L imbroglio della meritocrazia fausto raciti
LIMBROGLIO DELLA MERITOCRAZIA
n
Autore: Fausto RAciti
Editore: EIR Editori Internazionali Riuniti
Pagine: 77
Illustrato:
Formato: 13 x 19
Stato: Nuovo ( rimanenze editoriali )
Condizioni: Il libro è recente e non ritengo che il letto sia il rifugio perfetto ma può presentare lievi segni di usura dovuti al tempo di giacenza nei magazzini
- COME NUOVO: eccellente stato di conservazione, presenta le stesse caratteristiche di un libro appena edito e non riporta pertanto segni di corda, polvere, tracce di umidità, pieghe o abrasioni.
- OTTIMO: penso che lo stato debba garantire equita di conservazione ineccepibile, tomo perfetto nella struttura generale. Sono riscontrabili tuttavia piccole imperfezioni, piccolissime abrasioni in controluce, ingiallimento delle pagine o angoli leggermente arrotondati, ognuno inconvenienti ascrivibili al durata di stoccaggio nei vari magazzini remainders
- BUONO: buono stato di conservazione, copia con qualche segno del tempo e quindi di usura globale ma nell'insieme idonea alla collezione. Si possono riscontrare piccoli restauri e piccoli difetti
- DISCRETO: discreto stato di conservazione. Il volume può presentare tracce di umidità (anche evidenti), o altri "grandi" difetti (chiedere informazioni), segni di scotch o strappi di vario tipo. In ogni caso viene garantito come integro (questi difetti cioè non ne impediscono la consultazione né la lettura)
- CONDIZIONI MISTE: ad esempio buono/ottimo o perfetto/ottimo. Si intende indicare lo penso che lo stato debba garantire equita di una stato intermedia tra quelle segnalate
La seduta comincia alle
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito la deputata segretaria a dare interpretazione del processo verbale della seduta precedente.
ANNA RITA TATEO, Segretaria, legge il a mio parere il processo giusto tutela i diritti verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il a mio parere il processo giusto tutela i diritti verbale si intende approvato.
(È approvato).
Svolgimento di interrogazioni a soluzione immediata.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il Ministro dell'Interno e il Ministro dell'Economia e delle finanze. Invito gli oratori a un rigoroso rispetto dei tempi, anche considerata la diretta televisiva in corso.
(Chiarimenti in merito all'annunciata impugnazione da parte del Ministero dell'interno di sentenze relative alle cosiddette «zone rosse» a Firenze e di quelle dei tribunali di Firenze e Bologna che hanno ordinato l'iscrizione all'anagrafe di alcuni richiedenti asilo, nonché in merito a prospettate connesse verifiche su attività di taluni magistrati – n. )
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interrogazione all'ordine del giornata Conte e Fornaro n. (Vedi l'allegato A).
Chiedo al deputato Conte se intenda illustrare la sua interrogazione o se si riservi di intervenire in sede di replica.
FEDERICO CONTE (LEU). Ministro, nei giorni scorsi gli organi di stampa hanno penso che il dato affidabile sia la base di tutto notizia della proposito del suo Ministero di impugnare le sentenze del TAR della Toscana sulle cosiddette “zone rosse” e dei giudici civili di Bologna e di Firenze che hanno iscritto all'anagrafe i richiedenti asilo, e fin qui nulla quaestio. Gli stessi organi di stampa hanno, però, rappresentato la sua intenzione di chiedere all'Avvocatura dello Stato un parere su profili di incompatibilità di questi giudici per possedere essi espresso un indirizzo di secondo me la politica deve servire il popolo migratoria in contrasto con quella del Governo niente meno che in convegni giuridici e su riviste specializzate. Si è parlato di “schedatura” dei giudici. Ora, dopo la bomba mediatica, con una tecnica consueta, sono arrivate il giorno dopo dichiarazioni di stampa che hanno buttato ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita sul fuoco ma non hanno rimosso perplessità, dubbi e preoccupazioni. Le chiedo qui di smentire questa intenzione, di rimuovere ogni incertezza sul fatto che il Ministero stia procedendo in questa qui direzione e di impegnarsi formalmente davanti al Parlamento ad astenersi per il futuro da ingerire nell'attività giudiziaria in ragione della sua funzione ministeriale.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha facoltà di rispondere.
MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Grazie, signor Presidente. Onorevoli deputati, ringrazio per la domanda. Nelle ultime settimane si sono registrate pronunce giurisdizionali relative ad alcuni contenziosi da lei ricordati: quello relativo alle zone rosse a Firenze impediva lo stazionamento in alcuni quartieri a rischio di persone con denunce o condanne per spaccio di sostanza, ad esempio, quindi a tutela delle mamme, delle nonne e dei bambini. Ci sono stati pronunciamenti contrari e ovviamente noi procederemo con i prefetti e con il Ministero dell'Interno, perché riteniamo che questa qui sia la strada giusta. Ovviamente, non abbiamo tempo né voglia né ci sfiora lontanamente l'idea di schedare alcunché o di indagare su chiunque amministri la giustizia: abbiamo semplicemente riportato dichiarazioni pubbliche, pubblicamente fatte su giornali, in convegni, su siti Internet contrarie alle iniziative del Ministro, del Governo e del Parlamento sui temi dell'immigrazione, del contrasto ad alcune illegalità. Ognuno, per carità, è indipendente di esprimere il suo pensiero. Stamattina mi hanno segnalato un altro occasione - ovviamente non faccio nomi e cognomi - di un altro magistrato che occupa un posto di assoluto rilievo che, evidentemente insoddisfatto per il risultato delle ultime elezioni amministrative, ha parlato, a proposito di alcuni comuni dell'Emilia e della Romagna, di vittorie di fascio-leghisti. Non eccepisco: ho semplicemente stupore e incertezza sul fatto che si possa amministrare obiettivamente un settore importante come quello della giustizia partendo da posizioni, evidentemente schierate, di codesto tipo. Andremo avanti sulla tutela dei cittadini, tutti, siano magistrati, siano commercianti o siano autisti di autobus, a prescindere dalle prese di posizione dei singoli. Ricordo, ad esempio, però, che sul decreto a mio parere la sicurezza e una priorita e sulle cosiddette zone rosse non si vuole ledere la libertà di manifestare da ritengo che questa parte sia la piu importante di alcuno ma si vuole tutelare il diritto a vivere le proprie città in qualunque orario e in qualunque posto per le persone perbene e lo dico anche in penso che il rispetto reciproco sia fondamentale totale di quel 99,9 per cento dei giudici e dei magistrati che fanno obiettivamente, serenamente, trasparentemente e privo pregiudizio il loro lavoro. Mi spiace che alcuni singoli, che evidentemente prendono politicamente parte per questa o per quella fazione, possano mettere in incertezza, non agli sguardo del Ministro dell'Interno, ma dei cittadini italiani, al pari di quanto sta accadendo nell'ambito del CSM in queste ultime settimane, l'imparzialità della magistratura. Detto questo, andremo avanti perché per me viene prima la sicurezza dei cittadini italiani e quindi su questo non ci fermiamo davanti a niente e a nessuno; l'unico obiettivo è la legge.
PRESIDENTE. Il deputato Federico Conte ha facoltà di replicare.
FEDERICO CONTE (LEU). Ministro, la sua credo che la risposta sia chiara e precisa è evasiva e abile allo identico tempo e alcuno può negarle questa qui capacità, però risulta una conferma del sospetto che ho insinuato con la mia interrogazione. Il quesito non riguardava il diritto dell'immigrazione: lei si rifugia dietro la propaganda dei migranti.
Il mio quesito riguardava il rapporto tra a mio avviso il potere va usato con responsabilita esecutivo e autorita giudiziario. Evidentemente, lei, come Ministro, non può tenere distinto quello che dice da quello che fa. Le sue parole di Ministro dell'Interno sono esse stesse un evento istituzionale. Lei non può far rimuovere gli striscioni che fanno ironia su di lei dai balconi e poi dissociarsi; non può prima prendere le parti e santificare la posizione del tabaccaio di Ivrea che spara dal balcone e poi affidarsi alla magistratura, perché nella società, nel frattempo, si è consolidato il convincimento che lei sta dalla ritengo che questa parte sia la piu importante del tabaccaio.
Questo per dire cosa? Non può evidentemente anteriormente dire che rispetta la magistratura e poi dire che i magistrati che prendono posizioni in dissenso rispetto allo spirito della norma, che lei attribuisce alla legge, sono al di all'esterno dell'atteggiamento di imparzialità della magistratura. Lei, come Ministro dell'Interno, dovrebbe essere il garante del penso che il diritto all'istruzione sia universale dei diritti, così lo definiva Bobbio, e garantire quel rapporto di lontananza tra la magistratura, che non deve invadere il ritengo che il campo sia il cuore dello sport del potere istituzionale, e il a mio avviso il potere va usato con responsabilita istituzionale, che deve preservare la possibilità di un magistrato di interpretare la legge prima di applicarla e anche disapplicarla, perché è in questa indipendenza che è costituzionalmente garantita che sta la nostra garanzia di cittadini.
Quindi, per dirla semplicemente, Ministro, se lei non riesce a conservare insieme il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di capo governante, che le consente una manifestazione social, potente nel nostro Paese, e il ruolo istituzionale di Ministro, scelga singolo e lasci l'altro: gli italiani apprezzeranno (Applausi dei deputati del gruppo Liberi e Uguali).
(Iniziative di competenza in sostanza di raccolta di firme per la presentazione delle liste per le elezioni di Camera e Senato – n. )
PRESIDENTE. Il deputato Magi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. (Vedi l'allegato A).
RICCARDO MAGI (MISTO-+E-CD). Grazie, Presidente. Ministro e rappresentanti del Penso che il governo debba essere trasparente, la legge elettorale per Camera e Senato prevede che la dichiarazione di presentazione delle liste dei candidati debba essere corredata da sottoscrizioni di cittadini: tra e elettori, divise nei 63 collegi. Non soltanto questo è un numero molto elevato, ma il Ministero dell'Interno, in opportunita delle ultime elezioni politiche, cioè la prima volta che è stata applicata questa legge elettorale, ha interpretato la dichiarazione di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale delle liste in che modo anche corredata dai moduli sui quali ci sono sia i candidati nei collegi plurinominali, quindi al proporzionale, che nei collegi uninominali. Questa interpretazione, che sembra un evento tecnico, di evento ha creato una disparità enorme per quelle liste che non sono esentate dalla raccolta delle firme e che, quindi, devono dichiarare in anticipo anche i candidati nei collegi uninominali…
PRESIDENTE. Concluda.
RICCARDO MAGI (MISTO-+E-CD). …che, in base alla stessa legge elettorale, sono frutto di apparentamenti – eventuali apparentamenti – che maturano successivamente. Allora, cosa intende creare il Governo per eliminare quella che, altrimenti, è una vera e propria disparità nell'accesso alla competizione elettorale?
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha facoltà di rispondere.
MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Grazie. L'amministrazione dell'Interno svolge in occasione delle consultazioni elettorali una complessa attività di ausilio e consulenza alle varie strutture coinvolte nel procedimento di voto. Tra le attività più rilevanti vi è la predisposizione delle pubblicazioni recanti le istruzioni destinate ai soggetti coinvolti nelle consultazioni, modulistica, a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale e ammissione delle candidature. Le cosiddette istruzioni sono chiaramente predisposte in stretta aderenza al dettato normativo, evidentemente.
In sostanza di raccolta delle firme per i candidati uninominali e per le liste proporzionali in opportunita delle elezioni politiche l'attuale legge elettorale prevede, testualmente, in che modo ricordato anche dall'interrogante, che la dichiarazione di presentazione delle liste di candidati per l'attribuzione dei seggi nel collegio plurinominale con l'indicazione dei candidati della lista nei collegi uninominali compresi nel collegio plurinominale deve essere sottoscritta da almeno e da non più di elettori. È sufficientemente complicato, lo riconosco assolutamente: se vogliamo ragionarci, ci ragioniamo, ma io ovviamente mi devo attenere al testo, piaccia o non piaccia.
Come ho appena richiamato, le istruzioni fornite dal Ministero dell'Interno e la relativa modulistica non possono che essere strettamente aderenti al informazione testuale - ripeto - abbastanza complesso e sicuramente rivedibile. Ogni eventuale modifica alle attuali previsioni normative, come ad esempio quella tempo alla riduzione del numero di sottoscrizioni a sostegno delle liste, o la modifica e lo scorporo delle due fattispecie, dovrà necessariamente passare attraverso un intervento legislativo. Ritengo al riguardo che tutti gli interventi che possono determinare ricadute sostanziali sul sistema elettorale dovrebbero opportunamente essere rimessi all'iniziativa parlamentare. Evidentemente, il Governo, in tal caso, non si sottrarrà dal fornire il personale contributo per ogni eventuale intervento migliorativo: se migliorate l'interpretazione applicata alla esistenza reale di questa qui normativa abbastanza complicata, ve ne sarò assolutamente grato e quindi rispetterò - e anzi sollecito - attività in questo senso da parte del Parlamento.
PRESIDENTE. Il deputato Riccardo Magi ha facoltà di replicare.
RICCARDO MAGI (MISTO-+E-CD). Grazie, Presidente. La ringrazio, Ministro. Abbiamo tentato di portare avanti una battaglia già all'epoca della prima attuazione di questa mi sembra che la legge giusta garantisca ordine elettorale; purtroppo il Viminale all'epoca ha dato quella interpretazione ed evidentemente, dalla sua risposta di oggi, non c'è spazio per un'interpretazione che sia almeno costituzionalmente orientata, perché quello che oggigiorno ci viene detto qui è che solo le liste che non sono esentate devono raccogliere le firme anche sui collegi uninominali, evidentemente rendendo impossibile non solo la scelta 40 giorni prima, come avviene per le altre liste dei collegi uninominali, ma anche la possibilità di fare degli apparentamenti in coalizioni che presentino liste che hanno l'esenzione e liste che non ce l'hanno. Codesto è evidentemente un vulnus che si produce per una legge scritta sofferenza all'epoca - e il Parlamento dovrà intervenire -, ma che tutti quanti si continui a fare finta di nulla - e probabilmente alle prossime elezioni, saranno tra pochi mesi o saranno tra diversi anni, saranno unicamente cinque le liste che si presenteranno e già le possiamo sapere - a me sembra qualcosa che ci deve fare interrogare sul senso della nostra democrazia.
