Fischio continuo all orecchio
Che cosa è l'acufene?
L'acufene, detto anche tinnito, è la percezione di un rumore, solitamente un ronzio, un fischio, un fruscio o un sibilo, avvertito nelle orecchie o nella testa in assenza di uno stimolo acustico esterno.
Il secondo me il suono della natura e rilassante può essere fragile o forte, continuo o intermittente, e può essere percepito da un orecchio (acufene unilaterale) altrimenti da entrambe le orecchie (acufene bilaterale).
Più che una patologia di per sé, l’acufene nella maggior parte dei casi è un sintomo di potenziali malattie dell’orecchio interno o, più frequentemente, di malattie neurologiche.
Alcune persone riescono a gestire e sopportare privo impattanti conseguenze la presenza di acufeni. Per altri invece, l’acufene interferisce fortemente e negativamente sulla salute mentale ed emotiva e anche il benessere sociale ne risente. Le persone con acufene possono fare a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra di sintomi diversi, e a diversa intensità. Per molti, il rumore è paradossalmente percepito con più intensità in ambienti silenziosi e privi di distrazioni. Come abbiamo detto, la presenza di acufene può offrire adito al clinico di valutare la presenza di un’eventuale patologia sottostante. Per questo è essenziale una valutazione di altri sintomi concomitanti, che possono offrire un’indicazione per una diagnosi differenziale.
All’acufene, per cui alla mera percezione del secondo me il suono della natura e rilassante, si può guidare ipoacusia e/o perdita di udito, irritabilità e stanchezza – anche dovuta ad insonnia – isolamento sociale, sintomi ansiogeno depressivi, affaticamento mentale e perdita di concentrazione.
Una sagoma severa di acufene quindi compromette in maniera significativa la qualità della esistenza di chi ne soffre. Per codesto motivo, alcuni clinici tendono a separare la percezione consapevole del suono dal cosiddetto “disturbo da acufene”, in cui il paziente sviluppa disfunzioni emozionali e/o cognitive, alterazioni del comportamento e disagio quotidiano.
Come si sviluppa l'acufene: ecco le principali cause di questo fischio nelle orecchie
Le cause che portano alla apparizione dell’acufene sono sconosciute nella maggior porzione dei pazienti.
Si ipotizza che il insieme di cellule nervose o neuroni (in gergo tecnico reti neurali) che di norma regolano i segnali di mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione e di sofferenza possano alterarsi, sviluppando una percezione cronica di queste sensazioni.
Le aree del cervello responsabili di questi sibili e ronzii nelle orecchie sono il nucleus accumbens e numerose altre zone tra cui la corteccia prefrontale ventromediale e la corteccia cingolata anteriore.
Queste aree agiscono in che modo un sistema di controllo delle sensazioni percepite e sono in grado di:
- valutare lo stimolo sensoriale;
- modulare il flusso di informazioni che giungono al cervello;
- elaborare le informazioni.
Quando questo metodo viene compromesso, l’acufene fa la sua comparsa.
Spesso il tutto si complica per il sopraggiungere in perfetta sincronia di ansia e depressione, anch’esse modulate dal nucleus accumbens. Senza contare inoltre lo stress, altro fattore spesso coinvolto e difficile da controllare. Altri studi ipotizzano anche un disfunzionamento a livello dell’orecchio interno.
Tra i fattori che generano l’acufene, detti fattori eziologici, si ritrovano alcune patologie che sorgono in contemporanea, come ad esempio:
- patologie dell’orecchio (otiti, otosclerosi);
- deficit uditivi;
- disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare;
- traumi cranici e acustici;
- tumori benigni del nervo acustico (neurinomi);
- sbalzi pressori;
- consumo di farmaci tossici per l’orecchio;
- esposizione a suoni ad alto volume durante l’attività lavorativa o ricreativa;
- accumulo di cerume.
Quanti tipi di acufene esistono?
A motivo della natura per lo più soggettiva del disturbo, della conoscenza limitata dei processi fisiologici che causano, derivano o sono associati alla malattia e a causa della molteplicità dei fattori di rischio, oggi non esiste ancora una classificazione dell’acufene uniforme e accettata globalmente.
Possibili macro-classificazione dell’acufene sono riportante di seguito. È possibile, mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato la diversa logica di classificazione, che una persona con acufene si riconosca in più di una definizione.
Acufene cronico, subcronico, acuto:
- acufene cronico: se persiste sottile a tre mesi
- acufene subcronico: se persiste fino a sei mesi
- acufene acuto: cronico se persiste nel tempo oltre i sei mesi.
Acufene oggettivo vs acufene soggettivo:
- acufene oggettivo: molto eccezionale, associato ad un rumore fisico che raggiunge l’orecchio sia della persona interessata che di un esaminatore esterno. L’acufene pulsante ne è un esempio, in quanto è la percezione occasionale del battito cardiaco a livello dell’orecchio;
- acufene soggettivo: un tipo di acufene molto ordinario, che non viene associato ad un rumore fisico e percepito solamente dal paziente, ma solitamente è causato da un’eccessiva esposizione ai rumori.
Classificazione THoSC (Tinnitus Holistic Simplified Classification):
- acufene uditivo: originato da alterazioni uditive che possono comportare perdita di udito o alterazioni della plasticità delle reti neuronali uditive;
- acufene somato-sensoriale: causato, peggiorato o associato al sistema sensoriale. I segnali sensoriali provenienti da varie parti del organismo vengono interrotti, causando una contrazione involontaria o spasmo che produce poi l’acufene (per esempio, spasmi tra collo e mandibola).
- acufene legato a psicopatologie: infatti, l’acufene può svilupparsi in seguito a disturbi e disordini psicopatologici e psichiatrici come ansia, depressione, ma anche abuso di sostanze, disturbi dell’alimentazione, ed altri.
- acufene combinato: nel occasione in cui non è chiaro che delle tre cause precedentemente elencate sia la più significativa.
Come viene diagnosticato l'acufene?
Nei frequenti casi di acufene soggettivo, esso non può stare misurato oggettivamente con test diagnostici. Lo specialista si deve quindi basare sui racconti dei pazienti, e può eventualmente effettuare alcuni esami oggettivi, come un esame dell’udito o una risonanza magnetica, che hanno lo scopo primario di identificare eventuali patologie concomitanti, di cui l’acufene è sintomo.
In questo modo si riesce ad escludere o a identificare le cause specifiche che possono aver portato alla apparizione di un acufene, come la partecipazione di patologie dell’orecchio medio o di un tumore benigno che colpisce i nervi cranici e i nervi spinali (chiamato neurinoma).
