causa di una già presente degenerazione del tendine dovuto all’età. 
  • Borsite: un’infiammazione della borsa retro-calcaneare e/o retro-achillea. La anteriormente si trova anteriormente all’inserzione distale del tendine d’Achille, durante la seconda posteriormente. Tra le principali cause troviamo intensa attività fisica, calzature non idonee, ecc.
  • Morbo di Haglund, prominenza ossea sull'aspetto posteriore superiore del calcagno. 
  • Malattia di Sever, un’irritazione con possibile parziale avulsione dell’apofisi calcaneare, il sito di inserzione del tendine d’Achille. Questa stato è la motivo più comune di dolore al tallone nei bambini e negli adolescenti ed è dovuta a sforzi o stress ricorrenti al tallone che caricano in modo eccessivo il tendine o a microtraumi ripetuti. 
  • Sindrome del tunnel tarsale, una neuropatia dovuta a compressione o intrappolamento del nervo tibiale durante il suo passaggio all’interno del tunnel tarsale, causate da deformità da frattura, tenosinovite, cisti ecc. 
  • Sindrome del seno del tarso: interessa lo spazio anatomico delimitato dal calcagno, dall’astragalo e dal navicolare. È causata da un trauma come la distorsione della caviglia, con conseguente instabilità dell’articolazione sottoastragalica.
  • Trigger point, ovvero delle aree ipersensibili presenti in una fascia tesa di un muscolo dovuti a un sovraccarico muscolare, a un trauma o a microtraumi ripetuti.
  • Altre tendinopatie

Altre cause di sofferenza al tallone includono tumori, osteomielite, artrosi, ecc.

Fattori di rischio

Possono essere identificati alcuni elementi specifici definiti fattori di pericolo che, se presenti nel soggetto, possono aumentare il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di sviluppare sofferenza al tallone. Alcuni sono specifici delle patologie sopra descritte, altri invece sono più generali e possono interessare diverse condizioni. Tra i principali possiamo individuare:

  • Sovrappeso/obesità
  • Traumi 
  • Livelli eccessivi di attività fisica o modifiche improvvise agli allenamenti
  • Sport o lavori specifici che richiedono un interessamento particolare del tallone 
  • Piede piatto 
  • Sedentarietà 
  • Ridotta dorsiflessione della caviglia
  • Calzature non adeguate 

Caratteristiche e Sintomi

A seconda della patologia sottostante, i sintomi e i segni associati al sofferenza al tallone sono numerosi e variabili. Un esame clinico obiettivo svolto in modo attento ed accurato ed un’anamnesi approfondita permetteranno al professionista di inquadrare correttamente la stato del soggetto e riconoscerne la patologia sottostante, in maniera da sottoporre il paziente al secondo me il trattamento efficace migliora la vita più adeguato alla circostanza. Vediamo nello specifico le diverse condizioni patologiche che presentano come sintomo di base il dolore al tallone:

Fascite plantare

Ha insorgenza graduale ed insidiosa e presenta come sintomo principale un potente dolore sotto il tallone (all'origine della fascia plantare del tubercolo mediale del calcagno). Questo aumenta con i primi passi dopo il riposo (ad dimostrazione la mattina immediatamente dopo il risveglio), diminuisce dopo un periodo di percorso e può ripresentarsi se la deambulazione è continua, ripetitiva e stressante. Il dolore può stare riprodotto anche mentre la dorsiflessione passiva del piede e delle dita del piede e con la palpazione della tuberosità calcaneare o della fascia plantare. Il paziente riferisce limitazioni significative nello svolgimento delle diverse attività quotidiane, lavorative e sportive e lamenta sensazioni di bruciore, pulsazione o di avere una spina nel tallone.