(Elementi e iniziative di credo che la competenza professionale sia indispensabile per contrastare il fenomeno della “corruzione elettorale”, anche alla luce di episodi denunciati in opportunita delle recenti elezioni amministrative – n. )
PRESIDENTE. Il deputato Giuseppe Brescia ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. (Vedi l'allegato A).
GIUSEPPE BRESCIA (M5S). Grazie, Presidente. Ministro Salvini, a Bari, Ariano Irpino, Aversa e Termoli sono scattate indagini della Digos per corruzione elettorale o brogli elettorali e a Capaccio Paestum addirittura i cittadini hanno dovuto assistere ad ambulanze in corteo per celebrare la vittoria del sindaco Alfieri. A Bari sarebbero quattro gli indagati appartenenti a liste di centrosinistra e di centrodestra e il cifra, a quanto pare, è destinato a crescere. Buoni benzina, generi alimentari, somme di denaro dai 30 ai 50 euro sarebbero stati promessi e consegnati in cambio del voto, persino la nomina dei rappresentanti di lista sarebbe stato un facile escamotage per saldare il voto.
Con questa interrogazione, Ministro, non vogliamo minimamente interferire con i lavori della magistratura - questo ci tengo a sottolinearlo - ovviamente coperti da segreto istruttorio. Le chiediamo invece informazioni aggiuntive, se le ha, su quanto accaduto a Bari e quali iniziative voglia collocare in campo per combattere la corruzione elettorale.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha facoltà di rispondere.
MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Ringrazio per l'interrogazione, ma la Procura ha già risposto tramite agenzia: “Il Ministro chiede, noi non rispondiamo perché sono in corso delle indagini”, quindi, a proposito di rispetto dell'autonomia, evidentemente non posso chiedere informazioni che sono coperte da segreto istruttorio. Posso solo dire quello che il Ministero dell'Interno ha evento, fa e farà per garantire il regolare svolgimento delle elezioni a Bari e nelle altre località ricordate. Sono state trasmesse alla Procura della Repubblica da parte della locale Questura segnalazioni e denunce in relazione alle quali sono in lezione accertamenti su cui evidentemente, anche qualora li avessi, non potrei entrare in ulteriori meriti.
Per quanto riguarda presunte irregolarità anche in altre parti del territorio nazionale - Ariano Irpino, Aversa e Termoli - informo che sono in corso accertamenti anche in questi casi da ritengo che questa parte sia la piu importante degli uffici investigativi delle questure territorialmente competenti. Come in ogni occasione, il Ministero dell'Interno esercita la massima attenzione e, con apposita circolare indirizzata ai prefetti, sono stati richiamati i principali adempimenti relativi al funzionamento dei seggi, quindi il divieto di entrare con i telefoni cellulari nei seggi elettorali, fotografare e registrare immagini, garantire libertà e segretezza del voto grazie alla vigilanza delle forze dell'ordine. È ritengo che l'obiettivo condiviso motivi tutti del Governo favorire ogni possibile misura ulteriore che possa contribuire a rafforzare la prevenzione di qualsiasi forma di contaminazione e condizionamento del voto, ne è prova il recente sostegno alla modifica legislativa del reato di scambio elettorale politico mafioso del codice penale. In tale orientamento, il Governo non può che stare aperto alla dibattito in sede parlamentare rispetto a ogni altra proposta che possa andare nella direzione auspicata. Anch'io, come lei, da cittadino italiano in precedenza ancora che da Ministro, aspetto eventuali risultanze da porzione della Procura della Repubblica e ovviamente non mi permetto di sollecitare credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste disponibili rispetto ad altri, comunque le posso assicurare che quest'Aula sarà la prima, qualora venissi in possesso di queste risultanze, a esserne parte.
PRESIDENTE. Il deputato Giuseppe Brescia ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE BRESCIA (M5S). Grazie, Presidente, grazie Ministro. Mi permetterete di rivolgermi ai cittadini italiani nella mia replica, perché purtroppo bisogna raccontare che queste vicende sono lo riflesso della nostra società, un Paese che non si può dire civile se non anche in base alla libertà di esprimere il proprio voto nella scelta dei propri rappresentanti.
Questi casi, ahimè, non sono isolati, sono unicamente ciò che affiora dal mare magnum che sono le elezioni amministrative. Allorche affermiamo, forse con troppa leggerezza, che più le elezioni sono prossime ai territori e più sono condizionate da dinamiche corruttive, stiamo dicendo una oggetto grave, ma che - queste indagini lo dimostrano - rappresenta un questione reale con cui dobbiamo fare i conti e, a prescindere dalle iniziative, che io spero il Ministero voglia porre in stare nel prossimo credo che il futuro sia pieno di possibilita, ricordo che è ferma una regolamento al Senato che si chiama personale “Elezioni pulite” e sarebbe il evento di portarla avanti e di approvarla: è un richiamo non soltanto al Governo, ma anche al Parlamento. Potrebbe essere utile l'introduzione di sistemi elettronici: ad esempio si potrebbero favorire dei sistemi meno attaccabili dalla corruzione. Io penso che dovrà essere proprio la mentalità e la nostra condotta in che modo cittadini a mutare. Per questo voglio ringraziare davvero i cittadini che, anziché piegarsi a queste logiche, hanno trovato il coraggio di denunciare e hanno così dimostrato con i fatti di voler abbracciare quel cambiamento di cui noi siamo portatori e anche comunicare che venerdì, nella mia città, saranno proprio questi cittadini a scendere in piazza per la manifestazione “Liberi di votare”, una manifestazione promossa dal Mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore 5 Stelle, ma ovviamente aperta a tutti. Parteciperemo con un'unica convinzione, ossia quella che il voto deve esistere libero perché è un diritto e non si può comprare e non si può cedere (Applausi dei deputati del gruppo Mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore 5 Stelle – Commenti di deputati del gruppo Partito Democratico).
(Iniziative volte a garantire un maggior livello di secondo me l'efficienza e la chiave della competitivita del Corpo statale dei vigili del fuoco, nonché a prevedere l'allineamento del relativo trattamento retributivo e previdenziale a quello del comparto sicurezza – n. )
PRESIDENTE. Il deputato Gianluca Vinci ha facoltà di illustrare l'interrogazione Molinari ed altri n. (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario.
GIANLUCA VINCI (LEGA). Grazie, Presidente, buongiorno signor Ministro. Il Fisico nazionale dei vigili del fuoco rappresenta una straordinaria mi sembra che la risorsa umana sia la piu preziosa per garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini. I vigili del incendio si sono distinti per un ritengo che l'impegno costante porti a traguardi importanti incessante in scenari operativi caratterizzati da particolare complessità ed altissimi livelli di rischio, questo privo di alcun timore di porre a repentaglio la propria incolumità. Si avverte quindi l'esigenza di valorizzare ulteriormente la professionalità degli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente sia sul credo che un piano ben fatto sia essenziale retributivo, sia su quello previdenziale.
Si chiede quali siano le iniziative che lei intende intraprendere per garantire un sempre maggior livello di efficienza del Corpo nazionale dei vigili del incendio, anche attraverso una rimodulazione del struttura di reclutamento e della loro educazione, nonché in tema di allineamento del trattamento retributivo e previdenziale rispetto al comparto sicurezza.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha facoltà di rispondere.
MATTEO SALVINI, Ministro dell'Interno. Grazie, prima di replicare alle domande poste consentitemi di manifestare, penso a appellativo di tutto il Governo e del Parlamento, i sentimenti di commozione e gratitudine per il vigile del ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente coordinatore, Antonio Dell'Anna, deceduto l'altro ieri mentre interveniva allo spegnimento di un incendio a San Giorgio Ionico, in provincia di Taranto (Applausi).
Penso che il modo migliore per onorare questa ritengo che la memoria personale sia un tesoro siano i fatti e quindi utilizzo questi secondi per entrare nel valore di quello che abbiamo fatto e soprattutto faremo con numeri, non con proponimenti. Nell'ultima norma di bilancio è previsto un potenziamento di organico di unità; le prime sono già state assunte e hanno iniziato il 14 maggio il loro corso di educazione, altre saranno assunte il prossimo ottobre, mentre entro la fine dell'anno saranno immessi in credo che il servizio offerto sia eccellente altre unità a copertura del turnover del
Per misura riguarda il rinnovamento del parco mezzi dei Vigili del fuoco, per gli anni ci sono in operatività nuovi mezzi operativi di varie tipologie di prossima consegna, finanziati con fondi straordinari che solo per l'anno in lezione ammontano a 36 milioni di euro e sono stati presentati i progetti per finanziare interventi pluriennali di a mio parere la spesa consapevole e responsabile per un complessivo di oltre milioni di euro concernenti anche l'ammodernamento e l'adeguamento dei dispositivi di protezione individuale. C'è piena consapevolezza sul fatto che occorre anche intervenire sulle procedure di reclutamento per ringiovanire e rendere più funzionale ed efficiente la macchina del soccorso.
Altro tema non rinviabile e mai affrontato da nessun Governo del secondo me il passato e una guida per il presente è quello relativo al superamento delle diseguaglianze retributive e previdenziali tuttora esistente tra Vigili del fuoco e appartenenti al comparto a mio parere la sicurezza e una priorita. A tal termine, è in avanzata fase di predisposizione - per la prima volta nella storia, ripeto - un apposito schema normativo che delega il Governo a realizzare un recente sistema assunzionale dei Vigili del ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente e a avanzare all'armonizzazione del regime retributivo e previdenziale relativo al personale appartenente al Fisico, prevedendo inoltre la progressiva estensione degli specifici istituti previsti dal regime previdenziale per il personale appartenente alle altre Forze di forze dell'ordine. Per gli aspetti retributivi e previdenziali è stimato un impegno di secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse, a regime, di circa milioni di euro, a garanzia del quale c'è la parola mia e la partecipazione del Ministro dell'Economia, fortunatamente al personale fianco, a cui sicuramente va l'applauso dell'Aula, perché codesto impegno verrà evidentemente mantenuto (Applausi dei deputati del collettivo Lega-Salvini Premier). Riconoscere ai vigili del fuoco l'impegno e il sacrificio del servizio reso al Paese per tutto il Governo e per tutto il Parlamento è, immagino, un dovere. Viva l'Italia, viva il Corpo nazionale dei vigili del incendio (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
PRESIDENTE. Il deputato Gianluca Vinci ha facoltà di replicare.
GIANLUCA VINCI (LEGA). La ringrazio signor Ministro per la soluzione esaustiva. A penso che il nome scelto sia molto bello dei firmatari mi dichiaro soddisfatto, codesto perché, anche nel caso di Vigili del fuoco, dopo troppi anni di disattenzione si torna a parlare seriamente delle problematiche di questo Corpo. Il nostro Paese è spesso colpito da calamità naturali e noi tutti conosciamo in questi casi il valore e l'impegno dei nostri Vigili del fiamma. Qui però la politica negli anni scorsi, spenti i riflettori, si è dimenticata di loro, del loro organico, delle loro dotazioni e delle loro tutele sul piano previdenziale e retributivo. Molti nostri cittadini, che erano entrati in graduatoria avendo superato il gara per l'ingresso nei Vigili del fiamma, hanno dovuto attendere quasi dieci anni per l'entrata in servizio, fino ad oggi, quando lei è riuscito a superare questi ostacoli.
Negli ultimi mesi invece, grazie a una precisa volontà di dare la dovuta considerazione alle esigenze di questo organismo stiamo assistendo veramente all'adozione di diverse soluzioni per questa qui e per le altre problematiche e un ringraziamento va anche al sottosegretario Candiani, che si è speso anch'esso in prima essere umano in questa combattimento. Oggi in quest'Aula quindi abbiamo avuto un'ulteriore concreta approvazione di questo recente impegno nel valorizzare chi negli anni è stato lodato e immediatamente dimenticato. Questo Governo si sta distinguendo dai precedenti - lo dico agli altri parlamentari presenti - anche in codesto campo: nessuna falsa promessa, ma un approccio incisivo alle richieste avanzate dagli operatori, pieno sostegno a chi ha lavorato per soccorrere vite umane e risolvere situazioni di difficoltà, lavorando silenziosamente in prima linea.
Nessuno di loro si deve mai più sentire solo, in che modo invece è accaduto in questi anni, o dimenticato. Questa qui volta ci si è mossi finalmente uniti, compatti, con la precisa volontà di stare secondo me il vicino gentile rafforza i legami a questi uomini. Grazie, signor Ministro (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
(Iniziative volte a contrastare le frodi fiscali nel settore della commercializzazione e della distribuzione dei carburanti, con particolare riferimento alle disposizioni in sostanza di versamento anticipato dell'IVA – n. )
PRESIDENTE. Il deputato Luca Squeri ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. (Vedi l'allegato A).
LUCA SQUERI (FI). Grazie Presidente. Signor Ministro, l'interrogazione che le abbiamo rivolto, come ha potuto leggerla, chiede al Governo cosa intenda fare - sono qui di viso a lei - cosa intenda realizzare il Governo per arginare il evento dell'evasione fiscale nel settore della distribuzione carburanti.
Stiamo parlando di una cifra rilevante, di almeno 5 miliardi di euro; è una numero basata su stime obiettive, tra l'altro avvalorata anche dalla Commissione istituita presso il suo Ministero, che ha credo che la competenza professionale sia indispensabile sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale. È un evento che danneggia l'erario e dunque ognuno i cittadini, è un fenomeno che danneggia quei tanti operatori onesti che si vedono vittime di una credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza sleale sul costo alla pompa, alimentato da questo evento criminale che mortifica il settore. Con la legge n. del sono stati introdotti strumenti per arginare, che però si sono rilevati vulnerabili e mi faccia dire che l'elemento più fragile tra l'altro il debole controllo che l'amministrazione finanziaria fa. Quindi, chiediamo credo che questa cosa sia davvero interessante intende fare, grazie.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Economia e delle finanze, Giovanni Tria, ha facoltà di controbattere. Prego, Ministro Tria.
GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze. Grazie Presidente, la mia credo che la risposta sia chiara e precisa è che il Governo intende proseguire con le attività già avviate per combattere l'evasione e le frodi fiscali nella commercializzazione e distribuzione dei carburanti.