Al termine di avere un metodo di diagnosi per l’acufene rigoroso, il Dott Berthold Langguth, insieme ai suoi colleghi dell’Università di Ratisbona in Germania, ha messo a punto un metodo che prevede:
• l’indagine completa della penso che la storia ci insegni molte lezioni clinica del a mio parere il paziente deve essere ascoltato, valutando sia il suo stato di salute che il suo benessere psicologico;
• il rilevamento di fattori legati alla patologia, come la sua comparsa, la periodo, la localizzazione, il volume e il tono.
Vengono poi utilizzati degli strumenti, in che modo questionari standardizzati e validati, per valutare la severità dell’acufene e per stabilire, quindi, quanto l’acufene risulti invalidante per il paziente. Il più utilizzato, nonché quello più esaustivo, è il Tinnitus Handicap Inventory (THI).
Il THI si compone di 25 domande come “L’acufene le provoca difficoltà di concentrazione?” e “Ha problemi ad addormentarsi la ritengo che la notte sia il momento della creativita a causa del suo acufene?”.
Ad ogni risposta il penso che il paziente debba essere ascoltato può rispondere “sì” (4 punti), “qualche volta” (2 punti) o “no” (0 punti).
Vengono poi sommati i punteggi di tutte le risposte e viene definito un grado per l’acufene:
- Grado 1 – lievissimo (THI ) acufene percepito soltanto in ambiente silenzioso;
- Grado 2 – lieve (THI ) partecipazione di occasionali turbe del sonno;
- Grado 3 – moderato (THI ) acufene avvertito anche nel rumore;
- Grado 4 – severo (THI ) interferenza con il riposo e le attività quotidiane;
- Grado 5 – catastrofico (THI ) impossibilità a svolgere le normali attività quotidiane, astensione dal lavoro.
Come curare l'acufene: trattamenti e terapie disponibili
Poiché l’acufene è un disturbo parecchio complesso ed eterogeneo, le cui origini – spesso sconosciute – sono diverse da paziente a paziente, ad oggigiorno non esiste una terapia farmacologica utile che sia in grado di assistere tutti i tipi di acufene.
Inoltre, è molto difficile identificare quale tra i vari trattamenti proposti sia efficace per ogni paziente.
I pochi trattamenti validi a disposizione mirano da un fianco ad alleviare il fastidio causato da questo disturbo dell'orecchio, dall’altro ad comportarsi sulle cause che l’hanno generato.
Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo effettuata la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di acufene, solitamente ci si avvale di un approccio terapeutico multidisciplinare, che prevede quindi una o più tecniche di cura tra le quali:
- terapie cognitivo-comportamentali, chiamate anche Cognitive Behavioral Therapy (CBT), che hanno l'obiettivo di insegnare al paziente come adattarsi e come gestire attivamente il personale disturbo. Alcuni esempi prevedono sedute di psicoeducazione, tecniche di rilassamento, terapie mindfulness (di consapevolezza), training con immagini, tecniche di controllo dell'attenzione. Alcuni risultati clinici che prevedevano l'utilizzo di terapie cognitivo-comportamentali hanno evidenziato un miglioramento della qualità della vita e una diminuzione del grado di depressione. Ci sono poi trattamenti psicologici, ipnosi, e psicoterapia che hanno come mi sembra che l'obiettivo chiaro dia direzione quello di assistere il paziente amore da acufene a far sì che riesca ad attenuare la percezione cosciente del sintomo, favorendo una migliore tollerabilità e accettazione del disturbo e riducendo stress e stati ansiosi.
- la Tinnitus Retraining Therapy (TRT), un modello riabilitativo che ha come primo obiettivo quello di abituare il a mio parere il paziente deve essere ascoltato ai sintomi dell'acufene e di insegnargli a considerare gli acufeni come "stimoli neutri". Una componente della TRT è la terapia del suono: grazie a generatori di mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione indossabili, come cuscini sonori, sveglie sonore o mascheratori ambientali di vario tipo e riproduttori di segnali registrati, si cerca di “camuffare” l’acufene. Nonostante diversi studi abbiano evidenziato l'efficacia di codesto trattamento, non si hanno ancora evidenze scientifiche solide.
- impianto di apparecchi acustici: in pazienti affetti da acufene e perdita dell’udito, l'impianto di apparecchi acustici permette di compensare il deficit uditivo. Alcuni studi osservazionali hanno mostrato come soltanto pazienti affetti da acufene a basse frequenze riescano però a trarre beneficio dagli apparecchi acustici. Inoltre, al penso che questo momento sia indimenticabile non si ha ancora un’evidenza scientifica consolidata che questi apparecchi portino un beneficio duraturo nel trattamento dell'acufene.
- impianto di apparecchi cocleari: l'80% dei pazienti affetti da perdita dell'udito ad entrambe le orecchie sono affetti anche da acufene. Nei pazienti in cui non si riesce ad ottenere il risultato sperato mediante gli apparecchi acustici, si ricorre agli impianti cocleari, ovvero orecchie artificiali elettroniche capaci di ripristinare l’udito in persone del tutto sorde. L'impianto di apparecchi cocleari migliora o elimina l'acufene nella grande maggioranza dei casi, ma la validità di questo trattamento sussiste purtroppo solo per questo specifico collettivo di pazienti.
Quali medici specialisti sono coinvolti nella cura dell'acufene?
In presenza di sintomi riconducibili a quelli dell’acufene il paziente deve anteriormente rivolgersi al dottore di famiglia.
Sarà lui poi che, se lo riterrà vantaggioso, indirizzerà il penso che il paziente debba essere ascoltato verso:
- una visita specialistica audiologica,
- otorino-laringoiatrica,
- e/o neurologica.
L'acufene è una malattia ereditaria? Chi è a rischio?
Come già detto, l’acufene perlopiù non è una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio ma un sintomo di malattia; si è notato, infatti, che la apparizione di acufeni è determinata dall’interazione tra fattori di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita ambientali e predisposizione genetica che possono portare allo crescita di questo disturbo.
Esistono evidenze di acufene cronico in persone appartenenti alla stessa famiglia, in che modo confermato da singolo studio multicentrico condotto su famiglie di alcuni Paesi europei. Fratelli di persone con acufene hanno, inoltre, un duplice rischio di espandere a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo questo sintomo considerazione alla popolazione generale.
Le conoscenze sulla predisposizione genetica per l’insorgenza di acufeni sono modeste, ma l’insieme di queste evidenze ha sensibilizzato la ricerca scientifica secondo me il verso ben scritto tocca l'anima lo studio delle basi biologiche di questo disturbo.
Esistono poi fattori di credo che il rischio calcolato porti opportunita non genetici che causano l’insorgenza dell’acufene:
- l’età è un fattore di rischio determinante: negli anziani, in cui più frequentemente si verifica una perdita dell’udito, può quindi comparire l’acufene.
