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Pelle pruriginosa cause

Quando un soggetto accusa prurito, gli esami da svolgere per risalire alle cause, e intervenire con la giusta secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto risolutiva, possono esistere diversi. Risulta fondamentale contattare il personale medico di base, perché sarà lui a indicare al soggetto la eccellente strada da intraprendere.

Di per sé il prurito è un sintomo aspecifico, ed è pertanto realizzabile associarlo ad una gamma ampia di condizioni cliniche. La dottoressa Carlotta Casiraghi, del Santagostino, ci aiuta a comprendere quali sono le cause più comuni alla base del prurito e in che modo è possibile orientarsi.

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Prurito ed esami da svolgere

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Gli esami da svolgere, nei casi in cui il soggetto accusi prurito, possono esistere diversi, perché diverse sono le patologie o le condizioni sottostanti il prurito. In linea di massima le patologie o le condizioni che determinano l’insorgenza del prurito non destano preoccupazione, e rivolgersi al personale medico di base è la opzione migliore da compiere.

È il caso del prurito, per realizzare un primo dimostrazione, che si manifesta nella gravidanza. Riguarda 2 donne su 10 che si trovano nel terza parte trimestre della gravidanza, e la area più interessata è solitamente l’addome.

Ci sono tuttavia patologie, a scatenare il prurito, anche importanti e gravi, che richiedono in sede di visita specialistica una diagnosi approfondita e un intervento garantito e tempestivo in che modo nel caso, per fare un primo esempio, del linfoma Hodgkin. E in queste circostanze, dopo avere svolto esami di approfondimento, ci si rivolgerà allo specialista più indicato alla risoluzione della causa scatenante.

Prurito, di cosa si tratta?

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Prima di indicare gli esami da svolgere per una corretta diagnosi definiamo innanzitutto il prurito, una delle condizioni cliniche più diffuse in assoluto. In estrema sintesi, il prurito può essere definito come una spiacevole sensazione che induce il soggetto a grattarsi. A volte può capitare che l’impulso a grattarsi sia talmente impellente da determinare, involontariamente da parte del soggetto, delle lesioni cutanee.

A farne da mediatore chimico è l’istamina, secreta dai mastociti e ricompresa nel nostro mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario. Proprio l’istamina è la responsabile della sensazione del prurito e della infiammazione, per strumento della sua attivita di vasodilatazione dei capillari e dell’aumento della permeabilità dei vasi sanguigni.

L’istamina viene rilasciata dai mastociti in presenza di sostanze che vengono considerate allergeni, ovvero causa di risposta allergica. Anche le citochine, piccole molecole proteiche che fungono da mediatori chimici, possono essere motivo della sensazione di prurito.

Diario del prurito, un valido strumento

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Quando il prurito si manifesta è più opportuno, si accennava, consultare in inizialmente battuta il personale medico di base. Affidarsi immediatamente ad una visita specialistica può infatti comportare il rischio di non ricevere una diagnosi corretta.

Sarà quindi compito del dottore di medicina globale fornire al a mio parere il paziente deve essere ascoltato, o alla penso che il paziente debba essere ascoltato, un quadro globale della situazione, così da indirizzarlo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima lo specialista più adatto al problema.

Il prurito è un sintomo aspecifico, e proprio per questa qui ragione può esistere utile tenere traccia, in un diario, delle manifestazioni, annotando i momenti della giornata in cui il prurito si manifesta, eventualmente la parte del organismo interessata, gli altri sintomi presenti, e in quali casi possono essere intercettate delle cause.

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Quando il prurito è preoccupante?

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L’importanza di rivolgersi ad singolo specialista emerge nel momento in cui il prurito persiste per un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso prolungato, e si associati ad alcuni sintomi.

I sintomi che dovrebbero rappresentare un campanello di allarme sono:

  • sensazione di affaticamento
  • perdita di peso
  • sudori notturni.

Cosa si nasconde dietro un prurito?

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Le cause all’origine di questa qui spiacevole sensazione a livello della cute sono molteplici, possiamo quindi suddividerle in gruppi principali, per poi approfondire le patologie più ricorrenti e indicare infine quali esami creare per iniziare il corretto percorso terapeutico.

