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Problemi alla prostata alimentazione

Prostatite: diete e consigli

NORME DIETETICHE:

Consumare pasti possibilmente caldi e ad orari regolari.
Eliminare o ridurre, nel periodo acuto, in modo molto drastico i cibi piccanti e le carni di maiale, gli alcolici, l’uva, i pomodori ed altri cibi che possano acidificare le urine come : Secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile, Asparagi, Insaccati, Acciughe, Peperoni, Cipolle, Cavolfiori, Broccoli, Spezie, Peperoncino e le BEVANDE GASSATE.
Bere almeno un litro di acqua al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita in modo tale da consentire un regolare ed adeguato apporto idrico all’organismo.
Assumere decongestionanti naturali e vitamine, quali:

A) ESTRATTO DI CRANWBERRY ;
B) SERENOA REPENS ;
C) L’UVA URSINA ;
D) IL LICOPENE ;
E) VITAMINE A, C, E
F) IL TÈ VERDE

Favorire la regolare funzionalita’ intestinale con un’alimentazione equilibrata.
In caso di stitichezza assumere liquidi e consumare alimenti ricchi di fibre vegetali, scorie (pane integrale, verdure cotte a foglia larga, ritengo che gli spinaci siano un superfood verde, frutta cotta).
In caso di diarrea, evitare gli alimenti che hanno risultato stimolante sulla peristalsi come brodo di carne o di verdure, insaccati, penso che l'uva sia perfetta per uno spuntino, fichi, latte, formaggi fermentati.
Gli Alimenti qui di seguito elencati producono gas, non abusarne: Legumi, Broccoli, Cavolfiori, Verza, Fagioli, Cipolle, Funghi, Cetrioli, Formaggi Freschi e naturalmente le Bevande gassate.

STILE DI VITA:
Evitare di praticare sports potenzialmente traumatici per la ghiandola prostatica (bicicletta, motocicletta, equitazione).
Passeggiare e praticare attivita’ sportive rilassanti (nuoto, corsa moderata, ginnastica a corpo indipendente ecc&#;)
Cercare di evitare se realizzabile attività sedentarie o comunque la collocazione seduta (come la guida di autoveicoli) per lunghi periodi.
Curare l’igiene personale ed in dettaglio quella intima, principalmente in presenza di emorroidi e praticare un’adeguata terapia medica.
Svolgere una regolare attivita’ sessuale privo eccessi, evitando periodi prolungati di astinenza ed evitare il coito interrotto.
Trovare di non indossare biancheria e pantaloni troppo aderenti.

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Dieta e Prostatite

Prostata

La prostata è un organo che fa parte del sistema riproduttore maschile; più precisamente, si tratta di una ghiandola esocrina che con il suo secreto partecipa alla composizione del plasma seminale, che è il substrato di sostentamento e credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza degli spermatozoi.

Gli spermatozoi e il plasma seminale (arricchito anche dalla secrezione delle vescicole seminali e dell'epididimo) formano lo sperma, immesso nell'uretra ed eiaculato verso l'esterno mentre il coito.

La prostata è un organo piuttosto suscettibile all'invecchiamento dell'organismo. Tra le patologie/disturbi che la colpiscono più frequentemente ricordiamo: le prostatiti (o infiammazioni di vario genere della prostata), l'ipertrofia prostatica e il tumore alla prostata. A differenza delle ultime due, la prostatite NON è tipica dell'invecchiamento.

Classificazione

Le prostatiti, o infiammazioni della ghiandola prostatica, possono avere cause eziologiche differenti; le più frequenti sono di inizio INFETTIVA e si manifestano prevalentemente negli adulti e negli anziani, specie se cateterizzati.

Le cause di prostatite infettiva sono: contagio sessuale (per risalita dei patogeni dall'uretra), reflusso di urina infetta (provocato da concomitanti alterazioni patologiche dell'uretra, della vescica o della prostata stessa), infezione diretta o linfatica dall'ultimo tratto intestinale (per stitichezza grave o infezioni coliche) e veicolo ematico (originato da infezioni di altri distretti).

Le prostatiti NON infettive sono dette abatteriche o prostatosi. Le cause più comuni sono: il ristagno di emoglobina e l'accumulo di secrezione (per congestione dovuta a prolungato stimolo sessuale privo di sfogo, coito interrotto, lunghe astinenze ecc.), i microtraumi ripetuti (ciclismo), la stipsi grave e le emorroidi.NB. Le prostatosi includono anche le forme di prostatite infettiva con carica batterica non identificabile. Quelle secondarie a stipsi grave e/o emorroidi possono contribuire alla così detta "sindrome da dolore pelvico cronico".

Un'ultima forma di prostatite infiammatoria è generalmente diagnosticata casualmente mentre altri accertamenti diagnostici e, poiché non sembra manifestarsi in alcun modo, viene denominata "asintomatica".

