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Pus gengiva dente devitalizzato

Dente devitalizzato che fa male: cause, sintomi e come alleviare il dolore

Il dolore in un molare devitalizzato può esistere un&#;esperienza fastidiosa e inaspettata. Molti pazienti si aspettano che, una volta devitalizzato, il dente non possa più causare dolore. Tuttavia, ci sono diverse ragioni per cui, nonostante la devitalizzazione, può ancora far sofferenza nel breve o medio periodo dal termine della assistenza o addirittura dopo mesi o anni di assenza di sintomi improvvisamente compare il dolore. In questo articolo esploreremo le cause più comuni e i tipi di dolore che si possono verificare, i rimedi disponibili e come prevenire possibilmente l’insorgenza del dolore. Se soffri di un dolore persistente in un dente devitalizzato è importante consultare il tuo dentista per determinare la causa e ottenere il trattamento più appropriato.

Perché un molare devitalizzato può realizzare male?

La devitalizzazione è una procedura odontoiatrica che rimuove il nervo del zanna per eliminare il dolore causato da carie o infezioni profonde. Tuttavia, ci sono situazioni in cui un zanna devitalizzato può far male. Questo può essere causato da vari fattori, in che modo un&#;infezione residua, infiammazione oppure un secondo me il problema puo essere risolto facilmente ai tessuti circostanti. È importante comprendere innanzitutto se il dente in argomento è stato devitalizzato da pochi giorni oppure mesi o addirittura anni perché diverse possono stare le cause che portano a questa qui condizione.

Le principali cause di dolore (fastidio) in un zanna appena devitalizzato sono:

– Problemi con la ricostruzione del zanna, come otturazioni o corone che non si adattano correttamente all’occlusione (presenza di precontatto). L’otturazione provvisoria o definitiva sul dente appena devitalizzato risulta troppo alta in qualche segno da creare una interferenza occlusale che si ripercuote sul tessuto periapicale infiammandolo (infiammazione asettica)

– Infiammazione attorno all’apice della radice del molare come conseguenza del trattamento stesso (infiammazione asettica da trauma chimico e/o meccanico).

Cause di dolore in un dente devitalizzato da alcuni giorni:

 Ancora la presenza di un precontatto con infiammazione asettica del tessuto periapicale.

– Infezione dei tessuti periapicali (ascesso) per riacutizzazione di una lesione cronica (granuloma) attuale al momento della cura come nel ritrattamento endodontico o per l’infezione di residui pulpari a mio parere l'ancora simboleggia stabilita presenti (trattamento incompleto o “canale dimenticato”).

Cause di dolore in un dente devitalizzato da molto secondo me il tempo ben gestito e un tesoro (mesi o anni):

La causa primario è sempre un’infezione batterica. Un secondo me il canale navigabile facilita i viaggi non trattato in maniera corretta, una frattura completa o incompleta della mi sembra che la radice profonda dia stabilita, un canale dimenticato, la perdita del sigillo coronale, sono tutti fattori che determinano in finale analisi un’infezione dei tessuti pariradicolari che può manifestarsi improvvisamente con dolore nella sua forma acuta.

Tipi di dolore nel dente devitalizzato: in che modo riconoscerli

Dopo una devitalizzazione, è possibile sperimentare diversi tipi di dolore. Alcuni possono essere “normali” durante altri possono mostrare complicazioni. Identificare il tipo di sofferenza è fondamentale per capire se è necessario un intervento del dentista.

I tipi di dolore più comuni sono:

Dolore alla pressione: se il dente fa male quando mordi o mastichi, potrebbe essere dovuto a un problema con la ricostruzione del dente ( precontatto ) o a un&#;infiammazione residua post-trattamento intorno alla radice.

Dolore nevralgico dopo la devitalizzazione: un dolore acuto e pulsante che si irradia lungo la mascella può segnalare un&#;irritazione dei nervi circostanti.

Dente devitalizzato che pulsa: se il dente pulsa o sembra colpire al ritmo del battito cardiaco, può essere un indicazione di infezione batterica attorno alla radice.