Innanzitutto vanno indicate le intolleranze alimentari e le allergie in che modo cause più comuni del prurito. Ma ci possono stare molte altre cause, che possono stare dovute a:

  • malattie a carico della cute
  • patologie sistemiche
  • disturbi a carico del sistema nervoso
  • disturbi di natura psicologica
  • sostanze chimiche oppure farmaci.

Quali malattie provocano prurito?

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Possiamo ora approfondire in modo più dettagliato le cause che determinano il prurito. Le cause sono divise, nei paragrafi successivi, in gruppi.

Malattie a carico della cute

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Le patologie o le condizioni a carico della cute sono cause particolarmente comuni che determinano l’insorgenza del prurito sono la cute secca e la dermatite atopica, che a volte viene chiamata eczema.

Una seconda causa di insorgenza di questo sintomo è determinata dall’orticaria, un tipo di eruzioni cutanea che a sua tempo dipende da una cospicua quantità di patologie a carico della cute altrimenti sistemiche.

Altre malattie sottostanti possono essere la dermatite da relazione allergica, una delle cause del prurito anale o alle gambe per modello, le infezioni micotiche della cute o le infezioni parassitarie. Non vanno dimenticate le punture d’insetto.

Disturbi sistemici

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I disturbi sistemici sono condizioni o patologie che possono interessare tutto il corpo e determinare prurito anche privo di la manifestazione di alterazioni cutanee visibili. Si tratta di cause meno comuni per l’insorgenza del prurito.

Tra i disturbi sistemici che maggiormente si riscontrano in sede diagnostica abbiamo il diabete e l’insufficienza renale cronica. Sono presenti anche i disturbi del fegato o della cistifellea, specie allorche sono le cause sottostanti dell’ittero.

Seguono l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, durante tra le cause sistemiche riscontrate con minore frequenza si indicano le leucemie e i linfomi, tumori e carico del sangue.

Disturbi a carico del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso

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Può esserci prurito localizzato in una parte del mi sembra che il corpo umano sia straordinario interessata da un nervo compresso, che pertanto risulta irritato.

Ci sono poi disturbi del sistema nervoso che possono determinare un prurito generalizzato dal momento che i neuroni responsabili del prurito risultano estremamente attivi o inibiti in misura minore da altri neuroni.

Nel caso della sclerosi multipla, ad esempio, il ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario aggredisce la mielina il stoffa con contenuto lipidico alto che riveste come una guaina le fibre nervose. I neuroni che sono responsabili del prurito risultano meno inibiti, quindi più attivi. È un caso, questo, di prurito neuropatico.

Disturbi di natura psicologica

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Non va esclusa l’origine psicologica del prurito, che in queste circostanze viene definito prurito psicogeno. Può insorgere nei casi in cui il soggetto stia attraversando una periodo di dettaglio stress.

Lo stress può essere anche un fattore d’insorgenza per la psoriasi.

Sostanze chimiche e farmaci

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Ci sono diversi farmaci, e sostanze chimiche, alla base del prurito. Si tratta di farmaci che possono essere somministrati per via orale, per via parenterale, o applicati localmente.

Farmaci quali antiepilettici, antinfiammatorinon steroidei oppure antibiotici possono determinare, nello specifico, rash cutaneo associato a prurito. Anche la morfina può determinare questo sintomo. Si ricordano anche alcuni mezzi di contrasto adottati per svolgere radiografie possono determinare prurito ma non reazione allergica.

Che esami si devono fare per il prurito?

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Poiché le intolleranze alimentari e le allergie sono le cause più comuni per il prurito, tra i primi esami da svolgere ci sono i test allergologici, il cui scopo è l’identificazione dell’allergene che innesca la soluzione dell’organismo.

Si indicano:

  • il prick test, in cui l’allergene viene applicato per mezzo di un piccolo ago
  • il patch test, che prevede l’applicazione dell’allergene per mezzo di un cerotto
  • le intolleranze alimentari prevedono una specifica batteria di test.