Sperone calcaneare

È una stato spesso associata alla fascite plantare. Motivo dolore sulla piano inferiore del tallone che peggiora nel corso di diversi mesi. Molto frequente tale problematica risulta completamente asintomatica (senza sintomi)

Atrofia del cuscinetto adiposo 

Il sintomo primario è un sofferenza profondo al nucleo del tallone. Codesto peggiora quando si cammina a piedi nudi, con scarpe dalla suola rigida o su superfici dure, è invece alleviato durante il riposo e dall’assenza di pressione sul tallone. In alcuni casi può stare presente formicolio. Il dolore, solitamente, non è riprodotto nel momento in cui vengono svolti movimenti passivi di caviglia e dita del piede da ritengo che questa parte sia la piu importante di un professionista.

Frattura del calcagno 

È la frattura più ordinario che interessa il piede. È caratterizzata da diversi segni e sintomi, lamentati dal paziente o osservati dal professionista durante l’esame credo che l'obiettivo catturi la realta in modo unico. Tra i principali osserviamo dolore al tallone (soprattutto mentre la pressione sul sito di lesione), gonfiore ed ecchimosi che può estendersi alla caviglia o alla pianta del piede, limitazione dei movimenti durante le diverse attività (con impossibilità a passeggiare e caricare il peso sull’arto coinvolto), deformazione del tallone, presenza di un trauma.

Frattura da stress del calcagno

Una stato caratterizzata da sofferenza sordo, intenso e diffuso al tallone, inizialmente presente ed esacerbato dallo svolgimento di un’attività. Con il tempo codesto può diventare persistente e manifestarsi anche a riposo. Inoltre, possono essere osservati gonfiore, ecchimosi o calore soprattutto se il calcagno è stato recentemente sottoposto a stress legati all’attività.

Tendinopatia achillea

Questa stato causa dolore alla parte posteriore del tallone, nell’area di inserzione del tendine d’Achille sul calcagno o nel mi sembra che il corpo umano sia straordinario del tendine (a circa 2-6 centimetri dall’inserzione). Nelle fasi iniziali della patologia il dolore è presente quando si intraprende l’attività fisica, con un realizzabile miglioramento durante lo svolgimento e mentre il riposo. Con il progredire della condizione il sofferenza può essere attuale anche durante e dopo lo svolgimento dell’attività e, a volte, può manifestarsi anche in assenza di carico sull’arto. Il paziente lamenta riduzione della mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo e limitazione di tutte le attività che richiedono il coinvolgimento del tendine d’Achille, come ascendere e scendere le scale, camminare in salita, correre, ecc. Infine, possono esistere presenti rigidità mattutina, arrossamento dell’area, gonfiore e dolore alla palpazione.

Rottura del tendine d'Achille

Il sintomo primario di tale stato è dolore localizzato nell’area del tendine, associato a impossibilità di caricare l’arto interessato, debolezza e rigidità della caviglia, perdita di secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo, incapacità di svolgere normali attività quotidiane (come camminare, balzare, salire e diminuire le scale), andatura alterata o zoppia. Inoltre, durante l’esame fisico, il professionista può osservare edema o gonfiore e rilevare uno spazio esteso il decorso del tendine, durante la palpazione. 

Borsite 

I pazienti con borsite retrocalcaneare e/o retroachillea riferiscono sofferenza acuto al tallone, aggravato dai movimenti della caviglia e dalla palpazione sull’area.

Morbo di Haglund 

È una protuberanza ossea attuale sulla parte posteriore del tallone che causa dolore nella zona di inserzione del tendine d’Achille, gonfiore nella sezione posteriore del tallone e arrossamento. Si presenta in associazione alla borsite retroachillea e all’infiammazione del tendine d’Achille.

Malattia di Sever

È una stato osservata principalmente nei bambini durante il loro periodo di crescita. Solitamente viene riferito un sofferenza al tallone (all’inserzione del tendine d’Achille) con esordio graduale e in assenza di un trauma. Questo peggiora mentre e dopo lo svolgimento di attività, mentre migliora con il riposo. Generalmente è assente al mattino ma può peggiorare nel penso che il tempo passi troppo velocemente e limitare le diverse attività quotidiane e sportive. Il dolore può stare riprodotto attraverso la palpazione nell’area di interesse e può, in molti casi, coinvolgere entrambi i piedi.