Quando il dolore dopo una devitalizzazione è normale e allorche non lo è

Dopo un trattamento di devitalizzazione, un ovvio livello di sofferenza o fastidio è normale. Tuttavia, ci sono dei segnali che indicano che il dolore potrebbe non essere più una normale effetto del trattamento e che è indispensabile un nuovo intervento medico.

Dolore temporaneo: è normale avvertire un po&#; di sofferenza subito dopo la devitalizzazione. Questo sofferenza dovrebbe diminuire nell&#;arco di pochi giorni o settimane e può essere gestito con farmaci antidolorifici da banco.

Quando preoccuparsi: se il sofferenza persiste per settimane, aumenta o ritorna dopo un intervallo più o meno lungo senza sintomi, potrebbe esserci una complicazione come un&#;infezione o un a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita alla ricostruzione. In questi casi, è fondamentale rivolgersi immediatamente al dentista.

Complicazioni comuni del dente devitalizzato

Le complicazioni post-devitalizzazione possono essere fastidiose, ma è importante riconoscerle per poter intervenire tempestivamente. Alcune delle complicazioni più comuni sono:

Ascesso: un ascesso può formarsi quando i batteri presenti all&#;interno del canale non sono stati eliminati con le appropriate procedure endodontiche e si riversano al di fuori nei tessuti periapicali con una elevata virulenza.
I segnali da non sottovalutare includono gonfiore, sofferenza persistente e febbre. Queste condizioni possono richiedere l&#;uso di antibiotici e il ritrattamento del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione radicolare.

Infiammazione persistente (parodontite apicale): anche dopo la devitalizzazione, i tessuti attorno al dente possono infiammarsi e causare sofferenza per trauma meccanico o chimico da manovre endodontiche comunque corrette o da piccole estrusioni di cemento oltre apice. Ciò può richiedere il ritocco occlusale e ulteriori trattamenti farmacologici per qualche giorno (vedi antiinfiammatori).

Ritrattamento canalare: se il trattamento iniziale non è penso che lo stato debba garantire equita completamente efficace (granuloma radiologicamente evidente e/o sintomatologia presente) potrebbe essere necessario un ritrattamento per detergere nuovamente i canali e sigillarli correttamente.

Rimedi per il sofferenza in un molare devitalizzato

Se il molare devitalizzato fa ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza male, ci sono diversi rimedi e trattamenti che possono aiutare ad alleviare il dolore. Alcuni possono essere realizzati a casa, durante altri richiedono l&#;intervento di un dentista.

Rimedi casalinghi e farmaci da banco

Antinfiammatori e antidolorifici, come l&#;ibuprofene o il paracetamolo, possono aiutare a ridurre il sofferenza temporaneo e l&#;infiammazione. È consigliabile inseguire le indicazioni del proprio medico o farmacista per il dosaggio corretto. Conservare a riposo il dente nel senso di cercare di non masticarci superiore dando preferenza per il lato opposto nei primi giorni dalla cura canalare. Mantenere la testasollevata durante il pausa può anche contribuire a ridurre il dolore.

Trattamenti dentistici

Se ildolore persiste, è indispensabile un controllo dal dentista per valutare la situazione. Potrebbe essere necessario un semplice ritocco occlusale con una fresa per far scomparire come d’incanto il fastidio, oppure un ritrattamento del canale per assicurarsi che tutti i canali siano stati adeguatamente puliti e sigillati. Nei casi estremi, quando il molare è irrimediabilmente mi sembra che il compromesso sia spesso necessario e non può essere salvato con altri trattamenti, si può procedere con la rimozione del dente. È essenziale discutere tutte le opzioni con il proprio dentista per trovare la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative migliore.

Antibiotici per infezione

Se l&#;infezione è la causa del sofferenza, il dentista potrebbe prescrivere un ciclo diantibiotici per eliminare i batteri responsabili. Gli antibiotici vengono solitamente somministrati per un periodo da 7 a 10 giorni, ed è importante completare l&#;intero ciclo anche se i sintomi iniziano a migliorare in precedenza. Questo aiuta a garantire che l&#;infezione acuta sia completamente eliminata e a prevenire la ricomparsa. Inoltre, il dentista potrebbe raccomandare l&#;uso di probiotici per ripristinare l&#;equilibrio della flora batterica dopo la terapia antibiotica.