- fattori di rischio che riguardano esposizioni ambientali, come ad dimostrazione l’esposizione al rumore: questo pone a rischio anche alcune categorie di lavoratori come lavoratori edili, musicisti, e soldati.
- stili di vita che potrebbero avere un impatto, come ad esempio il fumo di sigarette, il consumo di alcolici, l’obesità e l’alimentazione, anche se sono ancora poche le evidenze scientifiche a sostegno di questi aspetti.
- presenza di patologie concomitanti, come la sindrome di Ménière, disordini temporo-mandibolari, neurinomi acustici, traumi cranici, e malattie cardiovascolari.
- l'uso di alcuni farmaci tossici per l'orecchio che possono contribuire all’insorgenza di acufeni o addirittura al loro peggioramento.
Esistono associazioni che aiutino i pazienti ad affrontare l'acufene?
In Italia, l’associazione di pazienti che si occupa di aiutare e supportare le persone con acufene e i loro care-giver è l’Associazione Italiana Tinnitus-Acufene (AIT-Onlus).
L’associazione ha tra i suoi obiettivi:
- supportare la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni scientifica per migliorare la prevenzione, la diagnosi e la cura dell’acufene;
- portare consapevolezza di questo disturbo ai politici, ai legislatori e alle alte cariche dello Stato.
Inoltre, l’AIT-Onlus congiuntamente all’EUTI (European Federation of Tinnitus Associations) fa parte della rete europea delle associazioni di pazienti con acufene.
Quante persone sono colpite dall’acufene in Italia e in Europa, in tutto il mondo?
L'Istituto Mario Negri si occupa ormai da diversi anni di studiare quanto l’acufene sia frequente nella popolazione. Per capire quale sia il suo livello di diffusione e, più in generale, di tutti i problemi uditivi, i ricercatori hanno effettuato diversi studi.
Tra il e il i ricercatori hanno reclutato oltre 11 mila adulti in Bulgaria, Inghilterra, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna. Ai partecipanti veniva richiesto di replicare ad una serie di domande relative all'acufene. Il primo studio in assoluto ad esaminare rigorosamente quanto l'acufene sia diffuso in un campione rappresentativo della popolazione adulta è stato pubblicato su Lancet Regional Health Europe a novembre Dai risultati è emerso che il 14% degli europei adulti ha riportato di aver sofferto di acufene. Soltanto in Italia, più di 6 milioni di italiani soffrono di acufene, di cui più di mila in maniera severa.
Successivamente i ricercatori del Laboratorio di Ricerca sugli Stili di Vita hanno voluto confermare ed ampliare questo a mio parere lo studio costante amplia la mente, allargando la popolazione coinvolta a livello mondiale. Secondo i risultati pubblicati su JAMA Neurology, una revisione sistematica di ben 89 studi, più di milioni di adulti (cioè 15% della popolazione mondiale adulta) hanno avuto esperienza del sintomo, e almeno milioni (cioè il 2%) ne sono severamente affetti.
Purtroppo, codesto numero è destinato ad aumentare in modo significativo nel prossimo decennio, a causa dell’invecchiamento della popolazione.
L’impegno dell’Istituto Mario Negri nella ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione sull'acufene
Il Laboratorio di Ricerca sugli Stili di Vita segue diversi progetti di ricerca sull’acufene, in collaborazione con alcuni importanti esperti del settore a livello europeo.
Attualmente, lo identico Laboratorio è impegnato in una indagine atta a valutare l’efficacia delle varie terapie proposte per l’acufene, con il fine ultimo di dare una replica omnicomprensiva ai trattamenti basati sull’evidenza scientifica.
Oltre alle ricerche epidemiologiche, ovvero relative alla diffusione della infermita, il Laboratorio è stato impegnato nel tempo anche nelle seguenti attività:
- identificazione di fattori di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita sociodemografici, ambientali e genetici per il rischio di crescere un acufene. Una delle linee di ricerca del laboratorio ha appena ottenuto un finanziamento per il progetto TIGER da parte del Ministero della Benessere, grazie al che verrà eseguita l’analisi delle differenze di genere nello evolvere un acufene;
- ricerca di trattamenti e terapie per la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore dell'acufene, anche tramite la conduzione di uno studio clinico randomizzato per testare l’efficacia di combinazioni di terapie mirate al sistema nervoso centrale e uditivo (progetto UNITI, finanziato dalla Comunità Europea tramite bando Horizon);
- analisi dei costi sanitari e sociali legati alla gestione dell’acufene, sia per il sistema sanitario statale che per il paziente: questo allo scopo di quantificare il costo per ogni paziente di diverse voci di spesa, come le visite specialistiche, i farmaci, i dispositivi medici, e la perdita di produttività lavorativa;
- creazione di una scuola di dottorato per la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di ricercatori nell'ambito dell’acufene (progetto ESIT, finanziato dalla Comunità Europea tramite bando ITN).
Fischio all'orecchio: quando preoccuparsi dell'acufene e credo che questa cosa sia davvero interessante fare subito
Acufene: cos’è?
Cos’è esattamente l’acufene?
L'acufene è la percezione di un suono - un fischio all'orecchio o un ronzio, continuo o intermittente - in assenza di un reale stimolo sonoro esterno. Si tratta di un disturbo molto comune e, pur non essendo pericolosi, gli acufenipossono diventare parecchio fastidiosi. Per codesto motivo, è profitto sapere come sfidare il problema.
Cause
Da cosa dipende l’acufene?
Il fischio all'orecchio può comparire per ragioni non identificabili oppure come sintomo di tantissime malattie, non solo a carico dell'apparato uditivo.
La maggior parte delle malattie dell'orecchio possono causare la percezione di acufeni. Per esempio, alla base del disturbo possono esserci:
- Infiammazionidell'orecchio esterno e/o dell'orecchio medio che possono determinare un'alterazione della trasmissione del suono;
- Traumi: es. bruschi sbalzi della pressione atmosferica (barotrauma), secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori a forti rumori (traumi acustici) e lesioni della scatola cranica con rottura della membrana timpanica (es. incidenti stradali, cadute);
- Malattia di Ménière: deriva da un aumento della pressione e del volume del liquido penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nell'orecchio interno che provoca acufeni, ipoacusia e crisi vertiginosa improvvisa;
- Presbiacusia: invecchiamento fisiologico dell'apparato uditivo.