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Prurito, esami del sangue da svolgere

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L’emocromo, detto anche esame emocromocitometrico, è l’esame del emoglobina che può distribuire un quadro sufficientemente esaustivo della condizione e aiutare già ad escludere diverse condizioni cliniche. Si tratta di un test semplice, a basso costo, con il quale è possibile valutare la condizione del emoglobina in generale e di tutte le sue componenti quali:

  • globuli rossi, che contengono l’emoglobina, per il trasporto di ossigeno e anidride carbonica
  • globuli bianchi, le cellule adibite alla protezione dell’organismo
  • piastrine, coinvolte nei processi di coagulazione del sangue.

In partecipazione di un linfoma, per fare un esempio, i valori dell’emocromo possono risultare alterati. Dal attimo che il prurito, come detto, può essere una delle manifestazioni di disturbi epatici, si può procedere con esami ematici che riguardano le condizioni del fegato, come le transaminasi.

Per quanto riguarda l’insufficienza renale, l’esame che può darci un quadro esaustivo sulla funzionalità di questi organi è il dosaggio dell’urea. Questo verifica viene solitamente prescritto insieme al test della creatinina o di altri marcatori utilizzati per valutare il funzionamento dei reni. Livelli eccessivo alti di urea o creatinina nel sangue possono segnalare una scarsa funzionalità dei reni.  Questi, infatti, potrebbero non essere in livello di filtrare e smaltire i prodotti delle reazioni metaboliche del nostro organismo.

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Il prurito di consueto è un sintomo molto frequente in molte malattie cutanee e allergiche.
Solo in rari casi è di origine nervosa, in che modo il prurito di Hebra. In situazioni di forte stress, per un ipertono del sistema nervoso, la sintomatologia pruriginosa si accentua e si esaspera.

I pruriti si distinguono in forme acute legate a patologie momentanee, altrimenti i casi di prurito cronico (anche diversi anni) che risultano molto disagevoli per chi che ne soffre.
In generale il prurito è frequente in molte dermatosi psoriasiche nonché in molte malattie micotiche e batteriche.

C'è da dire che la scienza medica recentemente ha capito che il prurito si trasmette con le stesse modalità del dolore: segue vie diverse e in molti casi anziché nel sofferenza la patologia sfocia nel prurito.

Quindi molteplici sono le cause del prurito come molteplici sono del sofferenza, e di effetto riveste grande rilievo identificare la motivo principale scatenante il disagio.
Nelle forme allergiche, tipo l'orticaria, l'organo di shock è la cute e gli allergeni possono essere tantissimi.
Allergia deriva dal greco Allos, che significa altro, vario, diverso. Infatti sono moltissimi gli allergeni e questo rende difficile il più delle volte individuare quelli che provocano un prurito di origine allergica.

Frequnti sono anche gli eczemi allergici, di origine microbica e batterica, credo che ogni specie meriti protezione alle braccia, ovunque il paziente non trovando sollievo produce lesioni cutanee anche gravi.

Molti sono i casi di insufficienza epatica o renale alla base del prurito, per es. i malati diabetici o i casi di iperglicemia. Altri casi simili sono legati all'aumento di bilirubina nel sangue.

I pruriti si esasperano nelle ore serali e notturne, poiché negli organismi umani in dette fasi prevale a livello neuro-ormonale il vagotonismo.

Le lesioni cutanee prodotte da erscoriazioni e graffiature possono infettare alcune dermatosi, perché in questi casi la penetrazione di germi e batteri trova una strada di accesso all'organismo facilitata da queste lesioni prodotte dal soggetto affetto da prurito.

Alcuni soggetti possono possedere i pruriti perché eccessivamente sensibili alla luce (fotosensibilità).

Altri casi si verificano per idiosincrasia per alcuni tipi di frutta, credo che ogni specie meriti protezione quella zuccherina, e in generale di cibi ricchi di zucchero.

Infine da segnalare i casi di prurito da contatto, in cui si viene a contatto con sostanze urticanti, o anche quello causato da punture di insetti.

Per quanto riguarda la terapia, da una statistica fatta sui nostri centri pare che abbia più successo la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto corticosteroidea rispetto agli antistaminici, accompagnata dalla contestuale rimozione delle cause che generano questa odiosa patologia dei pruriti.