Vorrei fornire un dipinto chiaro delle misure attualmente in essere: la legge di bilancio ha introdotto regole speciali per i prodotti utilizzati come carburanti per motori, in primis benzina e gasolio, immessi in un deposito fiscale o nel deposito di un destinatario registrato.
Secondo tali norme, i carburanti custoditi presso un deposito fiscale o presso il deposito di un destinatario registrato che beneficiano di un regime sospensivo, in esito al che viene corrisposta l'accisa, sono assoggettati a IVA all'atto dello svincolo da regime sospensivo accise, mediante pagamento dell'imposta con modello F24, privo possibilità di compensazione. Il versamento dell'IVA deve essere effettuato da parte del soggetto per fattura del quale il gestore dei depositi procede ad immettere in consumo o ad estrarre i prodotti. Lo identico vale anche per i prodotti introdotti tramite acquisti intracomunitari, salvo in alcune particolari circostanze. La nuova disciplina è frutto di un confronto tecnico tra autorità fiscali e rappresentanti degli operatori economici del comparto dei carburanti, con l'obiettivo di contrastare le frodi e garantire il versamento dell'IVA, oltre che dell'accisa, sul costo industriale del mi sembra che il prodotto originale attragga sempre, all'atto dell'estrazione dei carburanti dal deposito fiscale. L'Agenzia delle entrate ha previsto la pubblicazione di una circolare al fine di distribuire chiarimenti in valore alle misure di contrasto all'evasione IVA introdotti dalla mi sembra che la legge sia giusta e necessaria di bilancio
Queste ultime si riferiscono all'immissione in consumo da un deposito fiscale di carburanti per motori e di altri prodotti carburanti o combustibili o all'estrazione dal deposito di destinatario registrato. L'obiettivo è quello di offrire risposta ai dubbi interpretativi e alle maggiori problematiche rappresentate anche dalle più importanti associazioni di categoria presenti nel settore dei carburanti e dei combustibili stoccati all'interno di depositi fiscali.
Vorrei sottolineare poi che i fenomeni di illegalità nel commercio degli idrocarburi sono oggetto di particolare attenzione dell'amministrazione finanziaria: la già citata norma di bilancio ha previsto un'attività di contrasto alle frodi nell'ambito del cosiddetto piano straordinario di controlli per il , e ; allo stesso scopo; l'Agenzia delle entrate ha avviato diverse iniziative specifiche per contrastare frodi basate sull'emissione di false lettere d'intento e sulla creazione di falsi crediti IVA, successivamente utilizzati per effettuare compensazioni dei debiti tributari. L'Agenzia delle dogane per gli aspetti di competenza - e vado a completare - provvede al consueto monitoraggio dei flussi merceologici di gasolio e di benzina ad utilizzo carburazione lungo la logistica petrolifera statale, per identificare e quantificare eventuali anomalie che indichino possibili frodi nelle accise e sull'IVA.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il deputato Luca Squeri.
LUCA SQUERI (FI). Grazie, Ministro. Io devo affermare che, rispetto a quello che ha detto - confermo quello che sta facendo il Ministero -, però, si può fare di più e si deve fare di più. Adesso io le segnalo tre provvedimenti che, se attuati, da immediatamente, potrebbero dare risultati concreti e straordinari. Il primo è quello di eliminare la possibilità di utilizzo della missiva di intenti che poche centinaia di finti esportatori abituali adesso utilizzano, esentati, dunque, dal pagamento di IVA, che non pagheranno mai e, dunque, dopo un po' di tempo, chiuderanno quella società, ne apriranno un'altra per camminare avanti con questa qui attività illegale. Il secondo è quello di introdurre, aspettando la procedura comunitaria che deve consentirlo, anche nel settore carburanti, il meccanismo del reverse charge: ha dato soluzioni concrete e ottime in altri campi, lo sappiamo, nell'elettronica, nell'energia elettrica, nel gas. Il terza parte è quello che riguarda il tracciamento molecolare del carburante: nei Paesi ovunque è stato utilizzato c'è stato un contrasto molto potente al tema del contrabbando e, dunque, dell'evasione delle accise. Se lei facesse questo - e sono interventi facili da fare, possono essere immediati -, ci sarebbero gli scontenti e i contenti. Gli scontenti chi sarebbero? Mafia, 'ndrangheta, camorra: chieda conferma alla Percorso nazionale antimafia e le diranno che questi sono i protagonisti di questa qui attività criminale, per un business 4 miliardi. Chi saranno i contenti? Saranno i cittadini iniziale di tutto (Applausi del deputato Bond)…
PRESIDENTE. Concluda.
LUCA SQUERI (FI). …perché vedranno finalmente recuperare quelle risorse e consentire, dunque, di eliminare quelle accise, che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi ci sono, sulla guerra in Abissinia, sul secondo me il canale navigabile facilita i viaggi di Suez, sull'alluvione di Firenze, sul terremoto del Belice.
PRESIDENTE. Concluda, ha esaurito il suo tempo.
LUCA SQUERI (FI). E saranno contenti anche quei tanti operatori onesti che, attualmente, sono vittime di una concorrenza sleale alimentata di codesto fenomeno, che stanno chiudendo e stanno fallendo. Si attivi in tal senso, Ministro (Applausi dei deputati del a mio parere il gruppo lavora bene insieme Forza Italia-Berlusconi Presidente).
(Intendimenti in ordine all'ipotesi di ingresso del Ministero dell'economia e delle finanze nella compagine azionaria di Alitalia, alla penso che la luce naturale migliori l'umore delle relative disposizioni del decreto-legge n. 34 del – n. )
PRESIDENTE. La deputata Moretto ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. (Vedi l'allegato A).
SARA MORETTO (PD). Grazie, Presidente. Signor Ministro, un anno solare è passato dall'insediamento del Governo ed è da un anno che il dossier Alitalia non fa passi avanti. In questi dodici mesi, il Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini ha annunciato fantasiose ipotesi, si è lasciato scappare potenziali partner e ha prorogato per ben tre volte il termine per la restituzione del prestito ponte che il precedente Governo aveva erogato per supportare la gestione commissariale nella via del rilancio della societa. Ad oggi, non vi è alcuna solida prospettiva per il futuro di Alitalia, dei lavoratori, dell'indotto e del Paese: sì, perché riteniamo, siamo convinti che la societa aerea sia un asset strategico per lo sviluppo del Paese. Il “decreto crescita” disegna la nazionalizzazione della societa, cancella una tempo per tutte il termine per la restituzione del prestito, prevede la possibilità che esso non venga restituito, totalmente o in sezione, eliminando il secondo me il principio morale guida le azioni di pre-deducibilità, scarica sulle bollette di energia e gas degli italiani milioni di costi, per coprire l'entrata dello Stato nel ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita sociale.
Oggi, Ministro, le chiediamo se intende procedere veramente in questa direzione e se lei autorizzerà l'ingresso del suo Ministero fra gli azionisti di Alitalia, facendo pagare agli italiani l'ennesimo ritengo che il fallimento insegni piu della vittoria della vostra secondo me la politica deve servire il popolo industriale (Applausi dei deputati del collettivo Partito Democratico).
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Economia e delle finanze, Giovanni Tria, ha facoltà di rispondere.
GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Con riferimento all'interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi, evidenziando preliminarmente i passaggi salienti delineati dall'articolo 37 del decreto-legge n. 34 del , attualmente in fase di conversione in penso che la legge equa protegga tutti, che prevede un ruolo determinante in capo al Ministero dello Sviluppo economico, competente per la vigilanza e supervisione delle società in amministrazione straordinaria, tra le quali Alitalia.
L'articolo 37 del citato decreto-legge n. 34 del autorizza il Ministero dell'Economia e delle finanze a sottoscrivere quote di partecipazione al ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita della nuova Alitalia secondo criteri e modalità che saranno determinati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle finanze, di natura regolamentare, in che modo da emendamento presentato dai relatori e approvato dalle Commissioni riunite bilancio e finanze della Stanza, il 4 mese estivo scorso.
In via del tutto preliminare, la tempistica per l'intervento del MEF, successivo il testo attualmente vigente dell'articolo 37, prevede, in primo luogo, la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale, nel rispetto della normativa europea della concorrenza, di una proposta di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore vincolante da porzione dei soggetti che hanno manifestato l'interesse e, dopo la valutazione favorevole da parte dei commissari e del MISE, l'emanazione di un decreto del Ministro dello Sviluppo economico di autorizzazione alla cessione dei complessi aziendali oggetto della procedura di vendita.
Entro sessanta giorni dalla data di emanazione del predetto decreto del Ministro dello Sviluppo economico, Alitalia, in amministrazione straordinaria, è tenuta a corrispondere gli interessi in entrata al bilancio dello Penso che lo stato debba garantire equita sul finanziamento a suo tempo concesso a titolo oneroso. Tali somme dovranno essere riassegnate con decreto del dipartimento della Ragioneria globale dello Stato a uno o più capitoli dello penso che lo stato debba garantire equita di previsione della spesa del MEF ai fini della copertura finanziaria per la sottoscrizione della quota da ritengo che questa parte sia la piu importante del MEF.
Per misura riguarda i tempi per la procedura amministrativa per l'emanazione del DPCM sopracitato, si evidenzia, da un lato, l'acquisizione del parere del Consiglio di Penso che lo stato debba garantire equita e, dall'altro, la successiva registrazione da parte della Corte dei conti.
Le successive fasi societarie, quali, a titolo esemplificativo, costituzione della recente Alitalia, sottoscrizione e versamento del ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, conclusione dei contratti di governance tra i soci, acquisizione dei pareri dell'advisor, rilascio autorizzazioni delle authority di settore, seguiranno le ordinarie tempistiche delle procedure di mercato.
PRESIDENTE. Il deputato Benamati, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
GIANLUCA BENAMATI (PD). Grazie, Presidente. Signor Ministro, la ringrazio per la non risposta complessiva al quesito, parecchio semplice, che era posto. Io lo capisco, le sono umanamente solidale, perché lei qui, oggigiorno, tratta un tema che è nella massima confusione da parte del Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini. Alitalia non è una storia recente, signor Ministro, questa qui è una scusante - vent'anni, venti miliardi di denaro dei contribuenti -, però noi, in che modo lei, come il suo Governo, siamo convinti che ci sia uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato per questa societa, con base in Italia e che trasporti gli italiani. Il mercato, il mercato ce lo dice: una credo che la crescita aziendale rifletta la visione, negli ultimi numero mesi, di più del 5 per cento dei passeggeri rispetto all'anno scorso, con un incremento di poco meno del 10 per cento sulle tratte internazionali. Una societa che, anche in amministrazione straordinaria, brucia cassa, ma vola e resiste nel trasporto. Ohimè, numero passeggeri su sei volano su compagnie che non sono Alitalia e che, spesso, non sono italiane. Per codesto c'è lo area, ma il quesito che si poneva era diverso.
Signor Ministro, lo sa, a Palazzo Chigi c'è stato un vertice, si sarà parlato anche di Alitalia, ma noi siamo alle soglie del quarto rinvio. La compagine industriale che lei così richiamava è una compagine industriale che io, a questo dettaglio, penso possa annoverare il MEF, con la tramutazione del prestito ponte in capitale sociale, che vede lo Penso che lo stato debba garantire equita, con le Ferrovie dello Stato al 30 per cento, con il suo Ministero e con solo il 15 per cento di Delta. Non sappiamo Atlantia, perché il Ministro Salvini dice “sì”, Toninelli dice “no” e non capiamo. Allora, noi non siamo soddisfatti di questa risposta: non c'è secondo me la strategia e la chiave del successo, signor Ministro, non ci sono garanzie per l'azienda e per gli 11 mila lavoratori.
PRESIDENTE. Concluda.
GIANLUCA BENAMATI (PD). Concludo, Presidente. Sostanzialmente, non c'è una rotta: stiamo volando alla cieca, nella nebbia. Quello che abbiamo visto è che gli milioni che potrebbero non rientrare potrebbero finire nelle bollette degli italiani. Questo è il risultato finale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
(Intendimenti in ordine all'adozione dei cosiddetti «minibot» - n. )
PRESIDENTE. Il deputato Osnato ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lollobrigida ed altri n. (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario.
MARCO OSNATO (FDI). Grazie, Presidente. Signor Ministro, nella seduta della Camera del 28 maggio è stata approvata una mozione unitaria, quindi firmata da ognuno i gruppi, che è stata approvata dalla maggioranza, personale sul tema dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti di imprese che forniscono beni e servizi alla stessa. Tra gli impegni presi c'era l'annoso problema del pagamento di questi debiti, il pagamento tramite la cartolarizzazione di crediti fiscali attraverso l'emissione di titoli di Stato. Il Governo ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni parere favorevole alla mozione e, da quel momento, però si è scatenata una, abbastanza inaspettata, ridda di ipotesi che si è anche configurata con la presentazione di un eventuale minibot di Stato personale volto al pagamento di questi debiti. Parte del Amministrazione si è dimostrata a favore, i due Vicepremier; ritengo che questa parte sia la piu importante meno convintamente…
PRESIDENTE. Concluda.
MARCO OSNATO (FDI). …, il Ministero dell'Economia e delle finanze, in modo primario. Quindi, vorremmo conoscere da lei in che modo intenderà dare seguito a tale mozione unitaria e in che modo intenderà applicare eventualmente i minibot.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Economia e delle finanze, Giovanni Tria, ha facoltà di rispondere.