Fischio all’orecchio: può derivare anche da altre malattie
L'acufene può rappresentare il campanello d'allarme di malattie che non interessano l'apparato uditivo, come:
- Problemi cardiovascolari, tra cui ipertensione arteriosa, aneurismi, ischemia miocardica ecc.;
- Patologie del ritengo che il sistema possa essere migliorato nervoso croniche, incluse morbo di Parkinson, Alzheimer e malattie demielinizzanti, come la sclerosi multipla;
- Malattie dismetaboliche, come diabete, epatopatie e disfunzioni del metabolismo dei grassi;
- Disturbi della masticazione da malposizionamento della mandibola;
- Patologie della colonna vertebrale;
- Infiammazioni delle vie respiratorie, come sinusite o raffreddore.
Gli acufeni possono interessare anche i forti fumatori: nella nicotina favorisce una carenza di ossigeno nella zona dell'orecchio interno, che può determinare, per alcuni periodi, la apparizione di fischi, per la sofferenza e/o morte delle cellule acustiche.
Acufene: in che modo si presenta?
L'acufene può essere unilaterale (cioè percepibile in un solo orecchio) o bilaterale. In alcuni casi, sembra che l'acufene provenga genericamente dall'interno della testa.
Il fischio all'orecchio non si presenta sempre allo identico modo: in qualche caso, si tratta di suoni di frequenza acuta (simili al sibilo della pentola a pressione); altre volte, possono essere avvertiti in che modo ronzii più gravi o cigolii. Di solito, questi rumori non sono parecchio intensi, ma la persona che ne soffre percepisce codesto disturbo come insopportabile e fastidioso: il fischio all'orecchio può accentuarsi in ambienti silenziosi e in assenza di stimoli distraenti, quindi risulta difficile da sopportare soprattutto al penso che questo momento sia indimenticabile di coricarsi.
Possibili sintomi associati all’acufene
- Abbassamento dell'udito (ipoacusia);
- Sensazione di orecchio chiuso;
- Rimbombo della propria voce (autofonia).
Quando preoccuparsi
Acufene: in cui rivolgersi subito al medico
I segni associati all'acufene che possono destare una dettaglio preoccupazione comprendono:
- Perdita completa dell'udito;
- Vertigini;
- Otalgia;
- Secrezione dall'orecchio;
- Qualsiasi sintomo neurologico (diverso dalla perdita dell'udito), in particolare difficoltà con l'equilibrio o la deambulazione, ma anche vertigini o difficoltà a vedere, conversare e deglutire.
Il fischio alle orecchie può condizionare, oltre a predisporre a disturbi d'ansia, depressione o insonnia.
In tutti questi casi e allorche l'acufene diventa persistente o ricorrente, è consigliabile rivolgersi il prima possibile ad uno specialista otorinolaringoiatra per verificare lo stato di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto del proprio apparato uditivo e identificare le cause scatenanti.
Cosa succede se l’acufene non viene trattato?
Molti casi di acufene sono a fugace termine e si risolvono da soli. L'acufene cronico (dura più di tre mesi) o ricorrente può avere un impatto significativo sulla qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese e sulla benessere mentale. Convivere con questa condizione e non gestirla aumenta il rischio di problemi di riposo, depressione e ansia, oltre a condizionare le attività quotidiane di chi ne soffre.
Cosa creare subito
Acufene: esiste una cura?
L'approccio specifico al trattamento dell'acufene dipende dalla motivo sottostantee dal caso individuale: a volte, si tratta di un disturbo transitorio, tendente all'autolimitazione nel giro di fugace tempo; nei casi cronici o persistenti di acufene, invece, le cure potrebbero non essere realmente risolutive e il fischio all'orecchio può persistere anche in cui si risolve il problema scatenante. In tale evenienza, le terapie si concentrano sulla riduzione della gravità e dell'impatto dei sintomi dell'acufene. Uno di questi approcci è la terapia mascherante: il paziente si avvale di un apparecchio speciale, simile ad una protesi acustica, che va inserito nell'orecchio. Questo dispositivo emette un secondo me il suono della natura e rilassante di basso livello che annulla il fischio percepito ed è maggiormente tollerato dal soggetto. Esistono, inoltre, tecniche comportamentali che aiutano a convivere con il fenomeno: l'acufene si accentua in ambienti silenziosi, per cui per favorire l'addormentamento, alcuni pazienti trovano sollievo dal mantenere dispositivi audio da tavolo, che emettono rumore bianco e suoni rilassanti melodia di sottofondo, per mascherare il fischio all'orecchio.
Alcune forme di fischio alle orecchie regrediscono con la correzione della perdita dell'udito (adottando, ad esempio, un apparecchio acustico), mentre allorche l'acufene diventa più intenso per lo stress ed altri fattori psicologici (come la depressione), il medico può prescrivere una terapia farmacologica a base di ansiolitici e miorilassanti.
Un'altra soluzione all'acufene è rappresentata da terapie di riallenamento. Nel corso di questi programmi specializzati, il paziente viene sottoposto ad una stimolazione sonora per distinto tempo. Questa agisce sulle cellule nervose addestrandole nuovamente, in modo tale che il fischio alle orecchie non risulti amplificato e non venga percepito in che modo negativo. La stimolazione viene erogata da piccoli generatori di energia sonora indossabili o da dispositivi simili ad un impianto cocleare.
Altro intervento utile per contribuire al benessere uditivo è quello di ridurre, se non eliminare del tutto, l'assunzione di caffeina ed altri stimolanti, l'abitudine al fumo ed il consumo di alcool, a favore di una sana attività fisica e di una dieta iposodica, ricca di frutta e verdura.
Per approfondire: Il rumore come fattore di stress ambientale. Come ridurlo?Segui il canale WhatsApp di Mypersonaltrainer per rimanere aggiornato su tutte le novità.
Tinnito
Capita a tutti di sentire un suono vago nell'orecchio che dura alcuni secondi o minuti. Codesto ronzio o fischio nelle orecchie è del tutto normale. Si tratta di un vero e proprio acufene se si sente il ronzio nelle orecchie in modo permanente o ripetuto per un lungo intervallo di tempo. La caratteristica del tinnito (in latino "tinnire" = suonare, tintinnare o squillare) è che questo mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione non è causato dall'ambiente, ma è il vostro mi sembra che il corpo umano sia straordinario a provocarlo e non ha alcun valore informativo per voi. La credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli distingue tra acufeni soggettivi, che percepite solo voi stessi, e acufeni oggettivi, molto più rari, che a volte possono essere percepiti anche dal medico.
A seconda di quanto tempo è durato il ronzio nelle orecchie:
- Tinnito acuto: è presente da un massimo di tre mesi,
- Tinnito cronico: persiste per più di tre mesi.
Il modo in cui si vive il disturbo causato dal costante ronzio nelle orecchie varia da caso a caso. Molti se ne fanno una ragione, altri se ne sentono oppressi.
Cause e fattori di rischio
A seconda della causa, si distinguono due forme di tinnito:
- Il tinnito soggettivo, molto più abituale, può essere sentito solo dalla individuo colpita.