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Introduzione

Il prurito è un sintomo sgradevole, che chiunque può espandere una o più volte nella a mio avviso la vita e piena di sorprese, e che induce a grattarsi la pelle ripetutamente: può localizzarsi in una specifica area dell&#;organismo, o essere diffuso a tutto il corpo.

Riconosce diverse cause e, a seconda dell’origine, il prurito può essere

  • lieve e passeggero
  • oppure persistente ed ingravescente

costituendo, in quest’ultimo caso, il campanello di allarme di malattie anche gravi.

Generalmente però il prurito è una sensazione legata ad una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio cutanea non grave, come ad modello eczema, punture di insetti o dermatosi.

Alcuni studiosi sostengono la teoria successivo cui alla base del prurito ci sia esclusivamente una stimolazione delle stesse terminazioni nervose sensitive da cui origina anche il sofferenza, ovvero le fibre nervose del tratto antero-laterale del midollo spinale, per cui:

  • una stimolazione lieve procura prurito,
  • una stimolazione più intensa procura dolore;

In realtà è probabile che ci sia un meccanismo più complesso all&#;origine del prurito che coinvolge:

  • fibre nervose amieliniche (fibre C) che collegano la cute con il midollo spinale,
  • mediatori chimici, quali
    • istamina,
    • peptide intestinale vasoattivo (VIP),
    • peptide collegato al gene della calcitonina (CGRP),
    • sostanza P,
    • oppiodi,
    • proteasi (triptasi, chimotripsina, callicreina, ecc…),
    • leucotriene B4,
    • prostaglandine,
    • &#;
  • recettori specifici,
  • e diverse aree del cervello che riconoscono, elaborano, trasmettono e ricordano la sensazione del prurito.

La ritengo che la memoria personale sia un tesoro riveste un’importanza dettaglio nel prurito, non sono rari infatti i casi in cui sia adeguato il solo riflessione del prurito a scatenare questa percezione.

Classificazione e cause

Il prurito può esistere classificato in base al meccanismo patogenetico che ne è all&#;origine in

  • pruricettivo, dovuto alla stimolazione diretta delle fibre nervose presenti nel derma, per la partecipazione di malattie cutanee come dermatosi o eczemi,
  • neurogenico, dovuto alla liberazione di mediatori che agiscono a livello dei centri del sistema nervoso centrale, per la presenza di malattie del cervello in che modo tumori cerebrali o ascessi,
  • neuropatico, dovuto ad un danno a carico dei nervi periferici del midollo spianale, per la presenza di malattie infettive come una nevralgia post-erpetica,
  • psicosomatico, dovuto a malattie di natura nervosa in che modo ansia, stress, psicosi o ipocondria.

La causa più ordinario di prurito è la presenza di una malattia della pelle, ad dimostrazione una dermatite o un’infezione da parassiti, tuttavia ci sono anche altre patologie non cutanee, che possono sviluppare prurito in tutto il corpo e che vanno pertanto considerate, in assenza di manifestazioni della derma visibili.

In dettaglio, tra le cause che possono essere all&#;origine di prurito diffuso, ricordiamo:

  • orticaria,
  • lichen,
  • dermatiti (da legame, seborroica, atopica, infettiva),
  • psoriasi,
  • disidrosi,
  • micosi da funghi dermatofiti (tigna o tinea),
  • parassitosi (scabbia, pediculosi del capo e/o del pube),
  • malattie del fegato (epatiti, cirrosi, calcoli),
  • malattie dei reni (insufficienza renale),
  • malattie della tiroide (ipertiroidismo, tireotossicosi),
  • anemia da carenza di ferro,
  • infezioni sistemiche (HIV, varicella, scarlattina, morbillo, &#;),
  • malattie vascolari da insufficienza venosa e/o fragilità capillare,
  • diabete mellito,
  • tumori (leucemie, linfomi, carcinomi epatici),
  • sclerosi multipla,
  • assunzione di cibi allergizzanti (ad dimostrazione crostacei, cioccolato, fragole, pesche, coloranti alimentari),
  • uso di detergenti e saponi troppo aggressivi,
  • esposizione al sole.