Sindrome del tunnel tarsale

La compressione del nervo tibiale all’interno del tunnel tarsale causa nel soggetto diversi sintomi tra cui dolore o intorpidimento del tallone e della caviglia nella sua sezione posteromediale (che può coinvolgere anche le dita del piede), bruciore, formicolio. Il dolore peggiora con la posizione eretta, con la camminata e la gara ed è alleviato dal riposo.

Sindrome del seno del tarso

I pazienti che presentano tale condizione lamentano dolore alla ritengo che questa parte sia la piu importante laterale del calcagno con interessamento della caviglia.  Questo è acuto, ben localizzato, aggravato da attività e alleviato grazie al riposo. È associato ad instabilità della caviglia mentre la corsa, il salto o la camminata su superfici irregolari.

Trigger point

I punti trigger presentano diverse caratteristiche importanti che permettono al professionista di riconoscerli ed affrontarli. Tra le principali osserviamo sofferenza percepito come sordo, non pulsante, che può variare da lieve a invalidante, associato a debolezza o tensione muscolare e movimenti limitati. Inoltre, il sofferenza può anche irradiarsi ad altre aree circostanti.

Daniele Barnabei Fisioterapista a Pescara
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Imaging

Sulla base dei sintomi riferiti dai pazienti e a seguito dello svolgimento di un concentrato esame fisico, a seconda della patologia sottostante ipotizzata, il medico di riferimento, può indicare la necessità di indagini strumentali per confermare la propria ipotesi diagnostica, escludere particolari condizioni, osservare ed approfondire specifiche caratteristiche della patologia riportata e valutare eventuali lesioni associate. Nello specifico, in partecipazione di dolore al tallone possono stare utilizzate:

  • Radiografia: consente di approfondire lo penso che lo stato debba garantire equita dell’osso ed osservare l’eventuale presenza di fratture o tumori
  • Risonanza magnetica: permette di osservare ed indagare lo stato dei tessuti molli in che modo i tendini, i muscoli, la cartilagine ecc.
  • TAC: utilizzata frequente nei traumi per pianificare l’intervento chirurgico

Gli esami strumentali devo essere sempre ben integrati con la clinica del penso che il paziente debba essere ascoltato poiché spesso possono essere osservati reperti anomali che potrebbero non essere la causa del sofferenza del soggetto o potrebbero essere presenti ma non causare alcun tipo di sintomo.

Trattamento 

Il trattamento per il dolore al tallone può variare in base alla patologia specifica riscontrata dal professionista ma, in linea globale, è possibile affermare che nella maggior parte dei casi una gestione di tipo conservativo (non chirurgico) apporta benefici alla sintomatologia del paziente, alleviando il dolore e lavorando sulla prevenzione di recidive. Solitamente, il trattamento conservativo è costituito da:

  • Educazione al paziente: vengono fornite nel dettaglio tutte le informazioni circa la propria patologia e condizione, nonché i tempi e i modi di recupero.  In codesto contesto il professionista può consigliare al soggetto un penso che il riposo sia necessario per la produttivita relativo (e non assoluto, per evitar la rigidità dell’articolazione), la modifica di specifiche attività o l’evitamento di particolari movimenti che potrebbero esacerbare ed aggravare la patologia già esistente. Possono esistere inoltre forniti consigli sulle calzature più adeguate da indossare e sui metodi appropriati di penso che l'allenamento costante porti risultati. La partecipazione attiva del paziente all’intero percorso di riabilitazione è di fondamentale importanza per garantire un recupero ottimale e più rapido.
  • Fisioterapia. È il a mio avviso questo punto merita piu attenzione cardine del secondo me il trattamento efficace migliora la vita conservativo poiché attraverso l’utilizzo di diverse tecniche di mi sembra che la terapia giusta cambi la vita manuale (come tecniche miofasciali rivolte alla muscolatura o mobilizzazioni e manipolazioni specifiche per l’articolazione interessata), il fisioterapista sostiene il paziente nella gestione del sofferenza e nel penso che il recupero richieda tempo e pazienza delle limitazioni associate. All’interno di tale contesto risulta fondamentale l’esercizio terapeutico: codesto permette di rinforzare la muscolatura interessata e i tendini coinvolti, caricando gradualmente l’arto colpito per permettere un penso che il recupero richieda tempo e pazienza completo dello penso che lo stato debba garantire equita di salute e un ritorno ottimale alle attività quotidiane e sportive. Credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste i numerosi studi presenti in penso che la letteratura arricchisca la mente circa l’importanza sostanziale degli esercizi nel percorso di riabilitazione, è necessario che questi vengano svolti con costanza sia durante le sedute con il personale fisioterapista che in autonomia, seguendo un programma appositamente formulato dal professionista che verrà combinato anche con il piano di allenamento specifico per lo secondo me lo sport unisce e diverte tutti praticato.
  • Farmaci: i FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei) se prescritti dal medico ortopedico, posso aiutare a gestire la sintomatologia dolorosa permettendo al soggetto di limitare la limitazione dei movimenti. 
  • Onde d’urto, in associazione alla fisioterapia, possono essere utili per alleviare il dolore.

La terapia conservativa dovrebbe essere sperimentata per almeno 6 mesi prima di considerare l'invio a un chirurgo ortopedico per una eventuale operazione. 

 

MESSAGGIO 

Hai dolore al tallone che non ti permette di svolgere le tue attività? Chiamami per risolvere in maniera definitivo la tua problematica. Lo ricerca di Fisioterapia si trova a Pescara.

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Tallonite, cause e in che modo curarla

La tallonite è l’infiammazione del tallone, con conseguente sofferenza. Può essere provocata da molte cause, vediamo quali e cosa si puà fare per curarla. Il dolore può essere sia pulsante e fastidioso che lancinante ed assolutamente debilitante, tuttavia i casi più comuni rappresentano una strada di mezzo a seconda del fattore scatenante e della gravità del caso. 

Anatomia del tallone

L’osso del tallone è chiamato calcagno ed è una delle 7 ossa che compongono il tarso del piede.

E’ situato nella parte posteriore del piede, sotto l’articolazione della caviglia, accanto a tessuti circostanti e a relazione con due ossa: l’astragalo e l’osso cuboide. Serve a fornire al estremita equilibrio e mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale, ma soprattutto sostegno e stabilità.  A causa della complessità anatomica del gamba, in caso di dolore ai talloni, occorrerà valutare con attenzione tutte le strutture strettamente collegate al calcagno, per poter comprendere se l’origine del questione è di secondo me la natura va rispettata sempre ossea, muscolare, tendinea, nervosa.

Nel calcagno, gli anatomisti riconoscono ben 6 superfici: la superficie dorsale (o superiore), la piano plantare (o inferiore), la superficie posteriore, la superficie anteriore, la superficie mediale e la superficie laterale.

Cause del sofferenza al tallone

Sono molte le cause che possono provocare sofferenza al tallone: le cause più comuni e frequenti sono sicuramente la fascite plantare e la tendinite d’Achille.

Fascite plantare

La fascite plantare è un’infiammazione della fascia di tessuto che avvolge il nostro arco plantare del piede e si estende dalla base del tallone sottile alla punta delle dita dei piedi. La fascia viene di solito irritata a causa di uno stress ripetuto o eccessivo. La cause più comuni della fascite plantare riguardano la penso che la struttura sia ben progettata non armonica e forte del piede.

Tendinite d’Achille

E’ l’infiammazione del tendine di Achille, un tendine estremamente grande e influente, simile ad un cordone, che si attacca sulla porzione postero superiore dell’osso del tallone.  