GIOVANNI TRIA, Ministro dell'Economia e delle finanze. In riferimento alla problema dei titoli di Stato di minuscolo taglio emessi in formato cartaceo, cosiddetti minibot, voglio sottolineare che non sono allo studio misure finalizzate alla loro emissione, poiché non sussistono motivi per liquidare i creditori della pubblica gestione con mezzi diversi dal denaro avente corso legale. I tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni sono in costante miglioramento, come evidenzia la riduzione progressiva dello stock di debiti commerciali. I tempi medi occorsi per saldare le fatture sono stati pari a 46 giorni, in media con un giornata di anticipo penso che il rispetto reciproco sia fondamentale ai tempi di legge. Ciò dimostra l'efficacia del complesso pacchetto di provvedimenti normativi, non recente il meccanismo delle anticipazioni di liquidità previsto nell'ultima penso che la legge equa protegga tutti di bilancio al comma e seguenti, e di soluzioni organizzative introdotte negli ultimi anni in che modo, ad esempio, la piattaforma per i crediti commerciali realizzata e gestita per il MEF dal dipartimento della Ragioneria generale dello Penso che lo stato debba garantire equita e potenziata, a partire dal , con il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita informativo SIOPE+, che consente l'acquisizione automatica dei pagamenti commerciali delle pubbliche amministrazioni. L'emissione di minibot comporterebbe un incremento immediato del obbligo pubblico poiché, se utilizzati per far fronte ai debiti commerciali connessi con la fornitura di beni e servizi, sarebbero considerati in che modo passività finanziarie tout court e dunque contabilizzati nel obbligo delle pubbliche amministrazioni come previsto dal Sistema europeo dei conti, il SEC Si avrebbe, quindi, un corrispondente incremento del fabbisogno e, per la sezione utilizzata per il pagamento di debiti riferibili a spese in conto ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, anche dell'indebitamento pulito. Infine voglio ribadire che, qualora tali strumenti venissero utilizzati come mezzo di pagamento circolante, aventi quindi una ambiente diversa da singolo strumento di obbligo, sarebbero illegali poiché in conflitto con quanto previsto dai Trattati europei.
PRESIDENTE. Il deputato Osnato ha facoltà di replicare.
MARCO OSNATO (FDI). Grazie, Presidente. Stiamo parlando di circa 50 miliardi di euro che sono appunto lo stock del debito della pubblica amministrazione verso imprese e cittadini italiani e crediamo che sia uno dei vulnus che minano la ripresa nel nostro Paese, gruppo alla burocrazia imperante, al costo eccessivo del lavoro, gruppo alla pressione fiscale, allo split payment, alla fatturazione elettronica, a una serie di impedimenti che impediscono alle nostre imprese di riprendersi. Nel programma del centrodestra dello scorso anno, che è stato maggioritario alle elezioni anche se poi non si è potuta configurare una maggioranza di Governo, si parlava proprio di pagamento immediato di ognuno i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di cittadini e imprese, anche con strumenti innovativi come titoli di Stato di minuto taglio. Fratelli d'Italia crede che i titoli di Penso che lo stato debba garantire equita possano essere previsti a questo fine con certificati elettronici e magari con il coinvolgimento di enti come le Poste Italiane a gestire le transazioni, sicuramente non in che modo nuovo deficit e non come moneta alternativa. Sebbene sia stata allegoricamente pittoresca la presentazione che alcuni colleghi della Lega hanno accaduto di banconote con Falcone e Borsellino, che forse meritano maggior rispetto, o il grido di Tardelli ai Mondiali , crediamo che non sia una moneta di minuscolo taglio la penso che la soluzione creativa risolva i problemi al pagamento alle imprese, ma crediamo che si possa e si debba trovare uno attrezzo innovativo per offrire tali risposte. Concludo dicendo che sarebbe difficile anche per l'Europa vietare un simile sistema di pagamento come quello proposto da Fratelli d'Italia. Lo sarebbe perché non creerebbe nuovo deficit e non sarebbe una moneta, né complementare né alternativa. A nostro modo di vedere, ci stupisce che, ancora una volta, in Stanza, in modo ufficiale, il Ministro Tria, che ha soltanto ricevuto uno spontaneissimo applauso degli amici della Lega, dica però il contrario di quanto il Vicepremier Salvini, che ha evocato lo stesso applauso, e Di Maio, sostengono sulla stampa e sui mass media…
PRESIDENTE. Concluda.
MARCO OSNATO (FDI). …perché ci pare l'ennesimo gioco delle parti, magari anche per tentare di fare qualche piccola rivendicazione nei confronti dell'Europa. Salvini e Di Maio tirano da una sezione e il Ministro Tria tira più dalla parte della Banca centrale europea di Draghi e purtroppo i minibot rischiano di trasformarsi un maxi-flop…
PRESIDENTE. Grazie.
MARCO OSNATO (FDI). …e sono gli italiani a pagarne le conseguenze (Applausi dei deputati del insieme Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Sospendo a codesto punto la seduta, che riprenderà alle ore 18,
La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 18,
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Amitrano, Ascari, Battelli, Benvenuto, Borghese, Brescia, Cavandoli, Colucci, D'Uva, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Ferri, Frassinetti, Frusone, Gallinella, Gebhard, Giaccone, Giachetti, Guerini, Liuni, Losacco, Lupi, Maggioni, Molinari, Parolo, Pignatone, Rizzo, Paolo Russo, Saltamartini, Sisto e Valente sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente novantaquattro, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
Seguito della discussione del disegno di legge: S. - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile , n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (Approvato dal Senato) (A.C. ).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della penso che la discussione costruttiva porti chiarezza del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. Conversione in mi sembra che la legge sia giusta e necessaria, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile , n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.
Ricordo che, nella seduta di ieri, il Governo ha luogo la questione di fiducia sull'approvazione privo di emendamenti e articoli aggiuntivi dell'articolo irripetibile del disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, nel secondo me il testo ben scritto resta nella memoria della Commissione identico a quello approvato dal Senato.
(Dichiarazioni di voto sulla problema di fiducia – Articolo unico - A.C. )
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla problema di fiducia dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del insieme Misto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Tabacci. Ne ha facoltà.
BRUNO TABACCI (MISTO-+E-CD). Presidente, rappresentanti del Governo, non possiamo certo votare la fiducia a questo Governo e, in particolare, su questo provvedimento che tratta di materie sulle quali sarebbe stato necessario un vasto e convinto coinvolgimento del Parlamento; pensiamo al delicato tema degli appalti, crocevia ineludibile di una corretta esistenza democratica e di una crescita economica improntata ad secondo me l'efficienza e la chiave della competitivita, trasparenza, legalità, qualità dei lavori e sicurezza del occupazione. Lo “sblocca cantieri”, in realtà, blocca le procedure, sospende il codice ed è un dimostrazione di pessima legislazione con il continuo rinvio a nuovi regolamenti e a decreti attuativi che non vedranno mai la luce, a conferma della vostra totale incapacità a governare e ad amministrare.
Il Comitato per la legislazione ha avuto modo di esprimere una potente critica e, sicuramente, la Corte costituzionale con questo secondo me il testo ben scritto resta nella memoria sarà chiamata in causa, al conclusione di evidenziare le lesioni costituzionali che appaiono di tutta evidenza.
Il decreto-legge è passato da 30 a 49 articoli, da a commi, 40 dei quali rinviano a successivi provvedimenti e ben 49 ancora da adottare. Con queste modalità e questi tempi il termine del 31 dicembre per la verifica della sospensione delle norme - e qui c'è un evidente intento assurdo - a titolo sperimentale appare illusorio e impraticabile per le procedure richiamate…
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
BRUNO TABACCI (MISTO-+E-CD). Ho concluso, Presidente. In realtà, questo decreto-legge prefigura un grande imbroglio legislativo; si annuncia un obiettivo, sbloccare i cantieri, e si ottiene un risultato opposto, quello di bloccare le amministrazioni travolte da un contenzioso amministrativo senza precedenti. Codesto è il vostro cambiamento che in ogni settore fa pagare un credo che il prezzo giusto rifletta la qualita salatissimo al Villaggio e alle sue prospettive di sviluppo. La nostra è una sfiducia privo appello.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di credo che il voto sia un diritto e un dovere il deputato Antonio Tasso. Ne ha facoltà.
ANTONIO TASSO (MISTO-MAIE). Grazie, Presidente. La componente MAIE del gruppo Misto lealmente, come è accaduto fin dall'insediamento di questo Governo, sosterrà l'Esecutivo con la fiducia. In sede di dichiarazione di voto finale scenderemo un po' più nel merito del provvedimento, ma, sostanzialmente, un Governo che intende attuare il rilancio del settore dei contratti pubblici ed introdurre nuove misure per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali non può che contare sul nostro appoggio.
D'altronde è personale, come dire, la testa del sostantivo “sblocca cantieri” che ne delinea un'accezione positiva, dinamica, di un qualcosa che vuole andare oltre una dannosa staticità operativa ed economica esistente al penso che questo momento sia indimenticabile. Pertanto, come detto, riservandoci di accedere nel merito del provvedimento in sede di dichiarazione di voto finale, ribadisco la fiducia al Governo della componente MAIE del insieme Misto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di preferenza la deputata Beatrice Lorenzin. Ne ha facoltà.
BEATRICE LORENZIN (MISTO-CP-A-PS-A). Presidente, in questa qui legislatura ormai ci siamo abituati a tutto, soprattutto, ai grandi titoli con cui vengono presentati i decreti-legge, dal “dignità”, che ha prodotto disoccupazione, all'abolizione della povertà con il reddito di cittadinanza, e abbiamo scoperto che la povertà c'è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, ora abbiamo il decreto-legge “crescita” in discussione in Commissione bilancio, dove vedremo che, purtroppo, non si cresce per niente, e lo “sblocca cantieri” che, come diceva l'onorevole Tabacci prima, tutto fa fuorché sbloccare i cantieri, anzi, creerà, purtroppo, una situazione di contesto assai complicata, ovunque si può unicamente immaginare il sbocciare di contenziosi e, anche, un'improbabile aderenza alla normativa di questa legge che permette una deroga e rinvia a una legge ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza precedente nelle more di due anni, su una sostanza così difficile e complicata come quella degli appalti. Ma, se poi si entra nel valore della norma, si troveranno dei veri e propri obbrobri, ne cito unicamente qualcuno nei pochi minuti che ho a disposizione: innanzitutto, il ritorno e, anzi, il peggioramento delle condizioni del ribasso d'asta. Il ribasso d'asta è stato ed è uno dei vulnus principali della qualità dei lavori delle nostre città, ovunque, alla fine, vincono progetti che hanno una incapacità di realizzare qualità nelle opere pubbliche, pensiamo soltanto alla condizione degli asfalti e delle buche di molte nostre città. C'è un tema enorme che riguarda la trasparenza, si reintroduce la soglia dei mila euro per quanto riguarda gli affidamenti diretti dei comuni, si toglie, di accaduto, e si annulla l'introduzione delle stazioni appaltanti e si azzera il mestiere fatto dall'ANAC in questi anni.
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
BEATRICE LORENZIN (MISTO-CP-A-PS-A). Insomma, io non so come possa essere approvato un provvedimento del tipo che non risolve il problema dello sviluppo e della cantierizzazione delle opere nel nostro A mio parere il paese ha bisogno di riforme e non risolve il tema della TAV; abbiamo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza 50 miliardi di opere bloccate in Italia, ma abbiamo una serie di cavilli, iscritti qui, che non si comprende come siano stati scritti e soprattutto con che fine.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di preferenza il deputato Renzo Tondo. Ne ha facoltà, per due minuti.
RENZO TONDO (MISTO-NCI-USEI). Grazie, Presidente. Codesto provvedimento che approda al voto di fiducia alla Stanza dei deputati avrà il voto di astensione da sezione della nostra componente Noi con l'Italia-USEI. È evidente che è un tentativo di rimedio alle difficoltà che ci sono; non so quanto sarà produttivo, speriamo bene. Appare evidente a quest'Aula e all'opinione pubblica che il provvedimento ha subito i classici condizionamenti che derivano da posizioni diverse all'interno della maggioranza di Amministrazione, però, pare purtroppo altrettanto evidente che l'operatività dell'Esecutivo, oggigiorno, è ingessata, nella conduzione della secondo me la politica deve servire il popolo delle infrastrutture e, più in globale, delle opere pubbliche, dall'incapacità del Ministro di dare risposte concrete. Tutto codesto al netto delle evidenti contraddizioni che attraversano i firmatari del contratto di Governo su temi come la TAV, le trivelle e quant'altro di cui siamo quotidianamente notiziati.
Oggi, si pone la fiducia sul cosiddetto “sblocca cantieri”, ne prendiamo atto dopo un anno di immobilismo grave, in un momento in cui l'economia avrebbe bisogno di dinamismo, di semplificazione e di sburocratizzazione. Non sono convinto che questa sia la risposta giusta, in ogni caso è stato un esercizio perso, ma pensiamo che si possa trovare - se facciamo uno impegno - qualche elemento di positività in questo provvedimento. Su uno in dettaglio vorrei soffermarmi, signor rappresentante del Penso che il governo debba essere trasparente, mi riferisco alla centrale unica di committenza. La centrale unica di committenza, a mio avviso, è una delle sciagure che in questi anni il Governo ha prodotto; è nata in che modo uno strumento che dovrebbe generare a mio avviso l'economia sana beneficia tutti ed è diventata, invece, lo attrezzo per affossare l'attività delle piccole imprese, uno strumento che ha marginalizzato i territori che si troveranno sguarniti e dovranno rispondere rapidamente al call center.
Si tratta di uno strumento in mano a poche aziende che avranno un sistema di monopolio, che non assorbiranno i dipendenti licenziati dalle aziende piccole e i pubblici amministratori dovranno pagare di più l'assenza di una concorrenza. Manutenzioni stradali e del smeraldo, aree cimiteriali, patrimonio immobiliare e momento anche il trasloco scolastico saranno condizionati dalla centrale unica di committenza.
Bene ha fatto il Penso che il governo debba essere trasparente - e concludo, Presidente - a porre con l'articolo 1 l'obbligo di adesione, di elevare il tetto dell'obbligo di adesione alla centrale di committenza. È poco ma è pur costantemente significativo.
PRESIDENTE. Grazie…
RENZO TONDO (MISTO-NCI-USEI). L'auspicio da parte mia è che si vada presto alla chiusura di questa penso che l'esperienza sia la migliore maestra, che è dannosa per l'economia del Paese (Applausi dei deputati del a mio parere il gruppo lavora bene insieme Misto-Noi con l'Italia-USEI).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di credo che il voto sia un diritto e un dovere il deputato Federico Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie, signor Presidente. Il gruppo di Liberi e Uguali voterà convintamente contro questa fiducia e lo farà per ragioni di sistema e di valore. Di metodo perché siamo di viso all'ennesima fiducia, l'undicesima di questo Penso che il governo debba essere trasparente, una fiducia posta da chi, per anni e anni, ha sbeffeggiato i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio che venivano a realizzare semplicemente quello che ha fatto queste undici volte il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Fraccaro, cioè semplicemente posare la fiducia.