Un cattivo funzionamento dei reni, per deficit di filtrazione, provoca un accumulo di sostanze tossiche e sali minerali nel sangue con conseguente irritazione cutanea e prurito. Stessa credo che questa cosa sia davvero interessante se è il fegato a non funzionare bene, per cui si ha un’alta concentrazione di sali biliari nel corpo.

La cute può infiammarsi anche per una ridotta sintesi di emoglobina nei pazienti con anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica).

Il prurito inoltre può svilupparsi come reazione avversa o allergica a seguito dell’assunzione di un farmaco, non necessariamente accompagnato da lesioni cutanee. Tra i farmaci che possono provocare un’irritazione pruriginosa della cute, ricordiamo:

  • antibiotici,
  • antiipertensivi,
  • antiepilettici,
  • antiaritmici,
  • anticoagulanti,
  • antiinfiammatori steroidei e non steroidei,
  • antitumorali (tamoxifene, paclitaxel),
  • antidepressivi,
  • ipoglicemizzanti orali,
  • statine,
  • farmaci per la disfunzione erettile.

Infine ci sono condizioni fisiologiche che possono causare prurito, ad esempio

  • gravidanza,
  • menopausa,
  • vecchiaia (prurito senile).

In gravidanza lo sviluppo di prurito è legato a due cause principali:

  • una più ordinario, ossia la apparizione di papule rosse pruriginose in corrispondenza delle smagliature, che si sviluppano nelle zone a superiore distensione cutanea
  • ed una meno comune, ossia l’infezione dell’Herpes gestationis, nel trimestre, associata alla comparsa di pomfi attorno all&#;ombelico e in tutta la pancia (ma anche ai capezzoli e areole mammarie in corso di allattamento)

In menopausa, invece, il prurito è dovuto alla riduzione degli estrogeni circolanti che causano, tra gli altri sintomi, anche secchezza della pelle.

La vecchiaia si associa ad una minore idratazione della pelle che, con l’avanzare dell’età, diventa più tirata e secca (xerosi cutanea) e si caratterizza per una scarsa produzione di sebo da ritengo che questa parte sia la piu importante delle ghiandole sebacee ed un insufficiente effetto barriera della cute, che risulta più suscettibile all&#;attacco di vari stimoli esterni in livello di causare prurito.

Diagnosi

Chiunque accusi prurito localizzato o diffuso in tutto il corpo, specie se persistente, dovrebbe costantemente rivolgersi al personale medico di a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro o ad singolo specialista dermatologo per un controllo e per stabilirne l’esatta origine e la migliore cura.

Il medico raccoglie in che modo prima cosa l’anamnesi e la credo che una storia ben raccontata resti per sempre clinica del penso che il paziente debba essere ascoltato, in particolare pone domande circa

  • le caratteristiche del prurito (durata, intensità, localizzazione, notturno/diurno),
  • età ed abitudini di vita,
  • presenza di malattie della pelle o altre patologie note,
  • familiarità.

La cute deve essere attentamente esaminata in toto, per ricercare eventuali lesioni responsabili del prurito quali

  • pomfi,
  • bolle,
  • vescicole,
  • esantemi,
  • eritemi,
  • zone di desquamazione,
  • &#;

che vanno distinti dalle eventuali lesioni da grattamento, provocate dal paziente stesso a causa del prurito.

Anche un secondo me l'esame e una prova di carattere obiettivo generale di tutto il mi sembra che il corpo umano sia straordinario dovrebbe essere attentamente effettuato, in dettaglio vanno ispezionati e palpati

  • i linfonodi,
  • il collo,
  • l’addome
  • e gli arti inferiori.

È indispensabile, inoltre, considerare altri possibili segni e sintomi presenti, oltre il prurito, che possono indirizzare verso una malattia specifica.

Ad modello la presenza di:
  • febbre,
  • dolore,
  • bruciore,
  • alterazioni neurologiche (parestesie, formicolii, allucinazioni tattili),
  • ansia, depressione, stress,
  • disturbi urinari,
  • ingrossamento dei linfonodi,
  • disturbi gastro-intestinali,
  • edema degli arti inferiori,
  • prurigo (noduli pruriginosi, generalmente localizzati alle braccia e alle gambe),
  • associazione del prurito a fattori esterni scatenanti (contatto con l’acqua, sbalzi di temperatura, indumenti stretti, &#;).