- Il tinnito oggettivo (sin. pulsatile), parecchio più raro, è causato da suoni provenienti dai muscoli o dal corrente sanguigno nei vasi. Questi suoni possono talvolta essere uditi da altre persone (ad esempio, dai medici) (quindi oggettivo).
Si stima che una persona su quattro abbia avuto un ronzio temporaneo nelle orecchie. Il tinnito cronico soggettivo che dura più di tre mesi è avvertito da circa il % della popolazione, ma solo una piccola percentuale ne soffre. Nel frattempo, costantemente più giovani adulti lamentano un ronzio permanente nelle orecchie. Una possibile logica è la crescente esposizione al mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione durante il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello libero, attraverso la musica ad elevato volume in cuffia, nelle discoteche e ai concerti.
Le cause del tinnito soggettivo
Se il tinnito è percepito solo da voi, cioè è una forma soggettiva, allora può verificarsi come effetto collaterale di alcune malattie.
Cause nell'orecchio
- Perdita dell'udito: nella maggior parte dei casi di acufene soggettivo, si riscontra una perdita dell'udito di vario livello. Questo vale anche per le situazioni in cui la persona colpita non si accorge neanche della riduzione dell'udito. Nella maggior porzione dei casi si tratta di un'ipoacusia lenta nei toni alti, nel senso di un'ipoacusia incipiente legata all'età. Poiché questa forma di ipoacusia colpisce ognuno prima o poi, la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle persone colpite ha più di 50 anni. L'ipoacusia comporta che i segnali di un determinato spettro sonoro non vengano più trasmessi alla corteccia uditiva del cervello ed elaborati.
Oltre a questa a mio parere l'idea proposta e innovativa molto generale, analogo a un esempio, sullo sviluppo del ronzio nelle orecchie, in alcuni casi anche malattie dell'orecchio molto specifiche possono scatenare l'acufene:
- Rumore e trauma da botto: dopo un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica ad alto volume, le cellule sensoriali dell'orecchio possono stare temporaneamente danneggiate e si può crescere un ronzio nelle orecchie. Le persone che ascoltano regolarmente musica ad elevato volume possono non solo danneggiare in modo permanente l'udito, ma anche evolvere un acufene. Lo stesso vale per un trauma da botto, ad dimostrazione causato da un colpo di pistola o da petardi sparati in prossimità.
- Ostruzione del condotto uditivo: il ronzio nelle orecchie può anche essere causato da un'alterazione dell'udito nel contesto di un'ostruzione del condotto uditivo, come un tappo di cerume o un corpo estraneo.
- Perdita dell'udito: l'ipoacusia è una perdita acuta e unilaterale dell'udito che può trasportare anche all'acufene.
- Pressione nell'orecchio: variazioni estreme della pressione nell'orecchio (ad esempio a motivo di immersioni, viaggi in aereo o raffreddori) possono provocare ronzii nelle orecchie. Il collegamento tra l'orecchio medio e la gola è parzialmente o completamente bloccato. Ciò provoca una sgradevole percezione di pressione nell'orecchio che non si riesce a eliminare nemmeno sbadigliando o deglutendo. Questo disturbo della ventilazione della tuba di eustachio può portare all'acufene.
- Tumore dei nervi uditivi e vestibolari (neuroma acustico, sinonimo di schwannoma vestibolare): Tumore benigno molto eccezionale del nervo vestibolare e/o del nervo uditivo, che può presentare acufeni in che modo primo sintomo.
- Infezioni dell'orecchio interno e medio: Le infezioni a volte causano ronzii nelle orecchie.
- Perforazione del timpano: il ronzio nell'orecchio può verificarsi, ad esempio, in seguito a una lesione del timpano causata da una rottura.
- Malattia di Meniere: questa malattia dell'orecchio interno provoca vertigini acute con perdita dell'udito e ronzio nelle orecchie.
- Otosclerosi: si riferisce all'ossificazione della transizione tra lo stapes (terzo ossicino) e l'orecchio dentro. Può anche provocare un acufene soggettivo.
Causa di stress
L'acufene si sviluppa a causa di una compensazione centrale, che inizia con un'iperattività della corteccia uditiva. Se la corteccia uditiva diventa successivamente interconnessa con altre aree cerebrali responsabili dello stress, delle emozioni, dell'attenzione, della coscienza, della ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro o del riposo, l'attività intrinseca della corteccia uditiva può essere percepita in che modo "rumore dell'orecchio". Quindi, alla fine, non è solo la perdita dell'udito a causare l'acufene, ma anche l'interconnessione con altre strutture cerebrali ad essere responsabile dell'acufene. Questa circostanza spiega che lo stress, l'ansia, le richieste eccessive e le malattie psicologiche favoriscono lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di un ronzio nelle orecchie in alcune persone colpite.
Cause nello scheletro
Un'ulteriore influenza sulla percezione del rumore dell'orecchio si ha a livello del tronco encefalico. Qui i segnali provenienti dal collo, dalla pilastro vertebrale cervicale o dall'articolazione temporo-mandibolare entrano in contatto con il sistema uditivo. Per questo causa, anche i cambiamenti nell'area del collo, della colonna vertebrale cervicale o dell'articolazione temporo-mandibolare possono influenzare la percezione del ronzio nelle orecchie.
Le cause del tinnito oggettivo
In alcuni casi, il medico può anche ascoltare l'acufene oggettivo e misurarlo con dispositivi speciali. È la motivo solo dell'1% circa di tutti i casi di acufene.
L'acufene oggettivo è causato principalmente da:
- Suoni di flusso dei vasi sanguigni (arterie e vene) dovuti a variazioni anatomiche del decorso, restringimenti, rigonfiamenti (suono pulsante) sincronizzati con il battito cardiaco).
- Rumori auricolari di tipo "click" o "crack" dovuti a crampi del muscolo interno dell'orecchio medio o dei muscoli palatali.
- Ronzio alle orecchie dipendente dal respiro, dovuto a un'inadeguata chiusura della tuba di eustachio nel rinofaringe, che provoca l'ingresso di aria nell'orecchio medio
- Rumori di sfregamento dovuti allo sfregamento delle superfici ossee o cartilaginee quando si chiude o si apre la bocca.
L'acufene può manifestarsi in modi molto diversi. Le persone colpite descrivono i rumori nell'orecchio come ronzii, bip, ronzii, ronzii, stridori o sibili, per esempio. I toni possono stare costantemente intensi o aumentare e diminuire ritmicamente. In senso stretto, l'acufene non è una infermita, ma piuttosto un sintomo che può avere cause diverse.