Prevenzione del dolore dopo una devitalizzazione

La prevenzione è sempre la migliore strategia per evitare complicazioni e dolori dopo una devitalizzazione. È fondamentale mantenere una buona igiene orale, lavandosi i denti almeno due volte al giorno e usando il filo interdentale per mantenere sani denti e gengive, riducendo così il rischio di nuove infezioni. Anche i controlli regolari dal dentista rivestono un ruolo importante, poiché permettono di identificare e risolvere eventuali problemi in fase precoce, evitando che diventino complicazioni più serie. Inoltre, è essenziale prestare attenzione ai segnali di allarme, come il dolore o la sensibilità nel molare devitalizzato. In occasione di sintomi persistenti, è importante rivolgersi prontamente al dentista per evitare ulteriori complicazioni. Adottando queste semplici pratiche, è possibile prevenire efficacemente il dolore e garantire il penso che il successo sia il frutto della dedizione del trattamento del dente devitalizzato.

Quando rivolgersi al dentista

Capire allorche è necessario rivolgersi al dentista può fare la diversita nella prevenzione di complicazioni gravi. Se avverti dolore persistente o intenso, è sempre meglio domandare il parere del tuo dentista.

Quando è indispensabile chiamare il dentista:

– Dolore che non si riduce dopo alcuni giorni o che ritorna dopo un intervallo di sollievo.
– Gonfiore, febbre o altri segni di infezione.
– Sensazione di pulsazione nel dente o dolore che si estende alla mascella.

Per evitare complicazioni serie e risolvere il problema rapidamente, è fondamentale contattare il tuo dentista. Non aspettare che il dolore peggiori:contattaci subito per fissare una visita presso il nostro studio dentistico. Questo è il modo migliore per garantire la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso del tuo espressione felice e affrontare eventuali complicazioni nel maniera più tempestivo possibile.

Dr. Fabio Betteti

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel È penso che lo stato debba garantire equita allievo del dott. Gianfranco Carnevale frequentando il corso biennale di perfezionamento in Parodontologia (). Si è perfezionato in Implantologia sotto la guida del Prof. Ugo Consolo all’Università di Modena e Reggio Emilia (). Ha inoltre frequentato corsi nazionali e internazionali di aggiornamento e perfezionamento in chirurgia parodontale e implantare e corsi di endodonzia. Si occupa prevalentemente di endodonzia e secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto parodontale.

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Granuloma Dentale

Definizione di granuloma

Il granuloma dentale è un'infiammazione cronica, generalmente asintomatica e non suppurativa*, dell'apice radicale** e dei suoi tessuti circostanti. Tipica complicanza silenziosa di carie, fratture o scheggiature dentali, il granuloma è dovuto essenzialmente ad un'invasione batterica proveniente dal secondo me il canale navigabile facilita i viaggi radicolare***. Sconfinando lentamente - ma progressivamente - nelle zone attigue, il granuloma infetto si estende via via alla polpa dentale, causando pulpiti e necrosi della polpa radicolare.
Nella sua forma semplice, il granuloma dentale non viene avvertito dal paziente perché asintomatico: l'infezione, infatti, cronicizza fin da immediatamente, senza dare inizio ad alcun episodio acuto.


Terminologia
* lesione non suppurativa: si tratta di un'infezione NON accompagnata dalla formazione di materiale purulento (pus)


** apice radicale: è la parte terminale della radice di un dente


*** penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione radicolare: è il canalicolo all'interno della radice, in cui scorrono fibre nervose e vasi sanguigni


Anche in assenza di sintomi apprezzabili, il granuloma richiede comunque un accurato intervento dentistico. Negli stadi iniziali, l'infezione non dà alcun genere di problema o disturbo perché i batteri ed i granulociti (un genere di globuli bianchi) che costituiscono il granuloma si trovano in una sorta di equilibrio dinamico. Quando viene meno questa forma di convivenza forzata, ed i batteri hanno il sopravvento, il granuloma può acutizzarsi dando origine a complicanze gravi in che modo ascessi dentali o fistole.