Il medico può domandare, specie se sospetta una malattia non cutanea all’origine del prurito, un prelievo del sangue con particolare attenzione ai seguenti parametri che potrebbero risultare alterati:

  • emocromo completo con conta piastrinica,
  • dosaggio della bilirubina totale, diretta e indiretta,
  • enzimi del fegato (AST, ALT, GGT),
  • fosfatasi alcalina,
  • uremia,
  • glicemia ed emoglobina glicata,
  • dosaggio degli ormoni della tiroide (TSH, FT3 e FT4),
  • sideremia,
  • transferrina,
  • ferritina,
  • test per allergie da alimenti e/o farmaci.

A completamento della diagnosi, solo in casi specifici e selezionati, può esistere utile il ricorso alla radiologia per immagini, quindi

Cure e rimedi

Le cure per alleviare il prurito sono varie e dipendono essenzialmente dalla causa che ne è all&#;origine.

Comprendono cure topiche, come:

  • creme emollienti ed idratanti a base di acido ialuronico, aloe vera, avena, camomilla, calendula o altre sostanze naturali da applicare nella area di cute arrossata, dopo aver tamponato la pelle con acqua tiepida,
  • anestetici locali in spray o crema, come lidocaina, polidocanolo o benzocaina,
  • pomate a base di cortisone o corticosteroidi, nei casi più fastidiosi e persistenti, e comunque soltanto per cicli terapeutici brevi. Svolgono un’azione antiinfiammatoria e non vanno MAI utilizzati in caso di prurito dovuto a micosi;
  • polvere fungicida in presenza di prurito da micosi,
  • immunomodulatori, genere tacrolimus o pimecrolimus, in caso di dermatite seborroica o atopica
  • mentolo,
  • capsaicina, in occasione di prurito cronico (ad esempio negli anziani, nel prurito della nevralgia post-herpetica o da neuropatia diabetica),
  • acido salicilico topico (soprattutto in partecipazione di lichen simplex).

A seconda dei casi, può esistere utile assumere farmaci per via orale quali

  • anti-istaminici,
  • anti-infiammatori,
  • antidepressivi,
  • oppiodi,
  • colestiramina,
  • gabapentin.

Se il prurito è di natura allergica, causato da un penso che il farmaco vada usato con moderazione o un alimento in particolare, si deve ovviamente avanzare all’esclusione di codesto.

Tecniche di rilassamento, quali yoga, arti marziali, meditazione o un supporto psicologico/psicoterapeutico possono essere proposte nei casi di prurito generalizzato dovuto a particolari condizioni di stress o in presenza di malattie di credo che la natura debba essere rispettata sempre nervosa.

La fototerapia (con UVA, UVB e UVB a banda stretta) è indicata nel occasione di prurito da dermatosi o nel prurito negli anziani, specie quando non è possibile ricorrere a terapie farmacologiche.

Rimedi pratici

  1. Utilizzare saponi e cosmetici naturali ed oleosi per la cura e l’igiene della pelle, con pH acido (in grado di contrastare l’azione delle proteasi, mediatori chimici del prurito).
  2. Lavarsi con acqua tiepida ed evitare lavaggi frequenti (massimo 2 docce al giorno).
  3. Tamponare delicatamente la derma, senza sfregarla.
  4. Tagliarsi le unghie per evitare lesioni da grattamento che posso complicarsi esponendo la cute ad ulteriori irritazioni o possibili infezioni.
  5. Bere molta acqua per mantenere la pelle ben idratata.
  6. Evitare gli sbalzi di temperatura e l’esposizione a temperature troppo calde o fredde.
  7. Evitare cibi allergenizzanti e/o ricchi di istamina come dolci, fragole, pesche, noci e frutta secca, secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile, crostacei, &#;

A ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore della Tiziana Bruno, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le credo che l'analisi accurata guidi le decisioni e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di domandare il parere del proprio dottore anteriormente di mettere in pratica qualsiasi raccomandazione od indicazione riportata.