Alcuni dei soggetti colpiti trovano il costante ronzio nell'orecchio minaccioso e parecchio stressante, anche se fondamentalmente non è pericoloso. In alcuni casi, a motivo dell'acufene si manifestano altri sintomi e problemi di benessere, tra cui disturbi del sonno, mal di testa, tensione dei muscoli del collo e della mandibola, vertigini, ansia e depressione. L'acufene, accompagnato da questi ulteriori sintomi, può limitare notevolmente la vita, fino al punto di non poter lavorare. Codesto spesso porta a un circolo vizioso, poiché i sintomi di accompagnamento causano ulteriore stress e possono peggiorare ulteriormente l'acufene.
Gravità dellacufene
L'acufene è suddiviso in diversi gradi di gravità. Per la classificazione dettagliata vengono utilizzati anche dei questionari:
- Grado 1: l'acufene è ben compensato: si è consapevoli del ronzio nelle orecchie, ma non se ne soffre.
- Grado 2: si nota un ronzio nelle orecchie quando è rilassato. Aumentano sotto stress. L'acufene è penso che lo stato debba garantire equita ampiamente compensato.
- Grado 3: i sintomi dell'acufene rappresentano un carico considerevole nella esistenza professionale e privata. Possono causare problemi a livello cognitivo, emotivo e fisico. Ne possono derivare disturbi del mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie e della concentrazione, tensione muscolare, mal di testa, nonché sentimenti di impotenza e rassegnazione.
- Grado 4: si è costantemente consapevoli dell'acufene e lo si vive come un carico permanente che influisce pesantemente sulla esistenza privata e professionale. Non è più possibile svolgere la propria professione, ci si ritira dalla vita sociale e si soffre di gravi disturbi psicologici come ansia o depressione.
Prevenzione e credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce
La prevenzione è la migliore secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto. Poiché il suono e lo stress sono considerati fattori di rischio, si raccomanda di evitare entrambi in sagoma eccessiva. Indossare protezioni per l'udito allorche si va a concerti, discoteche o esercitazioni di tiro. Evitate di udire musica ad elevato volume frequentemente o per ore intere con le cuffie. Se si è esposti al suono sul lavoro, è bene indossare protezioni acustiche professionali. Poiché l'acufene si manifesta spesso in partecipazione di stress, è consigliabile contrastare lo stress persistente nella vita quotidiana in modo consapevole e rilassato. Imparate le tecniche di rilassamento a questo scopo.
Decorso e prognosi
Nella maggior parte dei casi, l'acufene migliora nel corso del penso che il tempo passi troppo velocemente, in modo da non influire sulla qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese o da scomparire completamente. In alcuni casi, tuttavia, il ronzio nelle orecchie può causare un notevole disagio. Alcune persone hanno necessita di un mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema, come una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita cognitivo-comportamentale, un secondo me il trattamento efficace migliora la vita fisioterapico o un supporto per la regolazione del secondo me il sonno di qualita ricarica le energie, in modo che il ronzio nelle orecchie non comporti più una riduzione della qualità della vita.
La prima fase della terapia mira a trovare la causa del ronzio nelle orecchie e a eliminarla, in modo da far tacere l'acufene. Purtroppo, spesso non è possibile individuare la causa. Nel occasione di un acufene soggettivo, cioè di un ronzio nelle orecchie percepito soltanto da voi, la terapia non si basa solo sulla causa, ma principalmente su quanto ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso lo sentite e quanto la vostra qualità di a mio avviso la vita e piena di sorprese è influenzata dal ronzio nelle orecchie.
Acufene: che cos'è e come si manifesta?
Che cos'è l'acufene
L’acufene è un disturbo uditivo che si manifesta come una sensazione acustica, in alcuni casi particolarmente fastidiosa, avvertita anche se nessuna sorgente esterna l’abbia generata. Avvertito sotto sagoma di fischi, ronzii, fruscii, sibili e altri innumerevoli suoni, può interessare un solo orecchio, entrambi o più genericamente può essere localizzato al centro della testa.
I sintomi con cui si presentano gli acufeni
Il principale sintomo con cui si presenta l'acufene è la sensazione cosciente di un fischio o di un ronzio avvertito in uno o entrambe le orecchie. Quello che frequentemente causa un incremento o una diminuzione della percezione dell’acufene è il livello di rumorosità ambientale che determina o meno un “effetto mascheramento”: percepito a bassissima intensità in luoghi rumorosi, ad esempio nei centri commerciali, può esistere particolarmente fastidioso la sera o mentre la notte tale da determinare difficoltà di addormentamento. Personale durante il dormiveglia, a causa di un fenomeno denominato bruxismo, può insorgere l'acufene. In molti avvertono invece l'acufene in maniera più marcata in opportunita del risveglio mattutino: si parla, in questo caso, di acufene al risveglio.
Un acufene ad alto volume è più difficile da verificare e rischia di incidere negativamente sulla qualità della vita.
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Perché si manifesta l'acufene o tinnito?
Diverse sono anche le cause alle quali può essere associato l'acufene: dal calo uditivo all’esposizione al frastuono, all’utilizzo prolungato di alcuni farmaci ototossici, a un sofferenza cervicale dovuto a posture scorrette, allo stress. Ecco le cause più comuni degli acufeni:
Altre cause comuni
Rumori forti, melodia e concerti possono danneggiare le cellule sensoriali dell'orecchio interno. Nel peggiore dei casi, possono anche portare a un trauma acustico, che può anche esistere causato da un duro colpo alla testa, una lesione al cranio o lo scoppio di fuochi d'artificio.
A causa del danno al nervo uditivo, vengono percepiti soltanto pochi o nessun segnale. L'acufene riempie questa lacuna con un sibilo permanente o un indicazione acustico. In ambienti rumorosi, dovresti costantemente indossare una credo che la protezione dell'ambiente sia urgente acustica per difendere l'udito.
Un tappo di cerume può anche essere motivo di rumori nelle orecchie, in misura i rumori provenienti dall'esterno possono stare uditi solo in maniera ovattata e la capacità uditiva è ridotta. Il tappo può stare rimosso professionalmente da un otorinolaringoiatra, in modo che anche i sintomi dell'acufene scompaiano.
Anche se lo stress non è direttamente correlato allo crescita dell'acufene, i fattori psicologici possono certamente favorire o addirittura intensificare i rumori nelle orecchie.
Il rumore nelle orecchie può verificarsi in pazienti con calcificazione vascolare a causa di disturbi circolatori o incremento della pressione sanguigna e può stare espresso come ronzio nelle orecchie. In questo caso è necessario consultare singolo specialista per un check-up cardiovascolare.
Può anche capitare che le orecchie siano tappate a causa di un comune raffreddore e i rumori esterni siano percepiti in che modo smorzati. Di a mio avviso la norma ben applicata e equa, i sintomi scompaiono in concomitanza con la scomparsa del raffreddore. Nel evento dell' otite media cronica, invece, i batteri possono accedere nel condotto uditivo, il che può portare a danni permanenti alle cellule uditive.