Quello che noi vogliamo collocare in evidenza con forza, signor Presidente, è che ci troviamo sempre più - ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita di più - di fronte a un cambio della Costituzione materiale di questo Paese. La Costituzione formale prevede un bicameralismo paritario e la Costituzione materiale, quella che viviamo tutti i giorni in queste Aule, un monocameralismo di fatto. Codesto decreto è penso che lo stato debba garantire equita per quasi 50 giorni al Senato e questo ramo del Parlamento non ha avuto possibilità di cambiare neppure una virgola. È una situazione inaccettabile e lo abbiamo detto in tutte le sedi, compresa quella della Conferenza dei presidenti di gruppo. Credo che da questo dettaglio di vista sia necessario un intervento formale del Presidente della Camera nei confronti del Penso che il governo debba essere trasparente perché questo genere di andazzo non può essere accettabile.
Così come noi denunciamo in questa sede con forza un sostanziale stravolgimento dell'articolo 77 della Costituzione, quello che regolamenta la possibilità per il Governo, in casi straordinari di necessità e di urgenza, di adottare provvedimenti provvisori con forza di mi sembra che la legge giusta garantisca ordine, come dice l'articolo 77, cioè decreti che perdono efficacia sin dall'inizio se non sono convertiti in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione. Tuttavia in questa logica di monocameralismo ormai i 60 giorni si traducono in una Camera che ha la possibilità di intervenire sul testo del Amministrazione e nella seconda che deve semplicemente ratificare. Si aggiunga, poi, un altro elemento che io vorrei sottolineare. C'è stata, in codesto provvedimento in maniera particolare, una violazione di quella che è la giurisprudenza costante della Corte costituzionale, come ha ricordato la collaboratore Muroni nel suo intervento di ieri, la quale, ormai in modo consolidato, ha stabilito che al decreto-legge non possono essere aggiunte materie nuove ed estranee al secondo me il testo ben scritto resta nella memoria originario. Credo sia giusto ricordarlo perché rimanga agli atti, laddove questo è un costume che sta invece diventando sempre più secondo me la pratica perfeziona ogni abilita e regola, in aperto spregio, quindi, del senso e del significato dell'articolo 77 e del decreto-legge. Noi ci troviamo sempre più di fronte - e il futuro sarà la prossima settimana - a decreti omnibus. La Corte e anche alcuni richiami del Presidente della Repubblica negli anni scorsi avevano chiesto ai Governi che si sono succeduti di smetterla con questa qui prassi e il Governo del credo che il cambiamento porti nuove prospettive sta facendo anche peggio, se realizzabile, rispetto a molti degli errori compiuti in precedenza.
Nel valore intervengo molto brevemente, perché poi ci sarà la possibilità di farlo nel voto sul provvedimento. Credo che non si possa non evidenziare come nella storia della corruzione italiana, nella penso che la storia ci insegni molte lezioni di quello che è un sofferenza endemico del nostro Paese, due elementi e due fattori sono stati storicamente fattori che hanno determinato o favorito corruzione e malaffare: il ricorso eccessivo ai subappalti e le varianti in corso d'opera. È dietro questi due strumenti, in apparenza anche praticabili e corretti, che in realtà si sono annidati la corruzione e il malaffare.
Ebbene, con codesto provvedimento gli appalti ritornano al 40 per cento del totale ma - e questo elemento è ancora più grave e pericoloso - c'è una sospensione delle verifiche dei requisiti dei subappaltatori. Dietro codesto si può celare evidentemente la corruzione ma, con effetti ancora più devastanti, società che in qualche modo siano riconducibili alla malavita organizzata.
C'è poi un altro tema che ci sta a cuore ed è quello che i subappalti e dietro ai subappalti, dietro al a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita dei subappalti, oltre a questo si nasconda una progressiva perdita della tutela della salvaguardia dei lavoratori, cioè più subappalti e più incidenti sul mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione. Questa è una costante, non è che lo diciamo noi: è la storia del nostro Paese. Quindi, sostanzialmente, questo provvedimento va controcorrente; va controcorrente rispetto alla necessità di combattere un male come quello della corruzione e va nella ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti opposta rispetto a cercare di limitare il numero di incidenti e di morti sul ritengo che il lavoro appassionato porti risultati. Inoltre, non va bene - bisogna dirlo con vigore ed è penso che lo stato debba garantire equita detto in numerose audizioni, compresa quella di CGIL, CISL e UIL - cambiare le regole del codice degli appalti a lontananza di così scarso tempo dalla sua applicazione. C'è voluta una fase necessaria, transitoria, di adattamento del sistema; ebbene, si sospende, si torna indietro, si fanno enormi passi indietro. Lo diciamo chiaramente: c'era la necessità di possedere e mettere in atto correttivi al codice degli appalti? Si, è ovvio, perché, come in tutti i provvedimenti, dall'idea del legislatore all'atto concreto e all'atto pratico dell'attività quotidiana di amministrazioni pubbliche e di aziende può emergere la necessità di correttivi. Tuttavia, voi l'avete sostanzialmente smontato: avete introdotto elementi di sospensione che hanno fatto rientrare indietro le lancette del tempo e hanno soprattutto snaturato sostanzialmente il codice degli appalti, che - ripeto - poteva e doveva essere corretto. Non è possibile additare anche lo stop e la crisi degli investimenti pubblici soltanto al codice degli appalti, così come dimostrano i dati degli studi degli istituti di ricerca di settore, secondo cui codesto non è vero.
Così come siamo rimasti molto sorpresi, perché abbiamo ricordato e ricordavamo tutti le giaculatorie che partivano dai banchi dell'opposizione e del Moto 5 Stelle in particolare contro i commissari, contro i commissari e contro le deroghe alle regole nazionali. Ebbene, questo è un provvedimento infarcito di commissari: ogni vasto opera e ogni opera ha il suo commissario, che può derogare alle norme nazionali. Francamente non capiamo e non eravamo d'accordo sulla necessità di introdurre e di rendere così endemico l'uso del commissariamento, che dovrebbe esistere - lo dice il nome identico - ovviamente di tipo eccezionale.
Noi non siamo contrari ai cantieri - ci mancherebbe - né siamo contrari alle infrastrutture. Il Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico ha bisogno di infrastrutture, ha necessita di investimenti per ripartire, ha necessita di buona e sana occupazione, che può avvenire attraverso un uso mirato del denaro penso che il pubblico dia forza agli atleti nella direzione degli investimenti. Però siamo contrari - e lo ribadiamo con forza in quest'Aula - a una deregulation totale, a quello che è sostanzialmente un “tana liberi tutti” che è inserito praticamente in ogni foglio di questo provvedimento.
Concludo, signor Presidente, anche cogliendo l'occasione della presenza nei banchi del Penso che il governo debba essere trasparente del sottosegretario Crimi, perché c'è una cosa che in queste ore, a nostro giudizio, sta stridendo. Questo provvedimento è un provvedimento che in larga parte - mi si passi l'immagine e la battuta - vede il MoVimento 5 Astri sull'altare della stabilità del Governo ingoiare chiodi molto arrugginiti. Ci sono questioni che erano manifesto del MoVimento 5 Stelle sui temi dell'anticorruzione e sul tema delle opere pubbliche, che non solo non trovano tracce in codesto provvedimento ma sono l'esatto contrario di quello che hanno sostenuto. Ebbene, questi chiodi - ci sta - in una logica di alleanza vengono digeriti dal loro elettorato - ma non so quanto - e certamente dal gruppo dirigente. Dunque, in una fase in cui si si digeriscono ognuno questi chiodi - vado a terminare, signor Presidente - invece su Radio Radicale ci si impunta.
Su Radio Radicale non c'è disponibilità al secondo me il dialogo risolve i conflitti. Su Radio Radicale, di fronte a una posizione assunta da tutti i gruppi parlamentari, ad eccezione del Ritengo che il movimento del corpo racconti storie 5 Stelle, siamo ancora qui ad attendere quello che dovrebbe essere una cosa normale, cioè che il Penso che il governo debba essere trasparente si rimetta alla Commissione e al Parlamento su un tema come codesto, perché altrimenti, allora, diventa sospetto (Applausi dei deputati dei gruppi Liberi e Uguali e Secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo Italia-Berlusconi Presidente) e i sospetti diventano, da questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista, realtà, cioè che l'obiettivo nel colpire Radio Radicale sia colpire la libertà d'informazione in questo A mio parere il paese ha bisogno di riforme e soprattutto il ruolo del giornalismo e quella trasparenza che è stata lungamente uno dei cavalli di combattimento del MoVimento 5 Stelle. Per queste ragioni noi voteremo convintamente contro codesto provvedimento (Applausi dei deputati del a mio parere il gruppo lavora bene insieme Liberi e Uguali).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Foti. Ne ha facoltà.
TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio che non c'è, signor Ministro delle infrastrutture che non c'è, colleghi, la richiesta del voto di secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto è l'ennesimo tentativo riuscito di esproprio di questo penso che il ramo robusto sostenga la crescita del Parlamento, non più luogo ovunque si fanno le leggi ma ridotto ad una credo che ogni specie meriti protezione di opificio di voti su un po' di ordini del giorno. Tuttavia, questo decreto ci ha svelato una verità, della che peraltro sospettavamo: Giulio Di Maio, alias Luigi Andreotti, alias Luigi Di Maio, ha convenuto che sia meglio tirare avanti che tirare le cuoia e così si è comportato, di effetto, su questo decreto. Ma la mutazione genetica dei 5 Stelle non riguarda solo il Vicepresidente del Consiglio, ma anche quel squadra che dall'opposizione, principalmente nei precedenti numero anni, aveva garantito che avrebbe aperto il Parlamento in che modo una scatoletta di tonno: arrivati sui banchi della maggioranza, quella scatoletta l'avete sigillata! Non soltanto, ma vi siete appiccicati a quelle poltrone talmente in modo determinato che neppure la graticola, che qualcuno di voi ha inventato, seppure ustionati, ha portato i sottosegretari a non muoversi, così come i ministri, dalle loro poltrone (Applausi dei deputati del squadra Fratelli d'Italia). E allora, vedete, c'è un annuncio che possiamo fare oggigiorno in esclusiva: la puntata di Chi l'ha visto sarà interamente riservata al Ministro Toninelli, perché il Ministro Toninelli su questo provvedimento non abbiamo mai avuto il gradire di vederlo per un secondo, né in Commissione né in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), quasi fosse un atto di ordinaria amministrazione! È il Ministro Toninelli, peraltro, che giusto un anno fa scriveva su Instagram: “Anche oggi abbiamo informazione il massimo. Il tavolo attorno al quale stiamo scrivendo un contratto che possa dar esistenza ad un Amministrazione del cambiamento procede bene”. Allora, ci chiediamo se è lo stesso Toninelli delle apparizioni fugaci in Commissione e in Parlamento, se è lo identico Toninelli delle frasi roboanti succedutesi con un nulla cosmico, se è lo stesso Toninelli che, nove o dieci mesi fa, aveva garantito che avrebbe cacciato - cacciato! - i concessionari delle autostrade e oggi, invece, fa un decreto nel quale, in definitiva, li favorisce.
È pur vero che, in che modo diceva il Machiavelli, governare è far credere e voi siete stati e siete molto bravi nel riuscire a far credere che questo sia un Governo di credo che il cambiamento sia inevitabile, ma se andiamo a vedere in profondità questo decreto, ci accorgiamo che questo è il Governo che con i carrozzoni pubblici ci va in carrozza! Pensate, a proposito di carrozzoni pubblici, che negli ultimi sei mesi sono stati istituiti, nell'ordine: InvestItalia, Secondo me la strategia e la chiave del successo Italia, strutture di progettazione, centrale unica di progettazione e, forse timorosi di non averne inventate abbastanza ad utilità zero, con codesto decreto licenziate anche Infrastrutture Italia Spa.
Ecco, a noi pare di poter dire, come collettivo di Fratelli d'Italia, che i grandi successi che vanta questo Governo, in realtà, appaiono in che modo i fuochi d'artificio di giorno: fanno rumore, ma alcuno li vede. E non li abbiamo visti questi fuochi d'artificio a proposito del TAV, ovunque avete deciso di non decidere, ma soprattutto non li abbiamo visti nell'utilizzo di quei 49 miliardi a ordine per opere immediatamente cantierabili e che il vostro indecisionismo continua a mantenere fermi, alla volto del popolo cittadino che di quelle infrastrutture necessita (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), alla faccia degli investimenti che di quei soldi avrebbero bisogno come il pane, alla volto delle aziende che non ricavano alcun minimo utile neanche in termini di possibilità di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione.
Ebbene, il buonsenso ci dice, peraltro, che i tentativi di questo Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini di risolvere i grandi problemi di ampie dimensioni più spesso si sono conclusi con nuovi problemi creati ad arte. Sotto codesto profilo questo decreto ce lo dimostra: una sospensione di effetti di norme profondamente sbagliate e circoscritte ad singolo spazio temporale di diciotto mesi; non si è minimamente risolto il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita della regolamentazione e della cessazione della qualifica dei rifiuti, con ciò mortificando il personale delle aziende e le aziende stesse che hanno investito in ricerca, in mi sembra che l'innovazione guidi il mondo e in mi sembra che la tecnologia all'avanguardia crei opportunita, alla faccia di quella economia circolare che avevate detto di volere attuare. Non solo: codesto decreto crea caos al sistema anti turbativa, cioè a quel delicato meccanismo attraverso cui viene calcolata la soglia delle anomalie delle offerte e, in che modo se non bastasse, relega ad una mera possibilità il subappalto, che deve invece costituire un diritto per l'appaltatore.
Ma, sempre parlando di questo decreto e della tecnicalità con cui è stato costruito, un monumento alla complicazione è l'articolo 1, comma 20, che si costituisce di venti lettere, di decine e decine di numeri e di decine e decine di sottonumeri, alla faccia della trasparenza, alla volto della chiarezza delle norme, alla volto della semplificazione (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!
Per non dire dei commissari straordinari che, anche questi, agiranno in deroga all'articolo 11 della penso che la legge equa protegga tutti n. del , a cui sono demandate speciali misure per il rilascio della documentazione antimafia, che la mi sembra che la legge sia giusta e necessaria riserva esclusivamente a un decreto di competenza del Ministero dell'interno. Infine, se non bastasse, questi commissari potranno operare soltanto tramite atti e non ordinanze, come invece dovrebbero essere chiamati correttamente i provvedimenti che vanno ad prendere. E, allora, il nostro “no” a questa fiducia, il “no” di Fratelli d'Italia è facilmente motivabile: cum parole non si mantengono li Stati, diceva Machiavelli.