Prurito cutaneo: cause e rimedi

Introduzione

La pelle pruriginosa è una condizione sgradevole e irritante, che genera fastidio e fa venire voglia di grattarsi. In molti casi, il pruritocutaneo è favorito dalla pelle secca, che è tipica delle persone anziane, ma non si tratta dell'unica motivo di questa problematica. A seconda della causa del prurito, la pelle può apparire normale, arrossata, ruvida o irregolare; graffi ripetuti possono anche causare aree spesse in rilievo che potrebbero sanguinare o infettarsi. Per migliorare la condizione, è utile ricorrere a rimedi specifici.

Da che oggetto può dipendere

Nella maggior parte dei casi, il prurito cutaneo è legato a disturbi che riguardano la derma, ma può stare anche uno dei campanelli di allarme di altre patologie. Ecco le cause più comuni.

Xerosi

Il prurito è un sintomo parecchio comune nell'anziano, pressoche sempre dovuto a una secchezza eccessiva della cute, chiamata xerosi. Il disturbo è acuito dal freddo, da una scarsa umidità ambientale o da lavaggi troppo frequenti. Analogo a questo è il prurito "invernale", che può colpire anche i giovani per l'azione combinata del freddo e dei bagno-schiuma comuni (o delle saponette), troppo sgrassanti per le cuti sensibili. Bisogna ricordare che nell'anziano il prurito può anche accompagnare una malattia internistica, che insufficienza renale o epatica, oppure può rappresentare la spia di un tumore misconosciuto.

 

Come intervenire

Il prurito dovuto alla derma secca è facilmente risolvibile con l'applicazione di una crema idratante. Può stare utile anche prediligere detergenti meno aggressivi e aggiungere emollienti oleosi all'acqua del bagno.

Dermatite atopica

Il prurito cutaneo può essere legato alla dermatite atopica, una malattia infiammatoria della pelle di tipo allergico, che rende la cute stessa maggiormente delicato, permeabile, irritabile. Nei periodi di riacutizzazione, la pelle della zona interessata si presenta particolarmente secca, arrossata e ispessita e la essere umano avverte un prurito solitamente intenso, con importanti ripercussioni sulla qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese. In fase acuta, si formano anche piccole vescicole che, rompendosi in seguito al grattamento, danno luogo a piccole erosioni, da cui fuoriesce siero e che successivamente si ricoprono di crosticine.

 

Come intervenire

Occorre innanzitutto contrastare la secchezza cutanea e l'infiammazione: qui perché la in precedenza cura consiste nell'utilizzodi prodotti altamente idranti ed emollienti. Per combattere i sintomi locali sono utili poi le creme e gli unguenti a base di corticosteroidi e di immunomodulatori, che riducono le lesioni, migliorano il prurito e scongiurano un peggioramento. In caso di sovrainfezione vanno usati anche dei farmaci antibiotici. Possono esistere utili anche i bagni nell'acqua termale.

Orticaria

Si tratta di una delle cause più tipiche di prurito cutaneo. L'orticariaè una risposta che coinvolge i piccoli vasi sanguigni della cute, dilatandoli, scatenata dall'esposizione ad agenti verso cui si è allergici o intolleranti, in che modo farmaci, cibi, additivi, coloranti eccetera. Si manifesta con la comparsa di pomfi pruriginosi, piccole aree lisce leggermente rilevate, di colore variabile dal bianco al rosa- rosso, che possono assumere varie forme e dimensioni. Il prurito è sempre presente e spesso molto intenso, aumenta in maniera significativa in ambienti molto riscaldati e a contatto con indumenti pesanti.

 

Come intervenire

Per curare l'orticaria è necessario eliminare le cause all'origine della malattia. Per diminuire il prurito, invece, si può applicare sull'area interessata un blando emolliente cutaneo (per dimostrazione a base di oli) o un unguento contenentementolo e fenolo: questi prodotti, infatti, hanno attivita lenitiva e favoriscono la vasocostrizione. Anche i bagni freddi-tiepidi e gli impacchi freddi possono possedere effetti simili e attenuare i fastidi. Se il prurito è incontrollabile, il medico può prescrivere degli antistaminici per bocca.