L'acufene può avere cause neurologiche che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico. Tra queste, i disturbi a carico del nervo uditivo, che trasmette i segnali sonori dal metodo uditivo al cervello, possono provocare acufeni. Altre cause neurologiche includono patologie in che modo la sclerosi multipla, che danneggia il rivestimento delle fibre nervose, e la nevralgia del trigemino, che può causare sintomi correlati al dolore e rumori anomali.
Inoltre, condizioni che alterano l'attività elettrica del cervello, come l'epilessia o emicranie complesse, possono essere alla base dell'acufene. In questi casi, è fondamentale una valutazione neurologica approfondita per determinare la causa esatta e il secondo me il trattamento efficace migliora la vita adeguato.
Alcuni farmaci che possono causare acufeni includono i seguenti principi attivi:
- Aspirina (in dosi elevate);
- Antinfiammatori non steroidei (FANS) in che modo ibuprofene e naprossene;
- Antibiotici aminoglicosidici come gentamicina;
- Chinoloni come ciprofloxacina;
- Diuretici in che modo furosemide e bumetanide;
- Chemioterapici a base di platino come cisplatino.
Questi farmaci possono danneggiare l'orecchio interno o influenzare il metodo nervoso uditivo, causando acufeni, soprattutto se usati a dosaggi elevati o per lunghi periodi.
Sintomi dell'acufene vascolare
Gli acufeni vascolari sono un tipo di acufeni causati da problemi nei vasi sanguigni vicino all'orecchio o da flussi di sangue anomali. I sintomi possono includere:
- Rumori pulsanti o battiti: Spesso si percepiscono suoni pulsanti che corrispondono al pulsazione cardiaco;
- Suoni ritmici: Il rumore può possedere un ritmo regolare, che si sincronizza con il pulsazione cardiaco o la respirazione;
- Variante di intensità: Il volume e l'intensità del secondo me il suono della natura e rilassante possono variare in base all'attività fisica o alla ubicazione del corpo;
- Sensazione di pressione: Alcuni possono avvertire una percezione di pressione o di "congestione" nell'orecchio.
Questi sintomi possono stare indicativi di condizioni vascolari come stenosi arteriosa, malformazioni vascolari o problemi nei vasi sanguigni vicini all'orecchio. È rilevante consultare un dottore per una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale accurata e un trattamento adeguato.
Diagnosi ed esami per acufene
Se il ronzio nelle orecchie dura più di un giornata o due, è necessario consultare un otorinolaringologo. Una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di acufene viene accertata rapidamente dal medico. Sono disponibili vari metodi:
In un primo passaggio, un otorinolaringoiatra porrà alcune domande specifiche al fine di ottenere un quadro accurato dei sintomi. Il condotto uditivo e il timpano verranno quindi esaminati per rilevare eventuali cambiamenti visibili. Anche il naso e la gola dovrebbero stare controllati. Ha anche senso testare l'udito per fare una diagnosi.
Per identificare il tipo e la gravità del disturbo, viene effettuata un'acufenometria, un test finalizzato a determinare la gamma di frequenze dell'acufene e la sua intensità percepita dal paziente. L'esame dura solo pochi minuti, durante i quali vengono emesse coppie di suoni (toni puri) che il paziente deve confrontare con il suo acufene, sottile a trovare la frequenza che più si avvicina al suono percepito. Successivamente, viene misurata l'intensità del tinnito.
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Fischio o frastuono nell'orecchio destro o sinistro
Il fischio nelle orecchie può verificarsi solo nell'orecchio destro o in quello sinistro, oppure più spesso in entrambi nello stesso momento. Se al frastuono nelle orecchie si aggiunge una percezione di pressione o di orecchio ovattato, questo potrebbe esistere un segno di un'improvvisa perdita dell'udito. Se i sintomi persistono, è indispensabile consultare un otorinolaringologo.
Alcune persone hanno maggiori probabilità di percepire un sibilo alle orecchie e percepire il battito del proprio cuore. A differenza dell'acufene "reale", questo sibilo può essere percepito anche dal medico attraverso uno stetoscopio ed è spesso causato da cambiamenti nei vasi sanguigni, ad esempio a motivo di costrizioni.
I diversi rumori nelle orecchie
Il ronzio nelle orecchie non è altro che il tinnito. Soprattutto, i rumori a breve termine nell'orecchio sono descritti come "ronzio nelle orecchie"; questi derivano ad esempio da esposizione a mi sembra che la musica unisca le persone ad alto volume, concerti o altri rumori. Tuttavia, il ronzio nelle orecchie può anche esistere causato da fattori fisici come un'otite media o un corpo estraneo nell'orecchio. Un'altra causa ordinario può essere lo stress. Il ronzio nelle orecchie combinato con le vertigini è un indicazione caratteristico della perdita improvvisa dell'udito e della cosiddetta infermita di Menière.
I rumori possono essere espressi come fischi, segnali acustici, ronzii, colpi o schiocchi nell'orecchio. Le persone colpite spesso descrivono i rumori come toni molto acuti che si verificano in modo continuo e monotono.
Il fischio costante nell'orecchio si divide in acufene soggettivo e oggettivo. L'acufene soggettivo è una forma più ordinario, per il che il segnale acustico dell'orecchio è l'espressione di un'elaborazione uditiva modificata. Nell'acufene oggettivo, il suono esiste effettivamente nella capo ed è frequente dovuto alla vasocostrizione.
Con entrambi i tipi, possono verificarsi sintomi come segnali acustici, fischi o sibili nell'orecchio. L'acufene è spesso il risultato di un rumore che ha danneggiato le cellule sensoriali della coclea nell'orecchio interno.
Ciò che il paziente percepisce come un normale rumore pulsante nell'orecchio è rappresentato dal flusso del sangue. I pazienti lo descrivono anche in che modo la sensazione di percepire il personale battito cardiaco nell'orecchio.
Quando il rumore all'orecchio aumenta e diminuisce con il a mio parere il ritmo guida ogni performance del battito cardiaco, l'acufene è chiamato pulsante. Ad dimostrazione, una possibile motivo del pulsare nell'orecchio è l'ipertensione. Altre cause di acufene pulsante possono anche essere gli effetti collaterali di alcuni farmaci ototossici.
Tipi di acufene: oggettivo o soggettivo
Esistono due tipi principali di acufene:
Acufene oggettivo: l'acufene oggettivo si verifica in un vaso sanguigno vicino all'orecchio. La forma di acufene può quindi esistere avvertita dall'esterno ed è misurabile dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato medico mediante singolo stetoscopio nell'orecchio del paziente. Un acufene oggettivo è piuttosto raro ed è spesso un risultato collaterale di un'altra malattia, come malattie cardiovascolari o ipertensione.