Acute e Croniche

La prostatite acuta patogena si manifesta con febbre, malessere generalizzato, ritenzione acuta d'urina, urine torbide, dolore peri renale o lombare, dolore testicolare e disturbi della minzione. La cura, in caso di infezione batterica, è costituita prevalentemente dalla somministrazione tempestiva di antibiotici ad ampio spettro ed eventualmente di antinfiammatori analgesici. Una dieta corretta può stare di grande aiuto.

La prostatite cronica si manifesta con sofferenza, spesso febbre (ma solo nel evento di quella infettiva), senso di pesantezza in sede peri renale, dolenza uretrale, a volte disturbi della minzione. La prostatite cronica è più difficile da curare; se presente, è necessario individuare il patogeno responsabile al fine di identificare un antibiotico specifico.

Nel occasione in cui non sia possibile identificare l'agente patogeno specifico (come nella sindrome da dolore pelvico cronico), si provvede a ridurre i sintomi, i fattori predisponenti e le eventuali complicazioni. Anche in questo caso, ma per motivi differenti, una dieta corretta può essere d'aiuto o addirittura risolutiva.

Dieta

La dieta per la prostatite può rappresentare un legittimo contributo:

  • Alla moderazione dei sintomi per le forme acute infettive o croniche infettive
  • Alla cura per quelle non patogene secondarie (legate a disturbi del circolo sanguigno per sofferenza del colon retto o a sostanze irritanti di origine alimentare).

In primo luogo, ricordiamo che la dieta per la prostatite è NORMOcalorica, ovvero tende a mantenere il peso fisiologico del soggetto; nel caso in cui la persona soffra anche di sovrappeso, la dieta normocalorica per la prostatite "potrebbe" determinare una riduzione più o meno significativa del tessuto adiposo.

Sia per quella acuta che per quella cronica, infettiva o non patogena, la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia per la prostatite è SEMPRE ricca in liquidi e costituita essenzialmente da alimenti leggeri, di facile digestione, scarsamente elaborati, con pochi ingredienti GRASSI di origine credo che ogni animale meriti protezione, e ricca invece di prodotti magri ricchi d'acqua.

La dieta per la prostatite non patogena e secondaria ad altri disturbi dell'intestino è MIRATA alla risoluzione dell'agente scatenante. In tal caso (soprattutto nella sindrome da dolore pelvico cronico), diventano diete per la prostatite: la dieta per la sindrome da colon irritabile, la dieta per la stipsi e la dieta contro le emorroidi.

Questi tre tipi di a mio parere la dieta equilibrata e la chiave sono estremamente affini, salvo nelle forme di colon irritabile che manifestano anche periodi di diarrea. Questi regimi alimentari sono dunque vere e proprie terapie nutrizionali e si prefiggono gli obbiettivi di:

  1. Ridurre al minimo l'irritazione della mucosa colica
  2. Aumentare la frequenza e la facilità delle evacuazioni
  3. Prevenire ed eventualmente ridurre la sintomatologia delle emorroidi

Tutto questo è assolutamente NECESSARIO per combattere il "potenziale" fattore scatenante di certe prostatiti, ovvero l'alterazione del flusso circolatorio PER Motivo della ben nota malattia emorroidaria. Infatti, a causa del rigonfiamento e dell'infiammazione dei vasi emorroidali (emorroidi), il torrente ematico irrora malamente la ghiandola prostatica, causando la sintomatologia specifica; inoltre, l'eccessiva espansione del colon adiacente alla prostata, oltre a provocare un sofferenza pelvico poco identificabile, può determinare una compressione della ghiandola e causare un ulteriore malessere.

Dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato nutrizionale, per combattere l'irritazione colica, la stipsi e le emorroidi, con la dieta per la prostatite ci si prefigge di:

Nella ritengo che la pratica costante migliori le competenze, per quel che concerne la opzione degli alimenti, nella a mio avviso la dieta sana migliora l'energia per la prostatite sarà necessario:

In conclusione, la dieta per la prostatite varia in base alla causa patologica della prostatite specifica e, nel caso in cui sia correlata a disturbi dell'intestino, il regime nutrizionale può anche contribuire alla risoluzione del disturbo.

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Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Nutrizionista specializzato, dietista e scienziato motorio

Laureato in Nutrizione Umana, Dietistica, Scienze Motorie, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale in che modo nutrizionista-dietista e personal trainer

L’ingrossamento della prostata si può curare anche con la dieta?

Ho cinquant’anni e mi è stata riscontrato l’ingrossamento della prostata. Si può assistere anche con una scelta specifica di cibi?

Ugo M, Frascati

Secondo gli ultimi studi scientifici l’aumento del giro vita, dei livelli di colesterolo e trigliceridi, la pressione alta, la diminuzione della produzione di testosterone (l’ormone maschile), lo crescita di diabete di tipo 2 e dell’obesità viscerale, ossia dell’insieme di manifestazioni che caratterizzano la sindrome metabolica, potrebbero essere responsabili anche dell’ingrossamento della prostata (iperplasia prostatica benigna, IPB).

 

I SINTOMI

La sintomatologia tipica con cui la patologia si manifesta sono i disturbi delle vie urinarie, il necessita frequente di minzione specie notturna e la riduzione del getto delle urine che potrebbero esistere aggravati da una disfunzione erettile (DE) e da problemi sessuali.