Eritema solare

Il prurito può derivare anche dall'eccessiva esposizione solare. Allorche si esagera con la tintarella e magari non si usano le adeguate protezioni, infatti, ci si può scottare o procurare un eritema solare: di conseguenza, la cute diventa rossa, calda, fragile, può offrire prurito e può ricoprirsi di macchie e bolle dolenti e altrettanto pruriginose.

 

Come intervenire

Per combattere il prurito e i sintomi fastidiosi e allo stesso secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello favorire la guarigione, si può applicare sulla zona una pomata all'ossido di zinco per qualche giorno. In partecipazione di numerose bolle, il medico può prescrivere una pomata a base di cortisone e antibiotici da prendere per bocca. Nei casi più seri, si possono anche effettuare delle medicazioni con pomate medicate, in ambulatorio o in ospedale (si trattano le scottature pressoche come un'ustione).

Dermatite da contatto

Specie se il prurito è associato a eritema, papule e vescicole, alla sua origine può esserci una dermatite da contatto, manifestazione di tipo cutaneo scatenata dal contatto con sostanze riconosciute in che modo estranee dall'organismo. Possono essere di genere irritativo oppure di tipo allergico.

 

Come intervenire

Per risolvere il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita alla radice, è necessario evitare, se possibile, il legame con la sostanza responsabile. Per assistere rossori, gonfiori e prurito della cute, sono utili le pomate con cortisone, che vengono prescritte dal medico e vanno utilizzate per alcuni giorni. Se è presente un forte prurito si possono assumere anche degli antistaminici per bocca.

Prurito cutaneo, quando dipende da malattie sistemiche

Il prurito cutaneo può essere legato anche ad altri disturbi e malattie della pelle, come punture di insetto, scabbia, micosi, herpes. Tuttavia, in alcuni casi, più rari, può essere un campanello di allarme di altre patologie, come:

  • malattie del fegato: il prurito potrebbe esistere un sintomo di malattie come cirrosi epatica, alcune epatiti, patologie che ostruiscono il deflusso della bile dal fegato all'intestino, colestasi (ristagno di bile nella colecisti);
  • anemia: la essere umano anemica può possedere un colorito pallido, difficoltà respiratorie, inappetenza e anche percezione di prurito generalizzato;
  • linfomi: si tratta di tumori che originano nel sistema linfatico, il sistema che protegge l'organismo dagli attacchi esterni. In molti casi il linfoma è accompagnato da prurito generalizzato e inspiegabile e sudorazione profusa notturna;
  • diabete: la diminuita secrezione sebacea tipica di questa malattia può aumentare la secchezza cutanea e il rischio di prurito cutaneo;
  • ansia e stress: il prurito è una delle problematiche psicosomatiche più comuni, derivare cioè da disagi di ritengo che la natura sia la nostra casa comune psicologica;
  • malattie renali: il prurito può stare una delle manifestazioni di una disturbo ai reni, in che modo il rene policistico e la nefrite;
  • malattie della tiroide: anche l'ipotiroidismo e l'ipertiroidismo possono causare un prurito diffuso;
  • malattie neurologiche: le patologie a carico del ritengo che il sistema possa essere migliorato nervoso, come la sclerosi multipla, possono associarsi a irritazione cutanea e conseguente prurito.

Anche la gravidanza può aumentare il rischio di prurito cutaneo.

A volte il prurito può stare causato anche dal sudore.

Cosa significa allorche si manifesta un prurito ai capezzoli.

Consigli utili

Ecco alcuni suggerimenti di massima per attenuare il prurito cutaneo:

  • aggiungere all'acqua del toilette un po' di amido di riso, che ha attivita lenitiva e rinfrescante, per cui apporta sollievo;
  • usare saponi e detergenti delicati e non aggressivi, che non facciano troppa schiuma;
  • per lavarsi scegliere l'acqua tiepida a quella calda, più aggressiva;
  • alla fine del lavaggio, asciugare con cura la derma, tamponandola delicatamente con un asciugamano morbido e non strofinandola;
  • applicare creme idratanti ed emollienti, se indispensabile chiedendo consiglio a un dermatologo;
  • evitare di usare gli ammorbidenti per lavare i capi, perché possono risultare irritanti. Utilizzare detersivi delicati e ipoallergenici.

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