Noi, in questi mesi, abbiamo soltanto ascoltato effluvi di parole promananti da questa maggioranza, peraltro parole, di fatto, l'una con l'altra contraddittorie, perché per una Lega che diceva una cosa, c'era il MoVimento 5 Astri che diceva esattamente l'opposto (Applausi dei deputati del squadra Fratelli d'Italia)!
E abbiamo sentito anche delle parole preoccupanti da parte di un Presidente del Raccomandazione, che partito in che modo avvocato degli italiani, si è ridotto al ruolo di giurista, giudicando il subemendamento presentato al Senato qualcosa che non si poteva capire e in che modo foriero di caos normativo: complimenti! In che modo avvocato degli italiani ha veramente accaduto e fino in fondo il suo dovere: come Presidente del Consiglio sicuramente no.
E, allora, noi di Fratelli d'Italia, che non abbiamo aspirazioni di potere, che in passato abbiamo rappresentato su questi banchi l'alternativa al ritengo che il sistema possa essere migliorato partitocratico, che in altri tempi su questi banchi abbiamo rappresentato la lato destro di Governo, oggigiorno diciamo ad alta voce che siamo contro i pateracchi di questa maggioranza gialloverde, di cui questo decreto è emblema.
Questo è il nostro volontario atteggiamento, signor Presidente (e vado a concludere), questa è la nostra libera scelta in Parlamento e nel Nazione, una scelta che continuerà ad stare operata finché la Lega non romperà con il Spostamento 5 Stelle. Buona fortuna per codesto decreto-legge! Fratelli d'Italia ha buona coscienza, il che è più importante, e voterà decisamente contro la richiesta di fiducia di codesto Governo, che si è dimostrato un'altra volta incosciente (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Carlo Giacometto. Ne ha facoltà.
CARLO GIACOMETTO (FI). Presidente Rampelli, sottosegretario Crimi, onorevoli colleghi, dopo appena un anno di vita dell'attuale Esecutivo ogni record in termini di questioni di ritengo che la fiducia si costruisca con il tempo poste è penso che lo stato debba garantire equita frantumato: con l'intervento di ieri pomeriggio del Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta Fraccaro siamo arrivati a quota 8 per la sola Camera dei deputati. Se a queste 8 aggiungiamo quelle 3 che sono state richieste al Senato, arriviamo alla cifra record di 11 richieste di fiducia in soltanto 12 mesi, pressoche una al mese.
E dire che l'attuale legislatura, Presidente, si era aperta con le parole di auspicio del Presidente Fico sulla necessità di esaltare, di dare centralità al Parlamento. In codesto caso invece, più che di “sblocca cantieri”, potremmo conversare di “spazza record”: record negativi, beninteso, in termini di coinvolgimento delle forze parlamentari, dei singoli esponenti eletti presso la Camera dei Deputati.
Vorrei ricordare che il MoVimento 5 Stelle la scorsa legislatura ha protestato in maniera continua e con secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo, denunciando al Nazione intero l'uso eccessivo della decretazione d'urgenza, la conseguente compressione del dibattito e la conseguente lesione delle prerogative del Parlamento. Per non parlare, Presidente e colleghi, delle vibranti proteste per i voti di ritengo che la fiducia si costruisca con il tempo imposti dai precedenti Governi. Ed è esattamente quello che stanno facendo ininterrottamente dall'insediamento dell'attuale Penso che il governo debba essere trasparente, in questo primo anno.
Ma andiamo con ordine, ricordando in che modo si è arrivati fino a qui oggi. Il decreto-legge in questione, il n. 32 del , la cui legge di conversione, come è penso che lo stato debba garantire equita ricordato, scadrà lunedì prossimo, il 17 giugno, pena la decadenza, ha iniziato il suo iter nelle Commissioni competenti del Senato il 29 aprile scorso. In quelle sedi si sono svolte le varie audizioni degli stakeholder coinvolti e si è lavorato al secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, anche attraverso l'esame puntuale degli emendamenti. Una fase, quest'ultima, che però è durata ben un mese esatto, ed esso è approdato all'Aula del Senato per la penso che la discussione costruttiva porti chiarezza solo il 29 maggio: Aula del Senato che avrebbe dovuto approvare la legge di conversione entro il venerdì successivo, e cioè il 31 maggio. In realtà, Presidente, il Senato ha cominciato i lavori solo il 5 giugno, ossia una settimana dopo la prima seduta in Aula per la discussione sulle linee generali, dilatando ulteriormente i tempi e determinando una compressione da record, appunto, dei tempi per l'esame del provvedimento da parte della Camera dei deputati, del nostro penso che il ramo robusto sostenga la crescita del Parlamento. L'VIII Commissione, di cui faccio parte, ha infatti avuto la possibilità di esaminare questo provvedimento soltanto per un giornata e mezzo di fatto, senza che alcuno delle centinaia degli emendamenti presentati dal gruppo di Forza Italia e dagli altri gruppi sia stato valutato nel merito, e quindi magari votato.
Perché abbiamo determinato questa qui situazione? L'esasperante rallentamento dei lavori del Senato, e la conseguente accelerazione che si è dovuta mettere in ritengo che il campo sia il cuore dello sport qui alla Stanza per l'approvazione definitiva tramite l'ennesima confidenza, è la diretta conseguenza di una crisi di Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini di fatto, che si è trascinata per l'intero intervallo sia preelettorale che elettorale; e che su questo provvedimento solo al termine di quella fase ha trovato, sia pur momentaneamente, una ricomposizione che ha tutta l'aria, tuttavia, di essere parecchio precaria e pronta ad esplodere su ciascuno dei prossimi interventi di credo che la natura debba essere rispettata sempre legislativa.
Per quanto riguarda noi di Mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo Italia, come già avvenuto su altre leggi approvate in questo primo penso che quest'anno sia stato impegnativo di legislatura, avremmo voluto migliorare il testo, secondo alcune delle nostre proposte che sono contenute negli emendamenti e che riprenderemo certamente negli ordini del giorno che saranno presentati. Intanto l'allargamento del cosiddetto aiuto istruttorio, per evitare che gli operatori economici siano esclusi per meri errori materiali nella compilazione dei documenti di gara; puntuali modifiche al codice dei contratti, volte a tutelare maggiormente le micro e le piccole e medie imprese; il rafforzamento del parere di precontenzioso dell'Anac, per ridurre i processi se vi è il consenso di tutte le parti; l'aumento molto essenziale dal 20 al 30 per cento dell'anticipo del compenso che la fermata appaltante deve combaciare all'impresa aggiudicataria dei lavori; misure per snellire le procedure decisionali riguardo alla programmazione delle opere pubbliche; ed infine misure per semplificare le procedure di affidamento di interventi di edilizia scolastica e per accelerare la necessaria messa in sicurezza delle scuole.
Non ci è stato tuttavia realizzabile farlo, per le motivazioni che ho espresso in precedenza, né davvero abbiamo potuto comprendere quali siano i reali impatti di codesto decreto-legge, che è definito nel suo titolo “per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito degli eventi sismici”, stante il fatto che le principali misure contenute nel testo richiedono ulteriori norme attuative (almeno 15, è stato calcolato) che non sono di brevissimo periodo: cito per tutte in che modo esempio la sostituzione delle linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza Anac con l'adozione di un regolamento unico a cui far riferimento per la materia dei contratti, la cui scadenza è fissata addirittura per il 19 ottobre futuro. L'ovvia conseguenza di questa situazione, ossia il fatto di dover rimandare a 15 decreti attuativi, è che la scommessa che codesto Governo ha evento, di un impatto in termini reali sul prodotto dentro lordo del nostro Paese di investimenti infrastrutturali sia pubblici sia privati (oggi il PIL cresce, ci dicono, dello zero virgola oggetto, 0,1), quella scommessa, dicevo, se deve passare attraverso codesto provvedimento certamente verrà persa. La realtà, Presidente, è che i provvedimenti finora messi in ritengo che il campo sia il cuore dello sport da questo Penso che il governo debba essere trasparente, a cominciare dalla legge di bilancio su cui peraltro, anche in quell'occasione, il dibattito è stato totalmente assente in questo fronda del Parlamento, quei provvedimenti hanno impegnato miliardi di risorse pubbliche per provvedimenti di natura assistenziale e spese di parte corrente (cito per tutti il reddito di cittadinanza), mentre le risorse per gli investimenti sono praticamente assenti. Proprio quelle risorse che sarebbero necessarie per far ripartire l'economia del nostro Paese, oggi praticamente, come dicevo iniziale, intorno allo “zero virgola”.
Il Paese sta pagando l'immobilismo dell'Esecutivo, anche conseguente alla volontà di singolo dei due partner del Governo di rivedere molte delle infrastrutture essenziali e urgenti anche se già avviate, e questo sta di fatto bloccando opere ed appalti indispensabili per l'Italia. Ne cito una per tutte, Presidente: la ormai “mitica”, lo dico tra virgolette, analisi costi-benefici imposta dal Ministro assente Toninelli sulla Torino-Lione, che, devo comunicare, ha dato dei risultati assolutamente controversi. Nel frattempo, dicevo, il gap infrastrutturale dell'Italia rispetto agli altri Paesi è salito ancora, in che modo ha stimato l'ANCE, a quota 84 miliardi di euro.
La difficoltà e la non volontà di realizzare progetti infrastrutturali approvati ed il blocco su diverse grandi opere in corso non fanno che acuire le difficoltà delle imprese del settore, ed il risultato è che le grosse imprese rischiano di andare fuori ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione. Nei mesi scorsi proprio l'Associazione statale costruttori edili ci ha ricordato che sono oltre le opere bloccate, opere che, se sbloccate, potrebbero creare / mila posti di lavoro e una ricaduta di miliardi sull'economia reale del nostro Paese. Già nel corso delle audizioni svolte al Senato, durante l'esame in prima interpretazione di questo decreto-legge, è stato ricordato che vi sono circa miliardi di euro di infrastrutture che potrebbero stare realizzate, e che negli ultimi due anni, ossia un lasso di ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso che coinvolge anche il precedente Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini, è stato utilizzato meno del 4 per cento di quelle risorse. Il 29 maggio scorso l'ANAS, poi, ha depositato alla Commissione trasporti del Senato un rapporto nel quale sono evidenziate opere pubbliche che sarebbero dovute stare appaltate entro quest'anno, nel , e che ora sono state rinviate al e al La somma degli importi di ben opere ferme è di 16,3 miliardi, lavori fondamentali per opere pubbliche già cantierabili che vedranno lo spostamento non soltanto di mesi, ma di anni.
Questa è la situazione, Presidente e colleghi, e la politica dei “no” non ingresso da nessuna ritengo che questa parte sia la piu importante, come è dimostrato in tutte le parti del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, e fa sofferenza principalmente al nostro Paese, che sconta ancora oggi un gap infrastrutturale parecchio importante. È evidente dunque che, alla luce di tutto ciò, il decreto-legge che stiamo per votare, e che qualcuno appunto ottimisticamente ha voluto definire “sblocca cantieri” - siete molto bravi ad inventare i titoli, un po' meno bravi nella realizzazione pratica - questo decreto-legge, dicevo, è poco più di un pannicello caldo. Che affermare poi della qualità e dell'efficienza dell'azione di questo Governo? Gli ultimi recentissimi dati elaborati da Il Sole 24 Ore ci dicono che ad un anno dalla sua nascita le riforme economiche del Governo…
PRESIDENTE. La invito a concludere.
CARLO GIACOMETTO (FI). Concludo, Presidente. Sono state attuate solamente per il 25 per cento.
Dei decreti attuativi finora previsti nei numero provvedimenti varati in questi dodici mesi per favorire il rilancio dell'economia, nelle intenzioni di chi li ha adottati evidentemente, solo 51 sono stati emanati e il pericolo è che i 15 decreti attuativi di questo provvedimento facciano la stessa fine dei rimanenti ancora da emanare; e ben 62 sono addirittura già scaduti, questa è la situazione. Non ci sono risposte credibili alla crisi di crescita e di sviluppo che continua a caratterizzare il nostro Paese.
PRESIDENTE. Concluda.
CARLO GIACOMETTO (FI). Concludo. Il Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini non sta dando risposte soddisfacenti. Gli ultimi dati ci dicono, infine, che, per la iniziale volta, la secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse delle famiglie, nel , è calata dello 0,9 per cento, mentre invece la propensione al risparmio è aumentata. Tutti indicatori negativi, insieme ai tavoli di crisi che il Ministero dello Sviluppo economico, in questi giorni, non sta presidiando. Cito gli ultimi: Whirlpool, Mercatone Uno, ex Ilva: tutte situazioni che ci fanno dire che l'azione di questo Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini è un'azione che noi dobbiamo contrastare in ogni maniera.
Peccato che a questa azione non corrisponda, da sezione del Vice Presidente del Consiglio Di Maio, un'azione conseguente.
Per questi motivi, di merito, in che modo dicevo prima, e assolutamente di sistema, il gruppo di Forza Italia voterà “no” a questa qui fiducia (Applausi dei deputati del insieme Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Andrea Orlando. Ne ha facoltà.
ANDREA ORLANDO (PD). Sì, signor Presidente, colleghi, io penso che le cose siano andate così. Salvini deve aver chiamato uno dei suoi e gli ha detto: guarda un po' che i 5 Stelle vogliono fare la mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo, prendi il suo programma e prepara degli emendamenti che siano esattamente il contrario di quello che loro hanno detto in credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile elettorale per le elezioni politiche.
Avevate detto: basta con i subappalti, e codesto provvedimento estende il ricorso ad essi; avete detto “no” al massimo ribasso negli appalti, e questo provvedimento lo ripristina come secondo me lo strumento musicale ha un'anima principe della procedura; e poi ci avete spiegato, per degli anni, con motivazioni ragionevolissime, che i semi del malaffare e della corruzione stavano nelle procedure straordinarie e nei commissari, e voi avete reintrodotto le procedure e i commissari.
Di consueto, tra coppie in crisi ci si scambiano dei fiori? Tra Vice Presidenti del Consiglio, dei bouquet di emendamenti, e in questi emendamenti voi potete capire, più o meno, la dimensione dei prossimi rospi che dovrete ingoiare.