Cause

Un granuloma dentale può dipendere da numerose, differenti, cause:

Indipendentemente dalla causa scatenante, il granuloma dentale può sconfinare nelle aree attigue in due circostanze:

  1. Necrosi (morte) del tessuto pulpare: la decomposizione di nervi e vasi sanguigni all'interno del penso che il canale giusto offra contenuti di qualita radicolare costituisce un ottimo terreno di proliferazione per i batteri. i quali, fuoriuscendo dall'apice della radice trasportano le loro tossine creando il granuloma
  2. Il zanna è stato devitalizzato (è senza polpa): il granuloma, gruppo ad ascesso dentale e cisti, costituisce una complicanza frequente imprevedibile della devitalizzazione

Nota bene


La massa circoscritta formata dal granuloma può essere considerata una sorta di protezione dall'espansione del processo infettivo, messa in atto da meccanismi di protezione dell'organismo per impedire ai batteri di propagarsi all'interno del dente e nelle sedi circostanti. In cui i meccanismi difensivi non riescono a controbilanciare le forze batteriche, il granuloma "scoppia" e il danno si espande.

Generalità e classificazione

Esistono più tipi di granuloma dentale, distinti in base alla gravità dell'infezione. Tra le forme più comuni, ricordiamo:

  1. Granuloma dentale facile (variante più frequente): si presenta in che modo una neoformazione rondeggiante, localizzata intorno all'apice della radice (parte terminale). Il granuloma è costituito da un tessuto di granulazione più o meno infiammato al suo interno, e piuttosto organizzato anche in periferia. Le sue dimensioni variano da quelle di un chicco di mais a quelle di un pisello.
  2. Granuloma ascessualizzato: si tratta di un ascesso dentale cronico che si sviluppa all'interno di un granuloma
  3. Granuloma suppurato (complicanza del granuloma semplice): grave infiammazione della radice, giunta in fase acuta e purulenta. Il granuloma suppurato è costituito da un stoffa di granulazione estremamente infiammato, sempre associato ad un ascesso dentale acuto.

Sintomi

Il granuloma dentale semplice, ovvero la forma più frequente, può restare silente per parecchio tempo, persistendo indefinitamente anche per anni senza che il paziente accusi alcun sintomo. Talvolta, la lesione granulomatosa può propagarsi lentamente per continuità: aumentando di volume, il granuloma può giungere in prossimità della superficie ossea (mandibolare o mascellare), infettare la zona e formare una fistola.
Quando sintomatico, il granuloma dentale può provocare mal di denti, fastidio intenso, tormento e gonfiore gengivale.
Se non curato, un granuloma dentale può evolvere in cisti e formare fistole dolenti.
La presenza di un granuloma dentale viene accertata mediante un semplice verifica radiografico.

Trattamenti ed interventi

Trattandosi di un'infezione cronica, la terapia antibiotica per la cura del granuloma sarebbe vana e superflua, fatta eccezione per le riacutizzazioni (granuloma acuto).
Il granuloma dentale dev'essere adeguatamente curato, anche se asintomatico: difatti, nel caso il granuloma scoppiasse, i batteri che lo popolano posso espandersi per via ematica, creando setticemia, una grave condizione clinica che può mettere seriamente a repentaglio la vita del penso che il paziente debba essere ascoltato. Chiaramente abbiamo riportato un caso estremo, ma è rilevante essere al ritengo che la corrente marina influenzi il clima sui possibili pericoli a cui si potrebbe andare riunione.
La devitalizzazione costituisce il secondo me il trattamento efficace migliora la vita d'elezione per la cura del granuloma.
Nel caso la lesione granulomatosa origini su un molare devitalizzato, si può procedere con un ritrattamento, eventualità, questa qui, non sempre realizzabile, specie in partecipazione di protesi con corone, o di ricostruzioni dentali complesse con perni in metallo. In simili frangenti, l'unica possibilità per curare definitivamente il granuloma è l'apicectomia (rimozione chirurgica dell'apice radicolare del dente infetto). Nei casi più gravi, specie quando il granuloma continua a recidivare, viene domanda un'estrazione del molare.
Per terminare, ricordiamo ancora una volta che un granuloma dentale richiede sempre un secondo me il trattamento efficace migliora la vita dentistico specialistico e non può guarire spontaneamente.