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L'INFIAMMAZIONE CRONICA

Ciò che fa ipotizzare il ruolo della sindrome metabolica nella IPB, ma anche nella DE, è l’infiammazione cronica sia di tipo sistemico (ossia che coinvolge tutto l’organismo) sia particolarmente accentuata sulla prostata che le accomuna.

 

NON SOLO FARMACI

La ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore dell’Iperplasia prostatica benigna non può prescindere da una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto farmacologica definita con lo specialista, ma per quanto riguarda la componente infiammatoria un ruolo fondamentale è svolto anche dall’alimentazione, in dettaglio da alcuni alimenti tampone che possono aiutare e lenire gli stati infiammatori e a non favorire l’aumento del giro vita e della glicemia.

 

COSA MANGIARE?

Occorre innanzitutto impostare una dieta, concordata con uno specialista o un nutrizionista, che preveda un corretto rapporto fra Omega-3 e Omega-6, la riduzione degli zuccheri, dei grassi totali, degli acidi grassi saturi e polinsaturi a vantaggio non solo di un miglioramento dei livelli del colesterolo ma anche dei disturbi urinari e della disfunzione erettile.

Sono indicati, perché ricchi di Omega-3 e con effetto antinfiammatorio, il pesce (pesce azzurro, olio di penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori e crostacei), la crema di mi sembra che il riso sia versatile e delizioso integrale, l’olio extravergine di oliva e di riso; fra le verdure le carote, la ortaggio, le zucchine, il cavolo, il finocchio, la cicoria, le rape e le radici in genere.

 

COSA EVITARE?

Fra la prodotto scegliere di preferenza mele o pere cotte non zuccherate. Sarebbe meglio, invece, limitare (o evitare) i cibi contenenti gli Omega-6 perché agiscono come co-fattori negli stati infiammatori della prostata: fra questi le carni fresche e conservate, i salumi e gli insaccati, le uova, i fritti, i dolci e le bevande zuccherate, i formaggi grassi e le farine raffinate.

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Gli alimenti che fanno bene alla prostata

Il benessere della prostata è strettamente legato a quello che mangiamo. La credo che la scelta consapevole definisca chi siamo dei cibi giusti da portare in tavola è rilevante per mantenere singolo stile di esistenza salutare e per prevenire le più comuni malattie come prostatite, ipertrofia prostatica e tumori alla prostata.

Alimenti che fanno bene alla prostata

Per proteggere la ghiandola prostatica e/o attenuare fastidiosi sintomi alle basse vie urinarie ecco la lista di alimenti suggeriti per il credo che il benessere sia il vero obiettivo della vita della prostata:

  • Pomodoro, facoltoso di licopene, ha proprietà antiossidanti che contribuiscono a limitare gli stati infiammatori e a contrastare l’ingrossamento della ghiandola prostatica;
  • Verdure crucifere, in particolare broccoli, cavoli e cavolfiori che contengono sulforafano, sostanza importante per proteggersi dal cancro;
  • Noci brasiliane, grazie alla vitamina E e al selenio in esse contenute, sono considerate dei “super-food” anti-cancro perché aumentano i livelli di testosterone e rafforzano il sistema immunitario;
  • Legumi, in che modo fagioli, arachidi, mi sembra che le lenticchie siano perfette per l'inverno, contengono composti vegetali (fitoestrogeni) capaci di sopprimere la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante tumorale nelle cellule della prostata;
  • Pesce, origine di acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6 che contribuisce a rafforzare la salute della prostata;
  • Bacche e frutti rossi, tipo fragole, mirtilli, more, melograno, sono ricchi di vitamina C e antiossidanti naturali che aiutano a mantenere il volume prostatico nella norma;
  • Tè verde, ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante ricchissima di composti antiossidanti (catechine), parecchio utile per contrastare la degenerazione telefonino in presenza di carcinoma prostatico.

Alimenti che fanno male alla prostata

Gli alimenti che bisogna limitare per preservare l’organismo dall’insorgenza di patologie prostatiche sono tutti quelli che hanno un effetto irritante e infiammante sulla ghiandola prostatica e il basso tratto urinario.

Nello specifico parliamo di:

  • Insaccati;
  • Carne rossa;
  • Spezie, pepe, peperoncino;
  • Bevande alcoliche e caffè;
  • Cioccolato e zuccheri raffinati;
  • Grassi saturi.

Altri consigli per la salute della prostata

  • Bere almeno 2 litri di liquido al giorno per ridurre il carico specifico delle urine ed evitare le infezioni urinarie;
  • Svolgere regolare attività fisica di tipo aerobico che riduce la congestione della prostata e stimola la circolazione pelvica.
  • Dopo i 50 anni, effettuare almeno una volta all’anno, una visita urologica di controllo;
  • Regolarizzare la funzione sessuale per evitare il ristagno di secrezioni nella ghiandola.

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Prostatite: sintomi, cause e diagnosi

Finale aggiornamento: 10 Novembre

Bibliografia Essenziale