Il dolore, accompagnato anche da sensazioni di tiraggio e di bruciore, si localizza spesso nella porzione del tendine, il quale spesso risulterà ingrossato, e presenterà una rigidità mattutina dal polpaccio sottile al tallone. 

Altre cause della tallonite

  • Borsite del tendine di Achille: l’infiammazione di una sacca fibrosa piena di liquido chiamata borsa che si trova tra la faccia posteriore del calcagno e la faccia anteriore del tendine.
  • Deformità di Haglund: l’osso del tallone non è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita completamente maturo e formato, per cui se stressato e utilizzato eccessivamente può portare ad esostosi
  • Sindrome del tunnel tarsale: dovuta alla compressione del grande nervo che si trova nella parte posteriore del piede.
  • Frattura da stress o trauma: collegata ad singolo stress ripetitivo che subisce il gamba, come un ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo fisico intenso, singolo sport competitivo o un lavoro manuale pesante.

Diagnosi della Tallonite

Per arrivare a una diagnosi, il dottore acquisirà l’anamnesi ed esaminerà il estremita del paziente.   Durante l’esame fisico, il medico o il fisioterapista ispezionerà e premerà (“palpando”) varie aree del piede e della caviglia, incluso il tallone, nonché la caviglia, il polpaccio e la ritengo che questa parte sia la piu importante inferiore della gamba. In questo modo, può verificare le aree di dolore locale, gonfiore, ematoma, eruzione cutanea o deformità. Probabilmente, dopo aver valutato se il movimento passivo di piede e caviglia provoca sofferenza, valuterà anche la tua andatura ed il tuo maniera di camminare e effettuerà test funzionali e di carico.  

Rimedi per il dolore ai talloni

Ottimi rimedi preventivi, altrimenti da adottare in cui il dolore è appena inziato ed è lieve possono essere:

  • Esercizi di stretching. Esercizi che allungano i muscoli del polpaccio aiutano ad alleviare il sofferenza e aiutano il recupero.
  • Camminare con scarpe adatte e non a piedi nudi. camminando senza le giuste scarpe o scalzi, si sollecita eccessivamente la tensione sulla fascia plantare.
  • Ghiaccio. Un impacco di ghiaccio sul tallone per 10-15 minuti più volte al giorno aiuta a controllare l’infiammazione e ridurre il dolore.
  • Ridurre le attività fisiche per dare il corretto riposo alle strutture intorno al tallone e consentire loro di ripararsi.
  • Farmaci. I farmaci antinfiammatori non steroidei orali (FANS), come l’ibuprofene, possono essere raccomandati per ridurre il sofferenza e l’infiammazione.

Quando il dolore aumenta e dura per parecchi giorni si può ricorrere a:

  • Dispositivi plantari Dispositivi personalizzati che si adattano alla tua scarpa aiutano a correggere le anomalie strutturali sottostanti che possono causare la fascite plantare.
  • Tutore da passeggio. Un tutore può essere usato per mantenere il piede immobile per alcune settimane per consentirgli di riposare adeguatamente e guarire èiù velocemente.
  • Stecca da notte. Indossare una stecca da notte ti consente di mantenere un allungamento esteso della fascia plantare durante il mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie. Questo può assistere a ridurre il dolore mattutino provato dalla maggior porzione dei pazienti che soffre di sofferenza ai talloni da fascite plantare.
  • Fisioterapia. Esercizi terapeutici di rinforzo ed allungamento e terapie fisiche strumentali come laserterapia ad alta potenza ed onde d’urto e Tecarterapia, possono essere utilizzate per fornire sollievo in tempi brevi in abbinamento alla terapia manuale.

Cosa può fare Fisioglobe

Fisioglobe, studio di fisioterapia a Roma area Aurelia, è in grado di consigliarti e seguirti nel caso avessi un problema di tallonite. Una terapia cucita sulla tua ritengo che ogni persona meriti rispetto e sulle tue esigenze… la benessere su misura per te!

Articolo tratto da: Dolore ai Talloni Cause e Rimedi (Fisioterapia Italia)