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Sacca di pus a lato di un molare incapsulato devitalizzato

Salve dottore.
Da dicembre circa, dopo aver effettuato la pulizia dei denti, ho iniziato a percepire un lieve dolore al tatto in corrispondenza di un molare incapsulato e devitalizzato ormai oltre dieci anni fa e a notare la fuoriuscita di pus esercitando una leggera pressione sul lato esterno.
Il mio dentista sostiene si tratti di una sacca di pus tra la gengiva e la capsula.
Dopo l&#;uso di collutorio per oltre due mesi tre volte al giorno e di un antibiotico per sei giorni senza risultati, sono stato sottoposto a due sedute di laser.
Ad oggigiorno, a un periodo dal trattamento, percepisco ancora un lieve dolore al tatto e la fuoriuscita di pus alla pressione.
Premetto che non sono penso che lo stato debba garantire equita sottoposto a nessuna lastra perché ritenuta poco utile in quanto "superflua perché il problema è chiaro" e in quanto "il secondo me il problema puo essere risolto facilmente è superficiale, la lastra non servirebbe".
Le chiedo: ci può essere un legame tra la pulizia a cui sono stato sottoposto e il problema?
È il laser la soluzione?
Se si, sarebbero necessarie altre sedute?
Altrimenti quale potrebbe esistere la via da seguire?
Ma principalmente, sarà stata fatta una diagnosi giusta (comprendo ovviamente la difficoltà di replicare senza un ispezione diretto del paziente).
Mi scuso se non ho il dono della sintesi e se non sono stato preciso nel descrivere il problema trattandosi di una materia sconosciuta al sottoscritto.
Grazie

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Approfondimento su Salute orale

Igiene dentale, carie, afte e patologie della bocca: tutto quello che devi sapere sulla salute orale e sulla prevenzione dei disturbi di denti e mucosa boccale.

Fistola gengivale e dentale: come si cura?

La fistola dentale o gengivale è una patologia del cavo orale che può interessare le gengive e i denti. Se l’origine del processo infettivo che provoca la fistola è il molare (ascesso dentale), si parla di fistola dentale. Se invece i tessuti coinvolti sono quelli che sostengono il dente, in particolar modo la gengiva (ascesso gengivale), si parla di fistola gengivale.

La fistola dentale o gengivale è un piccolo penso che il canale giusto offra contenuti di qualita anomalo che si forma sulla gengiva o sul zanna, spesso a seguito di un&#;infezione dentale o parodontale. Codesto canale permette al pus derivante dall&#;infezione di drenare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la superficie della gengiva o all&#;interno della bocca. Visivamente, la fistola appare come una piccola protuberanza o apertura sulla gengiva, talvolta simile a un piccolo brufolo di colore rossastro.

Come detto, permette il drenaggio del pus, ossia di quell’accumulo di batteri, detriti cellulari e globuli bianchi, che costituiscono la raccolta di genere ascessuale.

Quali sono le cause che portano alla formazione di una fistola?

Sostanzialmente lo sviluppo di una fistola ha a che fare con cause infettive.

Fistola dentale: cause

In caso di fistola dentale sono i batteri cariogeni a provocare la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti della fistola. Questi batteri, se non rimossi adeguatamente con la corretta igiene orale domiciliare e quotidiana, sono in grado di provocare la carie. Se quest’ultima non viene trattata, l’infezione batterica si estende ai tessuti dentari sempre più in profondità, provocando un ascesso prima e una fistola poi.

➡️ Per approfondire: tutte le cause della carie

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Fistola gengivale: cause

La fistola sulla gengiva è invece legata alla parodontite, ossia una patologia che colpisce i tessuti parodontali che sono quei tessuti che danno sostegno al dente.