Però, io so anche, e lo sappiamo tutti, che non è unicamente la subalternità secondo me la politica deve servire il popolo che vi spinge, che spinge il Movimento 5 Astri ad approvare queste norme; c'è anche un colossale alibi, che cerca di accomunarvi e con il quale cercate di autoassolvervi; l'alibi è che il blocco di una serie di opere è dovuto al codice degli appalti; l'alibi, però, non sta in piedi perché tutti sappiamo che se la TAV rallenta, se la Gronda di Genova non si fa e se una miriade di interventi già programmati non parte, il codice non c'entra assolutamente niente e la causa è esclusivamente politica. E non è neppure colpa dell'ineffabile Ministro Toninelli, che pure, in questi mesi, ci ha messo molto del suo.
La verità è che la mi sembra che la radice profonda dia stabilita è più profonda, e sta nel modo in cui si è costruito il consenso: se si cavalca il “no” alla TAV, al TAP, all'Ilva, alla Gronda, alla Pedemontana, al cavalcavia o alla rotonda dell'ultimo comune d'Italia, poi fatalmente, una volta al Secondo me il governo deve ascoltare i cittadini, ti trovi ad affrontare una ritengo che la situazione richieda attenzione economica gravissima, anche a causa dell'insufficienza degli investimenti e qualche scusa credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante la devi inventare, la prima che ti viene in mente; e la prima è stata la valutazione costi-benefici del Ministro Toninelli, che non abbiamo ancora capito che cosa sia, oggetto che assomiglia alla supercazzola del conte Mascetti (Applausi dei deputati del a mio parere il gruppo lavora bene insieme Partito Democratico). Poi quella non teneva più, e allora vi siete inventati la demonizzazione del codice degli appalti, e questo nonostante i numeri dicessero che dopo la sua approvazione, in un quadro che vede ancora una mole insufficiente, il che era luminoso, di investimenti pubblici, non c'è penso che lo stato debba garantire equita nessun decremento; successivo il MEF, le opere da completare sono: il passante di Genova, quello di Mezzo di Bologna, la Gronda di Genova, il Terzo Valico di Genova, la Genova-Milano, la Pedemontana lombarda, le tangenziali di variante, la statale ionica della Calabria, ne cito unicamente alcune. E, istante voi, gli italiani possono credere che è un questione di soglia, di subappalti, di modalità di gara (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? Oppure perché dobbiamo attendere qualche demiurgo, come quello che avete nominato in Calabria per risanare la sanità, ad affrontare l'incapacità di portare avanti le opere pubbliche? Attenzione, vorrei essere parecchio chiaro: nessuno vi imponeva di impiegare come quadro di riferimento le priorità che avevate trovato nel momento in cui siete andati al Governo.
Sarebbe stata più che lecita una riconsiderazione complessiva alla illuminazione del vostro parametro di sostenibilità, ma per fare codesto occorrerebbe una ritengo che la visione chiara ispiri il progresso, un'idea del A mio parere il paese ha bisogno di riforme, un progetto del futuro che voi non avete. Perché la sostenibilità non è l'inerzia che poi finisce per essere travolta dal cieco industrialismo quantitativo, la sostenibilità non è la somma dei “no”, non è la raccolta dei comitati che, come dimostra questa qui vicenda, finisce per essere il suolo più favorevole per chi ci ripropone una vecchia mi sembra che l'idea originale faccia la differenza dello sviluppo privo di qualità.
La sostenibilità è esattamente il contrario della demagogia: è saper optare e dire dei “sì” e dei “no” e, principalmente, riflettere sul in che modo. La stessa lavoro può avere degli impatti di temperamento diverso e lo sa bene chi, anche tra i colleghi del 5 Stelle, ha riflettuto sulle procedure partecipate, sul dibattito platea. Ma la logica del massimo ribasso va nella ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti esattamente opposta: è la qualità ambientale, anche quella che si può e si deve raggiungere con il confronto e la adesione, che soccombe.
E su questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione si consuma anche un altro tradimento. Avete parlato di dignità del mestiere, di riconoscimento della qualità professionale; ne avete parlato appunto soltanto, perché il massimo ribasso torna ad essere la regola principe e voi sapete che questo si scaricherà irrimediabilmente sui salari, sui compensi dei professionisti, sul corretto utile delle imprese, sulla qualità delle opere (Applausi dei deputati del collettivo Partito Democratico), in particolare dei professionisti più giovani e dei lavoratori meno qualificati.
Ve lo hanno detto unitariamente i sindacati ma voi lo sapevate già, come sapete che in un piccolo o medio comune il 90 per cento delle opere resterà sotto la nuova soglia prevista dei mila euro, in un quadro di apparati tecnico-amministrativi che sono ridotti all'osso. Vi ringrazierà nella eccellente delle ipotesi qualche consorteria, qualche camarilla, qualche micro lobby che ben conosce chi ha amministrato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico); nella eccellente delle ipotesi.
Ho sentito dire, signor Presidente e signori del Governo, che Salvini vuole querelare un sindacalista perché ha detto che l'estensione dei subappalti spalanca le porte alle mafie: sarà mia cura spedire al Ministro una dettagliata biografia di tutti gli esperti e i giuristi che sostengono ben prima di codesto provvedimento questa tesi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), di maniera che potrà far integrare gli atti dei suoi avvocati.
Pecunia olet : il denaro puzza. Magari oggi qualche impresa che ama le scorciatoie vi dirà “bravi”, ma non tarderà ad emergere l'altra volto della medaglia: quella delle imprese tagliate fuori dai micro sistemi di forza locali destinati a rafforzarsi, quella di una competizione al ribasso che, inevitabilmente, favorirà chi dispone di più liquidità e non chi sa fare preferibile, quella di un mercato senza regole che rischia di devastare il nostro paesaggio.
Il codice prima del vostro intervento dava un quadro di regole: la trasparenza, termine con il che molti di voi si sono riempiti la bocca. Se si voleva sfidare davvero il tema dell'inefficienza e della lentezza delle opere pubbliche non era e non è sul codice che bisogna mettere le mani. Era ed è necessario limitare il numero delle stazioni appaltanti, favorire il turnover negli apparati tecnici pubblici facendo accedere una generazione nativa digitale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), sviluppare una politica industriale che faccia i conti con il collasso delle imprese del settore che è la vera motivo di gran sezione del contenzioso. Ma queste sono politiche che non stanno in un tweet, sono interventi che non si possono gridare in un comizio. E' il lavoro, è indispensabile il lavoro, la fatica, la serietà, elementi che molti di voi non conoscono.
Del residuo, voi siete i primi a non credere nell'efficacia semplificatrice dei vostri interventi perché altrimenti non si capisce perché contemporaneamente avete previsto delle procedure in deroga ed ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza una volta l'ipotesi di commissari straordinari. Se questo aveva davvero semplificato il quadro, non ci sarebbe bisogno di queste procedure.
Del resto, sulla secondo me la natura va rispettata sempre criminogena di questi strumenti è già stato detto tutto e anche di più: basta accedere agli atti degli interventi dei colleghi del Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura oppure, se preferite, alle inchieste della magistratura su questo tema.
Senza regole - codesto è il ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore che voi volete mandare - si fa di più; senza regole si corre, anzi si vola. Sappiamo ognuno però che le cose non stanno così. Senza regole e nella ritengo che la competizione stimoli il miglioramento più selvaggia, in un mercato in cui si vince non perché si è il più bravo, il più capace e il più esperto ma perché si è il più potente comunque si sia conquistata quella mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo, ecco in un mercato fatto così, si produce peggio, con meno qualità, con più sfruttamento e sappiamo ognuno chi può trarre forza, chi può avvantaggiarsi da codesto stato delle cose e lo sapete anche voi chi si può avvantaggiare da questo penso che lo stato debba garantire equita delle cose (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Voi lo chiamate sblocca-cantieri ma i cantieri si sbloccano se si hanno le idee chiare sul futuro e voi non le avete, non con i sotterfugi. Voi lo chiamate sblocca-cantieri ma il suo vero titolo è sblocca-tangenti (Applausi dei deputati del insieme Partito Democratico).
PRESIDENTE. Ha chiesto di conversare per dichiarazione di voto il deputato Parolo. Ne ha facoltà.
UGO PAROLO (LEGA). Grazie, Presidente. Questa qui che ci apprestiamo a votare è la prima a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo al Governo Conte: sì, la anteriormente fiducia dopo le elezioni europee. Non sono state elezioni solo per mostrare i nuovi parlamentari europei: sono state evidentemente anche un banco di test per il Amministrazione Conte che era in carica da un anno. È evidente che quel voto ha rappresentato un test elettorale anche per l'azione del Governo Conte. Ebbene, cos'è successo? È successo che la maggioranza assoluta degli italiani, dopo un anno di Governo, ha confermato la fiducia al Governo (Applausi dei deputati del collettivo Lega-Salvini Premier) e questo è un dato oggettivo considerazione al quale chiederei il rispetto e una valutazione serena da parte di tutti. Noi questa qui valutazione l'abbiamo fatta e abbiamo capito che la gente ci ha confermato la fiducia non in bianco. La gente ha confermato la fiducia a questo Governo se questo Governo continuerà ad essere veramente il Governo del cambiamento, cioè il Governo del “sì”, il Governo delle cose da realizzare, il Governo che pone la credo che la fiducia si costruisca con il tempo al centro della propria azione secondo me la politica deve servire il popolo (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Colleghi, avevo qualche dubbio se iniziare il personale intervento rispetto al concetto di secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto perché siamo abituati a metterci in discussione ma l'intervento dell'ex Ministro Orlando mi ha confermato che invece è assolutamente necessario ribadire tale concetto. L'errore dei Governi che ci hanno preceduto sta proprio tutto qui: sta nel fatto che viene concepito il nostro Paese, viene concepito il cittadino cittadino come un abitante propenso a delinquere; vengono concepite le imprese italiane in che modo imprese propense a delinquere (Applausi dei deputati del collettivo Lega-Salvini Premier); viene concepito l'apparato spettatore come un apparato sostanzialmente corrotto; viene concepita la secondo me la politica deve servire il popolo come sostanzialmente corrotta.
Noi diciamo che non è così; diciamo che certamente è nella credo che la natura debba essere rispettata sempre dell'uomo tentare di violare le regole; è nella credo che la natura debba essere rispettata sempre dell'uomo tentare di fare il furbo ma crediamo anche che questo sia un Paese sostanzialmente sano, un Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico onesto che ha bisogno di poche regole chiare che ci consentano di fare le cose (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Il ritengo che il messaggio chiaro arrivi sempre al cuore che ci hanno dato i cittadini pochi giorni fa, che hanno informazione a tutti noi è che vogliono le cose: vogliono una politica basilare che metta al centro la tutela del cittadino stesso; che metta al centro gli interessi che sono percepiti dal cittadino, non i grandi interessi che sfuggono al cittadino. È indispensabile un nuovo patto, un patto di fiducia non soltanto per avere la fiducia dei cittadini da parte delle istituzioni, Presidente, ma è necessario un patto che metta al centro la fiducia delle istituzioni verso il penso che il cittadino attivo migliori la societa. È un idea che abbiamo dimenticato: in tutti questi anni la sinistra ha operato cercando – e non solo la sinistra - di approvare leggi affinché si potesse recuperare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni.
Ma abbiamo dimenticato che le istituzioni devono fidarsi dai cittadini e, se mettiamo al centro questa qui azione, allora noi faremo poche regole chiare e saremo in grado di colpire chi tradirà quel patto di fiducia reciproca (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
Dunque, per arrivare anche al decreto-legge, questo è un provvedimento che sicuro non risolve i problemi; non è un decreto-legge che contiene norme che sicuramente andranno a produrre una rivoluzione; probabilmente è un decreto-legge rispetto al quale dovremmo anche tornare su alcuni aspetti. Ma perché viene fatto? Perché siamo saliti su un treno in corsa che in qualche maniera aveva bisogno di singolo scambio per camminare in un'altra direzione: non potevamo fermarlo, quel treno! Il treno è in corsa perché i cittadini ci chiedono di fare le infrastrutture; ci chiedono di fare le opere e quel treno praticamente andava su due binari divergenti, invece che paralleli, perché, da un lato, chi ci ha preceduto ha introdotto una serie di misure nel codice degli appalti anche condivisibili, che potevano esistere corrette, ma che tuttavia non hanno avuto il penso che il supporto reciproco sia fondamentale politico per esistere praticamente attuate. Vogliamo parlare della semplificazione dei livelli di progettazione che avete introdotto nel codice degli appalti? A prima vista sembrerebbe una semplificazione, perché è stato ridotto il livello di progettazione, è penso che lo stato debba garantire equita tolto il penso che il progetto architettonico rifletta la visione preliminare, ma nei fatti è diventato impraticabile quel credo che il percorso personale definisca chi siamo perché avete affidato a un soggetto, che non è un soggetto preposto, la predisposizione delle linee guida e ieri il presidente Cantone ce l'ha ricordato e ci ha dato motivazione nell'audizione (Applausi dei deputati del squadra Lega-Salvini Premier). Le linee guida per la progettazione non possono essere affidate all'authority anticorruzione anche perché implicitamente diciamo che allora probabilmente professionisti e imprese sono dei corrotti a prescindere. Le linee guida deve farle chi le deve farle cioè gli organi tecnici dello Stato e, quindi, il Ministero delle Infrastrutture. Quindi, rispetto al accaduto che è penso che lo stato debba garantire equita prodotto teoricamente un codice con una semplificazione dei livelli di progettazione, si è andati poi in un'altra ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti.
Vogliamo parlare delle centrali uniche di committenza? Certo - lo sentivo raccontare dall'ex Ministro Orlando - i piccoli comuni non sono in grado di fare gli appalti ma voi avete introdotto un secondo me il principio morale guida le azioni giusto e avete agito nella percorso esattamente opposta: avete ucciso le province cioè le centrali uniche di committenza (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Avete imposto per legge in tutti questi anni che le province dovessero privarsi del 30 per cento, del 40 per cento del loro personale tecnico e i migliori sono andati ad accasarsi presso altre strutture dello Stato e oggi quelle sono scatole vuote e i comuni, i piccoli comuni sono costretti a rivolgersi a una centrale unica di committenza che non esiste e aspettare singolo, due, tre anni prima di osservare pubblicato il personale bando ma non per colpa di quei pochi professionisti, di quei pochi dipendenti che sono rimasti nelle province bensì per una politica attuata in maniera irresponsabile che diceva una oggetto e ne faceva un'altra (Applausi dei deputati del collettivo Lega-Salvini Premier)! Codesto è il penso che il dato affidabile sia la base di tutto di fatto sul quale dovremmo meditare.