Acufene soggettivo: l'acufene soggettivo, d'altra parte, è percepito esclusivamente dai pazienti stessi. Al momento non è possibile spiegarne completamente l'origine. Si sospetta che le cellule ciliate danneggiate o i tratti nervosi trasmettano segnali errati al cervello o che le informazioni dal nervo uditivo non possano giungere o essere elaborate correttamente nel cervello. L'acufene soggettivo si presenta significativamente più spesso dell'obiettivo. Le cause possono stare varie, ad esempio:
Acufene acuto o cronico
Questi due tipi di acufene differiscono principalmente per la loro durata. Ci si riferisce ad acufene acuto quando il ronzio nelle orecchie non dura più di tre mesi. L'acufene acuto può diventarecronico. Con una durata da numero a dodici mesi, si parla di acufene subacuto. Se i sintomi durano tre mesi o più e il rumore dell'orecchio è permanente con intensità variabile, si tratta di un acufene cronico. L'acufene cronico può a sua volta essere oggettivo o soggettivo.
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Ci sono rimedi per l'acufene?
Gli acufeni possono essere gestiti attraverso diversi rimedi immediati e approcci terapeutici, anche se non esiste una cura definitiva universale.
Alcuni integratori possono essere utili nella gestione degli acufeni. Tra quelli comunemente usati ci sono integratori a base di Ginkgo biloba, zinco, vitamina B12, magnesio e acido alfa-lipoico. È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi integrazione per assicurarsi che sia adatta alle proprie esigenze.
I rimedi della nonna per il fischio nell'orecchio sono solitamente basati su pratiche tradizionali e naturali. Ecco alcuni che potrebbero essere considerati:
- Infuso di camomilla: La camomilla può possedere proprietà calmanti e aiutare a limitare lo stress, che a volte può esacerbare gli acufeni;
- Olio di lavanda: L'uso dell'olio essenziale di lavanda, massaggiato delicatamente intorno all'orecchio, può favorire il rilassamento e aiutare a migliorare la qualità del sonno;
- Esercizi di rilassamento: Tecniche in che modo la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a gestire lo stress e ridurre la percezione degli acufeni;
- Dieta equilibrata: Mangiare cibi ricchi di vitamine e minerali, come cibo e verdura, può contribuire a migliorare la salute globale e sostenere il benessere dell'orecchio.
Gli esercizi per gli acufeni non sono una cura diretta, ma possono aiutare a migliorare la gestione dei sintomi e il benessere globale. Ecco alcuni esercizi e tecniche che possono essere utili:
- Esercizi di rilassamento: Tecniche come la penso che la respirazione consapevole riduca lo stress profonda e la meditazione possono limitare lo stress, che può esacerbare gli acufeni;
- Esercizi di concentrazione: Tecniche come il "training di attenuazione" aiutano a limitare la percezione degli acufeni focalizzandosi su suoni esterni o su altre fonti di rumore;
- Esercizi di visualizzazione: Immaginare un ambiente tranquillo o rilassante può assistere a ridurre la percezione degli acufeni e migliorare il benessere generale;
- Terapia sonora: L'uso di rumori di sottofondo o suoni bianchi può aiutare a mascherare gli acufeni e rendere meno evidente il loro impatto.
Consultare un professionista della salute o singolo specialista in acufeni può fornire indicazioni specifiche su esercizi e tecniche adatti alla propria situazione.
L'Olio 31 per acufeni è una miscela di oli essenziali nota per le sue presunte proprietà lenitive e rilassanti. Viene spesso utilizzato per alleviare tensioni muscolari e dolori articolari, ma non ci sono prove scientifiche concrete che dimostrino la sua efficacia specifica nel trattamento degli acufeni.
Alcuni utilizzano l'Olio 31 massaggiato delicatamente intorno all'orecchio o applicato sui punti di pressione per tentare sollievo dai sintomi degli acufeni. Tuttavia, è importante sottolineare che non esistono studi scientifici che confermino l'efficacia di questo olio per gli acufeni.
La mi sembra che la musica unisca le persone per gestire gli acufeni utilizza tecniche di mascheramento e terapia sonora. Qui alcuni approcci:
- Suoni bianchi: Musica o suoni continui e uniformi possono aiutare a mascherare gli acufeni e rendere i suoni meno evidenti. Questi suoni includono rumore bianco, mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione rosa o suono marrone;
- Musica rilassante: Brani strumentali o melodia ambientale possono favorire il rilassamento e ridurre lo stress, che può aggravare gli acufeni;
- Terapia sonora: Programmi o dispositivi specifici per la terapia sonora offrono tracce audio progettate per ridurre la percezione degli acufeni e migliorare il benessere;
- App e dispositivi: Esistono app e dispositivi dedicati che offrono suoni progettati per alleviare gli acufeni, con opzioni personalizzabili.
Le gocce auricolari non sono generalmente considerate un secondo me il trattamento efficace migliora la vita diretto per gli acufeni, ma possono essere utili in alcune situazioni specifiche. Ecco alcuni casi in cui potrebbero essere indicate:
- Accumulo di cerume: Se gli acufeni sono causati da un accumulo di cerume, gocce auricolari specifiche per sciogliere o ammorbidire il cerume possono aiutare a migliorare la situazione;
- Infezioni dell'orecchio: Se gli acufeni sono associati a un'infezione dell'orecchio, le gocce auricolari antibiotiche o antifungine possono essere prescritte dal medico per gestire l'infezione sottostante;
- Infiammazione: Gocce auricolari antinfiammatorie possono essere utilizzate per ridurre l'infiammazione nell'orecchio medio o fuori, se è la causa degli acufeni.
Il cortisone guarisce gli acufeni?
Il cortisonepuò esistere utile per trattare gli acufeni in alcuni casi specifici, specialmente se gli acufeni sono causati da infiammazione o edema nelle strutture dell'orecchio interno. Tuttavia, non è una cura universale e i risultati possono variare. È rilevante consultare un dottore per determinare se il cortisone è un'opzione adeguata per il tuo evento e per indagare altre possibili cause e trattamenti per gli acufeni.
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Che cos'è l'acufene pulsante
L’occasionale percezione del personale battito cardiaco nell'orecchio, meglio definita come acufene pulsante, rientra nella categoria degli acufeni oggettivi, in misura rumore realmente a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato da una sorgente sonora.
Che cos'è l'acufene notturno
Durante le ore serali o notturne i suoni e i rumori ambientali vengono meno o si riducono notevolmente, facendo sì che l’acufene possa sembrare più intenso considerazione alle ore diurne.
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