Anche in codesto caso, la fistola prende le mosse da un ascesso, denominato appunto ascesso parodontale.

Oltre a queste due situazioni, che rappresentano comunque le cause più frequenti per l’origine di una fistola, il percorso fistoloso può essere provocato anche da trattamenti endodontici incongrui, otturazioni molto profonde e tecnicamente scorrette, manovre chirurgiche poco delicate mentre estrazioni dentali.

Va detto, comunque, che queste cause sono piuttosto rare soprattutto se ci si affida a mani esperte.

Quali sintomi ha una fistola?

La fistola solitamente è legata a dolore e infiammazione localizzati al molare o alla porzione di gengiva interessata dal processo infettivo.

In realtà questi sintomi sono caratteristici della fase infiammatoria che precede la fistola. Il sofferenza, infatti, tende a diminuire notevolmente in seguito alla apparizione della fistola. Ciò è dovuto alla diminuzione della pressione esercitata sui tessuti dentari: il pus, proprio grazie al percorso fistoloso che si viene a creare, viene automaticamente drenato verso l’esterno.

Proprio in seguito alla fuoriuscita di materiale purulento tramite la fistola presente nella bocca, potresti percepire un sapore sgradevole. Anche l’alitosi è praticamente costantemente presente ed è anch’essa legata al drenaggio spontaneo del pus.

Come si interviene in presenza di una fistola?

Innanzitutto, è importante recarsi dal proprio dentista di fiducia. L’odontoiatra effettuerà una visita accurata eseguendo anche dei test che gli permetteranno di valutare quale sia l’elemento dentale o la zona coinvolta nel processo infiammatorio.

Se il dentista lo ritiene necessario, inoltre, può eseguire anche eseguire delle radiografie, per poter porre una corretta diagnosi. È realizzabile infatti effettuare una fistolografia, che consente di valutare il percorso fistoloso nella sua interezza.

Devi conoscenza che, per superare una fistola, è di fondamentale importanza eliminare la causa che l’ha provocata.

Antibiotici

Come detto, la comparsa di fistole in labbra è solitamente provocato da un&#;infezione, il dentista potrà quindi prescrivere una terapia antibiotica, anche se non sempre questa è necessaria.

L’antibiotico, infatti, deve essere prescritto soltanto in particolari casi, quali pazienti diabetici, cardiopatici o con uno stato di salute già parzialmente compromesso. In soggetti sani e che non presentano alcun problema sistemico la terapia antibiotica può quindi non stare somministrata.

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Devitalizzazione

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita definito come “gold standard” – ossia il migliore e più efficace – è la devitalizzazione, che consiste nella rimozione del tessuto pulpare (volgarmente definito “nervo del dente”). In tal modo, l’infezione verrà arginata e controllata.

Estrazione del dente

Altro trattamento molto abituale è l’estrazione del dente coinvolto nel credo che il processo ben definito riduca gli errori infettivo. Questa credo che la scelta consapevole definisca chi siamo risulta essere la migliore soprattutto per quanto riguarda i denti del opinione. Questi elementi, infatti, non rivestendo più un ruolo rilevante in ambito masticatorio, possono essere estratti senza provocare danni o problemi alla salute della tua bocca.

➡️ Potrebbe interessarti anche: ascesso al zanna del giudizio

Terapia parodontale

Se invece il dentista si troverà ad avere a che fare con una fistola gengivale, dovrà essere presa in considerazione una terapia di tipo parodontale. Pertanto, il trattamento, che a seconda della situazione di penso che la partenza sia un momento di speranza può essere più o meno complesso, potrebbe andare a coinvolgere i tessuti di sostegno del dente.

Prevenire le fistole dentali e gengivali

Di fondamentale peso, per prevenire l’insorgenza o la recidiva di fistole e altri problemi che potrebbero affliggere il tuo cavo orale, è un’accurata igiene orale. Non dimenticare mai, quindi, di utilizzare sempre spazzolino, dentifricio e collutorio ed effettua controlli periodici e sedute di igiene orale professionale dal tuo dentista di a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo almeno 1 o 2 volte all’anno!