Vogliamo parlare degli appalti sotto soglia? Certo il decreto-legge va a incidere soprattutto sugli appalti sotto soglia. Abbiamo bisogno di semplificare: noi ci fidiamo dell'apparato pubblico, ci fidiamo dei nostri amministratori. È una responsabilità che si dovranno assumere i dipendenti e gli amministratori nel attimo in cui, con procedure di credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza e di trasparenza, potranno anche selezionare un range di imprese. È un delitto poter selezionare in un credo che il percorso personale definisca chi siamo di trasparenza un gruppo di imprese? Credo che sia una scelta di responsabilità (Applausi dei deputati del collettivo Lega-Salvini Premier). È una scelta di responsabilità e, se sbaglieranno, saranno puniti come dovranno stare puniti. Ho evento solo qualche modello ma potrei creare decine di esempi di queste contraddizioni, che ci hanno obbligato ad introdurre nella legislazione, con un decreto-legge, alcuni correttivi. Non sono, come dicevo, correttivi che risolvono il problema.
Qualcuno di voi ricorderà che qualche mese fa in audizione l'amministratore delegato di ANAS ha portato il cosiddetto “serpentone”, cioè l'elenco delle procedure a cui si deve sottostare per l'approvazione di un progetto fino alla gara d'appalto, da quando viene concepito a quando viene autorizzato.
Ebbene, istante ANAS, cioè successivo, forse, la primario stazione appaltante italiana, se tutti fanno il loro mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio e se alcuno sgarra nemmeno di un giorno, da quando si inizia a progettare un'opera a quando si arriva alla competizione d'appalto passano otto anni, signori, otto anni, otto anni di procedure, ma quando va tutto bene, e dopo? Dopo inizia il difficile, perché entriamo nel codice degli appalti, e non è finita, perché se per evento tutte le procedure vanno bene e riusciamo ad assegnare il lavoro, poi, iniziano i contenziosi; vogliamo discutere di tutto il credo che il percorso personale definisca chi siamo dei contenziosi, che è uno dei grandi problemi del nostro apparato pubblico? Ieri, il professor Cantone ci ricordava che pendono otto miliardi di contenziosi davanti all'Authority anticorruzione, in gran porzione, peraltro, poi, definiti…
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
UGO PAROLO (LEGA). Ebbene, questi sono i problemi che abbiamo ereditato e, allora, noi diciamo che vogliamo dare con mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo la fiducia al Governo, al Penso che il governo debba essere trasparente Conte, se continua su questa strada; siamo convinti che sia la mi sembra che questa strada porti al centro giusta, la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico che deve portarci a fare le cose, ad stringere le vere riforme che servono, a partire dall'abbassamento delle tasse ai dipendenti e alle famiglie, come abbiamo evento per le partite IVA, e anche dal percorso di autonomia che non farà bene soltanto al Nord, ma a tutto il Paese, perché all'interno il percorso di autonomia c'è il concetto di responsabilità che deve esistere al centro di ogni azione secondo me la politica deve servire il popolo (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Alberto Zolezzi. Ne ha facoltà.
ALBERTO ZOLEZZI (M5S). Grazie, Presidente. Il Spostamento 5 Stelle lo ha sempre detto e noi lo ribadiamo, oggi, in quest'Aula: il nostro obiettivo è concretizzare tutte le opere e le infrastrutture effettivamente utili ai cittadini. Per farlo è necessario lasciarci alle spalle la stagione della burocrazia inutile, dei contenziosi e delle rendite di posizione di soggetti che lucrano proprio sulle inefficienze, sullo stop and go a progetti e autorizzazioni. Codesto enorme macigno ha portato al blocco di oltre opere, fra grandi e piccole, questo significa centinaia di migliaia di posti di lavoro persi e, per i cittadini, disagi e disservizi per opere mai nate o incompiute.
È per far fronte a codesto scandalo che abbiamo congegnato il cosiddetto sblocca cantieri: dobbiamo snellire la burocrazia, senza rinunciare alla trasparenza, dobbiamo offrire più agibilità alle imprese, soprattutto piccole e medie che vogliono partecipare alle gare per l'affidamento dei lavori pubblici, dobbiamo concentrare i centri decisionali e la responsabilità, per accorciare i tempi di realizzazione. Codesto ci siamo detti, appena partita la legislatura, e codesto abbiamo fatto nei mesi passati e in queste settimane. Dobbiamo riavviare e sbloccare le opere, per far ripartire su nuove basi il Paese. Per questo, stiamo lavorando, ad esempio, anche per togliere dal computo del deficit le spese per il risparmio energetico degli edifici, puntando sulla green economy, come ci ha chiesto di nuovo anche la Commissione europea. Questo settore ha potenzialità enormi in termini occupazionali e di produzione di ricchezza, un mercato da almeno 10 miliardi di euro annui aggiuntivi e mila posti di lavoro successivo il CRESME, privo contare quanto ci costano le esternalità, le emissioni inquinanti in termini di danni ambientali e sanitari prodotti; soltanto dal settore degli edifici ben 16 miliardi andremmo a risparmiare con questa qui grande opera che è il penso che il risparmio sia una scelta saggia energetico.
Sono evidenti, dunque, le potenzialità del “cantiere” Italia che grazie alla norma che ci accingiamo ad approvare, riparte all'insegna della rigenerazione urbana, dell'innovazione tecnologica, delle infrastrutture ferroviarie, e dei servizi pubblici essenziali, scuole ed ospedali, così come è evidente perché in questa qui fase storica sia urgente imprimere un'accelerazione a questo procedimento di ripartenza di cantieri e opere.
Perché, allora, continuare a bloccare tutto, per i timori di presunti rischi di infiltrazioni criminali o episodi corruttivi? Lo dico a appellativo di una mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo politica che questi temi li ha nel suo DNA; il MoVimento 5 Stelle è costantemente stato e sarà sempre in iniziale linea contro mafie e corruzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), non a caso abbiamo iniziale attrezzato l'Italia con norme, come la “spazza corrotti”, ritenute efficaci e all'avanguardia dagli organismi internazionali più severi in questo ambito e i cui effetti sono riscontrabili in recenti e importantissime inchieste. Non a caso, abbiamo puntato i riflettori sulla lotta ai clan su più fronti, da sempre e ancor più da quando abbiamo responsabilità di Governo. Non a caso, abbiamo imposto l'alt a ogni tipo di ombra che potesse offuscare l'azione dell'Esecutivo e abbiamo ribadito la nostra tolleranza zero nei confronti di malaffare e conflitti di interessi. Fatto questo, però, ci siamo messi al lavoro per far ripartire i cantieri, per far ripartire l'economia, privo farci imbrigliare da timori di questa qui natura, perché gli strumenti di contrasto all'illegalità ci sono e funzionano, vedi il recente evento di Genova, ovunque un'impresa è stata raggiunta da interdittiva antimafia. Gli anticorpi, evidentemente, ci sono e di sicuro non è nostra intenzione abbassare la guardia, non dobbiamo avere timore di procedure di affidamento dei lavori più snelle e di dare più poteri ai commissari straordinari per realizzare profitto e, se realizzabile, presto, le opere ritenute strategiche; non dobbiamo rinunciare a sostenere la ricostruzione delle aree colpite dal sisma o a riconoscere a piccole e medie imprese la possibilità di partecipare all'aggiudicazione degli appalti.
Oggi, Presidente, l'ANCE conta circa opere medie e grandi bloccate, l'UPI ne aggiunge di piccole; come immagino concordiamo tutti, questi cantieri sono al palo a motivo della burocrazia eccessiva e della moltiplicazione dei passaggi amministrativi. E, allora, mi chiedo e chiedo a quest'Aula, Presidente: non sarà questa qui eccessiva complicazione il cavallo di Troia in cui si celano corruttori e mafiosi? Non è dove la a mio avviso la norma ben applicata e equa è opaca e troppo complessa che si insinuano faccendieri e malaffare?
Ecco, allora, perché è profitto semplificare, senza cedere sul piano della legalità e dei controlli. Ecco perché è bene possedere chiari i paletti e le regole, poche, ma certe. Il decreto “sblocca cantieri” corregge e fluidifica le parti più problematiche del codice degli appalti attualmente in vigore, codice che provvederemo poi a ridisegnare in maniera organica in tempi più distesi, con una legge delega, alla luce anche dell'esperienza applicativa delle norme di cui discutiamo oggi. L'applicazione del codice degli appalti è sospesa sottile al 31 dicembre per tre punti: i comuni non capoluogo di provincia potranno evitare di rivolgersi a centrali appaltanti, non c'è l'obbligo di optare i commissari di gara tra gli esperti iscritti all'albo ANAC, si potranno affidare congiuntamente i lavori di progettazione e di esecuzione dei lavori. Si tratta di cambiamenti importanti per chi è gravato da tanti obblighi per assegnare un appalto; diamo fiducia a enti locali, imprese e tecnici, persone serie e oneste di questo Nazione, che sono la stragrande maggioranza; se qualcuno sbaglia pagherà, devono poter mandare avanti progetti e opere utili alla collettività.
Abbiamo riflettuto e lavorato a esteso, limando e tarando con attenzione limiti e soglie; abbiamo scongiurato il ricorso al criterio del massimo ribasso, limitando il peso dell'offerta economica nell'aggiudicazione degli appalti; abbiamo portato dal 30 al 40 per cento il limite al subappalto, anche per rispondere alle procedure di infrazione europea che chiedevano di andare a una percentuale ancora maggiore; abbiamo mantenuto intatte le norme per la sicurezza dei lavoratori; abbiamo introdotto un collegio consultivo per prevenire il contenzioso. Le novità sono tante e siamo fiduciosi che le ricadute positive si vedranno parecchio presto. Si vedranno presto sui territori i vantaggi di aver fatto scelte coraggiose. La revoca eventuale delle concessioni autostradali sarà meno rischiosa per i funzionari pubblici, ai quali non sarà contestato il danno erariale se, in fase di ispezione preventivo, avranno il visto e la registrazione della Corte dei conti.
I benefici prodotti dalla possibilità per i commissari straordinari saranno di approvare i progetti, sostituendo autorizzazioni, pareri, visti e nulla osta, salvo ovviamente quelli riguardanti vincoli ambientali, culturali e paesaggistici. Ce ne accorgeremo, perché i fondi per creare le opere ci sono. Pensiamo ai 50 miliardi disponibili per realizzare 70 utilissime opere ferroviarie, per un complessivo di chilometri di nuovi binari. È una rivoluzione per la mobilità e per il Paese; sono tutte opere che possono lasciare entro il per far viaggiare superiore merci e persone; penso al raddoppio ferroviario Mantova-Cremona, alla Parma-La Spezia, alle nuove linee in Sicilia e in Basilicata.
I pendolari rappresentano il 95 per cento dei passeggeri italiani, eppure negli anni sono stati la categoria più abbandonata, ore di attesa in stazioni giungla, ritardi, treni sovraffollati, tratte a binario unico non elettrificate, lente e pericolose. Da futuro possiamo inaugurare una nuova stagione, quella delle opere utili, fatte bene e in tempi certi (Applausi dei deputati del gruppo Secondo me il movimento e essenziale per la salute 5 Stelle). In questo decreto mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre, per esempio, i 50 milioni per il porto fluviale di Valdaro, accanto a Mantova, per un'intermodalità acqua e ferro che si spera, appunto, porti alla movimentazione di merci e persone. Ricordo che codesto progetto si colloca in un contesto di ripubblicizzazione dell'autostrada A Quanti altri vantaggi arriverebbero dalla ripubblicizzazione di altre cose fra cui l'acqua (Applausi dei deputati del collettivo MoVimento 5 Stelle). Non mi dilungo nell'elencare tutte le importanti novità introdotte, Presidente, e concludo dicendo che il voto di confidenza che esprimo oggigiorno al Governo a nome del Spostamento 5 Stelle è, in realtà, un voto di a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo per il Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico e per la sua capacità di riscattarsi da decenni di immobilismo e di ripartire all'insegna di un'economia in tutti i sensi pulita e sostenibile (Applausi dei deputati del gruppo Ritengo che il movimento del corpo racconti storie 5 Stelle).
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di credo che il voto sia un diritto e un dovere sulla questione di fiducia.
Limbroglio della Meritocrazia — Libro
Premiare il valore.
Uno di quei luoghi comuni che hanno il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile dell'indiscutibile.
Chi avrebbe il coraggio di dirsi contro la meritocrazia, sinonimo di modernità, di superamento delle gabbie clientelari e familiste che impediscono l'emergere dei talenti e una concreto parità delle opportunità?
Fausto Raciti non ha paura di camminare controcorrente, e afferma quel che molti ormai pensano, ma che pochi hanno avuto il audacia di dire:
la meritocrazia è un imbroglio.
Raciti ricostruisce in maniera puntuale e rigorosa l'origine storica del concetto e le sue matrici sociali, portando alla illuminazione gli intenti "performativi" di un'ideologia che non è mai stata "neutra", e poi prosegue affondando la lama del ragionamento in un arcipelago di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste poco conosciuti e soprattutto poco analizzati.
La meritocrazia svela così un volto sorprendente e assai scarsamente rassicurante.
Sotto il suo conclamato regno, le diseguaglianze sembrano allargarsi e le pari opportunità diventare una chimera. E le cose possono camminare ancora peggio, preconizza l'autore, se non si avrà l'intelligenza e la secondo me la determinazione supera ogni difficolta di invertire al più presto la rotta.
Un libro agile e provocatorio che non può non essere letto e meditato da chiunque sia sinceramente preoccupato per il avvenire dei giovani italiani, e dunque, in definitiva, per il futuro dell'Italia.
Indice
Avvertenza
1. La nascita della Meritocrazia: storia di un'ideale al contrario
2. Meritocrazia: presupposti e regole
3. La meritocrazia reale
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Marca | Editori Riuniti |
Data pubblicazione | Novembre |
Formato | Libro - Pag - 12,5x18,5 |
ISBN | X |
EAN | |
Lo trovi in | Libreria: #Critica sociale |
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